Gazzetta n. 304 del 30 dicembre 2024 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
DELIBERA 7 novembre 2024
Parere - ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40 - sullo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze di assegnazione al Porto di Trieste di risorse del «Fondo per le infrastrutture portuali», rifinanziato con l'articolo 1, comma 292, della legge 30 dicembre 2023, n. 213. CUP C94C24000010003. (Delibera n. 65/2024).


IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
E LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Nella seduta del 7 novembre 2024

Visto il codice della navigazione, approvato con regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, e successive modificazioni;
Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE o Comitato, nonche' le successive disposizioni legislative relative al Comitato ed, in particolare, il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», il quale, all'art. 1-bis inserito nella legge di conversione 12 dicembre 2019, n. 141, ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati» dall'Agenda ONU 2030, il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile», di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data, nella legge 27 febbraio 1967, n. 48, e in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo» al CIPE «deve intendersi riferito al» CIPESS;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», e successive modificazioni;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e successive modificazioni;
Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84, recante «Riordino della legislazione in materia portuale», e successive modificazioni, che all'art. 6 ha istituito le Autorita' di sistema portuale, indicando nell'allegato A alla stessa legge i porti rientranti nelle predette Autorita';
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante «Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali» che all'art. 1, comma 5, ha istituito presso il CIPE il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici», di seguito MIP, con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e la cui attivita' e' funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la normativa vigente in materia di codice unico di progetto, di seguito CUP, e in particolare:
1. la delibera di questo Comitato 27 dicembre 2002, n. 143, come successivamente integrata e modificata dalla delibera 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo stesso Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP stesso deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come modificata dall'art. 41, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, la quale, all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP e, in particolare, ha previsto, tra l'altro, l'istituto della nullita' degli «atti amministrativi, anche di natura regolamentare, adottati dalle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico» in assenza dei corrispondenti codici, che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso;
3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia» e successive modificazioni, che all'art. 6 definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Visto il decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, recante «Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l'altro, nella forma dei cosiddetti "caroselli" e "cartiere", di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori», convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, e successive modificazioni;
Visto, in particolare, l'art. 4, comma 6, del citato decreto-legge n. 40 del 2010, che:
1. ha istituito il «Fondo per le infrastrutture portuali», destinato a finanziare le opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale;
2. ha previsto che il Fondo sia ripartito con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, per i programmi nazionali di riparto, e con le singole regioni interessate, per finanziamenti specifici riguardanti i singoli porti, nonche' previo parere di questo Comitato;
3. ha previsto che al medesimo Fondo fosse trasferita, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro competente, una quota non superiore al cinquanta per cento delle risorse ancora disponibili destinate all'ammortamento del finanziamento statale previsto per l'opera «Sistema di trasporto rapido di massa a guida vincolata per la citta' di Parma», revocato ai sensi del comma 7 del medesimo art. 4, da utilizzare come spesa ripartita in favore delle Autorita' portuali che abbiano speso, alla data del 31 dicembre 2009, una quota superiore almeno all'80 per cento dei finanziamenti ottenuti fino a tale data;
4. ha previsto che le predette risorse debbano essere destinate a progetti, gia' approvati, diretti alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili e finalizzate a rendere le strutture operative funzionali allo sviluppo dei traffici;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»;
Visto il decreto interministeriale 30 settembre 2011, n. 76827, del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha trasferito al «Fondo per le infrastrutture portuali», sul capitolo n. 7258 dello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, l'importo di 45.553.970,65 euro, per l'anno 2012, nonche' l'importo annuo di 3.676.118,84 euro per le annualita' dal 2012 al 2021, per un totale di 82.315.159,05 euro;
Vista la delibera CIPE 21 dicembre 2012, n. 139, con la quale questo Comitato ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto interministeriale del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, concernente il riparto delle risorse del «Fondo per le infrastrutture portuali» per l'importo complessivo di 82.315.150 euro;
Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023», con la quale il Fondo per le infrastrutture portuali e' stato rifinanziato per complessivi 400 milioni di euro, con ripartizione temporale dall'anno 2021 all'anno 2035;
Vista la delibera CIPESS 3 novembre 2021, n. 57, con la quale questo Comitato ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto interministeriale del Ministro delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, concernente il riparto delle risorse per 400 milioni di euro del «Fondo per le infrastrutture portuali» appostate sul capitolo 7258 - piano gestionale 1 - dello stato di previsione della spesa del citato MIMS, per gli anni dal 2021 al 2035;
Tenuto conto che con il decreto del Ragioniere generale dello Stato n. 229980 del 2021 sono state disposte, nello stato di previsione della spesa del Ministero delle infrastrutture e delle mobilita' sostenibili (ora Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT), sul capitolo di bilancio n. 7258, «Fondo per le infrastrutture portuali», variazioni in aumento, in termini di competenza e cassa, per gli anni finanziari 2021-2023, per complessivi 41 milioni di euro, di cui 6 milioni di euro in conto esercizio, 30 milioni di euro in conto annualita' 2022 e 5 milioni di euro per l'annualita' 2023;
Vista la delibera CIPESS 2 agosto 2022, n. 26, con la quale questo Comitato ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto interministeriale del Ministro delle infrastrutture e della mobilita' sostenibili (ora MIT), di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, concernente il riparto delle risorse del piu' volte citato «Fondo per le infrastrutture portuali» per complessivi 34 milioni di euro;
Vista la legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026», che, all'art. 1, comma 292, ha rifinanziato l'autorizzazione di spesa di cui all'art. 4, comma 6, del decreto-legge n. 40 del 2010 per 55 milioni di euro per l'anno 2024, 130 milioni di euro per l'anno 2027 e 170 milioni di euro per l'anno 2028;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante il «Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici», ed in particolare gli articoli 174 e 175;
Vista l'intesa sul citato schema di decreto, sancita dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 4 aprile 2024;
Vista la nota 9 aprile 2024, n. 14474, con la quale il Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha trasmesso, per la sottoposizione al Comitato, la proposta di parere sullo «Schema di decreto interministeriale di riparto delle risorse del "Fondo per le infrastrutture portuali" di cui all'art. 4, comma 6, del decreto-legge n. 40 del 2010, da destinare alla realizzazione di un terminale marittimo (terminal container) nel porto di Trieste;
Vista la nota del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, di seguito DIPE, n. 3785 del 15 aprile 2024, con la quale sono state richieste al MIT alcune integrazioni istruttorie rispetto alla documentazione di proposta;
Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, prot. 31912 del 28 agosto 2024, con la quale - in risposta alle richieste formulate dal DIPE con la predetta nota n. 3785 del 15 aprile 2024 - e' stata trasmessa la documentazione integrativa predisposta dalla competente Direzione generale per i porti, la logistica e l'intermodalita' con maggiori elementi di natura tecnica e finanziaria, con particolare riguardo al dettaglio del quadro economico del progetto di fattibilita' tecnico-finanziaria e alla cornice programmatica nella quale e' possibile inquadrare il progetto con carattere di strategicita';
Vista la documentazione istruttoria del Ministero proponente e dall'AdSPMAO dalla quale risulta, in particolare, che:
1. il progetto, al quale risulta associato il CUP C94C24000010003, attiva una operazione di partenariato pubblico privato, di seguito PPP, ai sensi del sopra citato decreto legislativo n. 36 del 2023, avente ad oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva, nonche' la realizzazione e la manutenzione del molo VIII del porto di Trieste, destinato alla movimentazione di container, intervento che rappresenta la fase 1 di un piu' ampio progetto di grande infrastrutturazione nell'ambito del Porto di Trieste, non oggetto della presente deliberazione, che prevede anche la bonifica ambientale di un sito precedentemente occupato da un impianto siderurgico e la realizzazione di nuovi collegamenti per il trasporto intermodale delle merci e di collegamenti di ultimo miglio;
2. il quadro economico e' pari a 315.850.279 euro, con le seguenti coperture finanziarie di:
2.1. 109.000.000 euro a carico del soggetto privato proponente;
2.2. 206.850.279 euro di finanziamento pubblico, oggetto della presente deliberazione, richiesto a valere sul Fondo per le infrastrutture portuali, con copertura a carico del rifinanziamento del Fondo stesso disposto dalla menzionata legge n. 213 del 2023;
Visto lo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sottoposto al parere di questo Comitato;
Preso atto che con il sopra citato schema di decreto interministeriale:
1. all'art. 1 viene previsto il finanziamento, per complessivi 206.850.279 euro a valere sulle risorse assegnate al Fondo per le infrastrutture portuali dall'art. 1, comma 292, della richiamata legge n. 213 del 2023, del progetto di partenariato pubblico privato denominato «Porto di Trieste - Molo VIII» (CUP C94C24000010003), mentre un importo di 109.000.000 euro e' a carico del soggetto privato proponente;
2. all'art. 2 viene ripartito il suddetto finanziamento di 206.850.279 euro, appostato sullo stato di previsione del MIT, capitolo di bilancio n. 7258, piano gestionale 1, secondo la seguente scansione temporale: 55.000.000 euro nel 2024, 90.000.000 euro nel 2027 e 61.850.279 euro nel 2028, come schematicamente indicato nella tabella sottostante:

(importi in euro)

Parte di provvedimento in formato grafico

3. all'art. 3 viene previsto che l'Autorita' di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale (Porti di Trieste e Monfalcone), di seguito AdSPMAO, assuma le funzioni di soggetto attuatore per gli interventi ammessi a finanziamento, procedendo all'esecuzione delle opere secondo le modalita' ed i tempi stabiliti in apposito Accordo procedimentale da stipularsi ai sensi dell'art. 15 della legge n. 241 del 1990, con la competente Direzione generale per i porti, la logistica e l'intermodalita' del MIT;
4. agli articoli da 4 a 6 vengono previsti gli adempimenti contabili successivi da parte del MIT, le condizioni per la revoca delle risorse in assenza di obbligazioni giuridicamente vincolanti e le procedure di monitoraggio delle attivita' e degli interventi, da effettuarsi attraverso il sistema di «monitoraggio delle opere pubbliche - MOP» della «banca dati delle pubbliche amministrazioni - BDAP» ai sensi del richiamato decreto legislativo, n. 229 del 2011;
Considerato che la relazione integrativa del MIT del 28 agosto 2024, oltre a ribadire la strategicita' dell'opera nel potenziamento dei porti del Mediterraneo rispetto al nord Europa e la sua urgenza in relazione alla dinamicita' del mercato, evidenzia che la realizzazione dell'opera proposta si inserisce nel contesto di un piu' ampio e complessivo intervento di sviluppo infrastrutturale del porto di Trieste, finanziato anche nell'ambito del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e sinteticamente denominato «Progetto Adriagateway: Interventi di potenziamento delle infrastrutture del Porto di Trieste», che non costituisce oggetto della presente delibera, inserito nell'elenco degli interventi prioritari (allegato IV) di cui all'art. 44 della legge 29 luglio 2021, n. 108 e successive modificazioni;
Considerato che dalla relazione del MIT emerge, fra l'altro, che l'investimento previsto mira al perseguimento di un modello di sviluppo integrato e coordinato del porto e delle infrastrutture collegate, anche attraverso la riconversione in chiave logistico-produttiva di siti industriali dismessi e localizzati nell'immediato retroterra della zona di espansione portuale, in grado di beneficiare dell'accessibilita' diretta alle infrastrutture di trasporto;
Vista la documentazione predisposta dall'AdSPMAO, e, in particolare, il progetto di fattibilita' tecnico-economica redatto dal proponente, la relazione del responsabile unico del progetto e la deliberazione n. 1088 del 7 agosto 2024 del Commissario dell'AdSPMAO, di approvazione in linea tecnica della proposta di PPP, dal costo di 269 milioni di euro;
Considerato che dalla documentazione dell'AdSPMAO risulta che il costo complessivo dell'opera ammonta a 315.850.279,00 euro, articolato come segue:
1. importi a base di gara: 269.000.000,00 euro, che costituiscono oggetto dell'operazione di PPP;
2. somme a disposizione della stazione appaltante: 45.273.311,60 euro;
3. I.V.A. ed eventuali altre imposte: 1.576.967,40 euro;
Tenuto conto che sulla proposta relativa all'attivazione di un'operazione da realizzare in PPP per il progetto in esame il NARS si e' espresso con proprio parere n. 8 del 28 ottobre 2024 e che questo Comitato nell'odierna seduta, ha reso il proprio parere sulla medesima operazione in PPP ai sensi dell'art. 175, comma 3, del decreto legislativo n. 36 del 2023;
Valutata la sussistenza dei requisiti di legge per l'assegnazione - in favore del progetto denominato «Porto di Trieste - Molo VIII» (CUP C94C24000010003) - delle risorse del Fondo per le infrastrutture portuali, di cui all'art. 4, comma 6, del sopra citato decreto-legge n. 40 del 2010, il quale prevede, tra l'altro, che le risorse debbano essere destinate a progetti gia' approvati, diretti alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili, finalizzate a rendere le strutture operative funzionali allo sviluppo dei traffici;
Valutato che:
1. la proposta presenta un grado di maturita' progettuale adeguato, essendo sviluppata a livello di Progetto di fattibilita' tecnico economica (PFTE), approvato in linea tecnica con deliberazione del commissario n. 1088 del 7 agosto 2024;
2. l'opera risulta funzionale allo sviluppo dei traffici portuali e soprattutto al potenziamento dei porti italiani rispetto al nord Europa e si inquadra con coerenza e con carattere di strategicita' in un quadro programmatorio ampio, inserendosi nel contesto di un complessivo intervento di sviluppo infrastrutturale ed economico del porto di Trieste, non oggetto della presente delibera, finanziato anche nell'ambito del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
3. il progetto del terminal e' previsto dal vigente Piano regolatore portuale di Trieste, approvato dalla giunta regionale nell'aprile 2016;
4. sussiste adeguata copertura finanziaria del contributo pubblico richiesto, pari a 206.850.279 euro, a valere sul Fondo per le infrastrutture portuali, come rifinanziato dall'art. 1, comma 292, della legge 213 del 2023, nella misura di 55 milioni di euro per l'anno 2024, 130 milioni di euro per l'anno 2027 e 170 milioni di euro per l'anno 2028;
5. sullo schema di decreto per l'attribuzione di risorse a valere sul Fondo per le infrastrutture portuali, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l'intesa nel corso della seduta del 4 aprile 2024;
Tenuto conto dell'impegno, contenuto nella nota predisposta dalla competente Direzione generale per i porti, la logistica e l'intermodalita' del MIT, allegata alla sopra citata nota del Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, prot. 31912 del 28 agosto 2024, di inviare al DIPE la relazione complessiva sullo stato di attuazione degli interventi finanziati a carico del Fondo per le infrastrutture portuali, richiesta dal DIPE in applicazione della sopracitata delibera CIPESS n. 26 del 2022;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi della delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPESS 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»;
Considerato che il regolamento sopra citato, anche ai sensi dell'art. 16 della legge 27 febbraio 1967, n. 48, e successive modificazioni, prevede che questo Comitato sia presieduto «dal Presidente del Consiglio dei ministri e che in caso di sua assenza o impedimento temporaneo, e' presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di Vice Presidente di questo stesso Comitato», mentre «in caso di assenza o di impedimento temporaneo anche di quest'ultimo le relative funzioni sono svolte dal Ministro presente piu' anziano per eta'»;
Vista la nota DIPE predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, di seguito DIPE, e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta di questo Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 31 ottobre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 novembre 2022, con il quale il senatore Alessandro Morelli e' stato nominato Segretario del CIPESS, e gli e' stata assegnata, tra le altre, la delega ad esercitare le funzioni spettanti al Presidente del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento della politica economica e di programmazione e monitoraggio degli investimenti pubblici, compresi quelli orientati al perseguimento dello sviluppo sostenibile, nonche' quelli in regime di partenariato pubblico-privato;
Considerato che il Ministro dell'economia e delle finanze ha rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla osta sull'ulteriore corso della presente delibera e che pertanto la stessa viene sottoposta direttamente in seduta alla firma del Segretario e del Presidente per il successivo, tempestivo inoltro alla Corte dei conti per il prescritto controllo preventivo di legittimita';
Considerato il dibattito svolto durante la seduta odierna del Comitato;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Delibera:

1. Parere favorevole sullo schema di decreto interministeriale del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, concernente la destinazione al progetto denominato «Porto di Trieste - Molo VIII», CUP C94C24000010003, di risorse del «Fondo per le infrastrutture portuali» di cui all'art. 4, comma 6, del decreto-legge n. 40 del 2010, per un importo di 206.850.279,00 euro, suddiviso tra le seguenti annualita':
55.000.000,00 euro relativi all'annualita' 2024;
90.000.000,00 euro relativi all'annualita' 2027;
61.850.279,00 euro relativi all'annualita' 2028.
2. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti deve trasmettere a questo Comitato, entro il mese di luglio di ogni anno, una relazione complessiva sullo stato di attuazione degli interventi finanziati a carico del «Fondo per le infrastrutture portuali», che evidenzi le eventuali criticita' degli interventi stessi, anche attraverso i dati presenti sui sistemi di monitoraggio.
3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti deve coordinare le attivita' necessarie alla tempestiva trasmissione delle informazioni, da parte dei soggetti attuatori, al sistema BDAP e MOP, ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229.
4. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvede ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi al progetto di cui al presente parere.

Il Vice Presidente: Giorgetti Il segretario: Morelli

Registrato alla Corte dei conti il 19 dicembre 2024 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 1720