| Gazzetta n. 274 del 25 novembre 2025 (vai al sommario) |
| COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE |
| DELIBERA 25 giugno 2025 |
| Progetto definitivo S.P. ex S.S. n. 415 «Paullese» - Ammodernamento tratto «Crema - Spino d'Adda» - lotto n. 3 «Nuovo ponte sul fiume Adda». Lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi. (CUP: G41B03000270002). Programma delle infrastrutture strategiche legge 21 dicembre 2001, n. 443 (legge obiettivo). (Delibera n. 28/2025). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE Nella seduta del 25 giugno 2025
Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, il quale all'art. 1-bis ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati dalla risoluzione A/70/L.I adottata dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015», il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile», di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data... in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo al «CIPE» deve intendersi riferito al «CIPESS»; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni e integrazioni; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi», e successive modificazioni e integrazioni; Vista la legge 26 febbraio 1992, n. 211, recante «Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa»; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante «Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali», che all'art. 1, comma 5, ha istituito presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici», con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e la cui attivita' e' funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato; Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443, recante «Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attivita' produttive» (cosiddetta «legge obiettivo»), che, all'art. 1, ha stabilito che le infrastrutture pubbliche e private e gli insediamenti strategici e di preminente interesse nazionale, da realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese, vengano individuati dal Governo attraverso un programma formulato secondo i criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31 dicembre 2001; Vista la delibera CIPE 21 dicembre 2001, n. 121, con la quale questo Comitato ha approvato il primo Programma delle infrastrutture strategiche, che, in conformita' alla citata «legge obiettivo» n. 43 del 2001, include l'intervento relativo alla «Riqualifica SS 415 Paullese»; inserito nell'allegato 2 della medesima delibera; Vista la delibera CIPE 1° agosto 2014, n. 26, che, alla tabella «0» allegata, punto 2.75, conferma il predetto intervento nel «Programma delle infrastrutture strategiche» (PIS); Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto, di seguito CUP, e in particolare: 1. la delibera CIPE 27 dicembre 2002, n. 143, come integrata e modificata dalla delibera di questo Comitato 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP stesso deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, la quale, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP e, in particolare, prevede, tra l'altro, l'istituto della nullita' degli «atti amministrativi adottati da parte delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico» in assenza dei corrispondenti codici, che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso; 3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia» e successive modificazioni, che all'art. 6 definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; Vista la delibera CIPE 25 luglio 2003, n. 63, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, recante «Norme in materia ambientale»; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni, le cui disposizioni rimangono in vigore ai sensi dell'art. 225, comma 10 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante il «Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici»; Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche' nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136», e successive modificazioni; Vista la delibera di questo Comitato 6 agosto 2015, n. 62, come aggiornata dalla delibera CIPE 26 novembre 2020, n. 62, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO); Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204; Visto il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante il «Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici» e successive modificazioni; Visto l'art. 39, commi 9 e 9-bis, del decreto legislativo n. 36 del 2023, con cui e' stato disposto che, per prevenire infiltrazioni mafiose, il monitoraggio delle infrastrutture e degli insediamenti strategici e' affidato a un Comitato di coordinamento, presieduto da un Prefetto e istituito presso il Ministero dell'interno e che le modalita' di funzionamento e la composizione del Comitato sono definite con un decreto del Ministro dell'interno, in accordo con i Ministri della giustizia e delle infrastrutture e dei trasporti e visto il conseguente decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 26 febbraio 2025, recante «Composizione e modalita' di funzionamento del Comitato di coordinamento incaricato del monitoraggio delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per la prevenzione e la repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa»; Visto l'art. 225, comma 10, del predetto decreto legislativo n. 36 del 2023, il quale prevede che «per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche di cui alla disciplina prevista dall'art. 163 e seguenti del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina prevista dall'art. 163 e seguenti del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo n. 163/2006»; Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e visti, in particolare: 1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 39, comma 9, del decreto legislativo n. 36 del 2023; 2. la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, che - ai sensi del comma 3 del richiamato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera di questo Comitato 5 maggio 2011, n. 45; Vista la delibera di Giunta regionale 16 dicembre 2024, n. 3645, con cui la regione Lombardia ha approvato l'ultimo aggiornamento del Programma degli interventi prioritari sulla rete viaria regionale e ha disposto il finanziamento dell'opera; Viste le precedenti delibere di questo Comitato relative all'opera in oggetto e, in particolare: 1. la delibera CIPE 2 dicembre 2005, n. 149, di approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, del progetto definitivo denominato Riqualifica viabilita' ex S.S. n. 415 «Paullese» - Potenziamento della tratta Peschiera Borromeo - Spino d'Adda (escluso ponte sull'Adda; 2. la delibera CIPE 29 marzo 2006, n. 113, concernente la valutazione positiva del Comitato sul progetto preliminare dell'intervento denominato Riqualifica viabilita' ex S.S. 415 «Paullese» - Potenziamento della tratta da Peschiera Borromeo a Spino d'Adda - Lotto Ponte sull'Adda; 3. la delibera CIPE 9 novembre 2007, n. 121, di approvazione, con prescrizioni e raccomandazioni, del progetto preliminare dell'intervento Riqualifica viabilita' ex S.S. 415 «Paullese» - Potenziamento della tratta da Peschiera Borromeo a Spino d'Adda - Lotto Ponte sull'Adda, anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per le aree interessate; 4. la delibera CIPE 4 aprile 2019, n. 8, relativa alla modifica del soggetto aggiudicatore dell'intervento o «S.P. ex S.S. 415 Paullese - Nuovo ponte sul fiume Adda - Lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi», precedentemente individuato nella Provincia di Milano (ora Citta' Metropolitana di Milano), in favore della Provincia di Cremona; Vista la nota prot. MIT-GAB 19 maggio 2025, n. 17098, con la quale il Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato della proposta di approvazione del progetto definitivo dell'intervento denominato S.P. ex S.S. n. 415 «Paullese» - Ammodernamento tratto «Crema - Spino D'Adda» - Lotto n. 3 «Nuovo ponte sul fiume Adda» - Lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e Lodi (CUP: G41B03000270002), trasmettendo la relazione istruttoria predisposta dalla competente Direzione generale per le strade e la sicurezza delle infrastrutture stradali dello stesso Ministero e i relativi allegati; Vista, in particolare, la relazione della citata Direzione generale del MIT, allegata alla nota del Capo di Gabinetto sopraindicata, con la quale viene richiesta al CIPESS l'approvazione del progetto definitivo dell'intervento sopraindicato, ai sensi e per gli effetti: dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163 del 2006 per le parti del progetto invariate rispetto al progetto preliminare approvato con la delibera CIPE n. 121 del 2007; dell'art. 167, comma 5, del decreto legislativo n. 163 del 2006, per le parti del progetto di nuova introduzione o variate rispetto al progetto preliminare; degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita') e successive modificazioni ed integrazioni, con le prescrizioni e le raccomandazioni accolte in sede di conferenza di servizi, anche ai fini della compatibilita' ambientale, della localizzazione urbanistica, della apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della contestuale dichiarazione di pubblica utilita', e con la quale e', altresi', richiesta l'approvazione del programma di censimento e risoluzione delle interferenze, ai sensi dell'art. 170, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, nonche' degli elaborati di progetto relativi agli espropri; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal MIT e sintetizzata nella predetta relazione e in particolare: sotto l'aspetto tecnico - procedurale: l'intervento consiste nell'ammodernamento della S.P. ex S.S. n. 415 «Paullese» nel tratto di attraversamento del fiume Adda, compreso nei territori dei comuni di Zelo Buon Persico e di Spino d'Adda, ricadenti rispettivamente in Provincia di Lodi e in Provincia di Cremona, in regione Lombardia; il progetto prevede il raddoppio della carreggiata dell'esistente infrastruttura per un tratto di circa 1,6 km a cavallo dell'attraversamento del fiume Adda, al fine di garantire migliori condizioni di percorribilita' e di sicurezza all'utenza, anche attraverso l'eliminazione di tutti gli accessi a raso attualmente presenti; a tal fine il progetto prevede la realizzazione di un nuovo ponte in acciaio, dedicato alla marcia dei veicoli «Milano - Crema», collocato tra i due ponti gia' esistenti, uno in calcestruzzo armato (c.a.) ed uno storico in muratura; il nuovo ponte, destinato ad accogliere le due corsie stradali (marcia e sorpasso) per i veicoli in direzione Cremona, sara' costituito da una travata continua su 3 campate di luce a tracciato rettilineo, realizzato in struttura composta acciaio-calcestruzzo. E' prevista anche la realizzazione di un manufatto di sottopassaggio alla ex S.S. 415 «Paullese», di lunghezza pari a 25,50 metri; interventi di consolidamento, manutenzione e valorizzazione interesseranno i due ponti gia' esistenti, al fine di recuperarne e aumentarne la funzionalita'. In particolare: il ponte storico in muratura (ponte «Asburgico»), vincolato ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137», sara' destinato ad accogliere il percorso per le utenze deboli (pedoni e ciclisti) e per le categorie di mezzi (quali, ad esempio, i mezzi agricoli) che non saranno piu' autorizzati al transito lungo la strada Paullese riqualificata ai sensi del nuovo Codice della strada (legge 25 novembre 2024, n. 177, recante «Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285)»; il ponte in calcestruzzo armato esistente sara' dedicato alla marcia dei veicoli «Crema - Milano»; e' anche prevista la realizzazione di due bretelle stradali di collegamento: lato Spino d'Adda (Provincia di Cremona), a raccordarsi con la «Paullese», gia' raddoppiata in territorio cremonese; lato Zelo Buon Persico (Provincia di Lodi), a raccordarsi con la «Paullese», ancora ad una corsia per senso di marcia; il progetto prevede, inoltre, alcuni interventi su manufatti minori (manufatti idrici, muri di sostegno, sistemi di drenaggio delle acque di piattaforma, barriere di sicurezza e sistemi di ritenuta, opere impiantistiche di illuminazione e segnaletica); al progetto e' associato il CUP G41B03000270002; il tempo previsto per la progettazione esecutiva e' valutato in novanta giorni naturali e consecutivi, mentre il tempo di esecuzione dei lavori e' stato stimato in trentanove mesi; con deliberazione del Presidente della Provincia di Cremona del 3 giugno 2016, n. 115, e' stato approvato in linea tecnica il progetto definitivo dell'opera, per un importo complessivo di 18.000.000 euro; successivamente, con deliberazione del Presidente della Provincia di Cremona del 28 agosto 2023, n. 101, e' stato approvato in linea tecnica lo schema di progetto definitivo per un importo complessivo di 38.000.000 di euro, aggiornando la precedente approvazione di cui alla predetta deliberazione n. 115 del 2016; il 9 maggio 2024, presso il MIT, si e' svolta, ai sensi dell'art. 168 del decreto legislativo n. 163 del 2006, la Conferenza di servizi in forma simultanea ed in modalita' sincrona, con finalita' istruttoria propedeutica alla proposta di approvazione del progetto definitivo; con riferimento agli aspetti espropriativi, la Provincia di Cremona ha provveduto a dare evidenza della procedura, attraverso la pubblicazione sul «Corriere della Sera», edizione nazionale ed edizione locale, del giorno 23 marzo 2020, sull'albo della Provincia di Cremona, su quello della Provincia di Lodi, nonche' su quello del Comune di Spino d'Adda e di Zelo Buon Persico, rimettendo sessanta giorni agli interessati ai fini dell'inoltro di eventuali osservazioni; sotto l'aspetto della valutazione ambientale e paesaggistica: la Commissione speciale di VIA, con parere dell'8 febbraio 2005, n. 104, si e' espressa positivamente con condizioni sul progetto preliminare e definitivo delle tratte adiacenti al nuovo ponte. Successivamente, il CIPE, con la delibera n. 121 del 2007 sopracitata, ha approvato il progetto preliminare e ha attestato la compatibilita' ambientale dell'intervento, stabilendo prescrizioni e raccomandazioni; nel 2021, la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale (VIA e VAS), con parere dell'8 novembre 2021, n. 373, si e' espressa positivamente, rinviando il completamento dell'ottemperanza delle prescrizioni alla fase di progettazione esecutiva. In tale contesto, le prescrizioni sono state classificate come ottemperate, parzialmente ottemperate, da ottemperare in fase successiva, a carico di altri enti, o superate; il Ministero della transizione ecologica (ora Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica), con decreto del 16 dicembre 2021, n. MATTMCRESS-536, ha recepito formalmente il parere n. 373 del 2021 della Commissione VIA e ha approvato il progetto, mantenendo la classificazione delle prescrizioni; il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, con nota del 3 febbraio 2025, n. 18466, ha preso atto dell'aggiornamento del progetto definitivo del 2023, dichiarando che «l'aggiornamento del progetto definitivo in argomento si riferisce ad elementi che non introducono modifiche sostanziali e non determinano impatti ambientali significativi ne' aggiuntivi rispetto a quelli valutati nell'ambito della precedente verifica di ottemperanza conclusasi positivamente con determinazione dirigenziale n. 536 del 16 gennaio 2021», rinviando la verifica delle prescrizioni alla fase del progetto esecutivo; con nota del 2 maggio 2024, n. 4615, il Ministero della cultura, Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi, relativamente al profilo paesaggistico, ha espresso parere favorevole alla realizzazione delle opere: in merito alla tutela monumentale e, in particolare, relativamente al progetto di consolidamento del Ponte Asburgico, ha autorizzato l'esecuzione delle opere, subordinando l'efficacia al pieno rispetto delle seguenti prescrizioni: «siano comunicati per iscritto, con un anticipo di almeno dieci giorni, la data di inizio dei lavori, il nominativo della ditta esecutrice e della direzione lavori, che dovra' essere obbligatoriamente affidata alla figura professionale abilitata di architetto in conformita' alle disposizioni dell'art. 52 del regio decreto 23 ottobre 1925 n. 2537; venga realizzata una esauriente ed esaustiva documentazione fotografica, anche su supporto informatico, delle diverse fasi dei lavori, da inviare all'Ufficio competente unitamente alla relazione di fine lavori»; per il profilo di tutela del patrimonio archeologico, nella nota in parola «si richiede che tutte le operazioni di scavo siano effettuate con l'assistenza di una ditta archeologica, che operi su incarico della Committenza, sotto la direzione scientifica di questo Ufficio» e «si prescrive di effettuare controlli mediante metal detector nel sedime pertinente all'alveo fluviale, in corrispondenza di tutte le nuove escavazioni»; con nota del 13 giugno 2024, n. 20542, il Ministero della cultura, Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, ha confermato il suddetto parere della Soprintendenza, condividendone il contenuto; sotto l'aspetto finanziario: il quadro economico riportato nella relazione istruttoria prevede un costo complessivo dell'opera e' di 38.000.000 di euro, di cui 22.440.274,42 euro per lavori e oneri della sicurezza, 10.622.865,21 euro per somme a disposizione e 4.936.860,37 euro per IVA e altre imposte e contributi di legge. Tale importo di 38.000.000 di euro costituisce il nuovo limite di spesa dell'intervento, comprensivo delle opere di mitigazione e compensazione e delle azioni di monitoraggio ambientale; ======================================================= | VOCI | IMPORTI IN EURO | +=========================+===========================+ |Totale lavori e oneri | | |della sicurezza | 22.440.274,42| +-------------------------+---------------------------+ |Totale somme a | | |disposizione | 10.622.865,21| +-------------------------+---------------------------+ | TOTALE| 33.063.139,63| +-------------------------+---------------------------+ |I.V.A., eventuali altre | | |imposte e contributi | | |dovuti per legge | 4.936.860,37| +-------------------------+---------------------------+ |TOTALE IVA INCLUSA | 38.000.000,00| +-------------------------+---------------------------+ l'intervento proposto registra un incremento di costo, da 5.130.000 euro del progetto preliminare del 2007 (delibera CIPE n. 121 del 2007), a 18 milioni di euro del progetto definitivo approvato tecnicamente nel 2016 dalla Provincia di Cremona (deliberazione del Presidente della Provincia di Cremona n. 115 del 2016), di cui 9.562.368,53 euro per lavori e 10.437.631,47 euro per somme a disposizione, fino a 38 milioni di euro di cui all'attuale progetto definitivo aggiornato nel 2023 (deliberazione del Presidente della Provincia di Cremona n. 101 del 2023), come sintetizzato nella tabella che segue (valori in euro): ===================================================================== | Progetto preliminare, | | | |delibera CIPE n. 121 del |Progetto definitivo |Progetto definitivo | | 2007 | 2016 | 2023 | +=========================+====================+====================+ | 5.130.000 | 18.000.000 | 38.000.000 | +-------------------------+--------------------+--------------------+
relativamente agli incrementi dei costi, la delibera CIPE n. 8 del 2019 disponeva di «riferire analiticamente le cause dell'incremento del costo dell'intervento da 5.130.000 euro a 18.000.000 di euro, ponendo a confronto i quadri economici del progetto preliminare e del progetto definitivo»; la Conferenza di servizi del 9 maggio 2024 ha richiamato espressamente la necessita' degli adempimenti previsti, in sede di approvazione del progetto definitivo, dalla citata delibera CIPE n. 8 del 2019. In particolare, il verbale della Conferenza dei servizi riporta testualmente: «Il Presidente, a chiusura delle operazioni, ricorda che la delibera CIPE n. 8/2019, con la quale e' stato nominato come soggetto attuatore dell'intervento la Provincia di Cremona, prescrive il raffronto tra il progetto preliminare approvato con la delibera n. 121/2007 e il progetto definitivo in oggetto, sostanzialmente teso all'individuazione di quei tratti previsti nel progetto preliminare che hanno subito modifiche in quello definitivo»; nella relazione istruttoria, il MIT dichiara che non e' disponibile una determinazione analitica di raffronto dei quadri economici per individuare le voci componenti che hanno determinato un incremento di costo da 5.130.000 euro del progetto preliminare del 2007 (ex delibera CIPE n. 121 del 2007) a 18.000.000 di euro del progetto definitivo del 2016, anche per l'ampliamento delle opere incluse, ma rappresenta che i seguenti principali elementi che hanno portato alla rivalutazione economica: incremento dei prezzi di mercato dei materiali, delle attrezzature e dei costi di costruzione nel periodo intercorso tra la redazione dei due progetti (oltre nove anni); ampliamento del progetto iniziale con accorpamento dei raccordi stradali e raddoppio della carreggiata esistente nel tratto a cavallo del fiume Adda per una lunghezza di circa 1.600 metri, come previsti nel progetto definitivo del 2005; integrazione del progetto con gli interventi di consolidamento e restauro conservativo; con riguardo agli aumenti di costo relativi all'anno 2023, il MIT evidenzia le seguenti cause: aggiornamento dei prezziari regionali nazionali (Regione Lombardia 2023 e ANAS 2023); consistente incremento dei costi dei materiali, dei carburanti e dei prodotti energetici (riferimento decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante «Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttivita' delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche' in materia di politiche sociali e di crisi ucraina», convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91; integrazione nel progetto di numerosi interventi non previsti nel progetto preliminare; nuove norme tecniche per le costruzioni (decreto del MIT 17 gennaio 2018 recante «Aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni») e recepimento delle prescrizioni ambientali; la copertura finanziaria del costo aggiornato di 38 milioni di euro e' a carico della Regione Lombardia per 30.764.581,30 euro e della Provincia di Cremona per 7.235.418,70 euro, come rappresentato nella tabella seguente (valori in euro):
===================================================== | Regione Lombardia | 30.764.581,30| +=====================+===============+=============+ | |Risorse proprie| 291.173,44| | +---------------+-------------+ | |D.I. MIT/MEF5 | | |Provincia di Cremona |maggio 2022 | 6.944.245,26| | +---------------+-------------+ | |Totale risorse | | | |Provincia di | | | |Cremona | 7.235.418,70| +---------------------+---------------+-------------+ |Totale complessivo | 38.000.000,00| +---------------------+-----------------------------+
le risorse messe a disposizione dalla Provincia di Cremona derivano: per 291.173,44 euro da risorse proprie; per 6.944.245,26 euro da finanziamento disposto con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili (ora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, del 5 maggio 2022, recante «Ripartizione e utilizzo dei fondi previsti dall'art. 49 della legge 13 ottobre 2020, n. 126, per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, con problemi strutturali di sicurezza, della rete viaria di province e citta' metropolitane, come integrato dalle risorse di cui all'art. 1, comma 531, della legge 30 dicembre 2021, n. 234»; Vista la nota 28 maggio 2025, n. 6162, con la quale il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, di seguito DIPE, della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha chiesto al MIT di chiarire se le prescrizioni della Soprintendenza competente debbano essere allegate e approvate con la delibera CIPESS, segnalando, altresi', che «al fine dell'approvazione della delibera del Comitato e' necessario ricevere gli allegati prescrizioni e raccomandazioni completi e firmati, che verranno allegati alla delibera»; Vista la nota del 4 giugno 2025, n. 6066, con la quale il MIT, riscontrando la predetta nota del DIPE, ha trasmesso i prospetti relativi alle risultanze della verifica di ottemperanza ex articoli 166 e 185 del decreto legislativo n. 163 del 2006 e della Conferenza di servizi, sottoscritti dal Responsabile unico del progetto e dal rappresentante della Direzione generale competente, altresi' evidenziando che «le prescrizioni della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le Provincie di Cremona, Mantova e Lodi riportate nella nota del 2 maggio 2024, n. 4615 [...] costituendo parte integrante dell'intero iter di valutazione debbono essere considerate in sede di deliberazione CIPESS»; Tenuto conto che: l'intervento risulta inserito nell'elenco delle infrastrutture strategiche di cui alla delibera CIPE del 21 dicembre 2001, n. 121, in conformita' alla cd «Legge obiettivo» (legge n. 43 del 2001 e successive modificazioni) ed e' stato altresi' riconfermato nel «Programma delle infrastrutture strategiche» (PIS) di cui alla tabella «0» allegata alla delibera CIPE 1° agosto 2014, n. 26, al punto 2.75; l'opera rientra nel Programma degli interventi prioritari sulla rete viaria regionale, il cui ultimo aggiornamento e' stato approvato con la richiamata delibera di giunta della Regione Lombardia n. 3645 del 2024; come risulta dalla proposta del MIT, l'intervento complessivo si pone come prosecuzione dei lavori di riqualificazione dell'infrastruttura stradale, oggi in gestione provinciale, gia' realizzati nel territorio della Provincia di Cremona, denominati «S.P. CR ex S.S. n. 415 "Paullese" - Ammodernamento tratto "Crema - Spino d'Adda" - Lotto n. 2 - Realizzazione tronco "Dovera - Spino d'Adda" comprese le mitigazioni dell'intera tratta - CUP G67H03000220005». Tali opere, congiuntamente al raddoppio della carreggiata sul territorio milanese la cui realizzazione e' a cura della Citta' metropolitana di Milano, rappresentano il completamento del potenziamento della tratta Crema - Milano; Considerato che, dal punto di vista dello sviluppo sostenibile, la realizzazione dell'opera contribuira' al miglioramento del livello di servizio e sicurezza dell'infrastruttura stradale, mediante il raddoppio delle corsie di marcia e l'eliminazione degli accessi a raso, favorendo la fluidificazione del traffico con conseguente riduzione di rumore ed emissioni inquinanti, e prevedendo il restauro filologico del ponte asburgico, con materiali tradizionali e nel rispetto dei criteri ambientali minimi (CAM), garantendo la fruizione anche alle utenze deboli; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3 del vigente regolamento di questo Comitato, di cui alla delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE)», cosi' come modificata dalla delibera di questo stesso Comitato 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»; Vista la nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti prot. n. 6723 del 19 giugno 2025, con la quale la competente Direzione generale per le strade e la sicurezza delle infrastrutture stradali ha trasmesso il quadro sinottico aggiornato relativo alle prescrizioni e raccomandazioni espresse in sede di Conferenza di servizi, facendo seguito alla riunione preparatoria del CIPESS tenutasi il giorno 10 giugno 2025, nel corso della quale, la Regione Lombardia ha evidenziato la necessita' di apportare alcune lievi correzioni materiali concernenti le prescrizioni e raccomandazioni espresse dalla Regione stessa in sede della citata Conferenza di servizi; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 31 ottobre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Segretario del CIPESS, e gli e' stata assegnata, tra le altre, la delega ad esercitare le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento della politica economica e di programmazione e monitoraggio degli investimenti pubblici, compresi quelli orientati al perseguimento dello sviluppo sostenibile, nonche' quelli in regime di partenariato pubblico-privato; Vista la nota DIPE n. 7290-P del 25 giugno 2025, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e dal Ministero dell'economia e delle finanze, di seguito nota congiunta, e posta a base dell'esame della presente proposta nell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Considerato che, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della legge 27 febbraio 1967, n. 48, e successive modificazioni, «In caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato e' presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di vicepresidente del Comitato stesso»; Considerato che il testo della delibera approvata nella presente seduta, ai sensi dell'art. 5, comma 7, del regolamento interno del CIPESS sara' trasmesso al Ministero dell'economia e delle finanze per le verifiche di finanza pubblica e successivamente sottoposto alla sottoscrizione del Segretario e del Presidente del Comitato; Tenuto conto del dibattito svolto in seduta; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Delibera:
Come previsto dall'art. 225, comma 10, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante il «Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici», le disposizioni seguenti sono adottate ai sensi e per gli effetti dell'art. 163 e seguenti del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in quanto la procedura di valutazione di impatto ambientale dell'opera in esame era gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. 1. Approvazione del progetto definitivo 1.1. E' approvato il progetto definitivo dell'intervento denominato S.P. ex S.S. n. 415 «Paullese» - Ammodernamento tratto «Crema - Spino D'Adda» Lotto n. 3 «Nuovo ponte sul fiume Adda». Lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e Lodi, ai sensi e per gli effetti: dell'art. 166 del decreto legislativo n. 163 del 2006 per le parti del progetto invariate rispetto al progetto preliminare approvato con la delibera CIPE n. 121 del 2007; dell'art. 167, comma 5, del medesimo decreto legislativo n. 163 del 2006, per le parti del progetto di nuova introduzione o variate rispetto al progetto preliminare; degli articoli 10 e 12 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001 e successive modificazioni, con le prescrizioni e le raccomandazioni accolte in sede di conferenza di servizi, anche ai fini della compatibilita' ambientale, della localizzazione urbanistica, della apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della contestuale dichiarazione di pubblica utilita'. 1.2. L'approvazione sostituisce ogni altra autorizzazione, approvazione e parere comunque denominato e consente la realizzazione di tutte le opere, prestazioni e attivita' previste nel progetto approvato. 1.3. E', altresi', approvato ai sensi dell'art. 170, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni, il programma di risoluzione delle interferenze proposto, i cui elaborati, ivi inclusi il cronoprogramma di risoluzione delle interferenze e gli espropri, sono riportati nella documentazione allegata alla proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. 2. Autorizzazione nuovo limite di spesa e copertura finanziaria 2.1. Il costo complessivo dell'opera e' pari a 38.000.000 di euro, di cui 22.440.274,42 euro per lavori e oneri della sicurezza, 10.622.865,21 euro per somme a disposizione e 4.936.860,37 euro per IVA e altre imposte e contributi di legge. Tale importo di 38.000.000 di euro costituisce il nuovo limite di spesa autorizzato per l'intervento, comprensivo delle opere di mitigazione e compensazione e delle azioni di monitoraggio ambientale. 2.2. La copertura finanziaria del costo aggiornato di 38 milioni di euro e' garantita per 30.764.581,30 euro a carico della Regione Lombardia e per 7.235.418,70 euro a carico della Provincia di Cremona, come rappresentato piu' in dettaglio nelle premesse. 3. Prescrizioni e raccomandazioni 3.1. Le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, costituite dai prospetti relativi alle risultanze della verifica di ottemperanza ex articoli 166 e 185 del decreto legislativo n. 163 del 2006 e della Conferenza di servizi, sottoscritti dal Responsabile unico del progetto e dal rappresentante della Direzione generale competente, cui resta subordinata l'approvazione del progetto di cui al punto 1.1, sono riportate negli allegati 1 e 2, che formano parte integrante della presente delibera. 3.2. Il soggetto aggiudicatore recepira' le prescrizioni, relative alla tutela monumentale, al cui pieno rispetto e' stata subordinata l'efficacia dell'autorizzazione all'esecuzione delle opere rilasciata dalla Soprintendenza competente con nota del 2 maggio 2024, n. 4615 e confermate dal Ministero della cultura con nota 13 giugno 2024, n. 20542, di seguito riportate: 3.2.1. «siano comunicati per iscritto, con un anticipo di almeno dieci giorni, la data di inizio dei lavori, il nominativo della ditta esecutrice e della direzione lavori, che dovra' essere obbligatoriamente affidata alla figura professionale abilitata di architetto in conformita' alle disposizioni dell'art. 52 del regio decreto 23 ottobre 1925, n. 2537; 3.2.2. venga realizzata una esauriente ed esaustiva documentazione fotografica, anche su supporto informatico, delle diverse fasi dei lavori, da inviare all'ufficio competente unitamente alla relazione di fine lavori»; 3.3. Per il profilo di tutela del patrimonio archeologico, il soggetto aggiudicatore recepira' la prescrizione richiesta con le note richiamate al punto 3.1. della presente delibera: «si richiede che tutte le operazioni di scavo siano effettuate con l'assistenza di una ditta archeologica, che operi su incarico della Committenza, sotto la direzione scientifica di questo Ufficio» e «si prescrive di effettuare controlli mediante metal detector nel sedime pertinente all'alveo fluviale, in corrispondenza di tutte le nuove escavazioni»; 3.4. Il soggetto aggiudicatore proseguira' con le successive fasi progettuali e di realizzazione dell'opera, recependo le prescrizioni e le raccomandazioni, riferite al progetto definitivo, cui resta subordinata l'approvazione dello stesso, la cui ottemperanza non potra' comunque comportare incrementi del limite di spesa di cui alle premesse e al precedente punto 2. 3.5. Il soggetto aggiudicatore, qualora ritenga di non poter dare seguito a qualcuna di dette raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione, in modo da consentire al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esprimere le proprie valutazioni e di proporre, se del caso, misure alternative. 4. Disposizioni finali 4.1. Il soggetto aggiudicatore dell'opera assicura il monitoraggio, aggiornando e garantendo l'omogeneita' dei dati presenti nel sistema CUP e nella Banca dati unitaria. 4.2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti terra' informato il CIPESS sulla conclusione dei lavori o su eventuali ritardi che si dovessero determinare e sulle conseguenti misure poste in atto. 4.3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a svolgere le attivita' di supporto intese a consentire a questo Comitato di espletare i compiti di monitoraggio sulla realizzazione dell'opera ad esso assegnati dalla normativa citata in premessa. 4.4. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti riguardanti il progetto. 4.5. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 24 del 2004, il CUP assegnato all'opera dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa.
Il Vice Presidente: Giorgetti Il Segretario: Morelli
Registrato alla Corte dei conti il 10 novembre 2025 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 1635 |
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