Gazzetta n. 54 del 6 marzo 2025 (vai al sommario) |
MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE |
DECRETO 26 febbraio 2025 |
Rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Napoli al «CO.GE.MO. Napoli». |
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IL DIRETTORE GENERALE della pesca marittima e dell'acquacoltura
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni e integrazioni, recante la riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche»; Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, recante la modernizzazione del settore pesca e dell'acquacoltura, a norma dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38; Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4, recante misure per il riassetto della normativa in materia di pesca e acquacoltura, a norma dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96; Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 1639 del 2 ottobre 1968, recante «Regolamento per l'esecuzione della legge 14 luglio 1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima» e successive modificazioni ed integrazioni; Visti gli articoli 1 e 3 del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11 novembre 2022 e convertito con modificazioni dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204 (in Gazzetta Ufficiale 4 gennaio 2023, n. 3), recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», con il quale il «Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali assume la denominazione di Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste (MASAF)»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 ottobre 2023, n. 178, concernente «Regolamento recante la riorganizzazione del Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste a norma dell'art. 1, comma 2, del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2023, n. 74»; Visto il decreto ministeriale n. 47783 del 31 gennaio 2024, registrato dalla Corte dei conti in data 23 febbraio 2024 al n. 288, concernente l'individuazione degli uffici dirigenziali non generali e le relative competenze; Vista la direttiva ministeriale n. 45910 del 31 gennaio 2024, registrata dalla Corte dei conti in data 23 febbraio 2024 al n. 280, recante gli indirizzi generali sull'attivita' amministrativa e sulla gestione per il 2024; Vista la direttiva dipartimentale del Capo Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica prot. n. 85479 del 21 febbraio 2024, registrato dall'UCB al n. 129, in data 28 febbraio 2024, concernente le disposizioni dirette ad assicurare il perseguimento degli obiettivi definiti nella citata direttiva ministeriale n. 45910 del 31 gennaio 2024; Viste le integrazioni alla citata direttiva dipartimentale del Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica emanate con decreto ministeriale n. 150351 del 29 marzo 2024, registrato dall'UCB in data 11 aprile 2024 al n. 255 e con decreto ministeriale n. 260758 dell'11 giugno 2024, registrata dall'UCB in data 13 giugno 2024 al n. 437; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo 2023, registrato dall'UCB al n. 92 in data 16 marzo 2023 e dalla Corte dei conti al n. 434 in data 13 aprile 2023, con il quale e' stato conferito al dott. Francesco Saverio Abate l'incarico di direttore generale della Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura; Visto il decreto ministeriale 12 gennaio 1995, n. 44 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 24 febbraio 1995, concernente l'affidamento della gestione sperimentale della pesca dei molluschi bivalvi ai consorzi tra imprese di pesca autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi ai fini di un razionale prelievo della risorsa e di un incremento della stessa; Visto il decreto ministeriale 1° dicembre 1998, n. 515, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 73 del 29 marzo 1999, con il quale e' stato adottato il «Regolamento recante disciplina dell'attivita' dei consorzi di gestione dei molluschi bivalvi»; Visto il decreto ministeriale 22 dicembre 2000, recante «Modificazioni al decreto ministeriale 21 luglio 1998 concernente la disciplina della pesca dei molluschi bivalvi»; Visto il decreto ministeriale 5 agosto 2002 avente ad oggetto «Consorzi di gestione e tutela dei molluschi bivalvi», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2002; Visto il decreto ministeriale 14 aprile 2005 recante «Modalita' per il rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi ai consorzi di gestione», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 6 maggio 2005; Visto il decreto ministeriale 7 febbraio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 40 del 17 febbraio 2006, recante «Nuova disciplina sull'affidamento dei consorzi di gestione e tutela dei molluschi bivalvi nelle aree in mare aperto»; Visto il decreto ministeriale 26 gennaio 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 25 maggio 2012, recante adeguamento alle disposizioni comunitarie in materia di licenze di pesca; Visto il decreto ministeriale 7 maggio 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 19 settembre 2012, avente ad oggetto il rinnovo, per ulteriori cinque anni, dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi ai consorzi di gestione gia' istituiti e riconosciuti ai sensi dei decreti n. 44/1995 e n. 515/1998; Visto il decreto direttoriale 19 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 156 del 5 luglio 2019 relativo all'adozione del Piano di gestione nazionale per le attivita' di pesca con il sistema draghe idrauliche e rastrelli da natante cosi' come identificati nella denominazione degli attrezzi di pesca in draghe meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD) e draga meccanizzata (DRB); Visto il regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio del 21 dicembre 2006 relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e recante modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento (CE) n. 1626/94; Visto il regolamento (CE) n. 1224/2009, che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della Politica comune della pesca; Visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 404/2011 della Commissione dell'8 aprile 2011 recante modalita' di applicazione del regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della Politica comune della pesca; Visto il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013, relativo alla Politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche' la decisione 2004/585/Ce del Consiglio; Visto in particolare l'art. 15 del regolamento (UE) n. 1380/2013, che autorizza la Commissione ad adottare, ai sensi dell'art. 18 del regolamento (CE) n. 1967/2006, piani di scarto mediante atti delegati, per un periodo non superiore a tre anni, nonche' dispone l'obbligo di sbarco per talune specie ittiche; Visto in particolare l'art. 18 del regolamento (UE) n. 1380/2013 che prevede l'adozione di piani pluriennali contenenti misure di conservazione volte a ricostituire e mantenere gli stock ittici al di sopra di livelli in grado di produrre il rendimento massimo sostenibile della specie molluschi bivalvi - Venus spp. - (Chamelea gallina); Visto il regolamento (UE) 2015/812 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2015 che modifica i regolamenti (CE) n. 850/98, (CE) n. 2187/2005, (CE) n. 1967/2006, (CE) n. 1098/2007, (CE) n. 254/2002, (CE) n. 2347/2002 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, e i regolamenti (UE) n. 1379/2013 e (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'obbligo di sbarco e abroga il regolamento (CE) n. 1434/98 del Consiglio; Visto il regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativo alla conservazione delle risorse della pesca e alla protezione degli ecosistemi marini attraverso misure tecniche, che modifica i regolamenti (CE) n. 1967/2006 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1380/2013, (UE) 2016/1139, (UE) 2018/973, (UE) 2019/472 e (UE) 2019/1022 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 894/97, (CE) n. 850/98, (CE) n. 2549/2000, (CE) n. 254/2002, (CE) n. 812/2004 e (CE) n. 2187/2005 del Consiglio, in particolare l'art. 15, paragrafo 2; Visto il regolamento delegato (UE) 2022/2587 della Commissione del 18 agosto 2022, pubblicato sulla Gazzetta Unionale del 30 dicembre 2022, che modifica il regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la taglia minima di riferimento per la conservazione delle vongole (Venus spp.) in alcune acque territoriali italiane, fino al 31 dicembre 2025; Visto il regolamento (UE) n. 2023/2842 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 novembre 2023 che modifica i regolamenti (CE) n. 1224/2009, (CE) n. 1967/2006 e (CE) n. 1005/2008 del Consiglio e i regolamenti (UE) 2016/1139, (UE) 2017/2403 e (UE) 2019/473 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i controlli nel settore della pesca; Visto il decreto direttoriale prot. n. 0053150 del 2 febbraio 2023 con il quale e' stato adottato il «Piano nazionale di gestione dei rigetti degli stock della vongola - Venus spp. - (Chamelea gallina) sin d'ora vongola, redatto ai sensi degli articoli 15 e 18 del regolamento (UE) n. 1380/2013»; Vista la nota prot. n. 0057212 del 6 febbraio 2024 con la quale la Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, al fine di dare continuita' ai programmi delle attivita' di gestione e di tutela che i singoli consorzi hanno previsto per l'anno 2024, ha comunicato la proroga dell'affidamento per l'intero anno in corso; Vista l'istanza con la quale il CO.GE.MO. Napoli ha richiesto di rinnovare allo stesso l'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi nell'ambito del Compartimento marittimo di Napoli trasmessa in data 18 novembre 2024, assunta al protocollo n. 0669076 del successivo 19 novembre 2024; Considerata la necessita' di procedere ad una valutazione di carattere tecnico-scientifico propedeutica alla conclusione del procedimento di rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Napoli; Visto il decreto direttoriale in data 22 dicembre 2017, n. 0024824 con il quale e' stata approvata la convenzione tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il C.N.R. - I.R.BIM. - Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine - di Ancona, finalizzato all'elaborazione di un progetto comune per predisporre uno studio propedeutico al rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi ai consorzi di gestione; Considerato che, in virtu' della convenzione con il C.N.R. - I.R.BIM. di Ancona, la Direzione generale della pesca e dell'acquacoltura ha trasmesso al medesimo istituto l'istanza di rinnovo e la documentazione prodotta dal consorzio, al fine di acquisire la prevista valutazione tecnico-scientifica e di un parere sull'eventuale possibilita' di rinnovo dell'affidamento della gestione al consorzio; Visto il parere pervenuto in data 16 dicembre 2024, con il quale il C.N.R. - I.R.BIM. di Ancona, all'esito della valutazione della documentazione acquisita, della disamina tecnico-scientifica della stessa ed in relazione alla collaborazione del consorzio per la realizzazione dei survey scientifici nazionali, volti a valutare lo stato della risorsa, ha espresso il proprio parere favorevole al rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi per ulteriori cinque anni al Co.Ge.Mo. Napoli, ritenendo, tra l'altro, che l'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi al consorzio rappresenti una priorita' da tutelare per il mantenimento del settore di pesca di cui trattasi; Considerata la necessita' di continuare ad assicurare una gestione razionale e durevole nel tempo della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Napoli in cui e' gia' stato istituito e riconosciuto il consorzio di gestione, cosi' da assicurare un'omogenea applicazione delle modalita' di prelievo per tutte le imprese operanti; Considerato che nel Compartimento marittimo di Napoli e' stata gia' affidata, la gestione della pesca dei molluschi bivalvi al Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Napoli, in sigla CO.GE.MO. Napoli, da ultimo con decreto ministeriale 19 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 2008; Tenuto conto che il numero complessivo delle unita' autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi con draga idraulica cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi dell'art. 2, decreto ministeriale 26 gennaio 2012 in «draghe meccaniche comprese le turbosoffianti (HMD) e' di quattordici, giusta la precorsa corrispondenza con gli uffici della Commissione europea di cui all'elenco draghe, allegato al decreto direttoriale prot. n. 0053150 del 2 febbraio 2023 con il quale e' stato adottato il Piano nazionale di gestione dei rigetti degli stock della vongola - Venus spp. - (Chamelea gallina); e che il numero complessivo delle unita' autorizzate alla pesca dei molluschi bivalvi con rastrello da natante - cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi dell'art. 2 del decreto ministeriale 26 gennaio 2012, in «draga meccanizzata (DRB)» e' di ventiquattro; Valutato che attraverso l'adozione di idonee misure atte ad assicurare l'equilibrio tra capacita' di prelievo e quantita' di risorse disponibili, la gestione della pesca dei molluschi bivalvi affidata ai consorzi di gestione su base compartimentale, ha prodotto effetti positivi sulla corretta gestione di tale risorsa, come peraltro risulta anche dal citato parere favorevole espresso dal CNR-IRBIM, in data 16 dicembre 2024; Ritenuto che la gestione e la tutela della risorsa molluschi bivalvi e' finalizzata, in particolare, all'esercizio responsabile della pesca volto a raggiungere un equilibrio tra lo sforzo di pesca e le reali capacita' produttive del mare e, pertanto, rientra nell'ambito della piu' ampia tutela dell'ambiente e dell'ecosistema marino oltre che della sostenibilita' socio-economica del segmento di pesca di cui trattasi; Considerato che il CO.GE.MO. Napoli nel perseguimento degli interessi teste' sopra citati, ha correttamente osservato il cronoprogramma di tutte le misure da adottare in virtu' dell'adozione del Piano nazionale di gestione dei rigetti degli stock della vongola - Venus spp. - (Chamelea gallina), rispettando la riduzione dello sforzo di pesca, individuato i punti di sbarco presso ogni porto, adottando la riduzione dello sforzo di pesca, le misure di controllo e gestione dell'attivita' di pesca attraverso l'introduzione del sistema di monitoraggio e registrazione della posizione in mare di ciascuna unita'; Tutto quanto sopra visto, valutato, ritenuto e considerato;
Decreta:
Art. 1
1. In applicazione delle disposizioni vigenti in materia nonche', in particolare, di quanto previsto dall'art. 7 del decreto ministeriale 5 agosto 2002 nonche' dell'art. 1, comma 3 del decreto ministeriale 7 maggio 2012, a decorrere dalla data di adozione del presente decreto, la gestione e la tutela dei molluschi bivalvi, di cui all'art. 1 del decreto ministeriale 7 febbraio 2006, nell'ambito del Compartimento marittimo di Napoli, e' rinnovata per ulteriori cinque anni, a favore del locale consorzio - Consorzio per la gestione della pesca dei molluschi bivalvi nel Compartimento marittimo di Napoli -, in sigla «CO.GE.MO. Napoli» -, cui aderiscono imprese titolari di dodici unita', sulle previste quattordici imbarcazioni autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con draga idraulica - cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi dell'art. 2 del decreto ministeriale 26 gennaio 2012, in «draghe meccaniche comprese le turbo soffianti (HMD)» -, nonche' imprese titolari di dodici unita', sulle previste ventiquattro imbarcazioni autorizzate alla cattura dei molluschi bivalvi con rastrello da natante - cosi' come identificato nella denominazione degli attrezzi di pesca - ai sensi dell'art. 2 del decreto ministeriale 26 gennaio 2012, in «draga meccanizzata (DRB)». 2. Ai fini dell'approvazione da parte del Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste - Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, il CO.GE.MO. Napoli e' obbligato a comunicare le eventuali modificazioni che saranno apportate allo statuto. |
| Art. 2
1. Il CO.GE.MO. Napoli propone al Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste - Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, ed al Capo del Compartimento marittimo di Napoli, le misure tecniche previste dai decreti ministeriali n. 44/1995 e n. 515/1998, relative al prelievo dei molluschi bivalvi. 2. Le misure tecniche di gestione devono essere necessariamente corredate dal motivato parere reso dall'istituto scientifico di riferimento di cui al punto 5.13 del Piano di gestione nazionale per le attivita' di pesca con il sistema draghe idrauliche e rastrello a natante, citato nelle premesse. |
| Art. 3
1. Il CO.GE.MO. Napoli, in virtu' del rinnovo dell'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi deve, quale obiettivo primario, assicurare l'incremento e la tutela dei molluschi bivalvi attraverso concrete iniziative per la salvaguardia di tale risorsa con semina, ripopolamento, controllo delle catture, istituzione di aree di riposo biologico e turnazione dell'attivita' di pesca delle imbarcazioni. |
| Art. 4
1. Le misure tecniche di gestione e tutela proposte dal CO.GE.MO. Napoli, cosi' come formalizzate, sono obbligatorie anche per le imprese non aderenti al consorzio ed operanti nell'ambito del Compartimento marittimo di Napoli. |
| Art. 5
1. Ai sensi dei menzionati decreti ministeriali n. 44/1995 e n. 515/1998, le persone incaricate dal CO.GE.MO. Napoli della vigilanza sulla cattura dei molluschi bivalvi, possono ottenere la qualifica di agente giurato, previa approvazione della nomina da parte del prefetto competente per territorio, su parere del capo del compartimento marittimo di riferimento ai sensi delle vigenti leggi. |
| Art. 6
1. Il Consorzio CO.GE.MO. Napoli ed i singoli soci, per il raggiungimento dei fini istituzionali, beneficiano, in via prioritaria, degli incentivi di cui alle norme nazionali, regolamenti comunitari e disposizioni regionali. 2. Gli incentivi di cui al punto 1 non sono corrisposti ai soci a doppio titolo di partecipanti al consorzio ed a quello di singoli soci. |
| Art. 7
1. Per il costante monitoraggio ai fini della valutazione della consistenza della risorsa molluschi bivalvi nell'ambito del Compartimento marittimo di Napoli, il CO.GE.MO. Napoli e' tenuto ad affidare l'incarico ad un istituto scientifico, esperto in valutazione dei molluschi, riconosciuto dal Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste. 2. Entro il 31 dicembre di ciascun anno, il CO.GE.MO. Napoli e' tenuto a trasmettere alla Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura, per il tramite della Capitaneria di porto di Napoli, il programma delle attivita' di gestione e di tutela che intende svolgere per l'anno successivo, sulla base di una dettagliata relazione del ricercatore sull'attivita' di gestione svolta dal consorzio medesimo nell'anno in corso. 3. Il CO.GE.MO. Napoli ha l'obbligo di proseguire ed implementare la messa in opera di misure gestionali efficaci a garantire una sostenibilita' ecologica e socioeconomica, e continuare il lavoro di reportistica svolto nell'ultimo decennio. 4. Fondamentale e' la trasmissione di dati esaustivi al Ministero, senza i quali verrebbe meno qualsiasi presupposto per la realizzazione di futuri piani di gestione. E' indispensabile che il consorzio di gestione garantisca la raccolta dei dati di pesca (allegato A al decreto ministeriale 29 gennaio 2018), per cio' che riguarda sia lo sforzo di pesca (ore di pesca effettive) che i quantitativi di cattura, informazioni che rappresentano il presupposto essenziale su cui impostare le varie misure gestionali. 5. Al fine di consentire al consorzio di gestione il corretto adempimento degli oneri di cui al precedente comma 4 tutte le imprese autorizzate alla gestione di unita' da pesca dedite alla cattura di molluschi bivalvi con gli attrezzi di cui al presente decreto all'interno del Compartimento marittimo di Napoli sono tenute a fornire al consorzio medesimo i dati citati nel suddetto comma 4, secondo un cronoprogramma messo a punto dal CO.GE.MO. e adottato con ordinanza del Capo del Compartimento marittimo di Napoli. |
| Art. 8
1. Il Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, sentiti il Capo del Compartimento marittimo di Napoli nonche' le associazioni nazionali di categoria puo' revocare l'affidamento della gestione della pesca dei molluschi bivalvi al CO.GE.MO. Napoli nei casi in cui, richiamato all'osservanza degli obblighi derivanti da disposizioni legislative, regolamentari e statuarie, persista nel violarli o quando l'insufficienza dell'azione del medesimo consorzio o altre circostanze determini il suo irregolare funzionamento, con pregiudizio per l'assolvimento degli scopi previsti dalla pertinente normativa di settore. Il presente decreto e' pubblicato sul sito internet ufficiale del Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, nonche' nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 26 febbraio 2025
Il direttore generale: Abate |
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