| Gazzetta n. 301 del 24 dicembre 2019 (vai al sommario) |  
| AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO |  
| DETERMINA 5 dicembre 2019 |  
| Rettifica  della  determina  n.  1401/2019  del  20  settembre  2019, concernente  la  riclassificazione  del  medicinale  per  uso   umano «Mvasi», ai sensi dell'articolo 8, comma 10, della legge 24  dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 1836/2019).  |  
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                         IL DIRETTORE GENERALE 
   Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300;   Visto l'art. 48  del  decreto-legge  30  settembre  2003,  n.  269, recante «Disposizioni urgenti per  favorire  lo  sviluppo  e  per  la correzione  dell'andamento  dei  conti  pubblici»,  convertito,   con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n. 326 che ha  istituito l'Agenzia italiana del farmaco;   Visto il decreto 20 settembre  2004,  n.  245  del  Ministro  della salute,  di  concerto  con  i  Ministri  della  funzione  pubblica  e dell'economia   e   delle   finanze:   «Regolamento   recante   norme sull'organizzazione ed il  funzionamento  dell'Agenzia  italiana  del farmaco, a  norma  dell'art.  48,  comma  13,  del  decreto-legge  30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326», cosi' come modificato dal  decreto  29  marzo 2012, n. 53 del Ministro della salute, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione  e  dell'economia  e delle finanze: «Modifica al regolamento e funzionamento  dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), in attuazione dell'art.  17,  comma  10, del  decreto-legge  6   luglio   2011,   n.   98,   convertito,   con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111»;   Visti  il  regolamento  di  organizzazione,  del  funzionamento   e dell'ordinamento  del  personale  e  la  nuova  dotazione   organica, definitivamente adottati dal consiglio di amministrazione  dell'AIFA, rispettivamente, con deliberazione  8  aprile  2016,  n.  12,  e  con deliberazione 3 febbraio 2016, n. 6, approvate ai sensi dell'art.  22 del decreto 20 settembre 2004, n. 245, del Ministro della  salute  di concerto con il  Ministro  della  funzione  pubblica  e  il  Ministro dell'economia e delle finanze, della cui  pubblicazione  sul  proprio sito istituzionale e' stato  dato  avviso  nella  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n.  140  del  17  giugno 2016;   Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante  «Norme generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle amministrazioni   pubbliche»   e    successive    modificazioni    ed integrazioni;   Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante «Disposizioni per il riordino della  dirigenza  statale  e  per  favorire  lo  scambio  di esperienze e l'interazione tra pubblico e privato»;   Visto il decreto del Ministro della salute del 27  settembre  2018, registrato, ai sensi dell'art. 5, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, dall'ufficio centrale  del  bilancio  presso  il Ministero della salute in data 4 ottobre 2018, al n. 1011, con cui il dott. Luca Li Bassi e' stato nominato direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco e il relativo contratto  individuale  di  lavoro con decorrenza 17 ottobre 2018, data di  effettiva  assunzione  delle funzioni;   Vista la direttiva n.  2001/83/CE  del  Parlamento  europeo  e  del Consiglio del 6 novembre 2001 recante un codice comunitario  relativo ai  medicinali  per  uso  umano   e   successive   modificazioni   ed integrazioni,  in  particolare  il  capo  IV  (Procedura   di   mutuo riconoscimento e procedura decentrata);   Visto il decreto legislativo 24 aprile  2006,  n.  219  concernente l'attuazione della direttiva n. 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i  medicinali per uso umano nonche' della direttiva n. 2003/94/CE,  in  particolare il capo V (Procedura di mutuo riconoscimento e procedura decentrata);   Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni  ed integrazioni  recante  «Nuove  norme  in  materia   di   procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»;   Vista la determina n. 1401/2019 del 20 settembre  2019,  pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 239 dell'11 ottobre 2019, concernente  la riclassificazione del  medicinale  per  uso  umano  MVASI,  ai  sensi dell'art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993,  n.  537,  nella titolarita' della societa' Amgen Europe BV;   Visto   il   parere   espresso   dalla    Commissione    consultiva tecnico-scientifica nella seduta del 6-8 novembre 2019;   Considerato che occorre rettificare il  suddetto  provvedimento  in ordine  alle  indicazioni  terapeutiche   rimborsate   dal   Servizio sanitario nazionale;   Visti gli atti d'ufficio; 
                              Determina: 
                                Art. 1                Rettifica della determina n. 1401/2019                         del 20 settembre 2019 
   E' rettificata, nei termini che seguono, la determina n.  1401/2019 del 20 settembre 2019, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  239 dell'11 ottobre 2019, concernente la riclassificazione del medicinale per uso umano MVASI, ai sensi dell'art. 8, comma 10, della  legge  24 dicembre 1993, n. 537:     L'art. 1  «Classificazione  ai  fini  della  rimborsabilita'»  e' rettificato come segue:  ove e' scritto:     Indicazioni terapeutiche:       «Mvasi»  in  associazione   con   chemioterapia   a   base   di fluoropirimidine e' indicato per il trattamento  di  pazienti  adulti con carcinoma metastatico del colon o del retto.       «Mvasi» in associazione  con  paclitaxel  e'  indicato  per  il trattamento in prima linea di pazienti adulti con carcinoma  mammario metastatico.       «Mvasi» in aggiunta a  chemioterapia  a  base  di  platino,  e' indicato per il trattamento in prima linea  di  pazienti  adulti  con carcinoma polmonare non a piccole cellule, non resecabile,  avanzato, metastatico   ricorrente,   con   istologia   a   predominanza    non squamocellulare.       «Mvasi» in associazione  con  erlotinib,  e'  indicato  per  il trattamento in prima linea di pazienti adulti  affetti  da  carcinoma polmonare non a piccole cellule, non  squamocellulare,  avanzato  non resecabile, metastatico o ricorrente,  con  mutazioni  attivanti  del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR).       «Mvasi» in associazione con interferone alfa-2a e' indicato per il trattamento in prima linea di pazienti adulti con carcinoma renale avanzato e/o metastatico.       «Mvasi»  in  associazione  con  carboplatino  e  paclitaxel  e' indicato per il trattamento in  prima  linea  del  carcinoma  ovarico epiteliale, del carcinoma alle tube  di  Falloppio  o  del  carcinoma peritoneale primario in stadio avanzato (stadio IIIB,  III  C  e  IV, secondo la Federazione internazionale  di  ginecologia  e  ostetricia "FIGO") in pazienti adulte.       «Mvasi» in associazione con carboplatino  e  gemcitabina  o  in combinazione  con  carboplatino  e  paclitaxel  e'  indicato  per  il trattamento di  pazienti  adulte  con  prima  recidiva  di  carcinoma ovarico epiteliale, carcinoma alle  tube  di  Falloppio  o  carcinoma peritoneale primario platino-sensibili che  non  hanno  ricevuto  una precedente terapia con bevacizumab o altri inibitori del  fattore  di crescita  dell'endotelio  vascolare  (vascular   endothelial   growth factor, VEGF) o altri agenti mirati al recettore VEGF.       «Mvasi»   in   associazione   con   paclitaxel,   topotecan   o doxorubicina liposomiale pegilata e' indicato per il  trattamento  di pazienti  adulte  con  recidiva  di  carcinoma  ovarico   epiteliale, carcinoma alle tube di Falloppio  o  carcinoma  peritoneale  primario platino-resistenti che hanno ricevuto  non  piu'  di  due  precedenti regimi chemioterapici e che non hanno ricevuto una precedente terapia con  bevacizumab  o  altri  inibitori   del   fattore   di   crescita dell'endotelio vascolare (vascular endothelial growth factor, VEGF) o altri agenti mirati al recettore VEGF.       «Mvasi» in associazione  con  paclitaxel  e  cisplatino  o,  in alternativa, a paclitaxel e topotecan in donne che non possono essere sottoposte  a  terapia  a  base  di  platino,  e'  indicato  per   il trattamento di pazienti adulte affette  da  carcinoma  della  cervice persistente, ricorrente o metastatico,  leggasi:     Indicazioni terapeutiche rimborsate dal SSN:       «Mvasi»  in  associazione   con   chemioterapia   a   base   di fluoropirimidine e' indicato per il trattamento  di  pazienti  adulti con carcinoma metastatico del colon o del retto.       «Mvasi» in associazione  con  paclitaxel  e'  indicato  per  il trattamento in prima linea di pazienti adulti con carcinoma  mammario metastatico.       «Mvasi» in aggiunta a  chemioterapia  a  base  di  platino,  e' indicato per il trattamento in prima linea  di  pazienti  adulti  con carcinoma polmonare non a piccole cellule, non resecabile,  avanzato, metastatico   ricorrente,   con   istologia   a   predominanza    non squamocellulare.       «Mvasi» in associazione con interferone alfa-2a e' indicato per il trattamento in prima linea di pazienti adulti con carcinoma renale avanzato e/o metastatico.       «Mvasi»  in  associazione  con  carboplatino  e  paclitaxel  e' indicato per il trattamento in  prima  linea  del  carcinoma  ovarico epiteliale, del carcinoma alle tube  di  Falloppio  o  del  carcinoma peritoneale primario in stadio avanzato (stadio IIIB,  III  C  e  IV, secondo la Federazione internazionale  di  ginecologia  e  ostetricia "FIGO") in pazienti adulte.       «Mvasi» in  associazione  con  carboplatino  e  gemcitabina  e' indicato per il trattamento di pazienti adulte con prima recidiva  di carcinoma ovarico epiteliale, carcinoma  alle  tube  di  Falloppio  o carcinoma  peritoneale  primario  platino-sensibili  che  non   hanno ricevuto una precedente terapia con bevacizumab o altri inibitori del fattore di crescita dell'endotelio  vascolare  (vascular  endothelial growth factor, VEGF) o altri agenti mirati al recettore VEGF.       «Mvasi» in associazione  con  paclitaxel  e  cisplatino  o,  in alternativa, a paclitaxel e topotecan in donne che non possono essere sottoposte  a  terapia  a  base  di  platino,  e'  indicato  per   il trattamento di pazienti adulte affette  da  carcinoma  della  cervice persistente, ricorrente o metastatico.     Indicazioni non rimborsate dal SSN:       «Mvasi» in associazione  con  erlotinib,  e'  indicato  per  il trattamento in prima linea di pazienti adulti  affetti  da  carcinoma polmonare non a piccole cellule, non  squamocellulare,  avanzato  non resecabile, metastatico o ricorrente,  con  mutazioni  attivanti  del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR).       «Mvasi»   in   associazione   con   paclitaxel,   topotecan   o doxorubicina liposomiale pegilata e' indicato per il  trattamento  di pazienti  adulte  con  recidiva  di  carcinoma  ovarico   epiteliale, carcinoma alle tube di Falloppio  o  carcinoma  peritoneale  primario platino-resistenti che hanno ricevuto  non  piu'  di  due  precedenti regimi chemioterapici e che non hanno ricevuto una precedente terapia con  bevacizumab  o  altri  inibitori   del   fattore   di   crescita dell'endotelio vascolare (vascular endothelial growth factor,VEGF)  o altri agenti mirati al recettore VEGF.     |  
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   La presente determina sara'  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica italiana e sara' notificata alla  societa'  titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale. 
     Roma, 5 dicembre 2019 
                                       Il direttore generale: Li Bassi     |  
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