Gazzetta n. 60 del 13 marzo 2025 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 gennaio 2025 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Acquaro. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 18 settembre 2023, registrato alla Corte dei conti il 22 settembre 2023, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Acquaro (Vibo Valentia) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto a riposo dott. Umberto Pio Campini, dal viceprefetto aggiunto dott.ssa Lucia Fratto e dal funzionario economico finanziario dott.ssa Francesca Ianno'; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 23 gennaio 2025;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Acquaro (Vibo Valentia), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 24 gennaio 2025
MATTARELLA
Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri
Piantedosi, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 4 febbraio 2025 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'interno, n. 438 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Acquaro (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 18 settembre 2023, registrato dalla Corte dei conti il 22 settembre 2023, per la durata di diciotto mesi, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata a una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la radicata presenza della criminalita' organizzata. Il prefetto di Vibo Valentia, con relazione del 15 gennaio 2025, ha riferito sull'attivita' svolta e sui risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, rappresentando tuttavia che l'avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalita' dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa e, pertanto, ha proposto la proroga della gestione commissariale. La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi gia' intrapresi sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 14 gennaio 2025, consesso integrato per l'occasione con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro ff. e del procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, a conclusione del quale e' emersa la necessita' che la gestione commissariale sia prorogata per sei mesi. L'attivita' della commissione straordinaria e' stata improntata alla massima discontinuita' rispetto al passato al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa del comune, con il prioritario obiettivo di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni. L'azione dell'organo commissariale, prioritariamente centrata sui settori che in sede di verifica ispettiva hanno fatto emergere le maggiori criticita', ha posto attenzione in primo luogo ai servizi comunali apparsi inefficienti, frammentari e discontinui, la cui attivita' gestionale e' risultata non solo priva di programmazione ma soprattutto condizionata da un difficile contesto locale in cui frequentemente sono prevalsi interessi di soggetti privati anche riconducibili al locale ambito criminale. Pertanto, allo scopo di porre fine ad un'inerzia gestionale che ha visto il blocco dell'ingresso di nuove professionalita', si e' reso necessario intervenire sull'apparato burocratico. Per raggiungere tale obiettivo la commissione ha avviato l'adozione del piano integrato di attivita' e organizzazione della pubblica amministrazione (PIAO) relativo al triennio 2025-2027. Il piano prevede, per l'anno in corso, l'assunzione del responsabile dell'area tecnica - edilizia privata, urbanistica, lavori pubblici, figura essenziale per una corretta gestione del relativo settore, e di un vigile urbano, risorsa professionale oggi non piu' presente nell'organigramma comunale. La definizione del menzionato PIAO consentira' di avviare procedure di assunzione avulse da pressioni e condizionamenti da parte del contesto locale e, apportando nuove risorse, concorrera' ad assicurare la necessaria e netta divisione tra apparato politico e apparato amministrativo-gestionale. Sulla base delle criticita' riscontrate in sede di accesso ispettivo, la commissione straordinaria ha stilato un cronoprogramma di interventi, attualmente in corso, volto ad un miglioramento delle attivita' di controllo del territorio, all'accertamento e al contrasto dell'abusivismo edilizio e dell'occupazione illecita di suolo pubblico, ambito nel quale l'amministrazione disciolta si e' contraddistinta per l'inerzia e per la palese compiacenza verso interessi di soggetti riconducibili alle locali consorterie criminali. Sono inoltre previsti interventi per l'uso improprio delle acque pubbliche. Inoltre, le verifiche disposte hanno consentito di accertare come l'approssimativa gestione dell'ente e la mancanza di controlli abbiano anche favorito un utilizzo improprio o il furto di acque pubbliche, con una consequenziale elusione di canoni idrici riscossi rispetto alla quantita' di acqua erogata. A tale riguardo sono stati formulati atti di indirizzo per la sostituzione di contatori idrici per tutelare l'ente ed arginare utilizzi impropri di tale risorsa. Il perfezionamento degli interventi posti in essere in tale ambito richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono, come sara' meglio precisato in seguito, tuttora presenti sul territorio. La commissione straordinaria ha posto fine al ricorso agli affidamenti diretti, particolarmente in uso nella precedente gestione, avvalendosi del mercato elettronico o utilizzando le prescritte procedure di evidenza pubblica, interventi che indubbiamente potranno contribuire a ripristinare la trasparenza negli affidamenti e garantire la libera concorrenza tra le imprese consentendo di reperire sul mercato validi interlocutori per la pubblica amministrazione. Peraltro, l'entita' dei finanziamenti in questione e la particolare rilevanza che rivestita dalle opere da realizzare rendono evidente l'esigenza che le procedure di scelta del contraente e di affidamento dei lavori si svolgano nel rispetto delle norme vigenti in materia e in linea con il crono-programma predisposto. La commissione straordinaria sta inoltre provvedendo a un completo censimento delle opere pubbliche e dei beni di proprieta' pubblica, la cui elencazione risulta complessa per la vasta estensione del territorio comunale e che, pertanto, e' ancora in itinere; inoltre, e' stata implementata la sicurezza stradale attraverso interventi strutturali quali l'apposizione di dissuasori di velocita' lungo i percorsi stradali, soprattutto di quelli piu' frequentati dalla popolazione scolastica. Per dare concretezza ed attuazione agli intendimenti sopra detti occorre assicurare continuita' amministrativa all'organo commissariale, affinche' persegua, fino a conclusione, le attivita' gia' avviate o programmate per i prossimi mesi. Inoltre, nel quadro piu' ampio della mission del risanamento dell'ente, e' intendimento della commissione, una volta terminata la ricognizione degli immobili comunali disponibili, disciplinare dettagliatamente, con l'emanazione di un regolamento, le modalita' di concessione degli stessi, in linea con finalita' di pubblico interesse e di utilita' sociale. Proprio in relazione a tale obiettivo viene segnalata l'esigenza di proseguire le iniziative intraprese in fase di completamento per rientrare in possesso - e quindi definitivamente acquisire nella sfera di disponibilita' dell'ente - di una palazzina costruita abusivamente da soggetti riconducibili ai locali clan criminali, i quali, con l'amministrazione disciolta hanno goduto di incomprensibili, anomali e illegittimi benefici tanto da poter conseguire la restituzione di fatto del bene. Beneficiando dei contributi straordinari assegnati dal Ministero dell'interno ai comuni sciolti per mafia, sono stati previsti importanti interventi ritenuti efficaci e strategici ai fini dello sviluppo dell'intero territorio comunale, interventi che consentiranno l'ampliamento del cimitero comunale - struttura particolarmente delicata in quanto rientrante tra quelle notoriamente interessate dalle illecite interferenze della criminalita' organizzata -, il potenziamento della rete idrica, l'implementazione del sistema di videosorveglianza, la manutenzione straordinaria di edifici di proprieta' comunale e campi sportivi, l'acquisto di mezzi in uso agli operai comunali. E' al riguardo opportuno che le opere avviate siano portate avanti dall'organo di gestione straordinaria e che non siano interessate da interruzioni o variazioni che potrebbero comportare un procastinarsi dei tempi di esecuzione con pregiudizio o perdita dei fondi ministeriali assegnati. Nella complessiva attivita' volta al risanamento dell'ente locale ben si inserisce anche lo sforzo della commissione per contrastare l'elusione tributaria, recuperando l'ampia area di evasione; a tal fine e' significativa l'adozione di un mirato regolamento che limita gli uffici nel concedere autorizzazioni, concessioni et similia nel caso in cui l'istante dovesse risultare non in regola con il pagamento dei tributi comunali. Tali iniziative hanno consentito, gia' nel corso del 2024, di recuperare in parte la capacita' di riscossione dell'ente, sia sotto il profilo tributario che sotto il profilo dei corrispettivi per i servizi erogati. L'opera di risanamento avviata e gli interventi gia' posti in essere dalla gestione commissariale sono stati realizzati in un ambito territoriale nel quale si sono registrati, nel corso del 2024, numerosi atti vandalici in danno all'ente (manomissioni e danneggiamenti al serbatoio comunale, alla rete idrica e allo scuolabus), fatti tempestivamente denunciati agli organi competenti. Tali episodi, valutati unitamente agli sviluppi di una recente operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, confermano la persistente presenza delle consorterie criminali nel territorio di Acquaro e sono emblematici del difficile ambiente in cui si trova a operare l'organo straordinario, attestando al contempo che l'attivita' volta al ripristino della legalita' non puo' essere interrotta in questa fase. Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, necessario che l'organo straordinario disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e perseguire, inoltre, una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata. I contenuti della proposta di proroga avanzata dal prefetto di Vibo Valentia sono stati oggetto d'esame nel corso del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato per l'occasione con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro f.f. e del procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, i quali hanno ritenuto «necessaria la proroga per consentire il completamento delle attivita' avviate ed evitare che esse siano pregiudicate dall'atavica vischiosita' di quel territorio» anche «al fine del risanamento della funzionalita' dell'ente». Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di sei mesi lo scioglimento del consiglio comunale di Acquaro (Vibo Valentia), ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 22 gennaio 2025
Il Ministro dell'interno: Piantedosi |
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