IL COMITATO INTERMINISTERIALE                    PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
   Visti i regolamenti (UE) n. 1301, n. 1303, n. 1304 e n. 1305 del 17 dicembre 2013, e il regolamento (UE) n. 1311  del  2  dicembre  2013, relativi alla disciplina e alla quantificazione dei Fondi strutturali e di investimento europei (di seguito Fondi  SIE)  per  il  ciclo  di programmazione 2014/2020;   Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli  2  e  3, specifica le competenze del  CIPE  in  tema  di  coordinamento  delle politiche comunitarie, demandando, tra l'altro, al  Comitato  stesso, nell'ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l'elaborazione degli indirizzi  generali  da  adottare  per  l'azione  italiana  in   sede comunitaria   per   il   coordinamento   delle    iniziative    delle amministrazioni a essa interessate e l'adozione di direttive generali per  il  proficuo  utilizzo  dei  flussi  finanziari,  comunitari   e nazionali;   Visti inoltre gli articoli 5 e seguenti della predetta legge n. 183 del 1987 che istituiscono nell'ambito  del  Ministero  del  tesoro  - Ragioneria  generale  dello  Stato,  il  Fondo   di   rotazione   per l'attuazione  delle  politiche  comunitarie  e  ne  disciplinano   il funzionamento in materia di erogazioni e di informazione finanziaria;   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre  1988, n. 568 recante «Approvazione del regolamento per  l'organizzazione  e le procedure amministrative del Fondo di rotazione per la  attuazione delle politiche comunitarie, in esecuzione dell'art. 8  della  citata legge 16 aprile 1987, n. 183»,  e  sue  successive  modificazioni  ed integrazioni;   Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,  che  all'art.  7, commi 26 e 27, attribuisce al Presidente del Consiglio dei  ministri, o al Ministro delegato,  le  funzioni  in  materia  di  politiche  di coesione di  cui  all'art.  24,  comma  1,  lettera  c)  del  decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree  sottoutilizzate  di  cui  all'art.  61  della  legge  27 dicembre  2002,  n.  289  (legge  finanziaria  2003)   e   successive modificazioni;   Visto il decreto legislativo del  31  maggio  2011,  n.  88,  e  in particolare l'art. 4, il quale dispone  che  il  Fondo  per  le  aree sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo sviluppo  e  la  coesione (di  seguito  FSC)  e  finalizzato  a  dare  unita'  programmatica  e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi  a  finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le  diverse aree del Paese;   Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125  e successive  modificazioni  ed  integrazioni,  il   quale   istituisce l'Agenzia per la coesione territoriale (di seguito ACT), la sottopone alla vigilanza del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  o  del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica  di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei  ministri  e  la  stessa agenzia;   Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  15 dicembre  2014  che  istituisce,  tra  le  strutture  generali  della Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione del citato  art. 10 del decreto-legge del 31 agosto 2013, n. 101, il Dipartimento  per le politiche di coesione (di seguito DPCoe);   Considerato, che la dotazione complessiva del FSC per il periodo di programmazione 2014-2020, pari a  63.810  milioni  di  euro,  risulta cosi' determinata:     un importo pari a 43.848 milioni di euro,  inizialmente  iscritto in bilancio quale quota dell'80 per cento della dotazione  di  54.810 milioni di euro individuata dall'art.  1,  comma  6  della  legge  27 dicembre 2013, n. 147;     un importo pari a 10.962 milioni di euro, stanziato per gli  anni 2020 e successivi  dalla  legge  11  dicembre  2016,  n.  232,  quale rimanente quota  del  20  per  cento  inizialmente  non  iscritta  in bilancio;     un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  dotazione  ulteriore stanziata dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante  il  bilancio di previsione dello Stato per  l'anno  finanziario  2018  e  bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020;     un importo di 4.000 milioni di euro,  quale  dotazione  ulteriore stanziata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante  il  bilancio di previsione dello Stato per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021;   Considerato che la legge  del  23  dicembre  2014,  n.  190  ed  in particolare il comma 703  dell'art.  1,  ferme  restando  le  vigenti disposizioni sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori disposizioni  per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo  di  programmazione 2014-2020;   Visto il decreto del Presidente della Repubblica  31  maggio  2018, con  il  quale,  tra  l'altro,  e'  stata  nominata  Ministro   senza portafoglio la  senatrice  Barbara  Lezzi  e  visti  il  decreto  del Presidente del Consiglio dei ministri in data 1° giugno 2018, con  il quale allo stesso Ministro e' conferito l'incarico per il Sud,  e  il decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri  27  giugno  2018 recante la delega di funzioni al Ministro stesso, tra le quali quelle di cui al sopra citato art. 7, comma 26 del decreto-legge n.  78  del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del  2010,  e le funzioni di cui al richiamato art. 1, comma 703 della legge n. 190 del 2014;   Visto l'art.  4-ter  del  decreto-legge  12  luglio  2018,  n.  86, «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle  attribuzioni  dei Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del  turismo,  delle politiche agricole alimentari e forestali  e  dell'ambiente  e  della tutela del territorio e del mare, nonche' in materia  di  famiglia  e disabilita'», convertito, con modificazioni,  dalla  legge  9  agosto 2018, n. 97, che provvede al riordino delle  competenze  dell'Agenzia per la coesione territoriale;   Vista la delibera di questo Comitato n.  8  del  2015,  recante  la presa d'atto - ai sensi di quanto previsto al punto 2  della  propria delibera n.  18  del  2014  -  dell'Accordo  di  partenariato  Italia 2014-2020 adottato con decisione esecutiva in data  29  ottobre  2014 dalla Commissione europea e relativo alla  programmazione  dei  Fondi SIE  per  il  periodo  2014-2020,  successivamente   modificata   con decisione esecutiva dell'8 febbraio 2018;   Vista la successiva delibera n. 10 del  2015,  con  la  quale  sono stati definiti i criteri di cofinanziamento  pubblico  nazionale  dei programmi europei e dei  relativi  programmi  complementari,  per  il periodo di programmazione 2014-2020, a valere sul Fondo di  rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, cosi'  come  modificata dalla delibera di questo Comitato n. 51 del 2018;   Visto il decreto-legge 4  febbraio  2010,  n.  4,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 31 marzo  2010  che  istituisce  l'Agenzia nazionale  per  l'amministrazione  e   la   destinazione   dei   beni sequestrati e confiscati alla criminalita'  organizzata  (di  seguito ANBSC);   Visto il decreto legislativo  6  settembre  2011,  n.  159  recante «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,  nonche' nuove disposizioni in materia di documentazione  antimafia,  a  norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136» (cd.  codice antimafia) e successive modificazioni ed integrazioni;   Vista la delibera di questo Comitato n. 25  del  2016  inerente  il Fondo  sviluppo  e  coesione  2014-2020,  con  la  quale  sono  state individuate sei aree tematiche nazionali di interesse del FSC, e sono stati  indicati  gli  elementi  dei  Piani  operativi  da  definirsi, nell'ambito delle aree tematiche, dalla cabina di regia, istituita ai sensi dell'art. 1, comma 703, lettera C) della citata  legge  n.  190 del 2014;   Vista la delibera di questo Comitato 28 febbraio 2018, n.  26,  che ha effettuato una ricognizione degli  utilizzi  della  dotazione  del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, aggiornando sia talune regole di funzionamento del FSC  2014-2020  sia  il  quadro  finanziario  della ripartizione  delle  risorse  tra  le  aree  tematiche  di  interesse individuate dalla citata delibera di questo Comitato n. 25 del  2016, ed ha determinato la quota di residua di risorse ancora disponibili;   Visto  il  parere  favorevole  reso,  con  raccomandazioni,   dalla Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato, le  regioni  e  le Province autonome di Trento e di Bolzano (di seguito Conferenza  S/R) sulla Strategia nazionale per la valorizzazione dei  beni  confiscati attraverso le politiche di  coesione  (di  seguito  Strategia)  nella seduta del 19 aprile 2018, repertorio n. 71 CSR;   Vista la delibera di questo Comitato 25 ottobre 2018, n.  53,  che, in attuazione del comma 611 dell'art. 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante disposizioni in materia  di  bilancio  di  previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019,  ha  approvato  la  Strategia  nazionale  per  la valorizzazione  dei  beni  confiscati  attraverso  le  politiche   di coesione  definendone,  peraltro,  la  governance  complessiva  e  le competenze;   Considerato che la suddetta delibera n. 53 al punto 2.6 ha recepito tutte le raccomandazioni effettuate dalla Conferenza permanente per i rapporti con lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento  e di Bolzano e in particolare quella  che  prevede  l'elaborazione,  da parte del tavolo di indirizzo e verifica della citata  strategia,  di specifiche azioni di valorizzazione, anche  a  regia  nazionale,  per quei beni gia' assegnati e/o valorizzati che per  dimensione,  valore simbolico,   storia   criminale,   sostenibilita'    e    prospettive occupazionali e  di  sviluppo  possano  divenire  «progetti  pilota», nonche' quella inerente la formulazione, nelle competenti sedi e  per quei progetti che in maniera diretta e/o indiretta  abbiano  ricadute sul riuso del bene confiscato,  di  proposte  per  l'introduzione  di studi  di  fattibilita'  per  una  migliore   caratterizzazione   dei finanziamenti in modo da avere una corsia preferenziale e  meccanismi di premialita';   Considerato che, come evidenziato al paragrafo 1.4 della  strategia e, con maggiore dettaglio, nell'allegato 3 alla medesima, le  risorse finanziarie che possono essere utilizzate per la  valorizzazione  dei beni confiscati sono riconducibili ad una molteplicita' di fonti che, oltre alle risorse ordinarie derivanti  dal  bilancio  statale  e  da quelli delle regioni e degli  altri  enti  territoriali,  nonche'  da eventuali finanziamenti  di  associazioni,  fondazioni  e/o  privati, comprendono tutti gli strumenti finanziari propri delle politiche  di coesione citati in premessa:  Fondi  strutturali  e  di  investimento europei (Fondi SIE), cofinanziamento nazionale a carico del Fondo  di rotazione, Fondo per lo sviluppo e la coesione;   Vista la nota del Ministro per il Sud prot. n. 1268-P del 3  luglio 2019  e  l'allegata  nota  informativa  predisposta  dal   competente Dipartimento per le politiche di coesione  concernente  la  proposta, emersa dal confronto svoltosi nell'ambito del tavolo di  indirizzo  e verifica della citata strategia, di una prima assegnazione di risorse FSC 2014-2020, da destinare ad un Piano per la valorizzazione di beni confiscati esemplari a gestione ACT, per un  importo  pari  a  15,144 milioni di euro relativo al finanziamento di una  prima  tranche  del progetto di riqualificazione de «La Balzana»,  bene  confiscato  sito nel Comune di Santa Maria La Fossa (CE);   Tenuto conto che in data 16  luglio  2019  la  Cabina  di  regia  - istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del 25 febbraio 2016 per lo svolgimento delle funzioni di  programmazione del FSC 2014-2020 previste dalla lettera  c)  del  citato  comma  703 dell'art. 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 - ha  favorevolmente valutato la proposta di una prima assegnazione di  risorse  destinate ad un Piano per la valorizzazione di  beni  confiscati  esemplari  in favore del progetto di riqualificazione de «La Balzana»  per  l'avvio di una prima tranche di  opere  infrastrutturali  necessarie  per  il riuso del suddetto bene confiscato;   Considerato che l'elaborazione di un  Piano  di  valorizzazione  di beni confiscati finalizzato al finanziamento di investimenti  rivolti a beni immobili  confiscati  con  caratteristiche  di  rilevanza  per dimensione, valore  simbolico,  storia  criminale,  sostenibilita'  e prospettive  di  sviluppo  tali  da   qualificarli   quali   progetti esemplari:     e' coerente e rappresenta una prima attuazione del  citato  comma 611  dell'art.  1  della  legge  n.  232   del   2016   relativamente all'approvazione, da parte di  questo  Comitato,  di  Piani  d'azione territoriali;     risponde alla necessita' espressa dalla Corte di conti in sede di registrazione della citata delibera CIPE n. 53  del  2018  in  merito all'approvazione, da parte di questo  Comitato,  dei  Piani  d'azione della Strategia  nazionale  di  valorizzazione  dei  beni  confiscati attraverso le politiche di coesione;     e' coerente con le raccomandazioni espresse dalla Conferenza  S/R in sede di adozione del prescritto parere favorevole sulla strategia, riprese al citato punto 2.6 della delibera di questo Comitato  n.  53 del 2018;   Considerato che  l'Agenzia  per  la  coesione  territoriale  ha  la competenza amministrativa e la capacita' organizzativa  di  assolvere al ruolo gestionale del summenzionato Piano e che tale indicazione e' emersa anche nell'ambito del tavolo di  indirizzo  e  verifica  della strategia, di cui la stessa ACT e' componente istituzionale;   Considerato che «La Balzana»:     e' un bene iscritto nel patrimonio indisponibile  del  Comune  di Santa Maria La Fossa (CE);     e' affidata in  comodato  gratuito  alla  societa'  consortile  a responsabilita' limitata Agrorinasce,  costituita  tra  i  Comuni  di Casal di Principe, Casapesenna, San Cipriano d'Aversa, S.M. La Fossa, San Marcellino e Villa Literno ai sensi del Testo  unico  degli  enti locali, che opera da oltre venti  anni  quale  ente  strumentale  dei comuni soci nel campo della valorizzazione dei beni confiscati;     e' coerente con la raccomandazione espressa dalla Conferenza  S/R resa in sede del  prescritto  parere  favorevole  sulla  strategia  e ripresa al punto 2.6 della delibera di  questo  Comitato  n.  53  del 2018,  per  dimensione,  valore  simbolico,  storia  criminale  e  il relativo  progetto   di   valorizzazione   espone   potenzialita'   e prospettive di sviluppo, anche occupazionale;   Considerato  che  la  ri-funzionalizzazione  de  «La  Balzana»  con finalita'  di  «Parco  agroalimentare  dei  prodotti   tipici   della Campania» e' in avanzato stato di  progettazione  e  che  tale  prima assegnazione   necessita   per   coprire   il   finanziamento   degli investimenti  per  la  realizzazione  dei  lavori  di  urbanizzazione primaria e la riqualificazione del villaggio agricolo  per  la  parte corrispondente alla  realizzazione  di  uffici  pubblici,  servizi  e Istituto agrario;   Considerato, inoltre, che la copertura del predetto costo di 15,144 milioni di euro a favore  del  bene  confiscato  «La  Balzana»  viene proposta con  il  seguente  profilo  di  spesa:  7  milioni  di  euro nell'anno 2020 e 8,144 milioni di euro nell'anno 2021;   Considerato che l'assegnazione proposta trova  copertura  a  valere sulle risorse  FSC  2014-2020,  come  incrementate  a  seguito  dello stanziamento aggiuntivo disposto dalla sopra richiamata legge n.  145 del 2018 (legge di bilancio per il 2019);   Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art.  3 della delibera n. 82  del  2018  recante  il  regolamento  di  questo Comitato;   Vista la nota  prot.  n.  4105-P,  predisposta  congiuntamente  dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a base della odierna seduta  del Comitato;   Sulla proposta del competente Ministro per il Sud; 
                               Delibera: 
   1. Una prima assegnazione dell'importo di 15,114 milioni di euro, a valere sulle risorse disponibili FSC 2014-2020, di cui 7  milioni  di euro per l'annualita' 2020 e 8,114 milioni di euro  per  l'annualita' 2021, e' attribuita all'Agenzia per la coesione territoriale  per  la copertura degli investimenti necessari per i lavori di urbanizzazione primaria e  per  la  realizzazione  di  uffici,  servizi  pubblici  e Istituto agrario per la prima fase del progetto  di  riqualificazione de «La Balzana», iscritta nel patrimonio indisponibile del Comune  di Santa Maria La Fossa  (CE)  e  concessa  in  comodato  gratuito  alla stazione appaltante «Consorzio comunale Agrorinasce s.c. a r.l.», per la realizzazione del «Parco agroalimentare dei prodotti tipici  della Regione Campania».   2. La dotazione complessiva del Piano  per  la  valorizzazione  dei beni confiscati esemplari nel Mezzogiorno, citato in  premessa  -  la cui gestione e' affidata all'Agenzia per la coesione territoriale  -, e  le  modalita'  di  successive  assegnazioni  finanziarie   saranno determinate all'atto dell'approvazione dello stesso ad esito  di  una ricognizione svolta dal tavolo di indirizzo e verifica  nel  rispetto del criterio normativo di riparto percentuale dell'ottanta per  cento al Mezzogiorno e del venti per cento al Centro-Nord in relazione alla dotazione complessiva dell'FSC 2014-2020. 
     Roma, 24 luglio 2019 
                                                  Il Presidente: Conte  Il segretario: Giorgetti 
  Registrato alla Corte dei conti il 22 ottobre 2019  Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle finanze, n. 1-1333     |