Gazzetta n. 162 del 12 luglio 2024 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - COMMISSARIO STRAORDINARIO DI GOVERNO PER IL GIUBILEO DELLA CHIESA CATTOLICA 2025
ORDINANZA 10 giugno 2024
Realizzazione impianti di trattamento integrato anaerobico ed aerobico della frazione organica da raccolta differenziata (FORSU) per la produzione di biometano liquido per autotrazione e ammendante compostato misto (ACM) in via di Casal Selce (Municipio XIII) ed in via della Stazione di Cesano (Municipio XV) - Avvio delle procedure espropriative e autorizzazione all'accesso di personale tecnico nelle aree di impianto per le finalita' di cui all'articolo 15 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni. (Ordinanza n. 22).


IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DI GOVERNO
per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025

Vista la legge 30 dicembre 2021, n. 234, e successive modificazioni ed integrazioni recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024» che, all'art. 1, comma 421, ha disposto la nomina con decreto del Presidente della Repubblica, ai sensi dell'art. 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, di un Commissario straordinario del Governo, in carica fino al 31 dicembre 2026, al fine di assicurare gli interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 2022, come modificato dal successivo decreto del Presidente della Repubblica del 21 giugno 2022, con il quale il Sindaco pro tempore di Roma Capitale, Prof. Roberto Gualtieri, e' stato nominato Commissario straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025 (di seguito «Commissario straordinario»), al fine di assicurare gli interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025 nell'ambito del territorio di Roma Capitale;
Visto il decreto-legge del 17 maggio 2022, n. 50 recante «Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttivita' delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche' in materia di politiche sociali e di crisi ucraina», convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, ed, in particolare, l'art. 13 rubricato «Gestione dei rifiuti a Roma e altre misure per il Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025» che:
al comma 1, attribuisce al Commissario straordinario, limitatamente al periodo del relativo mandato e con riferimento al territorio di Roma Capitale, tenuto anche conto di quanto disposto dall'art. 114, terzo comma, della Costituzione, le competenze assegnate alle regioni ai sensi degli articoli 196 e 208 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni ed integrazioni tra le quali:
la predisposizione e l'adozione del piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 199 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni e degli indirizzi del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti di cui all'art. 198-bis del medesimo decreto;
l'approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione di rifiuti, anche pericolosi, assicurando la realizzazione di tali impianti e autorizzando le modifiche degli impianti esistenti, fatte salve le competenze statali di cui agli articoli 7, comma 4-bis, e 195, comma 1, lettera f), del sopra richiamato decreto legislativo n. 152/2006;
l'autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero di rifiuti, anche pericolosi, fatte salve le competenze statali di cui all'art. 7, comma 4-bis, del citato decreto legislativo n. 152/2006;
al comma 2, prevede che il Commissario straordinario, ai fini dell'esercizio dei compiti di cui al comma 1, ove necessario, possa «provvedere a mezzo di ordinanza, sentita la Regione Lazio, in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonche' dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea»;
Visti:
l'art. 13, comma 3, del su richiamato decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni dalla legge n. 91/2022, ai sensi del quale «[...] Il Commissario straordinario si avvale di una struttura commissariale, anche sulla base di apposite convenzioni con le amministrazioni pubbliche, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. [...]»;
l'art. 1, comma 5-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 2022, cosi' come modificato dall'art. 1, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 21 giugno 2022, che dispone che, per l'esercizio dei compiti di cui all'art. 1, comma 3, del citato decreto del Presidente della Repubblica 4 febbraio 2022, il «[...] Commissario si avvale degli uffici di Roma Capitale [...]»;
Viste:
le Convenzioni sottoscritte in data 26 settembre 2022 tra il Commissario straordinario e AMA S.p.a., come integrata dall'Addendum di cui al prot. n. RM/2158 del 9 agosto 2023, ed in data 20 gennaio 2023 (prot. n. RM/45/2023) tra il Commissario straordinario, Roma Capitale e la Citta' metropolitana di Roma Capitale ai fini della costituzione della struttura commissariale in avvalimento a supporto del Commissario medesimo;
la disposizione commissariale n. 1 del 23 gennaio 2023 e successive modificazioni ed integrazioni con la quale il Commissario straordinario ha costituito la struttura commissariale in avvalimento, ai sensi dell'art. 13, comma 3, del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni dalla legge n. 91/2022, in coerenza con quanto disposto con le su richiamate Convenzioni, denominata «Ufficio di supporto al Commissario straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025» (di seguito «Ufficio di supporto al Commissario») articolata in tre Direzioni, di cui la Direzione 2 «Programmazione e gestione dei rifiuti a Roma» (di seguito «Direzione 2») e' deputata alla definizione delle azioni e progettualita' correlate all'attuazione del Piano gestione rifiuti di Roma Capitale;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e successive modificazioni ed integrazioni recante «Norme in materia ambientale»;
Viste
la direttiva quadro 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 e successive modificazioni ed integrazioni che, nel disciplinare la gestione e la gerarchia dei rifiuti e nel definire il «rifiuto» come «qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi», prevede che gli Stati membri realizzino, secondo i principi di autosufficienza e prossimita', una rete integrata di impianti che permettano il completamento delle diverse fasi della gerarchia rifiuti, adottando le migliori tecniche disponibili (BAT - Best Available Techniques);
la direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento);
la direttiva 2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 dicembre 2011 concernente la Valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati;
la direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la Valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati;
il regolamento UE n. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014, che sostituisce l'Allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa ai rifiuti, abrogando alcune direttive;
la decisione 2014/955/UE della Commissione del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione 2000/532/CE, relativa all'elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio;
il regolamento (UE) 2017/997 del Consiglio, dell'8 giugno 2017, che modifica l'Allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la caratteristica di pericolo HP 14 «Ecotossico»;
Vista la Comunicazione 2018/C 124/01 della UE del 9 aprile 2018, recante «Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti», fornendo chiarimenti e orientamenti alle autorita' nazionali - ivi incluse le autorita' locali - e alle imprese riguardo alla corretta interpretazione e applicazione della pertinente normativa UE in materia di classificazione dei rifiuti, segnatamente in merito all'identificazione delle caratteristiche di pericolo, valutando se i rifiuti presentino una qualche caratteristica di pericolo e, in ultima analisi, classificando i rifiuti come pericolosi o non pericolosi;
Viste, altresi':
la direttiva 2018/850/UE del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti, che pone agli Stati membri l'obiettivo di diminuire progressivamente il collocamento in discarica dei rifiuti che possono essere avviati al riciclaggio o al recupero, recepita con decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 121;
le direttive (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio:
2018/851 del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti;
2018/852 del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i relativi rifiuti, entrambe recepite con decreto legislativo n. 116 del 3 settembre 2020, che ha compiuto un'ampia revisione della parte IV del decreto legislativo n. 152/2006;
la decisione di esecuzione (UE) 2018/1147 della Commissione del 10 agosto 2018, che stabilisce le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT) per il trattamento dei rifiuti, ai sensi della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio;
il regolamento (UE) 2019/1021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativo agli inquinanti organici persistenti (rifusione), con l'obiettivo di «tutelare la salute umana e l'ambiente dai POP (persistent organic pollutants)»;
il regolamento (UE) 2019/636 della Commissione del 23 aprile 2019, recante modifica degli Allegati IV e V del regolamento (CE) n. 850/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo agli inquinanti organici persistenti;
la delibera SNPA (Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente) n. 67 del 6 febbraio 2020, che approva le «Linee guida del sistema nazionale per la protezione dell'ambiente per l'applicazione della disciplina end of waste di cui all'art. 184-ter del decreto legislativo n. 152/2006»;
la delibera SNPA n. 105 del 18 maggio 2021, che approva il documento «Linee guida sulla classificazione dei rifiuti», integrate con il decreto direttoriale n. 47 del 9 agosto 2021 del Ministero della transizione ecologica - Direzione generale per l'economia circolare, la quale ha introdotto, nell'ambito del Capitolo 3 delle Linee guida, il sotto paragrafo denominato «3.5.9 - rifiuti prodotti dal trattamento meccanico/meccanico-biologico dei rifiuti urbani indifferenziati»;
il decreto ministeriale del 29 gennaio 2007 recante «Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti, per le attivita' elencate nell'allegato I del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59», ora Allegato VIII alla parte seconda del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni;
Visti:
il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 46 recante «Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)», di modifica del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni (in particolare, l'art. 26, comma 1, che ha sostituito l'Allegato VIII alla Parte seconda del citato decreto legislativo n. 152/2006);
il decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 104 recante «Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114»;
Visti:
il Piano regionale dei rifiuti della Regione Lazio, approvato con la deliberazione del Consiglio regionale n. 4 del 5 agosto 2020;
il Piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale (di seguito «PGR-RC») approvato dal Commissario straordinario con l'ordinanza n. 7 del 1° dicembre 2022;
Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 recante «Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure», convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108;
Visti, altresi':
il decreto interministeriale del 31 agosto 2022 recante «Istituzione del fondo finalizzato a rafforzare gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) da parte dei comuni con popolazione superiore a cinquecentomila abitanti»;
il decreto interministeriale del 7 agosto 2023 recante «Rettifica dell'allegato n. 1 al decreto interministeriale del 31 agosto 2022 relativo alla istituzione del fondo finalizzato a rafforzare gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) da parte dei comuni con popolazione superiore a cinquecentomila abitanti»;
Visti
il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'»;
il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 e successive modificazioni ed integrazioni recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia»;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 e successive modificazioni ed integrazioni recante il Codice dei contratti pubblici;
Atteso che:
l'art. 42, comma 2, del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni, nella legge n. 91/2022, ha previsto l'istituzione, presso il Ministero dell'interno, di un fondo con una dotazione di 325 milioni di euro per l'anno 2023, 220 milioni di euro per l'anno 2024, 70 milioni di euro per l'anno 2025 e 50 milioni di euro per l'anno 2026, finalizzato a rafforzare gli interventi del PNRR da parte dei comuni con popolazione superiore ai 500.000 abitanti (cd. Piano complementare);
con decreto interministeriale del 31 agosto 2022, istitutivo del fondo finalizzato a rafforzare gli interventi del PNRR, sono stati individuati i soggetti beneficiari di tale fondo, tra i quali il Comune di Roma Capitale, nonche' il Piano degli interventi finanziati, di cui all'Allegato 1 al decreto medesimo, corredato dalle relative schede progettuali degli interventi identificati dal Codice unico di progetto;
il successivo decreto interministeriale del 7 agosto 2023 ha rettificato l'Allegato 1 al predetto decreto interministeriale del 31 agosto 2022;
nei progetti accettati e finanziati di cui al suddetto Allegato 1 rientrano:
l'impianto anaerobico di Casal Selce, CUP J82F22000670006, per un finanziamento di euro 67.940.000,00;
l'impianto anaerobico di via della Stazione di Cesano, CUP J82F22000680006, per un finanziamento di euro 67.940.000,00;
dette opere sono state inserite nel Piano investimenti di Roma Capitale 2023-2025 in quanto strategiche per il raggiungimento degli obiettivi del Piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale (PGR-RC).
Considerato che:
con l'ordinanza commissariale n. 18 del 29 settembre 2023 (prot. n. RM/2723 del 29 settembre 2023) e l'ordinanza commissariale n. 31 del 7 dicembre 2023 (prot. n. RM/3861 del 7 dicembre 2023) sono stati rilasciati ad AMA S.p.a. i provvedimenti autorizzativi unici regionali (P.A.U.R.) - comprensivi di Valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) e di Autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.) - di cui all'art. 27 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, in riferimento, rispettivamente:
al progetto denominato «Realizzazione impianto di trattamento integrato anaerobico ed aerobico della frazione organica da raccolta differenziata (FORSU) per la produzione di biometano liquido per autotrazione e ammendante compostato misto (ACM) di Casal Selce», presso Roma Capitale (Municipio XIII), Citta' Metropolitana di Roma Capitale, localita' via di Casal Selce, quale modifica sostanziale del progetto «Realizzazione impianto di produzione compost di qualita' da raccolta differenziata rifiuti urbani», gia' approvato con la determinazione dirigenziale della Regione Lazio n. G02429/2020;
al progetto denominato «Realizzazione impianto di trattamento integrato anaerobico ed aerobico della frazione organica da raccolta differenziata (FORSU) per la produzione di biometano liquido per autotrazione e ammendante compostato misto (ACM) di STZ Cesano», presso Roma Capitale, Municipio XV, Citta' Metropolitana di Roma Capitale, in localita' via della Stazione di Cesano, quale modifica sostanziale del progetto «Realizzazione impianto di produzione compost di qualita' da raccolta differenziata rifiuti urbani», gia' approvato con determinazione dirigenziale della Regione Lazio n. G09974 /2020;
il Commissario straordinario con i su richiamati provvedimenti ha, contestualmente, approvato i rispettivi nuovi progetti e autorizzato la realizzazione dei corrispondenti impianti, sostituendo ad ogni effetto, a norma dell'art. 208, comma 6, del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni - come previsto dal successivo art. 213 del decreto de quo - visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, ivi inclusi i titoli edilizi, stante la l'intervenuta validazione dei progetti, in coerenza al disposto dell'art. 7, comma 1, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica n. 380/2011 e successive modificazioni ed integrazioni;
Considerato, altresi', che la societa' AMA S.p.a., in osservanza di quanto disposto con le su richiamate ordinanze commissariali n. 18/2023 e n. 31/2023, rispettivamente con le note prot. n. 168330 del 26 ottobre 2023 e n. 202590 del 27 dicembre 2023, ha proposto, per le successive verifiche, gli adeguamenti del Piano di monitoraggio e controllo (PmeC) riferiti alle strutture impiantistiche de quibus, compiuti secondo le prescrizioni contenute nell'Allegato tecnico all'A.I.A., parte integrante e sostanziale di ciascun provvedimento commissariale quale Allegato n. 2.
Atteso che:
l'art. 10, comma 1, del su richiamato decreto-legge n. 77/2021 convertito con modificazioni dalla legge n. 108/2021 dispone che «Per sostenere la definizione e l'avvio delle procedure di affidamento ed accelerare la completa attuazione degli investimenti pubblici, in particolare di quelli previsti dal PNRR ...», le amministrazioni interessate possono avvalersi del supporto tecnico-operativo di societa' in house qualificate mediante la stipula di specifiche convenzioni;
l'art. 1, comma 4, lettera o), del predetto decreto-legge n. 77/2021 individua quali soggetti attuatori «i soggetti pubblici o privati che provvedono alla realizzazione degli interventi previsti dal PNRR»;
l'art. 42, comma 4, del decreto-legge n. 50/2022 dispone che «Agli interventi ricompresi nel Piano di cui al comma 2 [ndr Piano complementare] si applicano, in quanto compatibili, le procedure di semplificazione e accelerazione, le misure di trasparenza e conoscibilita' dello stato di avanzamento stabilite per il PNRR»;
l'art. 14, comma 1, del piu' volte richiamato decreto-legge n. 77/2021 dispone l'estensione della disciplina del PNRR al Piano complementare richiamato dall'art. 42 del decreto-legge n. 50/2022 che ricomprende le azioni di realizzazione degli impianti anaerobici di via di Casal Selce e di via della Stazione di Cesano;
Dato atto che:
AMA S.p.a., societa' in house di Roma Capitale, e' affidataria del servizio di gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana della citta' di Roma;
la Giunta capitolina, con deliberazione n. 82 del 21 marzo 2024, ha approvato il vigente contratto di servizio tra Roma Capitale ed AMA S.p.a. per la gestione dei rifiuti urbani valevole per gli anni 2024-2025;
Atteso, altresi', che:
Roma Capitale, con la deliberazione della Giunta capitolina n. 468 del 29 dicembre 2023, in qualita' di soggetto attuatore degli interventi de quibus, ai sensi dell'art. 1, comma 4, lettera o), del decreto-legge n. 77/2021, ha individuato in AMA S.p.a. il soggetto realizzatore degli interventi finanziati a valere sul fondo a sostegno degli obiettivi PNRR di cui ai citati decreti interministeriali del 31 agosto 2022 e del 7 agosto 2023 e, in quanto tale, preposto allo svolgimento di tutte le attivita' propedeutiche, connesse e successive utili alla definizione, attuazione, monitoraggio e rendicontazione degli impianti anaerobici di via di Casal Selce e di via della Stazione di Cesano, secondo quanto disciplinato con la Convenzione tra Roma Capitale e AMA S.p.a. sottoscritta in data 16 maggio 2024;
nello specifico, l'art. 2, comma 4, della predetta Convenzione dispone che siano «affidati ad AMA S.p.a., a titolo esemplificativo e non esaustivo, la conduzione delle relative procedure di gara in nome e per conto di Roma Capitale, la stipula di contratti di appalto con le imprese aggiudicatarie, lo svolgimento e/o affidamento esterno della progettazione, la direzione lavori, il coordinamento tecnico-amministrativo e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, la contabilita' dei lavori, l'esecuzione e l'attestazione del collaudo, nonche' ogni attivita' ricompresa in ciascun quadro economico presentato e/o ogni ulteriore attivita' necessaria alla programmazione, esecuzione e rendicontazione degli interventi, per come potra' essere ulteriormente dettagliata da Roma Capitale in ottemperanza a quanto potra' essere richiesto dagli enti preposti al rispetto delle prescrizioni previste dal DL Aiuti»;
Considerato che:
AMA S.p.a., in qualita' di stazione appaltante, avvalendosi dell'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. (Invitalia) quale centrale di committenza, ha bandito, per ciascuno degli impianti, una procedura di gara aperta, in corso di aggiudicazione, per l'affidamento di appalti integrati per la progettazione esecutiva, la realizzazione e la gestione per un anno degli stessi, inclusa la manutenzione per il recupero e valorizzazione della frazione organica da raccolta differenziata (FORSU), ai fini della produzione di biometano e ammendante compostato misto;
in relazione ai realizzandi impianti:
l'intera area sulla quale dovra' erigersi la struttura impiantistica riferita alla localita' via di Casal Selce (Municipio XIII), identificata al Catasto dei Terreni di Roma Capitale al Foglio 325, particelle 63/p, 67/p, 68/p, 69/p, 70/p, 71/p e 190/p, e' nella proprieta' della Regione Lazio;
l'area sulla quale dovra' edificarsi l'impianto, localizzato in via della Stazione di Cesano snc. (Municipio XV), e' gia' nella proprieta' di Roma Capitale laddove la sola zona di accesso alla predetta area, identificata al Catasto dei Terreni di Roma Capitale al Foglio n. 28, particella catastale, n. 248/p, e' nella proprieta' della societa' SATA S.r.l.
Ritenuto:
nelle more della conclusione delle procedure di gara bandite da AMA S.p.a., di adottare ogni misura utile ad assicurare la corretta e tempestiva realizzazione delle strutture impiantistiche di che trattasi;
quindi, di autorizzare l'accesso alle aree di proprieta' della Regione Lazio e della societa' SATA S.r.l. site, rispettivamente, in zona via di Casal Selce e Viale della Stazione di Cesano - come sopra catastalmente individuate - del personale tecnico in forza presso la societa' AMA S.p.a., la Soprintendenza di Stato nonche' presso le ditte specializzate Isa Restauri e Costruzioni S.r.l. - Scavi Archeologici, Tecnogeo Group S.r.l. - Indagini Geognostiche, Lab Analysis - Analisi Ambientali, di cui all'Allegato 1 che forma parte integrante e sostanziale della presente ordinanza;
di specificare che l'autorizzazione ai detti accessi:
e' rilasciata per le sole finalita' previste dall'art. 15 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni che, al comma 1, le individua nelle «... operazioni planimetriche e le altre operazioni preparatorie necessarie per interventi urbanistici e progettuali di opere pubbliche o di pubblica utilita', ricerche archeologiche, bonifica da ordigni bellici e bonifica inquinanti per la redazione dello strumento urbanistico generale, di una sua variante o di un atto avente efficacia equivalente nonche' per l'attuazione delle previsioni urbanistiche e per la progettazione di opere pubbliche e di pubblica utilita'» ed al comma 5 ne prevede l'estensione «... alle ricerche archeologiche, alla bonifica da ordigni bellici e alla bonifica dei siti inquinati» precisando che «Le ricerche archeologiche sono compiute sotto la vigilanza delle competenti soprintendenze, che curano la tempestiva programmazione delle ricerche ed il rispetto della medesima, allo scopo di evitare ogni ritardo all'avvio delle opere»;
l'efficacia di tale autorizzazione e' subordinata alla preventiva informativa, notificata o comunicata ai proprietari e ai possessori dei beni interessati da parte della Direzione 2 dell'Ufficio di supporto al Commissario, nei termini e modalita' indicate dai commi 2 e 3 del succitato art. 15;
Preso atto che in riferimento all'area di sedime dell'impianto di via di Casal Selce, la Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, con la nota prot. n. 59016 del 17 aprile 2024, ha comunicato la propria approvazione al Piano indagini archeologiche preventive trasmesso da AMA S.p.a. con nota prot. n. 38432 dell'8 marzo 2024, rimanendo in attesa della comunicazione di inizio dei lavori;
Ritenuto che stante la classificazione dei detti interventi quali opere di pubblica utilita', destinate alla fruizione collettiva, occorre procedere, in osservanza delle disposizioni di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni all'espropriazione delle aree individuate, come sopra specificate, per la realizzazione degli impianti di Casal Selce e di via della Stazione di Cesano, ai fini del trasferimento dei corrispondenti diritti di proprieta' in capo all'Amministrazione Capitolina, quale soggetto attuatore delle opere de quibus, finanziate con fondi PNRR attraverso il cd. Piano complementare e, pertanto, titolare dei relativi Codici unici di progetto - CUP, ai sensi dell'art. 1, comma 4, lettera o), del decreto-legge n. 77/2021.
Considerato, altresi', che:
il decreto legislativo n. 36/2023 e successive modificazioni ed integrazioni prevede che le specifiche e gli elaborati progettuali riguardanti le procedure espropriative, da attuarsi in relazione a lavori pubblici, devono essere definiti nel progetto di fattibilita' tecnica ed economica che, ai sensi del comma 7 dell'art. 41, per le opere in variante urbanistica sostituisce il progetto preliminare e quello definitivo e, ai sensi del disposto di cui al comma 6, lettera e), dell'articolo in commento, «consente, ove necessario, l'avvio della procedura espropriativa»;
in attuazione dell'art. 10, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni e dell'art. 208, comma 6, del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modificazioni ed integrazioni, l'approvazione dei progetti di fattibilita' tecnico-economica dei lavori relativi agli impianti di via di Casal Selce e di via della Stazione di Cesano, di cui, rispettivamente, alle citate ordinanze commissariali n. 18/2023 e n. 31/2023, in esito alle Conferenze di servizi corrispondentemente indette, ha comportato:
1) l'adozione delle necessarie varianti per la previsione della realizzazione delle dette opere nello strumento urbanistico vigente per l'apposizione sui beni da espropriare del vincolo preordinato all'esproprio, in ossequio al disposto dell'art. 8, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni;
2) la dichiarazione di pubblica utilita' degli interventi, in ossequio al disposto dell'art. 8, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni;
in relazione all'approvazione dei progetti di fattibilita' tecnico-economica dei lavori relativi agli impianti di via di Casal Selce e di via della Stazione di Cesano, per effetto del disposto di cui alle piu' volte richiamate ordinanze commissariali n. 18/2023 e n. 31/2023, e' necessario:
dare atto dell'intervenuta efficacia delle varianti allo strumento urbanistico di cui al su richiamato punto 1), stanti la notifica e le comunicazioni di rito intervenute, in ossequio a quanto disposto dai suddetti provvedimenti commissariali, e l'assenza di manifestazioni di dissenso;
disporre l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio sulle aree oggetto dei procedimenti ablativi, come sopra puntualmente individuate, ai sensi degli articoli 9, comma 1, e 10, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni;
riconoscere, ex art. 12, comma 3, del suddetto decreto del Presidente della Repubblica, l'efficacia della dichiarazione di pubblica utilita' delle opere, anche ai fini della successiva notifica entro il termine di cui all'art. 20, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni, a ciascuna parte proprietaria, dell'elenco dei beni da espropriare e delle somme loro offerte a titolo di indennita' provvisoria.
Dato atto che:
con il presente provvedimento si completano due delle tre fasi del procedimento espropriativo, propedeutiche all'emanazione del decreto di esproprio, previste dall'art. 8, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 successive modificazioni ed integrazioni, e, in particolare, quelle di cui alle lettera a) e b) richiedenti, rispettivamente:
l'adozione delle varianti allo strumento urbanistico generale o ad un atto di efficacia e natura equivalente e l'apposizione, sui beni da espropriare del vincolo preordinato all'esproprio;
la dichiarazione di pubblica utilita' degli interventi.
Dato atto, altresi', che, in relazione al proseguimento degli iter espropriativi, volti al trasferimento della proprieta' dei beni espropriati in capo all'Amministrazione Capitolina, attraverso l'adozione di decreti di esproprio o la stipula di atti cessione volontaria, l'art. 3, comma 1, del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni, alla lettera b) dispone che per autorita' espropriante debba intendersi «l'autorita' amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento, ovvero il soggetto privato, al quale sia stato attribuito tale potere, in base ad una norma»;
Atteso che:
in riferimento alle procedure de quibus l'Amministrazione Capitolina riveste sia il ruolo di promotore dell'espropriazione che quello di beneficiario della stessa;
in riferimento all'«autorita' espropriante», l'art. 6, comma 1, del testo unico in materia di espropriazioni, specifica che: «L'autorita' competente alla realizzazione di un'opera pubblica o di pubblica utilita' e' anche competente all'emanazione degli atti del procedimento espropriativo che si renda necessario»;
a norma dell'art. 1, comma 4, lettera o), del decreto-legge n. 77/2021 e successive modificazioni ed integrazioni, in combinato disposto con il successivo art. 14, comma 1, e dell'art. 42, comma 4 del decreto-legge n. 50/2022, i soggetti attuatori provvedono al compimento degli interventi finanziati con i fondi del PNRR e di quelli previsti nel Piano complementare, tra cui si annoverano i nuovi impianti di gestione dei rifiuti di cui alla presente ordinanza;
in riferimento alla definizione, esecuzione, monitoraggio e rendicontazione dei detti interventi impiantistici e alle misure di accelerazione previste dall'art. 10, comma 1, del decreto-legge n. 77/2021, il soggetto «realizzatore» propriamente detto, a fronte della figura di soggetto «attuatore» rivestita da Roma Capitale, e' la societa' AMA S.p.a., in forza di quanto disposto con deliberazione della Giunta capitolina n. 468/2023 e con la Convenzione sottoscritta in data 16 maggio 2024 sopra menzionate;
Rilevato che:
le procedure espropriative si pongono quale attivita' propedeutica e necessaria al compimento delle opere impiantistiche de quibus, finanziate con fondi PNRR, sulla base del cd. Piano complementare;
le stesse sono, quindi, fisiologicamente destinatarie delle misure di semplificazione ed accelerazione previste dall'art. 10, comma 1, del decreto-legge n. 77/2021, attraverso l'impiego di societa' in house qualificate;
AMA S.p.a. e' la societa' in house providing di Roma Capitale - socio unico della stessa - incaricata della gestione integrata dei servizi ambientali sul territorio di competenza dell'amministrazione Capitolina in virtu' del vigente contratto di servizio sopra richiamato approvato con la citata deliberazione di Giunta capitolina n. 82/2024.
il rapporto tra Roma Capitale, quale soggetto «attuatore» e la societa' AMA S.p.a., come soggetto «realizzatore», basandosi su un affidamento in house providing, si configura come una relazione interorganica;
Rilevato, altresi', che:
ragioni di celerita' e semplificazione delle attivita' correlate all'esercizio dei poteri espropriativi rendono necessario che Roma Capitale, in conformita' al disposto degli articoli 3, comma 1, lettera b), e 6, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001, nonche' dell'art. 10, comma 1, del decreto-legge n. 77/2021, con esclusivo riferimento alle opere i cui progetti risultano approvati dall'ordinanza commissariale n. 18/2023 e dall'ordinanza commissariale n. 31/2023, e di cui al Piano Particellare allegato ai progetti stessi, deleghi ad AMA S.p.a. l'esercizio dei poteri espropriativi, di cui la stessa e' e rimane titolare, sulle aree di proprieta' della Regione Lazio e della societa' SATA S.r.l. site, rispettivamente, in zona via di Casal Selce e Viale della Stazione di Cesano - come sopra catastalmente individuate;
in forza di tale delega AMA S.p.a. quale soggetto delegato esercita, nell'interesse e per conto del delegante, il potere espropriativo in nome proprio, con conseguente legittimazione attiva e passiva e assunzione diretta di responsabilita', anche nei confronti dei terzi, in ordine agli atti di esecuzione oggetto di delega;
Preso atto che:
Roma Capitale, con nota prot. n. DG/4940 del 24 luglio 2019, ha richiesto alla Regione Lazio la sottoscrizione di un Accordo procedimentale, ai sensi dell'art. 11 della legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni, finalizzato all'emissione concordata, da parte di Roma Capitale, del decreto di esproprio dei terreni di interesse di proprieta' della Regione Lazio, volto alla realizzazione del nuovo impianto di gestione rifiuti in via di Casal Selce;
la Giunta regionale del Lazio, con deliberazione n. 599 del 2 agosto 2019, ha autorizzato la Direzione regionale bilancio, governo societario, demanio e patrimonio «a procedere con la stipula di un accordo procedimentale, ai sensi dell'art. 11 della legge n. 241/1990, volto all'adozione da parte dell'Amministrazione di Roma Capitale, previa intesa sulla misura della consistenza e dell'indennita', del decreto che dispone l'esproprio dei terreni di proprieta' regionale, distinti al Catasto Terreni del Comune di Roma al foglio 325, particelle 63p, 67p, 68p, 69p, 70p, 71p, 190p, per la realizzazione di un impianto di produzione compost di qualita' da raccolta differenziata dei rifiuti urbani»;
Dato atto che stante l'avviato iter procedimentale espropriativo delle dette proprieta' regionali, si rende necessario, con la presente ordinanza, derogare a quanto disposto dalla Giunta regionale del Lazio con la su richiamata deliberazione in merito alla stipula dell'accordo procedimentale ivi richiamato;
Interpellata la Regione Lazio, per l'acquisizione del parere ai sensi del comma 2 dell'art. 13 del decreto-legge 50 del 17 maggio 2022 convertito con modificazioni con legge n. 91 del 17 luglio 2022, con nota del Commissario straordinario prot. n. RM/2024/0002738 del 24 maggio 2024, la stessa non si e' espressa entro i termini di quindici giorni dalla richiesta, quindi cosi' come previsto dal comma 2 dell'art. 13 del decreto-legge n. 50/2022, si procede anche in mancanza di tale pronuncia;
Per quanto espresso in narrativa e nei considerata;

Dispone:

in relazione all'avvenuta approvazione dei progetti relativi alle opere di pubblica utilita' di cui agli impianti di via di Casal Selce e di via della Stazione di Cesano, per effetto di quanto disposto con le ordinanze commissariali n. 18 del 29 settembre 2023 e n. 31 del 7 dicembre 2023, in forza del disposto di cui all'art. 13, comma 2, del decreto-legge n. 50/2022 convertito con modificazioni dalla legge n. 91/2022:
1. di dare atto dell'intervenuta efficacia delle varianti per la previsione della realizzazione di dette opere nello strumento urbanistico vigente, stanti la notifica e le comunicazioni di rito intervenute, in ossequio a quanto disposto dai su richiamati provvedimenti commissariali, e l'assenza di manifestazioni di dissenso;
2. l'apposizione, ai sensi degli articoli 9, comma 1, e 10, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni, del vincolo preordinato all'esproprio sulle aree come di seguito identificate al Catasto dei Terreni di Roma Capitale:
Foglio 325, particelle 63/p, 67/p, 68/p, 69/p, 70/p, 71/p e 190/p, nella proprieta' della Regione Lazio, in riferimento alla struttura impiantistica riferita alla localita' via di Casal Selce (Municipio XIII);
Foglio n. 28, particella catastale, n. 248/p, nella proprieta' della societa' SATA S.r.l., in riferimento l'impianto, localizzato in via della Stazione di Cesano snc. (Municipio XV);
3. di riconoscere, ex art. 12, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni, l'efficacia della dichiarazione di pubblica utilita' delle opere, anche ai fini della successiva notifica entro il termine di cui all'art. 20, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni, a ciascuna parte proprietaria, dell'elenco dei beni da espropriare e delle somme loro offerte a titolo di indennita' provvisoria;
4. nelle more della conclusione delle procedure di gara bandite da AMA S.p.a. per la realizzazione degli impianti di cui alla presente ordinanza, di autorizzare l'accesso alle aree di proprieta' della Regione Lazio e della societa' SATA S.r.l. site, rispettivamente, in zona via di Casal Selce e Viale della Stazione di Cesano - come catastalmente individuate al punto 2 - del personale tecnico in forza presso la societa' AMA S.p.a., la Soprintendenza di Stato nonche' presso le ditte specializzate Isa Restauri e Costruzioni S.r.l. - Scavi Archeologici, Tecnogeo Group S.r.l. - Indagini Geognostiche, Lab Analysis - Analisi Ambientali, di cui all'Allegato 1 che forma parte integrante e sostanziale della presente ordinanza;
5. che l'autorizzazione all'accesso, di cui al punto 4 del presente provvedimento, e' rilasciata per le sole finalita' previste dall'art. 15, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni e che l'efficacia della stessa e' subordinata alla preventiva informativa, notificata o comunicata ai proprietari e ai possessori dei beni interessati da parte della Direzione 2 dell'Ufficio di supporto al Commissario, nei termini e le modalita' indicate dai commi 2 e 3 del succitato art. 15;
6. di derogare a quanto disposto dalla Giunta regionale del Lazio, con deliberazione n. 599 del 2 agosto 2019, in merito alla stipula dell'accordo procedimentale, ai sensi dell'art. 11 della legge n. 241/1990, «volto all'adozione da parte dell'Amministrazione di Roma Capitale, previa intesa sulla misura della consistenza e dell'indennita', del decreto che dispone l'esproprio dei terreni di proprieta' regionale, distinti al Catasto Terreni del Comune di Roma al foglio 325, particelle 63p, 67p, 68p, 69p, 70p, 71p, 190p, per la realizzazione di un impianto di produzione compost di qualita' da raccolta differenziata dei rifiuti urbani»;
7. di autorizzare Roma Capitale a delegare ad AMA S.p.a. l'esercizio del potere espropriativo sulle aree come catastalmente individuate al punto 2 del presente provvedimento;
8. l'immediata efficacia e pubblicazione della presente ordinanza, ai sensi dell'art. 13, comma 2, del decreto-legge n. 50/2022, convertito, con modificazioni, nella legge n. 91/2022, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;
9. la notifica della presente ordinanza alla societa' AMA S.p.a., nonche' la trasmissione della stessa alla Regione Lazio, alla Citta' Metropolitana di Roma Capitale e al Comune di Roma Capitale;
10. la pubblicazione della presente ordinanza, unitamente ai suoi allegati, sul sito istituzionale del Commissario straordinario, raggiungibile al seguente indirizzo http://commissari.gov.it/giubileo2025
Avverso la presenza ordinanza e' ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale amministrativo regionale del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, ovvero ricorso al Capo dello Stato entro centoventi giorni, ai sensi del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 di «attuazione dell'art. 44 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recante delega al Governo per il riordino del processo amministrativo».
Roma, 10 giugno 2024

Il Commissario
straordinario
Gualtieri


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Avvertenza:
Gli allegati alla presente ordinanza sono consultabili sul sito istituzionale del cmmissario straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, nella sezione denominata Normativa - Ordinanze e disposizioni - Programmazione e gestione dei rifiuti a Roma accedento al link pubblico: https://commissari.gov.it/media/5vpf4yg0/allegato-1-ord-commissariale -22_2024.pdf