Gazzetta n. 271 del 21 novembre 2025 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE
DECRETO 4 novembre 2025
Istituzione del titolo «Capitale italiana del mare».


IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE
E LE POLITICHE DEL MARE

di concerto con

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Visto l'art. 119, sesto comma, della Costituzione, in forza del quale «La Repubblica riconosce le peculiarita' delle isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularita'»;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e, in particolare, l'art. 4-bis, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri il potere di coordinare, indirizzare e promuovere l'azione del Governo con riferimento alle politiche del mare;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»;
Vista la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» e, in particolare, l'art. 11, che dispone, tra l'altro, che a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto d'investimento pubblico, nuovo o in corso di attuazione, sia dotato del Codice unico di progetto - CUP, istituito dalla legge n. 144 del 17 maggio 1999;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante «Legge di contabilita' e finanza pubblica»;
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, e, in particolare, l'art. 12, comma 2, che ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per le politiche del mare (CIPOM), con il compito di assicurare, ferme restando le competenze delle singole amministrazioni, il coordinamento e la definizione degli indirizzi strategici delle politiche del mare, nonche' l'art. 12, comma 11, secondo cui la Presidenza del Consiglio dei ministri assicura il supporto tecnico e organizzativo alle attivita' del comitato, anche mediante il ricorso ad esperti;
Visto il decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, recante «Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonche' per le imprese di interesse strategico nazionale», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2024, n. 101, e, in particolare, l'art. 12, che ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Dipartimento per le politiche del mare, con il compito di curare l'attuazione delle funzioni di indirizzo, coordinamento e di promozione dell'attivita' strategica del Governo con riferimento alle politiche del mare previste dall'art. 4-bis del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, ed ha, conseguentemente, previsto, a decorrere dalla data stabilita con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, la soppressione della Struttura di missione per le politiche del mare, istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 16 dicembre 2022, e l'attribuzione delle relative funzioni al Dipartimento per le politiche del mare;
Vista la legge 30 dicembre 2024, n. 207, recante: «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027» e, in particolare, l'art. 1, comma 725, che, al fine di promuovere un'economia e una crescita blu sostenibili, ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo con una dotazione di 3 milioni di euro per l'anno 2025 e di 5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2026;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 1° ottobre 2012, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri», e, in particolare, l'art. 21-bis che disciplina le competenze del Dipartimento per le politiche del mare;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 21 ottobre 2022, con il quale il sen. Nello Musumeci e' stato nominato Ministro senza portafoglio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 novembre 2022, con il quale e' stato conferito al Ministro senza portafoglio sen. Nello Musumeci l'incarico per la protezione civile e le politiche del mare;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio sen. Nello Musumeci e' delegato l'esercizio delle funzioni di coordinamento, indirizzo, promozione d'iniziative, anche normative, vigilanza e verifica, nonche' di ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri in materia di protezione civile, superamento delle emergenze e ricostruzione civile, nonche' per le politiche del mare;
Visto il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare in data 8 marzo 2023, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per le politiche del mare»;
Visto il Piano del mare per il triennio 2023-2025, approvato con delibera del Comitato interministeriale per le politiche del mare in data 31 luglio 2023 e pubblicato nel Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - n. 248 del 23 ottobre 2023;
Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri in data 26 febbraio 2024 in materia di «Misure di coordinamento delle politiche del mare»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 10 aprile 2024, recante la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 24 luglio 2024, ammesso alla registrazione dalla Corte dei conti in data 21 agosto 2024, che ha modificato il citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012 recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri», disciplinando il Dipartimento per le politiche del mare e individuando la data di soppressione della Struttura di missione per le politiche del mare;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 23 dicembre 2024, che ha istituito nel bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri, a decorrere dell'esercizio finanziario 2025, il centro di responsabilita' n. 19 «Politiche del mare»;
Visto il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, adottato in data 18 luglio 2025 in attuazione dell'art. 1, comma 725, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, ammesso alla registrazione dalla Corte dei conti in data 12 agosto 2025;
Tenuto conto che il citato art. 1, comma 725, della legge 30 dicembre 2024 n. 207 prevede che «con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o, ove nominata, dell'autorita' politica delegata per le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Comitato interministeriale per le politiche del mare, di cui all'art. 12 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, sono definiti i settori di intervento ammissibili al finanziamento del fondo di cui al presente comma nonche' i criteri per la ripartizione delle risorse del medesimo fondo»;
Ravvisata la necessita' di istituire il titolo di «Capitale italiana del mare» e di regolare la procedura di selezione per il relativo conferimento, al fine di promuovere e diffondere la cultura italiana del mare, tenendo conto di tutte le componenti dell'economia marittima e avendo riguardo alla valorizzazione e alla conoscenza del mare, alla biodiversita' e all'uso sostenibile delle risorse marine;
Ravvisata, a tali fini, la necessita' di garantire forme di confronto e di competizione tra le diverse realta' territoriali marittime;
Ravvisata la necessita' di finanziare, con un contributo di 1 milione di euro annuo, a partire dall'anno 2026, il programma delle attivita' di promozione della cultura marittima previste dal comune costiero annualmente designato «Capitale italiana del mare»;
Tenuto conto che l'iniziativa riferita all'istituzione del titolo «Capitale italiana del mare» costituisce un settore di intervento ammissibile al finanziamento ai sensi dell'art. 1, comma 725, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, configurando un intervento di divulgazione e promozione della marittimita' nazionale;
Ravvisata la necessita' di modificare il decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, adottato in data 18 luglio 2025, al fine di prevedere, in via autonoma, quale autonomo settore di intervento di rilevanza nazionale relativo alla divulgazione e alla promozione della marittimita' nazionale finanziabile a decorrere dall'anno 2026, l'istituzione e il finanziamento del titolo «Capitale italiana del mare», cui destinare l'importo di 1 milione di euro annui, analogamente allo stanziamento previsto dall'art. 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, per il titolo «Capitale italiana della cultura»;
Considerato di confermare come prioritari gli obiettivi di promuovere un'economia e una crescita blu sostenibili nonche' di promuovere e diffondere la cultura del mare, attraverso:
a) progetti di sviluppo e valorizzazione del tessuto economico - sociale e delle infrastrutture dei territori marini;
b) progetti di divulgazione e promozione della marittimita' nazionale, anche attraverso l'utilizzo di media tradizionali, digitali e piattaforme on-line o la concessione del patrocinio ad iniziative di rilevante interesse culturale, economico e sociale legate al mare;
Vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni [COM(2025) 281 final del 5 giugno 2025] concernente l'adozione del Patto europeo per gli oceani, con particolare riferimento al punto 5.3. - Rafforzare l'alfabetizzazione oceanica e il coinvolgimento dei cittadini;
Tenuto conto della risoluzione 72/73 del 2017, con cui le Nazioni unite hanno dichiarato il 2021 - 2030 il decennio delle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile, finalizzato alla diffusione dell'alfabetizzazione oceanica o educazione all'oceano, concepita per diffondere la comprensione dell'influenza umana sull'oceano e dell'influenza dell'oceano sugli esseri umani, mirando a mobilitare la comunita' scientifica, i governi, il settore privato e la societa' civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica per un oceano pulito, sano, predicibile nelle sue condizioni attuali e future, sicuro, sostenibile, trasparente e fonte di ispirazione;
Ritenuto necessario, pertanto, di confermare, per quanto non diversamente previsto dal presente decreto, il contenuto del decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, adottato in data 18 luglio 2025, ivi compreso il riparto di risorse tra progetti di sviluppo e valorizzazione del tessuto economico - sociale e delle infrastrutture dei territori marini, da un lato, e progetti di divulgazione e promozione della marittimita' nazionale, dall'altro, nella misura rispettivamente del 70% e del 30% delle risorse annualmente disponibili ai sensi dell'art. 1, comma 725, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, al netto dell'importo di 1 milione di euro destinato, a decorrere dall'anno 2026, per il finanziamento del titolo «Capitale italiana del mare» quale autonomo settore di intervento ai sensi del medesimo art. 1, comma 725, della legge n. 207 del 2024;
Tenuto conto che, ai sensi dell'art. 12, comma 2, del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173 citato, il Comitato interministeriale per le politiche del mare (CIPOM) e' competente nell'assicurare, ferme restando le competenze delle singole amministrazioni, il coordinamento e la definizione degli indirizzi strategici delle politiche del mare, suscettibili di interessare anche, in via generale, la tutela e la valorizzazione della risorsa mare dal punto di vista ecologico, ambientale, logistico, economico, ai sensi dell'art. 12, comma 3, lettera a), dello stesso decreto-legge n. 173 del 2022;
Sentito il Comitato interministeriale per le politiche del mare nella seduta del 14 ottobre 2025;
Acquisito il concerto del Ministro dell'economia e delle finanze;

Decreta:

Art. 1
Istituzione del titolo «Capitale italiana del mare»

1. Al fine di favorire progetti, iniziative e attivita' di valorizzazione e fruizione della cultura italiana del mare, anche attraverso forme di confronto e di competizione tra le diverse realta' territoriali marittime, tenendo conto di tutte le componenti dell'economia marittima e avendo riguardo alla valorizzazione e alla conoscenza del mare, alla biodiversita' e all'uso sostenibile delle risorse marine, e' istituito il titolo «Capitale italiana del mare».
2. Per il finanziamento del programma delle attivita' di promozione della cultura marittima previste dal comune annualmente designato «Capitale italiana del mare» ai sensi dell'art. 2 e' prevista la concessione del contributo di 1 milione di euro annuo a partire dall'anno 2026, a valere sulle risorse di cui all'art. 4 del presente decreto.
 
Art. 2
Conferimento del titolo «Capitale italiana del mare»

1. Con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, sentito il Comitato interministeriale per le politiche del mare, si provvede al conferimento annuale del titolo «Capitale italiana del mare».
2. Entro quindici giorni dalla pubblicazione del presente decreto il Dipartimento per le politiche del mare della Presidenza del Consiglio dei ministri, di seguito «Dipartimento», pubblica sul proprio sito internet istituzionale un apposito avviso di avvio della procedura di selezione per il conferimento del titolo di «Capitale italiana del mare» per l'anno 2026. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente decreto i comuni costieri interessati a partecipare alla selezione presentano domanda al Dipartimento. La candidatura deve essere redatta secondo le linee guida predisposte dal Capo del Dipartimento, pubblicate sul sito internet del Dipartimento.
3. Per il conferimento del titolo di «Capitale italiana del mare» relativo agli anni successivi al 2026, entro il 1° febbraio di ciascun anno il Dipartimento pubblica sul proprio sito internet istituzionale un apposito avviso di avvio della procedura di selezione per il conferimento del titolo di «Capitale italiana del mare» relativo all'annualita' successiva. Entro il 1° aprile di ciascun anno i comuni costieri interessati a partecipare alla selezione presentano domanda al Dipartimento per partecipare alla procedura di selezione di cui al precedente periodo relativa all'annualita' successiva. La candidatura deve essere redatta secondo le linee guida predisposte dal Capo dei Dipartimento, pubblicate sul sito internet del Dipartimento.
4. Il dossier di candidatura di cui ai commi 2 e 3 deve contenere e indicare a pena di esclusione:
a) il programma, della durata di un anno, delle attivita' di valorizzazione e fruizione della cultura italiana del mare o degli interventi necessari al recupero e alla valorizzazione di beni destinati alla fruizione della cultura del mare o al miglioramento dei servizi per l'informazione e l'accoglienza dei turisti;
b) il modello di governance e la struttura responsabile per la elaborazione e promozione del progetto, per la sua attuazione e per il monitoraggio dei risultati, con l'individuazione di un'apposita figura responsabile;
c) una valutazione di sostenibilita' economico-finanziaria;
d) gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori che si utilizzeranno per la misurazione del loro conseguimento.
5. Al fine di valutare le candidature di cui al comma 4, e' costituita annualmente, con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare una giuria del comune «Capitale italiana del mare», composta da cinque esperti indipendenti di chiara fama nel settore marittimo designati dal medesimo Ministro, di cui uno presidente della giuria. Il decreto di cui al precedente periodo e' adottato, entro settanta giorni dalla pubblicazione del presente decreto, per il conferimento del titolo di «Capitale italiana del mare» relativo al 2026 nonche', entro il 15 aprile di ciascun anno, per il conferimento del titolo di «Capitale italiana del mare» relativo all'annualita' successiva. La giuria opera presso il Dipartimento. La partecipazione alla giuria non da' diritto ad alcun compenso o indennita', salvo il rimborso delle spese documentate effettivamente sostenute per presenziare alle riunioni. I componenti della giuria, nei tre anni antecedenti all'insediamento, non devono aver avuto rapporti di collaborazione di alcun genere con i comuni costieri che hanno presentato la propria candidatura e non devono trovarsi in alcuna situazione di conflitto di interessi e/o incompatibilita' rispetto ai medesimi enti. I componenti della giuria sottoscrivono a proposito un'apposita dichiarazione.
6. La giuria esamina le candidature regolarmente pervenute e, entro il 1° febbraio 2026, per il conferimento del titolo «Capitale italiana del mare» relativo all'anno 2026, ed entro 1° giugno di ciascun anno, per il conferimento del titolo «Capitale italiana del mare» relativo all'annualita' successiva, sottopone al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare il progetto del comune proposto come «Capitale italiana del mare» per l'anno di riferimento, corredato di una relazione motivata. Il titolo e' successivamente conferito ai sensi del comma 1.
7. La selezione della candidatura vincitrice avviene sulla base dei seguenti criteri:
a) coerenza del progetto rispetto alle finalita' di cui all'art. 1 del presente decreto e con altre iniziative di valorizzazione del territorio e grado di coordinamento e sinergia degli interventi proposti;
b) previsione di forme di cofinanziamento pubblico e privato, condivisione progettuale con altri enti territoriali e con soggetti pubblici e privati portatori di interessi presenti sul territorio, anche mediante appositi strumenti di partenariato pubblico-privato;
c) efficacia del modello di governance previsto per lo sviluppo e l'attuazione del dossier di candidatura e relativo monitoraggio del processo e del prodotto;
d) innovativita' e capacita' delle soluzioni proposte di fare uso di nuove tecnologie, anche informatiche;
e) realizzazione di opere e infrastrutture di pubblica utilita' destinate a permanere sul territorio a servizio della collettivita';
f) capacita' di valorizzare i borghi e i comuni marinari e le antiche maestranze del mare;
g) grado di afferenza del progetto ad almeno quattro delle linee direttrici del Piano del mare di cui all'art. 12 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204.
8. La giuria, in sede di prima convocazione, puo' individuare ulteriori specificazioni dei criteri di valutazione di cui al comma 7 del presente articolo.
9. Il comune proclamato «Capitale italiana del mare» assicura la pubblicita' e la trasparenza di tutti gli atti relativi alla candidatura, alla selezione e alla successiva realizzazione dei progetti contenuti nel dossier vincitore. Il Dipartimento assicura il monitoraggio dell'attuazione del programma e verifica il conseguimento degli obiettivi. Il comune «Capitale italiana del mare» non puo' partecipare alle successive cinque procedure di selezione di cui al presente articolo nonche' provvede, al termine dell'anno di svolgimento delle attivita' previste nella candidatura, alla redazione di un rapporto sull'attivita' svolta nel quale si dia conto dei risultati raggiunti e del grado di realizzazione degli obiettivi previsti nel dossier di candidatura.
 
Art. 3 Modifiche al decreto del Ministro per la protezione civile e le
politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze, adottato in data 18 luglio 2025

1. Al decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, adottato in data 18 luglio 2025 sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'art. 1, comma 2, alinea, dopo le parole «si provvede mediante» sono inserite le seguenti:
«il finanziamento del programma delle attivita' di promozione della cultura marittima previste dal comune designato annualmente "Capitale italiana del mare", a decorrere dall'anno 2026, nonche' attraverso»;
b) all'art. 1, dopo il comma 2 e' inserito il seguente:
«2-bis. Al finanziamento del programma delle attivita' di promozione della cultura marittima previste dal comune annualmente designato "Capitale italiana del mare", e' destinato l'importo di 1 milione di euro, a decorrere dall'anno 2026, a valere sulle risorse di cui al comma 1»;
c) all'art. 1, comma 3, in fine, sono inserite le seguenti parole: «al netto delle risorse destinate, ai sensi del comma 2-bis, al finanziamento del programma delle attivita' di promozione della cultura marittima previste dal comune annualmente designato "Capitale italiana del mare"»;
d) all'art. 1, comma 4, in fine, sono inserite le seguenti parole: «al netto delle risorse destinate, ai sensi del comma 2-bis, al finanziamento del programma delle attivita' di promozione della cultura marittima previste dal comune annualmente designato "Capitale italiana del mare"»;
e) all'art. 2, comma 1, le parole «Le risorse di cui all'art. 1, comma 1, sono destinate» sono sostituite dalle seguenti: «Fermo rimanendo quanto previsto per il conferimento del titolo "Capitale italiana del mare", le risorse di cui all'art. 1, comma 1, relative agli interventi di cui all'art. 1, comma 2, lettere a) e b), sono destinate».
 
Art. 4
Disposizioni finanziarie

1. L'onere derivante dall'attuazione del presente provvedimento trova copertura nella disponibilita' finanziaria di cui all'art. 1, comma 725, della legge 30 dicembre 2024, n. 207.
Il presente decreto e' trasmesso ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 4 novembre 2025

Il Ministro per la protezione civile
e le politiche del mare
Musumeci

Il Ministro dell'economia
e delle finanze
Giorgetti

Registrato alla Corte dei conti il 20 novembre 2025 Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, n. 3014