| Gazzetta n. 245 del 18 ottobre 2019 (vai al sommario) |  
| PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |  
| DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 settembre 2019 |  
| Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio, on. prof. Francesco BOCCIA.  |  
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                             IL PRESIDENTE                      DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
   Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 4 settembre 2019 di costituzione del nuovo Governo;   Visto il decreto del Presidente della Repubblica  del  4  settembre 2019, con cui l'on. prof. Francesco Boccia e' stato nominato Ministro senza portafoglio;   Visto il proprio decreto del 5 settembre  2019,  con  il  quale  al Ministro senza  portafoglio  on.  prof.  Francesco  Boccia  e'  stato conferito l'incarico per gli Affari regionali e le autonomie;   Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400  recante   «Disciplina dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del Consiglio dei ministri», e successive modificazioni;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante «Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive modificazioni;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive modificazioni;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento  delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e, in particolare, gli articoli 12 e 24-bis, relativi al  Dipartimento  per gli affari  regionali  e  le  autonomie  e  al  Dipartimento  per  le politiche di coesione;   Ritenuto opportuno delegare al Ministro per gli affari regionali  e le autonomie on.  prof.  Francesco  Boccia  le  funzioni  di  cui  al presente decreto;   Sentito il Consiglio dei ministri; 
                               Decreta: 
                                Art. 1                     Delega di funzioni in materia                    di affari regionali e autonomie 
   1. A decorrere dal 26 settembre 2019, il Ministro senza portafoglio per gli affari regionali e le autonomie, on. prof. Francesco  Boccia, di seguito denominato Ministro, e' delegato a esercitare le  funzioni di promozione, di indirizzo e di coordinamento di  iniziative,  anche normative, di esercizio coordinato e coerente  dei  poteri  e  rimedi previsti in caso di inerzia  o  d'inadempienza,  di  vigilanza  e  di verifica,  nonche'  ogni  altra  funzione  attribuita  dalle  vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, fatte salve le competenze  del  Ministro  dell'interno,  relativamente  a  tutte  le materie che riguardano le seguenti aree:     a) cura dell'azione di Governo in  materia  di  rapporti  con  il sistema delle autonomie, anche al fine di  individuare  modalita'  di efficiente svolgimento dei servizi;     b) promozione, indirizzo e coordinamento delle attivita' e  delle iniziative di riforma istituzionale, inerenti alle  materie  comprese nella  parte  seconda,  titolo  V,  della  Costituzione,  anche   con riferimento alle forme di autonomia di cui all'art. 116, terzo comma, della Costituzione, e delle relative procedure d'intesa e normative;     c)  iniziative  costituzionali,  in  raccordo   con   l'Autorita' politica  delegata  per  le  riforme  istituzionali,  nelle   materie comprese nella parte seconda, titolo V, della Costituzione;     d)   attivita'   anche   normative,    connesse    all'attuazione dell'ordinamento in tema di autonomie regionali e locali;     e) agevolazione della collaborazione tra Stato, regioni, province autonome e autonomie locali, nonche' del coordinamento  dei  rapporti diretti tra regioni e province autonome con le  istituzioni  europee, fatte salve le competenze dell'Autorita'  delegata  a  esercitare  le funzioni in materia di affari europei;     f) promozione delle iniziative nell'ambito dei rapporti tra Stato e sistema delle autonomie  e  esercizio  coordinato  e  coerente  dei poteri e rimedi previsti in caso di inerzia o di inadempienza,  anche ai fini dell'esercizio del potere sostitutivo del Governo di cui agli articoli 120 della  Costituzione,  137  del  decreto  legislativo  18 agosto 2000, n. 267, e 19-bis, della legge 11 febbraio 1992, n. 157;     g) esame delle  leggi  regionali  e  delle  province  autonome  e questioni di legittimita' costituzionale ai sensi e per  gli  effetti dell'art. 127 della Costituzione; conflitti di attribuzione tra Stato e  regioni  ai  sensi  e  per  gli  effetti   dell'art.   134   della Costituzione; questioni di legittimita' costituzionale sugli  Statuti regionali ai sensi dell'art. 123 della  Costituzione;  partecipazione alle funzioni di controllo della spesa sanitaria; collaborazione  con i ministri competenti per  settore  ai  fini  dell'individuazione  di azioni coordinate del Governo con  il  sistema  delle  autonomie  per l'esame in sede di Conferenza;     h) cura, in raccordo con i ministri interessati, delle  questioni relative ai servizi pubblici  locali;  monitoraggio  dei  livelli  di qualita' dei servizi pubblici locali  raggiunti  nei  diversi  ambiti territoriali e conseguenti iniziative ai sensi delle lettere c),  d), e) ed f);     i) cura dell'azione  di  Governo  inerente  ai  rapporti  con  le regioni e  le  Province  autonome  di  Trento  e  di  Bolzano,  anche relativamente ai rapporti tra queste e gli enti  locali,  nonche'  il particolare procedimento per le impugnative delle leggi  regionali  e provinciali, conseguenti all'applicazione dell'art. 97 dello  Statuto speciale di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige;     j)  elaborazione  di  provvedimenti   di   natura   normativa   e amministrativa concernenti le  regioni  e  le  Province  autonome  di Trento e di Bolzano, anche con  riguardo  alle  norme  di  attuazione degli Statuti;     l) iniziativa governativa e legislativa in materia  di  minoranze linguistiche e territori di confine;     m) compimento di atti dovuti in sostituzione di organi  regionali inadempienti nell'esercizio di funzioni delegate o comunque conferite ai sensi della legge 15  marzo  1997,  n.  59,  dell'art.  118  della Costituzione e  in  attuazione  di  obblighi  europei,  definendo  le relative proposte in collaborazione con  i  ministri  competenti  per settore;     n) attivita' dei rappresentanti dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie,  nelle  regioni  a  statuto  ordinario,  dei Commissari di Governo e  delle  corrispondenti  rappresentanze  dello Stato nelle regioni a statuto speciale e nelle Province  autonome  di Trento e di Bolzano,  inerenti  alla  dipendenza  funzionale  di  cui all'art. 4, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  303, anche ai fini dell'esercizio delle funzioni di cui all'art. 10, della legge 5 giugno 2003, n. 131, nelle materie di competenza, fatte salve le competenze del Ministro dell'interno, nonche' i  relativi  profili organizzativo, logistico, funzionale e di programmazione finanziaria; assistenza per l'emanazione di direttive generali del Presidente  del Consiglio dei ministri di cui all'art. 6, comma 1,  del  decreto  del Presidente della Repubblica 3 aprile 2006, n. 180, per  le  parti  di interesse regionale;     o) rapporti con i comitati  interministeriali  e  con  gli  altri organi  collegiali  istituiti  presso  amministrazioni  statali,   le determinazioni dei quali incidono su territori, materie, competenze e funzioni delle autonomie, verificandone e promuovendone  l'attuazione coordinata da parte  di  amministrazioni  statali,  enti  pubblici  e societa' a partecipazione pubblica;  partecipazione  alla  Conferenza permanente tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di  Trento e di Bolzano e al Consiglio generale degli italiani  all'estero,  con riferimento alle funzioni di cui all'art. 17, comma 6, della legge 18 giugno  1998,  n.   198,   inerenti   all'indicazione   delle   linee programmatiche per la realizzazione delle politiche delle regioni per le comunita' italiane all'estero;     p) valutazione, definizione  e  raccordo  delle  attivita'  delle regioni di rilievo internazionale e europeo;     q) partecipazione ai lavori del Consiglio  d'Europa  e  dei  suoi organismi, in materia di autonomie regionali;     r) atti relativi  alle  funzioni  di  indirizzo  e  coordinamento dell'attivita'  amministrativa  nelle  regioni,  ove   sia   previsto l'intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;     s) azioni governative, anche normative, dirette alla salvaguardia e alla valorizzazione delle zone montane di cui all'art. 44,  secondo comma,  della  Costituzione,  qualificabili  anche  come   interventi speciali per la montagna, di natura territoriale, economica,  sociale e culturale, ai sensi dell'art. 1 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, nonche' proposta dei criteri di ripartizione del Fondo nazionale  per la montagna ai  sensi  dell'art.  2  della  legge  citata;  cura  dei problemi inerenti alle piccole isole e loro valorizzazione attraverso interventi di natura territoriale, economica,  sociale  e  culturale, comprese le azioni governative, anche normative, dirette  anche  agli interventi di cui all'art. 2, comma 41, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni;     t) promozione di formule di coordinamento dei rapporti tra  Stato e sistema  delle  autonomie  anche  ai  fini  del  raggiungimento  di accordi, nonche' delle intese di cui all'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131;     u) raccordo con  il  Ministro  per  il  sud  e  la  coesione  per l'individuazione dei criteri di ripartizione delle risorse funzionali al raggiungimento dei livelli essenziali di prestazione di  cui  alla lettera m), secondo comma, dell'art. 117 della Costituzione;     v) supporto conoscitivo alle regioni anche  per  l'individuazione delle modalita'  per  l'esercizio  associato  delle  funzioni  e  dei servizi e delle relative iniziative  legislative,  nonche',  d'intesa con  i  ministri  interessati,   iniziative   nell'ambito   del   PON «Governance  e  azioni  di  sistema»   relative   alla   cooperazione interistituzionale e  alla  capacita'  negoziale  del  sistema  delle autonomie; funzioni di competenza relative all'attivita' della Cabina di regia incaricata di definire priorita' e specifici piani operativi nell'impiego delle risorse del Fondo per lo sviluppo e  la  coesione, per il ciclo 2014-2020, di cui all'art. 1, comma 703, della legge  23 dicembre  2014,  n.  190,  anche  in  riferimento   al   monitoraggio dell'attuazione degli interventi;     z) coordinamento dei tavoli interistituzionali con le  regioni  e gli enti locali ai fini dell'adozione di provvedimenti aventi valenza generale;     aa) ogni tipo di raccordo con le autonomie  per  lo  sviluppo  in senso  autonomistico  dell'ordinamento,  ivi  compresa  la  cura  dei rapporti con gli  organi  di  coordinamento  delle  presidenze  delle assemblee degli enti territoriali, per quanto attiene  alle  funzioni delegate;     bb) impulso al coordinamento e al monitoraggio dell'attuazione da parte delle autonomie dei programmi  di  revisione  della  spesa  con particolare riguardo al ricorso alle centrali di acquisto e alla loro valorizzazione  nonche'  al  rispetto  delle  disposizioni  di  legge statale in tema di coordinamento della finanza pubblica;   cc) attuazione, in raccordo  con  gli  altri  Ministri  competenti, delle disposizioni costituzionali in materia di citta'  metropolitane e di forme associative dei comuni.   2. Il Ministro e' altresi' delegato a  esercitare  le  funzioni  in materia di:     a) convocazione e presidenza della Conferenza  permanente  per  i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento  e di  Bolzano  e  della  Conferenza  unificata,  di  cui   al   decreto legislativo   28   agosto   1997,   n.   281,   e    regolamentazione dell'organizzazione e funzionamento delle relative segreterie;     b)  copresidenza  della   sessione   europea   della   Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,  le  regioni  e  le  Province autonome di Trento e di Bolzano, di cui all'art. 22  della  legge  24 dicembre 2012, n. 234, e all'art. 5 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, al fine di raccordare le linee della politica nazionale relative all'elaborazione  degli  atti  dell'Unione  europea  con  le esigenze  rappresentate  dalle  autonomie  territoriali  e   relativa convocazione d'intesa con l'Autorita' politica delegata a  esercitare le funzioni in materia di affari europei;     c) convocazione e presidenza della Conferenza permanente  per  il coordinamento della finanza pubblica,  di  cui  agli  articoli  33  e seguenti del decreto legislativo 6  maggio  2011,  n.  68,  istituita nell'ambito della Conferenza unificata, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;   3. Il Ministro e' altresi' delegato a:     a) definire  iniziative,  anche  a  livello  normativo,  inerenti all'attuazione o riformulazione e  aggiornamento  del  capo  I  della legge 15 marzo 1997, n. 59, e agli adempimenti  a  esso  conseguenti, con particolare riferimento al decreto legislativo 31 marzo 1998,  n. 112, nonche' al monitoraggio sulla sua attuazione;     b) promuovere iniziative per  la  introduzione  di  strumenti  di conciliazione tra Stato, regioni e province autonome, con particolare riguardo alle attivita' di mediazione dei conflitti e del contenzioso costituzionale;     c)  promuovere  iniziative  per  il  supporto,  anche  attraverso servizi di assistenza tecnica, alle regioni, nonche', d'intesa con il Ministro dell'interno, alle province autonome e agli enti locali, per l'efficiente svolgimento delle funzioni loro attribuite e la migliore utilizzazione delle risorse assegnate.   4. Il Ministro provvede alla realizzazione degli interventi di  cui all'art. 1, comma 893, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.     |  
|   |                                 Art. 2                   Ulteriori disposizioni in materia                    di affari regionali e autonomie 
   1. Il Ministro e' altresi' delegato a:   a) nominare  i  componenti  delle  Commissioni  paritetiche  per  i rapporti Stato - regioni e designare rappresentanti della  Presidenza del Consiglio dei ministri in organi, commissioni,  comitati,  gruppi di lavoro e  altri  organismi  di  studio,  tecnico-amministrativi  e consultivi, operanti nelle aree oggetto del presente  decreto  presso altre amministrazioni e istituzioni;   b) costituire e regolare il funzionamento di ogni altra commissione di studio e consulenza e gruppi di lavoro nelle materie  oggetto  del presente decreto, nominandone altresi' i componenti;   c) provvedere nelle predette aree a intese e concerti di competenza della  Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  necessari  per   le iniziative, anche normative, di altre amministrazioni.   2. Per lo svolgimento delle funzioni delegate in materia di  affari regionali e autonomie il Ministro si avvale del Dipartimento per  gli affari regionali e le autonomie.   Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da parte  della  Corte  dei conti. 
     Roma, 26 settembre 2019 
                                                  Il Presidente: Conte 
  Registrato alla Corte dei conti il 3 ottobre 2019  Ufficio controllo atti  P.C.M.  Ministeri  della  giustizia  e  degli affari esteri e della cooperazione internazionale,  reg.ne  succ.  n. 1884     |  
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