Con decreto presidenziale n. 122 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'oro al valore aeronautico al Comando aeroporto Pratica di Mare, con la seguente motivazione: «Eccellente unita' dell'Aeronautica militare, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo a causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, operava con elevatissima professionalita', senza soluzione di continuita' sin dalle prime ore del diffondersi del contagio, come "hub" sanitario nazionale militare, assicurando prontamente l'allestimento di strutture campali e fisse per il ricovero del personale in quarantena, il sostegno tecnico logistico e assistenza ai vettori sanitari d'urgenza in arrivo e partenza per il trasporto di pazienti, anche con capacita' di biocontenimento, coinvolti dal contagio e di quelli, nazionali ed esteri, adibiti al trasporto di materiali ed equipaggiamenti destinati presso strutture ospedaliere sul territorio nazionale. Grazie allo slancio, al coraggio, all'abnegazione assoluta e all'instancabile impegno del proprio personale, confermava la propria efficace e riconosciuta realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 123 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al 9° Stormo, con la seguente motivazione: «Reparto di volo dell'Aeronautica militare, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo a causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, operava con altissima professionalita' nel garantire il trasporto, anche con capacita' in biocontenimento, di pazienti dalle citta' del contagio alle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale. Grazie allo slancio, al coraggio, all'abnegazione assoluta e all'instancabile impegno del proprio personale, confermava la propria efficace realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 124 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al 14° Stormo, con la seguente motivazione: «Reparto di volo dell'Aeronautica militare, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo a causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, operava con elevatissima professionalita' nel garantire il trasporto in biocontenimento di pazienti dalle citta' del contagio alle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale e il recupero di materiale e attrezzature sanitarie in Italia e all'Estero. Grazie allo slancio, al coraggio, all'abnegazione del proprio personale, confermava la propria efficace realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 125 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al 15° Stormo, con la seguente motivazione: «Reparto di volo dell'Aeronautica militare, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo a causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, operava con altissima professionalita' nel garantire il trasporto in biocontenimento di pazienti dalle citta' del contagio alle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale. Grazie allo slancio, al coraggio, all'abnegazione assoluta e all'instancabile impegno del proprio personale, confermava la propria efficace realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 126 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico alla 46ª Brigata aerea, con la seguente motivazione: «Prestigiosa unita' di volo dell'Aeronautica militare, dalle gloriose tradizioni, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo a causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, operava con elevatissima professionalita' e senza soluzione di continuita' nell'assicurare il trasporto in biocontenimento di pazienti e di materiali ed equipaggiamenti destinati presso strutture ospedaliere sul territorio nazionale. Grazie allo slancio, al coraggio, all'abnegazione assoluta e all'instancabile impegno del proprio personale, confermava la propria efficace e riconosciuta realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 127 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al Comando operazioni aerospaziali, con la seguente motivazione: «Eccellente unita' operativa dell'Aeronautica militare, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo a causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, con elevatissima professionalita' e senza soluzione di continuita' gestiva gli assetti della Forza armata per affrontare le numerose esigenze per il trasporto di pazienti coinvolti dal contagio, sia sul territorio nazionale che in campo internazionale, anche attraverso una articolata e complessa attivita' di coordinamento tesa al rilascio delle autorizzazioni diplomatiche per lo scalo presso aeroporti di Paesi stranieri. Grazie allo slancio, al coraggio, all'abnegazione assoluta e all'instancabile impegno del proprio personale, confermava la propria efficace e riconosciuta realta' e contribuiva a dare prestigio e lustro alla Forza armata e alla Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 128 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al Reparto sperimentale di volo, con la seguente motivazione: «Reparto di volo dell'Aeronautica militare, unico per vocazione alla sperimentazione, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo a causa dell'emergenza sanitaria globale dovuta alla pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, operava con straordinaria professionalita' per garantire, con immane sforzo, perizia, diligenza e competenza, la certificazione tecnico operativa di unita' di biocontenimento utilizzate su tutte le linee di volo impiegate per la gestione dell'emergenza. L'ingegno e il sacrificio profuso dagli uomini del Reparto per rendere impiegabili, in brevissimo tempo, le unita' di biocontenimento e' stato essenziale e indispensabile per consentire il trasporto con aeromobili militari, dalle principali citta' teatro del contagio nelle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale e internazionale, di pazienti bisognosi di terapie intensive urgenti in isolamento e in biocontenimento. Lo slancio, il coraggio, l'abnegazione assoluta e l'instancabile impegno del personale del Reparto, riconvertendo il laboratorio di "additive layer manufactory", hanno favorito la collaborazione con il Policlinico Casilino di Roma e con l'azienda Solid Energy, per la produzione di valvole per respiratori idonee alla conversione di maschere subacquee in dispositivi di tutela degli operatori sanitari negli ospedali. Gli uomini del Reparto sperimentale volo, onorando le piu' elevate e nobili tradizioni militari aeronautiche, davano un significativo contributo al processo di contrasto del virus ed esprimevano cosi' il valore, l'alta capacita' ingegneristica e l'efficacia del settore tecnico ingegneristico e logistico, riscuotendo unanimi sentimenti di ammirazione e gratitudine da parte delle aziende ospedaliere locali e suscitando l'incondizionata riconoscenza dell'intera comunita' sanitaria». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 129 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al generale di Brigata aerea Girolamo Iadicicco, nato il 6 luglio 1967 a Brindisi, con la seguente motivazione: «Ufficiale generale dell'Aeronautica militare, in occasione dell'emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di Comandante della 46ª Brigata aerea, unita' costantemente impiegata su territorio e nelle coalizioni internazionali nelle operazioni di trasporto di uomini e mezzi, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo, ha messo in evidenza encomiabili e non comuni capacita' organizzative, nell'assicurare senza soluzione di continuita' l'impiego dei velivoli per il trasporto di pazienti coinvolti dal contagio nelle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale e presso strutture della Comunita' europea, nonche' materiali e attrezzature per il sistema di Protezione civile italiano. Grazie alla sua efficace azione di comando, caratterizzata da un esemplare impegno, altissimo senso di responsabilita' e valore, ha contribuito ad elevare ai massimi livelli l'immagine della Forza armata e il prestigio, anche internazionale, del Paese». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 130 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al generale di Brigata aerea Maurizio Cantiello, nato il 16 agosto 1968 a Sacile (PN), con la seguente motivazione: «Dirigente generale dell'Aeronautica militare, in occasione dell'emergenza generata dalla pandemia da coronavirus, in qualita' di capo task force AM-COVID-19 e Capo di Stato Maggiore del Comando logistico dell'Aeronautica, nel contesto operativo teso a contrastare l'emergenza sanitaria globale, ha dato prova di strepitose capacita' organizzative e di gestione contemporanea di tutti i reparti operativi, tecnici, logistici, sanitari, amministrativi, informativi e infrastrutturali di aderenza della Forza armata. Cosi' facendo ha assicurato prontamente e in ogni circostanza l'immediato impiego del personale a disposizione per garantire il pieno funzionamento delle unita' operative dell'Aeronautica militare, sia nei compiti istituzionali essenziali che nelle numerose esigenze definite dal sistema di Protezione civile. Tra tali attivita' risaltano quelle relative alle certificazioni operative dei sistemi sanitari per il trasporto dei pazienti in biocontenimento a bordo degli aeromobili dell'Aeronautica militare, all'allestimento di campi ospedalieri sul territorio nazionale, all'impegno del personale sanitario aeronautico presso le realta' ospedaliere nazionali, allo stoccaggio e distribuzione di tutto il materiale ed equipaggiamenti in arrivo anche da Paesi esteri. Grazie alla sua efficacissima azione di comando e di coordinamento, caratterizzata da un esemplare e quotidiano impegno, altissimo senso di responsabilita' e valore, ha contribuito ad elevare ai massimi livelli l'immagine della Forza armata e il prestigio, anche internazionale, del nostro Paese». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 131 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia d'argento al valore aeronautico al colonnello Francesco De Simone, nato il 9 luglio 1968 a Scafati (SA), con la seguente motivazione: «Ufficiale dell'Arma Aeronautica del ruolo delle Armi, comandante del 3º Stormo dell'Aeronautica militare di Villafranca, nelle ore piu' critiche dell'emergenza epidemica COVID-19, con una illuminata e costante azione di indirizzo, gestione e controllo delle complesse capacita' logistiche di proiezione espresse dallo Stormo con brevissimo preavviso, ha garantito sia il rischieramento di un team logistico presso l'aeroporto di Pratica di Mare per la realizzazione del "Point of Entry" organizzato dal Ministero della difesa e dal Ministero della salute, in coordinamento con la Protezione civile, sia per l'accoglienza dei connazionali di rientro dalla Cina, che per il contestuale impiego di unita' specialistiche nel settore del contrasto della minaccia "Chemical Biological Radiological Nuclear", assicurando in loco tutte le delicate operazioni di decontaminazione del personale sanitario, dei mezzi e degli aeromobili dell'Aeronautica militare. Negli immediati giorni a seguire lo scoppio dell'emergenza, si prodigava inoltre, in prima persona, con instancabile impegno e senza alcun risparmio di tempo ed energie, per assicurare la disponibilita' degli assetti capacitivi necessari all'allestimento, in prossimita' dell'Ospedale maggiore di Cremona, di un ospedale da campo con sessanta posti letto e otto unita' di terapia intensiva, donato all'Italia dalla ONG statunitense "Samaritan's Purse", e nell'accoglienza, trasferimento e allestimento dell'ospedale da campo donato dall'Emirato del Qatar alla regione Veneto. Il profondo spirito di abnegazione, l'impareggiabile generosita' con cui ha operato nelle fasi piu' critiche dell'emergenza a supporto della Protezione civile, riscuotevano unanimi sentimenti di ammirazione e gratitudine da parte della popolazione locale, suscitando l'incondizionata riconoscenza dell'intera Comunita' nazionale per l'operato dello Stormo da lui comandato». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 132 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al colonnello Igor Bruni, nato il 27 agosto 1973 a Torino, con la seguente motivazione: «In occasione della emergenza verificatasi per la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di comandante del Reparto sperimentale di volo di Pratica di Mare, unita' professionalmente atta allo studio, innovazione e sperimentazione dei velivoli, sistemi e apparati aeronautici, con grande capacita' organizzativa, dimostrava indiscusse doti di trascinatore guidando, coordinando, motivando e incoraggiando il personale del reparto nel compimento dell'ardua impresa di certificare, in pochissimi giorni, sotto il profilo operativo tutte le unita' di biocontenimento utilizzabili sui velivoli ed elicotteri da trasporto militare per favorire la celere mobilita' di pazienti in gravissime condizioni di salute per avvenuto contagio. La sua efficacissima azione di comando, caratterizzata da un esemplare impegno e sacrificio personale, altissimo senso di responsabilita' e valore, senza alcun risparmio di tempo ed energie, ha ingenerato nel personale quello stimolo patriottico divenuto essenziale per assicurare la disponibilita' degli assetti e delle cellule per il trasporto in biocontenimento. Con eccezionale slancio, coraggio, abnegazione assoluta e instancabile impegno, riconvertendo il laboratorio di "additive layer manufactory", ha guidato e favorito la collaborazione con il Policlinico Casilino di Roma e con l'azienda "Solid Energy", per la produzione di valvole per respiratori idonee alle conversione di maschere subacquee in dispositivi di tutela degli operatori sanitari negli ospedali, rendendosi protagonista positivo della lotta contro la pandemia. Il suo operato, esempio di elette virtu' civiche e di altissimo senso del dovere, ha elevato ai massimi livelli lo spirito aeronautico e di servizio alla Nazione». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 133 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al colonnello Giuseppe Addesa, nato il 19 aprile 1972 a Roma, con la seguente motivazione: «In occasione dell'emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di Comandante del 14º Stormo di Pratica di Mare, unita' costantemente impiegata sul territorio nazionale e nelle coalizioni internazionali nel supporto e trasporto di uomini e mezzi, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo, ha dato prova di capacita' organizzative e tecnico professionali non comuni, mediante una oculata e attenta gestione e impiego degli aeromobili in dotazione, sia per il rientro in patria, in biocontenimento, di cittadini italiani rimasti isolati all'estero, sia per il trasporto di attrezzature e materiale sanitario urgente e indispensabile per il sistema di Protezione Civile e le strutture ospedaliere nazionali. Grazie alla sua efficace e instancabile azione di comando, caratterizzata da un esemplare impegno, altissimo senso di responsabilita' e valore, ha contribuito ad elevare ai massimi livelli l'immagine della Forza armata e il prestigio anche internazionale del nostro Paese». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 134 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al colonnello Nicola Lucivero, nato il 24 gennaio 1972 a Bari, con la seguente motivazione: «In occasione dell'emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di comandante del 9º Stormo di Grazzanise, unita' professionalmente addestrata per operazioni di ricerca e soccorso di personale sia in Italia che all'Estero anche in condizioni di rilevante minaccia, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo dimostrava indiscusse capacita' organizzative e tecnico-professionali, nella gestione e l'impiego degli elicotteri in dotazione per il trasporto, anche in biocontenimento, nelle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale, di pazienti coinvolti dal contagio. Grazie alla sua efficace azione di comando, caratterizzata da un esemplare impegno, altissimo senso di responsabilita' e valore, ha contribuito ad elevare ai massimi livelli l'immagine della Forza armata e della Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 135 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al colonnello Diego Sismondini, nato il 6 dicembre 1971 a Nizza (Francia), con la seguente motivazione: «In occasione dell'emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19, in qualita' di comandante del 15º Stormo di Cervia, unita' dotata di elicotteri con centri dislocati sul territorio nazionale, costantemente in prontezza per operazioni di ricerca e soccorso in caso di incidenti o inconvenienti occorsi agli aeromobili militari, nonche' in concorso per analoghe esigenze verso la popolazione, in un contesto operativo reso particolarmente complesso e impegnativo, ha dato prova di encomiabili capacita' organizzative e tecnico-professionali nella gestione e impiego degli assetti di volo in dotazione, per il trasporto di pazienti coinvolti dal contagio nelle diverse strutture ospedaliere del territorio nazionale. Grazie alla sua brillante azione di comando, caratterizzata da un esemplare impegno, altissimo senso di responsabilita' e valore, ha contribuito ad elevare ai massimi livelli l'immagine della Forza armata e della Nazione tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 136 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al tenente colonnello Andrea Franceschinis, nato il 14 agosto 1973 a Roma, con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il tenente colonnello Franceschinis veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di co-pilota esperto di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, a una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita', sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, oltre alle incombenze proprie di pilotaggio del mezzo aereo, si adoperava per tenere costantemente sotto controllo le varie attivita' operative della missione, la scrupolosa applicazione delle misure di contenimento del rischio di contagio e lo stato di salute dell'equipaggio e del personale trasportato, nonche' per risolvere tempestivamente, in collaborazione con tutti i membri dell'equipaggio, un problema tecnico che aveva determinato, durante il volo di andata, una considerevole riduzione delle disponibilita' di carburante, evitando, pur essendone stata prevista l'eventualita' in fase di pianificazione, di ricorrere a un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo durante la fase di rientro in Italia. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel tenente colonnello Franceschinis, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 137 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al tenente colonnello Pasquale Savino, nato il 24 agosto 1977 a Galatina (LE), con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il tenente colonnello Savino veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di capo equipaggio di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, a una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita', sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, oltre alle incombenze proprie di pilotaggio del mezzo aereo, si adoperava per tenere costantemente sotto controllo l'efficienza dell'equipaggio, la scrupolosa applicazione delle misure di contenimento del rischio di contagio e lo stato di salute dell'equipaggio stesso e del personale trasportato, nonche' per risolvere tempestivamente, in collaborazione con tutti i membri dell'equipaggio, un problema tecnico che aveva determinato, durante il volo di andata, una considerevole riduzione delle disponibilita' di carburante, evitando, pur essendone stata prevista l'eventualita' in fase di pianificazione, di ricorrere a un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo durante la fase di rientro in Italia. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel tenente colonnello Savino, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 138 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al maggiore Alessandro Bobbio, nato il 15 aprile 1981 a Santa Maria Capua Vetere (CE), con la seguente motivazione: «In occasione della emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul territorio nazionale, il Reparto sperimentale volo ha sostenuto uno sforzo senza precedenti per far conseguire all'Aeronautica militare una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC tramite la certificazione tecnico operativa (CTO) delle unita' di biocontenimento ISOARK serie N36, Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A, HH-212. Sono state conseguite 7 CTO in quattro settimane a partire dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO nel mese di aprile. Il pieno successo di tali attivita' ha richiesto un impegno straordinario, resosi necessario ben oltre le iniziali aspettative, che e' stato profuso nell'ambito del prefato team di biocontenimento dal magg. Bobbio, che, in qualita' di "Project Manager" per il velivolo KC-767A e di "Chief Program Installation Engineer" per il velivolo C-27J, con grande dedizione ed indiscussa competenza e perizia ha curato l'analisi, la progettazione e la realizzazione delle modifiche sperimentali essenziali al conseguimento delle capacita' indicate, adottando soluzioni innovative per superare le difficolta' tecniche incontrate ed incrementare al massimo possibile il numero di unita' imbarcabili al di la' delle capacita' gia' esistenti, risultando essenziale per il raggiungimento di due certificazioni tecnico operative sulle linee nominate. Benche' gravato da uno stato di malattia, ha operato senza soluzione di continuita' dal proprio domicilio, animato da una incrollabile determinazione, impegnandosi senza sosta nella ideazione e progettazione delle soluzioni tecniche (meccaniche ed elettriche) per l'incremento del numero di unita' di biocontenimento da tre a cinque sul velivolo KC-767A, gettando inoltre le basi per un ulteriore possibile incremento fino a dieci e gestendo a distanza i lavori dei suoi collaboratori. Rientrato in servizio, con inesauribile slancio, profonda perizia, tenace perseveranza, ferreo senso del dovere, profondeva ogni possibile risorsa intellettiva e impegno lavorativo, permettendo un fondamentale incremento dell'operativita' dell'Aeronautica militare nella capacita' di trasporto malati in biocontenimento, a grande vantaggio della collettivita' nazionale». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 139 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Jacopo Valentino Covioli, nato il 14 febbraio 1983 a Milano, con la seguente motivazione: «In occasione della emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul territorio nazionale, il reparto sperimentale volo ha sostenuto uno sforzo senza precedenti per far conseguire all'Aeronautica militare una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC, tramite la certificazione tecnico operativa (CTO) delle unita' di biocontenimento ISOARK serie N36, Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A, HH-212. Sono state conseguite sette CTO in quattro settimane a partire dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO nel mese di aprile. Il pieno successo di tali attivita' ha richiesto un impegno straordinario, resosi necessario ben oltre le iniziali aspettative, che e' stato profuso nell'ambito del prefato "team" di bio-contenimento. In tale contesto, il magg. Covioli, in qualita' di "Chief Program Installation Engineer" per l'elicottero HH-101A ed i velivoli KC-767A e C-130J(-30), con inesauribile slancio, profonda perizia, tenace perseveranza, ferreo senso del dovere, profondeva ogni possibile risorsa intellettiva e impegno lavorativo per concludere in brevissimo tempo, rispetto agli standard previsti, le necessarie attivita' progettuali e tecniche, al fine di permettere alle prefate linee di volo la capacita' di trasporto malati in biocontenimento. In particolare, nella fase finale, ha operato ininterrottamente giorno e notte, spontaneamente, animato da uno straordinario senso di responsabilita', nella necessita' di perseguire urgentemente il risultato e per progettare e realizzare i prototipi degli impianti elettrici necessari a garantire il funzionamento dell'alimentazione delle unita' di biocontenimento ATI su velivolo KC-767A, necessari all'esecuzione di missioni di lungo raggio. Terminava il lavoro di allestimento in brevissimo tempo, presso il proprio domicilio, consegnando immediatamente il manufatto e la capacita' presso l'infermeria di base della 9ª Brigata Aerea ISTAR-EW, permettendo un fondamentale incremento dell'operativita' dell'Aeronautica Militare nella capacita' di trasporto malati in biocontenimento, a grande vantaggio della collettivita' nazionale». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 140 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Maggiore Pierluigi De Paolis, nato il 18 giugno 1980 a Galatina (LE), con la seguente motivazione: «In occasione della emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul territorio nazionale, il reparto sperimentale volo ha sostenuto uno sforzo senza precedenti per far conseguire all'Aeronautica militare una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC, tramite la certificazione tecnico operativa (CTO) delle unita' di biocontenimento ISOARK serie N36, Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A, HH-212. Sono state conseguite 7 CTO in 4 settimane a partire dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO nel mese di aprile. Il pieno successo di tali attivita' ha richiesto un impegno straordinario, resosi necessario ben oltre le iniziali aspettative, che e' stato profuso nell'ambito del prefato "team" di biocontenimento dal magg. De Paolis che, in qualita' di "capo progetto" e revisore di tutto il "team", con grande dedizione ed indiscusse competenza e perizia ha organizzato e supervisionato tutti i lavori, l'analisi, le attivita' di prova, la progettazione e la realizzazione delle modifiche sperimentali, la redazione della documentazione tecnica e della manualistica essenziali al conseguimento delle capacita' indicate. Brillando per intuito, straordinaria capacita' di coinvolgimento, chiarezza nell'organizzazione e perseguendo costantemente il massimo coinvolgimento e motivazione del personale a lui affidato, promuoveva e supportava la creativita' dei suoi collaboratori, spingendoli ad adottare soluzioni innovative, per superare le difficolta' tecniche incontrate nei ristrettissimi tempi assegnati e incrementare al massimo possibile il numero di unita' imbarcabili al di la' delle capacita' gia' esistenti. Il magg. De Paolis, con spirito di incrollabile determinazione e attraverso una incessante opera professionale sia sotto il profilo tecnico-ingegneristico che operativo, condotta senza risparmio di energie, con grande coraggio, a disprezzo del pericolo di contagiarsi, sempre con altissima professionalita', eccezionali dedizione e senso del dovere, conduceva i suoi collaboratori al pieno successo dell'impresa, permettendo un fondamentale incremento dell'operativita' dell'Aeronautica militare nella capacita' di trasporto malati in biocontenimento, a grande vantaggio della collettivita' nazionale». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 141 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al tenente Remo Antonio Ranalletta, nato l'11 febbraio 1984 a Chieti, con la seguente motivazione: «In un contesto di emergenza globale per il diffondersi dell'infezione da COVID-19, affrontava con generosita' e coraggio la critica condizione in cui versavano gli ospedali del territorio, supportando le attivita' della sanita' civile proprio nell'epicentro dell'emergenza per il contenimento dell'epidemia. Nell'ospedale di Alzano Lombardo, sprezzante del pericolo per la propria salute, operava alacremente per la creazione di un nuovo reparto di terapia sub-intensiva, all'interno del quale si prodigava in prima persona e senza risparmio di energia sino al completo controllo dell'epidemia, curando un gran numero di pazienti in imminente pericolo di vita. I rischi corsi mai rappresentarono motivo di dubbio o di ripensamento per l'Ufficiale medico, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo al Paese. La sua generosita' emergeva anche in sostegno della sanita' civile a Clusone ove garantiva, sul territorio, l'assistenza alla popolazione contagiata e isolata nelle proprie abitazioni, operando senza riserve e rivelando umanita', professionalita' e coraggio fuori dal comune. Molte sono le vite salvate grazie al suo operato e profonda e' la gratitudine manifestata da molti connazionali nei suoi confronti. Emergevano cosi', nel ten. Ranalletta, altissime le qualita' umane e professionali, nonche' l'espressione dei piu' nobili valori aeronautici, virtu' che gli hanno consentito di distinguersi quale esempio di medico e Ufficiale dotato di eccezionale dedizione e altruismo». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 142 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al capitano Daniele Bitti, nato il 10 dicembre 1986 a Roma, con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il capitano Bitti veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di co-pilota di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di 56 connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita', sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, oltre alle incombenze proprie di pilotaggio del mezzo aereo, si adoperava per tenere costantemente sotto controllo le varie attivita' operative della missione, la scrupolosa applicazione delle misure di contenimento del rischio di contagio e lo stato di salute dell'equipaggio e del personale trasportato, nonche' per risolvere tempestivamente, in collaborazione con tutti i membri dell'equipaggio, un problema tecnico che aveva determinato, durante il volo di andata, una considerevole riduzione delle disponibilita' di carburante, evitando, pur essendone stata prevista l'eventualita' in fase di pianificazione, di ricorrere a un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo durante la fase di rientro in Italia. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto, e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel capitano Bitti, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali, venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 143 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al capitano Antonio Ciotola, nato il 12 maggio 1984 a Napoli, con la seguente motivazione: «In occasione della emergenza verificatasi con la pandemia generata dalla diffusione del COVID-19 in ambito internazionale e sul territorio nazionale, il Reparto sperimentale volo ha sostenuto uno sforzo senza precedenti per far conseguire all'Aeronautica militare una capacita' MEDEVAC e STRATEVAC, tramite la Certificazione Tecnico Operativa (CTO) delle unita' di biocontenimento ISOARK serie N36, Biobag, ATI sulle linee HH-101A, HH-139, C-130J(-30), C-27J, KC-767A, HH-212. Sono state conseguite sette CTO in quattro settimane a partire dall'inizio dell'emergenza e una ulteriore CTO nel mese di aprile. Il pieno successo di tali attivita' ha richiesto un impegno straordinario, resosi necessario ben oltre le iniziali aspettative, che e' stato profuso nell'ambito del prefato "team" di biocontenimento dal capitano Ciotola che, in qualita' di "Project Manager" per gli elicotteri HH-139A, HH-101A ed HH-212, con grande dedizione ed indiscussa competenza e perizia ha supervisionato i lavori di analisi, studio, pianificazione ed esecuzione delle attivita' di prova e redazione della manualistica necessaria al conseguimento delle capacita' indicate, risultando essenziale per il raggiungimento, in sole tre settimane, di quattro CTO sulle linee nominate. In particolare, con riguardo all'elicottero HH101-A, questa e' stata la prima integrazione delle unita' di biocontenimento su un elicottero militare, che ha richiesto il superamento di limitazioni tecniche di tipo strutturale; a tal riguardo il capitano Ciotola, con grande dedizione ed indiscussa competenza e perizia, ha curato l'analisi tecnica necessaria a verificare che tali limitazioni strutturali potessero essere superate, dimostrando finanche alla stessa ditta costruttrice l'insussistenza di motivazioni tecniche ostative o pregiudizievoli. Parimenti, sono state raggiunte con successo le Certificazioni Tecnico Operative per le linee HH139-A, HH101-A ed HH-212A, permettendo un fondamentale incremento dell'operativita' dell'Aeronautica militare nella capacita' di trasporto malati in biocontenimento, a grande vantaggio della collettivita' nazionale». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 144 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al capitano Davide Rapone, nato il 29 gennaio 1991 a Popoli (PE), con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il capitano Rapone veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di co-pilota di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita' sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, oltre alle incombenze proprie di pilotaggio del mezzo aereo, si adoperava per tenere costantemente sotto controllo le varie attivita' operative della missione, la scrupolosa applicazione delle misure di contenimento del rischio di contagio e lo stato di salute dell'equipaggio e del personale trasportato, nonche' per risolvere tempestivamente, in collaborazione con tutti i membri dell'equipaggio, un problema tecnico che aveva determinato, durante il volo di andata, una considerevole riduzione delle disponibilita' di carburante, evitando, pur essendone stata prevista l'eventualita' in fase di pianificazione, di ricorrere a un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo durante la fase di rientro in Italia. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel capitano Rapone, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali, venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 145 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al luogotenente Fabrizio Cecchini, nato il 7 luglio 1968 a Roma, con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il luogotenente Cecchini veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di cibnquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita' sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, dopo aver assicurato l'imbarco di tutti i connazionali idonei a salire a bordo, si adoperava per monitorarne costantemente lo stato di salute e l'osservanza scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento del rischio di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri membri dell'equipaggio, un problema tecnico riscontrato durante il volo d'andata, che aveva ridotto sensibilmente le riserve di combustibile necessarie a fronteggiare qualsiasi eventuale contrattempo nel lungo volo di ritorno, rendendo effettivamente concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto, e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel luogotenente Cecchini, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali, venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata, dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 146 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo maresciallo Vincenzo Fiorillo, nato il 24 agosto 1974 a Caserta, con la seguente motivazione: «In un contesto di emergenza globale per il diffondersi dell'infezione da COVID-19, il Primo maresciallo Fiorillo affrontava con generosita' e coraggio la critica condizione in cui versavano gli ospedali del territorio, supportando le attivita' della sanita' civile nell'epicentro dell'epidemia. Inviato tra i primi nell'ospedale di Lodi, citta' tra le piu' colpite dall'infezione, sprezzante del pericolo per la propria salute, operava alacremente distinguendosi per abilita' tecnica e padronanza delle procedure di assistenza infermieristica, divenendo in questo modo fulcro del funzionamento del reparto di pronto soccorso, fino ad assumere un ruolo determinante nella gestione del "triage". Non pago inoltre dell'attivita' di assistenza ai pazienti in pronto soccorso, nelle ore di riposo si e' assunto l'onere della gestione delle comunicazioni con gli enti amministrativi civili e militari sovraordinati, dimostrandosi essenziale al fine di assicurare l'approvvigionamento di farmaci e dispositivi di protezione e utilissimo nella gestione delle esigenze del personale militare impiegato. Emergevano cosi', nel Primo maresciallo Fiorillo, altissime qualita' umane e professionali messe quotidianamente al servizio della popolazione bisognosa di cure, che manifestava vivamente la propria stima e gratitudine. Fulgido esempio di militare che, con il proprio operato, ha contribuito in maniera determinante a portare cure e sollievo a persone colpite da una grave epidemia e a elevare il prestigio dell'Aeronautica militare e dell'Organizzazione militare tutta». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 147 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore Aeronautico al Primo maresciallo Alessandro Giancola, nato l'8 settembre 1965 a Latina, con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il Primo maresciallo Giancola veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita' sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, dopo aver assicurato l'imbarco di tutti i connazionali idonei a salire a bordo, si adoperava per monitorarne costantemente lo stato di salute e l'osservanza scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento del rischio di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri membri dell'equipaggio, un problema tecnico riscontrato durante il volo d'andata, che aveva ridotto sensibilmente le riserve di combustibile necessarie a fronteggiare qualsiasi eventuale contrattempo nel lungo volo di ritorno, rendendo effettivamente concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto, e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel Primo maresciallo Giancola, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali, venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 148 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo maresciallo Marco Marchese, nato l'11 giugno 1973 ad Afragola (NA), con la seguente motivazione: «Nel quadro dell'emergenza determinatasi a seguito della pandemia generata dalla diffusione del virus COVID-19 in ambito internazionale e sul territorio nazionale, notevole e' stato il coinvolgimento di tutte le realta' operative, di supporto logistico e sanitario presenti sull'Aeroporto di Pratica di Mare. In tale contesto e' spiccata la figura del 1° maresciallo Marchese, sottufficiale esemplare che, sostenuto da una competenza professionale infermieristica di altissimo profilo, maturata in anni di assoluta dedizione al servizio, ha profuso un impegno straordinario, rendendosi disponibile con sincero slancio, nobilta' d'animo ed altissimo senso di responsabilita'. Mosso dalla tensione per il miglior risultato possibile per far fronte all'emergenza in corso, ha partecipato ad innumerevoli missioni di trasporto di personale, anche colpito dal virus. In particolare, ha fornito assistenza sanitaria durante il trasporto dei connazionali rimpatriati dalla Cina, ha partecipato ad innumerevoli trasporti sanitari in biocontenimento dalla Lombardia verso altre regioni italiane e verso la Germania su assetti ad ala fissa e ad ala rotante, nonche' a trasporti sanitari in biocontenimento per il rimpatrio di militari italiani dai teatri operativi. In ogni circostanza, il 1° maresciallo Marchese e' stato un autentico protagonista, intelligente coordinatore delle complesse attivita' di dettaglio che questo tipo di operazioni comporta e, con inesauribile energia e adamantino senso del dovere, affrontando di slancio il rischio di contagio, ha supportato con grandissima professionalita' il personale medico, evidenziando anche una straordinaria umanita' nel sostenere e supportare i pazienti trasportati. In tal modo, il 1° maresciallo Marchese ha dimostrato il miglior volto dell'istituzione militare, dando prova dell'altissimo livello di operativita' dell'Aeronautica militare a beneficio della collettivita' nazionale». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 149 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore Aeronautico al Primo maresciallo Daniele Proietti Genga, nato il 1º marzo 1972 a Tivoli (RM), con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il Primo maresciallo Proietti Genga veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita', sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, dopo aver assicurato l'imbarco di tutti i connazionali idonei a salire a bordo, si adoperava per monitorarne costantemente lo stato di salute e l'osservanza scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento del rischio di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri membri dell'equipaggio, un problema tecnico riscontrato durante il volo d'andata, che aveva ridotto sensibilmente le riserve di combustibile necessarie a fronteggiare qualsiasi eventuale contrattempo nel lungo volo di ritorno, rendendo effettivamente concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto, e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel Primo maresciallo Proietti Genga, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 150 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al Primo maresciallo Giovanni Battista Pulcini, nato il 6 giugno 1970 a Leonessa (RI), con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il Primo maresciallo Pulcini veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita', sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, dopo aver assicurato l'imbarco di tutti i connazionali idonei a salire a bordo, si adoperava per monitorarne costantemente lo stato di salute e l'osservanza scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento del rischio di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri membri dell'equipaggio, un problema tecnico riscontrato durante il volo d'andata, che aveva ridotto sensibilmente le riserve di combustibile necessarie a fronteggiare qualsiasi eventuale contrattempo nel lungo volo di ritorno, rendendo effettivamente concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto, e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel Primo maresciallo Pulcini, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata, dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 151 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al maresciallo di 2ª classe Ilaria Valentini, nata il 16 gennaio 1988 a Roma, con la seguente motivazione: «In un contesto di emergenza globale, per il diffondersi dell'infezione da coronavirus, il maresciallo Valentini affrontava con generosita' e coraggio la critica condizione in cui versavano gli ospedali del territorio, supportando le attivita' della sanita' civile nell'epicentro dell'epidemia, partecipando attivamente e con professionalita' a numerosi trasferimenti in biocontenimento su diversi aeromobili dell'Aeronautica Militare, sia in ambito nazionale che internazionale. Nonostante la fatica per le continue missioni di volo e con sprezzo del pericolo per la propria salute, si prodigava in prima persona e senza risparmio di energia sino a completo controllo dell'epidemia, assistendo un gran numero di pazienti. In particolare, durante una missione di trasferimento in biocontenimento di un paziente altamente critico affetto da COVID-19, non esitava ad intervenire in prima persona all'insorgere di una gravissima emergenza, nonostante la rottura accidentale della barriera di isolamento e il conseguente aumentato rischio di contagio, apportando con immediatezza le manovre rianimatorie sul paziente. I rischi corsi non hanno mai rappresentato motivo di dubbio o di ripensamento per il proprio ruolo professionale, animata dalla ferma volonta' di fornire il proprio supporto ai pazienti e al Paese. Molte sono le vite risparmiate grazie anche al suo contributo e profonda e manifesta e' la gratitudine espressa da molti connazionali nei suoi confronti. Risaltavano cosi' le qualita' umane, professionali, caratteriali e l'immedesimazione nei valori aeronautici del maresciallo Valentini, virtu' che le hanno consentito di distinguersi quale esempio di eccezionale dedizione e altruismo». - Italia, febbraio - giugno 2020.
Con decreto presidenziale n. 152 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al sergente Maggiore Capo Emiliano Borgia, nato il 15 giugno 1976 a Roma, con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il sergente Maggiore Capo Borgia veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita', sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, dopo aver assicurato l'imbarco di tutti i connazionali idonei a salire a bordo, si adoperava per monitorarne costantemente lo stato di salute e l'osservanza scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento del rischio di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri membri dell'equipaggio, un problema tecnico riscontrato durante il volo d'andata, che aveva ridotto sensibilmente le riserve di combustibile necessarie a fronteggiare qualsiasi eventuale contrattempo nel lungo volo di ritorno, rendendo effettivamente concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto, e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel sergente Maggiore Capo Borgia, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020.
Con decreto presidenziale n. 153 del 23 luglio 2021, e' stata concessa la medaglia di bronzo al valore aeronautico al sergente Maggiore Fabio Boffi, nato il 19 dicembre 1980 a Liegi (Belgio), con la seguente motivazione: «Nel contesto di emergenza globale, determinata dal rapido propagarsi dell'infezione da coronavirus sviluppatasi nell'area della provincia cinese dell'Hubei, il sergente Maggiore Boffi veniva individuato, fra personale volontario, per partecipare, in qualita' di membro di equipaggio di un velivolo KC-767 in configurazione mai sperimentata in precedenza, ad una missione di rimpatrio di cinquantasei connazionali che dovevano essere evacuati dalla citta' di Wuhan, per evitarne ulteriori esposizioni al focolaio infettivo. Nonostante la complessita' della missione, in relazione agli accorgimenti necessari per contenere al massimo il rischio di contagio per l'equipaggio e per il personale trasportato, nonche' alla durata della missione stessa, protrattasi senza soluzione di continuita' per circa trenta ore, di cui oltre undici consecutive per il volo di andata e oltre dodici consecutive per il volo di ritorno, ha operato sempre al massimo delle proprie possibilita' con entusiasmo ed elevata professionalita', sia nella pianificazione dell'operazione, senza precedenti di riferimento, sia nella sua delicata esecuzione. In particolare, dopo aver assicurato l'imbarco di tutti i connazionali idonei a salire a bordo, si adoperava per monitorarne costantemente lo stato di salute e l'osservanza scrupolosa delle procedure adottate per il contenimento del rischio di contagio, nonche' per risolvere brillantemente, insieme agli altri membri dell'equipaggio, un problema tecnico riscontrato durante il volo d'andata, che aveva ridotto sensibilmente le riserve di combustibile necessarie a fronteggiare qualsiasi eventuale contrattempo nel lungo volo di ritorno, rendendo effettivamente concreta la possibilita' di effettuare un impegnativo e dispendioso rifornimento in volo, prima dell'atterraggio. Il rischio di contagio, sempre presente seppur contenuto dalle accurate misure di protezione di natura fisica e procedurale messe in atto, e la conseguente prospettiva di un eventuale prolungato periodo di quarantena al rientro dalla missione, non hanno rappresentato in alcun modo motivo di dubbio o ripensamento nel sergente Maggiore Boffi, animato dalla ferma volonta' di fornire il proprio contributo in un'operazione a servizio di un elevato numero di connazionali, venutisi a trovare in una drammatica situazione di emergenza sanitaria a carattere internazionale. La risonanza mediatica dell'operazione contribuiva, infine, a porre in risalto l'efficienza della Forza armata dando lustro e prestigio all'Aeronautica e all'Italia in un contesto internazionale». - Wuhan (Cina), 2 - 3 febbraio 2020. |