Gazzetta n. 16 del 20 gennaio 2024 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 22 dicembre 2023
Approvazione del Piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale 2021.


IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 di attuazione della direttiva 96/92/CE, recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica;
Visto il decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato 25 giugno 1999, recante determinazione dell'ambito della rete elettrica di trasmissione nazionale e successive integrazioni;
Visto il decreto-legge 29 agosto 2003, n. 239, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 2003, n. 290, recante disposizioni urgenti per la sicurezza del sistema elettrico nazionale e per il recupero di potenza di energia elettrica, e successive modifiche e integrazioni;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 maggio 2004, recante criteri, modalita' e condizioni per l'unificazione della proprieta' e della gestione della rete elettrica nazionale di trasmissione;
Vista la legge 23 agosto 2004, n. 239, recante riordino del settore energetico, nonche' delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia;
Visto il decreto del Ministro delle attivita' produttive 20 aprile 2005, recante concessione alla societa' Gestore della rete di trasmissione nazionale S.p.a. delle attivita' di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica nel territorio nazionale;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 15 dicembre 2010, recante modifica e aggiornamento della convenzione annessa alla concessione rilasciata alla societa' Terna per le attivita' di trasmissione e dispacciamento;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, relativa alla modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE;
Visto il decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93, recante attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica, nonche' abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE;
Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con legge 11 settembre 2020, n. 120, recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale;
Visto, in particolare, l'art. 36, comma 12, del suddetto decreto legislativo n. 93/2011, come modificato dal decreto-legge n. 76/2020, come convertito dalla legge 120/2020, che prevede che la societa' Terna S.p.a. (di seguito Terna) predisponga ogni due anni, entro il 31 gennaio, un Piano decennale di sviluppo della rete di trasmissione nazionale (di seguito RTN), coerente con gli obiettivi in materia di fonti rinnovabili, di decarbonizzazione e di adeguatezza e sicurezza del sistema energetico stabiliti nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (di seguito PNIEC). e che il Ministro dello sviluppo economico (ora Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica), lo approvi, acquisito il parere delle Regioni territorialmente interessate dagli interventi in programma e tenuto conto delle valutazioni formulate dall'Autorita' di regolazione del settore ARERA, in esito alla consultazione pubblica;
Considerato che le competenze in materia di energia ai sensi del decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22 sono state trasferite dal Ministero dello sviluppo economico al Ministero della transizione ecologica;
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri» e, nello specifico, l'art. 4 che prevede che il Ministero della transizione ecologica assuma la nuova denominazione di Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica;
Visto il regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima che modifica le direttive (CE) n. 663/2009 e (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 94/22/CE, 98/70/CE, 2009/31/CE, 2009/73/CE, 2010/31/UE, 2012/27/UE e 2013/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive del Consiglio 2009/119/CE e (UE) 2015/652 e che abroga il regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e, in particolare, l'art. 3, il quale ha previsto che entro il 31 dicembre 2019, ciascuno Stato membro dovesse notificare alla Commissione europea un proprio piano integrato per l'energia e il clima;
Visto il Piano nazionale per l'energia e il clima, predisposto dal Governo italiano e notificato nel dicembre 2019 alla Commissione europea (nel seguito anche: PNIEC 2019) e il successivo documento di aggiornamento, inviato alla Commissione a luglio 2023 (PNIEC 2023);
Vista la legge costituzionale 7 novembre 2022, n. 2, recante «Modifica all'art. 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarita' delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularita'», che ha inserito all'art. 119 della Costituzione il seguente comma: «La Repubblica riconosce le peculiarita' delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularita'»;
Considerato che Terna, con note prot. 83564 del 23 dicembre 2020 e prot.n. 3447 del 1° febbraio 2021, in considerazione dell'elaborazione in corso dei nuovi scenari Terna/Snam come richiesto da ARERA e della conseguente necessita' per il gestore di aggiornare anche le analisi costi benefici i cui risultati sono necessari per la redazione del PdS 2021, ha chiesto di derogare alla scadenza del termine del 31 gennaio, previsto dal decreto ministeriale 20 aprile 2015 per la trasmissione del PdS, spostando tale termine al 30 giugno 2021;
Considerato che il Ministero dello sviluppo economico (ora Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica) ha accordato le deroghe richieste, sollecitando in ogni caso la societa' Terna a svolgere tutte le attivita' pianificatorie necessarie ad attuare quanto previsto anche dal decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93;
Vista la nota di Terna, prot. n. 15626 del 18 maggio 2021, con la quale Terna ha trasmesso a questo Ministero il Piano di sviluppo relativo all'anno 2021 (di seguito PdS 2021), predisposto ai sensi dell'art. 1-ter del decreto-legge 239/2003, dell'art. 9 del decreto ministeriale 15 dicembre 2010 e dell'art. 36 del decreto legislativo 93/2011;
Viste la nota prot. TE/P2022-0018704 del 3 marzo 2022, con la quale Terna, sulla base del Rapporto preliminare (RP) riguardante i possibili impatti ambientali significativi dell'attuazione del PdS 2021, ha formalmente avviato, ai sensi dell'art. 13, primo comma, del decreto legislativo n. 152/2006, la fase di consultazione con l'Autorita' competente per la VAS e con gli altri soggetti competenti in materia ambientale, al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel Rapporto ambientale (RA), che costituisce parte integrante del Piano e ne accompagna l'intero processo di elaborazione ed approvazione, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 152/2006;
Vista la nota prot. n. 27074 del 3 marzo 2022 con la quale la DGVA del Ministero della transizione ecologica (ora Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica), in qualita' di Autorita' competente per la VAS, ha comunicato la procedibilita' dell'istanza e fornito indicazioni circa l'avvio della consultazione, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 152/2006;
Vista il prot. 5573 del 5 agosto 2022, con la quale l'Autorita' competente per la VAS ha reso noto, ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo n. 152/2006, il parere n. 42 del 4 agosto 20222 con il quale la Commissione VAS, relativamente alla consultazione del Rapporto preliminare del PdS 2021, ha dato indicazione sulle informazioni da includere nel Rapporto ambientale (parere di scoping);
Vista la nota prot. 35049 del 24 ottobre 2022, con la quale Terna ha trasmesso a questo Ministero, in qualita' di Autorita' procedente per la VAS, il RA e la sintesi non tecnica, al fine di avviare la fase di consultazione di cui all'art. 14, comma 1, del decreto legislativo n. 152/2006;
Considerato che questa Autorita' procedente ha provveduto, mediante pubblicazione del comunicato nella Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 255 del 31 ottobre 2022, ad avviare la fase di consultazione pubblica del PdS 2021 e del relativo RA e che tale fase si e' conclusa in data 15 dicembre 2022;
Considerato che Terna con nota prot. n. TERNA/P20230064509 del 20 giugno 2023, ha trasmesso all'Autorita' competente per la VAS un documento integrativo volontario di risposta alle osservazioni pervenute durante la suddetta fase di consultazione;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica n. 356 del 2 novembre 2023, con il quale l'Autorita' competente per la VAS ha emanato il parere motivato di VAS sul PdS 2021, con condizioni, raccomandazioni e suggerimenti sul PdS 2021 e sul relativo RA, con allegati il parere della Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA-VAS prot. n. 498/23 dell'8 agosto 2023 e il parere tecnico di competenza della Direzione generale archeologica belle arti e paesaggio del MiC prot. n. 7563-P del 28 febbraio 2023;
Vista la nota prot. GRUPPOTERNA/P202300116884 del 15 novembre 2023, con la quale, in riferimento al provvedimento di VAS, Terna ha trasmesso all'Autorita' competente per la VAS il documento integrativo al Rapporto ambientale «Addendum al RA PdS 2021»;
Vista la nota n. 188313 del 20 novembre 2023 con la quale l'Autorita' procedente per la VAS ha attivato il confronto con l'Autorita' competente per la VAS ai sensi dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 152/2006, alla luce del suddetto parere motivato e dell'Addendum sopracitato, convocando una riunione, tenutasi il 23 novembre 2023, con la partecipazione dei rappresentati del Ministero della cultura;
Vista la nota n. 197202 del 1° dicembre 2023, con la quale e' stato trasmesso all'Autorita' competente per la VAS e al Ministero della cultura il verbale della predetta riunione, ai fini della collaborazione istituzionale di cui all'art. 15, comma 2, del decreto legislativo 152/2006;
Considerato che, in esito alla attivazione del predetto confronto istituzionale tra Ministeri, ai sensi dell'art. 15, comma 2, del decreto legislativo. n. 152/2006, le amministrazioni hanno concordato in particolare le indicazioni metodologiche di cui Terna dovra' tener conto nelle successive fasi progettuali dei singoli interventi di sviluppo;
Considerato che l'Autorita' procedente ha predisposto, in adempimento all'art. 17 del decreto legislativo 152/2006, la Dichiarazione di sintesi, come condivisa con l'Autorita' competente per la VAS e il Ministero della cultura, in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali siano state integrate nel Piano, nonche' le modalita' per ulteriori integrazioni e le misure adottate in merito al monitoraggio di cui all'art. 18 del decreto legislativo 152/2006;
Vista la nota n. 202736 dell'11 dicembre 2023, con la quale questo Ministero ha trasmesso all'Autorita' competente per la VAS e al Ministero della cultura la Dichiarazione di sintesi;
Visto il parere n. 335/2022/I/EEL del 19 luglio 2022 con il quale l'Autorita' di regolazione ARERA ha rilasciato nulla osta all'approvazione del PdS 2021, nei seguenti termini:
1) parere favorevole all'intervento di sviluppo HVDC Sicilia - Continente, parte del progetto codice 723-P;
2) parere contrario ai seguenti interventi, con la richiesta che siano posti «in valutazione» ossia senza attivita' realizzative nell'orizzonte di Piano decennale;
a) il secondo polo nell'ambito dell'interconnessione Italia - Montenegro, codice 401-P;
b) il progetto di interconnessione HVDC tra Italia e Slovenia, parte dell'intervento codice 200-I;
c) il progetto 354-N Interconnessione Isola del Giglio;
d) il progetto 630-N Interconnessione Isola di Favignana;
3) nulla osta all'approvazione dello schema di Piano 2021, ad esclusione dei progetti indicati al punto precedente e a ulteriore condizione che:
a) per l'intervento SA.CO.I. 3 Sardegna-Corsica-Italia continentale, codice 301-P, vengano adeguatamente valorizzati, a riduzione degli oneri per il sistema elettrico nazionale, il contributo da parte francese, come prefigurato da Terna, nonche' gli eventuali contributi europei che paiono auspicabili in relazione alle esternalita' positive dell'intervento in materia di sicurezza di approvvigionamento per i sistemi elettrici insulari di Corsica e Sardegna e di innovazione per il sistema europeo;
b) la realizzazione dell'intervento di interconnessione Italia - Tunisia, codice 601-I, sia condizionata a un significativo finanziamento da parte della Commissione europea o di altri sistemi nazionali, da quantificarsi, come specificato nella richiesta di Terna di allocazione transfrontaliera dei costi, in almeno il 50% dei costi di investimento;
c) il progetto di nuovo HVDC Italia - Grecia (GRITA2), codice 554-N, sia oggetto di ulteriori approfondimenti e venga valutato in sede di parere sullo schema di Piano di sviluppo 2023;
4) conferma della raccomandazione a Terna, ai sensi dell'art. 43, comma 6, del decreto legislativo 93/11, di analizzare separatamente, nei futuri schemi di Piani di sviluppo, l'intervento relativo al secondo polo dell'interconnessione Italia - Montenegro, per conformita' alle caratteristiche del progetto codice 28 del TYNDP 2020 e di non includere tale intervento nelle «reti base» ai fini delle analisi costi benefici;
5) conferma come parte integrale e prioritaria del Piano di sviluppo dei seguenti progetti di promotori diversi da Terna:
a) PCI codice 2.14 Interconnessione fra Thusis/Sils (CH) e Verderio Inferiore (IT), attualmente denominata «Greenconnector»;
b) interconnessione Somplago (IT) -Wurmlach (AT);
c) interconnessione AC 110 kV Redipuglia (IT) - Vrtojba (SI);
d) interconnessione AC 110-132 kV Dekani (SI) - Zaule (IT);
6) la raccomandazione circa l'elevata priorita' agli interventi di sviluppo SA.CO. I. 3, HVDC Centro Sud - Centro Nord e HVDC Sicilia - Sardegna;
7) la richiesta a Terna, ai sensi dell'art. 36, comma 14-bis, del decreto legislativo 93/11, di includere nei futuri schemi di Piano di sviluppo una scheda intervento relativa alla seconda interconnessione Italia - Malta, qualora - come attualmente indicato da ENTSO-E - essa venga inclusa nei prossimi TYNDP europei;
Considerato che, in merito alla condizione di cui al punto 3 riguardante l'interconnessione con le isole, si ritiene di dover raccomandare, per il prossimo Piano di sviluppo, una nuova valutazione e rimodulazione in considerazione del nuovo principio costituzionale di cui all'art. 119 introdotto della legge costituzionale 7 novembre 2022, n. 2, relativo al riconoscimento delle peculiarita' delle Isole e al superamento degli svantaggi derivanti dall'insularita';
Ritenuto, per quanto sopra esposto, di recepire le valutazioni dell'ARERA sul Piano contenute nel predetto parere;
Vista la nota prot. n. 0183460 del 13 novembre 2023, con la quale questo Ministero ha invitato le amministrazioni regionali ad esprimere il proprio competente parere ai fini dell'approvazione del PdS 2021, in attuazione del citato art. 36, comma 12, del decreto legislativo n. 93/2011;
Preso atto dei pareri delle regioni di sotto elencati:
- nota prot.n. 1398707 del 1° dicembre 2023 della Direzione regionale infrastrutture e mobilita' della Regione Lazio;
- nota prot.n. 660292 del 12 dicembre 2023 della Direzione ricerca innovazione e competitivita' energetica della Regione del Veneto;
- nota prot. n. 15819 del 15 dicembre 2023 del Dipartimento sviluppo economico della Regione Puglia;
Considerata la coerenza del Piano proposto con gli obiettivi e i contenuti dati dalla legge, oltre che con gli obiettivi in materia di fonti rinnovabili, di decarbonizzazione e di adeguatezza e sicurezza del sistema energetico stabiliti nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima;
Ritenuto, pertanto, di adottare il provvedimento di approvazione, essendosi favorevolmente conclusa l'istruttoria del procedimento;

Decreta:

Art. 1

1. E' approvato il Piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale 2021 predisposto dalla societa' Terna S.p.a., nei limiti e tenuto conto delle prescrizioni e delle raccomandazioni riportate in premessa.
 
Art. 2

1. Il presente provvedimento e' pubblicato nel sito www.mase.gov.it unitamente al Piano di cui all'art. 1 e a tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria, ivi compresa la documentazione relativa al parere motivato, la dichiarazione di sintesi e le misure adottate in merito al monitoraggio
 
Art. 3

1. Avverso la presente approvazione e' ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale competente o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato, nel termine, rispettivamente, di sessanta e centoventi giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale.
Roma, 22 dicembre 2023

Il Ministro: Pichetto Fratin