Gazzetta n. 243 del 17 ottobre 2023 (vai al sommario)
DECRETO LEGISLATIVO 26 settembre 2023, n. 143
Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol recanti modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, in materia di urbanistica e di tutela del paesaggio.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l'articolo 87, comma quinto, della Costituzione;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante «Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige» e, in particolare, gli articoli 8 e 16;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, recante «Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige in materia di urbanistica ed opere pubbliche» e, in particolare, l'articolo 21;
Sentita la Commissione paritetica per le norme di attuazione, prevista dall'articolo 107, comma 1, del citato decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 18 settembre 2023;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della sicurezza energetica, della cultura e dell'economia e delle finanze;

Emana
il seguente decreto legislativo:

Art. 1
Modifiche all'articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica
22 marzo 1974, n. 381

1. All'articolo 21 del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il secondo comma e' sostituito dal seguente: «I piani urbanistici di grado subordinato sono approvati secondo le modalita' stabilite dalla legge provinciale.»;
b) dopo il terzo comma sono aggiunti, in fine, i seguenti:
«Fermi restando i limiti previsti dalle disposizioni statali in materia di ordinamento civile con riferimento al diritto di proprieta' e alle connesse norme del codice civile e alle disposizioni integrative, in relazione alle peculiari caratteristiche tipologiche, architettoniche, ambientali, paesaggistiche e culturali che contrassegnano l'assetto edilizio, insediativo e territoriale montano delle Province autonome, sull'intero territorio provinciale sono esclusi dal computo della distanza tra fabbricati e dai confini gli aggetti dei fabbricati medesimi, quali sporti di gronda, balconi, scale aperte ed altri elementi, anche decorativi, fino alla misura di 1,50 m. e comunque nella misura massima, in ogni caso non superiore a 2 m., stabilita dalle disposizioni normative o amministrative provinciali e comunali, nonche' i dispositivi di isolamento termico dei prospetti e delle coperture degli edifici e quelli connessi ad interventi di adeguamento o di miglioramento antisismico realizzati in osservanza delle predette disposizioni normative e amministrative provinciali e comunali.
Le Province di Trento e di Bolzano esercitano le funzioni legislative e amministrative ad esse spettanti in materia di tutela del paesaggio ai sensi degli articoli 8, primo comma, numero 6), e 16 del predetto Statuto di autonomia, con l'osservanza dei limiti di cui agli articoli 4 e 8 dello Statuto stesso e in applicazione della Convenzione europea sul paesaggio, fatta a Firenze il 20 ottobre 2000, e ratificata con legge 9 gennaio 2006, n. 14, nonche' della Convenzione per la protezione delle Alpi, fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991, ratificata e resa esecutiva con legge 14 ottobre 1999, n. 403.
Nel rispetto di quanto previsto dal quinto comma, gli strumenti di pianificazione paesaggistica sono approvati secondo le modalita' stabilite dalla legge provinciale e disciplinano le forme e i modi per la tutela e la valorizzazione del paesaggio, al fine di garantire elevati livelli di qualita' del paesaggio urbanizzato, agrario e naturale.
Nel rispetto di quanto previsto dal quinto e sesto comma, le Province possono disciplinare con legge provinciale nonche' con atti normativi e amministrativi a carattere attuativo le procedure autorizzative in materia di tutela del paesaggio, anche dettando disposizioni finalizzate alla semplificazione procedimentale nel quadro dei livelli e delle misure di tutela previsti dagli strumenti di pianificazione di cui al sesto comma. La predetta disciplina provinciale concernente il procedimento di autorizzazione paesaggistica tiene luogo della corrispondente normativa statale in materia.».
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Dato a Roma, addi' 26 settembre 2023

MATTARELLA

Meloni, Presidente del Consiglio dei
ministri

Calderoli, Ministro per gli affari
regionali e le autonomie

Salvini, Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti

Pichetto Fratin, Ministro
dell'ambiente e della sicurezza
energetica

Sangiuliano, Ministro della cultura

Giorgetti, Ministro dell'economia e
delle finanze Visto, il Guardasigilli: Nordio

N O T E

Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato e' stato redatto
dall'amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle
disposizioni sulla promulgazione delle leggi,
sull'emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica
e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana,
approvato con D.P.R. 28 dicembre 1985, n. 1092, al solo
fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge
modificate o alle quali e' operato il rinvio. Restano
invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi
qui trascritti.
Note alle premesse:
- L'art. 87, quinto comma, della Costituzione,
conferisce al Presidente della Repubblica il potere di
promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi valore di
legge ed i regolamenti.
- Il decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo
1974, n. 381, recante «Norme di attuazione dello statuto
speciale per la regione Trentino-Alto Adige in materia di
urbanistica ed opere pubbliche», e' pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale 27 agosto 1974, n. 223.
- Il testo dell'art. 107 del decreto del Presidente
della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante
«Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali
concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto
Adige», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 20 novembre
1972, n. 301, e' il seguente:
«Art. 107. - Con decreti legislativi saranno emanate le
norme di attuazione del presente statuto, sentita una
commissione paritetica composta di dodici membri di cui sei
in rappresentanza dello Stato, due del Consiglio regionale,
due del Consiglio provinciale di Trento e due di quello di
Bolzano. Tre componenti devono appartenere al gruppo
linguistico tedesco o ladino.
In seno alla commissione di cui al precedente comma e'
istituita una speciale commissione per le norme di
attuazione relative alle materie attribuite alla competenza
della provincia di Bolzano, composta di sei membri, di cui
tre in rappresentanza dello Stato e tre della provincia.
Uno dei membri in rappresentanza dello Stato deve
appartenere al gruppo linguistico tedesco o ladino; uno di
quelli in rappresentanza della provincia deve appartenere
al gruppo linguistico italiano. La maggioranza dei
consiglieri provinciali del gruppo linguistico tedesco o
italiano puo' rinunciare alla designazione di un proprio
rappresentante in favore di un appartenente al gruppo
linguistico ladino.».

Note all'art. 1:
- Si riporta il testo dell'articolo 21 del citato
decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n.
381, come modificato dal presente decreto:
«Art. 21. - I piani urbanistici provinciali ed i piani
territoriali di coordinamento sono approvati con legge
provinciale. I progetti di piano devono essere inviati al
Ministero dei lavori pubblici, il quale formula entro
termini stabiliti con legge provinciale eventuali
osservazioni a scopo di coordinamento, sentito il Consiglio
superiore dei lavori pubblici anche per il territorio dei
comuni di cui al primo comma dell'articolo successivo, per
quanto riguarda le esigenze della difesa nazionale.
I piani urbanistici di grado subordinato sono approvati
secondo le modalita' stabilite dalla legge provinciale.
In attuazione della competenza esclusiva in materia di
urbanistica attribuita alle Province Autonome di Trento e
di Bolzano dall'articolo 8, n. 5, dello Statuto di
autonomia, approvato con decreto del Presidente della
Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, e con l'osservanza dei
limiti di cui agli articoli 4 e 8 dello Statuto stesso, le
Province di Trento e di Bolzano disciplinano la materia
inerente la definizione degli standard urbanistici per i
rispettivi territori.
Fermi restando i limiti previsti dalle disposizioni
statali in materia di ordinamento civile con riferimento al
diritto di proprieta' e alle connesse norme del codice
civile e alle disposizioni integrative, in relazione alle
peculiari caratteristiche tipologiche, architettoniche,
ambientali, paesaggistiche e culturali che contrassegnano
l'assetto edilizio, insediativo e territoriale montano
delle Province autonome, sull'intero territorio provinciale
sono esclusi dal computo della distanza tra fabbricati e
dai confini gli aggetti dei fabbricati medesimi, quali
sporti di gronda, balconi, scale aperte ed altri elementi,
anche decorativi, fino alla misura di 1,50 m. e comunque
nella misura massima, in ogni caso non superiore a 2 m.,
stabilita dalle disposizioni normative o amministrative
provinciali e comunali, nonche' i dispositivi di isolamento
termico dei prospetti e delle coperture degli edifici e
quelli connessi ad interventi di adeguamento o di
miglioramento antisismico realizzati in osservanza delle
predette disposizioni normative e amministrative
provinciali e comunali.
Le Province di Trento e di Bolzano esercitano le
funzioni legislative e amministrative ad esse spettanti in
materia di tutela del paesaggio ai sensi degli articoli 8,
primo comma, numero 6), e 16 del predetto Statuto di
autonomia, con l'osservanza dei limiti di cui agli articoli
4 e 8 dello Statuto stesso e in applicazione della
Convenzione europea sul paesaggio, fatta a Firenze il 20
ottobre 2000, e ratificata con legge 9 gennaio 2006, n. 14,
nonche' della Convenzione per la protezione delle Alpi,
fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991, ratificata e resa
esecutiva con legge 14 ottobre 1999, n. 403.
Nel rispetto di quanto previsto dal quinto comma, gli
strumenti di pianificazione paesaggistica sono approvati
secondo le modalita' stabilite dalla legge provinciale e
disciplinano le forme e i modi per la tutela e la
valorizzazione del paesaggio, al fine di garantire elevati
livelli di qualita' del paesaggio urbanizzato, agrario e
naturale.
Nel rispetto di quanto previsto dal quinto e sesto
comma, le Province possono disciplinare con legge
provinciale nonche' con atti normativi e amministrativi a
carattere attuativo le procedure autorizzative in materia
di tutela del paesaggio, anche dettando disposizioni
finalizzate alla semplificazione procedimentale nel quadro
dei livelli e delle misure di tutela previsti dagli
strumenti di pianificazione di cui al sesto comma. La
predetta disciplina provinciale concernente il procedimento
di autorizzazione paesaggistica tiene luogo della
corrispondente normativa statale in materia.».
- Si riporta il testo degli articoli 4, 8 e 16, del
citato decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto
1972, n. 670:
«Art. 4. - In armonia con la Costituzione e i principi
dell'ordinamento giuridico della Repubblica e con il
rispetto degli obblighi internazionali e degli interessi
nazionali - tra i quali e' compreso quello della tutela
delle minoranze linguistiche locali - nonche' delle norme
fondamentali delle riforme economico-sociali della
Repubblica, la regione ha la potesta' di emanare norme
legislative nelle seguenti materie:
1) ordinamento degli uffici regionali e del personale
ad essi addetto;
2) ordinamento degli enti para-regionali;
3) ordinamento degli enti locali e delle relative
circoscrizioni;
4) espropriazione per pubblica utilita' non
riguardante opere a carico prevalente e diretto dello Stato
e le materie di competenza provinciale;
5) impianto e tenuta dei libri fondiari;
6) servizi antincendi;
7) ordinamento degli enti sanitari ed ospedalieri;
8) ordinamento delle camere di commercio;
9) sviluppo della cooperazione e vigilanza sulle
cooperative;
10) contributi di miglioria in relazione ad opere
pubbliche eseguite dagli altri enti pubblici compresi
nell'ambito del territorio regionale.».
«Art. 8. - Le Province hanno la potesta' di emanare
norme legislative entro i limiti indicati dall'art. 4,
nelle seguenti materie:
1) ordinamento degli uffici provinciali e del
personale ad essi addetto;
2) toponomastica, fermo restando l'obbligo della
bilinguita' nel territorio della provincia di Bolzano;
3) tutela e conservazione del patrimonio storico,
artistico e popolare;
4) usi e costumi locali ed istituzioni culturali
(biblioteche, accademie, istituti, musei) aventi carattere
provinciale; manifestazioni ed attivita' artistiche,
culturali ed educative locali, e, per la provincia di
Bolzano, anche con i mezzi radiotelevisivi, esclusa la
facolta' di impiantare stazioni radiotelevisive;
5) urbanistica e piani regolatori;
6) tutela del paesaggio;
7) usi civici;
8) ordinamento delle minime proprieta' culturali,
anche agli effetti dell'art. 847 del codice civile;
ordinamento dei "masi chiusi" e delle comunita' familiari
rette da antichi statuti o consuetudini;
9) artigianato;
10) edilizia comunque sovvenzionata, totalmente o
parzialmente, da finanziamenti a carattere pubblico,
comprese le agevolazioni per la costruzione di case
popolari in localita' colpite da calamita' e le attivita'
che enti a carattere extra provinciale, esercitano nelle
province con finanziamenti pubblici;
11) porti lacuali;
12) fiere e mercati;
13) opere di prevenzione e di pronto soccorso per
calamita' pubbliche;
14) miniere, comprese le acque minerali e termali,
cave e torbiere;
15) caccia e pesca;
16) alpicoltura e parchi per la protezione della
flora e della fauna;
17) viabilita', acquedotti e lavori pubblici di
interesse provinciale;
18) comunicazioni e trasporti di interesse
provinciale, compresi la regolamentazione tecnica e
l'esercizio degli impianti di funivia;
19) assunzione diretta di servizi pubblici e loro
gestione a mezzo di aziende speciali;
20) turismo e industria alberghiera, compresi le
guide, i portatori alpini, i maestri e le scuole di sci;
21) agricoltura, foreste e Corpo forestale,
patrimonio zootecnico ed ittico, istituti fitopatologici,
consorzi agrari e stazioni agrarie sperimentali, servizi
antigrandine, bonifica;
22) espropriazione per pubblica utilita' per tutte le
materie di competenza provinciale;
23) costituzione e funzionamento di commissioni
comunali e provinciali per l'assistenza e l'orientamento
dei lavoratori nel collocamento;
24) opere idrauliche della terza, quarta e quinta
categoria;
25) assistenza e beneficenza pubblica;
26) scuola materna;
27) assistenza scolastica per i settori di istruzione
in cui le province hanno competenza legislativa;
28) edilizia scolastica;
29) addestramento e formazione professionale.».
«Art. 16. - Nelle materie e nei limiti entro cui la
Regione o la Provincia puo' emanare norme legislative, le
relative potesta' amministrative, che in base
all'ordinamento preesistente erano attribuite allo Stato
sono esercitate rispettivamente dalla Regione e dalla
Provincia.
Restano ferme le attribuzioni delle Province ai sensi
delle leggi in vigore, in quanto compatibili con il
presente statuto.
Lo Stato puo' inoltre delegare, con legge, alla
Regione, alla Provincia e ad altri enti pubblici locali
funzioni proprie della sua amministrazione. In tal caso
l'onere delle spese per l'esercizio delle funzioni stesse
resta a carico dello Stato.
La delega di funzioni amministrative dello Stato, anche
se conferita con la presente legge, potra' essere
modificata o revocata con legge ordinaria della
Repubblica.».
- La legge 9 gennaio 2006, n. 14, recante «Ratifica ed
esecuzione della Convenzione europea sul paesaggio, fatta a
Firenze il 20 ottobre 2000», e' pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale 20 gennaio 2006, n. 16, S.O.
- La legge 14 ottobre 1999, n. 403, recante «Ratifica
ed esecuzione della convenzione per la protezione delle
Alpi, con allegati e processo verbale di modifica del 6
aprile 1993, fatta a Salisburgo il 7 novembre 1991» e'
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 8 novembre 1999, n.
262, S.O.