Gazzetta n. 41 del 19 febbraio 2025 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 25 novembre 2024, n. 222 |
Regolamento concernente la definizione del quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del percorso liceale del made in Italy, integrativo del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 87 e 117 della Costituzione; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri» e, in particolare, l'articolo 17, comma 2; Vista la legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante «Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy» e, in particolare, l'articolo 18; Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante «Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado»; Visto il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, recante «Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato - citta' ed autonomie locali» e, in particolare, l'articolo 8, commi 1 e 4; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, concernente «Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211, recante «Regolamento recante indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento»; Sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale; Acquisito il parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione, espresso nella seduta plenaria n. 127 del 31 maggio 2024; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 22 luglio 2024; Acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, espresso nella seduta del 12 settembre 2024; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nelle adunanze del 27 agosto 2024 e del 24 settembre 2024; Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 12 novembre 2024; Sulla proposta del Ministro dell'istruzione e del merito, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e il Ministro dell'economia e delle finanze;
Emana il seguente regolamento:
Art. 1
Oggetto
1. Ai sensi dell'articolo 18, comma 2, della legge 27 dicembre 2023, n. 206, il presente regolamento definisce il quadro orario degli insegnamenti e gli specifici risultati di apprendimento del percorso liceale del made in Italy, che si inserisce nell'articolazione del sistema dei licei di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, di cui costituisce parte integrante.
N O T E
Avvertenza: Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto ai sensi dell'articolo 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con d.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge, modificate o alle quali e' operato il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
Note alle premesse: - Si riporta il testo degli articoli 87 e 117 della Costituzione della Repubblica Italiana: l'art. 87, quinto comma, della Costituzione conferisce al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi ed emanare i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. l'art. 117 della Costituzione dispone, tra l'altro, che la potesta' legislativa e' esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonche' dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. - Si riporta l'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante: «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 12 settembre 1988, n. 214: «Art. 17 (Regolamenti). - 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il parere del Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare: a) l'esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi nonche' dei regolamenti comunitari; b) l'attuazione e l'integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla competenza regionale; c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate alla legge; d) l'organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge; e). 2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regolamenti per la disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando l'esercizio della potesta' regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l'abrogazione delle norme vigenti, con effetto dall'entrata in vigore delle norme regolamentari. 3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del ministro o di autorita' sottordinate al ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di piu' ministri, possono essere adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessita' di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei ministri prima della loro emanazione. 4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di "regolamento", sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale. 4-bis. L'organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate, con regolamenti emanati ai sensi del comma 2, su proposta del Ministro competente d'intesa con il Presidente del Consiglio dei ministri e con il Ministro del tesoro, nel rispetto dei principi posti dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, con i contenuti e con l'osservanza dei criteri che seguono: a) riordino degli uffici di diretta collaborazione con i Ministri ed i Sottosegretari di Stato, stabilendo che tali uffici hanno esclusive competenze di supporto dell'organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l'amministrazione; b) individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, centrali e periferici, mediante diversificazione tra strutture con funzioni finali e con funzioni strumentali e loro organizzazione per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilita' eliminando le duplicazioni funzionali; c) previsione di strumenti di verifica periodica dell'organizzazione e dei risultati; d) indicazione e revisione periodica della consistenza delle piante organiche; e) previsione di decreti ministeriali di natura non regolamentare per la definizione dei compiti delle unita' dirigenziali nell'ambito degli uffici dirigenziali generali. 4-ter. Con regolamenti da emanare ai sensi del comma 1 del presente articolo, si provvede al periodico riordino delle disposizioni regolamentari vigenti, alla ricognizione di quelle che sono state oggetto di abrogazione implicita e all'espressa abrogazione di quelle che hanno esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo o sono comunque obsolete.». - Si riporta l'articolo 18 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante: «Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 27 dicembre 2023, n. 300: «Art. 18 (Liceo del made in Italy). - 1. Al fine di promuovere, in vista dell'allineamento tra la domanda e l'offerta di lavoro, le conoscenze, le abilita' e le competenze connesse al made in Italy, e' istituito il percorso liceale del made in Italy, che si inserisce nell'articolazione del sistema dei licei, di cui all'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89. 2. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con regolamento da emanare ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell'istruzione e del merito, acquisito il parere della Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, si provvede alla definizione del quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del percorso liceale del "made in Italy" di cui al comma 1 del presente articolo, mediante integrazione del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, nel rispetto delle Linee guida per le discipline STEM, adottate ai sensi dell'articolo 1, comma 552, lettera a), della legge 29 dicembre 2022, n. 197, nonche' secondo i seguenti criteri: a) prevedere l'acquisizione, da parte degli studenti, di conoscenze, abilita' e competenze approfondite nelle scienze economiche e giuridiche, all'interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra le discipline; b) sviluppare negli studenti, sulla base della conoscenza dei significati, dei metodi e delle categorie interpretative che caratterizzano le scienze economiche e giuridiche, competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy; c) promuovere l'acquisizione, da parte degli studenti, degli strumenti necessari per la ricerca e per l'analisi degli scenari storico-geografici e artistico-culturali nonche' della dimensione storica e dello sviluppo industriale ed economico dei settori produttivi del made in Italy; d) prevedere l'acquisizione, da parte degli studenti, di strutture e competenze comunicative in due lingue straniere moderne, corrispondenti al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento, per la prima lingua, e al livello B1 del quadro comune europeo di riferimento, per la seconda lingua; e) prevedere misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione anche attraverso il potenziamento dell'apprendimento integrato dei contenuti delle attivita' formative programmate in una lingua straniera veicolare, senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica e ferma restando la possibilita' di ricevere finanziamenti da soggetti pubblici e privati; f) prevedere il rafforzamento dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento attraverso la connessione con i percorsi formativi degli ITS Academy e con il tessuto socio-economico produttivo di riferimento, favorendo la laboratorialita', l'innovazione e l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio; g) prevedere l'acquisizione e l'approfondimento, con progressiva specializzazione, delle competenze, delle abilita' e delle conoscenze connesse ai settori produttivi del made in Italy, anche in funzione di un qualificato inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, attraverso il potenziamento dei percorsi di apprendistato ai sensi dell'articolo 43 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81; h) prevedere l'acquisizione, nell'ambito dell'opzione "made in Italy", di specifiche competenze, abilita' e conoscenze riguardanti: 1) principi e strumenti per la gestione d'impresa; 2) tecniche e strategie di mercato per le imprese del made in Italy; 3) strumenti per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi delle imprese del made in Italy; 4) strumenti di sostegno all'internalizzazione delle imprese dei settori del made in Italy e delle relative filiere. 3. Il regolamento di cui al comma 2 e' adottato nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e nel rispetto dei principi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche nonche' di spazi di flessibilita' per l'adeguamento dell'offerta formativa alla vocazione economica e culturale del territorio. 4. Nell'ambito della programmazione regionale dell'offerta formativa possono essere attivati, a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, i percorsi liceali del made in Italy di cui al comma 1 a partire dalle classi prime; contestualmente, l'opzione economico-sociale presente all'interno del percorso del liceo delle scienze umane, di cui all'articolo 9, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, confluisce nei percorsi liceali del made in Italy, ferma restando, per le classi successive alla prima, la prosecuzione, ad esaurimento, dell'opzione economico-sociale. L'attivazione dei suddetti percorsi liceali del made in Italy avviene nei limiti del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi di cui all'articolo 19, commi 5-quater, 5-quinquies e 5-sexies, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, senza determinare esuberi di personale amministrativo, tecnico e ausiliario e di personale docente in una o piu' classi di concorso e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 5. In via transitoria e nelle more dell'adozione del regolamento di cui al comma 2, la costituzione delle classi prime del percorso liceale del made in Italy puo' avvenire, su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano l'opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane, di cui all'articolo 9, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, e previo accordo tra l'ufficio scolastico regionale e la regione, sulla base del quadro orario del piano degli studi per il primo biennio, di cui all'allegato A annesso alla presente legge, subordinatamente alla disponibilita' delle occorrenti risorse umane, strumentali e finanziarie, nel limite di quelle disponibili a legislazione vigente nonche' all'assenza di esuberi di personale in una o piu' classi di concorso e, comunque, senza nuovi o maggiora oneri a carico della finanza pubblica, fermo restando quanto previsto al comma 4. 6. Il percorso liceale del made in Italy di cui al comma 1 e' oggetto di monitoraggio e valutazione da parte di un tavolo nazionale coordinato dal Ministero dell'istruzione e del merito, di cui fanno parte rappresentanti dei Ministeri interessati, delle regioni e degli enti locali e le parti sociali, che opera avvalendosi anche dell'assistenza tecnica dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione e dell'Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa. Ai partecipanti al tavolo di monitoraggio non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati. Le amministrazioni competenti svolgono le attivita' di monitoraggio e valutazione con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente.». - Il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante: "Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado" e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19 maggio 1994, n. 115. - Si riporta l'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, recante: «Definizione ed ampliamento delle attribuzioni della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province e dei comuni, con la Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 agosto 1997, n. 202: «Art. 8 (Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e Conferenza unificata). - 1. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' unificata per le materie ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle province, dei comuni e delle comunita' montane, con la Conferenza Stato-regioni. 2. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro dell'interno o dal Ministro per gli affari regionali nella materia di rispettiva competenza; ne fanno parte altresi' il Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica, il Ministro delle finanze, il Ministro dei lavori pubblici, il Ministro della sanita', il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia - ANCI, il presidente dell'Unione province d'Italia - UPI ed il presidente dell'Unione nazionale comuni, comunita' ed enti montani - UNCEM. Ne fanno parte inoltre quattordici sindaci designati dall'ANCI e sei presidenti di provincia designati dall'UPI. Dei quattordici sindaci designati dall'ANCI cinque rappresentano le citta' individuate dall'articolo 17 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Alle riunioni possono essere invitati altri membri del Governo, nonche' rappresentanti di amministrazioni statali, locali o di enti pubblici. 3. La Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali e' convocata almeno ogni tre mesi, e comunque in tutti i casi il presidente ne ravvisi la necessita' o qualora ne faccia richiesta il presidente dell'ANCI, dell'UPI o dell'UNCEM. 4. La Conferenza unificata di cui al comma 1 e' convocata dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Le sedute sono presiedute dal Presidente del Consiglio dei Ministri o, su sua delega, dal Ministro per gli affari regionali o, se tale incarico non e' conferito, dal Ministro dell'interno.». - Il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, concernente: «Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133», e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 15 giugno 2010, n. 137. - Il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca 7 ottobre 2010, n. 211, recante: «Regolamento recante indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento», e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 dicembre 2010, n. 291.
Note all'art. 1: - Per i riferimenti all'articolo 18 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, si vedano le note alle premesse. - Si riporta l'articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, come modificato dal presente decreto: «Art. 3 (Articolazione del sistema dei licei). - 1. Il sistema dei licei comprende i licei artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico,delle scienze umane e del made in Italy. 2. Alla riorganizzazione dei percorsi delle sezioni bilingue, delle sezioni ad opzione internazionale, di liceo classico europeo, di liceo linguistico europeo e ad indirizzo sportivo, si provvede con distinto regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sulla base dei criteri previsti dal presente regolamento.». |
| Allegato 1
(articolo 2, comma 1, lettera e) «ALLEGATO A-bis
Il profilo educativo, culturale e professionale del liceo del made in Italy
Il percorso del liceo del made in Italy e' stato istituito dalla legge 27 dicembre 2023, n. 206, recante "Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy", "al fine di promuovere, in vista dell'allineamento tra la domanda e l'offerta di lavoro, le conoscenze, le abilita' e le competenze connesse al made in Italy". Esso si inserisce nell'articolazione del sistema dei licei, di cui all'articolo 3 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89. Il percorso del liceo del made in Italy e' indirizzato allo studio delle scienze economiche e giuridiche volte, all'interno di un quadro culturale ampio, alla promozione, gestione e valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilita' e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessita' e la pluralita' degli scenari storico-geografici, artistico-culturali ed economico-produttivi caratterizzanti l'evoluzione e l'affermazione del made in Italy. Guida lo studente alla comprensione dei processi di internazionalizzazione delle imprese, dei principi e degli strumenti per la gestione d'impresa, nonche' delle tecniche e delle strategie di mercato per le imprese del made in Italy. In particolare, gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni di cui all'Allegato A, dovranno: a) acquisire i nuclei essenziali e il linguaggio delle scienze economiche e giuridiche, all'interno di un contesto formativo che consenta di cogliere le intersezioni tra le discipline; b) sviluppare sulla base delle teorie, dei metodi e delle procedure che caratterizzano le scienze economiche e giuridiche, competenze imprenditoriali idonee alla promozione e alla valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy; c) avere padronanza dei concetti e delle categorie interpretative per l'analisi e l'approfondimento degli scenari storico-geografici e artistico-culturali, nonche' della dimensione diacronica dello sviluppo economico e industriale dei settori produttivi del made in Italy; d) acquisire strutture e competenze comunicative in due lingue straniere moderne, corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento, per la prima lingua, e almeno al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento, per la seconda lingua; e) conseguire specifiche conoscenze, abilita' e competenze per il supporto e lo sviluppo dei processi produttivi e organizzativi, nonche' per il sostegno all'internazionalizzazione delle imprese del made in Italy e delle relative filiere, anche attraverso l'apprendimento integrato di una lingua straniera e di contenuti di altre discipline; f) rafforzare le specifiche competenze trasversali e tecnico-professionali attraverso i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento anche in connessione con i percorsi formativi degli ITS Academy, con il tessuto socioeconomico produttivo di riferimento e con l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio; g) approfondire conoscenze, abilità e competenze, con progressiva specializzazione, connesse ai settori produttivi del made in Italy, anche in funzione del proseguimento degli studi a livello terziario e dell'inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni.». |
| Allegato 2
(articolo 2, comma 1, lettera e) «ALLEGATO A-ter Premessa alle «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attivita' e agli insegnamenti compresi nel piano degli studi del liceo del made in Italy».
Le Indicazioni, di seguito riportate, definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle attivita' e agli insegnamenti compresi nel piano di studi del liceo del made in Italy, suddivisi per primo e secondo biennio e quinto anno. Esse tengono conto del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione dei percorsi liceali e della specifica articolazione prevista per il liceo del made in Italy. Le Indicazioni e il Profilo rappresentano la base sulla quale le istituzioni scolastiche strutturano la propria offerta formativa, i docenti costruiscono i propri percorsi didattici e gli studenti sono messi in condizione di raggiungere gli obiettivi di apprendimento e di maturare le competenze proprie del liceo del made in Italy, anche in funzione dei possibili sbocchi previsti dopo il conseguimento del diploma, sia a livello universitario che verso le Fondazioni ITS Academy. La legge n. 206 del 2023 sottolinea, nel panorama liceale italiano, il carattere peculiare di questo percorso, che offre un'estesa formazione culturale e un solido metodo di studio, in grado di far acquisire agli studenti uno sguardo ampio, un atteggiamento creativo, una propensione innovativa, attraverso l'integrazione dei diversi saperi e nel costante confronto con la poliedrica realta' culturale e produttiva del made in Italy. Essa evidenzia, altresi', la valorizzazione delle discipline delle aree giuridico-economica e storico-artistica e dei relativi contenuti formativi, nonche' la promozione di un approccio interdisciplinare, che consenta di cogliere le connessioni tra le materie, attraverso una progettazione curricolare in grado di favorire una dimensione innovativa nelle metodologie didattiche e negli strumenti organizzativi. Per quanto riguarda la specificita' del liceo del made in Italy a livello curriculare si rileva in particolare: l'attenzione alle dimensioni proprie del made in Italy, quali il patrimonio storico-culturale, la cura della bellezza e della qualita' del prodotto, il ruolo della creativita' e dei talenti nei processi produttivi; la consapevolezza critica delle sfide globali sul piano economico-finanziario, tecnologico e ambientale; la propensione all'innovazione digitale e alla sostenibilita'; l'orientamento all'acquisizione di un atteggiamento imprenditoriale, aperto alla dimensione internazionale. Per quanto riguarda i singoli insegnamenti e i relativi contenuti formativi, questo percorso liceale intende promuovere negli studenti uno sguardo ampio e trasversale rispetto agli argomenti degli insegnamenti, all'intersezione tra i nuclei disciplinari ed epistemologici delle discipline previste dal curricolo. In particolare, esso intende favorire lo sviluppo della dimensione estetica, attraverso il potenziamento e il dialogo tra le discipline letterarie, artistiche, storico-geografiche, filosofiche e i nuclei concettuali delle discipline economiche e giuridiche, con riferimento alla promozione del made in Italy, in termini culturali e di proiezione economica, dalle realta' distrettuali ai mercati mondiali. Il liceo del made in Italy intende rafforzare la consapevolezza della centralita' della dimensione internazionale attraverso lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative in due lingue straniere, rispettivamente almeno al livello B2 e B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, e l'insegnamento in lingua straniera dei contenuti provenienti da un'altra disciplina. In riferimento all'ambito metodologico, didattico, organizzativo, l'indirizzo di studi privilegia il coinvolgimento diretto degli studenti, attraverso il ricorso a metodologie di apprendimento attivo e partecipato. Il piano di studio prevede: l'introduzione di due laboratori interdisciplinari a partire dal secondo anno del primo biennio; l'ampliamento del monte ore dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO), con inizio dal secondo anno del primo biennio. Tali interventi si propongono di sviluppare nel corso del quinquennio competenze imprenditoriali e trasversali particolarmente richieste nel campo del made in Italy, da conseguire anche attraverso la connessione con i percorsi formativi degli ITS Academy, con il tessuto socioeconomico produttivo di riferimento, con l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio. Il liceo del made in Italy presenta elementi di innovazione che prevedono nel lavoro di progettazione curricolare e didattica la collaborazione tra le componenti della comunita' scolastica e del territorio. Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attivita' e agli insegnamenti compresi nel piano degli studi del liceo del made in Italy
LICEO DEL MADE IN ITALY
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA LINEE GENERALI E COMPETENZE Lingua La lingua italiana rappresenta un bene culturale nazionale, un elemento essenziale dell'identita' di ogni studente e il preliminare mezzo di accesso alla conoscenza: la dimensione linguistica si trova infatti al crocevia fra le competenze comunicative, logico-argomentative e culturali declinate dal Profilo educativo, culturale e professionale comune a tutti i percorsi liceali. Al termine del percorso liceale, lo studente padroneggia la lingua italiana: e' in grado di esprimersi, in forma scritta e orale, con chiarezza e proprieta', variando - a seconda dei diversi contesti e scopi - l'uso personale della lingua; di compiere operazioni fondamentali, quali riassumere e parafrasare un testo dato, organizzare e motivare un ragionamento; di illustrare e interpretare in termini essenziali un fenomeno storico, culturale, scientifico. L'osservazione sistematica delle strutture linguistiche consente allo studente di affrontare testi anche complessi, presenti in situazioni di studio o di lavoro. A questo scopo si serve anche di strumenti forniti da una riflessione metalinguistica basata sul ragionamento circa le funzioni dei diversi livelli (ortografico, interpuntivo, morfosintattico, lessicale-semantico, testuale) nella costruzione ordinata del discorso. Ha inoltre una complessiva coscienza della storicita' della lingua italiana, maturata fin dal primo biennio attraverso la lettura di testi letterari distanti nel tempo e approfondita mediante lo studio di elementi di storia della lingua italiana, delle sue caratteristiche sociolinguistiche e della presenza dei dialetti, nel quadro complessivo dell'Italia odierna, caratterizzato dalle varieta' d'uso dell'italiano stesso. Letteratura Il gusto per la lettura resta un obiettivo primario dell'intero percorso di istruzione, da non compromettere attraverso una indebita e astratta insistenza sulle griglie interpretative e sugli aspetti metodologici, la cui acquisizione avverra' progressivamente lungo l'intero quinquennio, sempre a contatto con i testi e con i problemi concretamente sollevati dalla loro esegesi. A descrivere il panorama letterario saranno autori e testi, oltre a quelli esplicitamente menzionati, scelti in autonomia dal docente, in ragione dei percorsi che riterra' piu' proficuo evidenziare e approfondire in relazione alla specificita' del liceo del made in Italy. Al termine del percorso del liceo del made in Italy, lo studente comprende il valore intrinseco della lettura, come risposta a un autonomo interesse e come fonte di paragone con altro da se' e di ampliamento dell'esperienza del mondo; inoltre, acquisisce stabile familiarita' con la letteratura, con i suoi strumenti espressivi e con la prassi metodologica che essa richiede. E' anche in grado di riconoscere l'interdipendenza fra le esperienze che vengono rappresentate (i temi, i sensi espliciti ed impliciti, gli archetipi e le forme simboliche) nei testi e i modi della rappresentazione (l'uso estetico e retorico delle forme letterarie e la loro capacita' di contribuire al senso). Lo studente acquisisce un metodo specifico di lavoro, impadronendosi progressivamente degli strumenti indispensabili per l'interpretazione dei testi: l'analisi linguistica, stilistica, retorica; l'intertestualita' e la relazione fra temi e generi letterari; l'incidenza della stratificazione di letture diverse nel tempo. In tal modo, osserva il processo creativo dell'opera letteraria, che usualmente si compie attraverso stadi diversi di elaborazione. Nel corso del quinquennio matura un'autonoma capacita' di interpretare e commentare testi in prosa e in versi, di riflettere in maniera autonoma sulle tematiche poste e di paragonare esperienze distanti con esperienze presenti nell'oggi. Lo studente ha, inoltre, una chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana dalle origini ai nostri giorni: coglie la dimensione storica intesa come riferimento a un dato contesto; l'incidenza degli autori sul linguaggio e sulla codificazione letteraria (nel senso sia della continuita' sia della discontinuita'); il nesso con le domande storicamente presenti nelle diverse epoche. Approfondisce la relazione fra letteratura ed altre espressioni culturali, anche grazie all'apporto sistematico delle altre discipline che si presentano sull'asse del tempo (storia, storia dell'arte, storia della filosofia). Ha una adeguata idea dei rapporti con le letterature di altri Paesi, affiancando la lettura di autori italiani a letture di autori stranieri, da concordare eventualmente con i docenti di lingua e cultura straniera, e degli scambi reciproci fra la letteratura e le altre arti. Compie letture dirette dei testi (opere intere o porzioni significative di esse, in edizioni filologicamente corrette), prende familiarita' con le caratteristiche della nostra lingua letteraria, formatasi molti secoli fa grazie alle opere di autori di primaria importanza, in particolare di Dante. Ha una conoscenza consistente della Commedia dantesca, della quale ha colto il valore artistico e il significato per il costituirsi dell'intera cultura italiana. Nell'arco della storia letteraria italiana individua i movimenti culturali, gli autori di maggiore importanza e le opere di cui si e' avvertita una ricorrente presenza nel tempo, e coglie altresi' la coesistenza, accanto alla produzione in italiano, della produzione letteraria dialettale. La lettura di testi di valore letterario consente allo studente un arricchimento anche linguistico, in particolare l'ampliamento del patrimonio lessicale e semantico, la capacita' di adattare la sintassi alla costruzione del significato e di adeguare il registro e il tono ai diversi temi, l'attenzione all'efficacia stilistica, che sono presupposto della competenza di scrittura. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lingua Primo Biennio Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune, consolida e approfondisce le competenze linguistiche orali e scritte, mediante attivita' che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso. Le differenze generali nell'uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, cosi' come attenzione sara' riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale, nonche' alla interazione consapevole e responsabile con le principali tecnologie digitali, adattando la comunicazione allo specifico contesto. Nell'ambito della produzione orale lo studente si abitua al rispetto dei turni verbali e della coerenza rispetto al contenuto trattato, all'ordine dei temi, alla correttezza e all'efficacia espressiva. Nell'ambito della produzione scritta sa controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l'organizzazione logica entro e oltre la frase, l'uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell'interpunzione, e sapra' compiere adeguate scelte lessicali. Tali attivita' consentono di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente e' in grado di comporre brevi scritti su consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista. Questo percorso di apprendimento utilizza le opportunita' offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l'arricchimento del lessico e sviluppare le capacita' di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversalita' dell'insegnamento della lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline venga praticata, a partire dal primo anno, in modo effettivo, costante e programmato. Al termine del primo biennio lo studente affronta, in prospettiva storica a partire dalla matrice latina, il tema dell'origine e della diffusione dei volgari italiani e del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale affermazione come lingua italiana. Secondo Biennio e Quinto Anno Nel secondo biennio e nell'anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilita' della lingua, considerata in una grande varieta' di testi proposti allo studio. L'affinamento delle competenze di comprensione e produzione e' sistematicamente perseguito, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, va posto particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con specifica attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso. Lo studente analizza i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarita' del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l'incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell'attenzione, vanno affiancati da altre tipologie di testi (compresi quelli digitali), evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, vanno evidenziate le tecniche dell'argomentazione. Nella prospettiva storica della lingua vanno messe in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell'italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l'importanza della coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell'italiano parlato nella comunita' nazionale dall'Unita' ad oggi. Vanno altresi' segnalate le tendenze piu' recenti riguardanti la semplificazione delle strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l'accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi, nonche' l'affermazione di neologismi e anglicismi sviluppatisi prevalentemente tramite l'uso dei social media. Letteratura Primo Biennio Nel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicita', da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civilta' occidentale e radicatesi - magari in modo inconsapevole - nell'immaginario collettivo, cosi' come e' andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l'Eneide, testi di fondamentali autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggera' i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualita' artistica, il contributo decisivo alla formazione dell'italiano moderno, l'esemplarita' realizzativa della forma-romanzo, l'ampiezza e la varieta' di temi e di prospettive sul mondo. Alla fine del primo biennio si sara' accostato, attraverso letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica, iniziando ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari, metrica, retorica, ecc.). Secondo Biennio Nel corso del secondo biennio il disegno storico della letteratura italiana si estende dallo Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicita' di ogni fenomeno letterario e culturale, richiede di selezionare, lungo l'asse del tempo, i momenti piu' rilevanti della civilta' letteraria, gli autori e le opere che piu' hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rappresentazione simbolica della realta', quanto attraverso la codificazione e l'innovazione delle forme e degli istituti dei diversi generi. Su questi occorre, dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un generico enciclopedismo. Il senso e l'ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si proiettano - metaforicamente - autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la citta', le forme della committenza), dell'affermarsi di visioni del mondo (l'Umanesimo, il Rinascimento, il Barocco, l'Illuminismo, il Romanticismo) e di nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non puo' non giovarsi dell'apporto di diversi domini disciplinari. E' dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorre lo studio della storia, della filosofia, della storia dell'arte, della geografia e delle discipline scientifiche - che trovano necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sara' letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l'affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri) a partire dalla commedia dell'arte. Nel percorso andra' inoltre sottolineato come, tra il XVIII e il XIX secolo, il riconoscimento del nostro Paese come luogo d'origine del pensiero classico trova la sua realizzazione nella volonta' da parte dei maggiori letterati europei (Goethe, Stendhal, Byron, Dumas, ...), di rendere completa la loro formazione attraverso l'esperienza diretta del viaggio (Grand Tour) nei luoghi della nostra Penisola piu' rappresentativi della straordinaria stratificazione storica, artistica e culturale, la cui descrizione ha contribuito a formare e ad affermare la rappresentazione della specificita' della cultura - non solo - letteraria italiana. Quinto Anno In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessita' della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sara' studiato all'inizio dell'ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che va dall'Unita' d'Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l'assetto sociale e politico italiano e dall'altro lato con i fenomeni che contrassegnano piu' generalmente la modernita' e la postmodernita', osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo. Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che piu' hanno marcato l'innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa hanno ridefinito i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s'inaugura. L'incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d'Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; cosi' come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del "vero" in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della «tradizione del Novecento» che si sostanzia e si caratterizza in maniera sempre piu' variegata grazie alle opere di autori e autrici (Eco, Camilleri, Ortese, Aleramo, Ginzburg, ...) che affrontano in maniera critica e riflessiva temi e cambiamenti della societa' italiana. Adeguato spazio andra' inoltre dedicato ai piu' rappresentativi autori teatrali del XX secolo che, anche in forma dialettale (Pirandello, De Filippo, Fo), hanno contribuito alla diffusione e all'apprezzamento della lingua e della cultura letteraria italiana a livello internazionale. Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell'attuale, il percorso della poesia, che esordira' con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contempla un'adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprendera' letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi, C. Levi e potra' essere integrato da altri autori (per esempio, Pavese, Pasolini, Sciascia, Morante, Meneghello, ...). Raccomandabile, infine, la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica. STORIA E GEOGRAFIA LINEE GENERALI E COMPETENZE Storia Al termine del percorso liceale lo studente conosce i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell'Europa e dell'Italia, dall'antichita' ai giorni nostri, nel quadro della storia globale del mondo; usa in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie della disciplina; sa leggere e valutare le diverse fonti; guarda alla storia come a una dimensione significativa per comprendere, attraverso la discussione critica e il confronto fra una varieta' di prospettive e interpretazioni, le radici del presente. Il punto di partenza sara' la sottolineatura della dimensione temporale di ogni evento e la capacita' di collocarlo nella giusta successione cronologica, in quanto insegnare storia e' proporre lo svolgimento di eventi correlati fra loro secondo il tempo. D'altro canto, non va trascurata la seconda dimensione della storia, cioe' lo spazio. La storia comporta infatti una dimensione geografica; e la geografia umana, a sua volta, necessita di coordinate temporali. Le due dimensioni spazio-temporali devono far parte integrante dell'apprendimento della disciplina. Avvalendosi del lessico di base della disciplina, lo studente rielabora ed espone i temi trattati in modo articolato e attento alle loro relazioni, coglie gli elementi di affinità-continuita' e diversità-discontinuita' fra civilta' diverse, si orienta sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di societa', alla produzione artistica e culturale. Riconosce l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale, e' consapevole del valore sociale della propria attivita', partecipa attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario, individua le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali. A tal proposito uno spazio adeguato dovra' essere riservato al tema della cittadinanza e della Costituzione repubblicana, in modo che, al termine del quinquennio liceale, lo studente conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento costituzionale, quali esplicitazioni valoriali delle esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e confronto con altri documenti fondamentali (solo per citare qualche esempio, dalla Magna Charta Libertatum alla Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America, dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino alla Dichiarazione universale dei diritti umani), maturando altresi', anche in relazione con le attivita' svolte dalle istituzioni scolastiche, le necessarie competenze per una vita civile attiva e responsabile. E' utile ed auspicabile rivolgere l'attenzione alle civilta' diverse da quella occidentale per tutto l'arco del percorso, dedicando opportuno spazio, per fare qualche esempio, alla civilta' indiana al tempo delle conquiste di Alessandro Magno; alla civilta' cinese al tempo dell'Impero romano; alle culture americane precolombiane; ai paesi extraeuropei conquistati dal colonialismo europeo tra Sette e Ottocento, per arrivare alla conoscenza del quadro complessivo delle relazioni tra le diverse civilta' nel Novecento. Una particolare attenzione sara' dedicata all'approfondimento di particolari nuclei tematici propri del liceo del made in Italy, mettendo in relazione lo sviluppo storico e il sistema produttivo italiano. Pur senza nulla togliere al quadro complessivo di riferimento, uno spazio adeguato potra' essere riservato ad attivita' che portino a valutare diversi tipi di fonti, a leggere documenti storici o confrontare diverse tesi interpretative: cio' al fine di comprendere i modi attraverso cui gli studiosi costruiscono il racconto della storia, la varieta' delle fonti adoperate, il succedersi e il contrapporsi di interpretazioni diverse. Lo studente maturera' inoltre un metodo di studio conforme all'oggetto indagato, che lo metta in grado di sintetizzare e schematizzare un testo espositivo di natura storica, cogliendo i nodi salienti dell'interpretazione, dell'esposizione e i significati specifici del lessico disciplinare. Attenzione, altresi', dovra' essere dedicata alla verifica frequente dell'esposizione orale, della quale in particolare sara' auspicabile sorvegliare la precisione nel collocare gli eventi secondo le corrette coordinate spazio-temporali, la coerenza del discorso e la padronanza terminologica. Geografia Al termine del percorso biennale lo studente conoscera' gli strumenti fondamentali della disciplina ed avra' acquisito familiarita' con i suoi principali metodi, anche traendo partito da opportune esercitazioni pratiche, che potranno beneficiare, in tale prospettiva, delle nuove tecniche di lettura e rappresentazione del territorio, con particolare riferimento alla geografia economica dell'Italia, e agli elementi tangibili e intangibili che connotano le regioni e i distretti industriali, anche in relazione alle specificita' produttive che contribuiscono in maniera significativa alla crescita e allo sviluppo locale e regionale. Lo studente sapra' orientarsi criticamente dinanzi alle principali forme di rappresentazione cartografica, nei suoi diversi aspetti geografico-fisici e geopolitici, e avra' di conseguenza acquisito un'adeguata consapevolezza delle complesse relazioni che intercorrono tra le condizioni ambientali, le caratteristiche socioeconomiche e culturali e gli assetti demografici di un territorio. Sapra' in particolare descrivere e inquadrare nello spazio i problemi e le prospettive del mondo attuale, mettendo in relazione le ragioni storiche di «lunga durata», i processi di trasformazione, le condizioni morfologiche e climatiche, la distribuzione delle risorse, gli aspetti economici e demografici delle diverse realta' in chiave multiscalare. Riconoscera', inoltre, gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo, nonche' l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale, promuovera' il valore dei beni culturali e ambientali per una loro corretta fruizione e valorizzazione in ambito nazionale e internazionale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Storia Primo biennio Il primo biennio sara' dedicato allo studio delle civilta' antiche e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali civilta' dell'antico vicino Oriente; la civilta' giudaica; la civilta' greca; la civilta' romana; l'avvento del Cristianesimo; l'Europa romano-barbarica; societa' ed economia nell'Europa altomedioevale; la Chiesa nell'Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell'Islam; Impero e regni nell'alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale. Lo studio dei vari argomenti sara' accompagnato da connessioni con elementi di storia economica, con riferimento allo sviluppo dell'organizzazione sociale e produttiva. Secondo biennio Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell'Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed eta' moderna, nell'arco cronologico che va dall'XI secolo fino alle soglie del Novecento. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell'XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), Comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; societa' ed economia nell'Europa bassomedievale; la crisi dei poteri universali e l'avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell'unita' religiosa dell'Europa; la costruzione degli stati moderni e l'assolutismo; lo sviluppo dell'economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l'eta' napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalita' nell'Ottocento, il Risorgimento italiano e l'Italia unita; l'Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l'imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell'Ottocento. Per il liceo del made in Italy, anche in collaborazione con gli altri insegnamenti, si dara' adeguata rilevanza allo sviluppo del modello economico italiano, visto come il portato di una specifica cultura fondata sulle molteplici vocazioni dei territori. Quinto Anno L'ultimo anno e' dedicato allo studio dell'epoca contemporanea, dall'analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l'opportunita' che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, e' tuttavia necessario che cio' avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico e' ancora aperto. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: l'inizio della societa' di massa in Occidente; l'eta' giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l'URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del '29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la Shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l'Italia dal fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana. Il quadro storico del secondo Novecento dovra' costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1) dalla «guerra fredda» alle svolte di fine Novecento: l'ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l'eta' di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell'Unione europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualita' del mondo globale; 2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina: la nascita dello Stato d'Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell'India come potenze mondiali; 3) la storia d'Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all'inizio degli anni '90. Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura «geografica» (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sara' dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l'esperienza della guerra, societa' e cultura nell'epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico). Per quanto riguarda il liceo del made in Italy, una specifica attenzione sara' rivolta alla diffusione della cultura italiana nel mondo tra Ottocento e Novecento, con riguardo anche ai settori produttivi. Geografia Primo biennio Nel corso del biennio lo studente si concentrera' sullo studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell'Italia, dell'Europa, dei continenti e degli Stati. Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio, l'urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversita' culturali (lingue, religioni, ...), le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e societa', gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento climatico, alimentazione e biodiversita'), la geopolitica, l'Unione europea, l'Italia, l'Europa e i suoi Stati principali, i continenti e i loro Stati piu' rilevanti. Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente all'Italia, all'Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell'arco dell'intero biennio. A livello esemplificativo lo studente descrivera' e collochera' su base cartografica, anche attraverso l'esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un'attenzione particolare all'area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirera' a fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sara' anche la capacita' di dar conto di alcuni fattori fondamentali per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie d'acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni). Nello specifico degli aspetti demografici, lo studente dovra' acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del presente, la distribuzione e la densita' della popolazione, in relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (poverta', livelli di istruzione, reddito, ecc.). Per questo tipo di analisi prendera' familiarita' con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in grado di far emergere le specificita' locali), e con le diverse rappresentazioni della Terra e le loro finalita', dalle origini della cartografia (argomento che si presta piu' che mai a un rapporto con la storia) fino al GIS (Geographic Information System). FILOSOFIA LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente e' consapevole del significato della riflessione filosofica come modalita' specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla conoscenza, sull'esistenza dell'uomo e sul senso dell'essere e dell'esistere; acquisisce inoltre una conoscenza il piu' possibile organica dei punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale e dei principali problemi filosofici, cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame col contesto storico-culturale, sia la portata potenzialmente universalistica che ogni filosofia possiede. Grazie alla conoscenza degli autori e soprattutto dei problemi filosofici fondamentali lo studente sviluppa la riflessione personale, il giudizio critico, l'attitudine all'approfondimento e alla discussione razionale, la capacita' di argomentare una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversita' dei metodi con cui la ragione giunge a conoscere il reale. Lo studio dei diversi autori e la lettura diretta dei loro testi nonche' la consapevolezza delle principali questioni filosofiche lo orientano sui seguenti problemi fondamentali: l'ontologia, l'etica e la questione della felicita', il rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema della conoscenza, i problemi logici ed epistemologici, il senso della bellezza, la liberta' e il potere nel pensiero politico, nodo quest'ultimo che si collega allo sviluppo delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Sara' indagato, soprattutto, il rapporto tra la riflessione filosofica, le scienze e le tecnologie, con particolare attenzione al diritto e all'economia, agli sviluppi del digitale e alla sostenibilita', al fine di consentire allo studente l'acquisizione di un approccio critico riguardo ai temi trattati. Lo studente e' in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina, di contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei principali problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la filosofia e le altre discipline. Il percorso qui delineato potra' essere declinato e ampliato dal docente anche in base alle peculiari caratteristiche del liceo del made in Italy, che possono richiedere la focalizzazione di particolari temi o autori. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Secondo biennio Nel corso del biennio lo studente acquisira' familiarita' con la specificita' del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e a esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe piu' significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il piu' possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale scopo ogni autore sara' inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni. Nell'ambito della filosofia antica imprescindibile sara' la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori giovera' la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L'esame degli sviluppi del pensiero in eta' ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurra' il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche. Tra gli autori rappresentativi della tarda antichita' e del medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d'Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d'Aquino, alla cui maggior comprensione sara' utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla «riscoperta» di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo. Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all'empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; la nascita della scienza economica, con riferimento ad autori come Smith, Ricardo o Galiani; l'idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per sviluppare questi argomenti sara' opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l'Umanesimo-Rinascimento, l'Illuminismo e il Romanticismo. A tale scopo potranno essere esaminati altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot nonche' i grandi esponenti della tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz). La riflessione potra' essere allargata ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della riflessione scientifica; l'approfondimento della filosofia del diritto e dell'economia; la trattazione dell'estetica e della filosofia della storia; lo studio dei nuovi statuti della psicologia, della biologia, della fisica). Quinto Anno L'ultimo anno e' dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell'ambito del pensiero ottocentesco sara' imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle reazioni all'hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale dell'epoca dovra' essere completato con l'esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonche' dei piu' significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza. Il percorso continuera' poi con almeno quattro autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l'esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano; e) Wittgenstein e il Neopositivismo; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica ed economica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica e la filosofia del linguaggio; m) l'ermeneutica filosofica; n) filosofia analitica e filosofia continentale; o) etiche applicate nelle transizioni digitale e ambientale.
ECONOMIA POLITICA/SCIENZE ECONOMICHE PER IL MADE IN ITALY LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente padroneggia il lessico di base e i fondamentali elementi costitutivi dell'economia politica, dell'economia industriale e dell'economia aziendale, con particolare riferimento al modello produttivo del made in Italy e alla sua internazionalizzazione. Il corso ha la finalita' di formare lo studente nella comprensione dei fenomeni economici a livello macro e micro, fino all'impresa e alle sue dinamiche interne. Lo studente comprende la natura dell'economia come scienza in grado di incidere profondamente sullo sviluppo e sulla qualita' della vita a livello globale, partendo da un uso corretto delle risorse materiali ed immateriali. A tal fine, viene introdotto direttamente alle attivita' della produzione e del commercio, in chiave organizzativa e strategica, con particolare riguardo alle specificita' del made in Italy e alla sua competitivita' sui mercati globali. Verranno inoltre analizzate le modalita' di programmazione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione, nonche' gli strumenti di marketing per definire le azioni di promozione e valorizzazione. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio Allo studente vengono forniti i primi rudimenti di microeconomia e di macroeconomia. Nel primo anno l'allievo apprende come il consumatore e le imprese assumono le loro decisioni; il funzionamento dei mercati in regime di concorrenza e di monopolio, la formazione dei prezzi e la soddisfazione dei consumatori. Nel secondo anno si procede con lo studio dei meccanismi che determinano le principali variabili macroeconomiche: prodotto interno lordo, mercato del lavoro, tassi di interesse ed inflazione. La finalita' del corso risiede nel fornire gli strumenti per comprendere i fattori che determinano i periodi di crisi o di crescita e gli strumenti a disposizione dei governi per accompagnare questi cicli. Particolare attenzione verra' rivolta al tema della sostenibilita' ambientale, sociale e di governance dei sistemi produttivi. Lo studente, pertanto, viene stimolato a compiere uno sforzo di analisi dei fenomeni economici di immediata osservazione. Secondo Biennio Nel secondo biennio lo studente entra maggiormente nell'analisi delle dinamiche che riguardano la vita dell'impresa, con specifico riguardo ai settori tipici del made in Italy. Questo approccio implica lo studio dei comparti tipici del tessuto produttivo italiano, con particolare cura per la composizione delle filiere, passando da strutture corte come i distretti fino alle grandi catene del valore internazionali. Una specifica attenzione verra' posta sulla definizione e sul funzionamento dell'impresa dal punto di vista organizzativo e strategico anche in riferimento ai principi dello sviluppo sostenibile e della responsabilita' sociale d'impresa. Attraverso lo studio di questi argomenti gli studenti saranno in grado di comprendere le dinamiche e gli assetti organizzativi aziendali nonche' le modalita' contabili per la gestione delle operazioni. Il corso comprende l'utilizzo di casi di studio e fornisce strumenti di analisi e valutazione delle aziende, attraverso uno stretto raccordo con le imprese del territorio, al fine di migliorare il percorso di apprendimento orientato alla conoscenza diretta del sistema produttivo del made in Italy. L'obiettivo e' formare studenti con conoscenze e competenze specifiche nella gestione aziendale e nella strategia di mercato, capaci di valorizzare i principali settori strategici del nostro Paese. Quinto Anno Al quinto anno lo studente mette a frutto le competenze e le conoscenze acquisite negli anni precedenti ed e' in grado di analizzare le strategie per leggere e interpretare gli scenari macroeconomici e le conseguenti scelte operate dai policy maker e dalle singole imprese. Lo studio si concentra sulla valorizzazione dei prodotti italiani, integrando competenze di marketing, economia, politica economica ed economia aziendale, con un forte focus sulle peculiarita' del made in Italy. Il programma intende fornire agli studenti le competenze necessarie per comprendere e gestire efficacemente le sfide del posizionamento del made in Italy sui mercati globali, attraverso una solida base teorica e l'analisi di case studies di marchi italiani di successo. Si studieranno i fondamenti del marketing partendo dalle 7P (Prodotto, Prezzo, Punto vendita, Promozione, Persone, Processi, Prova). Si passera' poi all'analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) specifica per il made in Italy, con approfondimento dei mercati target, guardando sempre alle differenze culturali e alle esigenze dei consumatori internazionali. Il programma proseguira' con l'approfondimento degli strumenti di gestione finanziaria per l'espansione all'estero, degli accordi di libero scambio, del commercio internazionale e delle barriere commerciali. E' previsto inoltre lo studio delle strategie di content marketing orientate alla valorizzazione dei marchi del made in Italy, delle piattaforme di vendita online e della logistica e distribuzione internazionale dei prodotti italiani.
DIRITTO/SCIENZE GIURIDICHE PER IL MADE IN ITALY LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale, lo studente e' in grado di utilizzare le competenze giuridiche applicate ai diversi settori dell'attivita' di impresa, contribuendo al supporto delle filiere industriali nella piu' ampia cornice del made in Italy. Nel corso del quinquennio sviluppa conoscenze nel campo del diritto pubblico, approfondendo i fondamenti giuridici alla base dell'attivita' economica. Nel campo del diritto civile analizza le implicazioni dei negozi giuridici e del diritto industriale, con particolare riferimento alla difesa della proprieta' intellettuale. Studia inoltre il quadro normativo del commercio internazionale, con particolare attenzione alle condizioni di importazione, esportazione, e agli investimenti esteri, concentrandosi sul diritto doganale e la politica commerciale dell'Unione europea. Lo studente acquisisce inoltre specifiche competenze nel campo del diritto dei consumatori e, piu' in generale, della regolazione del mercato. Primo Biennio Nel primo biennio lo studente apprende significato e funzione della norma giuridica come fondamento della convivenza civile e la distingue dalle norme prive di rilevanza giuridica; conosce le fonti normative e la loro gerarchia; impara ad utilizzare la Costituzione e i codici come fonti per la ricerca e l'applicazione della fattispecie astratta alla fattispecie concreta di cui coglie la problematica interpretativa; sa riconoscere l'evoluzione storica della disciplina giuridica nello specifico delle attivita' economiche. Partendo dal testo costituzionale apprende ruolo e funzioni dell'individuo e delle organizzazioni collettive nella societa' civile, con particolare riguardo agli attori pubblici e privati del sistema economico; riconosce e analizza i principi fondamentali alla base dello Stato inteso come comunita' e come organizzazione politica. In base al dettato costituzionale, riconosce diritti e doveri fondamentali della persona umana, anche in relazione al contesto economico e produttivo. Affronta il tema della liberta' in generale e dei comportamenti devianti, delle sanzioni e del sistema giudiziario deputato ad amministrare la giustizia. Comprende il concetto di cittadinanza e di sovranita' popolare anche in una dimensione europea e internazionale. Riconosce e distingue le diverse forme di Stato e di governo; conosce caratteristiche e funzioni degli organi dello Stato e le relazioni che intercorrono fra gli stessi, nonche' le caratteristiche delle istituzioni locali, nazionali e internazionali. Infine, lo studente conosce e approfondisce le caratteristiche fondamentali dei soggetti giuridici, con particolare riferimento all'imprenditore e all'impresa. Secondo Biennio Nel secondo biennio lo studente analizza e indaga le diverse branche del diritto delle attivita' economiche. Nell'ambito del diritto privato apprende ed approfondisce: i diritti reali, con particolare riguardo ai concetti di proprieta' e usufrutto e alle implicazioni sociali ad essi collegate; le obbligazioni, i negozi giuridici e i contratti tipici e atipici, inerenti all'imprenditore e alla sua attivita', con particolare attenzione ai riflessi che detti istituti hanno sui rapporti sociali derivanti e ai collegamenti con i temi economici. Lo studente apprende inoltre le caratteristiche fondamentali del diritto dei contratti. Approfondisce il concetto di autonomia privata anche in relazione all'attivita' di impresa ed e' in grado di distinguere le diverse tipologie di contratti, compresi gli elementi essenziali di cui si compone. Per quanto concerne il diritto dei consumatori, lo studente riconosce e contestualizza i concetti fondamentali della regolazione del mercato, con specifico riguardo alla disciplina della concorrenza, alla protezione del consumatore e ai limiti alla liberta' di iniziativa economica. Nell'ambito del diritto commerciale lo studente approfondisce il concetto giuridico di imprenditore e riesce a distinguere i diversi tipi di societa' previsti nel codice civile. E' in grado di descrivere le vicende che accompagnano la vita delle aziende, con particolare riguardo alla responsabilita' d'impresa, agli elementi di gestione economica e al fallimento. Quinto Anno Nell'ultimo anno lo studente approfondisce la disciplina del diritto industriale e della proprieta' intellettuale, con particolare riferimento alle fonti contenute nel codice della proprieta' industriale. Il programma comprende lo studio dei presidi giuridici a tutela del made in Italy, come i marchi d'impresa, le invenzioni industriali, i modelli di utilita' e l'analisi delle denominazioni d'origine e delle indicazioni di provenienza. In questo ambito, lo studente si occupera' delle discipline di tutela e di commercializzazione dei prodotti e delle idee, con particolare riguardo all'attivita' digitale e alle applicazioni dell'intelligenza artificiale nel design e nelle invenzioni. Lo studente esamina inoltre le tematiche del diritto della concorrenza e dei mercati e le connesse discipline comunitarie e internazionali. Acquisisce competenze specifiche sul quadro normativo che disciplina la materia, in particolare, riguardo all'impatto della politica commerciale sulle filiere merceologiche piu' importanti. In particolare, lo studente analizza le condizioni di importazione ed esportazione delle merci, la regolazione degli scambi dei servizi e degli investimenti esteri e, piu' in generale, la partecipazione dell'Unione europea al commercio mondiale. Infine, nel quadro del potenziamento delle competenze linguistiche necessarie lo studente sviluppa specifiche competenze di inglese giuridico, per quanto attiene al lessico del diritto delle imprese e dei contratti.
LINGUA E CULTURA STRANIERA 1 LINEE GENERALI E COMPETENZE
Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze e comprensione critica relative all'universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell'intero percorso liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. A tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce capacita' di comprensione di testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale sia culturale (ambito letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico-giuridico); di produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, argomentare e sostenere opinioni; di interazione nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; di comprensione, analisi critica e interpretazione di aspetti relativi alla cultura dei Paesi di cui si parla la lingua, con attenzione a tematiche comuni a piu' discipline. Il valore aggiunto e' costituito dall'uso consapevole di strategie comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonche' sui fenomeni culturali. Si realizzeranno, inoltre, con l'opportuna gradualita', anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione e rielaborazione orale e scritta di contenuti di altre discipline. Il percorso formativo prevede l'utilizzo costante della lingua straniera. Cio' consentira' agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un'ottica interculturale. Fondamentale e' percio' lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze culturali, indispensabile nel contatto con altre culture, anche all'interno del nostro Paese. Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche individuali, stage formativi in Italia o all'estero (in realta' culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere integrati nel percorso liceale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lingua Primo Biennio Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varieta' di registri e testi, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio. Secondo Biennio Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse del liceo del made in Italy; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varieta' di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; riflette sulla natura delle microlingue delle discipline che caratterizzano il percorso del liceo del made in Italy, riflette su conoscenze, abilita' e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilita' ad altre lingue. A partire dal primo anno del secondo biennio, inizia ad utilizzare la lingua straniera per l'apprendimento di contenuti di un'altra disciplina, coerentemente con l'asse culturale caratterizzante il liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali, quale occasione ulteriore per lo sviluppo delle competenze nella lingua straniera. Quinto Anno Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire al livello di padronanza linguistica atteso. Cultura Primo Biennio Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualita', testi letterari e non letterari di facile comprensione, film, video, ecc., per coglierne le principali specificita' formali e culturali; riconosce similarita' e diversita' tra fenomeni culturali di Paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana). Secondo Biennio Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze relative all'universo culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento agli ambiti di piu' immediato interesse del liceo del made in Italy; comprende e contestualizza testi letterari e non letterari di epoche diverse, con priorita' per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi letterari e non letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da altre discipline; utilizza le tecnologie digitali per approfondire argomenti di studio. Quinto Anno Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla caratterizzazione del liceo del made in Italy, con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell'epoca moderna e contemporanea. Analizza e confronta testi letterari e non letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualita', economia, cinema, musica, arte; utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da altre discipline; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.
LINGUA E CULTURA STRANIERA 2 LINEE GENERALI E COMPETENZE
Lo studio della lingua e della cultura straniera deve procedere lungo due assi fondamentali tra loro interrelati: lo sviluppo di competenze linguistico-comunicative e lo sviluppo di conoscenze e comprensione critica relative all'universo culturale legato alla lingua di riferimento. Come traguardo dell'intero percorso liceale si pone il raggiungimento di un livello di padronanza riconducibile almeno al livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Al tal fine, durante il percorso liceale lo studente acquisisce capacita' di comprensione di testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale sia culturale (ambito letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico-giuridico); di produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, sostenere opinioni; di interazione nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; di comprensione e analisi critica di aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con attenzione a tematiche comuni a piu' discipline. Il valore aggiunto e' costituito dall'uso consapevole di strategie comunicative efficaci e dalla riflessione sul sistema e sugli usi linguistici, nonche' sui fenomeni culturali. Si potranno realizzare, con l'opportuna gradualita', anche esperienze d'uso della lingua straniera per la comprensione orale e scritta di contenuti di altre discipline. Il percorso formativo prevede l'utilizzo costante della lingua straniera. Cio' consentira' agli studenti di fare esperienze condivise sia di comunicazione linguistica sia di comprensione della cultura straniera in un'ottica interculturale. Fondamentale e' percio' lo sviluppo della consapevolezza di analogie e differenze culturali, indispensabile nel contatto con culture altre, anche all'interno del nostro Paese. Scambi virtuali e in presenza, visite e soggiorni di studio anche individuali, stage formativi in Italia o all'estero (in realta' culturali, sociali, produttive, professionali) potranno essere integrati nel percorso liceale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Lingua Primo Biennio Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale brevi testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce brevi testi orali e scritti per descrivere in modo semplice persone e situazioni; partecipa a brevi conversazioni e interagisce in semplici scambi su argomenti noti d'interesse personale; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sulle funzioni linguistiche, anche in un'ottica comparativa con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio. Secondo Biennio Nell'ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, registri, ecc.), anche in un'ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulla natura delle microlingue delle discipline che caratterizzano il percorso del liceo del made in Italy; utilizza nello studio della lingua abilita' e strategie di apprendimento acquisite studiando altre lingue straniere. Quinto Anno Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. In particolare, consolida il proprio metodo di studio, trasferendo nella lingua abilita' e strategie acquisite studiando altre lingue; produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire al livello di competenza linguistica atteso. Cultura Primo Biennio Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende e analizza aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all'ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di interesse personale e sociale; confronta aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui la lingua e' parlata. Secondo Biennio Nell'ambito dello sviluppo di conoscenze sull'universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende e analizza aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento agli ambiti di piu' immediato interesse del liceo del made in Italy; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di attualita', economia, letteratura, cinema, arte, ecc.; riconosce similarita' e diversita' tra fenomeni culturali di Paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana). Quinto Anno Lo studente approfondisce gli aspetti della cultura relativi alla lingua oggetto di studio; comprende ed elabora brevi testi su temi di interesse personale (letteratura, economia, attualita', cinema, musica, arte); comprende ed analizza documenti in ambito economico-giuridico, anche con il ricorso alle tecnologie digitali; utilizza la lingua straniera per lo studio e l'apprendimento di argomenti inerenti altre discipline.
MATEMATICA LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso del liceo del made in Italy lo studente conoscera' i concetti e i metodi elementari della matematica, sia interni alla disciplina in se' considerata, sia rilevanti per la descrizione e la previsione di fenomeni, sia nell'ambito classico del mondo fisico che nell'ambito della sfera sociale ed economica. Egli sapra' inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel contesto storico entro cui si sono sviluppate e ne comprendera' il significato concettuale. Lo studente avra' acquisito una visione storico-critica dei rapporti tra le tematiche principali del pensiero matematico e il contesto filosofico, scientifico e tecnologico. In particolare, avra' acquisito il senso e la portata dei tre principali momenti che caratterizzano la formazione del pensiero matematico: la matematica nella civilta' greca, la matematica infinitesimale che nasce con la rivoluzione scientifica del Seicento e che porta alla matematizzazione del mondo fisico, la svolta che prende le mosse dal razionalismo illuministico e che conduce alla formazione della matematica moderna e a un nuovo processo di matematizzazione che investe nuovi campi (tecnologia, scienze sociali, economiche, biologiche) e che ha cambiato il volto della conoscenza scientifica. Di qui i gruppi di concetti e metodi che saranno obiettivo dello studio: 1) gli elementi della geometria euclidea del piano e dello spazio entro cui prendono forma i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, assiomatizzazioni); 2) gli elementi del calcolo algebrico, gli elementi della geometria analitica cartesiana, una buona conoscenza delle funzioni elementari dell'analisi, le nozioni elementari del calcolo differenziale e integrale; 3) la conoscenza elementare di alcuni sviluppi della matematica moderna, in particolare degli elementi del calcolo delle probabilita' e dell'analisi statistica utili all'economia (modelli comportamentali, previsione azioni, marketing); 4) il concetto di modello matematico e un'idea chiara della differenza tra la visione della matematizzazione caratteristica della fisica classica (corrispondenza univoca tra matematica e natura) e quello della modellistica (possibilita' di rappresentare la stessa classe di fenomeni mediante differenti approcci); 5) costruzione e analisi di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche utilizzando strumenti informatici per la descrizione e il calcolo, con particolare riguardo per la modellistica economico-sociale e finanziaria; 6) una chiara visione delle caratteristiche dell'approccio assiomatico nella sua forma moderna e delle sue specificita' rispetto all'approccio assiomatico della geometria euclidea classica. Questa articolazione di temi e di approcci costituira' la base per istituire collegamenti e confronti concettuali e di metodo con altre discipline come la fisica, le scienze naturali e sociali, l'economia, la filosofia e la storia. L'approccio inter e multi disciplinare, unitamente alla contaminazione tra teoria e pratica, costituisce il fulcro dell'insegnamento delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), che risultano particolarmente indicate per favorire negli studenti lo sviluppo di competenze tecniche e creative, necessarie in un mondo sempre piu' tecnologico e innovativo. Al termine del percorso didattico lo studente avra' analizzato i procedimenti caratteristici del pensiero matematico (definizioni, dimostrazioni, generalizzazioni, formalizzazioni), conoscera' le metodologie di base per la costruzione di un modello matematico di un insieme di fenomeni, sapra' applicare quanto appreso per la soluzione di problemi, anche utilizzando strumenti informatici di rappresentazione geometrica e di calcolo. Sapra' utilizzare le risorse digitali interattive, come simulazioni, giochi didattici o piattaforme di apprendimento online che renderanno l'apprendimento piu' coinvolgente e accessibile. L'utilizzo delle nuove tecnologie sara' mirato ad incentivare gli studenti a sviluppare il pensiero critico al fine di diventare cittadini digitali consapevoli, ad approfondire la valutazione critica dei vantaggi, delle difficolta' e dei limiti dell'approccio matematico in un ambito di elevata complessita' come questo. Tali capacita' operative saranno particolarmente sviluppate nell'ambito delle modellizzazioni matematiche dei processi sociali ed economici, utilizzando metodologie come l'apprendimento basato su problemi (Problem solving); il Design thinking (approccio che si fonda sulla valorizzazione della creativita' degli studenti); il Tinkering che promuove l'indagine creativa attraverso la sperimentazione di strumenti e materiali; l'Hackathon che si configura come approccio didattico collaborativo basato su sfide di co-progettazione che stimolano l'innovazione; il Debate (confronto tra squadre che argomentano tesi contrapposte su specifiche tematiche) che puo' essere applicato anche a temi etici in ambito STEM ed in particolare in ambito matematico. Questa metodologia consente agli studenti di essere i veri protagonisti delle attivita' didattiche durante le quali sono invitati a porre domande, proporre ipotesi di risoluzione di problemi, realizzare esprimenti e verifiche sotto la guida dei propri docenti. L'ampio spettro di contenuti affrontati richiedera' che l'insegnante sia consapevole della necessita' di un buon impiego del tempo disponibile. Ferma restando l'importanza dell'acquisizione delle tecniche, verranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi. L'approfondimento degli aspetti tecnici non perdera' mai di vista l'obiettivo della comprensione in profondita' degli aspetti concettuali della disciplina. L'indicazione principale e': pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondita' privilegiando la didattica laboratoriale ritenuta maggiormente in grado sia di raccordare le varie discipline, sia di favorire un atteggiamento mentale adeguato con cui affrontare situazioni problematiche. Inoltre, nella scelta dei problemi, e' opportuno fare riferimento sia ad aspetti interni alla matematica, sia ad aspetti specifici collegati ad ambiti scientifici (economico, sociale, tecnologico) o, piu' in generale, al mondo reale. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio Aritmetica e algebra Il primo biennio sara' dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente sviluppera' le sue capacita' nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprieta' delle operazioni. Lo studente acquisira' una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell'irrazionalita' di altri numeri sara' un'importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornira' un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico. L'acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sara' accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori. Lo studente apprendera' gli elementi di base del calcolo letterale, le proprieta' dei polinomi e le piu' semplici operazioni tra di essi. Lo studente acquisira' la capacita' di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un'equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica. Lo studente imparera' ad operare con le matrici e a saperne calcolare il determinante in modo da possedere un ulteriore strumento risolutivo dei sistemi lineari di equazioni, da applicare anche nei processi di matematizzazione di semplici problemi reali. Geometria Il primo biennio avra' come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verra' chiarita l'importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si e' presentato storicamente, l'approccio euclideo non sara' ridotto a una formulazione puramente assiomatica. Al teorema di Pitagora sara' dedicata una particolare attenzione affinche' ne siano compresi gli aspetti geometrici. Lo studente acquisira' la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sara' in grado di riconoscere le principali proprieta' invarianti. La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sara' effettuata sia mediante strumenti sia mediante strumenti tecnologici. Lo studente apprendera' a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprieta' come il parallelismo e la perpendicolarita'. Relazioni e funzioni Obiettivo di studio sara' il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all'introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente imparera' a descrivere un problema con un'equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni. Lo studente studiera' le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = _x_, f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi. Sapra' studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita e delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscera' le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica. Apprendera' gli elementi della teoria della proporzionalita' diretta e inversa. Lo studente sara' in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti tecnologici e informatici per la rappresentazione dei dati. Dati e previsioni Lo studente sara' in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti digitali e informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni piu' idonee. Sapra' distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprieta' dei valori medi e delle misure di variabilita', nonche' l'uso di strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sara' svolto il piu' possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti. Lo studente apprendera' la nozione di probabilita', anche con esempi tratti da contesti classici e con l'introduzione di nozioni di statistica utili alla descrizione di ambiti inerenti all'economia (modelli comportamentali, previsione azioni, marketing). Imparera' a ricavare semplici inferenze dai diagrammi statistici. Sara' in grado di studiare un fenomeno sociale, attraverso la rilevazione, elaborazione, presentazione ed interpretazione di fenomeni che riguardano un collettivo in presenza di grandi dati o di informazioni parziali. Svolgera' esercizi di elaborazione statistica relativi ai diversi tipi di distribuzione delle variabili e di incroci fra di esse. Elementi di informatica Lo studente diverra' familiare con gli strumenti informatici e tecnologici al fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studiera' le modalita' di rappresentazione dei dati elementari testuali e multimediali. Un tema fondamentale di studio sara' il concetto di algoritmo e l'elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilita' e alcuni semplici esempi relativi. Inoltre, nel primo biennio verranno affrontati i concetti base dell'I.C.T. a partire dalle caratteristiche architetturali di un pc fino alla gestione del file System e l'utilizzo degli applicativi per l'office automation. Quindi, saranno trattati i concetti di hardware e software, la codifica binaria, i codici ASCI e Unicode, gli elementi base della macchina di Von Neumann: la CPU, la memoria, il BUS di sistema e le periferiche. Verra' affrontato il concetto di programma in esecuzione con particolare attenzione alla gestione della memoria e del file system da parte del S.O. di cui si introdurranno i concetti base. Secondo Biennio Aritmetica e algebra Lo studente apprendera' come fattorizzare semplici polinomi, sapra' eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e imparera' ad operare con le frazioni algebriche specificandone le condizioni di esistenza. Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e del numero di Nepero e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali e logaritmiche, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali. Geometria Studiera' le proprieta' della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio. Apprendera' le definizioni e le proprieta' e relazioni elementari delle funzioni circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il loro uso nell'ambito di altre discipline. Studiera' alcuni esempi significativi di luogo geometrico. Affrontera' l'estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l'intuizione geometrica. In particolare, studiera' le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarita'. Relazioni e funzioni Lo studente imparera' lo studio delle funzioni quadratiche; a risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e a risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado. Studiera' le funzioni elementari dell'analisi e i loro grafici e in particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari, esponenziali e logaritmiche. Imparera' a costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonche' di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline. Non sara' richiesta l'acquisizione di particolari abilita' nella risoluzione di equazioni e disequazioni in cui compaiono queste funzioni. Lo studente apprendera' ad analizzare i grafici delle principali funzioni, individuare e analizzare le caratteristiche delle funzioni, operare con funzioni composte e inverse, effettuare ragionamenti qualitativi sulle funzioni. Apprendera' la nozione di crescita media e il concetto di velocita' di variazione di un processo rappresentato mediante una funzione. Lo studente imparera' gli elementi base di matematica finanziaria. Lo studente acquisira' gli elementi di base della teoria dei grafi (grafi semplici, connessi, euleriani) quale esempio di matematica moderna e strumento di modellizzazione di molteplici procedure algoritmiche. Dati e previsioni Verra' affrontato lo studio delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, i concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione; ed inoltre la probabilita' condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonche' gli elementi di base del calcolo combinatorio. In relazione con le nuove conoscenze acquisite sara' approfondito il concetto di modello matematico. Sara' approfondito l'uso della matematica nelle discipline sociali ed economiche secondo un approccio modellistico. Un tema importante in questo liceo saranno i fondamenti matematici della teoria microeconomica, i fondamenti della teoria dell'utilita', gli elementi di base del modello macroeconomico keynesiano. Quinto Anno Geometria Lo studente affrontera' l'estensione allo spazio di alcuni concetti e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l'intuizione geometrica. In particolare, studiera' le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarita'. Relazioni e funzioni Lo studente approfondira' lo studio delle funzioni fondamentali dell'analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline. Acquisira' il concetto di limite di una funzione e imparera' a calcolare i limiti in casi semplici. Lo studente acquisira' i principali concetti del calcolo infinitesimale - in particolare la continuita', la derivabilita' e l'integrabilita' - anche in relazione alle problematiche in cui sono nati (velocita' istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sara' richiesto un particolare addestramento alle tecniche del calcolo, che si limitera' alla capacita' di derivare le funzioni gia' studiate, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla capacita' di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari, nonche' a determinare aree e volumi in casi semplici. L'obiettivo principale sara' soprattutto quello di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici, economici o di altra natura. In particolare, si trattera' di approfondire l'idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi ambiti, in particolare in quello economico e sociale. Dati e previsioni Lo studente apprendera' le caratteristiche di alcune distribuzioni di probabilita' (in particolare, la distribuzione binomiale e qualche esempio di distribuzione continua). In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell'ambito delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente avra' ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico e sviluppato la capacita' di costruirne e analizzarne esempi. Avra' anche approfondito le sue conoscenze dei fondamenti elementari della teoria microeconomica (utilita' marginale, equilibrio generale e la sua formalizzazione matematica), della macroeconomia e dell'econometria.
FISICA
Al termine del percorso liceale lo studente avra' appreso i concetti fondamentali della fisica, acquisendo consapevolezza del valore culturale della disciplina e della sua evoluzione storica ed epistemologica. In particolare, lo studente avra' acquisito le seguenti competenze: osservare e identificare fenomeni; affrontare e risolvere semplici problemi di fisica usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico; avere consapevolezza dei vari aspetti del metodo sperimentale, dove l'esperimento e' inteso come interrogazione ragionata dei fenomeni naturali, analisi critica dei dati e dell'affidabilita' di un processo di misura, costruzione e/o validazione di modelli; comprendere e valutare le scelte scientifiche e tecnologiche che interessano la societa' in cui vive. La liberta', la competenza e la sensibilita' del docente − che valutera' di volta in volta il percorso didattico piu' adeguato alla singola classe e alla tipologia di liceo all'interno della quale si trova ad operare − svolgeranno un ruolo fondamentale nel trovare un raccordo con altri insegnamenti (in particolare con quelli di matematica, scienze naturali, storia e filosofia) e nel promuovere collaborazioni tra la sua istituzione scolastica e universita', enti di ricerca, musei della scienza e mondo del lavoro, soprattutto a vantaggio degli studenti degli ultimi due anni. Alla professionalita' del docente si deve intendere affidata la responsabilita' di declinare, in modo coerente alla tipologia del liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Secondo Biennio Si iniziera' a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unita' di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avra' chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparera' ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato. Lo studio della meccanica riguardera' problemi relativi all'equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sara' affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relativita' di Galilei. Dall'analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincera' a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantita' di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentira' allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici. Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affrontera' concetti di base come temperatura, quantita' di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permettera' di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo portera' a generalizzare la legge di conservazione dell'energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia. L'ottica geometrica permettera' di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce. Lo studio delle onde riguardera' le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concludera' con elementi essenziali di ottica fisica. I temi indicati dovranno essere sviluppati dal docente secondo modalita' e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, preferibilmente in modo laboratoriale, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica. Quinto Anno Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permettera' allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, gia' incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessita' del suo superamento e dell'introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si dara' anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico. Lo studente completera' lo studio dell'elettromagnetismo con l'induzione elettromagnetica; un'analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo portera' a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza. La dimensione sperimentale potra' essere ulteriormente approfondita con attivita' da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di universita' ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento. E' auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa ed energia.
SCIENZE NATURALI LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso del primo biennio liceale lo studente possedera' le conoscenze disciplinari essenziali e, a livello elementare, le metodologie tipiche delle scienze della natura, in particolare delle scienze della Terra, della chimica e della biologia. Queste diverse aree disciplinari sono caratterizzate da concetti e da metodi di indagine propri, ma si basano tutte sulla stessa strategia dell'indagine scientifica che fa riferimento anche alla dimensione di «osservazione e sperimentazione». L'acquisizione di questo metodo, secondo le particolari declinazioni che esso ha nei vari ambiti, unitamente al possesso dei contenuti disciplinari fondamentali, costituisce l'aspetto formativo e orientativo dell'apprendimento/insegnamento delle scienze. Questo e' il contributo specifico che il sapere scientifico puo' dare all'acquisizione di «strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realta'», anche in indirizzi di studio in cui le scienze vengono trattate solo nel primo biennio. Anche in tale contesto la dimensione sperimentale, dimensione costitutiva di tali discipline, e' da tenere sempre presente. Si potranno individuare quindi alcune attivita' sperimentali particolarmente significative da svolgersi lungo l'arco dell'anno, in laboratorio, in classe o sul campo, come esemplificazione del metodo proprio delle discipline, da privilegiare rispetto a sviluppi puramente teorici e/o mnemonici. Le tappe di un percorso di apprendimento delle scienze non seguono una logica lineare, ma piuttosto ricorsiva. In termini metodologici, si adotta un approccio di tipo prevalentemente fenomenologico e descrittivo, che tiene conto delle capacita' e delle conoscenze degli studenti del primo biennio. Al termine del percorso biennale lo studente avra' percio' acquisito le seguenti competenze: saper effettuare semplici connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni elementari, e individuare nelle situazioni della vita reale aspetti collegati alle conoscenze acquisite, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della societa' attuale. Lo studente alla fine del percorso avra' conseguito risultati di apprendimento che lo mettano in grado di essere consapevole delle potenzialita' e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. Le composizioni e le articolazioni degli argomenti di queste aree disciplinari richiedono nuove forme di comunicazione e di cooperazione fra i docenti: essi sono chiamati a valutare, nell'esercizio delle proprie funzioni e nel rispetto della liberta' di insegnamento, la possibilita' di congiungere, integrare e armonizzare, in termini di risorse, le informazioni offerte agli studenti dai diversi punti di vista. L'insegnamento delle scienze, se correttamente interpretato e realizzato, potra' cosi' essere una grande occasione per avvicinare le nuove generazioni alla STEM, per sviluppare la cultura scientifica, per far avanzare nel nostro Paese la capacita' di misurarsi con le grandi questioni dello sviluppo economico e dell'integrazione fra le culture e i popoli. Le istituzioni scolastiche e gli organi collegiali avranno cura di privilegiare la didattica laboratoriale ritenuta maggiormente in grado sia di raccordare le varie discipline, sia di favorire un atteggiamento mentale adeguato con cui affrontare situazioni problematiche. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio L'integrazione delle scienze, pur non disperdendo la specificita' degli apporti disciplinari, mira a potenziare e sviluppare l'intima connessione del sapere scientifico di base, a partire da quanto acquisito nella scuola secondaria di primo grado e in vista di orientare progressivamente gli studenti alla scelta degli studi successivi a livello post-secondario. Nel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione-descrizione. Tale approccio va rispettato perche' e' adeguato alle capacita' di comprensione degli studenti. Si potranno inoltre realizzare, come opportuna introduzione pratica ai metodi dell'indagine scientifica, alcune attivita' sperimentali significative, quali ad esempio, osservazioni microscopiche dei viventi, esplorazioni di tipo geologico sul campo e osservazione di reazioni chimiche fondamentali. Per le scienze della Terra si completano e si approfondiscono contenuti acquisiti gia' nei precedenti segmenti del sistema d'istruzione, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei diversi moti della Terra. Si procede, nello specifico, allo studio di strutture e di fenomeni che riguardano la superficie e sono dovuti sia alle dinamiche esogene (azione dell'atmosfera, della biosfera, dell'idrosfera) che alle dinamiche endogene che originano all'interno delle Terra e che determinano le caratteristiche proprie dei fondali e dei continenti (terremoti, vulcani). Per la biologia si riprendono aspetti di carattere osservativo riferiti ai viventi, facendo riferimento in particolare alla loro varieta' di forme (biodiversita'), ai loro diversi ambienti, alla complessita' della loro costituzione (la cellula, con cenni anche alle basi molecolari del suo funzionamento - per esempio, struttura e funzione del DNA), alle relazioni tra gli organismi (evoluzione, genetica mendeliana) e tra organismi e ambiente (ecologia). Vengono infine introdotti i principi e gli elementi essenziali della anatomia e fisiologia del corpo umano, ponendo particolare attenzione agli aspetti di educazione alla salute. I contenuti di chimica comprendono l'osservazione e la descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton; la formula chimica e il suo significato; la classificazione degli elementi secondo Mendeleev; la struttura dell'atomo e i legami chimici; i concetti di base della chimica organica e i principali composti organici, anche in relazione ai contenuti previsti per la biologia. Fatti salvi gli elementi di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe, anche in rapporto con lo studio della geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalita' e con l'ordine ritenuti piu' idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.
STORIA DELL'ARTE E DEL DESIGN LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente ha una chiara comprensione del rapporto tra le opere d'arte e di design e la situazione storica in cui sono state prodotte, quindi dei molteplici legami con la letteratura, il pensiero filosofico e scientifico, la politica, la religione. Attraverso la lettura delle opere pittoriche, scultoree, architettoniche, di design, ha inoltre acquisito confidenza con i linguaggi specifici delle diverse espressioni artistiche ed e' capace di coglierne e apprezzarne i valori estetici. Fra le competenze acquisite ci sono necessariamente: la capacita' di inquadrare correttamente gli artisti e le opere studiate nel loro specifico contesto storico; saper leggere le opere utilizzando un metodo e una terminologia appropriati; essere in grado di riconoscere e spiegare gli aspetti iconografici e simbolici, i caratteri stilistici, le funzioni, i materiali e le tecniche utilizzate. Lo studente infine ha consapevolezza del grande valore culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico del nostro Paese e conosce per gli aspetti essenziali le questioni relative alla tutela, alla conservazione e al restauro. Fin dal primo anno e' dunque necessario chiarire che esistono molti modi di osservare le opere d'arte, fornendo agli studenti gli elementi essenziali di conoscenza dei principali metodi storiografici, e sottolineare che un'opera d'arte non e' solo un insieme di valori formali e simbolici, ne' il frutto di una generica attivita' creativa, ma comporta anche una specifica competenza tecnica. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio Nel corso del primo biennio si affrontera' lo studio delle linee essenziali della produzione artistica dalle sue origini nell'area mediterranea alla fine del XIV secolo. In considerazione dell'esteso arco temporale e del monte ore disponibile, occorre da parte dell'insegnante una programmazione che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi piu' significativi e le chiavi di lettura piu' appropriate. Si potranno poi prevedere degli approfondimenti della tradizione artistica o di significativi complessi archeologici, architettonici o museali del contesto urbano e territoriale. Tra i contenuti fondamentali: l'arte greca, scegliendo le opere piu' significative dei diversi periodi al fine di illustrare una concezione estetica che e' alla radice dell'arte occidentale; lo stretto legame con la dimensione politica dell'arte e dell'architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione simbolica delle immagini; elementi essenziali di conoscenza della produzione artistica alto-medievale, in particolare dell'arte suntuaria; l'arte romanica, studiata attraverso le costanti formali e i principali centri di sviluppo; le invenzioni strutturali dell'architettura gotica come presupposto di una nuova spazialita'; la «nascita» dell'arte italiana, con Giotto e gli altri grandi maestri attivi tra la seconda meta' del Duecento e la prima meta' del Trecento. Secondo Biennio Nel corso del secondo biennio si affrontera' lo studio della produzione artistica, delle arti applicate e delle origini del design fino al XIX secolo. In considerazione dell'esteso arco temporale e del monte ore disponibile, occorre da parte dell'insegnante una programmazione che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi piu' significativi e le chiavi di lettura piu' appropriate. Per l'arte del Rinascimento in particolare, data l'estrema ricchezza e la complessita' della produzione artistica di questo periodo, e' necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di artisti e opere e l'individuazione di un percorso e di criteri guida capaci, comunque, di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme e un certo numero di significativi approfondimenti. Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze e gli «artisti precursori»; la scoperta della prospettiva e le conseguenze per le arti figurative; il classicismo in architettura, e i suoi sviluppi nella cultura architettonica europea; i principali centri artistici italiani; i rapporti tra arte italiana e arte fiamminga; gli iniziatori della «terza maniera»: Leonardo, Michelangelo, Raffaello; la dialettica classicismo-manierismo nell'arte del Cinquecento; la grande stagione dell'arte veneziana. Data la grande varieta' delle esperienze artistiche di grandi e piccoli centri del Rinascimento, la scelta dei temi da trattare potra' essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e didattiche dell'insegnante, dalla realta' territoriale del liceo. Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti dovranno essere applicati alla trattazione del Seicento, del Settecento e del primo Ottocento. Tra i contenuti fondamentali: le novita' proposte dal naturalismo di Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e l'influenza esercitata da entrambi sulla produzione successiva; le opere esemplari del barocco romano e dei suoi piu' importanti maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococo'; il vedutismo; la riscoperta dell'antico come ideale civile ed estetico nel movimento neoclassico; l'arte romantica e i suoi legami con il contesto storico, la produzione letteraria, il pensiero filosofico. A partire dal secondo biennio, si dovra' riservare una particolare e specifica attenzione alla storia delle arti applicate, con riferimento anche alle tradizioni artigiane presenti nel territorio nelle quali si colgono le premesse dello sviluppo di produzioni caratterizzanti il made in Italy. Tra i contenuti fondamentali: tradizioni ed evoluzione dell'artigianato artistico nelle regioni italiane e in Europa; funzionalita' ed estetica nell'ideazione di un prodotto; ruolo dell'artigianato in rapporto al mercato e alla committenza; peculiarita' dell'artigianato artistico del territorio di riferimento nel contesto della storia delle arti applicate, anche con riferimento ad autori, movimenti e scuole fino alla meta' dell'Ottocento. Lo studente verra' altresi' avviato all'analisi storico estetica del design a partire dalle origini fino al XIX secolo, con approfondimenti/focus su alcuni dei progettisti nazionali piu' influenti e delle aziende che li hanno sostenuti. Quinto Anno Nel quinto anno si prevede lo studio del Novecento, a partire dai movimenti di avanguardia fino a tutto il XX secolo, con uno sguardo sulle esperienze contemporanee. Tra i contenuti fondamentali: la ricerca artistica dal Postimpressionismo alla rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche; il clima storico e culturale in cui nasce e si sviluppa il movimento futurista; l'arte tra le due guerre e il ritorno all'ordine; la nascita e gli sviluppi del movimento moderno in architettura; le principali linee di ricerca dell'arte contemporanea; l'arte iper-contemporanea. In relazione allo specifico percorso di studi dedicato al made in Italy, si approfondiranno l'evoluzione delle produzioni artigianali nelle regioni italiane e in Europa; il rapporto tra arte e industria a partire dal movimento «Arts and Crafts», attraverso l'esperienza del Bauhaus, fino alle tendenze del design contemporaneo; linguaggi e ruolo del disegno industriale nello sviluppo della produzione in serie. In relazione alla teoria e alla storia del design, saranno approfonditi casi esemplari del XX secolo di progettisti e aziende particolarmente rilevanti per il panorama nazionale e internazionale.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE LINEE GENERALI E COMPETENZE
Al termine del percorso liceale lo studente ha acquisito la consapevolezza della propria corporeita' intesa come conoscenza, padronanza e rispetto del proprio corpo; ha consolidato i valori sociali dello sport e ha acquisito una buona preparazione motoria; ha maturato un atteggiamento positivo verso uno stile di vita sano e attivo; ha colto le implicazioni e i benefici derivanti dalla pratica di varie attivita' fisiche svolte nei diversi ambienti. Lo studente consegue la padronanza del proprio corpo sperimentando un'ampia gamma di attivita' motorie e sportive: cio' favorisce un equilibrato sviluppo fisico e neuromotorio. La stimolazione delle capacita' motorie dello studente, sia coordinative che di forza, resistenza, velocita' e flessibilita', e' sia obiettivo specifico che presupposto per il raggiungimento di piu' elevati livelli di abilita' e di prestazioni motorie. Lo studente sa agire in maniera responsabile, ragionando su quanto sta ponendo in atto, riconoscendo le cause dei propri errori e mettendo a punto adeguate procedure di correzione. E' in grado di analizzare la propria e l'altrui prestazione, identificandone aspetti positivi e negativi. Lo studente sara' consapevole che il corpo comunica attraverso un linguaggio specifico e sa padroneggiare ed interpretare i messaggi, volontari ed involontari, che esso trasmette. Tale consapevolezza favorisce la libera espressione di stati d'animo ed emozioni attraverso il linguaggio non verbale. La conoscenza e la pratica di varie attivita' sportive, sia individuali che di squadra, permettono allo studente di scoprire e valorizzare attitudini, capacita' e preferenze personali acquisendo e padroneggiando dapprima le abilita' motorie e successivamente le tecniche sportive specifiche, da utilizzare in forma appropriata e controllata. L'attivita' sportiva, sperimentata nei diversi ruoli di giocatore, arbitro, giudice od organizzatore, valorizza la personalita' dello studente generando interessi e motivazioni specifici, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno potra' sviluppare. L'attivita' sportiva si realizza in armonia con l'istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti l'abitudine e l'apprezzamento della sua pratica. Essa potra' essere propedeutica all'eventuale attivita' prevista all'interno dei Centri sportivi scolastici. Lo studente, lavorando sia in gruppo che individualmente, impara a confrontarsi e a collaborare con i compagni seguendo regole condivise per il raggiungimento di un obiettivo comune. La conoscenza e la consapevolezza dei benefici indotti da un'attivita' fisica praticata in forma regolare fanno maturare nello studente un atteggiamento positivo verso uno stile di vita attivo. Esperienze di riuscita e di successo in differenti tipologie di attivita' favoriscono nello studente una maggior fiducia in se' stesso. Un'adeguata base di conoscenze di metodi, tecniche di lavoro e di esperienze vissute rende lo studente consapevole e capace di organizzare autonomamente un proprio piano di sviluppo/mantenimento fisico e di tenere sotto controllo la propria postura. Lo studente matura l'esigenza di raggiungere e mantenere un adeguato livello di forma psicofisica per poter affrontare in maniera appropriata le esigenze quotidiane rispetto allo studio e al lavoro, allo sport e al tempo libero. L'acquisizione di un consapevole e corretto rapporto con i diversi tipi di ambiente non puo' essere disgiunta dall'apprendimento e dall'effettivo rispetto dei principi fondamentali di prevenzione delle situazioni a rischio (anticipazione del pericolo) o di pronta reazione all'imprevisto, sia a casa che a scuola o all'aria aperta. Gli studenti fruiranno inoltre di molteplici opportunita' per familiarizzare e sperimentare l'uso di tecnologie e strumenti anche innovativi, applicabili alle attivita' svolte ed alle altre discipline. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Primo Biennio Dopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell'istruzione, si strutturera' un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialita' di ogni studente. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacita' motorie ed espressive Lo studente dovra' conoscere il proprio corpo e la sua funzionalita', ampliare le capacita' coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attivita' sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui. Lo sport, le regole e il fair play La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumera' carattere di competitivita', dovra' realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all'attivita' motoria e sportiva. E' fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilita', sia nell'arbitraggio che in compiti di giuria. Lo studente pratichera' gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnera' negli sport individuali abituandosi al confronto e alla assunzione di responsabilita' personali; collaborera' con i compagni all'interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialita'. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Lo studente conoscera' i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adottera' i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l'efficienza fisica, cosi' come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. Conoscera' gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un'occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l'ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche. Secondo Biennio Nel secondo biennio l'azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilita' degli studenti proseguira' al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva. A questa eta' gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre piu' ampia capacita' di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacita' motorie ed espressive La maggior padronanza di se' e l'ampliamento delle capacita' coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento tali da poter affrontare attivita' motorie e sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti culturali e tecnico-tattici. Lo studente sapra' valutare le proprie capacita' e prestazioni confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere attivita' di diversa durata e intensita', distinguendo le variazioni fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimentera' varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di gruppo, che potranno suscitare un'autoriflessione ed un'analisi dell'esperienza vissuta. Lo sport, le regole e il fair play L'accresciuto livello delle prestazioni permettera' agli allievi un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonche' la partecipazione e l'organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse specialita' sportive o attivita' espressive. Lo studente cooperera' in equipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l'attitudine a ruoli definiti; sapra' osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo sportivo e all'attivita' fisica; pratichera' gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Ogni allievo sapra' prendere coscienza della propria corporeita' al fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale. Sapra' adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attivita', nel rispetto della propria e dell'altrui incolumita'; egli dovra' pertanto conoscere le informazioni relative all'intervento di primo soccorso. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico Il rapporto con la natura si sviluppera' attraverso attivita' che permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior difficolta', stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia individualmente che nel gruppo. Gli allievi sapranno affrontare l'attivita' motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici e/o informatici. Quinto Anno La personalita' dello studente potra' essere pienamente valorizzata attraverso l'ulteriore diversificazione delle attivita', utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell'ottica del pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo, le scienze motorie potranno far acquisire allo studente abilita' molteplici, trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Cio' portera' all'acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice nelle attivita' motorie sviluppate nell'arco del quinquennio in sinergia con l'educazione alla salute, all'affettivita', all'ambiente e alla legalita'. La percezione di se' ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacita' motorie ed espressive Lo studente sara' in grado di sviluppare un'attivita' motoria complessa, adeguata ad una completa maturazione personale. Avra' piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Sapra' osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell'attivita' motoria e sportiva proposta nell'attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l'arco della vita. Lo sport, le regole e il fair play Lo studente conoscera' e applichera' le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; sapra' affrontare il confronto agonistico con un'etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Sapra' svolgere ruoli di direzione dell'attivita' sportiva, nonche' organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola. Salute, benessere, sicurezza e prevenzione Lo studente assumera' stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, conferendo il giusto valore all'attivita' fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa e' utilizzata nell'ambito dell'attivita' fisica e nei vari sport. Relazione con l'ambiente naturale e tecnologico Lo studente sapra' mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attivita' ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l'utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a cio' preposta.
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE LINEE GENERALI
Il liceo del made in Italy prevede, a partire dal secondo anno del primo biennio di studio, l'attivazione di due laboratori interdisciplinari in cui sono coinvolte le discipline afferenti ai seguenti macro ambiti: ambito umanistico-linguistico («Lingua e letteratura italiana», «Storia e geografia», «Storia», «Filosofia», «Storia dell'arte e del design»); ambito scientifico-giuridico-economico («Matematica», «Fisica», «Diritto»/«Scienze giuridiche per il made in Italy», «Economia politica»/«Scienze economiche per il made in Italy»). In considerazione della specificita' e degli obiettivi del percorso liceale del made in Italy, si precisa che l'apporto fornito dalle lingue straniere puo' essere previsto in entrambi i laboratori. DENOMINAZIONE
Il laboratorio interdisciplinare di ambito umanistico-linguistico e' denominato «Cultura e comunicazione del made in Italy»; il laboratorio interdisciplinare di ambito scientifico-giuridico-economico e' denominato «Dai distretti ai mercati globali: strumenti e strategie per il made in Italy». MONTE ORE E ANNUALITA'
I laboratori di entrambi gli ambiti interdisciplinari sono attivati a partire dal secondo anno del primo biennio di studi del liceo del made in Italy di cui costituiscono parte integrante e obbligatoria, in relazione al raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e del relativo Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP). 2° anno: 30 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (15 + 15) 3° anno: 40 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (20 + 20) 4° anno: 50 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (25 + 25) 5° anno: 60 ore complessive, suddivise equamente tra i due laboratori (30 + 30) Il monte ore complessivo (2°, 3°, 4° e 5° anno) dei percorsi laboratoriali interdisciplinari del liceo del made in Italy risulta, pertanto, di 180 ore. OBIETTIVI
Al fine di rafforzare all'interno del curricolo lo sviluppo delle competenze richieste e di attivare metodologie didattiche finalizzate all'innovazione dei processi di insegnamento/apprendimento, sono introdotti due percorsi laboratoriali interdisciplinari, ciascuno dei quali verte annualmente su una tematica specifica da sviluppare durante il corso dell'anno corrispondente, come di seguito indicato. Le modalita' di apprendimento nello spazio laboratoriale interdisciplinare si articolano in moduli formativi (unita' di apprendimento - UdA) che prevedono compiti di realta' al termine delle attivita'. L'intento e' di favorire il coinvolgimento degli studenti in comportamenti proattivi e atteggiamenti partecipativi. Nei percorsi laboratoriali le competenze disciplinari, le competenze di indirizzo e le competenze trasversali possono essere ricondotte alle otto competenze chiave europee indicate nella raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018: competenza alfabetica funzionale; competenza multilinguistica; competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie; competenza digitale; competenza personale, sociale e capacita' di imparare a imparare; competenza sociale e civica in materia di cittadinanza; competenza imprenditoriale; competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali. VALUTAZIONE
Il laboratorio interdisciplinare e' parte integrante del curricolo degli studi del liceo del made in Italy; pertanto, al termine dell'anno scolastico sara' espressa la valutazione dei due laboratori interdisciplinari, la quale confluisce nelle singole discipline.
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE
«CULTURA E COMUNICAZIONE DEL MADE IN ITALY» LINEE GENERALI E COMPETENZE
Il laboratorio coinvolge nel secondo anno del primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno le discipline dell'area umanistica «Lingua e letteratura italiana», «Storia e geografia», «Storia», «Filosofia», «Storia dell'arte e del design» in una programmazione didattica interdisciplinare. Suo compito principale e' seguire lo studente in un percorso che lo conduca a saper individuare, analizzare e riconoscere gli elementi caratterizzanti la cultura del made in Italy; le specificita' territoriali che lo connotano; la presenza e la diffusione nelle dimensioni temporale e spaziale del patrimonio materiale e immateriale dell'Italia. Il laboratorio potra' avvalersi di casi di studio, buone pratiche, storie di successo, eventualmente con l'apporto di esperti provenienti da universita', ITS Academy e imprese, anche al fine di sviluppare specifiche competenze per la valorizzazione della dimensione estetica delle manifestazioni del made in Italy. Il laboratorio dedichera' una specifica attenzione all'acquisizione di competenze comunicative, volte alla promozione del made in Italy anche in ambito internazionale attraverso le piu' innovative modalita' di comunicazione. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Il laboratorio interdisciplinare «Cultura e comunicazione del made in Italy» si sviluppa a partire dal secondo anno del primo biennio (15 ore), prosegue nel secondo biennio e quinto anno (per la durata rispettivamente di 20 ore, 25 ore, 30 ore) per un monte ore complessivo di 90 ore. Gli insegnamenti del laboratorio sono svolti con criterio modulare e prevedono la realizzazione di esperienze che includono: apprendimento attivo; apprendimento basato su progetti; apprendimento esperienziale; attivita' esterne che mettono gli studenti in relazione con la comunita' locale e le imprese. Nell'arco dei quattro anni la formazione laboratoriale prevede: lo sviluppo progressivo di obiettivi specifici di apprendimento connessi al singolo percorso laboratoriale, attraverso l'acquisizione di conoscenze specifiche delle caratteristiche, delle tecniche e delle tecnologie relative all'ambito caratterizzante il laboratorio attivato; l'acquisizione di competenze di base trasversali alle attivita' laboratoriali e alle procedure progettuali (uso appropriato del linguaggio tecnico, ordine, spazi, tempi, autonomia operativa, corretto utilizzo degli strumenti e delle tecnologie). LE QUATTRO TEMATICHE DEL LABORATORIO
a) La comunicazione per il made in Italy; b) il patrimonio culturale e paesaggistico nazionale; c) arte, estetica e design del made in Italy; d) uno sguardo al futuro. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLE SINGOLE TEMATICHE Di seguito vengono indicati gli obiettivi specifici di apprendimento per ciascuna delle quattro tematiche. a) La comunicazione per il made in Italy (2° anno - 15 ore) Saper distinguere i contesti comunicativi, i relativi obiettivi e il target di riferimento; saper produrre testi orali e scritti di diversa tipologia e genere, anche in lingua straniera; saper individuare e applicare le strategie e tecnologie comunicative idonee per lo specifico contesto comunicativo; saper valorizzare il patrimonio linguistico, culturale, artistico e produttivo in progetti di promozione internazionale del made in Italy. b) Il patrimonio culturale e paesaggistico nazionale (3° anno - 20 ore) Saper riconoscere le principali caratteristiche del patrimonio culturale e paesaggistico nazionale in prospettiva storica e geografica; saper individuare e analizzare le influenze esercitate dalle diverse componenti (storiche, culturali, artistiche, sociali) che hanno concorso alla specificita' della trama del made in Italy; saper analizzare gli ambiti del patrimonio artistico-culturale del made in Italy maggiormente diffusi nel mondo da un punto di vista diacronico e geografico; saper individuare prospettive innovative e soluzioni di miglioramento nella comunicazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio di riferimento. c) Arte, estetica e design del made in Italy (4° anno - 25 ore) Saper riconoscere gli elementi essenziali della diffusione della produzione artistica e del design del made in Italy nel mondo, attraverso un'analisi storica del processo e un esame critico degli elementi economici, geografici e territoriali che ne hanno promosso la diffusione; saper identificare gli esiti generali e specifici della diffusione del patrimonio artistico e del design del made in Italy nel mondo, analizzandone i risultati dal punto di vista di innovazione sociale, culturale, economica e scientifica nel contesto nazionale e internazionale; saper utilizzare nuove metodologie di progettazione tecnologica e di innovazione del processo produttivo finalizzato alla promozione nazionale e internazionale dei prodotti del made in Italy; saper innovare i modelli produttivi tradizionali del made in Italy con particolare attenzione alla sostenibilita' economica, ambientale e sociale dei processi. d) Uno sguardo al futuro (5° anno - 30 ore) Saper individuare potenzialita' non ancora pienamente espresse del made in Italy; saper individuare e applicare strumenti strategici per l'innovazione dei modelli culturali e produttivi del made in Italy; saper attivare le competenze interdisciplinari per lo sviluppo culturale e produttivo locale e nazionale, anche in prospettiva sociale; saper interagire in prospettiva globale per attivare processi di innovazione e di miglioramento.
LABORATORIO INTERDISCIPLINARE «DAI DISTRETTI AI MERCATI GLOBALI: STRUMENTI E STRATEGIE PER IL MADE IN ITALY» LINEE GENERALI E COMPETENZE
Il laboratorio coinvolge nel secondo anno del primo biennio, nel secondo biennio e nel quinto anno le discipline di ambito scientifico-giuridico-economico: «Matematica», «Fisica», «Diritto»/«Scienze giuridiche per il made in Italy», «Economia politica»/«Scienze economiche per il made in Italy». Suo compito principale e' seguire lo studente in un percorso che lo guidi verso la conoscenza dei principali distretti industriali del made in Italy, con un focus sulle vocazioni economiche dei territori e sui modelli produttivi e organizzativi adottati per rispondere alle sfide presenti e future dei mercati internazionali di riferimento. L'intento del laboratorio e' quello di integrare l'apprendimento teorico della matematica, che fornisce le tecniche di base comunemente usate in economia, con le discipline giuridiche ed economiche, al fine di dotare lo studente dei fondamentali strumenti di analisi quantitativa e qualitativa. Il laboratorio si articolera' anche nello studio di concrete situazioni di business e di casi specifici connessi alle filiere industriali del made in Italy, e alla loro tutela, valorizzazione e promozione sui mercati globali. Nella progettazione del laboratorio verranno coinvolti gli insegnamenti delle due lingue straniere in modo da poter veicolare, in ambito internazionale, contenuti utili alla promozione del made in Italy. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Il laboratorio interdisciplinare «Dai distretti ai mercati globali: strumenti e strategie per il made in Italy» si sviluppa a partire dal secondo anno del primo biennio (15 ore), prosegue nel secondo biennio e quinto anno (per la durata rispettivamente di 20 ore, 25 ore, 30 ore) per un monte ore complessivo di 90 ore. Gli insegnamenti del laboratorio sono svolti con criterio modulare e prevedono la realizzazione di esperienze che includono: apprendimento attivo; apprendimento basato su progetti; apprendimento esperienziale; attivita' esterne che mettono gli studenti in relazione con la comunita' locale e le imprese. Nell'arco dei quattro anni la formazione laboratoriale prevede: lo sviluppo progressivo di obiettivi specifici di apprendimento connessi al singolo percorso laboratoriale, attraverso l'acquisizione di conoscenze delle caratteristiche, delle tecniche e delle tecnologie relative all'ambito caratterizzante il laboratorio attivato; l'acquisizione di competenze di base trasversali alle attivita' laboratoriali e alle procedure progettuali (uso appropriato del linguaggio tecnico, ordine, spazi, tempi, autonomia operativa, corretto utilizzo degli strumenti e delle tecnologie). LE QUATTRO TEMATICHE DEL LABORATORIO
a) Distretti e filiere produttive del made in Italy; b) tutela del made in Italy; c) valorizzazione del made in Italy; d) promozione, internazionalizzazione e digitalizzazione per il made in Italy. OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO DELLE SINGOLE TEMATICHE a) Distretti e filiere produttive del made in Italy (2° anno - 15 ore) Conoscere la geografia economica dei distretti industriali e i loro caratteri distintivi, nonche' la diffusione dei loro prodotti sul mercato estero; conoscere i punti di forza e di debolezza dei settori di specializzazione del made in Italy con particolare riguardo a quelli del territorio di riferimento e alle tecnologie emergenti; conoscere, comunicare e valorizzare la relazione «cultura italiana e imprenditorialita'» come driver dello sviluppo del made in Italy; comprendere le strategie d'impresa al variare del quadro macroeconomico generale. b) Tutela del made in Italy (3° anno - 20 ore) Conoscere il fenomeno della contraffazione e dell'Italian sounding e le relative strategie di contrasto; conoscere gli strumenti di tutela previsti dall'ordinamento nazionale (es. marchi collettivi) ed europeo (es. DOP/IGP/STG) e apprendere metodi e tecniche per difendere all'estero il capitale industriale e intellettuale; conoscere le tecniche per realizzare ricerche di anteriorita' per brevetti e marchi; apprendere le procedure di deposito marchi e brevetti internazionali; conoscere gli strumenti per la tutela del design in settori specifici. c) Valorizzazione del made in Italy (4° anno - 25 ore) Conoscere le norme per l'etichettatura; conoscere le tecniche del packaging di prodotto per la valorizzazione del made in Italy; saper gestire la tracciabilita' e l'origine dei luoghi di lavorazione/produzione; conoscere e saper analizzare casi di studio di comunicazione efficace della produzione del made in Italy, in un'ottica di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale e attraverso diversi strumenti mediali. d) Promozione, internazionalizzazione e digitalizzazione per il made in Italy (5° anno - 30 ore) Saper applicare le normative relative agli scambi internazionali per settori e mercati specifici; conoscere le modalita' operative del Sistema nazionale di promozione (Ice - Agenzia, Cassa depositi e prestiti, SACE S.p.A., SIMEST S.p.A.) e le politiche promozionali regionali; saper utilizzare le piattaforme logistiche e i sistemi per il commercio online; saper utilizzare il marketing digitale per la promozione online dei prodotti (target, posizionamento, strategie di vendita); saper creare e gestire campagne promozionali in rete. Conoscere e saper applicare i concetti matematici relativi ai 4 punti sopra considerati.». |
| Allegato 3
(articolo 2, comma 1, lettera f) «ALLEGATO G-bis
PIANO DEGLI STUDI del LICEO DEL MADE IN ITALY
======================================================== | Classi di | 1° biennio | 2° biennio |5° anno| | concorso | | | | | +===========+=====+========+======+ | | | | 2° | | 4° | | | | 1° anno |anno |3° anno | anno | | +===========+============+===========+=====+========+======+=======+ | Attivita' e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti | | - Orario annuale | +===========+============+===========+=====+========+======+=======+ |Lingua e | A-12 | 132 | 132 | 132 | 132 | 132 | |letteratura| A-11 | | | | | | |italiana | | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Storia e | A-12 | 99 | 99 | | | | |geografia | A-11 | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Storia | A-19 | | | 66 | 66 | 66 | | | A-12 | | | | | | | | A-11 | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Filosofia | A-18 | | | 66 | 66 | 66 | | | A-19 | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Diritto | A-46 | 99 | 99 | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Economia | A-46 | 99 | 99 | | | | |politica | | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Scienze | A-46 | | | 99 | 99 | 99 | |giuridiche | | | | | | | |per il made| | | | | | | |in Italy | | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Scienze | A-46 | | | 99 | 99 | 99 | |economiche | | | | | | | |per il made| | | | | | | |in Italy | | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Lingua e | A-22 | 99 | 99 | 99 | 99 | 99 | |cultura | (ex A-24) | | | | | | |straniera 1| | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Lingua e | A-22 | 66 | 66 | 99 | 99 | 99 | |cultura | (ex A-24) | | | | | | |straniera 2| | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Matematica*| A-26 | 99 | 99 | 99 | 99 | 99 | | | A-27 | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Fisica | A-27 | | | 66 | 66 | 66 | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Scienze | A-50 | 66 | 66 | | | | |naturali** | | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Storia | A-01 (ex | 33 | 33 | 66 | 66 | 66 | |dell'arte e| A-17) | | | | | | |del design | A-54 | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Scienze | A-48 | 66 | 66 | 66 | 66 | 66 | |motorie e | | | | | | | |sportive | | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Religione | | 33 | 33 | 33 | 33 | 33 | |cattolica o| | | | | | | |attivita' | | | | | | | |alternative| | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ | | 891 | 891 | 990 | 990 | 990 | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |di cui: | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |Laboratori interdi- | | 30 | 40 | 50 | 60 | |sciplinari per il made | | | | | | |in Italy *** | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+ |PCTO per il made in | | 20 | | 100 | | |Italy | | | | | | +-----------+------------+-----------+-----+--------+------+-------+
* Con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra *** L'individuazione delle discipline specifiche resta a cura del Collegio docenti N.B. E' previsto l'insegnamento, nella lingua straniera 1, dei contenuti di un'altra disciplina (CLIL) caratterizzante il percorso liceale. Tale insegnamento si sviluppa nel terzo, quarto e quinto anno di corso (secondo biennio e quinto anno), per almeno un terzo del monte ore annuale della disciplina individuata.». |
| Art. 2
Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89
1. Al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 2: 1) al comma 3, le parole: «di cui all'Allegato A» sono sostituite dalle seguenti: «di cui agli Allegati A e A-bis» e le parole: «Allegati B, C, D, E, F e G» sono sostituite dalle seguenti: «Allegati B, C, D, E, F, G e G-bis»; 2) al comma 6, le parole: «nell'Allegato A» sono sostituite dalle seguenti: «negli Allegati A e A-bis» e dopo le parole: «articolo 13, comma 10, lettera a),» sono inserite le seguenti: «e all'allegato A-ter»; b) all'articolo 3, comma 1, le parole: «e delle scienze umane» sono sostituite dalle seguenti: «, delle scienze umane e del made in Italy»; c) dopo l'articolo 9, e' inserito il seguente: «Art. 9-bis (Liceo del made in Italy). - 1. Il percorso del liceo del made in Italy e' indirizzato allo studio delle scienze economiche e giuridiche volte, all'interno di un quadro culturale ampio, alla promozione, gestione e valorizzazione degli specifici settori produttivi del made in Italy. Lo stesso guida lo studente a sviluppare e ad approfondire le conoscenze e le abilita' e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessita' e la pluralita' degli scenari storico-geografici, artistico-culturali ed economico-produttivi caratterizzanti l'evoluzione e l'affermazione del made in Italy. Inoltre, il percorso guida lo studente alla comprensione dei processi di internazionalizzazione delle imprese, dei principi e degli strumenti per la gestione d'impresa, nonche' delle tecniche e delle strategie di mercato per le imprese del made in Italy. 2. L'orario annuale delle attivita' e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e' di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore, corrispondenti a 30 ore medie settimanali, nel secondo biennio e nel quinto anno. 3. Il piano di studi del liceo del made in Italy e gli obiettivi specifici di apprendimento in relazione alle attivita' e agli insegnamenti compresi nel piano stesso sono definiti, rispettivamente, dagli allegati G-bis e A-ter al presente regolamento. 4. Nel rispetto dell'autonomia scolastica, la fondazione "Imprese e competenze per il made in Italy", istituita ai sensi dell'articolo 19 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, assicura il supporto al potenziamento dell'offerta formativa, che si realizza in coerenza con le vocazioni dei diversi settori produttivi e delle realta' territoriali, anche attraverso specifiche intese con le regioni e i soggetti che operano nel settore della formazione professionale e del trasferimento tecnologico, nonche' nel Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, con particolare riferimento alle attivita' laboratoriali e alle interazioni con il mondo delle imprese.»; d) all'articolo 10: 1) al comma 1, lettera c), le parole: «agli allegati B, C, D, E, F e G» sono sostituite dalle seguenti: «agli allegati B, C, D, E, F, G e G-bis»; 2) dopo il comma 5, e' inserito il seguente: «5-bis. Nell'ambito del percorso del liceo del made in Italy e' previsto l'insegnamento, nella lingua straniera 1, dei contenuti di un'altra disciplina (CLIL) caratterizzante il percorso liceale. Tale insegnamento si sviluppa nel terzo, quarto e quinto anno di corso (secondo biennio e quinto anno), per almeno un terzo del monte ore annuale della disciplina individuata.»; e) dopo l'allegato A, sono inseriti gli allegati A-bis e A-ter di cui agli allegati 1 e 2 al presente regolamento; f) dopo l'allegato G, e' inserito l'allegato G-bis di cui all'allegato 3 al presente regolamento.
Note all'art. 2: - Si riporta il testo degli articoli 2 e 10 del citato decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, come modificato dal presente decreto: «Art. 2 (Identita' dei licei). - 1. I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e costituiscono parte del sistema dell'istruzione secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni. I licei adottano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione di cui all'allegato A del suddetto decreto legislativo. 2. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realta', affinche' egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilita' e competenze coerenti con le capacita' e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. 3. I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei di cui agli Allegati A e A-bis al presente regolamento con riferimento ai piani di studio di cui agli Allegati B, C, D, E, F, G e G-bis ed agli obiettivi specifici di apprendimento di cui all'articolo 13, comma 10, lettera a). 4. Il primo biennio e' finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilita' e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3, nonche' all'assolvimento dell'obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalita' del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilita' e competenze al termine dell'obbligo di istruzione nell'intero sistema formativo, nella salvaguardia dell'identita' di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l'eventuale integrazione delle conoscenze, abilita' e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalita' di cui all'articolo 10, comma 4, del presente regolamento. 5. Il secondo biennio e' finalizzato all'approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilita' e alla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale. 6. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente delineato negli Allegati A e A-bis, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, di cui all'articolo 13, comma 10, lettera a), e all'allegato A-ter e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all'inserimento nel mondo del lavoro di cui al comma 7. 7. Nell'ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, anche d'intesa rispettivamente con le universita', con le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalita' per l'approfondimento delle conoscenze, delle abilita' e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro. L'approfondimento puo' essere realizzato anche nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonche' attraverso l'attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio.». «Art. 10 (Orario annuale e attivita' educative e didattiche). - 1. I percorsi dei licei sono riordinati secondo i seguenti criteri: a. i risultati di apprendimento sono declinati in conoscenze, abilita' e competenze in relazione alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF), anche ai fini della mobilita' delle persone sul territorio dell'Unione europea; b. l'orario annuale, comprensivo della quota riservata alle regioni, alle istituzioni scolastiche autonome ed all'insegnamento della religione cattolica in conformita' all'accordo che apporta modifiche al concordato lateranense e al relativo protocollo addizionale reso esecutivo con legge 25 marzo 1985, n. 121, ed alle conseguenti intese, e' articolato in attivita' e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e negli insegnamenti eventualmente previsti dal piano dell'offerta formativa di cui ai commi 2, lettera c), e 3; c) la quota dei piani di studio rimessa alle singole istituzioni scolastiche nell'ambito degli indirizzi definiti dalle regioni in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale di cui all'articolo 2, comma 3, come determinata nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, non puo' essere superiore al 20 per cento del monte ore complessivo nel primo biennio, al 30 per cento nel secondo biennio e al 20 per cento nel quinto anno, fermo restando che l'orario previsto dal piano di studio di ciascuna disciplina non puo' essere ridotto in misura superiore a un terzo nell'arco dei cinque anni e che non possono essere soppresse le discipline previste nell'ultimo anno di corso nei piani di studio di cui agli allegati B, C, D, E, F, G e G-bis. L'utilizzo di tale quota non dovra' determinare esuberi di personale. 2. Ai fini della realizzazione dei principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e per il conseguimento degli obiettivi formativi di cui al presente regolamento, nell'esercizio della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, le istituzioni scolastiche: a. possono costituire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno alla progettazione formativa e alla didattica; b. possono dotarsi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di un comitato scientifico composto di docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle universita' e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, con funzioni consultive e di proposta per l'organizzazione e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilita'; ai componenti del comitato non spettano compensi a nessun titolo; c. possono organizzare, attraverso il piano dell'offerta formativa, nei limiti delle loro disponibilita' di bilancio, attivita' ed insegnamenti facoltativi coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente previsto per il relativo percorso liceale. La scelta di tali attivita' e insegnamenti e' facoltativa per gli studenti. Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attivita' e degli insegnamenti facoltativi prescelti. Le materie facoltative concorrono alla valutazione complessiva. Al fine di ampliare e razionalizzare tale scelta, gli istituti possono organizzarsi anche in rete e stipulare contratti d'opera con esperti, nei limiti delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione scolastica. 3. Le attivita' e gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti sono finalizzati al conseguimento delle conoscenze, delle abilita' e delle competenze essenziali ed irrinunciabili in rapporto allo specifico percorso liceale. Nell'ambito delle dotazioni organiche del personale docente definite annualmente con il decreto interministeriale ai sensi dell'articolo 22 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni, fermi restando il conseguimento, a regime, degli obiettivi finanziari di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e subordinatamente alla preventiva verifica da parte del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, circa la sussistenza di economie aggiuntive, puo' essere previsto un contingente di organico da assegnare alle singole istituzioni scolastiche e/o disponibile attraverso gli accordi di rete previsti dall'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con il quale possono essere potenziati gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o attivati ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell'offerta formativa mediante la diversificazione e personalizzazione dei piani di studio. L'elenco di detti insegnamenti e' compreso nell'allegato H al presente regolamento. 4. Ai fini del conseguimento del successo formativo, le istituzioni scolastiche attivano gli strumenti di autonomia didattica previsti dall'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. 5. Fatto salvo quanto stabilito specificamente per il percorso del liceo linguistico, nel quinto anno e' impartito l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica compresa nell'area delle attivita' e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. Tale insegnamento e' attivato in ogni caso nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente. 5-bis. Nell'ambito del percorso del liceo del made in Italy e' previsto l'insegnamento, nella lingua straniera 1, dei contenuti di un'altra disciplina (CLIL) caratterizzante il percorso liceale. Tale insegnamento si sviluppa nel terzo, quarto e quinto anno di corso (secondo biennio e quinto anno), per almeno un terzo del monte ore annuale della disciplina individuata. 6. Attraverso apposito decreto emanato dal Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sono definite le linee guida per l'insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica e gli specifici requisiti richiesti per impartire il predetto insegnamento. Dall'adozione di tale decreto non devono scaturire nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 7. Le attivita' e gli insegnamenti relativi a "Cittadinanza e Costituzione", di cui all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, si sviluppano nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e nel monte ore complessivo in esse previsto, con riferimento all'insegnamento di "Diritto ed economia" o, in mancanza di quest'ultimo, all'insegnamento di "Storia e Geografia" e "Storia".». - Per i riferimenti all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, come modificato dal presente decreto, si vedano le note all'articolo 1. |
| Art. 3
Monitoraggio e valutazione
1. Il percorso liceale del made in Italy e' oggetto di monitoraggio e valutazione ai sensi dell'articolo 18, comma 6, della legge 27 dicembre 2023, n. 206.
Note all'art. 3: - Per i riferimenti all'articolo 18 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, si vedano le note alle premesse. |
| Art. 4
Clausola di invarianza finanziaria
1. Ai sensi dell'articolo 18, comma 3, della legge 27 dicembre 2023, n. 206, dall'attuazione delle disposizioni del presente regolamento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono ai relativi adempimenti con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 25 novembre 2024
MATTARELLA
Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri
Valditara, Ministro dell'istruzione e del merito
Zangrillo, Ministro per la pubblica amministrazione
Giorgetti, Ministro dell'economia e delle finanze Visto, il Guardasigilli: Nordio
Registrato alla Corte dei conti il 26 dicembre 2024 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'istruzione e del merito, del Ministero dell'universita' e della ricerca e del Ministero della cultura, n. 14
Note all'art. 4: - Per i riferimenti all'articolo 18 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, si vedano le note alle premesse. |
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