| Gazzetta n. 294 del 16 dicembre 2019 (vai al sommario) |  
| MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE |  
| DECRETO 29 novembre 2019 |  
| Designazione di diciassette Zone speciali di conservazione insistenti nel territorio della regione biogeografica continentale della Regione Emilia-Romagna.  |  
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                       IL MINISTRO DELL'AMBIENTE                     E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO                              E DEL MARE 
   Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell'ambiente e ne ha definito le funzioni;   Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del Consiglio» e successive modificazioni ed integrazioni;   Vista la legge 17 luglio 2006,  n.  233,  recante  «Conversione  in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006,  n.  181, recante  disposizioni  urgenti   in   materia   di   riordino   delle attribuzioni della  Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  e  dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle  disposizioni in  materia  di  funzioni  e  organizzazione  della  Presidenza   del Consiglio dei ministri e dei Ministeri»;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11  della legge 15 marzo 1997, n. 59» ed in particolare gli articoli da 35 a 40 relativi  alle   attribuzioni   e   all'ordinamento   del   Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  10 luglio 2014, n. 142 recante il  «Regolamento  di  organizzazione  del Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del  mare, dell'organismo indipendente di valutazione della performance e  degli Uffici di diretta collaborazione»;   Vista la direttiva 92/43/CEE  del  Consiglio  del  21  maggio  1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e  seminaturali  e della flora e della fauna selvatiche;   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre  1997, n. 357, e successive modificazioni, «Regolamento  recante  attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione  degli  habitat naturali  e  seminaturali,  nonche'  della  flora   e   della   fauna selvatiche»;   Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio del 3 settembre 2002, recante «Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre 2002;   Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio e del mare del 17 ottobre 2007, recante «Rete Natura 2000. Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative  a  Zone  speciali  di  conservazione  (ZSC)  e  a  Zone  di protezione speciale (ZPS)», pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  n. 258 del 6 novembre 2007, e successive modificazioni;   Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea  del  14 dicembre 2018, che adotta il dodicesimo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria  per  la  regione  biogeografica  continentale (2018/18/UE);   Vista la comunicazione della Commissione europea del 3 maggio  2011 «La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: una Strategia europea per la biodiversita' verso il 2020»;   Vista la  nota  della  Commissione  europea  del  14  maggio  2012, relativa alla designazione  delle  Zone  speciali  di  conservazione, trasmessa  dalla  Direzione  generale  ambiente  con  lettera   prot. ENV/PB//SL/MOB/flAres 707955 del 13 giugno 2012;   Vista la nota della  Commissione  europea  del  23  novembre  2012, relativa alla definizione degli obiettivi di conservazione per i siti Natura 2000, trasmessa dalla Direzione generale ambiente con  lettera prot. ENV B.3 SL/FK/esAres (2013) 306477 dell'8 marzo 2013;   Vista la Strategia nazionale per la biodiversita', predisposta  dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare  ai sensi  dell'art.  6  della  Convenzione  sulla  diversita'  biologica adottata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 e  ratificata  dall'Italia con la legge 14 febbraio 1994, n.  124,  sulla  quale  la  Conferenza Stato-regioni ha sancito l'intesa il 7 ottobre 2010;   Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e  della  tutela del territorio e del mare e con il  Ministro  della  salute,  del  22 gennaio 2014, di adozione del Piano di  azione  nazionale  per  l'uso sostenibile dei prodotti  fitosanitari,  ai  sensi  dell'art.  6  del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150;   Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e  della  tutela del territorio e del mare e con il  Ministro  della  salute,  del  10 marzo 2015, con il quale, in attuazione del paragrafo A.5.1 del sopra citato Piano di azione nazionale, sono state emanate le «Linee  guida di indirizzo per  la  tutela  dell'ambiente  acquatico  e  dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari  e  dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette»;   Vista la legge 6 dicembre 1991, n. 394, recante «Legge quadro sulle aree naturali protette», e successive modifiche;   Vista la deliberazione della giunta  regionale  dell'Emilia-Romagna n. 79 del 22 gennaio 2018 con  la  quale  sono  stati  approvati  gli obiettivi e le misure di conservazione relativi ai siti di  interesse comunitario ricadenti nella regione biogeografica continentale  della Regione Emilia;   Vista la deliberazione della giunta  regionale  dell'Emilia-Romagna n. 1147 del 16 luglio 2018 con  la  quale  sono  state  approvate  le modifiche alla deliberazione regionale dell'Emilia-Romagna n. 79  del 22 gennaio 2018;   Vista la deliberazione del consiglio direttivo del Parco  nazionale dell'Appennino tosco-emiliano n. 24 del 21 maggio 2019 con  la  quale sono stati approvati gli obiettivi e le misure di  conservazione  dei SIC   di   cui   alla   deliberazione    della    giunta    regionale dell'Emilia-Romagna n. 1147 del 16 luglio 2018;   Vista la deliberazione del consiglio direttivo del Parco  nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna n. 13 del 5  settembre 2019 con la quale sono stati approvati gli obiettivi e le  misure  di conservazione  dei SIC  di  cui  alla  deliberazione   della   giunta regionale dell'Emilia-Romagna n. 1147 del 16 luglio 2018;   Vista la nota prot. 6326 del 20 novembre  2018  del  Raggruppamento Carabinieri biodiversita' - Reparto  biodiversita'  di  Punta  Marina relativa alle riserve naturali dello Stato, con la quale si adottano, per le porzione dei SIC ricadenti nel territorio delle  riserve,  gli obiettivi e le misure di conservazione di  cui  alle  delibere  della giunta regionale;   Vista la nota prot. 250/9-1 del 20 febbraio 2019 del Raggruppamento Carabinieri biodiversita' con cui  il  Raggruppamento  si  impegna  a integrare gli strumenti di pianificazione e regolamentazione  con  le misure di conservazione approvate dalla Regione Emilia-Romagna con le delibere sopra riportate per le Riserve  naturali  statali  ricadenti all'interno dei SIC;   Considerato che i criteri minimi uniformi di cui all'art. 2,  comma 4, del citato decreto del Ministro dell'ambiente e della  tutela  del territorio e del mare del 17 ottobre 2007 si  applicano  a  tutte  le Zone speciali di conservazione;   Considerato  che,  ferme  restando  le  misure   di   conservazione individuate  con  i  sopra  citati   atti,   dette   misure   possono all'occorrenza essere ulteriormente integrate, entro sei  mesi  dalla data del presente decreto, con altri piani di sviluppo  e  specifiche misure regolamentari, amministrative o contrattuali;   Considerato che la Regione Emilia-Romagna,  entro  sei  mesi  dalla data di emanazione del presente decreto,  comunichera'  al  Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare  il  soggetto affidatario della gestione di ciascuna delle ZSC designate;   Considerata la  necessita'  di  assicurare  l'allineamento  fra  le misure di conservazione e la Banca dati  Natura  2000,  mediante  una verifica da effettuarsi da parte della Regione e degli  enti  gestori delle aree naturali protette di rilievo nazionale, per le parti delle ZSC ricadenti all'interno del territorio  di  competenza,  entro  sei mesi dalla data del presente decreto;   Considerato  che  sulla  base  del  monitoraggio  dello  stato   di conservazione delle specie e degli habitat di  interesse  comunitario potranno essere definite integrazioni  o  modifiche  alle  misure  di conservazione, secondo la procedura di cui all'art. 2, comma  1,  del citato  decreto  del  Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela   del territorio e del mare del 17 ottobre 2007;   Ritenuto di provvedere, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del  decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del  1997,  alla  designazione quali  «Zone  speciali  di  conservazione»  di  diciassette  siti  di importanza  comunitaria  della  regione  biogeografica   continentale insistenti nel territorio della Regione Emilia-Romagna;   Vista  l'intesa  sul  presente  decreto  espressa   dalla   Regione Emilia-Romagna con deliberazione della giunta regionale n.  2028  del 18 novembre 2019; 
                               Decreta: 
                                Art. 1 
                        Designazione delle ZSC 
   1. Sono designati quali Zone speciali di conservazione (ZSC)  della regione biogeografica continentale diciassette  siti  insistenti  nel territorio  della  Regione   Emilia-Romagna,   gia'   proposti   alla Commissione europea quali Siti di  importanza  comunitaria  (SIC)  ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della direttiva  92/43/CEE,  come  da Allegato 1 che costituisce parte integrante del presente decreto.   2. La cartografia e i tipi di habitat naturali e  delle  specie  di fauna e flora selvatica per i quali le ZSC di cui  al  comma  1  sono designate, sono quelli comunicati alla Commissione  europea,  secondo il formulario standard dalla stessa predisposto,  relativamente  agli omonimi SIC inclusi nella decisione di esecuzione  della  Commissione europea 2018/18/UE. Tale  documentazione  e'  pubblicata,  a  seguito dell'emanazione del presente decreto, nel sito internet del Ministero dell'ambiente  e   della   tutela   del   territorio   e   del   mare www.minambiente.it nell'apposita sezione relativa alle ZSC designate. Le eventuali modifiche sono apportate nel  rispetto  delle  procedure europee e sono riportate in detta sezione.     |  
|   |                                                             Allegato 1 
                                                      (art. 1 comma 1)   ===================================================================== |          |                    |                           | Area  | | Tipo sito|       Codice       |       Denominazione       | (Ha)  | +==========+====================+===========================+=======+ |          |                    | Monte Acuto, Alpe di      |       | |     C    |      IT4030001     |Succiso                    | 3254  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |     C    |      IT4030002     | Monte Ventasso            | 2913  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    | Monte la Nuda, Cima       |       | |     C    |      IT4030003     |Belfiore, Passo del Cerreto| 3470  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |     C    |      IT4030004     | Val d'Ozola, Monte Cusna  | 4878  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    | Abetina Reale, Alta Val   |       | |     C    |      IT4030005     |Dolo                       | 3440  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |     C    |      IT4030006     | Monte Prado               |  618  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |     B    |      IT4030008     | Pietra di Bismantova      |  201  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |     B    |      IT4030009     | Gessi Triassici           | 1908  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    |Vene di Bellocchio, Sacca  |       | |          |                    |di Bellocchio, Foce del    |       | |          |                    |Fiume Reno, Pineta di      |       | |    C     |     IT4060003      |Bellocchio                 | 2244  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    |Sacca di Goro, Po di Goro, |       | |          |                    |Valle Dindona, Foce del Po |       | |    C     |     IT4060005      |di Volano                  | 4872  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |    C     |     IT4060007      |Bosco di Volano            |  400  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    |Bosco della Mesola, Bosco  |       | |          |                    |Panfilia, Bosco di Santa   |       | |          |                    |Giustina, Valle Falce, La  |       | |    C     |     IT4060015      |Goara                      | 1563  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    |Pineta di Casalborsetti,   |       | |          |                    |Pineta Staggioni, Duna di  |       | |    C     |     IT4070005      |Porto Corsini              |  578  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    |Pialassa dei Piomboni,     |       | |    C     |     IT4070006      |Pineta di Punta Marina     |  464  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |    C     |     IT4070007      |Salina di Cervia           | 1096  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |          |                    |Ortazzo, Ortazzino, Foce   |       | |    C     |     IT4070009      |del Torrente Bevano        | 1255  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+ |    C     |     IT4080002      |Acquacheta                 | 1654  | +----------+--------------------+---------------------------+-------+     |  
|   |                                 Art. 2 
                  Obiettivi e misure di conservazione 
   1.  Gli  obiettivi  e  le  misure  di  conservazione   generali   e sito-specifiche,  conformi  alle  esigenze  ecologiche  dei  tipi  di habitat naturali  di  cui  all'allegato  A  e  delle  specie  di  cui all'allegato  B  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica   8 settembre  1997,  n.  357  presenti  nei  siti,  nonche'  le   misure necessarie per evitare il degrado  degli  habitat  naturali  e  degli habitat di specie e la perturbazione delle specie  per  cui  le  zone sono designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8  settembre  1997,  n.  357, relative  alle  ZSC  di  cui  al  precedente  articolo,  sono  quelli approvati   con   la    deliberazione    della    giunta    regionale dell'Emilia-Romagna n. 1147 del 16 luglio 2018, gia' operativi.   2. Lo stralcio degli atti di cui al comma 1 relativo agli obiettivi e alle misure di conservazione, ed eventuali successive modifiche  ed integrazioni, e' pubblicato, a seguito dell'approvazione del presente decreto, nel sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nell'apposita  sezione  relativa  alle  ZSC designate.   3. Gli obiettivi e le misure di conservazione di cui  al  comma  1, per le ZSC e per le  loro  porzioni  ricadenti  all'interno  di  aree naturali protette  di  rilievo  nazionale,  integrano  le  misure  di salvaguardia e gli strumenti  di  regolamentazione  e  pianificazione esistenti, nelle more del loro aggiornamento.   4. Le misure di conservazione di cui  al  comma  1  possono  essere integrate e coordinate,  entro  sei  mesi  dalla  data  del  presente decreto, prevedendo l'integrazione con  altri  piani  di  sviluppo  e specifiche misure regolamentari, amministrative o contrattuali. Entro il medesimo termine la Regione provvede ad assicurare  l'allineamento tra le misure di conservazione e la Banca dati Natura  2000.  Per  le parti della ZSC  ricadenti  all'interno  del  territorio  delle  aree naturali  protette  di  rilievo  nazionale,  tale   allineamento   e' assicurato in accordo con gli enti gestori.   5. Le integrazioni di cui al  comma  4,  cosi'  come  le  eventuali modifiche alle misure di conservazione che si  rendessero  necessarie sulla base di evidenze scientifiche, anche a seguito delle risultanze delle  azioni  di  monitoraggio,   sono   approvate   dalla   Regione Emilia-Romagna.  Per  le  ZSC  e  per  le  loro  porzioni   ricadenti all'interno di aree  naturali  protette  di  rilievo  nazionale  sono approvate dall'ente gestore secondo  l'iter  amministrativo  previsto dalle norme  di  riferimento  e  comunicate  entro  i  trenta  giorni successivi al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.   6. Alle ZSC di cui al presente decreto  si  applicano  altresi'  le disposizioni di cui all'art.  5  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357.     |  
|   |                                 Art. 3 
                           Soggetto gestore 
   1. La  Regione  Emilia-Romagna,  entro  sei  mesi  dalla  data  del presente decreto, comunica al Ministero dell'ambiente e della  tutela del territorio e del mare il soggetto affidatario della  gestione  di ciascuna ZSC per le parti esterne  alle  aree  naturali  protette  di rilievo nazionale.   2. Per le ZSC, o per le loro porzioni ricadenti all'interno di aree naturali protette di rilievo nazionale, la gestione  rimane  affidata agli enti gestori di queste ultime.   Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
     Roma, 29 novembre 2019 
                                                    Il Ministro: Costa     |  
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