Gazzetta n. 39 del 16 febbraio 2023 (vai al sommario)
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16 dicembre 2022
Approvazione della variante al piano stralcio per l'assetto idrogeologico - Rischio frana - Erosione costiera dei bacini di competenza della soppressa Autorita' di bacino Campania Sud e interregionale fiume Sele, relativamente a taluni comuni e approvazione del c.d. testo unico coordinato recante: «Norme di attuazione dei PSAI relativi ai bacini idrografici regionali in destra e sinistra Sele e interregionale del fiume Sele».


IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», e, in particolare, l'art. 5, comma 1, lettera d);
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», e, in particolare, la Parte III, recante «Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche»;
Visto, in particolare, l'art. 57, comma 1, lettera a), n. 2, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, con il quale si prevede che i piani di bacino sono approvati, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ora Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, sentita la Conferenza Stato-regioni;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221, recante «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali», e, in particolare, l'art. 51, che detta norme in materia di Autorita' di bacino sostituendo integralmente gli articoli 63 e 64 del decreto legislativo n. 152 del 2006, relativi rispettivamente alle autorita' di bacino distrettuali e ai distretti idrografici;
Visto l'art. 63, comma 1, del citato decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dalla citata legge n. 221 del 2015, che istituisce in ciascun distretto idrografico in cui e' ripartito il territorio nazionale ai sensi dell'art. 64 del medesimo decreto, l'autorita' di bacino distrettuale, di seguito denominata «Autorita' di bacino»;
Visto, altresi', l'art. 64, comma 1, lettera e), del decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dalla richiamata legge n. 221 del 2015, che istituisce il distretto idrografico dell'Appennino meridionale;
Visti gli articoli 66, 67 e 68 del decreto legislativo n. 152 del 2006, relativi ai piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico ed alle procedure per l'adozione ed approvazione dei piani di bacino;
Visto l'art. 170, comma 11, del decreto legislativo n. 152 del 2006, secondo cui, fino all'adozione degli atti emanati in attuazione degli articoli 63 e seguenti del decreto legislativo medesimo, i provvedimenti adottati in attuazione di leggi precedenti e abrogate dal successivo art. 175 restano validi e conservano la loro efficacia;
Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 ottobre 2016, n. 294, emanato, in attuazione dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, entrato in vigore il 17 febbraio 2017, che, oltre a disporre la soppressione delle autorita' di bacino nazionali, interregionali e regionali, disciplina l'attribuzione e il trasferimento alle autorita' di bacino di nuova istituzione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali, ivi comprese le sedi, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183;
Visto, in particolare, l'art. 12, comma 6, del suddetto decreto ministeriale 25 ottobre 2016, n. 294, con il quale si prevede che fino alla nomina dei segretari generali delle nuove autorita' di bacino i segretari generali delle soppresse autorita' di bacino di rilievo nazionale si avvalgono, anche mediante delega di firma, delle strutture delle ex autorita' di bacino nazionali, interregionali e regionali ovvero, d'intesa con le regioni, delle strutture regionali comprese nel distretto;
Visto, altresi', il comma 7 del citato art. 12, con il quale si prevede che, fino all'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'art. 63, comma 4, del decreto legislativo n. 152 del 2006, le attivita' di pianificazione di bacino e le attivita' di aggiornamento e di modifica dei piani sono esercitate con le modalita' di cui al comma 6 e che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare approva gli atti necessari per assicurare l'aggiornamento dei piani di bacino e relativi stralci;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 aprile 2018, concernente l' individuazione e il trasferimento delle unita' di personale, delle risorse strumentali e finanziarie delle autorita' di bacino, di cui alla citata legge n. 183 del 1989, all'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale e determinazione della dotazione organica, ai sensi dell'art. 63, comma 4, del decreto legislativo n. 152 del 2006, e del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 25 ottobre 2016, n. 294;
Vista la nota n. 5872 del 14 marzo 2017, con la quale la Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque dell'allora Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha fornito a tutte le autorita' di bacino chiarimenti e indirizzi per l'approvazione degli atti di pianificazione di bacino, ai sensi dell'art. 12, commi 6 e 7, del citato decreto del Ministro dell'ambiente n. 294 del 2016;
Visto il Piano stralcio per l'erosione costiera (PSEC) della soppressa Autorita' di bacino Sinistra Sele, adottato dal Comitato istituzionale con delibera n. 52 del 21 dicembre 2006, approvato dal Consiglio regionale della Campania nella seduta del 2 febbraio 2011 - attestato n. 173/2, di approvazione della deliberazione della giunta della Regione Campania n. 2327/2007;
Visto il vigente Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PSAI) dei bacini regionali della soppressa Autorita' di bacino regionale in Destra Sele, approvato dal Consiglio regionale della Campania nella seduta del 24 novembre 2011 - attestato n. 203/5;
Visto il Piano stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino interregionale della soppressa Autorita' di bacino interregionale del fiume Sele, entrato in vigore il 22 ottobre 2012, giusto avviso di adozione pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 22 ottobre 2012;
Visto il Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini regionali della soppressa Autorita' di bacino in Sinistra Sele, approvato dal Consiglio regionale della Regione Campania nella seduta del 17 settembre 2014 - attestato n. 366/1;
Visto l'art. 55, comma 1, recante «Aggiornamento di varianti e modifiche dei PSAI», del testo unico coordinato delle «Norme di attuazione dei vigenti PSAI relativi ai bacini idrografici regionali in Destra e Sinistra Sele e interregionale del fiume Sele», adottato dal Comitato istituzionale della soppressa Autorita' di bacino regionale Campania Sud e interregionale del fiume Sele con delibera n. 22 del 2 agosto 2016;
Viste le delibere del Comitato istituzionale della soppressa Autorita' di bacino regionale Campania Sud e interregionale per il bacino idrografico del fiume Sele, n. 38 del 29 novembre 2016, per il Comune di Ravello, loc. San Pietro; n. 38 del 29 gennaio 2016, per il Comune di Pellezzano, loc. Coperchia - Meca; n. 48 del 24 novembre 2015, per il Comune di Montecorvino Rovella, loc. via Lazio - San Lazzaro; n. 19 del 5 aprile 2016, per il Comune di Furore, loc. Pedata; n. 29 del 2 agosto 2016, per il Comune di Salerno, loc. Monticelli; n. 32 del 2 agosto 2016, per il Comune di Pollica, loc. Lesche; n. 13 del 5 aprile 2016, per il Comune di Sant'Angelo Le Fratte, loc. Cava di calcare in localita' Tuoppo; n. 43 del 24 novembre 2015, per il Comune di Castel San Lorenzo, loc. Vallone Pulcino, con le quali sono state adottate, in via preliminare, le proposte di riperimetrazione di aree a rischio da frana e rischio idraulico;
Vista, altresi', la delibera n. 34 del 2 agosto 2016, con la quale il citato Comitato istituzionale ha adottato, in via preliminare, la proposta di riperimetrazione del Piano stralcio erosione costiera (PSEC) di un'area ubicata sul litorale di Ogliastro Marina nel Comune di Castellabate (SA);
Visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza programmatica della Regione Campania, nella seduta del 13 gennaio 2016, sulla proposta di riperimetrazione del Comune di Montecorvino Rovella, loc. via Lazio - San Lazzaro;
Visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza programmatica della Regione Campania, nella seduta del 15 marzo 2016, sulla proposta di riperimetrazione del Comune di Montecorvino Rovella, loc. Votraci;
Visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza programmatica della Regione Campania, nella seduta del 7 giugno 2016, sulla proposta di riperimetrazione del Comune di Furore, loc. Pedata e di Sant'Angelo Le Fratte, loc. Cava di calcare in localita' Tuoppo;
Visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza programmatica della Regione Campania, nella seduta del 15 settembre 2016, sulla proposta di riperimetrazione dell'area ubicata sul litorale di Ogliastro Marina nel Comune di Castellabate, nonche' sulla proposta di riperimetrazione al PSAI - rischio frana del Comune di Salerno, loc. Monticelli e del Comune di Castel San Lorenzo, loc. Vallone Pulcino;
Visto il parere favorevole espresso dalla Conferenza programmatica della Regione Campania, nella seduta del 26 gennaio 2017, sulla proposta di riperimetrazione del Comune di Ravello, loc. San Pietro e del Comune di Pellezzano, loc. Coperchia-Meca;
Visti i pareri espressi, in via definitiva, dai comitati tecnici della soppressa Autorita' di bacino regionale Campania Sud e interregionale del fiume Sele e della soppressa Autorita' di bacino Destra e Sinistra Sele sulle predette proposte di riperimetrazione nelle sedute del 2 febbraio 2016, del 22 marzo 2016, del 23 giugno 2016, del 26 luglio 2016 e del 30 gennaio 2017;
Viste, altresi', le delibere n. 14, n. 16 e n. 18 del 5 aprile 2016, n. 27 del 2 agosto 2016, n. 23 del 2 agosto 2016, n. 37, n. 41 e n. 42 del 29 novembre 2016, n. 8 e n. 9 del 31 gennaio 2017, con le quali il Comitato istituzionale della soppressa Autorita' di bacino regionale Campania Sud e interregionale Sele ha adottato la variante al PSAI per i comuni sopra richiamati;
Visto il decreto segretariale n. 448 del 7 dicembre 2017, con il quale il Segretario generale dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale, quest'ultima subentrata alle soppresse Autorita' di bacino regionale Campania Sud e interregionale Sele, dato atto della vigenza delle singole varianti e ritenuto che ricorressero i presupposti per sottoporre all'allora Ministero dell'ambiente una variante complessiva, ha disposto la presa d'atto del procedimento espletato relativamente alla variante complessiva al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico, rischio frana e rischio idraulico, dei bacini ricompresi nei territori dei comuni sopra richiamati della soppressa Autorita' di bacino Campania Sud e interregionale del fiume Sele, nonche' la presa d'atto della variante al Piano stralcio erosione costiera (PSEC) in un'area situata sul litorale di Ogliastro Marina nel Comune di Castellabate, proponendone l'adozione definitiva alla Conferenza istituzionale permanente;
Visto il decreto segretariale n. 450 del 7 dicembre 2017, con il quale il Segretario generale dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale ha preso atto del procedimento espletato relativamente al testo unico coordinato delle «Norme di attuazione dei PSAI relativi ai bacini idrografici regionali in Destra e Sinistra Sele e interregionale del fiume Sele», a seguito dell'unione delle Autorita' di bacino, poi divenute Campania Sud e interregionale Sele, proponendone l'adozione alla Conferenza istituzionale permanente, ai sensi del citato art. 63 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
Vista la deliberazione n. 2.6 assunta dalla Conferenza istituzionale permanente dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale nella seduta del 18 novembre 2019, recante la presa d'atto della vigenza della variante al PSAI rischio frana - erosione costiera dei bacini di competenza della soppressa Autorita' di bacino Campania Sud e interregionale del fiume Sele per i Comuni di Ravello, loc. S. Pietro; Pellezzano loc. Coperchia - Meca, Montecorvino Rovella, loc. via Lazio - San Lazzaro e loc. Votraci; Furore, loc. Pedata; Salerno, loc. Monticelli; Castel San Lorenzo, loc. Vallone Pulcino Sant'Angelo Le Fratte, loc. Cava di calcare in localita' Tuoppo; Pollica, loc. Lesche, e l'adozione, ai soli fini della regolarizzazione formale per la successiva approvazione con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi del citato art. 57 del decreto legislativo n. 152 del 2006, nonche' la presa d'atto del testo unico coordinato recante «Norme di attuazione dei PSAI relativi ai bacini idrografici regionali in Destra e Sinistra Sele e interregionale del fiume Sele;
Considerato che, per mero errore formale, il Comune di Castellabate, loc. Ogliastro Marina, non e' stato riportato nell'oggetto e nel deliberato, art. 1, della delibera n. 2.6 citata e che, pertanto con delibera n. 4 del 29 dicembre 2020, la Conferenza istituzionale permanente ha preso atto della vigenza anche della variante al PSEC, per le porzioni di territorio del Comune di Castellabate, loc. Ogliastro Marina, adottandola ai soli fini di regolarizzazione formale per la successiva approvazione con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
Visto il parere n. 51/CSR espresso dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 28 aprile 2022;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 16 dicembre 2022;
Sulla proposta del Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica;

Decreta:

Art. 1

1. E' approvata la variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PSAI) - Rischio frana - erosione costiera dei bacini di competenza della soppressa Autorita' di bacino regionale Campania Sud e interregionale del fiume Sele, relativamente ai Comuni di Ravello, loc. S. Pietro; Pellezzano, loc. Coperchia Meca; Montecorvino Rovella, loc. San Lazzaro-via Lazio e loc. Votraci; Furore, loc. Pedata; Salerno, loc. Monticelli; Castel San Lorenzo, loc. Vallone Pulcino; Sant'Angelo Le Fratte, Cava di calcare in localita' Tuoppo, Pollica, loc. Lesche e Castellabate, loc. Ogliastro Marina, adottata con le delibere n. 2.6 del 18 novembre 2019 e n. 4 del 29 dicembre 2020, assunte dalla Conferenza istituzionale permanente dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale.
2. E' approvato, altresi', il testo unico coordinato recante «Norme di attuazione dei PSAI relativi ai bacini idrografici regionali in Destra e Sinistra Sele e interregionale del fiume Sele», adottato, con delibera n. 22 del 2 agosto 2016, dal Comitato istituzionale della soppressa Autorita' di bacino regionale Campania Sud e interregionale del fiume Sele.
3. Gli interventi per l'attuazione dei PSAI, di cui al citato testo unico coordinato, potranno essere realizzati nell'ambito delle risorse disponibili allo scopo a legislazione vigente, ovvero previa individuazione di idonea copertura finanziaria.
 
Art. 2

1. Il presente decreto e' depositato presso la sede dell'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale e presso il Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, Direzione generale per la sicurezza del suolo e dell'acqua, nonche' presso la sede della Regione Campania.
2. L'Autorita' di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale e' incaricata dell'esecuzione del presente decreto.
Il presente decreto e' inviato ai competenti uffici per il controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 16 dicembre 2022

Il Presidente
del Consiglio dei ministri
Meloni
Il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica
Pichetto Fratin

Registrato alla Corte dei conti il 30 gennaio 2023 Ufficio controllo atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, reg. n. 266