Gazzetta n. 110 del 14 maggio 2025 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 23 aprile 2025
Approvazione del Piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale 2023 predisposto dalla societa' Terna S.p.a.


IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, di attuazione della direttiva 96/92/CE, recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica;
Visto il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 25 giugno 1999, recante determinazione dell'ambito della rete elettrica di trasmissione nazionale e successive integrazioni;
Visto il decreto-legge 29 agosto 2003, n. 239, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290, recante disposizioni urgenti per la sicurezza del sistema elettrico nazionale e per il recupero di potenza di energia elettrica e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 2004, recante criteri, modalita' e condizioni per l'unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica nazionale di trasmissione;
Vista la legge 23 agosto 2004, n. 239, recante riordino del settore energetico, nonche' delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia;
Visto il decreto del Ministro delle attivita' produttive 20 aprile 2005, recante concessione alla societa' Gestore della rete di trasmissione nazionale S.p.a. delle attivita' di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica nel territorio nazionale;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 15 dicembre 2010, recante modifica e aggiornamento della convenzione annessa alla concessione rilasciata alla societa' Terna per le attivita' di trasmissione e dispacciamento;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, relativa alla modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
Visto il decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93, recante attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica, nonche' abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE;
Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con legge 11 settembre 2020, n. 120, recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale;
Visto, in particolare, l'art. 36, comma 12, del suddetto decreto legislativo n. 93/2011, come modificato dal decreto-legge n. 76/2020, come convertito dalla legge n. 120/2020, che prevede che la societa' Terna S.p.a. (di seguito Terna) predisponga ogni due anni, entro il 31 gennaio, un Piano decennale di sviluppo della rete di trasmissione nazionale (di seguito RTN), coerente con gli obiettivi in materia di fonti rinnovabili, di decarbonizzazione e di adeguatezza e sicurezza del sistema energetico stabiliti nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima e che il Ministro dello sviluppo economico (ora Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica), lo approvi, acquisito il parere delle regioni territorialmente interessate dagli interventi in programma e tenuto conto delle valutazioni formulate dall'Autorita' di regolazione del settore ARERA, in esito alla consultazione pubblica;
Vista la legge 30 dicembre 2023, n. 214, recante legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022 e, in particolare, l'art. 1, comma 1, che ha disposto la modifica dell'art. 36, comma 12.
Considerato che le competenze in materia di energia ai sensi del decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, sono state trasferite dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero della transizione ecologica;
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri» e, nello specifico, l'art. 4 che prevede che il Ministero della transizione ecologica assuma la nuova denominazione di Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica;
Visto il regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima che modifica le direttive (CE) n. 663/2009 e (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 94/22/CE, 98/70/CE, 2009/31/CE, 2009/73/CE, 2010/31/UE, 2012/27/UE e 2013/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive del Consiglio 2009/119/CE e (UE) 2015/652 e che abroga il regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e, in particolare, l'art. 3, il quale ha previsto che entro il 31 dicembre 2019, ciascuno Stato membro dovesse notificare alla Commissione europea un proprio piano integrato per l'energia e il clima;
Visti il Piano nazionale per l'energia e il clima, predisposto dal Governo italiano e notificato nel dicembre 2019 alla Commissione europea, la proposta di aggiornamento, inviata alla Commissione a luglio 2023 e il testo definitivo inviato alla Commissione a inizio luglio 2024 e pubblicato sul sito internet del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica;
Vista la legge costituzionale 7 novembre 2022, n. 2, recante «Modifica all'art. 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarita' delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularita'», che ha inserito all'art. 119 della Costituzione il seguente comma: «La Repubblica riconosce le peculiarita' delle isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularita'»;
Vista la nota prot. GRUPPOTERNA/P20220038735 del 6 maggio 2022, con la quale Terna, sulla base del rapporto preliminare (RP) riguardante i possibili impatti ambientali significativi dell'attuazione del Piano di sviluppo 2023, ha formalmente avviato, ai sensi dell'art. 13, primo comma, del decreto legislativo n. 152/2006, la fase di consultazione con l'Autorita' competente per la VAS e con gli altri soggetti competenti in materia ambientale (SCA), al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel Rapporto ambientale (RA), che costituisce parte integrante del piano e ne accompagna l'intero processo di elaborazione ed approvazione, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 152/2006;
Vista la nota prot. n. 0056468 del 6 maggio 2022, con la quale la DGVA del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, in qualita' di autorita' competente per la VAS, ha comunicato la procedibilita' dell'istanza di avvio del procedimento preliminare di VAS sul Piano di sviluppo 2023 e fornito indicazioni circa l'avvio della consultazione, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 152/2006;
Vista la nota prot. n. 0137320 del 4 novembre 2022, con la quale l'autorita' competente per la VAS ha reso noto, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 152/2006, il parere n. 49 del 31 ottobre 2022 con il quale la Commissione VAS, relativamente alla consultazione del rapporto preliminare del Piano di sviluppo 2023, ha dato indicazione sulle informazioni da includere nel RA (parere di scoping);
Vista la nota prot. Terna/20230009781 del 27 gennaio 2023, con la quale Terna ha trasmesso a questo Ministero il Piano di sviluppo relativo all'anno 2023, predisposto ai sensi dell'art. 1-ter del decreto-legge n. 239/2003 e successive modificazioni ed integrazioni, dell'art. 9 del decreto ministeriale 15 dicembre 2010 e dell'art. 36 del decreto legislativo n. 93/2011 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la nota prot. n. GRUPPOTERNA/P20230030855 del 20 marzo 2023 con la quale Terna ha trasmesso a questo Ministero, in qualita' di autorita' procedente e ai soggetti competenti in materia ambientale, individuati dall'autorita' competente per la VAS, il RA del Piano di sviluppo 2023 e la sintesi non tecnica, al fine di avviare la fase di consultazione di cui all'art. 13, comma 5, e art. 14 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni;
Considerato che l'autorita' procedente, in data 23 marzo 2023, ha avviato la fase di consultazione pubblica, ai sensi dell'art. 14 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, con la pubblicazione del Piano di sviluppo 2023, del RA e della Sintesi non tecnica sul portale VAS del MASE DGVA, e che tale fase si e' conclusa in data 7 maggio 2023;
Considerato che Terna, con nota prot. GRUPPOTERNA/P20230100476 del 4 ottobre 2023, ha trasmesso all'autorita' competente per la VAS un documento integrativo volontario al RA 2023, in risposta alle osservazioni pervenute durante la suddetta fase di consultazione;
Visto il decreto del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica n. 20 del 15 gennaio 2024, con il quale l'autorita' competente per la VAS ha emanato il parere motivato di VAS sul Piano di sviluppo 2023, con condizioni, raccomandazioni e suggerimenti sul Piano stesso e sul relativo RA, con allegati il parere della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA-VAS n. 523 del 24 novembre 2023, prot. n. 0013305 del 27 novembre 2023, e il parere tecnico di competenza della Direzione generale archeologica belle arti e paesaggio del MiC, prot. n. 25229-P, del 20 luglio 2023;
Vista la nota prot. GRUPPOTERNA/P20240017333 del 16 febbraio 2024, con la quale, in riferimento al provvedimento di VAS, Terna ha trasmesso all'autorita' competente per la VAS il documento integrativo al RA «Addendum al RA Piano di sviluppo 2023»;
Vista la nota prot. 0041717 del 4 marzo 2024, con la quale l'autorita' procedente ha invitato le amministrazioni regionali ad esprimere il proprio parere sul Piano di sviluppo 2023, ai sensi dell'art. 36, comma 12, del decreto legislativo n. 93/2011;
Vista la nota prot. n. 0124007 del 4 luglio 2024 con la quale l'autorita' procedente ha attivato il confronto con l'autorita' competente per la VAS ai sensi dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 152/2006, alla luce del suddetto parere motivato e dell'addendum sopracitato, convocando una riunione, tenutasi in data 11 luglio 2024, con la partecipazione dei rappresentanti del Ministero della cultura;
Vista la nota prot. n. 0137053 del 23 luglio 2024, con la quale, l'autorita' procedente ha trasmesso all'autorita' competente per la VAS e al Ministero della cultura, il verbale della predetta riunione, ai fini della collaborazione istituzionale di cui all'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 152/2006;
Considerato che, in esito alla attivazione del predetto confronto istituzionale tra Ministeri, ai sensi dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 152/2006, le amministrazioni hanno concordato in particolare le indicazioni metodologiche di cui Terna dovra' tener conto nelle successive fasi progettuali dei singoli interventi di sviluppo;
Considerato che l'autorita' procedente ha predisposto, in adempimento all'art. 17 del decreto legislativo n. 152/2006, la dichiarazione di sintesi, come condivisa con l'autorita' competente per la VAS e il Ministero della cultura, in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali siano state integrate nel piano, nonche' le modalita' per ulteriori integrazioni e le misure adottate in merito al monitoraggio di cui all'art. 18 del decreto legislativo n. 152/2006;
Vista la nota prot. n. 0174549 del 26 settembre 2024, con la quale l'autorita' procedente ha trasmesso all'autorita' competente per la VAS e al Ministero della cultura la dichiarazione di sintesi;
Visto il parere n. 4/2025/I/eel del 14 gennaio 2025 con il quale l'ARERA ha rilasciato nulla osta all'approvazione del Piano di sviluppo 2023, con i seguenti termini e condizioni:
1) parere contrario ai seguenti interventi, con la richiesta che siano posti «in valutazione» ossia senza attivita' realizzative nell'orizzonte di Piano decennale:
a) opera di interconnessione HVDC tra Italia e Slovenia, facente parte dell'intervento codice 200-I, senza nessun vincolo per l'altra opera «Rimozione limitazioni rete 380 kV e 220 kV interconnessa alla Slovenia»;
b) intervento 354-P Interconnessione Isola del Giglio;
c) intervento 630-P Interconnessione Isola di Favignana;
2) nulla osta all'approvazione dello schema di Piano di sviluppo 2023, ad esclusione delle opere indicate al punto precedente e a ulteriore condizione che:
a) gli interventi «HVDC Milano-Montalto», «Dorsale Adriatica (HVDC Foggia-Villanova-Fano-Forli')», «Dorsale Ionica-Tirrenica (HVDC Priolo-Rossano-Montecorvino-Latina)» e «Dorsale Sarda (HVDC Fiumesanto-Montalto e Sardinian Link)» per cui Terna ha richiesto lo specifico riconoscimento delle spese preliminari alla realizzazione (c.d. approvazione a due fasi), non siano oggetto di approvazione;
b) il parere favorevole all'intervento di interconnessione Italia-Tunisia, codice 601-I sia condizionato alle disposizioni e ai limiti di inclusione dei costi nelle tariffe definiti dalla deliberazione 176/2020/R/EEL;
c) il parere favorevole all'intervento SA.CO.I. 3 Sardegna-Corsica-Italia continentale, codice 301-P, sia condizionato alle disposizioni e ai limiti di inclusione dei costi nelle tariffe definiti dalla deliberazione 416/2024/R/EEL;
d) l'intervento relativo al nuovo HVDC Italia-Grecia (GRITA2), codice 554-P, sia oggetto di ulteriori approfondimenti sulla base di scenari aggiornati sullo sviluppo del sistema energetico europeo che saranno disponibili per il Piano di sviluppo 2025;
e) l'intervento relativo al secondo polo dell'interconnessione HVDC Italia-Montenegro, codice 401-S, sia oggetto di ulteriori approfondimenti e analisi, funzionali a definire le tempistiche ottimali per la realizzazione del secondo polo;
3) conferma come parte integrale e prioritaria del piano dei seguenti progetti di soggetti promotori diversi da Terna:
a) interconnessione fra Thusis/Sils (CH) e Verderio Inferiore (IT), attualmente denominata «Greenconnector»;
b) PCI codice 2.4 interconnessione Somplago (IT)-Wurmlach (AT);
c) interconnessione AC 110 kV Redipuglia (IT)-Vrtojba (SI);
d) interconnessione AC 110-132 kV Dekani (SI)-Zaule (IT);
4) in relazione a un nuovo collegamento Italia-Grecia:
a) Terna trasmette all'autorita' entro il 15 marzo 2025 uno studio comparativo, inclusivo di analisi dei costi e dei benefici, relativo a differenti soluzioni (localizzazioni, tecnologie e capacita' di trasporto) per la realizzazione del nuovo collegamento, tenendo anche conto di eventuali interdipendenze con l'esistente collegamento HVDC Galatina-Arachtos (con valutazione di ipotesi alternative relative all'estensione della sua vita tecnica) e con il secondo polo di interconnessione con il Montenegro;
b) l'eventuale istanza di autorizzazione al riconoscimento delle spese preliminari del nuovo collegamento Italia-Grecia ai fini dell'accelerazione dell'investimento, ai sensi della deliberazione 562/2024/R/EEL e dell'art. 47 dell'allegato A alla deliberazione 55/2024/R/EEL, contestuale o successiva alla trasmissione dello studio di cui alla precedente lettera a., e' da considerarsi approvata, in modalita' di silenzio-assenso, in assenza di informazioni o altre azioni da parte dell'autorita' o degli uffici dell'autorita' trascorsi trenta giorni dalla presentazione dell'istanza;
5) in relazione all'intervento Hypergrid Central Link, Terna trasmette tempestivamente all'autorita' aggiornamenti sulla fattibilita' della soluzione tecnologica prevista e sui costi attesi dell'intervento, in caso si registri una variazione di costo di investimento superiore al 20% dell'attuale stima di 280 milioni di euro;
6) in riferimento ai prossimi piani di sviluppo e alle interconnessioni con Svizzera, Austria e Slovenia, Terna provvede a:
a) identificare, per quanto fattibile viste le persistenti complessita' autorizzative, uno o piu' progetti di interconnessione con la Svizzera, alla luce dell'elevata priorita' di realizzare nuova capacita' di trasporto su tale confine;
b) chiarire lo stato dell'intervento «incremento della capacita' di interconnessione con la Svizzera ai sensi della legge n. 99/2009 e successive modificazioni ed integrazioni», codice 1-I, detto «Progetto San Giacomo»;
c) mantenere nei prossimi piani di sviluppo e rapporti di monitoraggio l'intervento Prati di Vizze - Steinach, codice 208-P, ai fini di monitoraggio dell'effettivo realizzarsi di capacita' di trasporto addizionale;
d) trasmettere all'autorita' entro il 30 giugno 2025 un aggiornamento sull'incremento di capacita' di trasporto ottenuto con l'intervento Prati di Vizze-Steinach, codice 208-P, eventualmente nell'ambito del rapporto di qualita' e altri output del servizio di trasmissione;
e) identificare le attivita' previste per l'opera «Rimozione limitazioni rete 380 kV e 220 kV interconnessa alla Slovenia».
Considerato che, in merito alle valutazioni dell'ARERA riguardanti i progetti di interconnessione con le isole, si ritiene di raccomandare, in relazione al prossimo Piano di sviluppo, una nuova valutazione che tenga conto del principio costituzionale di cui all'art. 119 introdotto della legge costituzionale 7 novembre 2022, n. 2, relativo al riconoscimento delle peculiarita' delle isole e al superamento degli svantaggi derivanti dall'insularita';
Ritenuto, per quanto sopra esposto, di recepire le valutazioni dell'ARERA sul Piano di sviluppo 2023 contenute nel predetto parere n. 4/2025/I/eel;
Preso atto dei pareri delle regioni sotto elencati:
nota prot. n. 0077658 del 26 aprile 2024 del Dipartimento territorio-ambiente DPC della Regione Abruzzo;
nota prot. n. 0081438 del 3 maggio 2024 del Dipartimento sviluppo economico ed energia della Regione autonoma della Valle d'Aosta;
nota prot. n. 0081338 del 3 maggio 2024 della Direzione ricerca innovazione e competitivita' energetica della Regione Veneto;
nota prot. n. 0082436 del 6 maggio 2024 della Direzione generale enti locali, montagna, risorse energetiche, utilizzo risorsa idrica della Regione Lombardia;
Considerata la coerenza del Piano proposto con gli obiettivi e i contenuti dati dalla legge, oltre che con gli obiettivi in materia di fonti rinnovabili, di decarbonizzazione e di adeguatezza e sicurezza del sistema energetico stabiliti nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima;
Ritenuto, pertanto, di adottare il provvedimento di approvazione del Piano di sviluppo 2023, essendosi favorevolmente conclusa l'istruttoria del procedimento;

Decreta:

Art. 1

1. E' approvato il Piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale 2023 predisposto dalla societa' Terna S.p.a., nei limiti e tenuto conto delle prescrizioni e delle raccomandazioni riportate in premessa.
 
Art. 2

1. Il presente provvedimento e' pubblicato nel sito www.mase.gov.it unitamente al Piano di cui all'art. 1 e a tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria, ivi compresa la documentazione relativa al parere motivato, la dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio.
 
Art. 3

1. Avverso la presente approvazione e' ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale competente o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato, nel termine, rispettivamente, di sessanta e centoventi giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale.
Roma, 23 aprile 2025

Il Ministro: Pichetto Fratin