Gazzetta n. 255 del 30 ottobre 2024 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE FORESTE
PROVVEDIMENTO 1 ottobre 2024
Proposta di modifica ordinaria al disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta «La Bella della Daunia».


IL DIRIGENTE DELLA PQA I
della Direzione generale per la promozione
della qualita' agroalimentare

Visto il regolamento (UE) 2024/1143 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 aprile 2024, relativo alle indicazioni geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonche' alle specialita' tradizionali garantite e alle indicazioni facoltative di qualita' per i prodotti agricoli, che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2019/787 e (UE) 2019/1753 e che abroga il regolamento (UE) n. 1151/2012, entrato in vigore il 13 maggio 2024;
Visto l'art. 24 del regolamento (UE) 2024/1143, rubricato «Modifiche di un disciplinare» e, in particolare, il paragrafo 9 secondo il quale le modifiche ordinarie di un disciplinare sono valutate e approvate dagli Stati membri o dai Paesi terzi nel cui territorio e' situata la zona geografica del prodotto in questione e sono comunicate alla Commissione;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 16, comma 1, lettera d);
Visto il decreto di incarico di funzione dirigenziale di livello generale conferito, ai sensi dell'art. 19, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, alla dott.ssa Eleonora Iacovoni, del 7 febbraio 2024 del Presidente del Consiglio dei ministri, registrato dalla Corte dei conti al n. 337 in data 7 marzo 2024;
Vista la direttiva direttoriale n. 0289099 del 28 giugno 2024 della Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare, in particolare l'art. 1, comma 4, con la quale i titolari degli uffici dirigenziali non generali, in coerenza con i rispettivi decreti di incarico, sono autorizzati alla firma degli atti e dei provvedimenti relativi ai procedimenti amministrativi di competenza;
Visto il decreto del direttore della Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare del 30 aprile 2024, n. 193350, registrato dalla Corte dei conti il 4 giugno 2024, n. 999, con il quale e' stato conferito al dott. Pietro Gasparri l'incarico di direttore dell'Ufficio PQA I della Direzione generale della qualita' certificata e tutela indicazioni geografiche prodotti agricoli, agroalimentari e vitivinicoli e affari generali della Direzione;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 14 ottobre 2013, n. 12511, recante disposizioni nazionali per l'attuazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012, sui regimi di qualita' dei prodotti agricoli e alimentari in materia di DOP, IGP e STG;
Vista l'istanza presentata, nel quadro della procedura prevista dal regolamento (UE) n. 1151/2012, successivamente abrogato dal sopra citato regolamento (UE) 2024/1143, dal Consorzio di tutela oliva da mensa D.O.P. La Bella della Daunia, che possiede i requisiti previsti dall'art. 13, comma 1, del decreto 14 ottobre 2013, n. 12511, intesa ad ottenere la modifica del disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta «La Bella della Daunia», registrata con regolamento (CE) n. 1904/00 della Commissione del 7 settembre 2000;
Considerato l'art. 6-ter, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) n. 664/2014, come modificato dal regolamento delegato (UE) 2022/891, che prevede di dare la possibilita' ai gruppi richiedenti la registrazione, di formulare osservazioni sulla domanda di modifica ordinaria del disciplinare di produzione in parola;
Considerato che la presente pubblicazione assolve sia a quanto previsto dall'art. 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 che a quanto previsto dell'art. 6-ter del regolamento delegato (UE) n. 664/2014, modificato dal regolamento delegato (UE) 2022/891, come da comunicato del Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 294 del 17 dicembre 2022;
Considerato che le modifiche richieste possono essere considerate ordinarie, ai sensi dell'art. 24 del regolamento (UE) 2024/1143;
Acquisito il parere positivo della Regione Puglia competente per territorio circa la richiesta di modifica;
Ritenuto di dover procedere alla pubblicazione dell'allegato disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta «La Bella della Daunia» cosi' come modificato;

Provvede:

Ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale 14 ottobre 2013, n. 12511, alla pubblicazione dell'allegata proposta di disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta «La Bella della Daunia».
Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative alla presente proposta di modifica, dovranno essere presentate, al Ministero dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste - Dipartimento della sovranita' alimentare e dell'ippica - Direzione generale per la promozione della qualita' agroalimentare - Ufficio PQA 1 - via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma, indirizzo pec aoo.saq@pec.masaf.gov.it - entro trenta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente proposta dai soggetti aventi legittimo interesse e costituiranno oggetto di opportuna valutazione da parte del predetto Ministero.
Decorso tale termine, in assenza delle suddette osservazioni o dopo il loro superamento a seguito della valutazione ministeriale, la modifica ordinaria al disciplinare di produzione della denominazione di origine protetta «La Bella della Daunia» sara' approvata con apposito provvedimento e comunicata alla Commissione europea.
Roma, 1° ottobre 2024

Il dirigente: Gasparri
 
Allegato

Disciplinare di produzione
della denominazione di origine protetta
«La Bella della Daunia»

Art. 1.

La denominazione d'origine protetta «La Bella della Daunia» e' riservata alle olive da mensa di colore verde, di colore cangiante e di colore nero che rispondono ai requisiti ed alle condizioni stabilite dal presente disciplinare di produzione.
 
Art. 2.

La denominazione di origine protetta «La Bella della Daunia» designa le olive da mensa di colore verde, di colore cangiante e di colore nero prodotte nella zona delimitata al successivo art. 3 del presente disciplinare ottenute dalla varieta' di olivo «Bella di Cerignola».
 
Art. 3.

La zona di produzione della denominazione di origine «La Bella della Daunia» di cui al presente disciplinare, comprende in Provincia di Foggia, parte dei territori comunali di Cerignola, Orta Nova, Stornarella e l'intero agro di Stornara, nella Provincia di Barletta - Andria - Trani, parte del territorio comunale di Trinitapoli e l'intero agro di San Ferdinando di Puglia.
Il confine che delimita il territorio idoneo alla coltivazione dell'oliva da mensa «La Bella della Daunia» s'estende da Ovest verso l'estremo Sud:
carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canosa di Puglia» IV S.O. partendo da Ovest il confine dell'area interessata inizia con la delimitazione del fiume Ofanto e prosegue verso il «Ponte Romano» situato sulla S.S. n. 98 e verso Cerignola sino all'incrocio con la strada provinciale «Ciminiera», deviando a sinistra fino al raggiungimento del locale «Casalini»;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Madonna di Ripalta» I S.E. attraverso la strada «Ciminiera» raggiunge la S.S. 529 Ofantina da dove prosegue verso sinistra lungo la suddetta stradale;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Villaggio Gaudiano». II N.E. dalla masseria Catenaccio s'estende lungo la S.S. 529 Ofantina sino al km 13, devia a destra sino alla masseria Moschella;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «S. Carlo». II N.O. dalla masseria Moschella la delimitazione continua sino al limite dell'agro di Cerignola, prosegue lungo detto limite fino all'incrocio della strada S. Leonardo - Topporusso, devia a destra, percorre la stessa strada sino a 800 ml circa oltre la masseria Posta Barone Grella;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Borgo Liberta» I S.O.: il confine segue la strada S. Leonardo - Topporusso dal km 13,00 sino al km 11,00 circa;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Madonna di Ripalta» I S.E. dal km 11,00 circa la delimitazione s'estende sino al quadrivia della strada Pozzo Terraneo, devia a sinistra e prosegue lungo la strada Pozzo Monaco-Pozzoterraneo;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Borgo Liberta» I S.O. prosegue lungo la strada Pozzo Monaco - Pozzoterraneo sino al quadrivia di S. Giovanni in Fonte distante 5 km circa dal Comune di Stornara e devia dapprima verso sinistra sino al km 11,3 e poi verso destra percorrendo la strada comunale che conduce al Comune di Stornarella;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Orta Nova» I N.O.: seguendo la strada sopra descritta, raggiunge il Comune di Stornarella e da qui prosegue attraverso la provinciale Stornarella - Ascoli Satriano sino al limite dell'agro di Stornarella (confinante con il canale «La Pidocchiosa»);
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Corleto» IV S.E. la delimitazione prosegue poi fino al limite costituito dall'agro comunale di Stornarella;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Ordona» IV N.E. Dall'agro del Comune di Stornarella il confine s'estende lungo la strada provinciale Orta Nova - Ascoli Satriano fino al Comune di Orta Nova;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Orta Nova» I N.O. Dal Comune di Orta Nova attraverso la S.S. n. 161 Orta Nova - Napoli il confine s'estende fino al «Passo d'Orta», da qui devia verso sinistra con la S.S. n. 16 Cerignola - Foggia in direzione del capoluogo di provincia, fino al limite dell'agro di Orta Nova;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 164 «Stazione di Orta Nova» II S.O. il confine continua lungo la S.S. n. 16 in direzione di Foggia costeggiando l'agro di Orta Nova fin al raggiungimento della S.S. n. 544 Foggia - Trinitapoli;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 164 «Tressanti» II S.E. la delimitazione prosegue poi lungo la S.S. n. 544 Foggia - Trinitapoli;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 «Stazione di Candida» III S.O. Il confine continua lungo la S.S. n. 544 Foggia - Trinitapoli;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 165 «Trinitapoli» III S.E. La delimitazione prosegue lungo la S.S. n. 544 Foggia - Trinitapoli e raggiunge la periferia del Comune di Trinitapoli sino ad incrociare la strada comunale «Mandriglia». Da li' prosegue fin a raggiungere il «Vecchio derivativo Ofantino». Devia poi verso destra lungo il limite dell'agro comunale di Trinitapoli sino al fiume Ofanto;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canne della battaglia» IV N.E. il confine prosegue poi lungo il fiume Ofanto limite di confine dell'agro comunale di Trinitapoli;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «S. Ferdinando di Puglia» IV N.O. Prosegue ancora lungo il fiume Ofanto limite dell'agro comunale di S. Ferdinando di Puglia;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 176 «Canosa di Puglia» IV S.O. Il confine s'estende lungo il fiume Ofanto e raggiunge il «Ponte Romano» situato sulla S.S. n. 98 Cerignola - Canosa;
carta I.G.M. 1:25.000 n. 175 «Cerignola» I N.E. Il territorio di Cerignola descritto all'interno della carta I.G.M. n. 175 «Cerignola» I N.E. risulta essere compreso entro i confini precedentemente delimitati.
 
Art. 4.

Il sistema di coltivazione deve essere quello tradizionalmente adottato nella zona, fortemente legato ai peculiari caratteri orografici e pedoclimatici.
Il sistema di potatura annuale, le forme di allevamento e sesti d'impianto sono quelli tradizionali della zona, con un numero massimo di piante/Ha 420, anche consociate.
La raccolta delle olive avviene direttamente dalla pianta, a cominciare dal 1° ottobre per le olive verdi nel momento in cui la pellicola inizia a virare dal verde foglia al verde paglierino con lenticelle ben pronunciate, per le olive cangianti e per le nere quando le olive sono invaiate o mature con colorazione rosso vinoso.
Per evitare il contatto delle olive con il terreno devono essere usati dei teli.
L'irrigazione deve terminare 10/15 giorni prima della raccolta per non danneggiare le drupe (ammaccature) che risultano troppo turgide e delicate.
Il trasporto deve essere fatto in modo idoneo per evitare danni al frutto. A tal fine devono essere impiegate idonee cassette di plastica.
La produzione massima consentita d'olive per ettaro ammessa a tutela non deve superare i 150 q.li/Ha in coltura specializzata o promiscua (in tal caso si intende la produzione ragguagliata).
Nella preparazione delle olive destinate alla produzione di olive «La Bella della Daunia D.O.P.» sono ammessi i seguenti sistemi di trasformazione:
olive verdi, trasformate con sistema sivigliano;
olive nere, trasformate con sistema californiano;
olive cangianti, trasformate con sistema al naturale.
Per le tre tipologie di trasformazione sopra elencate sono consentite le lavorazioni come:
olive intere;
olive schiacciate;
olive incise;
olive denocciolate.
Le olive verdi «La Bella della Daunia» a D.O.P. subiscono un processo di trasformazione con sistema sivigliano che viene di seguito descritto: le olive, dopo la calibratura, sono trattate con soluzione di liscivia alcalina (idrossido di sodio), le cui concentrazioni potranno variare da 1,7% al 4,0% (w/v), a secondo della maturazione delle olive, della temperatura, della qualita' dell'acqua. Il trattamento si fa in recipienti di capacita' variabile badando che la soluzione copra totalmente i frutti e si interrompe quando la liscivia sia penetrata ai 2/3 circa dello spessore della polpa. Questa fase di lavorazione dura da un minimo di otto ore ad un massimo di quindici ore. Le olive devono essere costantemente coperte di acqua per evitare ossidazioni.
Dopo il trattamento con la liscivia alcalina vengono fatti dei lavaggi con acqua per eliminare la soluzione sodica. Segue la fermentazione 30-60 giorni in recipienti adeguati nei quali le olive devono essere sempre coperte con salamoia che deve avere una concentrazione iniziale del 9% - 10% che scende rapidamente intorno al 5% per l'alto contenuto d'acqua scambiabile dell'oliva. Qualora il periodo che intercorre tra la fase di fermentazione e quella di confezionamento supera i sei mesi, allora e' necessario aggiungere sale macinato in modo da stabilizzare la salamoia tra il 6% ed il 10%. Dopo la fermentazione le olive vengono confezionate in contenitori di vetro o di latta, ed altri contenitori in plastica con una salamoia finale variabile dal 3% al 5% e con pH<4.6; segue la pastorizzazione; per i predetti altri contenitori in plastica, la pastorizzazione non e' obbligatoria.
Le olive nere «La Bella della Daunia» a D.O.P. subiscono un processo di trasformazione con sistema californiano che puo' avvenire in uno dei due modi di seguito descritti:
metodica A): le olive sono calibrate e messe in contenitori con salamoia concentrata dal 2,5% al 10% in ragione inversa della grossezza e al riparo dell'aria nell'attesa d'essere lavorate. Successivamente viene sostituita la salamoia con una prima soluzione di liscivia (idrossido di sodio) al 2% circa, per essere poi direttamente arieggiate o immettendo aria compressa nell'acqua. Ripetuti trattamenti con liscivie diluite seguiti ciascuno da aerazione, facilitano la penetrazione fino al nocciolo; se e' necessario le olive sono trattate con soluzione di gluconato di ferro o di lattato ferroso alimentare fino a 150 mg/kg d'olive (come residuo) per l'annerimento completo del frutto. Successivamente le olive sono lavate, sottoposte a vapore e confezionate in contenitori di vetro o di latta ed altri contenitori in plastica che possano essere sottoposti a sterilizzazione, con una salamoia al 3% circa e con pH=4,6 circa. Segue la sterilizzazione;
metodica B): le olive sono calibrate e messe in contenitori con salamoia concentrata dall'8% al 10% in ragione inversa della grossezza e al riparo dell'aria nell'attesa d'essere lavorate. Successivamente viene sostituita la salamoia con una soluzione di liscivia (idrossido di sodio) variabile dall'1,3 al 2,5% circa fino quando la liscivia sia penetrata ai 2/3 circa dello spessore della polpa. Seguono poi vari lavaggi e aerazione immettendo aria compressa nell'acqua. Se necessario le olive sono trattate con soluzione di gluconato di ferro o di lattato ferroso alimentare fino a 150 mg/kg d'olive (come residuo) per l'annerimento completo del frutto. Successivamente le olive sono lavate, sottoposte a vapore e confezionate in contenitori di vetro o di latta ed altri contenitori in plastica che possano essere sottoposti a sterilizzazione; il prodotto confezionato avra' una salamoia finale con concentrazione variabile dal 2% al 5% circa ed un pH>4,6. Per i soli vasi in vetro e' consentito anche il confezionamento di olive nere con un pH>4,6 senza liquido. Segue la sterilizzazione.
Le olive cangianti «La Bella della Daunia» a D.O.P. subiscono un processo di trasformazione con sistema al naturale che viene di seguito descritto: le olive, dopo la calibratura, sono messe in contenitori con salamoia concentrata dall'8% al 10% in ragione inversa della grossezza. Segue la fermentazione per non meno di sei mesi in recipienti adeguati nei quali le olive devono essere sempre coperte con salamoia. Durante la fase di fermentazione e' necessario aggiungere sale macinato in modo da stabilizzare la salamoia tra il 7% ed il 10%. Dopo la fermentazione le olive vengono confezionate in contenitori di vetro o di latta, ed altri contenitori in plastica con una salamoia finale variabile dal 3% al 5% e con pH<4.6; segue la pastorizzazione; per i predetti altri contenitori in plastica, la pastorizzazione non e' obbligatoria.
 
Art. 5.

Gli oliveti e le ditte di trasformazione idonee alla produzione della DOP «La Bella della Daunia» sono iscritti in un apposito elenco, attivato, aggiornato e conservato dall'organismo di controllo conformemente alle previsioni del regolamento (UE) 2024/1143.
 
Art. 6.

All'atto dell'immissione al consumo l'oliva verde da mensa D.O.P. «La Bella della Daunia» deve avere le seguenti caratteristiche:
la tonalita' di colore deve essere verde paglierino uniforme con lenticelle marcate;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa, sottigliezza della pellicola;
peso compreso tra 6 e 30 g;
resa in polpa >80%;
contenuto in grasso <15%;
tenore in zuccheri riduttori <2,8%.
All'atto dell'immissione al consumo l'oliva nera da mensa D.O.P «La Bella della Daunia» deve avere le seguenti caratteristiche:
colore deve essere nero intenso all'esterno;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e compatta della polpa, sottigliezza della pellicola;
peso compreso tra 6 g e 30 g;
resa in polpa >80%;
contenuto in grasso <18%;
tenore in zuccheri riduttori <2,4%.
All'atto dell'immissione al consumo l'oliva da mensa D.O.P «La Bella della Daunia» cangiante deve avere le seguenti caratteristiche:
la tonalita' di colore variegato deve essere da tabacco a testa di moro;
forma allungata, somigliante ad una susina con base ristretta ed apice acuto e sottile;
delicatezza, sapore e consistenza piena e tenera della polpa, sottigliezza della pellicola;
peso compreso tra 6 e 30 g;
resa in polpa >80%;
contenuto in grasso <18%
tenore in zuccheri riduttori <2,4%.
 
Art. 7.

L'immissione al consumo della DOP «La Bella della Daunia» deve avvenire secondo le seguenti modalita': il prodotto deve essere posto in vendita in appositi contenitori di vetro, con peso sgocciolato minimo di 30 g, in confezioni in plastica con peso sgocciolato minimo di 30 g, in latte a banda stagnata con peso sgocciolato da 30 g in su; contenitori in plastica da 20 a 150 kg (per il trasporto delle olive dai trasformatori ai confezionatori) che non alterino e non trasmettano alle olive odori o sostanze nocive. Le confezioni devono essere sottoposte a pastorizzazione o sterilizzazione. Per le sole confezioni in plastica di olive verdi e/o cangianti non vi e' obbligo di pastorizzazione.
Tutti i contenitori devono essere provvisti di etichettatura corrispondente ai requisiti stabiliti dalle varie disposizioni di legge; sull'etichetta saranno riportate a caratteri di stampa chiari e leggibili le seguenti indicazioni:
«La Bella della Daunia» e «denominazione di origine protetta» (o la sua sigla D.O.P.);
il logo della denominazione da utilizzare in abbinamento inscindibile con la denominazione di origine protetta (o la sua sigla DOP);
il nome, la ragione sociale, l'indirizzo dell'azienda produttrice e confezionatrice;
peso netto sgocciolato contenuto nella confezione espresso in conformita' alle norme vigenti.
Il simbolo grafico e' composto da una figura femminile che si ispira alla tradizione iconografica vascolare presente anticamente in Daunia ed e' resa «in negativo», si tratta di una danzatrice che nella mano sinistra stringe un ramo di ulivo sollevato dalla figura.
Attorno alla figura si inserisce il titolo «La Bella della Daunia» con caratteri classici «graziati» (in maiuscolo). Nella cornice esterna di colore oro pantone 872 si inserisce superiormente la dicitura «Oliva da mensa DOP», inferiormente viene riportato il nome della cultivar: varieta' «Bella di Cerignola».
Nelle riproduzioni la figura e' nera con tratti bianchi su sfondo bianco. Essa e' inscritta in una doppia circonferenza profilata di colore oro Pantone 872. La prima circonferenza mostra come sfondo il colore bianco, la seconda ha fondo colore oro Pantone 872.
Entrambe le scritture sono in nero.
Il simbolo grafico sara' riprodotto su di un bollino autoadesivo o direttamente sull'etichetta in tre dimensioni: cm 2, cm 3, cm 5.

Parte di provvedimento in formato grafico