Gazzetta n. 290 del 13 dicembre 2023 (vai al sommario)
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
DECRETO 1 dicembre 2023
Liquidazione coatta amministrativa della «Agon societa' cooperativa», in Bari e nomina del commissario liquidatore.


IL MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY

Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile;
Visto il Titolo VII, Parte prima, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante «Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155»;
Visto l'art. 390 del medesimo decreto legislativo;
Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 luglio 2021, n. 149, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero delle imprese e del made in Italy»;
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre 2022, n. 204, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri», che all'art. 2, comma 1, prevede che «il Ministero dello sviluppo economico assume la denominazione di Ministero delle imprese e del made in Italy» e all'art. 2, comma 4, prevede che «le denominazioni "Ministro delle imprese e del made in Italy" e "Ministero delle imprese e del made in Italy" sostituiscono, a ogni effetto e ovunque presenti, le denominazioni "Ministro dello sviluppo economico" e "Ministero dello sviluppo economico"»;
Viste le risultanze ispettive dalle quali si rileva lo stato d'insolvenza della societa' cooperativa «Agon societa' cooperativa»;
Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d'ufficio presso il competente registro delle imprese, e dalla situazione patrimoniale aggiornata al 31 dicembre 2022, trasmessa dal legale rappresentante, che evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo patrimoniale di euro 598.909 si riscontra una massa debitoria di euro 6.971.333,00 ed un patrimonio netto negativo di euro -7.566.672,00;
Considerato che in data 11 marzo 2022 e' stato assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, dando comunicazione dell'avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati;
Vista la nota del 18 marzo 2022, con la quale il legale rappresentante della societa' cooperativa ha formulato le proprie controdeduzioni, dichiarando di aver depositato presso il Tribunale di Bari in data 28 febbraio 2022 una proposta di accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis, comma 6, regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, in virtu' della quale ha auspicato la sospensione del procedimento;
Vista la nota del 23 febbraio 2023, con la quale questa amministrazione ha invitato il legale rappresentante della societa' a fornire informazioni circa lo stato del ricorso relativo all'accordo di ristrutturazione del debito, depositato presso il Tribunale competente, nonche' a produrre una situazione patrimoniale aggiornata, controfirmata, attestante il superamento dello stato di insolvenza;
Preso atto della nota del 20 marzo 2023, con la quale il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione ha comunicato che l'organo amministrativo, con nuova determina, ha approvato il ritiro della proposta di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis presentata presso in Tribunale di Bari in data 28 febbraio 2022 e l'avvio di una nuova procedura di ristrutturazione dei debiti ai sensi degli articoli 57, 63 e seguenti del Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza e di cui al decreto legislativo n. 14 del 12 gennaio 2019, depositata il 15 febbraio 2023 presso il Tribunale competente, che ha fissato l'udienza per il giorno 4 aprile 2023; relativamente alla situazione patrimoniale, invece, il legale rappresentante si riservava di inviarla dopo l'aggiornamento delle partite contabili nel bilancio 2022;
Viste le successive note del 21 settembre 2023 e dell'11 ottobre 2023, con le quali questa amministrazione ha sollecitato la trasmissione della situazione patrimoniale aggiornata, trasmessa dall'ente in data 13 ottobre 2023, dalla quale e' emerso un aggravamento del preesistente stato di insolvenza;
Vista la nota del 25 ottobre 2023, con la quale il legale rappresentante ha trasmesso il ricorso per l'apertura della liquidazione giudiziale con cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha richiesto l'apertura della liquidazione giudiziale della cooperativa, con udienza fissata per il giorno 23 novembre 2023;
Visto il predetto ricorso, nel quale veniva evidenziata l'inesistenza di dati di fatto idonei ad una prognosi favorevole sulla capacita' solutoria dell'impresa, data la gravita' dell'esposizione debitoria;
Ritenuto che la situazione economico-finanziaria negativa della cooperativa in questione sia insanabile;
Ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta societa' cooperativa e di nominare il relativo commissario liquidatore;
Considerato che il nominativo del professionista cui affidare l'incarico di commissario liquidatore e' stato selezionato dalla direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle societa' dalla Banca dati di cui alla direttiva ministeriale del 9 giugno 2022, in ottemperanza ai criteri citati negli articoli 3 e 4 della predetta direttiva cosi' come applicati ai sensi del punto 4, lettera c), della direttiva ministeriale del 12 maggio 2023;

Decreta:

Art. 1

1. La societa' cooperativa «Agon societa' cooperativa» con sede in Bari (codice fiscale 07964930726) e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile.
2. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario liquidatore il dott. Giuseppe Clemente, nato a Altamura (BA) il 30 maggio 1984 (codice fiscale CLMGPP84E30A225K), ivi domiciliato in via Papa Giovanni XXIII, n. 6.
 
Art. 2

1. Al predetto commissario liquidatore spetta il trattamento economico previsto dal decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 3 novembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 5 dicembre 2016.
2. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
3. Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ove ne sussistano i presupposti di legge.
Roma, 1° dicembre 2023

Il Ministro: Urso