Con decreto presidenziale n. 160 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al 9° Stormo, con la seguente motivazione: «Reparto di volo impiegato in Abruzzo per il soccorso alle popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve del gennaio 2017, interveniva con prontezza, con abnegazione e sprezzo del pericolo da parte del personale tutto, prodigandosi in numerose attivita' di sostegno, tra cui operazione di aerosoccorso e di salvataggio di vite umane, scientemente condotte a rischio dell'incolumita' degli equipaggi, gestendo e conducendo le complesse attivita' di soccorso alla popolazione civile, in situazioni di urgenza e con condizioni metereologiche assolutamente proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e scarsa visibilita'. L'estrema efficacia e l'altissima professionalita' dimostrate dagli equipaggi di volo, hanno evidenziato l'encomiabile abnegazione e l'altissimo senso del dovere di tutti i membri e le componenti dello Stormo. Lo straordinario sforzo corale degli uomini e delle donne del 9° Stormo per il supporto alle operazioni, l'eccellente livello di preparazione, il forte senso di appartenenza e lo splendido impeto degli equipaggi impiegati, contribuivano in maniera determinante al salvataggio di numerose vite umane e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare, riscuotendo al contempo l'unanime riconoscenza ed il plauso delle Comunita' locali e di tutto il Paese». - Rigopiano e Farindola (PE), gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 161 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Francesco Maria Monetti, nato l'8 marzo 1980 a Napoli, con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo per il soccorso alle popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve del gennaio 2017, il Magg. Monetti, in qualita' di capo equipaggio di un elicottero HH-212 del 9º Stormo di Grazzanise, veniva chiamato ad effettuare per otto giorni continuativi, numerose ed ardue missioni di soccorso alla popolazione civile, diurne e notturne in condizioni meteo estremamente avverse, inframmezzate da brevissime pause di riposo. In particolare, nonostante le condizioni climatiche proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e scarsa visibilita', intraprendeva con slancio e senza esitazione le rischiose missioni assegnate e pilotando con abilita' il mezzo negli stretti canaloni e nelle valli montane raggiungeva le zone di intervento ove con impegnativi e prolungati voli stazionari e, ove possibile, con difficili atterraggi fuori campo sulla neve, consentiva all'operatore di bordo ed all'aerosoccorritore di prestare soccorso alla popolazione civile, trarre in salvo persone in pericolo di vita, trasportare in localita' isolate ingenti quantita' di beni di prima necessita', numerosi soccorritori del Corpo nazionale alpino e attrezzature per la ricerca di dispersi in montagna, determinanti, in particolare, in occasione delle operazioni di soccorso alle persone rimaste sepolte in un albergo travolto da una valanga in localita' Rigopiano. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo contribuiva in maniera determinante al salvataggio di vite umane e ad alleviare i disagi della popolazione civile, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Abruzzo, gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 162 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Giuseppe Panico, nato l'8 marzo 1985 ad Aversa (CE), con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo per il soccorso alle popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve del gennaio 2017, il Cap. Panico, in qualita' di secondo pilota di un elicottero HH-212 del 9º Stormo di Grazzanise, veniva chiamato ad effettuare per otto giorni continuativi, numerose ed ardue missioni di soccorso alla popolazione civile, diurne e notturne in condizioni meteo estremamente avverse, inframmezzate da brevissime pause di riposo. In particolare, nonostante le condizioni climatiche proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e scarsa visibilita', intraprendeva con slancio e senza esitazione le rischiose missioni assegnate e coadiuvava abilmente il capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo attraverso gli stretti canaloni e le valli montane, per raggiungere le zone di intervento, e negli impegnativi e prolungati voli stazionari e, ove possibile, nei difficili atterraggi fuori campo sulla neve, per consentire all'operatore di bordo ed all'aerosoccorritore di prestare soccorso alla popolazione civile, trarre in salvo persone in pericolo di vita, trasportare in localita' isolate ingenti quantita' di beni di prima necessita', numerosi soccorritori del Corpo nazionale alpino e attrezzature per la ricerca di dispersi in montagna, determinanti, in particolare, in occasione delle operazioni di soccorso alle persone rimaste sepolte in un albergo travolto da una valanga in localita' Rigopiano. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo contribuiva in maniera determinante al salvataggio di vite umane e ad alleviare i disagi della popolazione civile, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Abruzzo, gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 163 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Luogotenente Renato Scrimo, nato il 1° ottobre 1965 a Napoli, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo per il soccorso alle popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di aerosoccorritore a bordo di un elicottero HH-212 del 9° Stormo di Grazzanise, il Primo Luogotenente Scrimo veniva chiamato ad effettuare per otto giorni continuativi, numerose ed ardue missioni di soccorso alla popolazione civile, diurne e notturne in condizioni meteo estremamente avverse, inframmezzate da brevissime pause di riposo. In particolare, nonostante le condizioni climatiche proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e scarsa visibilita', intraprendeva con slancio e senza esitazione le rischiose missioni assegnate e, raggiunte le zone di intervento, effettuava, in coordinamento con l'operatore di bordo, in impegnativi e prolungati voli stazionari con numerose discese e risalite al verricello, e, ove possibile, in difficili atterraggi fuori campo sulla neve, tutte le operazioni necessarie per prestare assistenza e soccorso alla popolazione civile, trarre in salvo persone in pericolo di vita, trasportare in localita' isolate ingenti quantita' di beni di prima necessita', numerosi soccorritori del Corpo nazionale alpino e attrezzature per la ricerca di dispersi in montagna, determinanti, in particolare, in occasione delle operazioni di soccorso alle persone rimaste sepolte in un albergo travolto da una valanga in localita' Rigopiano. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo contribuiva in maniera determinante al salvataggio di vite umane e ad alleviare i disagi della popolazione civile, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Abruzzo, gennaio 2017. Con decreto presidenziale n. 164 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Luogotenente Domenico Lamberti, nato il 23 dicembre 1968 a Caserta, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo per il soccorso alle popolazioni civili nell'ambito dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di operatore di bordo di un elicottero HH-212 del 9° Stormo di Grazzanise, il Luogotenente Lamberti veniva chiamato ad effettuare, per otto giorni continuativi, numerose ed ardue missioni di soccorso alla popolazione civile, diurne e notturne in condizioni meteo estremamente avverse, inframmezzate da brevissime pause di riposo. In particolare, nonostante le condizioni climatiche proibitive, caratterizzate da forti venti, intense nevicate e scarsa visibilita', intraprendeva con slancio e senza esitazione le rischiose missioni assegnate e, raggiunte le zone di intervento, effettuava, in coordinamento con l'aerosoccorritore, in impegnativi e prolungati voli stazionari e, ove possibile, in difficili atterraggi fuori campo sulla neve, tutte le operazioni necessarie per prestare assistenza e soccorso alla popolazione civile, trarre in salvo persone in pericolo di vita, trasportare in localita' isolate ingenti quantita' di beni di prima necessita', numerosi soccorritori del Corpo nazionale alpino e attrezzature per la ricerca di dispersi in montagna, determinanti, in particolare, in occasione delle operazioni di soccorso alle persone rimaste sepolte in un albergo travolto da una valanga in localita' Rigopiano. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo contribuiva in maniera determinante al salvataggio di vite umane e ad alleviare i disagi della popolazione civile, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Abruzzo, gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 165 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Federico Bellicano, nato il 3 agosto 1977 a Ortona (CH), con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di capo equipaggio di un elicottero e Comandante dell'85° Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Magg. Bellicano veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzato tra l'altro da bassissime temperature e scarsa visibilita', una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva, di concerto con il proprio equipaggio, di effettuare comunque la missione. Pilotando abilmente il mezzo a bassa quota ed operando frequenti cambi di rotta, per ovviare alla scarsa visibilita', giungeva nella localita' di intervento ove, individuata con non poche difficolta' l'abitazione rimasta isolata, stante l'impossibilita' di atterrare sulla coltre nevosa e nonostante i venti ed il continuo rischio di formazione di ghiaccio che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, procedeva mediante cesta verricellabile, in un difficile e prolungato volo stazionario, a recuperare, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilita' ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017. Con decreto presidenziale n. 166 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Maurizio Gentili, nato il 7 agosto 1979 a Roma, con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di copilota di un elicottero dell'85° Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Magg. Gentili veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzato tra l'altro da bassissime temperature e scarsa visibilita', una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, condivideva con il proprio capo equipaggio la decisione di effettuare comunque la missione. Coadiuvando il capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo a bassa quota e con frequenti cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilita', giungeva nella localita' di intervento ove, individuata con non poche difficolta' l'abitazione rimasta isolata, stante l'impossibilita' di atterrare sulla coltre nevosa, nonostante i venti ed il continuo rischio di formazione di ghiaccio che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, contribuiva a mantenere l'aeromobile in un difficile e prolungato volo stazionario per consentire di recuperare mediante cesta verricellabile, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilita' ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 167 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Luogotenente Maurizio Salvi, nato il 18 agosto 1961 a Piglio (FR), con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, quale operatore di bordo di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Luogotenente Salvi veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l'altro da bassissime temperature e scarsa visibilita', una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, condivideva con il proprio capo equipaggio la decisione di effettuare comunque la missione. Volando a bassa quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilita', veniva raggiunta la localita' di intervento ove, individuata con non poche difficolta' l'abitazione rimasta isolata, risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Operando quindi al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto al vento e al continuo rischio di formazione di ghiaccio che mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l'aerosoccorritore, in un difficile e prolungato volo stazionario, tutte le operazioni necessarie per recuperare mediante cesta verricellabile, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilita' ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 168 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Carlo Troiano, nato il 21 febbraio 1972 a Napoli, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di aerosoccorritore di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Troiano veniva chiamato ad effettuare, oltre il termine del proprio turno di lavoro ed in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l'altro da bassissime temperature e scarsa visibilita', una missione di soccorso ad una famiglia di tre persone rimasta isolata da una spessa coltre di neve nella propria abitazione, priva di luce e acqua e non altrimenti raggiungibile, nei pressi del Comune di Farindola. Nonostante la fatica accumulata e le condizioni climatiche proibitive, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, condivideva con il proprio capo equipaggio la decisione di effettuare comunque la missione. Volando a bassa quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilita', veniva raggiunta la localita' di intervento ove, individuata con non poche difficolta' l'abitazione rimasta isolata, risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto al vento e al continuo rischio di formazione di ghiaccio che mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, si calava a terra con il verricello e nella spessa coltre di neve che limitava la mobilita' e metteva a dura prova la resistenza fisica, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l'operatore di bordo, tutte le operazioni necessarie per recuperare mediante cesta verricellabile, una per volta, due persone anziane con scarsa mobilita' ed il loro figlio che venivano prontamente trasportati a Pescara e affidati alle cure di personale medico qualificato. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Farindola (PE), 20 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 169 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Valerio Marrama, nato il 22 aprile 1981 a Viareggio (LU), con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualita' di capo equipaggio di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Magg. Marrama veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di personale specializzato nel soccorso in montagna, per prestare i primi soccorsi alla popolazione rimasta completamente isolata senza elettricita', riscaldamento e mezzi di comunicazione, nel paese di Campotosto, interessato da intense scosse di terremoto e reso altrimenti irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di numerose linee elettriche, pilotando abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta, per evitare gli ostacoli presenti lungo il percorso ed ovviare alla scarsissima visibilita', giungeva nelle localita' di intervento ove, dopo numerosi tentativi, veniva individuata una zona idonea al rilascio del personale di soccorso. Nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alle avverse condizioni meteo e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, decideva di rimanere ad orbitare sopra il paese facendo ponte per le comunicazioni e coordinando le operazioni al suolo. Al termine delle operazioni, si procedeva al reimbarco di parte della squadra di soccorso, per far ritorno, nelle stesse estreme condizioni climatiche e ambientali, alla base di partenza e ripetere la missione con ulteriore personale soccorritore. Il positivo esito della missione permetteva di ristabilire i contatti con gli abitanti rimasti isolati e prestare i primi soccorsi alla popolazione provata dall'emergenza. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Comune di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 170 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Salvatore Colombo, nato il 28 ottobre 1986 a Roma, con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualita' di secondo pilota di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Cap. Colombo veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di personale specializzato nel soccorso in montagna, per prestare i primi soccorsi alla popolazione rimasta completamente isolata senza elettricita', riscaldamento e mezzi di comunicazione, nel paese di Campotosto, interessato da intense scosse di terremoto e reso altrimenti irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di numerose linee elettriche, coadiuvando abilmente il capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per evitare gli ostacoli presenti lungo il percorso ed ovviare alla scarsissima visibilita', giungeva nelle localita' di intervento ove, dopo numerosi tentativi, veniva individuata una zona idonea al rilascio del personale di soccorso. Nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alle avverse condizioni meteo e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, condivideva la decisione del capo equipaggio di rimanere ad orbitare sopra il paese assistendolo nelle attivita' volte a far ponte per le comunicazioni e a coordinare le operazioni al suolo. Al termine delle operazioni, si procedeva al reimbarco di parte della squadra di soccorso, per far ritorno, nelle stesse estreme condizioni climatiche e ambientali, alla base di partenza e ripetere la missione con ulteriore personale soccorritore. Il positivo esito della missione permetteva di ristabilire i contatti con gli abitanti rimasti isolati e prestare i primi soccorsi alla popolazione provata dall'emergenza. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Comune di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 171 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Luogotenente Enrico Carnevalini, nato il 17 agosto 1971 a Roma, con la seguente motivazione: «Sottufficiale impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualita' di operatore di bordo di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Luogotenente Carnevalini veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di personale specializzato nel soccorso in montagna per prestare soccorso alla popolazione rimasta completamente isolata senza elettricita', riscaldamento e mezzi di comunicazione, nel paese di Campotosto interessato da intense scosse di terremoto e reso altrimenti irraggiungibile dalle forti nevicate. In presenza di numerose linee elettriche, volando a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per evitare gli ostacoli presenti lungo il percorso ed ovviare alla scarsissima visibilita', veniva raggiunta la localita' di intervento ove, dopo numerosi tentativi, veniva individuata una zona idonea al rilascio del personale di soccorso. Operando quindi, con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alle avverse condizioni meteo e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, riusciva ad effettuare tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei soccorritori, condividendo la decisione del capo equipaggio di rimanere ad orbitare sopra il paese facendo ponte per le comunicazioni e coordinando le operazioni al suolo, al termine delle quali procedeva al reimbarco di parte della squadra di soccorso, per far ritorno, nelle stesse estreme condizioni climatiche e ambientali, alla base di partenza e ripetere la missione con ulteriore personale soccorritore. Il positivo esito della missione permetteva di ristabilire i contatti con gli abitanti rimasti isolati e prestare i primi soccorsi alla popolazione provata dall'emergenza. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Comune di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 172 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Gianluca Terrenzi, nato il 28 gennaio 1983 a Pescara, con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di capo equipaggio di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Cap. Terrenzi veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l'altro da forti venti e scarsa visibilita', una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalita' polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in localita' Macchia da Sole (TE). Costretto a riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con i membri del proprio equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Individuata una via percorribile e pilotando abilmente il mezzo a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilita', giungeva nella localita' di intervento ove, individuata l'abitazione rimasta isolata, stante l'impossibilita' di atterrare sulla coltre nevosa e nonostante i forti venti che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, manteneva il mezzo in un difficile e prolungato volo stazionario, per consentire di recuperare, mediante verricello, la signora ormai allo stremo delle forze, e di salvarle la vita con un tempestivo trasferimento presso l'aeroporto di Pescara, ove veniva affidata al personale sanitario competente. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 173 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Simone Agostinelli, nato il 12 giugno 1986 a Foligno (PG), con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di copilota di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Cap. Agostinelli veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l'altro da forti venti e scarsa visibilita', una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalita' polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in localita' Macchia da Sole (TE). Costretto a riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con gli altri membri dell'equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Coadiuvando il capo equipaggio nell'individuazione di una via percorribile e nel pilotaggio del mezzo a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilita', giungeva nella localita' di intervento ove, individuata l'abitazione rimasta isolata, risultando impossibile atterrare sulla spessa coltre nevosa, nonostante i forti venti che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, contribuiva a mantenere l'aeromobile in un difficile e prolungato volo stazionario per consentire di recuperare, mediante verricello, la signora ormai allo stremo delle forze, e di salvarle la vita con un tempestivo trasferimento presso l'aeroporto di Pescara ove veniva affidata al personale sanitario competente. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 174 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Gianluca Paparella, nato il 24 novembre 1970 a Milano, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, quale operatore di bordo di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Paparella veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l'altro da forti venti e scarsa visibilita', una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalita' polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in localita' Macchia da Sole (TE). Costretto a riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con gli altri membri dell'equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Raggiunta la localita' di intervento dopo un impegnativo volo fatto a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilita', stante l'impossibilita' di atterrare sulla coltre nevosa, operando al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto al forte vento che metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l'aerosoccorritore, in difficile prolungato volo stazionario, tutte le operazioni necessarie per trarre a bordo la signora ormai allo stremo delle forze, il cui tempestivo trasporto presso l'aeroporto di Pescara, ove veniva affidata al personale sanitario competente, consentiva di salvarle la vita. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 175 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Massimiliano D'Alessandro, nato il 26 gennaio 1967 a Torino, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di aerosoccoritore di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Primo Maresciallo D'Alessandro veniva chiamato ad effettuare, in condizioni metereologiche fortemente avverse, caratterizzate tra l'altro da forti venti e scarsa visibilita', una missione di ricerca e soccorso di una signora di nazionalita' polacca rimasta isolata da circa una settimana, a causa della neve, nella propria abitazione priva di luce e acqua, non raggiungibile con altri mezzi, in localita' Macchia da Sole (TE). Costretto a riatterrare e sospendere la missione a causa delle proibitive condizioni climatiche, consapevole del rischio di operare in condizioni estreme, decideva di concerto con gli altri membri dell'equipaggio di involarsi nuovamente per tentare comunque di portare a termine il compito assegnato. Raggiunta la localita' di intervento dopo un impegnativo volo a bassa quota per ovviare alla scarsa visibilita', stante l'impossibilita' di atterrare sulla coltre nevosa, con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto al forte vento che metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, si calava a terra con il verricello e nella spessa coltre di neve riusciva ad effettuare, in coordinamento con l'operatore di bordo, in un difficile e prolungato volo stazionario, tutte le operazioni necessarie per trarre a bordo la signora, ormai allo stremo delle forze, il cui tempestivo trasporto presso l'aeroporto di Pescara, ove veniva affidata al personale sanitario competente, consentiva di salvarle la vita. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumita' per contribuire in maniera determinante a soccorrere persone in pericolo di vita, dando lustro e prestigio all'Aeronautica militare». - Macchia da Sole (TE), 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 176 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Tenente Colonnello Davide Dulcetti, nato il 20 gennaio 1974 a Roma, con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di capo equipaggio di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Ten. Col. Davide Dulcetti, veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23 gennaio, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilita', che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessita', rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione peraltro estremamente ardua dato l'elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Pilotando abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta, per ovviare alla scarsa visibilita', giungeva nelle localita' di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano individuati, con il concorso di tutti i membri dell'equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all'atterraggio, risultavano accessibili alle persone soccorse e consentivano, nonostante intensi temporali di pioggia ghiacciata che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l'equipaggio per instabilita' del velivolo, il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessita' trasportati. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 177 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Capitano Alessandro Salamena, nato il 17 agosto 1982 a Marino (RM), con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di copilota di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Capitano Salamena veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23 gennaio, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilita', che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessita', rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione peraltro estremamente difficile dato l'elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Coadiuvando il capo equipaggio nella condotta del mezzo a bassissima quota e nell'individuazione dei percorsi alternativi per ovviare alla scarsa visibilita', giungeva nelle localita' di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano individuati, con il concorso di tutti i membri dell'equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all'atterraggio, risultavano accessibili alle persone soccorse e consentivano, nonostante intensi temporali di pioggia ghiacciata che rendevano arduo il pilotaggio e mettevano a dura prova l'equipaggio per instabilita' del velivolo, il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessita' trasportati. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 178 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Francesco Russo, nato il 14 aprile 1973 a Taranto, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di operatore di bordo di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Primo Maresciallo Francesco Russo veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilita', che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessita', rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione per altro estremamente difficile dato l'elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Volando a bassissima quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsa visibilita', venivano raggiunte le localita' di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano, individuati, con il concorso di tutti i membri dell'equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all'atterraggio, risultavano accessibili alle persone soccorse e consentivano il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessita' trasportati. Operando quindi al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alla violenza della manifestazione climatica che metteva a dura prova l'equipaggio per la instabilita' del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l'aerosoccorritore, tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei materiali. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 179 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maresciallo di 1^ classe Antonio Cortese, nato il 25 settembre 1977 a Maddaloni (CE), con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza neve del gennaio 2017, in qualita' di aerosoccorritore a bordo di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Maresciallo di 1^ classe Antonio Cortese veniva chiamato ad effettuare, nei giorni 22 e 23 gennaio, in condizioni climatiche estreme, caratterizzate da temporali, ghiaccio, abbondanti nevicate e scarsissima visibilita', che costringevano spesso a rischiose e prolungate tratte di volo a bassissima quota, due missioni per rifornire di medicinali, viveri e carburante per i generatori elettrici di emergenza le frazioni di Frattoli e Cesacastina, ove una persona versava in imminente pericolo di vita necessitando di dialisi immediata che non poteva essere eseguita in mancanza dei medicinali e della corrente elettrica fornita dai gruppi elettrogeni di emergenza, e Macchia da Borea, che, in mancanza dei beni di prima necessita', rischiava di dover essere evacuata per via aerea, operazione peraltro estremamente difficile dato l'elevato numero di sortite necessarie, da effettuare in condizioni metereologiche proibitive di cui non era previsto a breve un miglioramento. Volando a bassissima quota, con numerosi cambi rotta per ovviare alla scarsa visibilita', venivano raggiunte le localita' di intervento ove, risultando inaccessibili le zone di rilascio programmate, venivano individuati, con il concorso di tutti i membri dell'equipaggio, degli spazi alternativi che, sebbene con numerosi ostacoli e non idonei all'atterraggio, risultavano accessibili alle persone soccorse e consentivano il rilascio in volo stazionario, in alcuni casi da oltre trentacinque metri, dei beni di prima necessita' trasportati. Operando quindi con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alla violenza della manifestazione climatica che metteva a dura prova l'equipaggio per la instabilita' del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l'operatore di bordo, tutte le operazioni necessarie per il rilascio a terra dei materiali. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponendo la propria vita al pericolo per salvaguardare la vita umana della popolazione civile, contribuiva in maniera determinante a soccorrere persone in imminente pericolo di vita e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Crognaleto e Valle Castellana (TE), 22 e 23 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 180 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Pietro Russo, nato il 22 novembre 1979 a Catanzaro, con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualita' di capo equipaggio di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Magg. Russo veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell'Enel per la verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate da scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Pilotando abilmente il mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilita' per le intense precipitazioni nevose, giungeva nelle localita' di intervento ove risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alla scarsa visibilita' e al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, riusciva a mantenere l'aeromobile in un prolungato volo stazionario per consentire al personale tecnico dell'Enel di essere calato e poi, al termine dell'operazioni di controllo, recuperato con il verricello nei pressi delle dighe. Il positivo esito dell'ispezione, che accertava l'integrita' strutturale delle dighe, consentiva di evitare l'insorgere di uno stato di panico fra la popolazione gia' gravemente provata dai precedenti eventi calamitosi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 181 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Marco Ferrara, nato il 14 agosto 1979 a Taranto, con la seguente motivazione: «Ufficiale pilota impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, in qualita' di secondo pilota di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il Magg. Ferrara veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell'Enel per la verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate da scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Coadiuvando il capo equipaggio nel pilotaggio del mezzo a bassissima quota e con frequenti cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilita' a causa delle intense precipitazioni nevose, giungeva nelle localita' di intervento ove risulta impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto al forte vento che rendeva arduo il pilotaggio e metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, contribuiva a mantenere l'aeromobile in un prolungato volo stazionario per consentire al personale tecnico dell'Enel di essere calato e poi, al termine dell'operazioni di controllo, recuperato con il verricello nei pressi delle dighe. Il positivo esito dell'ispezione, che accertava l'integrita' strutturale delle dighe, consentiva di evitare l'insorgere di uno stato di panico fra la popolazione gia' gravemente provata dai precedenti cataclismi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 182 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Luogotenente Francesco Bullara, nato il 25 novembre 1961 a Guidonia Montecelio (RM), con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, quale operatore di bordo di un elicottero dell'85º Centro di ricerche e soccorso dell'Aeronautica militare, il 1° Lgt. Bullara veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell'Enel per la verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate dalle scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Volando a bassissima quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilita' per le intense precipitazioni nevose, veniva raggiunta la localita' di intervento ove risultava impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Operando quindi al verricello, con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alla scarsa visibilita' e alla violenza del vento che metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, riusciva ad effettuare, in coordinamento con l'aerosoccorritore, tutte le operazioni, in volo stazionario, necessarie per il rilascio a terra ed il successivo recupero, al termine delle operazioni, dei tecnici dell'Enel. Il positivo esito dell'ispezione, che accertava l'integrita' strutturale delle dighe, consentiva di evitare l'insorgere di uno stato di panico fra la popolazione gia' gravemente provata dai precedenti cataclismi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017.
Con decreto presidenziale n. 183 dell'11 ottobre 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo Maresciallo Massimo Calderoni, nato il 30 settembre 1971 a Roma, con la seguente motivazione: «Impiegato in Abruzzo in occasione dell'emergenza terremoto e neve 2016-2017, quale aerosoccorritore a bordo di un elicottero dell'85º Centro di ricerca e soccorso dell'Aeronautica militare, il 1° Mar. Calderoni veniva chiamato ad effettuare una missione di trasporto di tecnici dell'Enel per la verifica di sicurezza dell'integrita' strutturale delle dighe nella zona del lago di Campotosto, interessate dalle scosse di terremoto e rese altrimenti irraggiungibili dalle forti nevicate. Volando a bassissima quota, con numerosi cambi di rotta per ovviare alla scarsissima visibilita' per le intense precipitazioni nevose, veniva raggiunta la localita' di intervento ove risulta impossibile atterrare a causa della spessa coltre di neve. Operando quindi con assoluta padronanza, determinazione e tempestivita', nonostante il persistente rischio per l'incolumita' personale dovuto alla violenza del vento che metteva a dura prova l'equipaggio per l'instabilita' del velivolo, in coordinamento con l'operatore di bordo, si calava a terra con il verricello insieme al personale tecnico dell'Enel assistendolo nelle delicate operazioni di discesa e risalita, al termine delle operazioni di controllo, con il velivolo in volo stazionario. Il positivo esito dell'ispezione, che accertava l'integrita' strutturale delle dighe, consentiva di evitare l'insorgere di uno stato di panico fra la popolazione gia' gravemente provata dai precedenti cataclismi. Dimostrando, nella circostanza, estremo coraggio e singolare perizia, esponeva la propria vita al pericolo contribuendo in maniera determinante ad alleviare i disagi della popolazione civile e ad accrescere il prestigio dell'Aeronautica militare». - Lago di Campotosto (AQ), 19 gennaio 2017. |