Con decreto ministeriale n. 557/PAS/E/007908/XVJ/CE/C del 23 giugno 2021, gli esplosivi denominati «Detinel BC DET», nei seguenti tempi di ritardo: 0 ms, 9 ms, 17 ms, 25 ms, 42 ms, sono classificati nella III categoria di cui all'art. 82 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 ed iscritti nell'Allegato «A» al medesimo regio decreto, ai sensi dell'art. 19, comma 3, lettera a), del decreto ministeriale 19 settembre 2002, n. 272, con numero ONU 0361 1.4B, assegnato dall'organismo notificato «BAM» (Germania) in data 18 giugno 2013. Per i citati esplosivi il sig. Ferrari Simone, titolare delle licenze ex articoli 46 e 47 T.U.L.P.S. in nome e per conto della Pravisani S.p.a., con stabilimento sito in Sequals (PN), loc. Prati del Sbriss, ha prodotto l'attestato di esame UE del tipo n. 0589.EXP.0662/12 rilasciato dall'organismo notificato «BAM» (Germania) in data 29 ottobre 2012 ed il modulo a scelta basato sulla garanzia della qualita' del processo di produzione (Modulo «D») n. LOM 13EXP9192 - annesso Rev. 13, rilasciato dall'organismo notificato «LOM» in data 7 settembre 2020. Dalla documentazione presentata risulta che i prodotti in argomento sono fabbricati dalla «Maxam Initiation Systems, S.L.» presso «Maxam Detines d.o.o.» nello stabilimento sito in Mahovo b.b. - Martinska Ves - (Croazia). Tali esplosivi sono sottoposti alle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele. Sull'imballaggio degli stessi deve essere apposta l'etichetta riportante anche i seguenti dati: denominazione del prodotto, numero ONU e codice di classificazione, numero dell'attestato di esame UE del tipo, categoria dell'esplosivo secondo il T.U.L.P.S., nome del fabbricante, elementi identificativi del distributore titolare delle licenze di polizia ed indicazione di eventuali pericoli nel maneggio e trasporto, nonche' gli estremi del presente provvedimento di classificazione. Avverso tale provvedimento e', dunque, esperibile ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale ai sensi del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, nel termine, rispettivamente, di sessanta e centoventi giorni dalla data della notificazione o comunicazione o dalla data in cui l'interessato ne abbia avuto piena cognizione. |