Gazzetta n. 252 del 26 ottobre 2024 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 settembre 2024 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Rende. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il propri decreto, in data 28 giugno 2023, registrato alla Corte dei conti il 6 luglio 2023, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Rende (Cosenza) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal prefetto in pensione dott. Santi Giuffre', dal viceprefetto dott.ssa Rosa Correale e dal dirigente di II fascia - area I dott. Michele Albertini; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 27 settembre 2024;
Decreta:
la durata dello scioglimento del consiglio comunale di Rende (Cosenza), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi. Dato a Roma, addi' 30 settembre 2024
MATTARELLA
Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri
Piantedosi, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 1° ottobre 2024 Interno, reg. n. 4054 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Rende (Cosenza) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 28 giugno 2023, registrato dalla Corte dei conti il 6 luglio 2023, per la durata di diciotto mesi, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata a una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la radicata presenza della criminalita' organizzata. Il prefetto di Cosenza, con relazione del 20 settembre 2024, ha riferito sull'attivita' svolta e sui risultati conseguiti dalla commissione straordinaria, rappresentando tuttavia che l'avviata azione di riorganizzazione e riconduzione alla legalita' dell'ente locale non puo' ritenersi conclusa e, pertanto, ha proposto la proroga della gestione commissariale. La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi gia' intrapresi sono stati oggetto di approfondimento nell'ambito del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutosi il 19 settembre 2024, consesso integrato per l'occasione con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia e del rappresentante della procura della Repubblica di Cosenza, a conclusione del quale e' emersa la necessita' che la gestione commissariale sia prorogata per l'ulteriore termine di sei mesi previsto dalla legge. L'attivita' della commissione straordinaria e' stata improntata alla massima discontinuita' rispetto al passato al fine di dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa del comune, con il prioritario obiettivo di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e le istituzioni. L'organo di gestione straordinaria, previo approfondito esame delle numerose criticita' che hanno determinato Io scioglimento del Comune di Rende, ha avviato l'azione di risanamento dell'ente, nel corso della quale sono emersi, in tutta evidenza, il generale disordine gestionale e le varie forme di illegalita' che hanno reso il tessuto amministrativo facilmente permeabile ai condizionamenti delle locali consorterie mafiose. Prioritariamente e' stata avvertita la necessita' di riorganizzare la struttura burocratica attraverso modalita' di impiego delle risorse disponibili piu' efficienti promuovendo un miglior utilizzo del pur limitato numero di figure professionali apicali, una delle quali, peraltro, anche oggetto di sospensione disposta ai sensi dell'art. 143, comma 5, TUOEL. La commissione ha inoltre proceduto all'avvicendamento del segretario generale dell'ente e ha definito la nuova macrostruttura organizzativa, integrandola con l'apporto di funzionari assegnati in posizione di sovraordinazione ai sensi dell'art. 145 TUOEL; inoltre, nel rideterminare il fabbisogno del personale - pur a fronte dei ristretti margini di manovra dettati dal piano di riequilibrio finanziario al quale l'ente locale e' soggetto sin dal 2012 - sono state concluse le procedure concorsuali per l'assunzione di sedici nuove unita' e avviate le procedure per l'assunzione ulteriori sette unita' di personale. E' stata rivolta particolare attenzione al corpo della polizia locale al quale sono state assegnate due nuove unita', tra cui anche la figura del comandante del corpo, ridefinita a livello dirigenziale in conformita' alle dimensioni demografiche e territoriali del comune. Il prefetto di Cosenza ha evidenziato a tal riguardo che una proroga della gestione commissariale consentirebbe all'organo straordinario di portare a conclusione il processo di potenziamento dell'organico dando un segnale concreto di cambiamento e di maggiore operativita' nell'attivita' amministrativa con innegabili riflessi positivi sulla regolare e corretta erogazione dei servizi resi alla comunita'. La commissione ha posto una particolare attenzione alle problematiche inerenti alla gestione delle strutture sportive comunali nonche' al corretto Governo del territorio al fine di assicurare il rispetto dei principi di legalita' a beneficio della cittadinanza. In tal senso un intervento di particolare rilevanza e' stato innanzitutto quello concernente il palazzetto dello sport, il cui provvedimento di concessione, in considerazione anche dei rilievi posti in sede ispettiva, e' stato oggetto di rescissione unilaterale da parte dell'organo commissariale, che si e' avvalso del potere straordinario previsto dal comma 4 dell'art. 145 del TUOEL, analogamente a quanto fatto in merito alla gestione dello stadio comunale. A quest'ultimo proposito, la commissione ha rappresentato la necessita' di definire le procedure per l'individuazione di nuovi concessionari delle predette strutture sportive, anche al fine di scongiurare il paventato pericolo che possano determinarsi circostanze atte a favorire il ritorno di soggetti vicini ad ambienti criminali, portatori di interessi contrari alla corretta amministrazione di beni pubblici. Anche per quanto attiene all'affidamento della gestione del parco acquatico, la terna commissariale ha riferito di essere nella fase conclusiva della redazione di un capitolato di gara dettagliato, unitamente a un piano economico finanziario che offra garanzia di maggiori introiti derivanti dall'utilizzo della struttura comunale. Per tali ragioni la proroga consentirebbe la compiuta definizione delle predette procedure presidiate dalla commissione straordinaria. Un segnale incisivo di affermazione di una gestione caratterizzata da forti principi di legalita' e trasparenza amministrativa e' stata la revoca disposta dalla commissione della delibera del consiglio comunale con la quale era stato approvato il piano strutturale comunale, strumento essenziale a carattere pluriennale di programmazione urbanistica e di sviluppo cittadino. Cio' in quanto, come sottolineato dalla commissione straordinaria, erano emersi errori nella documentazione allegata alla deliberazione consiliare, sia per una serie di rilevanti motivi, quali l'eccessiva densita' edificatoria in alcune zone o l'anomalo e immotivato aumento di indici volumetrici in alcune aree, sia per evitare intenti speculativi su aree pubbliche. L'intendimento della terna commissariale e' quello di sviluppare ulteriormente il gia' avviato confronto con alcune categorie tecnico-professionali per poi dare avvio a un percorso di nuova adozione del piano strutturale comunale piu' trasparente e rispondente alle esigenze dei cittadini. Per quanto attiene alla concessione dei servizi di gestione dei cartelloni pubblicitari sul territorio comunale, la commissione straordinaria, ottenuta la consegna degli impianti da parte della precedente abusiva societa' che gestiva il servizio - societa' nei cui confronti i vertici dell'amministrazione comunale non avevano mai effettuato alcun controllo e, come gia' emerso in corso di accesso ispettivo, riconducibile ad un soggetto sodale della locale organizzazione criminale si accinge a procedere alla pubblicazione dei relativi bandi di gara per individuare nuovi e idonei concessionari onde preservare quel servizio da interessi controindicati. Tali elementi, come gia' evidenziato, sono stati oggetto di esame e valutazione nel corso del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato per l'occasione con la partecipazione del procuratore distrettuale antimafia e del rappresentante della procura della Repubblica di Cosenza, i quali, dopo approfondita disamina, nell'evidenziare la situazione di iniziale gravissima compromissione di rappresentanti di vertice dell'ente con la criminalita' organizzata, in un caos amministrativo generale hanno ritenuto che il «ricorso all'ulteriore semestre di durata del periodo di scioglimento sia necessario per il completamento e il consolidamento di tale opera». Per i motivi sopra descritti risulta, quindi, essenziale che l'organo straordinario disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso, scongiurare condizionamenti o forme di ostruzionismo e consolidare le numerose azioni intraprese per conferire all'azione amministrativa efficienza e qualita' nella risposta alle esigenze dei cittadini e del territorio, al fine di contrastare con strumenti adeguati illecite interferenze della criminalita' organizzata. Pertanto, sulla base di tali elementi, ritengo che ricorrano le condizioni per prorogare di ulteriori sei mesi lo sci Iimento del consiglio comunale di Rende (Cosenza), ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Roma, 26 settembre 2024
Il Ministro dell'interno: Piantedosi |
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