Gazzetta n. 27 del 2 febbraio 2023 (vai al sommario)
AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
DELIBERA 24 novembre 2022
Misura e modalita' di versamento del contributo dovuto all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni per l'anno 2023 dai soggetti che operano nel settore dei servizi media. (Delibera n. 410/22/CONS).


L'AUTORITA' PER LE GARANZIE
NELLE COMUNICAZIONI

Nella riunione di Consiglio del 24 novembre 2022;
Vista la legge 14 dicembre 1995, n. 481, recante «Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilita'. Istituzione delle Autorita' di regolazione dei servizi di pubblica utilita'» e, in particolare, l'art. 2, comma 38, lettera b);
Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo», come modificata, da ultimo, dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, art. 1, comma 515;
Vista la legge 8 febbraio 1948, n. 47, recante «Disposizioni sulla stampa»;
Vista la legge 5 agosto 1981, n. 416, recante «Disciplina delle imprese editrici e provvidenze per l'editoria»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 250, recante «Provvidenze per l'editoria e riapertura dei termini, a favore delle imprese radiofoniche, per la dichiarazione di rinuncia agli utili di cui all'art. 9, comma 2, della legge 25 febbraio 1987, n. 67, per l'accesso ai benefici di cui all'art. 11 della legge stessa»;
Vista la legge 7 marzo 2001, n. 62, recante «Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416»;
Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)»;
Vista la direttiva UE 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi), in considerazione dell'evoluzione delle realta' del mercato;
Visto il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante «Attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri, concernente il testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi in considerazione dell'evoluzione delle realta' del mercato» (di seguito anche «TUSMA» o «Testo unico»);
Vista la direttiva UE 2019/789 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, che stabilisce norme relative all'esercizio del diritto d'autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici e che modifica la direttiva 93/83/CEE del Consiglio;
Vista la delibera n. 223/12/CONS del 27 aprile 2012, recante «Regolamento concernente l'organizzazione e il funzionamento dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni» come da ultimo modificata dalla delibera n. 124/22/CONS;
Vista la delibera n. 261/21/CONS del 29 luglio 2021, recante «Attuazione della nuova organizzazione dell'Autorita': individuazione degli uffici di secondo livello»;
Considerato che la legge n. 266/2005, all'art. 1, comma 65, prevede che «le spese di funzionamento [...] dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni [...]sono finanziate dal mercato di competenza, per la parte non coperta da finanziamento a carico del bilancio dello Stato, secondo modalita' previste dalla normativa vigente ed entita' di contribuzione determinate con propria deliberazione da ciascuna Autorita', nel rispetto dei limiti massimi previsti per legge, versate direttamente alle medesime Autorita'». Il successivo comma 66 attribuisce, inoltre, all'Autorita' il potere di adottare le variazioni della misura e delle modalita' della contribuzione «nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi risultanti dal bilancio approvato precedentemente alla adozione della delibera»;
Considerato che, alla luce delle succitate disposizioni ed in particolare della legge n. 249/1997 e del TUSMA, sono tenuti a versare il contributo relativo al settore media i soggetti che, sottoposti alla giurisdizione italiana ai sensi dell'art. 2 del TUSMA, erogano servizi di media audiovisivi e radiofonici, di stampa quotidiana e periodica, delle agenzie di stampa, di editoria elettronica, anche per il tramite di internet, di pubblicita' esterna, sponsorizzazioni e pubblicita' online, di produzione o distribuzione di programmi e di contenuti radiotelevisivi, di agenzia di stampa a carattere nazionale;
Visto l'art. 1, comma 66 della legge n. 206/2005 che prevede che «eventuali variazioni della misura e delle modalita' della contribuzione possono essere adottate dall'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni ai sensi del comma 65, nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi risultanti dal bilancio approvato precedentemente alla adozione della delibera»;
Considerato che, ai fini dell'individuazione della misura congrua del contributo da fissare ai sensi del citato comma 66, occorre rapportare il fabbisogno economico nell'anno 2023, necessario per sostenere gli oneri derivanti dall'esercizio delle funzioni amministrative, ai ricavi complessivi risultanti dai bilanci dei soggetti contribuenti nell'anno 2021 o comunque approvati prima della presente deliberazione (cd. Base imponibile);
Tenuto conto che l'Autorita', ai sensi dei predetti commi 65 e 66 dell'art. 1 della legge n. 266/2005, e' chiamata a individuare, con propri atti esecutivi, esclusivamente il fabbisogno da finanziare e, conseguentemente, l'aliquota contributiva senza facolta' di ampliare o restringere la base imponibile, quale elemento della fattispecie impositiva definita dalla norma di rango primario, che risulta essere, dunque, attivita' vincolata e non discrezionale;
Considerato, in particolare, che, in linea con quanto stabilito all'art. 1, comma 66, della legge n. 266/2005, il contributo e' determinato sulla base dei ricavi conseguiti nel settore dei media quali, inter alia, i ricavi derivanti dalla fornitura di servizi di media audiovisivi e/o radiofonici, dall'attivita' di concessionaria di pubblicita', dalla produzione e distribuzione di contenuti e programmi radiotelevisivi, dall'attivita' di agenzia di stampa a carattere nazionale e dalla vendita di giornali quotidiani, periodici o riviste e di prodotti di editoria elettronica;
Considerato che l'art. 1, comma 66 della legge n. 266/2005 prescrive che la contribuzione richiesta resti «nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi risultanti dal bilancio approvato precedentemente alla adozione della delibera». Pertanto, ai fini della determinazione dell'aliquota contributiva, e' possibile valorizzare i ricavi complessivi del settore media nella misura di 11,9 miliardi di euro, avendo calcolato tale valore a partire dai bilanci 2021 delle imprese operanti nel mercato e dai dati contabili raccolti in sede di dichiarazione contributiva relativa all'anno 2022 come descritto nell'allegato A alla presente delibera;
Considerate le competenze attribuite all'Autorita' nel settore dei servizi media dalla normativa di rango primario e le conseguenti attivita' che saranno svolte nell'anno 2023 nel settore dei servizi media, come dettagliatamente riportato nell'allegato A alla presente delibera;
Considerato che i costi amministrativi derivanti dallo svolgimento delle suddette attivita' nel settore media devono essere coperti mediante l'applicazione dell'aliquota contributiva ai ricavi maturati nel medesimo settore, in cui l'Autorita' esercita le proprie funzioni di regolazione, vigilanza, composizione delle controversie e sanzionatorie;
Ritenuto opportuno, ai fini dell'individuazione del fabbisogno finanziario da coprire con il contributo in questione, stimare i costi amministrativi che saranno complessivamente sostenuti nell'anno 2023, attraverso l'allocazione e valorizzazione delle risorse umane e strumentali direttamente e indirettamente impiegate per lo svolgimento di tali attivita', ivi inclusa la quota parte dei costi congiunti sostenuti dalle strutture di supporto e di indirizzo politico (c.d. strutture «trasversali»). Applicando tale metodologia, il fabbisogno finanziario necessario allo svolgimento delle attivita' in materia di media risulta, per l'anno 2023, pari a 28,1 milioni di euro, come dettagliato nel citato allegato A alla presente delibera;
Tenuto conto che, con riferimento al settore dei servizi media, 0,1 milioni di euro trovano copertura attraverso i contributi derivanti dal rilascio delle autorizzazioni ai sensi delle delibere nn. 405/02/CONS, 606/10/CONS e 607/10/CONS, cio' comportando che il fabbisogno da finanziare attraverso il contributo 2023 e' di 28,0 milioni di euro;
Ritenuto opportuno apportare una riduzione alla sopra indicata stima del fabbisogno per lo svolgimento delle attivita' del settore media un importo pari a 4,1 milioni di euro (finanziato attraverso l'uso dell'avanzo di amministrazione), al fine di garantire stabilita' alle aliquote e consentire un tendenziale equilibrio finanziario, con l'effetto di determinare in 23,9 milioni di euro l'importo da finanziare con il contributo 2023;
Ritenuto, dunque, di poter individuare, ai sensi dell'art. 1, comma 66, della legge n. 266/2005, sulla base della sopraindicata stima di fabbisogno, opportunamente ridotta, e della complessiva valorizzazione della base imponibile del mercato di competenza, l'aliquota contributiva da applicare nella misura del 2 per mille dei ricavi di competenza risultanti dall'ultimo bilancio approvato prima dell'adozione della presente delibera;
Ritenuto di confermare per l'anno 2023 che sono esonerati dal versamento del contributo: i) i soggetti il cui imponibile sia pari o inferiore a euro 500.000,00, in considerazione di ragioni di economicita' delle attivita' amministrative inerenti all'applicazione del prelievo; ii) le imprese che versano in stato di crisi, avendo attivita' sospesa, in liquidazione, ovvero essendo soggette a procedure concorsuali; iii) le imprese che hanno iniziato la loro attivita' nel 2022;
Ritenuto opportuno chiarire che, nel caso di rapporti di controllo o collegamento di cui all'art. 2359 del codice civile, ovvero di societa' sottoposte ad attivita' di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 del codice civile, anche mediante rapporti commerciali all'interno del medesimo gruppo, ciascuna societa' deve versare un autonomo contributo sulla base dei ricavi iscritti nel proprio bilancio;
Tenuto conto che l'Autorita' svolge competenze riferite anche ai mercati delle comunicazioni elettroniche, dei servizi postali, dei servizi di intermediazione online e dei motori di ricerca online, dei servizi di piattaforma per la condivisione di video, del diritto d'autore e diritti connessi nel mercato unico digitale e dei diritti audiovisivi sportivi, i cui oneri sono finanziati ai sensi dei commi 65, 66, 66-bis e 66-ter, dell'art. 1, della legge n. 266/2005, e dell'art. 19, comma 2, del decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9, dai soggetti ivi operanti. I termini e le modalita' di contribuzione per la copertura dei costi derivanti dall'esercizio delle competenze attribuite all'Autorita' in tali settori sono fissati con separati provvedimenti;
Considerato che numerosi soggetti operano in piu' settori di competenza e occorre pertanto garantire che non vi sia sovrapposizione tra le diverse basi imponibili ai fini della determinazione dei contributi, creando una corrispondenza univoca tra base imponibile e mercato di competenza ed evitando il rischio di doppia imposizione;
Ritenuto opportuno, a tal fine, richiedere un'unica dichiarazione telematica contenente i dati anagrafici ed economici dei soggetti contributori, impiegando dunque un modello telematico unico per il calcolo del contributo, che permetta la ripartizione dei ricavi complessivi delle vendite e delle prestazioni (cosi' come rilevati nella voce A1 del conto economico o equivalente) nelle sue componenti utili alla determinazione delle diverse contribuzioni dovute all'Autorita' nei diversi settori di competenza ai sensi della legge n. 266/2005: 1) servizi e reti di comunicazione elettronica (CE); 2) servizi media (SM); 3) servizi postali (SP); 4) servizi di intermediazione online e motori di ricerca (platform to business PtoB); 5) diritto d'autore e diritti connessi nel mercato unico digitale (DDA); 6) servizio di piattaforma per la condivisione di video (servizi VSP); 7) settori che non rientrano nella competenza dell'Autorita'. Il modello telematico unico e le relative istruzioni sono approvati con separato provvedimento;
Preso atto che l'art. 1, comma 65 della legge n. 266/2005 prevede che «Le deliberazioni, con le quali sono fissati anche i termini e le modalita' di versamento, sono sottoposte al Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, per l'approvazione con proprio decreto entro venti giorni dal ricevimento»;
Udita la relazione del commissario Laura Aria, relatore ai sensi dell'art. 31 del regolamento concernente l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorita';

Delibera:

Art. 1

Soggetti tenuti alla contribuzione

1. I soggetti che operano nel settore dei servizi media, esercenti attivita' di audiovisivo, radio-televisione, editoria, produzione o distribuzione di programmi e contenuti radiotelevisivi e di agenzia di stampa a carattere nazionale, che rientrano nelle competenze attribuite dalla normativa vigente all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, sono tenuti alla contribuzione prevista dall'art. 1, commi 65 e 66, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, nei limiti e con le modalita' disciplinate dalla presente delibera.
2. Nel caso di rapporti di controllo o collegamento di cui all'art. 2359 del codice civile, ovvero di societa' sottoposte ad attivita' di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 del codice civile, anche mediante rapporti commerciali all'interno del medesimo gruppo, ciascuna societa' esercente le attivita' di cui al comma 1 e' tenuta a versare un autonomo contributo nei limiti e con le modalita' disciplinate dalla presente delibera.
3. Non sono tenuti al versamento del contributo i soggetti il cui imponibile sia pari o inferiore a euro 500.000,00, le imprese che versano in stato di crisi avendo attivita' sospesa, in liquidazione, ovvero essendo soggette a procedure concorsuali e le imprese che hanno iniziato la loro attivita' nell'anno 2022.
 
Allegato A
RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA
Modalita' e criteri di determinazione del contributo dovuto
all'Autorita' per l'anno 2023 dai soggetti che operano nel settore
dei Servizi media
1. Introduzione
L'Autorita', ai sensi della sua legge istitutiva n. 249/1997 (1) , del TUSMA (2) e di ulteriori previsioni normative (cfr. infra cap. 2), svolgera' nel 2023 compiti finalizzati, inter alia, ad assicurare il rispetto dei diritti fondamentali della persona nel settore delle comunicazioni, a garantire l'attuazione dei principi generali del sistema dei servizi di media audiovisivi e della radiofonia posti a tutela degli utenti e dei minori, a garantire il pluralismo informativo nei mezzi di comunicazione radiotelevisiva e lo svolgimento dei compiti di pubblico servizio, nonche' la corretta attuazione da parte degli operatori delle regole in materia di emittenza radiotelevisiva nazionale e locale.
Nell'ambito dei compiti che svolgera' nel 2023 rientrano, in particolare, la disciplina dei servizi media audiovisivi e radiofonici, la gestione dello spettro elettromagnetico e pianificazione delle frequenze, la tutela della concorrenza e del mercato, la promozione delle opere italiane ed europee da parte dei fornitori dei servizi di media audiovisivi, nonche' le attivita' inerenti al servizio pubblico generale radiotelevisivo e la disciplina della concessionaria.
Ulteriori compiti saranno svolti, inter alia, in materia di parita' di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica (legge n. 28/2000), di commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi (decreto legislativo n. 9/2008), risoluzione dei conflitti di interessi (legge n. 215/2004), tutela del diritto d'autore online (legge n. 633/1941, legge n. 248/2000, decreto legislativo n. 70/2003, decreto legislativo n. 177/2005, decreto legislativo n. 35/2017, legge n. 172/2017).
Le spese che saranno sostenute dall'Autorita' nel 2023 per lo svolgimento dei suddetti compiti attribuiti dal legislatore sono poste a carico dei soggetti che operano nel settore dei servizi media, ai sensi della legge n. 266/2005.
L'entita' della contribuzione a carico di ciascun soggetto e' determinata attraverso l'applicazione dell'aliquota contributiva, fissata dall'Autorita' per l'anno 2023, ai ricavi conseguiti dalle imprese nei mercati dei servizi media. Tale aliquota e' data dal rapporto tra i costi amministrativi che l'Autorita' stima nell'anno 2023 per l'esercizio delle competenze ad essa attribuite nel settore e i ricavi complessivamente maturati dai soggetti operanti nel settore dei servizi media (base imponibile).
Di seguito sono forniti in dettaglio:
a) il quadro delle competenze attribuite dal legislatore all'Autorita' in materia di servizi media (par. 2);
b) le attivita' in programma nell'anno 2023 (par. 3);
c) i costi amministrativi stimati per lo svolgimento nel 2023 delle attivita' di regolazione del settore (par. 4);
d) i ricavi complessivi stimati del settore, che costituiscono la base imponibile del contributo (par. 5);
e) l'aliquota contributiva per l'anno 2023 (par. 6).
2. Le competenze attribuite all'Autorita' nel settore dei servizi media

L'insieme delle competenze attribuite all'Autorita' nel settore dei servizi media risulta definito - oltreche' dalle leggi del 14 novembre 1995, n. 481, recante «Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilita'. Istituzione delle Autorita' di regolazione dei servizi di pubblica utilita'» e del 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo» - dal TUSMA (decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208 recante «Attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri, concernente il testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi in considerazione dell'evoluzione delle realta' del mercato»), nonche' da una serie di disposizioni normative, di diverso grado e natura giuridica, tanto di fonte europea che nazionale, quali inter alia:
Disciplina europea:
direttiva (UE) 2018/1808 del 14 novembre 2018 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante «Modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi»;
regolamento (UE) n. 2017/1128 del 14 giugno 2017 del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di portabilita' transfrontaliera di servizi di contenuti online nel mercato interno;
decisione della Commissione del 3 febbraio 2014 che crea e regola il funzionamento dello European Regulators Group for Audiovisual Media Services (ERGA);
direttiva 2010/13/UE del 10 marzo 2010 relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi («direttiva sui servizi di media audiovisivi»);
regolamento (CE) n. 1085/2006 del Consiglio del 17 luglio 2006 che istituisce uno strumento di assistenza preadesione (IPA);
regolamento (CE) n. 1638/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 ottobre 2006 recante disposizioni generali che istituiscono uno strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI).
Disciplina nazionale:
legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Legge di bilancio 2019);
legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020»;
legge 4 agosto 2017, n. 124 recante «Legge annuale per il mercato e la concorrenza»;
legge 29 maggio 2017, n. 71, recante «Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo»;
decreto legislativo 31 luglio 2005 n. 177, recante «Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici»;
legge 20 luglio 2004, n. 215, recante «Norme in materia di risoluzione dei conflitti di interessi»;
legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante «Disposizioni per la parita' di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica».
3. Le attivita' dell'Autorita' nell'anno 2023 concernenti il settore dei servizi media

Le principali attivita' che l'Autorita' prevede di svolgere nel 2023 con riferimento al settore dei servizi media sono di seguito illustrate sulla base delle seguenti macro-aree:
1) regolazione, vigilanza e controllo dei mercati a tutela della concorrenza e del pluralismo esterno (controllo posizioni dominanti, limiti anti-concentrazione, attivita' di gestione, pianificazione e controllo delle radiofrequenze per usi televisivi e radiofonici, rilascio autorizzazioni e titoli abilitativi, ecc.);
2) regolazione, vigilanza e controllo dei mercati a tutela del pluralismo interno e dei diritti nel settore dei servizi media;
3) regolazione, vigilanza, controllo dei mercati a tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi media.
Macro Area 1: «Regolazione, vigilanza e controllo dei mercati a
tutela della concorrenza e del pluralismo esterno» (controllo
posizioni dominanti, limiti anti-concentrazione, attivita' di
gestione, pianificazione e controllo delle radiofrequenze per usi
televisivi e radiofonici, rilascio autorizzazioni e titoli
abilitativi, ecc.»:
tutela del pluralismo (art. 51 del TUSMA) e emanazione di Linee guida finalizzate a definire la metodologia da utilizzare per la verifica della sussistenza di posizioni dominanti lesive del pluralismo nel sistema integrato delle comunicazioni (art. 51, comma 5 del TUSMA);
definizione della prominence dei servizi di interesse generale di cui all'art. 29 del TUSMA che prevede che l'Autorita' emani: i) delle linee guida che definiscano i criteri di qualificazione di un servizio come «di interesse generale» al fine di darne adeguato rilievo (commi 1 e 2) e ii) delle prescrizioni regolamentari volte a garantire che il sistema di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre sia installato e sia agevolmente accessibile su tutti gli apparecchi televisivi in tecnologia digitale terrestre (comma 7);
revisione e aggiornamento delle procedure per il rilascio dei titoli abilitativi necessari per la fornitura dei servizi media e radiofonici lineari e non lineari su tutte le piattaforme previste dal TUSMA, articoli 14, 15, 16, 17, 18, 19 e 20 (revisione regolamenti di cui alle delibere nn. 127/00/CONS, 606/10/CONS e 607/10/CONS);
possibile estensione delle procedure autorizzatorie a soggetti che operano su piattaforme di condivisione di video ed altre piattaforme;
rinnovo/concessione dei titoli abilitativi necessari alla fornitura dei servizi media e radiofonici sulle varie piattaforme;
autorizzazione ai trasferimenti di proprieta' delle societa' radiotelevisive (del. 265/22/CONS);
valutazione delle intese ed operazioni di concentrazione fra soggetti operanti nel Sistema integrato delle comunicazioni;
rilascio di pareri al Mise su questioni inerenti alla gestione dello spettro radio (es. trading, pianificazione, autorizzazione impianti, etc.) (articoli vari TUSMA);
revisione regolamento DAB (TUSMA art. 50);
procedura di assegnazione del Mux 12 (TUSMA art. 50 e codice art. 58);
procedimento volto all'accertamento del valore economico del Sistema integrato delle comunicazioni (SIC) per l'anno 2021 (art. 3, comma 1, lettera z) e art. 51, comma 2 del TUSMA).
Per lo svolgimento di tali attivita' nel 2023 opereranno tavoli tecnici e gruppi di lavoro, anche di rilievo internazionale, fra i quali:
Tavolo Adriatico: supporto alle negoziazioni con i Paesi del versante adriatico per il coordinamento efficiente delle risorse frequenziali DAB;
Tavolo FM: supporto alle previsioni di cui al TUSMA, art. 50, comma 10, relativamente alla radiodiffusione analogica;
Partecipazione ai gruppi di lavoro internazionali (EPRA; RSPG; RSC; WRC);
Tavolo tecnico per l'individuazione di soluzioni relative allo standard dei decodificatori, alla navigazione tematica tra i canali attraverso le guide elettroniche ai programmi, istituito con delibera n. 367/13/CONS (tavolo che sara' riattivato nell'ambito delle attivita' di definizione della prominence).
Macro Area 2: «Regolazione, vigilanza e controllo dei mercati a tutela del pluralismo interno e dei diritti nel settore dei servizi media»:
regolamentazione e vigilanza in materia di par condicio sia in periodo elettorale che non elettorale, nel 2023 sono previste consultazioni elettorale per il rinnovo di regioni e comuni;
regolamentazione e vigilanza in materia di obblighi di programmazione e investimento in opere audiovisive;
regolamentazione e vigilanza per il contrasto all'hate speech, nel 2023 entrera' in vigore il nuovo regolamento attualmente sottoposto a consultazione pubblica;
vigilanza sul conflitto di interessi.
Per lo svolgimento di tali attivita' opereranno tavoli tecnici e gruppi di lavoro, anche di rilievo internazionale, fra i quali:
partecipazione alle attivita' dell'ERGA ai sensi dell'art. 30-ter della direttiva (UE) 2018/1808 e seguendo il Work Programme della piattaforma per il 2023, svolgendo inter alia i compiti di presidenza dell'ERGA per il 2023, attivita' di coordinamento del piano delle risorse (Resources commitment), il coordinamento, in qualita' di Chair, delle due riunioni plenarie annuali del Contact Network, il supporto tecnico alla Presidenza ERGA nel coordinamento delle due riunioni plenarie annuali, delle riunioni mensili del Board dell'ERGA, nella redazione degli statement e dei comunicati stampa contributo tecnico al Work Programme 2024, che verra' stilato insieme al nuovo vice-Presidente della piattaforma, conduzione diretta delle attivita' di competenza del gruppo di lavoro sulle procedure interne dell'ERGA, ai sensi del Work Programme 2023, partecipazione ai gruppi di lavoro ERGA in tema di media, coordinamento della Task Force sul regolamento per la trasparenza della pubblicita' Politica, partecipazione, in rappresentanza di AGCOM e anche dell'ERGA, alle attivita' della Task Force del Code of Practice on disinformation;
supporto alle ANR/Istituzioni europee sui temi disciplinati dal quadro normativo settoriale;
partecipazione alle attivita' della European platform of regulatory authorities (EPRA) con partecipazione alle due riunioni plenarie dell'Assemblea generale e alle attivita' dei gruppi di lavoro;
organizzazione e coordinamento di progetti bilaterali con altre istituzioni e regolatori;
conclusione del Twinning con il Ministero delle comunicazioni israeliano;
supporto tecnico per l'analisi e la discussione (in sede nazionale e internazionale) delle iniziative legislative delle istituzioni europee che riguardano il settore audiovisivo (EMFA, Political Ads, Code of Practice on disinformation, AVMS etc);
partecipazione diretta e predisposizione dei contributi per le relazioni e gli speech del Presidente e dei commissari in eventi e convegni sui temi dell'audiovisivo;
contributo alla consultazione della Commissione europea per il Rule of Law 2023;
partecipazione tecnica al Focal Point del Rapid Response Mechanism (RRM) del G7 per il contrasto alla disinformazione;
coordinamento dei contributi interni forniti dall'AGCOM nell'ambito dei tavoli tecnici nazionali istituiti presso il DPE-PCM per l'analisi delle iniziative legislative delle istituzioni europee che riguardano il settore dell'audiovisivo e dei media e per la definizione della posizione unica nazionale;
partecipazione, ai sensi della direttiva SMAV, alle riunioni del Comitato di contatto in delegazione con il Ministero competente.
Macro Area: «Regolazione, vigilanza, controllo dei mercati a tutela dei consumatori e degli utenti dei servizi media»:
vigilanza e attivita' sanzionatoria (decreto legislativo n. 208/2021, legge n. 249/1997, delibera n. 353/11/CONS) conseguente a risultanze del monitoraggio d'ufficio, iniziative assunte dai Corecom e segnalazioni degli utenti;
regolamentazione e vigilanza sugli obblighi di servizio pubblico radiotelevisivo, considerando anche che nel 2023 entrera' in vigore il nuovo contratto di servizio della RAI;
regolamentazione della disciplina della pubblicita', con redazione nel 2023 della disciplina specifica di dettaglio;
regolamentazione della disciplina dei minori, con redazione nel 2023 della disciplina specifica di dettaglio;
regolamentazione e vigilanza del diritto di cronaca e di accesso alle immagini, con redazione nel 2023 della disciplina per le modalita' di accesso ai diritti degli eventi di particolare rilevanza per il pubblico;
regolazione e vigilanza sui fornitori di servizi media audiovisivi a richiesta: definizione dei parametri di qualita' oggettivi per la fruizione dei contenuti audiovisivi su richiesta; fissazione dei parametri di qualita', criteri e misure degli indennizzi da corrispondere nei casi di disservizio, con l'obiettivo di garantire il diritto degli abbonati ad una visione soddisfacente e senza interruzioni (decreto legislativo n. 208/2021, art. 40);
regolamentazione/vigilanza a valle della consultazione pubblica avviata con delibera n. 262/22/CONS del 5 luglio 2022, relativa all'Atto di indirizzo di cui alla delibera n. 194/21/CONS (art. 1, comma 6, lettera b), n. 11, legge n. 249/1997 e art. 71 del decreto legislativo n. 208/2021);
gestione delle istanze in materia di divieto di pubblicita' di giochi on-line con vincite in denaro (art. 9, legge n. 96/2018);
implementazione della strategia di alfabetizzazione digitale e mediatica dell'Autorita', anche attraverso la predisposizione di linee guida per i Corecom., e monitoraggio delle attivita' svolte da FSMA (art. 4, decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208 - Ufficio alta formazione).
Per lo svolgimento di tali attivita' nel 2023 opereranno tavoli tecnici e gruppi di lavoro, anche di rilievo internazionale, fra i quali:
GdL interno (ex determina n. 17/22/SG del 22 settembre 2022 incaricato di svolgere attivita' esclusivamente riferite alle segnalazioni pervenute in materia di contrasto al gioco d'azzardo;
eventuali gruppi di lavoro e tavoli tecnici con operatori (FSMA) ed associazioni attive nel settore dei media e digital literacy;
convegno in materia di indici di ascolto (art. 1, comma 6, lettera b), n. 11, legge n. 249/1997 e art. 71 del decreto legislativo n. 208/2021).
Le attivita' programmate per il 2023 in materia di servizi media comprendono, trasversali alle tre macroaree sopra descritte, altresi' le attivita' di:
gestione dell'Informativa economica di sistema - IES con implementazione degli aggiornamenti del sistema informatico, elaborazione delle comunicazioni IES e tenuta del relativo database, nonche' verifica e analisi dei dati raccolti (legge n. 249/1997, art. 1, comma 6, lettera c, n. 7 e commi 29, 30);
implementazione dei modelli elettronici relativi alle tirature delle testate quotidiane 2022; gestione delle comunicazioni e tenuta del relativo database; controlli e analisi dei dati ai fini della verifica dei limiti anti-concentrativi e pubblicazione dei prospetti inerenti alle tirature delle testate quotidiane (legge n. 416/1981 e legge n. 67/1987);
supporto/coordinamento dei Corecom per l'attivita' delegata relativa alla tenuta del ROC e per l'attivita' di gestione delle controversie operatori/utenti (delibera n. 395/17/CONS);
vigilanza e sanzionatoria in ordine al rispetto delle disposizioni normative e regolamentari anche tramite verifiche e attivita' ispettive, presso le sedi delle imprese. Ispezioni presso i soggetti regolati in base alle richieste di intervento presentate dalle Direzioni competenti (delibera n. 220/08/CONS);
data management propedeutiche alle funzioni di analisi, regolamentazione, vigilanza e controllo dei mercati da parte delle strutture di AGCOM. Attivita' di supporto informativo interno/esterno, anche con riguardo alle richieste di informazione di organismi internazionali, che periodicamente necessitano di risposta;
produzione di documentazione informativa (dati, indicatori, pareri, bollettini, osservatori, focus, rapporti) sia a uso interno della stessa Autorita' che esterno per tutti gli stakeholder. Output attesi: Osservatorio sulle comunicazioni, Focus bilanci, predisposizione reportistica internazionale e fornitura dati a istituzioni italiane, rapporti di ricerca;
predisposizione della relazione annuale 2023 sull'attivita' svolta dall'Autorita' e sui programmi di lavoro;
relazione sullo stato di attuazione dell'AIR e della VIR nel 2022;
tenuta del Registro degli operatori di comunicazioni, per la parte di competenza;
studi economico-statistici;
gestione della biblioteca e cura delle banche dati per l'analisi statistica ai fini della produzione di bollettini, osservatori, ecc.
4. Costi amministrativi stimati per lo svolgimento nel 2023 delle attivita' di regolazione del settore dei servizi media

Le attivita' di regolazione del settore media prevista per l'anno 2023 (cfr. par. 3) saranno svolte in via principale dalla Direzione servizi media e dalla Direzione servizi digitali, nonche' dalla Direzione studi, ricerche e statistiche, dal Servizio rapporti con l'U.E. e attivita' internazionale, dall'Ufficio Corecom e coordinamento ispettivo e dall'Ufficio Contact Center e relazioni con il pubblico del Segretariato generale.
Le unita' di personale assegnate a tali unita' organizzative e che saranno impiegate nel 2023 per lo svolgimento delle attivita' inerenti al settore dei servizi media sono stimate in 57,3 risorse espresse in termini di Full Time Equivalent - FTE.
Lo svolgimento delle attivita' relative al settore dei servizi media assorbira' nell'anno 2023, inoltre, una parte dei costi comuni relativi alle risorse incardinate nelle strutture di supporto e di indirizzo politico (c.d. strutture «trasversali») (3) la cui attivita' e' funzionale all'esercizio di tutte le competenze dell'Autorita', comprese, dunque, quelle in materia di servizi media.
Sulla base delle risorse direttamente impiegate per lo svolgimento dei compiti in materia di servizi media (57,3 FTE) e del loro peso rispetto al personale totale impiegato nelle attivita' di regolazione dei settori (oltre a media, comunicazioni elettroniche servizi postali e servizi di intermediazione online e motori di ricerca online, diritto d'autore e diritti connessi, piattaforme di condivisione video), le unita' di personale delle strutture trasversali attribuibili al settore dei servizi media sono stimate in 49,5 FTE.
Pertanto, le risorse direttamente e indirettamente applicate nell'anno 2023 all'esercizio delle competenze in materia di servizi media sono stimate in 106,9 FTE.
In termini economici, sulla base delle previsioni di spesa per l'esercizio 2023, il costo medio lordo pro capite di una FTE - comprendente, dunque, le spese per le retribuzioni del personale (stipendi e relativi oneri fiscali e previdenziali, formazione, assicurazioni etc.) e le spese per beni e servizi strumentali al funzionamento dell'amministrazione (oneri locazione e gestione immobili, utenze, dotazioni e servizi informatici etc.) - e' stimato in circa 233 mila euro. (4)
In ragione di tale valorizzazione, pertanto, l'ammontare delle spese che si prevede di sostenere per l'impiego delle sopra richiamate unita' di personale destinate alla realizzazione delle attivita' per il settore media risulta pari a 24,85 milioni di euro, cui va aggiunto l'ammontare delle previsioni di spesa per l'acquisto di beni e servizi specificatamente correlati al settore dei servizi media il cui valore e' stimato in circa 3,27 milioni di euro (5) .
Conseguentemente, le spese che saranno sostenute nel 2023 per lo svolgimento delle attivita' programmate al fine di svolgere i compiti di regolazione del settore dei servizi media (cfr. par. 3) sono stimate complessivamente pari a 28,1 milioni di euro (cfr. tabella 1).
Tabella 1 - Servizi media: articolazione per macro aree di attivita'
delle risorse FTE complessivamente assorbite

Parte di provvedimento in formato grafico

Tali spese sono finanziate con il contributo richiesto per l'anno 2023 agli operatori attivi nel settore dei servizi media al netto di 0,1 milioni di euro che saranno coperti con i contributi dovuti per il rilascio delle autorizzazioni satellitari e 4,1 milioni di euro, coperti dall'uso di parte dell'avanzo di amministrazione, derivanti dall'intervento di riequilibrio al fine di tendere all'equilibrio finanziario, tra entrate e spese, nella gestione del contributo del settore, nonche' di garantire la stabilita' nel tempo dell'aliquota contributiva. (6) .
Conseguentemente, le entrate che dovranno essere assicurate nel 2023 dai fornitori di servizi media, ai sensi della presente delibera, risultano pari a 24,3 milioni di euro (tabella 2).

Tabella 2 - Servizi media: fabbisogni per l'anno 2023 (€/migl.)

Parte di provvedimento in formato grafico
5. La base imponibile stimata per il contributo 2023 dovuto dai soggetti che operano nel settore dei servizi media

La base imponibile del contributo 2023 dovuto dai soggetti che operano nel settore dei servizi media e' data dai ricavi derivanti dalla fornitura di reti o servizi di comunicazioni elettroniche prestati in forza di un'autorizzazione generale o di una concessione di diritti d'uso ex art. 16 del decreto legislativo n. 207/2021, come registrati nella voce A1 del conto economico, o voce corrispondente per i bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali, dell'ultimo bilancio approvato prima dell'adozione della presente delibera.
Tali ricavi comprendono i ricavi derivanti, inter alia, dalla fornitura di servizi di media audiovisivi e/o radiofonici, dall'attivita' di concessionaria di pubblicita', dalla produzione e distribuzione di contenuti e programmi radiotelevisivi, dall'attivita' di agenzia di stampa a carattere nazionale e dalla vendita di giornali quotidiani, periodici o riviste e di prodotti di editoria elettronica. Tali ricavi sono rappresentati da vendita di spazi pubblicitari sui vari mezzi di diffusione media, tra cui TV, radio, editoria, web online, abbonamenti e pagamenti alla pay-tv e a servizi VOD, sottoscrizioni, sovvenzioni, vendita di copie e abbonamenti a prodotti editoriali, corrispettivi per contratti di cessione di contenuti editoriali e programmi radiotelevisivi etc.
I suddetti ricavi sono stimati per l'anno 2021 (base di calcolo del contributo 2023 in quanto registrati nell'ultimo bilancio approvato alla data di adozione della delibera impositiva del contributo), sulla base dei bilanci delle imprese depositati in Camera di commercio e del gettito contributivo 2022, opportunamente attualizzato in base al tasso di variazione dei ricavi registrato tra il 2020 e il 2021, come registrato nella Relazione annuale sulle attivita' svolte e i programmi di lavoro dell'Autorita', presentata al Parlamento nell'anno 2022.
Sulla base della suddetta metodologia, i ricavi complessivi del settore sono stimati in circa 11,9 miliardi di euro.
6. L'aliquota contributiva del contributo 2023 dovuto dai soggetti che operano nel settore dei servizi media

Tutto quanto sopra premesso, i costi amministrativi da remunerare attraverso il contributo in questione sono stati stimati in 23,9 milioni di euro (cfr. paragrafo 4) e i ricavi del settore sono stimati in circa 11,9 miliardi di euro (cfr. paragrafo 5).
Dal suddetto rapporto deriva un'aliquota contributiva pari al 2 per mille dei ricavi realizzati nel settore dei servizi media.
Tale valore e' compatibile con l'art. 1, comma 66 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, in cui e' stabilito che l'Autorita' puo' fissare l'entita' della contribuzione (aliquota) nel limite massimo del 2 per mille.
__________

(1) Legge n. 249/1997 recante «Istituzione dell'Autorita' per le
garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle
telecomunicazioni e radiotelevisivo».

(2) Decreto legislativo n. 208/2021 recante «Attuazione della
direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 14 novembre 2018, recante modifica della direttiva
2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni
legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri,
concernente il testo unico per la fornitura di servizi di media
audiovisivi in considerazione dell'evoluzione delle realta' del
mercato».

(3) Si tratta, nello specifico, delle spese imputabili a: Consiglio e
relativo staff, Gabinetto, Segretariato generale, Servizio
sistema dei controlli interni, Servizio giuridico, Servizio
programmazione finanziaria e bilancio, Servizio sistemi
informativi e digitalizzazione, Servizio risorse umane, Servizio
affari generali e contratti.

(4) Tale valore e' stato determinato sottraendo all'ammontare delle
spese che si prevede di sostenere nel 2023, pari complessivamente
a 89,4 milioni di euro, l'importo delle spese dirette - ovvero le
spese sostenute dalle diverse unita' organizzative dell'Autorita'
per lo svolgimento delle specifiche attivita' attribuitele con
riferimento ai diversi ambiti settoriali di competenza, i cui
oneri piu' rilevanti riguardano i trasferimenti ai Corecom per
l'esercizio della funzioni ad esse delegate; oneri per
l'acquisizione dei servizi di monitoraggio in materia di
radiotelevisione, ecc. - pari a 6,5 milioni di euro e dividendo
il risultante importo - pari a 82,9 milioni, per il numero
complessivo delle risorse umane che l'Autorita' prevede di avere
a disposizione nel proprio organico nel corso del 2023, pari
complessivamente a 356 unita'.

(5) Nello specifico, tra le voci piu' rilevanti di spese per beni e i
servizi specificamente destinati allo svolgimento di attivita'
correlate al settore delle comunicazioni elettroniche, rientrano:
le risorse da trasferire ai Corecom per lo svolgimento delle
specifiche attivita' delegate afferenti al settore delle
comunicazioni elettroniche, le risorse per lo svolgimento delle
verifiche relative alla contabilita' regolatoria, l'acquisto di
software per la gestione delle spettro radio e quelli necessari
alla realizzazione del progetto "Broad Band Map" di cui alla
delibera n. 614/20/CONS del 19 novembre 2020.

(6) La stabilita' delle aliquote contributive rappresenta un elemento
di valore non solo per le aziende contribuenti, che possono in
tal modo confidare su previsioni di spesa affidabili nei propri
bilanci, ma anche per la stessa Agcom, che, modulando
opportunamente le rettifiche, puo' definire un sistema di
finanziamento stabile, compensando eventuali fluttuazioni della
base imponibile dipendenti dall'andamento dei mercati
 
Art. 2

Misura della contribuzione

1. Per le imprese operanti nel settore dei servizi media di cui al precedente art. 1, la contribuzione e' fissata in misura pari al 2 per mille dei ricavi derivanti dalla fornitura di servizi media di cui alla voce A1 del conto economico, o voce corrispondente per i bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali, dell'ultimo bilancio approvato prima dell'adozione della presente delibera.
2. Gli operatori non tenuti alla redazione del bilancio calcolano l'importo del contributo sull'ammontare dei ricavi delle vendite e delle prestazioni applicando l'aliquota di cui al comma precedente alle corrispondenti voci delle scritture contabili o fiscali obbligatorie relative all'esercizio finanziario 2021.
 
Art. 3

Termini e modalita' di versamento

1. Il versamento del contributo di cui all'art. 1 deve essere eseguito entro il 1° marzo 2023, sul conto corrente bancario intestato all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni.
2. A decorrere dalla scadenza del termine per il pagamento, il direttore del Servizio programmazione finanziaria e bilancio adotta gli atti di accertamento per il versamento del contributo quantificato dal contribuente nella dichiarazione «Contributo Agcom - Anno 2023». In caso di mancata o errata quantificazione gli atti di accertamento sono adottati con delibera dell'Autorita'.
3. In caso di mancato o parziale pagamento del contributo, l'Autorita' procedera' alla riscossione coattiva mediante ruolo, applicando, a decorrere dalla scadenza del termine per il pagamento, gli interessi legali e le maggiori somme dovute ai sensi della normativa vigente.
 
Art. 4

Dichiarazione telematica

1. Entro il 1° marzo 2023 i soggetti di cui all'art. 1, comma 1, dichiarano all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni i dati anagrafici ed economici strumentali alla determinazione del contributo di cui all'art. 2, commi 1 e 2. A tal fine deve essere utilizzato esclusivamente il modello telematico «Contributo Agcom - Anno 2023» approvato con separato provvedimento assieme alle relative istruzioni alla compilazione.
2. Non sono tenuti a presentare la dichiarazione i soggetti il cui ricavo complessivo (voce A1 del bilancio o voce equivalente) sia pari o inferiore a euro 500.000,00.
3. La dichiarazione di cui al comma 1 e' trasmessa esclusivamente in via telematica attraverso l'apposito portale.
4. La mancata o tardiva presentazione della dichiarazione nonche' l'indicazione, nel modello telematico, di dati non rispondenti al vero, comporta l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 1, commi 29 e 30, della legge 31 luglio 1997, n. 249.
 
Art. 5

Disposizioni finali

1. L'allegato A e' parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
2. La presente delibera, ai sensi dell'art. 1, comma 65, secondo periodo, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e' sottoposta, per l'approvazione, al Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, e successivamente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito web dell'Autorita'.

Il Presidente
Lasorella

Il Commissario relatore
Aria

Il Segretario generale
Gamba