Gazzetta n. 25 del 31 gennaio 2023 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY |
DECRETO 23 gennaio 2023 |
Liquidazione coatta amministrativa della «Senza il banco - servizi per l'infanzia e la famiglia cooperativa sociale in liquidazione», in Bologna e nomina del commissario liquidatore. |
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IL MINISTRO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile; Visto il Titolo VII, Parte prima, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, recante «Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155»; Visto l'art. 390 del medesimo decreto legislativo; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 luglio 2021, n. 149, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero delle imprese e del made in Italy»; Vista l'istanza con la quale la Confederazione cooperative italiane ha chiesto che la societa' «Senza il banco - servizi per l'infanzia e la famiglia cooperativa sociale in liquidazione» sia ammessa alla procedura di liquidazione coatta amministrativa; Viste le risultanze della revisione dell'Associazione di rappresentanza, dalla quale si rileva lo stato d'insolvenza della suddetta societa' cooperativa; Vista la nota del 14 dicembre 2022, con la quale l'Associazione di rappresentanza ha segnalato l'urgenza di adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa; Considerato quanto emerge dalla visura camerale aggiornata, effettuata d'ufficio presso il competente registro delle imprese, e dalla situazione patrimoniale aggiornata al 5 dicembre 2022, allegata al verbale di revisione, che evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a fronte di un attivo circolante di euro 67.740,00, si riscontrano debiti a breve termine di euro 360.522,00 ed un patrimonio netto negativo di euro - 288.951,00; Considerato che il grado d'insolvenza e' rilevabile, altresi', dal mancato pagamento di mensilita' stipendiali, dalla presenza di debiti erariali e previdenziali, nonche' da un'istanza di fallimento pendente presso il Tribunale di Bologna, con udienza rinviata al 26 gennaio 2023; Considerato che in data 14 dicembre 2022 e' stato assolto l'obbligo di cui all'art. 7 della legge 7 agosto 1990, n. 241, dando comunicazione dell'avvio del procedimento a tutti i soggetti interessati e che il legale rappresentante ha comunicato formalmente la propria rinuncia alla presentazione di osservazioni e/o controdeduzioni; Ritenuto di dover disporre la liquidazione coatta amministrativa della suddetta societa' cooperativa e nominare il relativo commissario liquidatore; Considerato che il nominativo del professionista cui affidare l'incarico di commissario liquidatore e' stato selezionato dalla Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle societa' dall'elenco delle tre professionalita' indicate, ai sensi dell'art. 9 della legge 17 luglio 1975, n. 400, dall'Associazione nazionale di rappresentanza assistenza, tutela e revisione del movimento cooperativo alla quale il sodalizio risulta aderente, nell'ambito dei professionisti presenti nella banca dati di cui alla direttiva ministeriale del 9 giugno 2022, in ottemperanza ai criteri citati negli articoli 3 e 4 della predetta direttiva;
Decreta:
Art. 1
1. La societa' cooperativa «Senza il banco- servizi per l'infanzia e la famiglia cooperativa sociale in liquidazione», con sede in Bologna (BO) - (codice fiscale 02571691209), e' posta in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'art. 2545-terdecies del codice civile. 2. Considerati gli specifici requisiti professionali, come risultanti dal curriculum vitae, e' nominata commissario liquidatore l'avv. Claudia Nanni, nata a Forli' (FC) il 4 febbraio 1974 (codice fiscale NNNCLD74B44D704V), domiciliata in Forli' (FC), Piazzale di Porta Schiavonia n. 20. |
| Art. 2
1. Al predetto commissario liquidatore spetta il trattamento economico previsto dal decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 3 novembre 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 5 dicembre 2016. 2. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 3. Il presente provvedimento potra' essere impugnato dinnanzi al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero a mezzo di ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, ove ne sussistano i presupposti di legge. Roma, 23 gennaio 2023
Il Ministro: Urso |
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