| Gazzetta n. 299 del 21 dicembre 2019 (vai al sommario) |  
| MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO |  
| DECRETO 5 dicembre 2019 |  
| Dichiarazione  di  notevole  interesse  pubblico   dell'area   alpina compresa tra il Comelico e la Val  d'Ansiei,  Comuni  di  Auronzo  di Cadore, Danta di Cadore, Santo  Stefano  di  Cadore,  San  Pietro  di Cadore, San Nicolo' di Comelico e Comelico Superiore.  |  
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                         IL DIRETTORE GENERALE                  archeologia, belle arti e paesaggio 
   Visto il decreto legislativo  20  ottobre  1998,  n.  368,  recante «Istituzione del Ministero per i beni e  le  attivita'  culturali,  a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11  della legge 15 marzo 1997, n. 59»;   Visto il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante «Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio  culturale,  lo  sviluppo  della cultura  e  il  rilancio   del   turismo»,   come   convertito,   con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106;   Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei  Ministeri  dei beni e delle attivita'  culturali  e  del  turismo,  delle  politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e  della  tutela  del territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita'», come convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97;   Visto  il  decreto-legge  21  settembre  2019,  n.   104,   recante «Disposizioni urgenti per il  trasferimento  di  funzioni  e  per  la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le  attivita'  culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del  turismo,  dello sviluppo  economico,  degli  affari  esteri  e   della   cooperazione internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e  dell'ambiente e  della  tutela  del  territorio  e  del  mare,   nonche'   per   la rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli  e  delle carriere e per i compensi per lavoro  straordinario  delle  Forze  di polizia e delle Forze armate e  per  la  continuita'  delle  funzioni dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni», come convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132;   Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai documenti amministrativi»;   Visto il decreto  legislativo  22  gennaio  2004,  n.  42,  recante «Codice dei beni culturali e del paesaggio,  ai  sensi  dell'art.  10 della legge 6 luglio 2002, n. 137»;   Visto il decreto ministeriale  23  gennaio  2016,  n.  44,  recante «Riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attivita'  culturali e del turismo ai  sensi  dell'art.  1,  comma  327,  della  legge  28 dicembre 2015, n. 208»;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  19 giugno 2019,  n.  76,  recante  «Regolamento  di  organizzazione  del Ministero per i beni  e  le  attivita'  culturali,  degli  uffici  di diretta collaborazione del Ministro e dell'Organismo indipendente  di valutazione della performance»;   Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 agosto 2019, registrato alla Corte dei conti in data 30 agosto  2019  al  n. 1-2971, con il quale, a far data dal  6  agosto  2019,  e'  conferito all'arch. Federica Galloni l'incarico  di  funzione  dirigenziale  di livello generale della Direzione generale archeologia  belle  arti  e paesaggio (di seguito «Direzione generale ABAP»);   Rilevato che l'art.  14,  comma  2,  lettera  c)  del  decreto  del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  n.  76/2019  individua  nel direttore generale l'organo competente all'adozione dei provvedimenti di dichiarazione di interesse pubblico per i  beni  paesaggistici  ai sensi dell'art. 138 del Codice dei beni culturali e del paesaggio;   Visto l'atto di indirizzo ai sensi dell'art. 2, comma 1 del decreto ministeriale 23 gennaio 2016, n. 44, emanato dalla Direzione generale ABAP con prot. n. 7990 del 15 marzo 2019, con cui si disponeva che il soprintendente  archeologia  belle  arti  e  paesaggio   per   l'area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno  Padova  e  Treviso provvedesse con ogni urgenza alla  definizione  e  alla  trasmissione della  proposta  di  dichiarazione  di  notevole  interesse  pubblico dell'ambito territoriale comprendente i Comuni di Auronzo di  Cadore, Comelico Superiore, San Nicolo' di Comelico, San  Pietro  di  Cadore, Santo Stefano di Cadore, Danta di  Cadore  ai  sensi  dell'art.  138, comma 3, del decreto legislativo n. 42/2004;   Vista la nota prot. n. 9011 del 10 aprile  2019  con  la  quale  la Soprintendenza  archeologia  belle  arti  e  paesaggio  (di   seguito «Soprintendenza ABAP») per  l'area  metropolitana  di  Venezia  e  le Province di Belluno  Padova  e  Treviso  ha  trasmesso  la  bozza  di dichiarazione  di  notevole  interesse  pubblico  con  la   specifica disciplina d'uso, redatta in adempimento all'atto di indirizzo di cui sopra;   Vista la nota prot. n. 11163 del 12 aprile 2019  con  la  quale  la Direzione generale ABAP invitava la Soprintendenza  ABAP  per  l'area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso  a voler  senza  indugio  provvedere  ad  inoltrare   la   proposta   di dichiarazione di notevole interesse  pubblico  alla  Regione  Veneto, onde acquisirne il parere ai sensi dell'art. 138, comma 3 del decreto legislativo n. 42/2004, a controdedurne le eventuali  osservazioni  e quindi a provvedere a quanto necessario ai fini  della  pubblicazione all'albo pretorio dei comuni interessati dello stesso  provvedimento, nonche' agli altri  adempimenti  di  cui  all'art.  139  del  decreto legislativo n. 42/2004;   Vista la nota prot. 9413  del  12  aprile  2019  con  la  quale  la Soprintendenza ABAP per l'area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso  ha  trasmesso  alla  Regione  Veneto  la proposta di dichiarazione di notevole interesse  pubblico,  ai  sensi degli articoli 136, comma 1, lettere c) e d), 138, comma 3, e 141 del decreto legislativo 22 gennaio 2014, n. 42 «Codice dei beni culturali e  del  paesaggio»,  per  acquisirne  il  relativo  parere  ai  sensi dell'art. 138, comma 3;   Acquisito il parere non favorevole della  Regione  Veneto,  di  cui all'art. 138, comma 3, espresso con D.G.R. n. 585 del 9  maggio  2019 trasmessa con nota prot. 185741 del 13 maggio 2019;   Considerato che la Soprintendenza ABAP per l'area metropolitana  di Venezia e le Province di Belluno Padova e Treviso, ha provveduto  con nota n. 14090 del  30  maggio  2019  a  dare  avvio  al  procedimento trasmettendo tutta la documentazione ai Comuni di Auronzo di  Cadore, Danta di Cadore, Santo Stefano di Cadore, San Pietro di  Cadore,  San Nicolo' di Comelico e Comelico Superiore per la  pubblicazione  della stessa documentazione all'albo  pretorio,  ai  sensi  dell'art.  139, comma 1 del decreto legislativo n. 42/2004;   Considerato che la proposta e' stata pubblicata negli albi  pretori on line del Comune di Auronzo di Cadore in data 7  giugno  2019,  del Comune di Comelico Superiore in data 10 giugno 2019,  del  Comune  di San Nicolo' di Comelico in data 10 giugno 2019,  del  Comune  di  San Pietro di Cadore in data 12 giugno 2019, del Comune Santo Stefano  di Cadore in data 11 giugno 2019 e del Comune di Danta Cadore in data 10 giugno 2019 per i successivi novanta giorni;   Considerato che ai sensi  dell'art.  139,  comma  2,  dell'avvenuta proposta e' stata data notizia nel Corriere delle  Alpi  in  data  22 giungo 2019;  nel  Corriere  Veneto  in  data  22  giugno  2019;  nel Gazzettino in data 26 giugno 2019; nella Repubblica in data 22 giugno 2019;   Viste le osservazioni presentate dai soggetti interessati in numero di undici entro i termini di cui dell'art. 139, comma 5  del  decreto legislativo n. 42/2004;   Viste la deliberazione del 30 luglio 2019 del consiglio provinciale di Belluno e  la  deliberazione  del  7  giugno  2019  del  consiglio comunale del Comune di Danta di Cadore,  indirizzate  all'Ufficio  di Gabinetto Mibact e da questo trasmesse alla Soprintendenza  ABAP  per l'area metropolitana di Venezia e le Provincie di Belluno,  Padova  e Treviso, che ha provveduto alla loro acquisizione con i  prot.  24457 del 13 settembre 2019 e prot. 24458 del 13 settembre 2019;   Ritenuto di non dovere  considerare  ai  fini  dell'istruttoria  le osservazioni trasmesse dal Comune di Auronzo di Cadore il 21  ottobre 2019 oltre il termine procedimentale previsto dall'art. 139, comma  5 del decreto legislativo  n.  42/2004  e  acquisite  agli  atti  della Soprintendenza con il prot. n. 0028128 del 22 ottobre 2019;   Considerate le  controdeduzioni  al  parere  non  favorevole  della Regione Veneto reso ai sensi  dell'art.  138,  comma  3  del  decreto legislativo n. 42/2004 e alle osservazioni  presentate  dai  soggetti interessati ai sensi dell'art. 138, comma 5 del  decreto  legislativo n. 42/2004, come predisposte dalla Soprintendenza ABAP con nota prot. 0029969 del 14 novembre 2019 che forma parte integrante del  presente provvedimento;   Rilevato  che,  in  esito  dell'esame  istruttorio  di   tutte   le osservazioni pervenute, la Soprintendenza  ABAP,  nel  confermare  la validita' del perimetro individuato, delle motivazioni e delle  norme d'uso,  ha  ritenuto  comunque  opportuno  integrare  e  affinare  la disciplina  d'uso  relativamente  a  tutti  quegli  elementi   emersi dall'analisi  dei  contributi  acquisiti  e  ritenuti  meritevoli  di approfondimento,  anche  nell'ottica  di   una   maggiore   chiarezza espositiva e una migliore  definizione  delle  prescrizioni  ad  essi relative;   Visto il parere del Comitato tecnico-scientifico per  il  paesaggio reso ai sensi dell'art. 141,  comma  2  del  decreto  legislativo  n. 42/2004, con verbale  n.  4,  nella  seduta  del  27  novembre  2019, acquisito al protocollo della Direzione generale ABAP  con  n.  35947 del 4 dicembre 2019;   Considerato  che  l'area  oggetto  del  presente  provvedimento  di dichiarazione di notevole interesse  pubblico,  come  indicata  nella allegata  planimetria,   e'   coincidente   con   le   circoscrizioni territoriali dei Comuni di Auronzo di Cadore, Danta di Cadore,  Santo Stefano di Cadore, San Pietro di Cadore, San Nicolo'  di  Comelico  e Comelico Superiore, con esclusione delle aree gia' soggette a  tutela ai sensi dell'art. 136 del decreto legislativo n.  42/2004  quali  il Lago di Misurina e la  Val  Visdende  in  forza  rispettivamente  del decreto ministeriale 13 aprile 1957  e  il  decreto  ministeriale  18 giugno 1958 ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497;   Considerato  altresi'   che   in   detta   area   sussistono   beni paesaggistici  tutelati  ope  legis  -  ex  art.  142   del   decreto legislativo n. 42/2004 -  che  non  comprendono  quelle  porzioni  di fondovalle e di versante, al di fuori delle  aree  boscate,  sotto  i 1600 metri e non ricadenti entro le fasce di rispetto dei fiumi e dei laghi,  ove  di  fatto   sono   ubicati   elementi   qualificanti   e indispensabili ai fini della conservazione  dei  valori  dell'insieme paesaggistico complessivamente individuato, ossia i nuclei storici di maggior rilevanza e  ampi  brani  della  struttura  agraria  storica, composta dall'insieme di manufatti rurali, prati e pascoli;   Ritenuto  che  detta  area,  individuata  nell'unita   planimetria, presenta il notevole interesse pubblico di cui all'art. 136, comma 1, lettere c) e d) del  decreto  legislativo  n.  42/2004  e  successive modificazioni ed integrazioni, per i motivi indicati  nella  proposta definitiva   elaborata   dalla   Soprintendenza   ABAP   per   l'area metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e  Treviso, in quanto:   «Le  condizioni  di  particolarita'  e  originalita'  orografica  e geografica  che  contraddistinguono   tale   ambito   non   dipendono esclusivamente  dalla  presenza  di   singoli   episodi   di   pregio estetico-percettivo, quanto da una serie di  sistemi  di  espressione minuta - elementi morfologici, naturalistici, ambientali, antropici e culturali, capillarmente diffusi e particolarmente ben  conservati  - che tra  loro  sommati  conferiscono  all'ambito  di  riferimento  un aspetto unitario e uno spiccato carattere  d'identita',  di  notevole interesse pubblico.   In particolare, il paesaggio in questione non e' definito  da  sole bellezze naturali (Dolomiti) e siti panoramici, ma  e'  il  risultato dell'interazione tra gli  aspetti  naturali  e  una  secolare  azione antropica, che ha dato forma  al  contesto  e  prodotto  elementi  di pregio, i quali punteggiano in modo  diffuso  i  luoghi.  Il  sistema insediativo dei nuclei abitati,  le  pratiche  agrosilvopastorali  di versante,  l'andamento  geografico  e  orografico   del   territorio, l'estrema varieta' di ambienti e microambienti naturali riscontrabili in un'area di limitate dimensioni, concorrono insieme a  definire  un unicuum paesaggistico straordinariamente conservato, fatto  di  trame naturali, storiche e culturali tra loro sovrapposte e inscindibili»;   Considerato l'obbligo, da  parte  del  proprietario,  possessore  o detentore a qualsiasi titolo degli immobili ricompresi nelle aree  di cui  sia  stato  dichiarato  il  notevole  interesse   pubblico,   di presentare alla regione o all'ente da essa delegato la  richiesta  di autorizzazione di cui all'art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e successive modificazioni  ed  integrazioni,  riguardo  a  qualsiasi intervento di modifica dello stato dei luoghi; 
                               Decreta: 
   Le aree site  nei  territori  dei  Comuni  di  Auronzo  di  Cadore, Comelico Superiore, San Nicolo' di Comelico, San  Pietro  di  Cadore, Santo Stefano di Cadore,  Danta  di  Cadore  qualificate  come  «Area Alpina compresa tra il Comelico e la Val d'Ansiei» sono dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 136, comma 1, lettere c)  e  d)  del  decreto  legislativo  n.  42/2004  e successive modificazioni ed integrazioni, e sono sottoposte  a  tutte le disposizioni di tutela contenute nel citato decreto legislativo.   Nelle aree predette, dichiarate  di  notevole  interesse  pubblico, vige ai sensi dell'art. 140,  comma  2  del  decreto  legislativo  n. 42/2004 la disciplina d'uso contenuta nell'allegato A - «Relazione  e disciplina  d'uso»,  parte  integrante  del  presente  provvedimento, intesa ad assicurare  la  conservazione  dei  valori  espressi  dagli aspetti  e  caratteri  peculiari  del  territorio  considerato.  Essa costituisce parte integrante del Piano paesaggistico di cui  all'art. 143 del medesimo  decreto  e  non  e'  suscettibile  di  rimozioni  o modifiche nel corso del procedimento di  redazione  o  revisione  del succitato piano.   Costituisce parte  integrante  del  presente  decreto  la  seguente documentazione:   1) allegato A - Relazione e disciplina d'uso;   2) allegato B - Perimetrazione;   3) allegato C - Documentazione cartografica e iconografica a  scala territoriale;   4) allegato D - Documentazione fotografica;   5) allegato E - Controdeduzioni alle osservazioni,  nota  prot.  n. 29969 del 14 novembre 2019.   La  documentazione   sopraelencata   e'   consultabile   sui   siti informatici istituzionali del Ministero per i  beni  e  le  attivita' culturali e per il turismo.   Il presente decreto e' pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della Repubblica italiana e nel Bollettino Ufficiale della  Regione  Veneto ai sensi dell'art. 140, comma 3 del decreto legislativo n. 42/2004.   Ai sensi e per gli effetti dell'art.  141,  comma  4,  del  decreto legislativo  n.  42/2004,   la   Soprintendenza   ABAP   per   l'area metropolitana Venezia e le Province di  Belluno,  Padova  e  Treviso, provvedera' alla trasmissione ai comuni interessati del numero  della Gazzetta Ufficiale contenente  il  presente  decreto,  unitamente  ai relativi allegati, ai fini dell'adempimento, da  parte  dei  suddetti comuni, di quanto prescritto dall'art.  140,  comma  4  del  medesimo decreto legislativo.   La Soprintendenza  ABAP  per  l'area  metropolitana  Venezia  e  le Province di Belluno, Padova e Treviso vigilera'  sull'adempimento  da parte dei comuni interessati, dandone  comunicazione  alla  Direzione generale.   Avverso il presente decreto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso giurisdizionale avanti il  tribunale  amministrativo  competente  per territorio, a norma  del  decreto  legislativo  n.  104/2010,  ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del  decreto  del Presidente  della  Repubblica  n.  1199/1971,  rispettivamente  entro sessanta e centoventi giorni dalla sua pubblicazione. 
     Roma, 5 dicembre 2019 
                                        Il direttore generale: Galloni                                ------   Avvertenza: 
     Il testo integrale del decreto, comprensivo di tutti gli allegati e della planimetria, e' pubblicato sul sito web del Ministero  per  i beni  e  le  attivita'  culturali  e  per  il  turismo  all'indirizzo http://www.beniculturali.it/-  nella  sezione  Avvisi   e   Circolari (www.beniculturali.it/avvisi) e in Amministrazione Trasparente e  sul sito web della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio  per l'area metropolitana Venezia e  le  Province  di  Belluno,  Padova  e Treviso all'indirizzo http://soprintendenza.pdve.beniculturali.it/     |  
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