Gazzetta n. 274 del 22 novembre 2019 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
DECRETO 25 settembre 2019 |
Modalita' di attuazione per il finanziamento di progetti finalizzati alla sicurezza stradale nell'area territoriale di Genova con sperimentazioni in tecnologia 5G. |
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IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
di concerto con
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Visto il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259; Visto il decreto ministeriale del 5 ottobre 2018, recante «Approvazione del nuovo Piano nazionale di ripartizione delle frequenze tra 0 e 3.000 GHz»; Visto il c.d. 5G Action Plan, oggetto della comunicazione della Commissione europea COM(2016) 588 del 14 settembre 2016, che tra le azioni da compiere per il 2020 ha indicato in particolare di: a) promuovere sperimentazioni preliminari, nell'ambito degli accordi 5G-PPP, a partire dal 2017, e sperimentazioni pre-commerciali con una chiara dimensione transfrontaliera dell'UE a partire dal 2018; b) incoraggiare gli Stati membri a sviluppare, entro la fine del 2017, tabelle di marcia nazionali per il dispiegamento del 5G come parte dei piani nazionali per la banda larga; c) garantire che ogni Stato membro designi almeno una citta' principale come «abilitata al 5G» entro la fine del 2018; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205 «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 302 del 29 dicembre 2017, ed in particolare l'art. 1, comma 1041 della suddetta legge, che prevede che «Il Ministero dello sviluppo economico provvede a favorire la diffusione della tecnologia 5G attraverso la realizzazione di sperimentazioni e di laboratori specifici in coerenza con gli obiettivi del Piano di azione per il 5G della Commissione europea e ad assicurare l'efficiente gestione dello spettro radioelettrico, anche per lo svolgimento delle necessarie attivita' tecniche ed amministrative»; Visto l'art. 1, comma 1026 della sopracitata legge n. 205, che stabilisce che «In coerenza con gli obiettivi di conseguire una gestione efficiente dello spettro e di favorire la transizione verso la tecnologia 5G, enunciati dal Piano di azione per il 5G della Commissione europea, di cui alla comunicazione della Commissione europea del 14 settembre 2016, COM(2016) 588 final, e con la decisione (UE) n. 899/2017 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017, entro il 30 aprile 2018 l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni definisce le procedure per l'assegnazione dei diritti d'uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica in larga banda mobili terrestri bidirezionali con l'utilizzo della banda 694-790 MHz e delle bande di spettro pioniere 3,6-3,8 GHz e 26,5-27,5 GHz, conformemente a quanto previsto dal codice di cui al decreto legislativo 1º agosto 2003, n. 259, tenendo conto e facendo salve le assegnazioni temporanee delle frequenze in banda 3,7-3,8 GHz ai fini dell'attivita' di sperimentazione basata sulla tecnologia 5G promossa dal Ministero dello sviluppo economico...»; Vista la delibera dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni n. 89/18/CONS del 26 febbraio 2018, recante «Consultazione pubblica sulle procedure per l'assegnazione e le regole per l'utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche al fine di favorire la transizione verso la tecnologia 5G, ai sensi della legge 27 dicembre 2017, n. 205», ed i relativi esiti; Vista la delibera dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni n. 231/18/CONS dell'8 maggio 2018, recante «Procedure per l'assegnazione e regole per l'utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi terrestri di comunicazioni elettroniche al fine di favorire la transizione verso la tecnologia 5G, ai sensi della legge 27 dicembre 2017, n. 205»; Visto l'avviso della procedura di gara per l'assegnazione di diritti d'uso delle frequenze nelle bande 694-790 MHZ, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 80 dell'11 luglio 2018 - V serie speciale «Contratti pubblici» - , ed il relativo disciplinare di gara; Vista la determina direttoriale del 9 ottobre 2018, con la quale sono state approvate le graduatorie per i lotti di frequenza nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz e l'aggiudicazione alle imprese partecipanti dei relativi blocchi di frequenza per i quali risultano essere titolari di «offerti vincenti»; Visto il decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 19 novembre 2018, n. 269, ed in particolare l'art. 14, comma 3-bis, ove e' stabilito che «Per le finalita' di cui al presente articolo, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico e' istituito un Fondo con una dotazione di due milioni di euro per l'anno 2019, da destinare al finanziamento di progetti finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture stradali da realizzare nell'area territoriale di Genova attraverso sperimentazioni basate sulla tecnologia 5G da parte di operatori titolari dei necessari diritti d'uso delle frequenze, in sinergia con le amministrazioni centrali e locali interessate. Le modalita' di attuazione del presente comma sono stabilite con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da emanare entro sessanta giorni alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente comma, pari a due milioni di euro per l'anno 2019, si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'art. 1, comma 1039, lettera d) della legge 27 dicembre 2017, n. 205»; Considerato che occorre definire le modalita' di attuazione del suddetto art. 14, comma 3-bis; Vista la comunicazione dalla Commissione al Parlamento, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo ed al Comitato delle regioni COM(2016) 766 del 30 novembre 2016: «Una strategia europea per i sistemi di trasporto intelligenti cooperativi ed automatizzati»; Vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Comitato economico e sociale europeo ed al Comitato delle regioni n. (2018)283 del 17 maggio 2018, terzo ed ultimo documento del pacchetto «L'Europea in movimento», contenente una serie di misure, con cui viene definita la strategia dell'Europa per la mobilita' del futuro; Considerato che la diffusione dei sistemi ITS (Intelligent transport system) comprende, come parte essenziale, un processo di trasformazione digitale verso infrastrutture viarie tecnologicamente avanzate definite «Smart Road» che integrano la tecnologia 5G; Considerato che il Ministero dello sviluppo economico, al fine di dare attuazione al 5G Action Plan, ha attivato nel 2017 progetti sperimentali da condursi nelle aree geografiche di Milano, Prato, L'Aquila, Bari e Matera (5 Citta' Pilota) che hanno anche l'obiettivo di sperimentare soluzioni di Smart Road e di guida connessa, atte a migliorare la mobilita' e la sicurezza stradale; Considerato che in virtu' di quanto previsto dal sopracitato art. 14, si rende necessario realizzare e gestire in via sperimentale un sistema di monitoraggio dinamico da applicare alle infrastrutture stradali ed autostradali attraverso l'utilizzazione degli occorrenti apparati per il controllo strumentale costante delle condizioni di sicurezza delle infrastrutture stesse e delle piu' avanzate ed efficaci tecnologie, anche spaziali, per l'acquisizione dei dati di interesse; Considerato che per tali finalita' e' stato istituito un Fondo di due milioni di euro per l'anno 2019 per finanziare iniziative di carattere sperimentale basate sulla tecnologia 5G; Ravvisata l'esigenza di provvedere in modo trasparente ad un'azione di coordinamento delle iniziative sperimentali in tema di sviluppo di nuove applicazioni e servizi basati su tecnologia 5G, che richiedono l'utilizzo efficiente delle risorse spettrali dedicate; Ravvisata la necessita' di massimizzare in maniera efficace le risorse frequenziali disponibili attraverso una sinergia tra attori pubblici e privati, centrali e locali, interessati cosi' da ottenere l'implementazione di modelli innovativi, replicabili nel rispetto delle specificita' territoriali, con l'obiettivo di allargare il piu' rapidamente possibile l'ecosistema smart a tutte le realta' territoriali nazionali, partendo dai laboratori sperimentali da attivare nell'area territoriale di Genova;
Decreta:
Art. 1
Finalita' ed oggetto
1. Il presente decreto, in conformita' a quanto previsto dall'art. 14, comma 3-bis del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 198, convertito dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, disciplina le modalita' di attuazione per accedere e fruire del finanziamento per i progetti finalizzati alla sicurezza delle infrastrutture stradali da realizzare nell'area territoriale di Genova attraverso sperimentazioni basate sulla tecnologia 5G da parte degli operatori titolari dei necessari diritti d'uso delle frequenze, in sinergia con le amministrazioni centrali e locali interessate. 2. Le risorse di cui al Fondo istituito nello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico sono destinate al cofinanziamento fino all'80% dei progetti di sperimentazione di cui al comma 1. 3. Il presente decreto ha come obiettivo l'individuazione e la selezione di progetti che possano verificare le potenzialita' sul campo, in un ambiente di test controllato, dei sistemi e delle tecnologie di accesso radio per i sistemi di generazione 5G da applicare alla sicurezza delle infrastrutture stradali nell'area di Genova, a supporto del sistema di monitoraggio dinamico della sicurezza di cui all'art. 14 della legge 16 novembre 2018, n. 130. |
| Art. 2
Soggetti beneficiari
1. Sono ammesse a presentare le proposte progettuali di cui all'art. 1 le imprese aggiudicatarie della procedura di gara per l'assegnazione di diritti d'uso delle frequenze nelle bande 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz, di cui all'avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 80 dell'11 luglio 2018 - V serie speciale «Contratti pubblici». 2. Oltre ai soggetti di cui al comma 1 possono presentare proposte progettuali anche le imprese, titolari di autorizzazioni ai sensi dell'art. 25 del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, per la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica accessibile al pubblico che, alla data del presente decreto, siano titolari anche di un'autorizzazione per sperimentazioni 5G ai sensi dell'art. 39 del citato decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, su bande di frequenze diverse da quelle indicate al comma 1. 3. Le imprese di cui ai commi 1 e 2 sono ammesse a presentare le proposte progettuali di cui all'art. 1 quali soggetti capofila di forme di aggregazione, partenariato ed altra modalita' di intesa e/o coordinamento - di durata pari almeno alla durata della sperimentazione - con almeno uno dei soggetti di ciascuna delle seguenti categorie: a) universita', enti e centri di ricerca, anche in forma consorziale; b) imprese di livello nazionale od internazionale con specifiche competenze nel settore oggetto della sperimentazione; c) pubbliche amministrazioni centrali e locali. 4. I soggetti diversi delle imprese di cui ai commi 1 e 2 possono partecipare solo ad un'associazione o ad un raggruppamento di cui al comma 3, in forma di partnership con un'impresa capofila. |
| Art. 3
Criteri di selezione
1. Le proposte progettuali sono selezionate secondo modalita' e criteri definiti con avviso predisposto a cura della direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, radiodiffusione e postali entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'avviso e' reso pubblico mediante pubblicazione sul sito internet del Ministero. 2. Le proposte progettuali devono presentare i requisiti minimi di seguito indicati, specificando le modalita' del loro conseguimento attraverso piani operativi che definiscano l'avanzamento delle attivita': essere realizzate all'interno dei confini amministrativi dell'area territoriale di Genova (provinciale o comunale); impiegare preferibilmente le frequenze dello spettro 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz; realizzare servizi innovativi per il monitoraggio infrastrutturale adottando soluzioni basate sulla tecnologia 5G; sviluppare anche la componente satellitare nel contesto dei sistemi 5G. 3. Costituiscono criteri prioritari per la selezione del progetto: i) l'ammontare, in termini percentuali sul totale, del finanziamento a carico del soggetto privato; ii) la numerosita' ed il grado di coinvolgimento nel progetto delle istituzioni pubbliche e delle realta' di tipo imprenditoriale operanti nell'area territoriale di Genova; iii) la diversita' delle tecnologie applicate; iv) i tempi di realizzazione; v) la durata e l'ampiezza dei casi d'uso oggetto di sperimentazione; vi) l'utilizzo della tecnologia blockchain per la certificazione dei dati e l'impiego di sistema di gestione basati machine learnig ed intelligenza artificiale; vii) la replicabilita'; viii) la connessione ed integrazione con piattaforme di gestione e strumenti di monitoraggio gia' esistenti a livello locale o nazionale; ix) il rapporto equilibrato tra costi ed obiettivi; x) l'efficacia delle soluzioni progettuali prescelte, risultati attesi e relativi indicatori di misurazione; xi) la qualita' del progetto in riferimento all'utilita' sociale ed economica dei servizi implementati; xii) l'utilizzo di tecnologie che consentono la connessione con i servizi di raccolta e diffusione dei dati sull'infrastruttura e sul traffico; xiii) l'utilizzo di tecnologie che permettono il collegamento con i veicoli ovvero la connessione od integrazione con progetti di ricerca e sviluppo, a livello italiano ed europeo, che prevedono l'utilizzo di connessioni 5G finalizzate all'interazione tra l'infrastruttura ed il veicolo. |
| Art. 4
Modalita' e criteri di rendicontazione
1. L'erogazione del finanziamento avviene secondo i termini e modalita' definite nell'avviso pubblico di cui all'art. 3. 2. Ferme restando le modalita' ed i termini per la presentazione delle richieste di erogazione dei Fondi di cui al suddetto avviso, l'erogazione dei Fondi avviene per stato di avanzamento dei lavori previa verifica delle condizioni di erogabilita' e rendicontazione dei costi sostenuti attraverso la presentazione dei giustificativi delle spese sostenute. 3. Il Ministero su richiesta e sulla base delle attivita' da svolgere contenute nel piano operativo delle attivita' progettuali puo' valutare la liquidazione di un anticipo pari al 10% del budget complessivo previsto nel progetto a carico del Fondo di cui all'art. 1, comma 2. |
| Art. 5
Monitoraggio e verifiche
1. I progetti selezionati sono soggetti al monitoraggio ed alla verifica dello sviluppo e dello stato di avanzamento per tutta la loro durata. Il Ministero per lo svolgimento delle verifiche di propria competenza si avvarra' di proprie strutture e/o di soggetti appositamente delegati. I costi delle attivita' di monitoraggio e di verifica saranno a carico dei soggetti proponenti dei progetti selezionati. 2. In caso in inadempienze o ritardi il Ministero disporra' la revoca totale o parziale del finanziamento e la restituzione delle somme versate secondo tempi e modalita' definiti nell'avviso di cui all'art. 3. Il presente decreto e' inviato agli organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 25 settembre 2019
Il Ministro dello sviluppo economico Patuanelli Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti De Micheli
Registrato alla Corte dei conti il 5 novembre 2019 Ufficio controllo atti MISE e MIPAAF, reg.ne prev. n. 1003 |
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