Gazzetta n. 71 del 26 marzo 2025 (vai al sommario)
DECRETO LEGISLATIVO 24 marzo 2025, n. 33
Testo unico in materia di versamenti e di riscossione.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la legge 9 agosto 2023, n. 111, con la quale e' stata conferita delega al Governo per la revisione del sistema tributario;
Visto, in particolare, l'articolo 21, comma 1, della predetta legge n. 111 del 2023, a norma del quale il Governo e' delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della medesima, uno o piu' decreti legislativi, secondo la procedura di cui all'articolo 1, per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario, mediante la redazione di testi unici attenendosi ai principi e criteri direttivi indicati nel citato articolo 21, comma 1;
Vista la legge 8 agosto 2024, n. 122, recante «Proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unici»;
Ritenuto di riordinare in un unico corpus normativo le disposizioni legislative vigenti in materia di versamenti e riscossione dei tributi;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 17 settembre 2024;
Acquisita l'intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espressa nella seduta del 13 febbraio 2025;
Acquisiti i pareri delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili di carattere finanziario della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 13 marzo 2025;
Sulla proposta del Ministro dell'economia e delle finanze;

Emana
il seguente decreto legislativo:

Art. 1

1. E' approvato l'allegato testo unico delle disposizioni legislative in materia di versamenti e riscossione.
2. Il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 24 marzo 2025

MATTARELLA

Meloni, Presidente del Consiglio
dei ministri

Giorgetti, Ministro dell'economia e
delle finanze Visto, il Guardasigilli: Nordio

N O T E
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'amministrazione competente per materia ai sensi
dell'articolo 10, comma 3, del testo unico delle
disposizioni sulla promulgazione delle leggi,
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica
e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la
lettura delle disposizioni di legge, alle quali e' operato
il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli
atti legislativi qui trascritti.
Note alle premesse:
- L'art. 76 della Costituzione stabilisce che
l'esercizio della funzione legislativa non puo' essere
delegato al Governo se non con determinazione di principi e
criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per
oggetti definiti.
- L'art. 87, quinto comma, della Costituzione
conferisce al Presidente della Repubblica il potere di
promulgare le leggi ed emanare i decreti aventi valore di
legge e i regolamenti.
- Si riporta il testo dell'articolo 21 della legge 9
agosto 2023, n. 111, recante: «Delega al Governo per la
riforma fiscale» e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.
189 del 14 agosto 2023.
«Art. 21 (Principi e criteri direttivi per il riordino
del sistema tributario mediante la redazione di testi unici
e di un codice del diritto tributario). - Il Governo e'
delegato a adottare, entro il 31 dicembre 2025, uno o piu'
decreti legislativi, secondo la procedura di cui
all'articolo 1, per il riordino organico delle disposizioni
che regolano il sistema tributario, mediante la redazione
di testi unici, attenendosi ai seguenti principi e criteri
direttivi:
a) puntuale individuazione delle norme vigenti,
organizzandole per settori omogenei, anche mediante
l'aggiornamento dei testi unici di settore in vigore;
b) coordinamento, sotto il profilo formale e
sostanziale, delle norme vigenti, anche di recepimento e
attuazione della normativa dell'Unione europea, apportando
le necessarie modifiche, garantendone e migliorandone la
coerenza giuridica, logica e sistematica, tenendo anche
conto delle disposizioni recate dai decreti legislativi
eventualmente adottati ai sensi dell'articolo 1;
c) abrogazione espressa delle disposizioni
incompatibili ovvero non piu' attuali.
2. Il Governo e' delegato ad attuare, entro dodici mesi
dalla data di entrata in vigore dell'ultimo dei decreti
legislativi di cui all'articolo 1, comma 6, il riassetto
delle vigenti disposizioni di diritto tributario per la
raccolta di esse in un codice articolato in una parte
generale, recante la disciplina unitaria degli istituti
comuni del sistema fiscale, e una parte speciale,
contenente la disciplina delle singole imposte, al fine di
semplificare il sistema tributario e accrescere la
chiarezza e la conoscibilita' delle norme fiscali, la
certezza dei rapporti giuridici e l'efficienza dell'operato
dell'Amministrazione finanziaria. Per quanto riguarda la
disciplina della parte generale, il Governo si attiene ai
seguenti principi e criteri direttivi:
a) recepimento dei principi contenuti nello statuto
dei diritti del contribuente, di cui alla legge 27 luglio
2000, n. 212;
b) previsione di una disciplina, unitaria per tutti i
tributi, del soggetto passivo, dell'obbligazione
tributaria, delle sanzioni e del processo; la disciplina
dell'obbligazione tributaria prevede principi e regole in
materia di dichiarazione, accertamento e riscossione;
c) previsione di un monitoraggio periodico della
legislazione tributaria codificata.».
- La legge 8 agosto 2024, n. 122, recante: «Proroga del
termine per il riordino organico delle disposizioni che
regolano il sistema tributario mediante adozione di testi
unici» e' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 23
agosto 2024.
- Si riporta l'articolo 8 del decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281, recante: «Definizione ed ampliamento
delle attribuzioni della Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di
Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i
compiti di interesse comune delle regioni, delle province e
dei comuni, con la Conferenza Stato-citta' ed autonomie
locali» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 202 del 30
agosto 1997:
«Art. 8 (Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali
e Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citta' ed
autonomie locali e' unificata per le materie ed i compiti
di interesse comune delle regioni, delle province, dei
comuni e delle comunita' montane, con la Conferenza
Stato-regioni.
2. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e'
presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per
sua delega, dal Ministro dell'interno o dal Ministro per
gli affari regionali nella materia di rispettiva
competenza; ne fanno parte altresi' il Ministro del tesoro
e del bilancio e della programmazione economica, il
Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il
Ministro della sanita', il presidente dell'Associazione
nazionale dei comuni d'Italia - ANCI, il presidente
dell'Unione province d'Italia - UPI ed il presidente
dell'Unione nazionale comuni, comunita' ed enti montani -
UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati
dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI.
Dei quattordici sindaci designati dall'ANCI cinque
rappresentano le citta' individuate dall'articolo 17 della
legge 8 giugno 1990, n. 142. Alle riunioni possono essere
invitati altri membri del Governo, nonche' rappresentanti
di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici.
3. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e'
convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi
il presidente ne ravvisi la necessita' o qualora ne faccia
richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM.
4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 e'
convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Le
sedute sono presiedute dal Presidente del Consiglio dei
Ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari
regionali o, se tale incarico non e' conferito, dal
Ministro dell'interno.».
 
Allegato

Parte di provvedimento in formato grafico

 
Allegato A

(art. 53, comma 4, lettera a)

Parte di provvedimento in formato grafico

 
Allegato B

(Art. 53, comma 4)

Parte di provvedimento in formato grafico