Gazzetta n. 137 del 13 giugno 2024 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 aprile 2024
Approvazione della variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico - rischio frana e rischio idraulico ex Autorita' di bacino della Campania centrale.


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», e, in particolare, l'art. 5, comma 1, lettera d);
Vista la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque;
Vista la direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale» e, in particolare, la parte terza, recante «Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche», nell'ambito della quale sono inseriti gli articoli 57, comma 1, lettera a), n. 2, 66, 67 e 68, che disciplinano la procedura di adozione dei Piani di bacino e, specificatamente, dei Piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, i quali prevedono, in combinato disposto, che i Piani stralcio sono approvati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza Stato-regioni, senza obbligo di sottoporre il relativo progetto a valutazione ambientale strategica (VAS);
Visto il decreto legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, emanato in attuazione della direttiva 2007/60/CE, relativo alla valutazione dalla gestione dei rischi di alluvioni;
Visto l'art. 170, comma 11, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, secondo il quale, «Fino all'emanazione di corrispondenti atti adottati in attuazione della parte terza del presente decreto, restano validi ed efficaci i provvedimenti e gli atti emanati in attuazione delle disposizioni di legge abrogate dall'art. 175»;
Visto il vigente Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PSAI) dell'Autorita' di bacino della Campania centrale, adottato con delibera del Comitato istituzionale 23 febbraio 2015, n. 1, e approvato dal Consiglio regionale della Campania, con delibera 21 ottobre 2015, n. 466 (attestato n. 437/2 del 19 febbraio 2016);
Visto l'art. 40 delle norme di attuazione del PSAI, rubricato «Aggiornamento e varianti del piano»;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221, recante «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali» e, in particolare, l'art. 51 che sostituisce integralmente gli articoli 63 e 64 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e dispone la soppressione delle Autorita' di bacino nazionali, interregionali e regionali di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, con efficacia a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di cui al comma 3 del novellato art. 63 del citato decreto legislativo n. 152 del 2006;
Visto l'art. 64, comma 1, lettera e), del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, come sostituito dall'art. 51 della citata legge 28 dicembre 2015, n. 221, che istituisce, tra gli altri, il distretto idrografico dell'Appennino meridionale, nella cui sfera di competenza territoriale confluiscono i bacini del Liri-Garigliano, Volturno, Sele, Sinni e Noce, Bradano, Saccione, Fortore e Biferno, Ofanto, Lao, Trigno, bacini della Campania, bacini della Puglia, bacini della Basilicata, bacini della Calabria e bacini del Molise;
Visto l'art. 63 del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, come sostituito dall'art. 51 della citata legge n. 221 del 2015, che istituisce, in ogni distretto idrografico, un'Autorita' di bacino distrettuale, di seguito denominata «Autorita' di bacino», la quale subentra in tutti i rapporti giuridici delle soppresse Autorita' di bacino nazionali, interregionali e regionali di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, con la tempistica indicata dal richiamato art. 51, comma 4, della citata legge n. 221 del 2015;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 ottobre 2016, n. 294, emanato in attuazione dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, entrato in vigore il 17 febbraio 2017, che disciplina l'attribuzione e il trasferimento del personale e delle risorse finanziarie e strumentali, ivi comprese le sedi, dalle Autorita' di bacino nazionali, interregionali e regionali, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, alle Autorita' di bacino di nuova istituzione e costituisce il termine a partire dal quale le Autorita' nazionali, interregionali e regionali si considerano soppresse;
Visto, in particolare, l'art. 12, comma 6, del suddetto decreto ministeriale n. 294 del 2016, il quale prevede che, fino alla nomina dei segretari generali delle Autorita' di bacino distrettuali, i segretari generali delle soppresse Autorita' di bacino di rilievo nazionale si avvalgono, anche mediante delega di firma, delle strutture delle ex Autorita' di bacino nazionali, interregionali e regionali, ovvero, d'intesa con le regioni, delle strutture regionali comprese nel distretto;
Visto, altresi', il comma 7 del suddetto art. 12, il quale prevede che, fino all'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma 4 dell'art. 63 del decreto legislativo n. 152 del 2006, le attivita' di pianificazione di bacino e le attivita' di aggiornamento e di modifica dei Piani, facenti capo alle soppresse Autorita' di bacino nazionali, interregionali e regionali, sono esercitate con le modalita' di cui al comma 6 e che, nelle more dell'approvazione di detto decreto, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare approva gli atti necessari per assicurare l'aggiornamento dei Piani di bacino e relativi stralci;
Vista l'approvazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 aprile 2018, previsto dal comma 4 dell'art. 63 del decreto legislativo n. 152 del 2006, concernente l'individuazione e il trasferimento delle unita' di personale e delle risorse strumentali e finanziarie dalle soppresse Autorita' di bacino di cui alla legge n. 183 del 1989 alle Autorita' di bacino distrettuali;
Richiamato l'art. 12, comma 7, del citato decreto ministeriale n. 294 del 2016, che individua nell'approvazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'art. 63, comma 4, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, il termine ultimo affinche' il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare potesse approvare gli atti necessari per assicurare l'aggiornamento dei Piani di bacino e relativi stralci funzionali e territoriali, d'intesa con le regioni e le Autorita' di bacino ricadenti nei singoli distretti;
Viste le delibere nn. 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90 e 91 del 29 novembre 2016, con le quali il Comitato istituzionale della soppressa Autorita' di bacino regionale della Campania centrale ha adottato le proposte di riperimetrazione di aree a rischio da frana e rischio idraulico nei comuni, rispettivamente, di Castel San Giorgio (SA), frazione Aiello, Pollena Trocchia (NA), Tufino (NA) Cava alla via Epitaffio, Monte di Procida (NA), loc. via Torregavetta, Sirignano (AV) loc. Tagliata, Montoro (AV) loc. Madonnelle alla frazione Piano, Gragnano (NA) loc. via Cupa Perillo, Napoli, loc. via Tito Livio, loc. Via Marechiaro n. 88 bis e loc. via Pisani; Torre del Greco (NA);
Visto il parere favorevole della Conferenza programmatica della Regione Campania, espresso nelle sedute del 16 gennaio 2017 e del 17 gennaio 2017;
Visto che il Comitato istituzionale della soppressa Autorita' di bacino regionale della Campania centrale, con delibere nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 del 17 gennaio 2017, ha adottato le varianti al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico, rispettivamente, dei Comuni di Castel San Giorgio (SA), frazione Aiello, Pollena Trocchia (NA), Tufino (NA) Cava alla via Epitaffio, Monte di Procida (NA), loc. via Torregavetta, Sirignano (AV) loc. Tagliata, Montoro (AV) loc. Madonnelle alla frazione Piano, Gragnano (NA) loc. via Cupa Perillo, Napoli, loc. via Tito Livio, loc. Via Marechiaro n. 88-bis e loc. via Pisani;
Visto, altresi', che il medesimo Comitato istituzionale, con delibera n. 26 del 31 gennaio 2017, ha adottato la variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico per il Comune di Torre del Greco (NA);
Preso atto che la variante in questione e' vigente dal 2017, dalla pubblicazione sul BURC dell'avviso di adozione di riperimetrazione di aree a rischio idraulico e rischio da frana e che sulle nuove aree e' applicata la normativa di attuazione;
Viste le note n. 0151522 del 2 marzo 2017 e n. 0223558 del 27 marzo 2017, con le quali la Regione Campania, Dipartimento politiche territoriali, in linea con quanto disposto dal citato decreto ministeriale n. 294 del 2016, ha trasmesso all'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale la documentazione riguardante le varianti al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PSAI) della soppressa Autorita' di bacino regionale Campania centrale, non concluse e da perfezionare, derivate da studi e approfondimenti con revisioni delle condizioni di rischio e pericolosita' di porzioni di territorio di alcuni comuni;
Vista la nota n. 5872 del 14 marzo 2017, con la quale la Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha fornito a tutte le Autorita' di bacino chiarimenti e indirizzi per l'approvazione degli atti di pianificazione di bacino, ai sensi dell'art. 12, commi 6 e 7, del decreto del Ministro dell'ambiente n. 294 del 2016;
Visto il decreto n. 446 del 7 dicembre 2017, con il quale Il Segretario generale dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale, tenuto conto che le singole varianti sono a tutti gli effetti vigenti, ha preso atto del procedimento finora espletato e ha proposto l'adozione alla Conferenza istituzionale permanente;
Vista la deliberazione n. 2.5 del 18 novembre 2019 della Conferenza istituzionale permanente dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale, che ha preso atto della vigenza della variante al citato Piano stralcio per l'assetto idrogeologico-rischio frana e rischio idrogeologico, concernente la riperimetrazione delle porzioni di territorio dei comuni sopraindicati, al solo fine della regolarizzazione formale di detta variante con successiva approvazione mediante decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
Visto il parere tecnico reso dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, con nota n. 170094 del 9 giugno 2023, nel quale, preso atto che si tratta di varianti gia' vigenti, non si formulano osservazioni in merito;
Vista la nota n. 24536 del 13 giugno 2023, con la quale il Ministero dell'economia e delle finanze ha dichiarato di non avere osservazioni da formulare ai fini del prosieguo del procedimento;
Visto il parere n. 158/CSR espresso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 12 luglio 2023;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2024;
Sulla proposta del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica;

Decreta:

Art. 1
Approvazione della variante al Piano stralcio per l'Assetto
idrogeologico

1. E' approvata la variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PSAI) - Rischio frana e rischio idraulico di cui alla delibera 23 febbraio 2015, n. 1, del Comitato istituzionale della soppressa Autorita' di bacino della Campania centrale, concernente la riperimetrazione delle aree a rischio relativamente ai Comuni di Castel San Giorgio (SA), frazione Aiello, Pollena Trocchia (NA), Tufino (NA) Cava alla via Epitaffio, Monte di Procida (NA), loc. via Torregavetta, Sirignano (AV) loc. Tagliata, Montoro (AV) loc. Madonnelle alla frazione Piano, Gragnano (NA) loc. via Cupa Perillo, Napoli, loc. via Tito Livio, loc. Via Marechiaro n. 88 bis e loc. via Pisani; Torre del Greco (NA), nei termini indicati dalla delibera 18 novembre 2019, n. 2.5 della Conferenza istituzionale permanente della predetta Autorita'.
 
Art. 2

Disposizioni finali

1. Il presente decreto e' depositato presso la sede dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale e presso il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica - Direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche, nonche', presso la sede della Regione Campania.
2. L'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale e' incaricata dell'esecuzione del presente decreto.
Il presente decreto e' inviato ai competenti uffici per il controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 9 aprile 2024

Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Meloni
Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica
Pichetto Fratin

Registrato alla Corte dei conti il 23 maggio 2024 Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, n. 1519