Gazzetta n. 196 del 23 agosto 2023 (vai al sommario) |
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE |
DELIBERA 20 luglio 2023 |
Collegamento Lecco-Bergamo, S.P. ex S.S. n. 639 dei laghi di Pusiano e Garlate - variante di Cisano Bergamasco - 1° lotto funzionale (CUP E71B04000030001). Autorizzazione all'impiego delle eccedenze sviluppate dal contributo gia' assegnato all'intervento con la delibera 23 dicembre 2015, n. 106, a valere sul finanziamento della legge 24 dicembre 2007, n. 244. (Delibera n. 11/2023). |
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IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Nella seduta del 20 luglio 2023
Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e, in particolare, l'art. 16, concernente la costituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica, di seguito CIPE, nonche' le successive disposizioni legislative relative al Comitato, ed in particolare il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e proroga del termine di cui all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», il quale all'art. 1-bis, inserito nella legge di conversione 12 dicembre 2019, n. 141, ha previsto che dal 1° gennaio 2021, per «rafforzare il coordinamento delle politiche pubbliche in vista del perseguimento degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile indicati» dall'Agenda ONU 2030, il CIPE assuma «la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile», di seguito CIPESS, e che «a decorrere dalla medesima data, nella legge 27 febbraio 1967, n. 48, e in ogni altra disposizione vigente, qualunque richiamo al CIPE deve intendersi riferito al CIPESS»; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, recante «Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonche' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali», che all'art. 1, comma 5, ha istituito presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici», di seguito MIP, con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo la cui attivita' e' funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'», e successive modificazioni; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, con la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre 2001, n. 443, recante «Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attivita' produttive», ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, di seguito PIS, che nell'allegato 1 include, nell'ambito dei «Sistemi stradali e autostradali» del «Corridoio plurimodale padano», l'intervento «Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto)» e che riporta all'allegato 2, tra i «Corridoi autostradali e stradali» della Regione Lombardia, il «Sistema Pedemontano e opere complementari (compreso Bergamo-Lecco)»; Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto, di seguito CUP, e in particolare: 1. la delibera CIPE 27 dicembre 2002, n. 143, come successivamente integrata e modificata dalla successiva delibera CIPE 29 settembre 2004, n. 24, con la quale questo stesso Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP stesso deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», come modificata dal decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, il quale, all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP e, in particolare, ha previsto, tra l'altro, l'istituto della nullita' degli «atti amministrativi adottati da parte delle amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l'esecuzione di progetti di investimento pubblico» in assenza dei corrispondenti codici, che costituiscono elemento essenziale dell'atto stesso; 3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia» e successive modificazioni, che all'art. 6 definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 4. il citato decreto-legge n. 76 del 2020, e, in particolare, l'art. 41, comma 1, concernente il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio degli investimenti pubblici; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di seguito MIT, e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel succitato PIS; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonche' nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136», e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti», e successive modificazioni; Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi finanziari e, in particolare: 1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari«, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante «Codice dei contratti pubblici», e successive modificazioni; 2. la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, che - ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera di questo stesso Comitato 5 maggio 2011, n. 45; Vista la delibera CIPE 1° agosto 2014, n. 26, con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza - DEF 2013, che include, nella tabella 0 «Programma infrastrutture strategiche», nell'ambito dell'infrastruttura «Asse Pedemontano - Piemonte, Lombardia, Veneto», l'intervento «Bergamo Lecco: variante ex SS 639 - Cisano Bergamasco»; Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive», convertito dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, e successive modificazioni, e visto in particolare l'art. 3, che: 1. ai commi 1 e 1-bis, ha incrementato la dotazione del Fondo di cui all'art. 18, comma 1, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98; 2. al comma 2, ha stabilito che con uno o piu' decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, fossero finanziati, a valere sulle risorse del Fondo sopra richiamato, tra l'altro gli interventi di cui alla lettera b) del comma stesso, «appaltabili entro il 28 febbraio 2015 e cantierabili entro il 31 ottobre 2015», compreso il «completamento asse viario Lecco-Bergamo»; 3. al comma 5, ha previsto che il mancato rispetto dei termini di appaltabilita' e cantierabilita' fissati al comma 2, per gli interventi di cui tra l'altro alla succitata lettera b), determinasse la revoca del finanziamento assegnato ai sensi dello stesso decreto-legge n. 133 del 2014; Visto il decreto 14 novembre 2014, n. 498, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, che, tra l'altro, ha: 1. quantificato i finanziamenti da attribuire agli interventi di cui al richiamato art. 3, comma 2, lettera b), del decreto-legge n. 133 del 2014 (tra cui 15 milioni di euro per il «completamento asse viario Lecco-Bergamo», imputati per 5 milioni di euro sull'anno 2014 e per 10 milioni di euro sull'anno 2015), prevedendo che l'utilizzo dei finanziamenti per gli interventi da sottoporre all'approvazione di questo Comitato avvenisse con le modalita' di erogazione indicate dal decreto stesso, «da riportarsi nella delibera di approvazione del finanziamento ovvero di modifica del quadro economico»; 2. indicato, per ogni intervento, le condizioni temporali per il raggiungimento delle finalita' precisate dal decreto-legge n. 133 del 2014, precisando che, per l'intervento in esame, il finanziamento assegnato sarebbe stato mantenuto in caso di trasmissione, all'allora Struttura tecnica di missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, «dei progetti definitivi aggiornati per il loro inoltro al CIPE» entro il 31 ottobre 2015; 3. previsto che la mancata comunicazione periodica al MIT degli avanzamenti di spesa connessi allo stato avanzamento lavori o allo stato interno lavori comporti, per il soggetto aggiudicatore, la sospensione dell'erogazione della corrispondente quota annuale di finanziamento; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la Struttura tecnica di missione istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle competenti Direzioni generali del Ministero, alle quali e' stata demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto; Vista la delibera CIPE 6 agosto 2015, n. 62, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere, di seguito CCASGO, istituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Visto il citato decreto legislativo n. 50 del 2016 e visti in particolare: 1. l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione, di seguito DPP, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere a), b), c) e d) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di valutazione degli investimenti relativi ad opere pubbliche» che sostituisce tutti i predetti strumenti; 2. l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 3. l'art. 203 che, istituendo il Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari, di seguito CCASIIP, ha di fatto assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO; 4. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il MIT provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto; 5. l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006; 6. l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che: 6.1 lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore; 6.2 per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione d'impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente; 6.3 le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti; 7. l'art. 216, comma 27-novies, il quale prevede che le «proroghe della dichiarazione di pubblica utilita' e del vincolo preordinato all'esproprio in scadenza su progetti gia' approvati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) in base al previgente decreto legislativo» n. 163 del 2006, siano «approvate direttamente dal soggetto aggiudicatore»; Visto decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, art. 1, comma 15, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici», convertito dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, e successive modificazioni, il quale prevede che per «gli anni dal 2019 al 2023, per gli interventi di cui all'art. 216, comma 1-bis, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, le varianti da apportare al progetto definitivo approvato» da questo Comitato, «sia in sede di redazione del progetto esecutivo sia in fase di realizzazione delle opere», siano «approvate esclusivamente dal soggetto aggiudicatore, anche ai fini della localizzazione [...], qualora non superino del 50 per cento il valore del progetto approvato; in caso contrario sono approvate dal CIPE»; Visto il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante «Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici», entrato in vigore, il 1° aprile 2023 e le cui disposizioni, con i relativi allegati, acquistano efficacia il 1° luglio 2023; Visto l'art. 225, comma 10, del sopra citato decreto legislativo 36 del 2023, il quale prevede che «per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche di cui alla disciplina prevista dall'art. 163 e seguenti del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina prevista dall'art. 163 e seguenti del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006.»; Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopra citate disposizioni, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006; Viste le delibere 29 marzo 2006, n. 89, e 2 aprile 2008, n. 68, con le quali questo Comitato, relativamente all'intervento concernente il «Collegamento Lecco-Bergamo, SP ex SS 639 dei laghi Pusiano e Garlate - variante di Cisano Bergamasco», ha rispettivamente: 1. approvato il progetto preliminare, con conseguente apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, per un limite di spesa di 25,82 milioni di euro (IVA inclusa); 2. assegnato programmaticamente un contributo di 2,388 milioni di euro per quindici anni, con decorrenza 2010, a valere sul contributo pluriennale previsto dall'art. 2, comma 257, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), stabilendo che il contributo stesso, all'epoca suscettibile di sviluppare un volume di investimenti di 25,82 milioni di euro, sarebbe stato assegnato definitivamente in sede di approvazione del progetto definitivo dell'intervento; Vista la delibera CIPE 23 dicembre 2015, n. 106, con la quale questo Comitato, tra l'altro, ha: 1. assegnato definitivamente al 1° lotto funzionale della variante di Cisano Bergamasco il suddetto contributo di 2,388 milioni di euro nonche' assegnato l'ulteriore finanziamento di 8,100 milioni di euro a valere sulle risorse di cui all'art. 3, commi 1 e 1-bis, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, e successive modificazioni, recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive», nonche' al decreto 14 novembre 2014, n. 498, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze; 2. previsto le modalita' di trasferimento delle suddette assegnazioni, «al netto di eventuali disponibilita' finanziarie eccedenti il limite di spesa di cui» al progetto definitivo approvato con la medesima delibera n. 106; 3. approvato il progetto definitivo dell'intero 1° lotto funzionale della variante di Cisano Bergamasco, il cui limite di spesa e' stato individuato in 40 milioni di euro, IVA inclusa; 4. individuato le seguenti «disponibilita' destinate all'intervento», escluse eccedenze sviluppate dal contributo generale gia' assegnato all'intervento, pari a complessivi 40,033 milioni di euro: 4.1 25,82 milioni di euro, derivanti dalla suddetta assegnazione definitiva; 4.2 8,1 milioni di euro a carico delle risorse di cui al decreto-legge n. 133 del 2014 e alla delibera n. 106 del 2015; 4.3 5 milioni di euro a carico della regione Lombardia; 4.4 1,113 milioni di euro a carico della Provincia di Bergamo; 5. previsto, al punto 6.2, che se il «contributo quindicennale» di 2,388 milioni di euro avesse sviluppato «una copertura finanziaria superiore ai 25,82» milioni di euro, l'«eventuale eccedenza» avrebbe dovuto «essere mantenuta in capo all'opera complessiva», per essere destinata alla realizzazione del 2° lotto funzionale, all'epoca prevista; Vista la nota 24 maggio 2023, n. 18837, con la quale il MIT, ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile di questo Comitato della proposta di approvazione del nuovo limite di spesa e di autorizzazione all'utilizzo integrale delle maggiori risorse sviluppate dal citato contributo di cui alla legge n. 244 del 2007, assegnato con la richiamata delibera n. 106 del 2015, e ha trasmesso la relativa documentazione istruttoria; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal MIT e, in particolare, che: 1. il progetto definitivo dell'intera variante di Cisano Bergamasco prevede la realizzazione di un collegamento nord-sud per bypassare il centro abitato di Cisano Bergamasco, assumendo le funzioni di vera e propria «tangenziale» e consentendo di sgravare il traffico lungo la viabilita' locale; 2. tale collegamento e' costituito da una strada di tipo C1 (strada extraurbana secondaria) di sviluppo complessivo pari a 3,43 km, con inizio sulla provinciale ex SS 639, a nord-ovest dell'abitato di Cisano Bergamasco, e fine in corrispondenza di una rotatoria d'intersezione con la SP 169, in Comune di Villa d'Adda; 3. considerata la carenza dell'integrale finanziamento per la realizzazione del progetto, quest'ultimo e' stato scisso in due lotti funzionali, di cui il primo, approvato con la citata delibera n. 106 del 2015, prevede la realizzazione del suddetto collegamento limitatamente a circa 2 km, con inizio a nord-ovest dell'abitato di Cisano Bergamasco, circa 70 m prima dell'imbocco lato Lecco della galleria artificiale Cisano, e conclusione verso sud, in corrispondenza della rotatoria di connessione con la S.P. n. 169; 4. il progetto definitivo del 1° lotto funzionale della variante di Cisano Bergamasco, approvato con la citata delibera n. 106 del 2015, ha richiesto l'attuazione delle prescrizioni di cui alla medesima delibera n. 106 (tra le quali l'integrazione dello «studio d'impatto ambientale presentato in sede di valutazione d'impatto ambientale del progetto definitivo») nonche' per l'obbligo di rispettare i vincoli del patto di stabilita'; 5. in qualita' di soggetto aggiudicatore, la Provincia di Bergamo ha promosso la redazione del progetto esecutivo del suddetto 1° lotto funzionale, dal costo aggiornato di 49.990.000 euro, disponendone l'approvazione con decreto del Presidente della stessa provincia 30 giugno 2022, n. 171; 6. con ulteriore decreto del Presidente 26 aprile 2023, n. 98, la citata provincia ha inoltre approvato la proroga del vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione di pubblica utilita', nonche' la variante derivata dalla redazione del progetto esecutivo, indicando il nuovo limite di spesa di 49.990.000 euro (IVA inclusa); 7. il nuovo limite di spesa risulta sintetizzato dal seguente quadro economico:
=========================================================== | Voci di costo | Importi (in euro) | +===========================+=============================+ |Lavori a base d'appalto (di| | |cui soggetti a ribasso | | |30.022.327,29 euro) |31.256.797,02 | +---------------------------+-----------------------------+ |Somme a disposizione |18.733.202,98 | +---------------------------+-----------------------------+ |Totale | 49.990.000,00 | +---------------------------+-----------------------------+
8. rispetto al progetto definitivo approvato con la richiamata delibera n. 106 del 2015 (40.000.000,00 di euro, IVA inclusa), il costo dell'intervento ha avuto un incremento di 9.990.000,00 euro; 9. l'incremento di costo e' da ricondurre principalmente: 9.1. all'aggiornamento del progetto alla vigente normativa tecnica (ad esempio, la «modifica dei materiali previsti per le parti elettriche e gli impianti di illuminazione»); 9.2. agli aumenti dei prezzi dei materiali e dei costi di costruzione; 9.3. alla variazione dei valori immobiliari (con conseguente incremento della voce «Acquisizione aree ed immobili»); 9.4. all'adeguamento delle barriere acustiche; 9.5. alle prescrizioni della conferenza dei servizi; 10. la realizzazione del 2° lotto dell'intervento non emerge ne' all'interno dei recenti atti programmatori di ultima approvazione, ne' nelle previsioni del soggetto aggiudicatore; 11. l'assegnazione definitiva al 1° lotto della variante di Cisano Bergamasco del contributo di 2.387.699 euro per quindici anni con decorrenza dal 2010 di cui alla citata delibera n. 106 del 2015 includeva il finanziamento degli oneri connessi all'accensione di un mutuo, ma non essendo state effettuate operazioni finanziarie e' ora possibile considerare le annualita' del predetto contributo integralmente destinabili al finanziamento del succitato lotto, per l'importo complessivo di 35.815.485 euro (2.387.699 annui per quindici anni); 12. la copertura finanziaria dell'intervento sarebbe assicurata dalle sottoindicate risorse:
===================================================== | Finanziamenti | Importi (in euro) | +===========================+=======================+ |Assegnazione complessiva ex| | |delibera CIPE n. 106 del | | |2015 (2.387.699 x quindici | | |anni) |35.815.485 | +---------------------------+-----------------------+ |Quota risorse (DL 133/2014 | | |e Del. CIPE 106/2015 (punto| | |3.1) |8.100.000 | +---------------------------+-----------------------+ |Totale risorse Stato | 43.915.485 | +---------------------------+-----------------------+ |Regione Lombardia | 5.000.000 | +---------------------------+-----------------------+ |Provincia di Bergamo |1.080.000 | +---------------------------+-----------------------+ |Totale risorse complessive |49.995.485 | +---------------------------+-----------------------+
13. il MIT, con nota 5 aprile 2023, n. 4429, ha confermato la sussistenza dei citati 8.100.000 euro impegnati sul capitolo 7553 con decreto MIT n. 10939 del 28 dicembre 2015, gestito dalla Direzione generale per le strade e le autostrade, l'alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali, mentre con nota 6 aprile 2023, n. 5023, ha confermato la sussistenza delle risorse stanziate sul capitolo 7060, gestito dalla Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la pianificazione e i progetti internazionali, ed impegnate in favore della Provincia di Bergamo per l'intervento in oggetto, con decreto MIT n. 11324 del 23 dicemrbe 2011, per l'importo di 2.387.699 euro per quindici anni decorrenti dal 2010 fino al 2024, precisando che le annualita' dal 2010 al 2016 dovranno essere richiamate dalla perenzione; 14. secondo quanto riportato nel suddetto decreto del Presidente della Provincia di Bergamo n. 98 del 2023, relativamente ai finanziamenti di competenza: 14.1. e' stata chiesta la reiscrizione in bilancio delle annualita' in perenzione dei contributi annui di 2.387.699 euro; 14.2. sono in corso di reiscrizione le risorse ex decreto-legge n. 133 del 2014, anch'esse cadute in perenzione; 14.3. il cofinanziamento della Regione, gia' previsto in precedenti Programmi «degli interventi prioritari sulla rete viaria regionale», e' stato confermato nell'ambito dell'aggiornamento 2022 del «Programma degli interventi prioritari sulla rete viaria regionale», di cui alla deliberazione della Giunta regionale 15 dicembre 2022, n. XI/7542, allegato 1, che riporta un costo del lotto di 49.995.485 euro, pari al totale dei finanziamenti disponibili; 14.4. il cofinanziamento di 1.080.000 euro e' stato indicato come «risorse provinciali (di cui euro 5.485,00 in disponibilita') gia' spese per la progettazione definitiva dell'intervento»; Preso atto della richiesta della Provincia di Bergamo di tenere in disponibilita' 5.485 euro; Ritenuto che per la copertura del maggior costo del progetto esecutivo sopra citato, pari a 9.990.000 euro, risultano disponibili le eccedenze di finanziamento derivanti dall'assenza degli oneri finanziari per la mancata accensione di mutui e dal conseguente minor utilizzo del contributo annuo di 2.387.699 euro assegnato all'intervento in esame, con la citata delibera di questo Comitato n. 106 del 2015, a valere sul contributo pluriennale di cui all'art. 2, comma 257, della legge n. 244 del 2007, con decorrenza dall'annualita' 2010; Tenuto conto dell'esame della proposta, svolta ai sensi della delibera CIPE 28 novembre 2018, n. 82, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera CIPE 15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)»; Vista la nota predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica e dal Ministero dell'economia e delle finanze, e posta a base dell'odierna seduta di questo Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Considerato che ai sensi dell'art. 16, terzo comma, della legge 27 febbraio 1967, n. 48, e successive modificazioni e integrazioni, «In caso di assenza o impedimento temporaneo del Presidente del Consiglio dei ministri, il Comitato e' presieduto dal Ministro dell'economia e delle finanze in qualita' di vice presidente del Comitato stesso. In caso di assenza o di impedimento temporaneo anche di quest'ultimo, le relative funzioni sono svolte dal Ministro presente piu' anziano per eta'»; Considerato che il Ministro dell'economia e delle finanze ha rilasciato nel corso della seduta odierna di questo Comitato il nulla osta sull'ulteriore corso della presente delibera e che pertanto la stessa viene sottoposta direttamente in seduta alla firma del segretario e del Presidente per il successivo, tempestivo inoltro alla Corte dei conti per il prescritto controllo preventivo di legittimita'; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Considerato il dibattito svolto durante l'odierna seduta di questo Comitato;
Delibera:
Come previsto dall'art. 225, comma 10, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, recante il «Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'art. 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici», le disposizioni seguenti sono adottate ai sensi e per gli effetti dell'art. 163 e seguenti del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, in quanto la procedura di valutazione di impatto ambientale dell'opera in esame era gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. 1. Autorizzazione utilizzo risorse 1.1. Per il finanziamento del progetto esecutivo relativo all'intervento denominato «Collegamento Lecco-Bergamo - SP ex SS 639 dei laghi di Pusiano e Garlate - variante di Cisano Bergamasco - 1° lotto funzionale», e' autorizzato l'utilizzo delle eccedenze sviluppate dal contributo gia' assegnato all'intervento con delibera CIPE 106 del 2015 a valere sui fondi ex legge n. 244 del 2007, pari a 9.990.000,00 euro, e conseguentemente l'impiego dell'importo complessivo di 35.815.485,00 euro delle risorse statali, derivante dalla somma dei contributi quindicennali annui di 2.387.699 euro, fermi restando gli ulteriori finanziamenti pari a 14.180.000,00 euro, come meglio individuati alla precedente presa d'atto. 1.2. Il limite di spesa aggiornato del progetto e' pari a 49.990.000,00 euro. 2. Altre disposizioni 2.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi alla presente proposta. 2.2 Il succitato Ministero provvedera', altresi', a svolgere le attivita' di supporto a questo Comitato nell'espletamento dei compiti di vigilanza e monitoraggio sulla realizzazione delle opere, tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera di questo Comitato n. 63 del 2003. 2.3 Ai sensi della delibera n. 24 del 2004, il CUP assegnato all'intervento dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e contabile riguardante l'intervento stesso.
Il vice Presidente: Giorgetti Il segretario: Morelli
Registrato alla Corte dei conti il 10 agosto 2023 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 1109 |
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