Gazzetta n. 27 del 2 febbraio 2023 (vai al sommario)
AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
DELIBERA 24 novembre 2022
Misura e modalita' di versamento del contributo dovuto all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni per l'anno 2023 dai soggetti che operano nel settore dei servizi postali. (Delibera n. 411/22/CONS).


L'AUTORITA'
PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Nella riunione di Consiglio del 24 novembre 2022;
Vista la legge 14 dicembre 1995, n. 481, recante «Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilita'. Istituzione delle Autorita' di regolazione dei servizi di pubblica utilita'» e, in particolare, l'art. 2, comma 38, lettera b);
Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo», come modificata, da ultimo, dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, art. 1, comma 515;
Visto il decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, recante «Attuazione della direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualita' del servizio»;
Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici» convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e in particolare l'art. 21, che attribuisce le funzioni di regolamentazione del settore dei servizi postali all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni;
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)» e, in particolare, l'art. 1, comma 65, ai sensi del quale «[a] decorrere dall'anno 2007 le spese di funzionamento [...] dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni [...] sono finanziate dal mercato di competenza, per la parte non coperta da finanziamento a carico del bilancio dello Stato, secondo modalita' previste dalla normativa vigente ed entita' di contribuzione determinate con propria deliberazione da ciascuna Autorita', nel rispetto dei limiti massimi previsti per legge, versate direttamente alle medesime Autorita'», nonche' il successivo comma 66, secondo cui l'Autorita' ha il potere di adottare le variazioni della misura e delle modalita' della contribuzione «nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi risultanti dal bilancio approvato precedentemente alla adozione della delibera»;
Visto l'art. 65 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito in legge 21 giugno 2017, n. 96, in cui e' stabilito che «[a] decorrere dall'anno 2017, alle spese di funzionamento dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni in relazione ai compiti di autorita' nazionale di regolamentazione del settore postale, si provvede esclusivamente con le modalita' di cui ai commi 65 e 66, secondo periodo, dell'art. 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, facendo riferimento ai ricavi maturati dagli operatori nel settore postale. Sono abrogate le norme di cui all'art. 2, commi da 6 a 21, e di cui all'art. 15, comma 2-bis, del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261»;
Vista la delibera n. 223/12/CONS del 27 aprile 2012, recante «Regolamento concernente l'organizzazione e il funzionamento dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni» come da ultimo modificata dalla delibera n. 124/22/CONS;
Vista la delibera n. 261/21/CONS del 29 luglio 2021, recante «Attuazione della nuova organizzazione dell'Autorita': individuazione degli Uffici di secondo livello»;
Considerato che, alla luce delle succitate disposizioni e delle competenze da esse attribuite all'Autorita', sono tenuti al contributo nel settore postale il fornitore del servizio universale postale e i soggetti in possesso di licenza o autorizzazione generale ai sensi degli articoli 5 e 6 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261;
Visto l'art. 1, comma 66 della legge n. 206/2005 che prevede che «eventuali variazioni della misura e delle modalita' della contribuzione possono essere adottate dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni ai sensi del comma 65, nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi risultanti dal bilancio approvato precedentemente alla adozione della delibera»;
Considerato che, ai fini dell'individuazione della misura congrua del contributo da fissare ai sensi del citato comma 66, occorre rapportare il fabbisogno economico nell'anno 2023, necessario per sostenere gli oneri derivanti dall'esercizio delle funzioni amministrative, ai ricavi complessivi risultanti dai bilanci dei soggetti contribuenti nell'anno 2021 o comunque approvati prima della presente deliberazione (cd. base imponibile);
Tenuto conto che l'Autorita', ai sensi dei predetti commi 65 e 66 dell'art. 1 della legge n. 266/2005, e' chiamata a individuare, con propri atti esecutivi, esclusivamente il fabbisogno da finanziare e, conseguentemente, l'aliquota contributiva senza facolta' di ampliare o restringere la base imponibile, quale elemento della fattispecie impositiva definita dalla norma di rango primario, che risulta essere, dunque, attivita' vincolata e non discrezionale;
Considerato che il contributo dovuto e' determinato sulla base dei ricavi conseguiti nel settore dei servizi postali derivanti dalla vendita di servizi che rientrano nel servizio universale postale, conseguiti sia dal fornitore del servizio universale postale che dagli altri operatori postali muniti di licenza individuale (art. 6 del decreto legislativo n. 261/1999), e dai ricavi conseguiti per lo svolgimento di altre attivita' postali e di corriere senza obbligo di servizio universale per le quali e' necessaria l'autorizzazione generale (art. 6 del decreto legislativo n. 261/1999);
Considerato che l'art. 1, comma 66 della legge n. 266/2005 prescrive che la contribuzione richiesta resti «nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi risultanti dal bilancio approvato precedentemente alla adozione della delibera». Pertanto, ai fini della determinazione dell'aliquota contributiva, e' possibile valorizzare i ricavi complessivi del settore dei servizi postali nella misura di 7,5 miliardi di euro, avendo calcolato tale valore a partire dai bilanci 2021 delle imprese operanti nel mercato e dai dati contabili raccolti in sede di dichiarazione contributiva relativa all'anno 2022 come descritto nell'allegato A alla presente delibera;
Considerate le competenze attribuite all'Autorita' nel settore dei servizi postali dalla normativa di rango primario e le conseguenti attivita' che saranno svolte nell'anno 2023 nel settore dei servizi postali, come dettagliatamente riportato nell'allegato A alla presente delibera;
Considerato che i costi amministrativi derivanti dallo svolgimento delle suddette attivita' nel settore dei servizi postali devono essere coperti mediante l'applicazione dell'aliquota contributiva ai ricavi maturati nel medesimo settore, in cui l'Autorita' esercita le proprie funzioni di regolazione, vigilanza, composizione delle controversie e sanzionatorie;
Ritenuto opportuno, ai fini dell'individuazione del fabbisogno finanziario da coprire con il contributo in questione, stimare i costi amministrativi che saranno complessivamente sostenuti nell'anno 2023, attraverso l'allocazione e valorizzazione delle risorse umane e strumentali direttamente e indirettamente impiegate per lo svolgimento di tali attivita', ivi inclusa la quota parte dei costi congiunti sostenuti dalle strutture di supporto e di indirizzo politico (c.d. strutture «trasversali»). Applicando tale metodologia, il fabbisogno finanziario necessario allo svolgimento delle attivita' in materia di servizi postali risulta, per l'anno 2023, pari a circa 11,4 milioni di euro, come dettagliato nell'allegato A alla presente delibera;
Ritenuto, dunque, di poter individuare, ai sensi dell'art. 1, comma 66, della legge n. 266/2005, sulla base della sopraindicata stima di fabbisogno, e della complessiva valorizzazione della base imponibile del mercato di competenza, l'aliquota contributiva da applicare nella misura dell'1,5 per mille dei ricavi di competenza risultanti dall'ultimo bilancio approvato prima dell'adozione della presente delibera;
Rilevata l'esigenza di uniformare le soglie di esonero per tutti gli operatori soggetti a contribuzione in ossequio al principio di equita' e uguaglianza tra i diversi settori regolati;
Ritenuto di prevedere, pertanto, per l'anno 2023, l'esonero dal versamento del contributo per: i) i soggetti il cui imponibile sia pari o inferiore a euro 500.000,00, in considerazione di ragioni di economicita' delle attivita' amministrative inerenti all'applicazione del prelievo e in coerenza con l'analoga soglia prevista per tutti gli altri settori; ii) le imprese che versano in stato di crisi, avendo attivita' sospesa, in liquidazione, ovvero essendo soggette a procedure concorsuali; iii) le imprese che hanno iniziato la loro attivita' nel 2022;
Ritenuto opportuno chiarire che, nel caso di rapporti di controllo o collegamento di cui all'art. 2359 del codice civile, ovvero di societa' sottoposte ad attivita' di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 del codice civile, anche mediante rapporti commerciali all'interno del medesimo gruppo, ciascuna societa' deve versare un autonomo contributo sulla base dei ricavi iscritti nel proprio bilancio;
Tenuto conto che l'Autorita' svolge competenze riferite anche ai mercati delle comunicazioni elettroniche, dei servizi media, dei servizi di intermediazione on-line e dei motori di ricerca on-line, dei servizi di piattaforma per la condivisione di video, del diritto d'autore e diritti connessi nel mercato unico digitale e dei diritti audiovisivi sportivi, i cui oneri sono finanziati ai sensi dei commi 65, 66, 66-bis e 66-ter, dell'art. 1, della legge n. 266/2005, e dell'art. 19, comma 2, del decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9, dai soggetti ivi operanti. I termini e le modalita' di contribuzione per la copertura dei costi derivanti dall'esercizio delle competenze attribuite all'Autorita' in tali settori sono fissati con separati provvedimenti;
Considerato che numerosi soggetti operano in piu' settori di competenza e occorre, pertanto, garantire che non vi sia sovrapposizione tra le diverse basi imponibili ai fini della determinazione dei contributi, creando una corrispondenza univoca tra base imponibile e mercato di competenza ed evitando il rischio di doppia imposizione;
Ritenuto opportuno, a tal fine, richiedere un'unica dichiarazione telematica contenente i dati anagrafici ed economici dei soggetti contributori, impiegando dunque un modello telematico unico per il calcolo del contributo, che permetta la ripartizione dei ricavi complessivi delle vendite e delle prestazioni (cosi' come rilevati nella voce A1 del conto economico o equivalente) nelle sue componenti utili alla determinazione delle diverse contribuzioni dovute all'Autorita' nei diversi settori di competenza ai sensi della legge n. 266/2005: 1) servizi e reti di comunicazione elettronica (CE); 2) servizi media (SM); 3) servizi postali (SP); 4) servizi di intermediazione on-line e motori di ricerca (platform to business PtoB); 5) diritto d'autore e diritti connessi nel mercato unico digitale (DDA); 6) servizio di piattaforma per la condivisione di video (servizi VSP); 7) settori che non rientrano nella competenza dell'Autorita'. Il modello telematico unico e le relative istruzioni sono approvati con separato provvedimento;
Preso atto che l'art. 1, comma 65, della legge n. 266/2005 prevede che «Le deliberazioni, con le quali sono fissati anche i termini e le modalita' di versamento, sono sottoposte al Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, per l'approvazione con proprio decreto entro venti giorni dal ricevimento»;
Udita la relazione del Commissario Laura Aria, relatore ai sensi dell'art. 31 del regolamento concernente l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorita';

Delibera:

Art. 1

Soggetti tenuti alla contribuzione

1. Il fornitore del servizio universale postale e i soggetti in possesso di licenza o autorizzazione generale ai sensi degli articoli 5 e 6 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, sono tenuti alla contribuzione prevista dall'art. 1, commi 65 e 66, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, nei limiti e con le modalita' disciplinate dalla presente delibera.
2. Nel caso di rapporti di controllo o collegamento di cui all'art. 2359 del codice civile, ovvero di societa' sottoposte ad attivita' di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 del codice civile, anche mediante rapporti commerciali all'interno del medesimo gruppo, ciascuna societa' esercente le attivita' di cui al comma 1 e' tenuta a versare un autonomo contributo sulla base dei ricavi iscritti nel proprio bilancio nei limiti e con le modalita' disciplinate dalla presente delibera.
3. Non sono tenuti al versamento del contributo i soggetti il cui imponibile sia pari o inferiore a euro 500.000,00, le imprese che versano in stato di crisi avendo attivita' sospesa, in liquidazione, ovvero essendo soggette a procedure concorsuali e le imprese che hanno iniziato la loro attivita' nell'anno 2022.
 
Allegato A
RELAZIONE TECNICO FINANZIARIA
MODALITA' E CRITERI DI DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DOVUTO
ALL'AUTORITA' PER L'ANNO 2023 DAI SOGGETTI CHE OPERANO NEL SETTORE
DEI SERVIZI POSTALI
1. Introduzione
L'Autorita', in virtu' dei compiti attribuiti con il decreto-legge n. 201/2011 (art. 21, comma 13), convertito dalla legge n. 214/2011 e riconducibili alle previsioni contenute nel decreto legislativo n. 261/1999, svolgera' nel 2023 con riferimento alla regolazione dei mercati italiani dei servizi postali attivita' in materia di regolazione dei mercati postali, disciplina dei livelli di qualita' e delle caratteristiche del servizio postale universale, accesso alla rete postale e relativi servizi, determinazione delle tariffe dei settori regolamentati e promozione della concorrenza nei mercati postali, monitoraggio, controllo e verifica del rispetto di standard di qualita' del servizio postale universale, vigilanza sull'assolvimento degli obblighi a carico del fornitore del servizio universale e su quelli derivanti da licenze ed autorizzazioni, con particolare riferimento alle condizioni generali della fornitura dei servizi postali, analisi e monitoraggio dei mercati postali, partecipazione ai lavori e alle attivita' dell'Unione europea e internazionali.
Le spese che saranno sostenute dall'Autorita' nel 2023 per lo svolgimento dei suddetti compiti attribuiti dal legislatore sono poste a carico dei soggetti che operano nel settore dei servizi postali, ai sensi della legge n. 266/2005.
L'entita' della contribuzione a carico di ciascun soggetto e' determinata attraverso l'applicazione dell'aliquota contributiva, fissata dall'Autorita' per l'anno 2023, ai ricavi conseguiti dalle imprese nei mercati dei servizi postali. Tale aliquota e' data dal rapporto tra i costi amministrativi che l'Autorita' stima nell'anno 2023 per l'esercizio delle competenze ad essa attribuite nel settore e i ricavi complessivamente maturati dai soggetti operanti nel settore dei servizi postali (base imponibile).
Di seguito sono forniti in dettaglio:
a) il quadro delle competenze attribuite dal legislatore all'Autorita' in materia di servizi postali (paragrafo 2);
b) le attivita' in programma nell'anno 2023 (paragrafo 3);
c) i costi amministrativi stimati per lo svolgimento nel 2023 delle attivita' di regolazione del settore (paragrafo 4);
d) i ricavi complessivi stimati del settore, che costituiscono la base imponibile del contributo (paragrafo 5);
e) l'aliquota contributiva per l'anno 2023 (paragrafo 6).
2. Le competenze attribuite dal legislatore all'Autorita' in materia
di servizi postali

L'insieme delle competenze attribuite all'Autorita' nel settore dei servizi postali risulta definito - oltreche' dalle relative previsioni istitutive di cui alle leggi 14 novembre 1995, n. 481, recante «Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilita'. Istituzione delle Autorita' di regolazione dei servizi di pubblica utilita'» e 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo» - dal decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, recante «Attuazione della direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualita' del servizio» nonche' da una serie di disposizioni normative, di diverso grado e natura giuridica, tanto di fonte europea che nazionale, quali inter alia:
disciplina europea:
direttiva 97/67/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 1997 concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e il miglioramento della qualita' del servizio;
direttiva 2008/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 febbraio 2008 che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari;
regolamento (UE) 2018/644 del 18 aprile 2018 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo ai servizi di consegna transfrontaliera dei pacchi;
regolamento di esecuzione (UE) 2018/1263 della Commissione, relativo ai moduli per la trasmissione delle informazioni da parte dei fornitori di servizi di consegna dei pacchi a norma del regolamento (UE) 2018/644 del Parlamento europeo e del Consiglio;
decisione della Commissione europea 10 agosto 2010 «Istituzione del gruppo dei regolatori europei per i servizi postali»;
disciplina nazionale:
legge 18 giugno 2009, n. 69, recante «Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita' nonche' in materia di processo civile»;
decreto legislativo 31 marzo 2011, n. 58, recante «Attuazione della direttiva 2008/6/CE che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali della Comunita'»;
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici» (art. 21, commi 13 e 14);
legge 4 agosto 2017, n. 124, recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza» (art. 1, commi 57 e 58);
legge 5 agosto 2022, n. 118, recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021».
3. Le attivita' dell'Autorita' nell'anno 2023 concernenti il settore
dei servizi postali

Le principali attivita' che l'Autorita' prevede di svolgere nel 2023 con riferimento al settore dei servizi postali sono di seguito illustrate sulla base delle seguenti macro-aree:
1) regolazione a tutela della concorrenza e del servizio universale postale;
2) vigilanza e controllo dei mercati a tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi postali.
Macro Area 1: «Regolazione a tutela della concorrenza e del servizio universale postale»:
modifica del test di replicabilita' delle offerte di Poste Italiane (art. 2, comma 4, lettere a) e d) del decreto legislativo n. 261/1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58/2011);
aggiornamento della copertura delle reti di raccolta e recapito degli operatori alternativi (art. 2 del decreto legislativo n. 261/1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58/2011);
verifica del costo netto del servizio universale 2020-2021 (art. 3, commi 13 e 14, del decreto legislativo n. 261/1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58/2011);
approvazione dell'OIR di Poste Italiane del 2024 (art. 2, comma 4, lettere a) e d), del decreto legislativo n. 261/1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58/2011);
modifica della delibera n. 77/18/CONS, recante «approvazione del regolamento in materia di rilascio delle licenze per svolgere il servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e comunicazioni connesse (legge 20 novembre 1982, n. 890) e di violazioni del codice della strada (art. 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285)»;
modifica della delibera n. 129/15/CONS, recante «approvazione del regolamento in materia di titoli abilitativi per l'offerta al pubblico di servizi postali» (decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, art. 5, comma 4 e art. 6, commi 2 e 3);
raccolta dati del mercato postale per Osservatorio delle comunicazioni e reportistica (art. 2, comma 4, lettera g, del decreto legislativo n. 261/1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58/2011);
determinazione delle tariffe dei servizi universali (decreto legislativo n. 261/1999, art. 13, comma 2, e legge 7 agosto 1990, n. 241, come modificato dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, art. 2, commi 4 e 5);
sviluppo di applicazioni GIS per la mappatura delle reti degli operatori postali (art. 2, comma 4, lettera g, del decreto legislativo n. 261/1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58/2011);
creazione e gestione di una banca dati degli operatori postali (legge 5 agosto 2022, n. 118, «Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021», art. 25).
Per lo svolgimento di tali attivita' nel 2023 opereranno tavoli tecnici e gruppi di lavoro, anche di rilievo internazionale, fra i quali:
partecipazione ai gruppi di lavoro dell'ERGP (Gruppo europeo dei regolatori postali) (art. 2, comma 4, lettera b, del decreto legislativo n. 261/1999 come modificato dal decreto legislativo n. 58/2011);
partecipazione tecnica in funzione di rappresentanza AGCOM alle due riunioni plenarie annuali del Contact Network;
partecipazione in funzione di assistenza tecnica al Presidente alle due riunioni plenarie annuali dell'ERGP;
contributo tecnico al Work Programme 2024;
supporto alle ANR/Istituzioni europee sui temi disciplinati dal quadro normativo settoriale;
contributi nell'ambito dei tavoli tecnici nazionali istituiti presso il DPE-PCM per l'analisi delle iniziative legislative delle istituzioni europee che riguardano il settore postale e per la definizione della posizione unica nazionale;
partecipazione, ai sensi della direttiva 97/67/CE, alle riunioni del Postal Directive Committee (PDC) in delegazione con il Ministero competente.
Macro Area 2: «Vigilanza e controllo dei mercati a tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi postali»:
attivita' ispettive tese a verificare il rispetto degli obblighi della disciplina primaria e regolamentare vigenti in materia di servizi postali (corrispondenza e pacchi) su operatori di dimensioni medio-grandi, anche sui volumi di affari, finalizzate altresi' alle verifiche ai sensi della delibera n. 27/22/CONS anche avvalendosi della collaborazione della Guardia di finanza e della Polizia postale e delle comunicazioni, secondo convenzioni a tale scopo previste;
controlli periodici per la verifica del rispetto degli obblighi imposti ai titolari di licenza individuale o di autorizzazione generale;
gestione delle segnalazioni, ai sensi del regolamento sulle procedure sanzionatorie, pervenute dagli utenti e dalle associazioni di consumatori circa l'esistenza sia di soggetti che presumibilmente svolgono attivita' postale senza titolo abilitativo (cd. attivita' postale abusiva), sia inadempienti al rispetto degli obblighi in materia di adozione delle carte dei servizi;
svolgimento di attivita' ispettive, anche d'ufficio, alla luce della valutazione aggregata fatta sulle segnalazioni pervenute dai cittadini a mezzo della vigente modulistica («Modello P»);
vigilanza sul servizio di notifiche degli atti giudiziari accertando il corretto adempimento degli obblighi incombenti sugli operatori abilitati a svolgere tale servizio;
monitoraggio di qualita' e attivita' sanzionatoria sui servizi offerti dal fornitore del servizio universale, cosi' come disposto dal decreto legislativo n. 261/1999, art. 12, comma 4, a norma del quale «il controllo della qualita' e' svolto dall'Autorita' di regolamentazione (...). L'Autorita' di regolamentazione effettua verifiche su base campionaria delle prestazioni con regolarita' avvalendosi di un organismo specializzato indipendente selezionato dall'Autorita' di regolamentazione nel rispetto della normativa in vigore»;
risoluzione delle controversie ex delibera n. 184/13/CONS;
risoluzione delle controversie tra gli operatori, ai sensi della delibera n. 553/18/CONS e della delibera n. 171/22/CONS.
Le attivita' programmate per il 2023 in materia di servizi postali comprendono, trasversali alle due macroaree sopra descritte, altresi' le attivita' di:
vigilanza e sanzionatoria in ordine al rispetto delle disposizioni normative e regolamentari anche tramite verifiche e attivita' ispettive, presso le sedi delle imprese. Ispezioni presso i soggetti regolati in base alle richieste di intervento presentate dalle Direzioni competenti (delibera n. 220/08/CONS);
produzione di documentazione informativa (dati, indicatori, pareri, bollettini, osservatori, focus, rapporti) sia a uso interno della stessa Autorita' che esterno per tutti gli stakeholder. Output attesi: Focus bilanci, predisposizione reportistica internazionale e fornitura dati a istituzioni italiane, rapporti di ricerca;
predisposizione della relazione annuale 2023 sull'attivita' svolta dall'Autorita' e sui programmi di lavoro;
relazione sullo stato di attuazione dell'AIR e della VIR nel 2022;
tenuta del Registro degli operatori di comunicazioni, per la parte di competenza;
studi economico-statistici;
gestione della biblioteca e cura delle banche dati per l'analisi statistica ai fini della produzione di bollettini, osservatori, ecc.
4. Costi amministrativi stimati per lo svolgimento nel 2023 delle
attivita' di regolazione del settore dei servizi postali

Le attivita' di regolazione del settore delle comunicazioni elettroniche prevista per l'anno 2023 (cfr. paragrafo 3) saranno svolte in via principale dalla Direzione servizi postali, nonche' dalla Direzione studi, ricerche e statistiche, dal Servizio rapporti con l'U.E. e attivita' internazionale, dall'Ufficio Corecom e coordinamento ispettivo e dall'Ufficio Contact Center e relazioni con il pubblico del Segretariato generale.
Le unita' di personale assegnate a tali unita' organizzative e che saranno impiegate nel 2023 per lo svolgimento delle attivita' inerenti al settore dei servizi postali sono stimate in 25,9 risorse espresse in termini di Full Time Equivalent - FTE.
Lo svolgimento delle attivita' relative al settore dei servizi postali assorbira' nell'anno 2023, inoltre, una parte dei costi comuni relativi alle risorse incardinate nelle strutture di supporto e di indirizzo politico (c.d. strutture «trasversali») (1) la cui attivita' e' funzionale all'esercizio di tutte le competenze dell'Autorita', comprese, dunque, quelle in materia di servizi postali.
Sulla base delle risorse direttamente impiegate per lo svolgimento dei compiti in materia di servizi postali (25,9 FTE) e del loro peso rispetto al personale totale impiegato nelle attivita' di regolazione dei settori (oltre a servizi postali, comunicazioni elettroniche, media e servizi digitali), le unita' di personale delle strutture trasversali attribuibili al settore dei servizi postali sono stimate in 22,4 FTE.
Pertanto, le risorse direttamente e indirettamente applicate nell'anno 2023 all'esercizio delle competenze in materia di servizi postali sono stimate in 48,3 FTE.
In termini economici, sulla base delle previsioni di spesa per l'esercizio 2023, il costo medio lordo pro capite di una FTE - comprendente, dunque, le spese per le retribuzioni del personale (stipendi e relativi oneri fiscali e previdenziali, missioni, formazione, assicurazioni etc.) e le spese per beni e servizi strumentali al funzionamento dell'Amministrazione (oneri locazione e gestione immobili, utenze, dotazioni e servizi informatici etc.) - e' stimato in circa 233 mila euro. (2)
In ragione di tale valorizzazione, pertanto, l'ammontare delle spese che si prevede di sostenere per l'impiego delle sopra richiamate unita' di personale destinate alla realizzazione delle attivita' per il settore dei servizi postali risulta pari a 11,22 milioni di euro, cui va aggiunto l'ammontare delle previsioni di spesa per l'acquisto di beni e servizi specificatamente correlati al settore dei servizi postali il cui valore e' stimato in circa 0,229 milioni di euro.
Conseguentemente, considerando eventuali spese dirette per beni e servizi, le spese che saranno sostenute nel 2023 per lo svolgimento delle attivita' programmate al fine di svolgere i compiti di regolazione del settore dei servizi postali (cfr. paragrafo 3) sono stimate complessivamente pari a 11,453 milioni di euro (cfr. tabella 1).
Tabella 1 - Servizi postali: articolazione per macro aree di
attivita' delle risorse FTE complessivamente assorbite
+--------------+------------+-----------+-----------+-----------+---+ | | | Spese per | | | | | | | il | | | | | | |personale e| Spese per | | | | | | oneri di | beni e | | | | | | funzio- | servizi | Spese | | | | FTE | namento | diretti | totali | | | | assorbite | (€/migl.) | (€/migl.) | (€/migl.) | % | +--------------+------------+-----------+-----------+-----------+---+ |Area 1 - | | | | | | |Regolazione a | | | | | | |tutela della | | | | | | |concorrenza e | | | | | | |del servizio | | | | | | |universale | | | | | | |postale | 21,7 | 5.048 | 29 | 5.077 |44 | +--------------+------------+-----------+-----------+-----------+---+ |Area 2 - | | | | | | |Vigilanza e | | | | | | |controllo dei | | | | | | |mercati a | | | | | | |tutela dei | | | | | | |consumatori e | | | | | | |degli utenti | | | | | | |dei servizi | | | | | | |postali | 26,6 | 6.175 | 201 | 6.376 |56 | +--------------+------------+-----------+-----------+-----------+---+ |TOTALE | 48,3 | 11.223 | 230 | 11.453 |100| +--------------+------------+-----------+-----------+-----------+---+
5. La base imponibile stimata per il contributo 2023 dovuto dai
soggetti che operano nel settore dei servizi postali

La base imponibile del contributo 2023 dovuto dai soggetti che operano nel settore dei servizi postali e' data dai ricavi realizzati dalla vendita dei servizi postali la cui fornitura e' subordinata al rilascio di licenza o autorizzazione generale ai sensi degli articoli 5 e 6 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, come risultanti dalla voce A1 del conto economico (ricavi delle vendite e delle prestazioni), o voce corrispondente per i bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali, dell'ultimo bilancio approvato prima dell'adozione della presente delibera.
Tali ricavi comprendono i ricavi derivanti da attivita' postali che rientrano nel campo di applicazione del servizio universale - conseguiti dal fornitore del servizio universale postale e dai soggetti dotati di licenza individuale (art. 5 del decreto legislativo n. 261/1999) - nonche' i ricavi derivanti da altre attivita' postali e di corriere, che non rientrano nel campo di applicazione del servizio universale - conseguiti da soggetti dotati di autorizzazione generale (art. 6 del decreto legislativo n. 261/1999).
Tali ricavi sono stimati per l'anno 2021 (base di calcolo del contributo 2023 in quanto registrati nell'ultimo bilancio approvato alla data di adozione della delibera impositiva del contributo), sulla base dei bilanci delle imprese depositati in Camera di commercio e del gettito contributivo 2022, opportunamente attualizzato in base al tasso di variazione dei ricavi registrato tra il 2020 e il 2021, come registrato nella relazione annuale sulle attivita' svolte e i programmi di lavoro dell'Autorita', presentata al Parlamento nell'anno 2022.
Sulla base della suddetta metodologia, i ricavi complessivi del settore sono stimati in circa 7,5 miliardi di euro.
6. Calcolo dell'aliquota contributiva

Tutto quanto sopra premesso, i costi amministrativi da remunerare attraverso il contributo in questione sono stati stimati in 11,4 mln di euro (cfr. paragrafo 4) e i ricavi del settore sono stimati in circa 7,5 miliardi di euro (cfr. paragrafo 5).
Dal suddetto rapporto deriva un'aliquota contributiva pari all'1,5 per mille dei ricavi realizzati nel settore dei servizi postali.
Tale valore e' compatibile con l'art. 1, comma 66 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, in cui e' stabilito che l'Autorita' puo' fissare l'entita' della contribuzione (aliquota) nel limite massimo del 2 per mille.
__________

(1) Si tratta, nello specifico, delle spese imputabili a: Consiglio e
relativo staff, Gabinetto, Segretariato generale, Servizio
sistema dei controlli interni, Servizio giuridico, Servizio
programmazione finanziaria e bilancio, Servizio sistemi
informativi e digitalizzazione, Servizio risorse umane, Servizio
affari generali e contratti.

(2) Tale valore e' stato determinato sottraendo all'ammontare delle
spese che si prevede di sostenere nel 2023, pari complessivamente
a 89,4 milioni di euro, l'importo delle spese dirette - ovvero le
spese sostenute dalle diverse unita' organizzative dell'Autorita'
per lo svolgimento delle specifiche attivita' attribuitele con
riferimento ai diversi ambiti settoriali di competenza, i cui
oneri piu' rilevanti riguardano, i trasferimenti ai Corecom per
l'esercizio delle funzioni ad esse delegate, gli oneri per
l'acquisizione dei servizi di monitoraggio in materia di
radiotelevisione, ecc. - pari a 6,5 milioni di euro e dividendo
il risultante importo - pari a 82,9 milioni, per il numero
complessivo delle risorse umane che l'Autorita' prevede di avere
a disposizione nel proprio organico nel corso del 2023, pari
complessivamente a trecentocinquantasei unita'.
 
Art. 2

Misura della contribuzione

1. Per le imprese operanti nel settore dei servizi postali di cui al precedente art. 1, la contribuzione e' fissata in misura pari all'1,5 per mille dei ricavi realizzati dalla vendita dei servizi postali la cui fornitura e' subordinata al rilascio di licenza o autorizzazione generale ai sensi degli articoli 5 e 6 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, di cui alla voce A1 del conto economico, o voce corrispondente per i bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali, dell'ultimo bilancio approvato prima dell'adozione della presente delibera.
2. Gli operatori non tenuti alla redazione del bilancio calcolano l'importo del contributo sull'ammontare dei ricavi delle vendite e delle prestazioni applicando l'aliquota di cui al comma precedente alle corrispondenti voci delle scritture contabili o fiscali obbligatorie relative all'esercizio finanziario 2021.
 
Art. 3

Termini e modalita' di versamento

1. Il versamento del contributo di cui all'art. 1 deve essere eseguito entro il 1° marzo 2023, sul conto corrente bancario intestato all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni.
2. A decorrere dalla scadenza del termine per il pagamento, il direttore del Servizio programmazione finanziaria e bilancio adotta gli atti di accertamento per il versamento del contributo quantificato dal contribuente nelle dichiarazioni «Contributo Agcom - Anno 2023». In caso di mancata o errata quantificazione gli atti di accertamento sono adottati con delibera dell'Autorita'.
3. In caso di mancato o parziale pagamento del contributo, l'Autorita' procedera' alla riscossione coattiva mediante ruolo, applicando, a decorrere dalla scadenza del termine per il pagamento, gli interessi legali e le maggiori somme dovute ai sensi della normativa vigente.
 
Art. 4

Dichiarazione telematica

1. Entro il 1° marzo 2023 i soggetti di cui all'art. 1, comma 1, dichiarano all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni i dati anagrafici ed economici strumentali alla determinazione del contributo di cui all'art. 2, commi 1 e 2. A tal fine deve essere utilizzato esclusivamente il modello telematico «Contributo Agcom - Anno 2023» approvato con separato provvedimento assieme alle relative istruzioni alla compilazione.
2. Non sono tenuti a presentare la dichiarazione i soggetti il cui ricavo complessivo (voce A1 del bilancio o voce equivalente) sia pari o inferiore a euro 500.000,00.
3. La dichiarazione di cui al comma 1 e' trasmessa esclusivamente in via telematica attraverso l'apposito portale.
4. La mancata o tardiva presentazione della dichiarazione nonche' l'indicazione, nel modello telematico, di dati non rispondenti al vero, comporta l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 21 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261.
 
Art. 5

Disposizioni finali

1. L'allegato A e' parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
2. La presente delibera, ai sensi dell'art. 1, comma 65, secondo periodo, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e' sottoposta, per l'approvazione, al Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, e successivamente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito web dell'Autorita'.

Il Presidente
Lasorella

Il Commissario relatore
Aria

Il Segretario generale
Gamba