| Gazzetta n. 245 del 18 ottobre 2019 (vai al sommario) |  
| PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |  
| DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 settembre 2019 |  
| Delega di funzioni al  Ministro  senza  portafoglio,  dott.  Giuseppe Luciano Calogero PROVENZANO.  |  
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                             IL PRESIDENTE                      DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
   Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 4 settembre 2019 di costituzione del nuovo Governo;   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre  2019, con il quale il dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano  e'  stato nominato Ministro senza portafoglio;   Visto il proprio decreto in data 5 settembre 2019 con il  quale  al Ministro senza portafoglio dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano e' stato conferito l'incarico per il sud e la coesione territoriale;   Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del Consiglio dei ministri», e successive modificazioni;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante «Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive modificazioni;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive modificazioni;   Visto il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in  legge, con modificazioni, dalla  legge  30  luglio  2010,  n.  122,  recante «Misure urgenti  in  materia  di  stabilizzazione  finanziaria  e  di competitivita' economica», e, in particolare, l'art. 7, comma 26, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri le  funzioni  di cui all'art. 24, comma 1,  lettera  c)  del  decreto  legislativo  30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo  per  le  aree sotto utilizzate, fatta eccezione per le funzioni  di  programmazione economica e finanziaria non comprese nelle politiche  di  sviluppo  e coesione;   Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011,  n.  8,  e  successive modificazioni ed integrazioni, recante «Disposizioni  in  materia  di risorse  aggiuntive  ed  interventi  speciali  per  la  rimozione  di squilibri economici e sociali, a norma dell'art.  16  della  legge  5 maggio 2009, n. 42»;   Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge  30  ottobre  2013,  n.  125,  recante «Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di razionalizzazione   nelle   pubbliche   amministrazioni»,    e,    in particolare,  l'art.  10,   concernente   misure   urgenti   per   il potenziamento delle politiche di coesione,  che  ha  attribuito  alla Presidenza del Consiglio dei ministri  specifiche  funzioni  relative alle politiche di coesione;   Visto il comma 1 dell'art. 10 del citato  decreto-legge  31  agosto 2013,  n.  101,  che  ha  previsto  l'istituzione  di  una  struttura dedicata, denominata «Agenzia per la coesione territoriale»;   Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante «Disposizioni  per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge di  stabilita'  2015)»  e  in  particolare  l'art.  1,   comma   703, concernente la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo 2014-2020;   Visto il decreto-legge 12 settembre 2014,  n.  133,  convertito  in legge, con modificazioni, dalla  legge  11  novembre  2014,  n.  164, recante «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle  opere   pubbliche,   la   digitalizzazione   del   Paese,   la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive», e, in particolare, l'art. 33, comma 13;   Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito in  legge, con modificazioni,  dalla  legge  4  agosto  2017,  n.  123,  recante «Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno»;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  25 febbraio 2016, recante «Istituzione della  Cabina  di  regia  di  cui all'art. 1, comma 703, lettera c) della legge 23  dicembre  2014,  n. 190»;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1° ottobre 2012, e successive  modificazioni  ed  integrazioni,  recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del  Consiglio dei  ministri»  e,  in  particolare,  l'art.  24-bis,   relativo   al Dipartimento per le politiche di coesione;   Ritenuto opportuno delegare al Ministro per il sud  e  la  coesione territoriale, dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano, le funzioni di cui al presente decreto;   Sentito il Consiglio dei ministri; 
                               Decreta: 
                                Art. 1 
   1. A decorrere dal 26 settembre 2019, al Ministro per il sud  e  la coesione territoriale, dott. Giuseppe Luciano Calogero Provenzano, di seguito denominato Ministro, e' delegato l'esercizio  delle  funzioni di   coordinamento,   indirizzo,   promozione   d'iniziative,   anche normative,  vigilanza  e  verifica,  nonche'  ogni   altra   funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato per la  coesione  territoriale  e  il Mezzogiorno, o per il sud, relativamente alla materia delle politiche per la coesione territoriale e per gli  interventi  finalizzati  allo sviluppo del Mezzogiorno.   2. In particolare, fatte salve le competenze attribuite dalla legge ai singoli Ministri, il Ministro, quale  Autorita'  politica  per  la coesione, e' delegato a:     a) esercitare le  funzioni  di  cui  all'art.  7,  comma  26  del decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito  in  legge,  con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e le  funzioni  di cui all'art. 1, comma 703 della legge 23 dicembre 2014, n. 190;     b) presiedere la  Cabina  di  regia  istituita  con  decreto  del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  25  febbraio  2016  per  la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020,  di cui all'art. 1, comma 703, lettera c) della legge 23  dicembre  2014, n. 190;     c) esercitare le funzioni attribuite al Presidente del  Consiglio dei ministri, di cui all'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge  30  ottobre 2013,  n.  125,  e  in  particolare,  al   fine   di   garantire   il coordinamento, il monitoraggio e l'adozione di  idonei  strumenti  di impulso e di accelerazione, ad adottare puntuali atti di indirizzo  e programmatori in relazione a quanto previsto dal citato art.  10  per lo svolgimento delle funzioni e delle attivita' proprie  dell'Agenzia per la coesione territoriale;     d)  promuovere  e  coordinare  le  politiche  e  gli   interventi finalizzati allo sviluppo economico dei territori,  ivi  comprese  le aree interne, in una logica di coesione, e in coerenza con le  azioni funzionali  al   soddisfacimento   dei   livelli   essenziali   delle prestazioni di cui alla lettera m) dell'art. 117  della  Costituzione avuto riguardo anche all'utilizzo dei Fondi strutturali europei e  ai programmi  di  supporto  alle  riforme,  nonche'  alle  strategie  di attuazione e revisione della programmazione comunitaria  2014-2020  e di  coordinamento,  indirizzo  e  definizione  della   programmazione comunitaria 2021-2027, rapportandosi con le  istituzioni  dell'Unione europea e favorendo e indirizzando i processi di concertazione  e  di interscambio, nell'ambito  dei  diversi  livelli  istituzionali,  tra soggetti e  tra  competenze  operanti  nell'economia  dei  territori, nonche' assicurando sinergia e coerenza delle relative  politiche.  A tal fine, il Ministro adotta le iniziative necessarie  per  garantire un costante e sistematico monitoraggio della dinamica delle  economie territoriali  per  poter  promuovere  interventi  o  azioni  volte  a accelerare processi economici di sviluppo; in tale ambito,  individua strumenti per favorire il Mezzogiorno al fine di ridurre  il  divario economico e sociale con le regioni del centro-nord;     e) promuovere e coordinare  le  strategie,  le  politiche  e  gli interventi, da perseguire a livello nazionale ed europeo,  in  favore delle  aree  interne,  con  particolare  riferimento  alla  Strategia nazionale per le aree interne;     f) concorrere alla promozione  degli  interventi  in  materia  di politiche relative alle aree urbane e metropolitane, da perseguire  a livello  nazionale  ed  europeo,  anche  partecipando   al   Comitato interministeriale per le politiche urbane;     g) presiedere la Cabina di regia di cui all'art. 33, comma 13 del decreto-legge 12 settembre 2014, n.  133  convertito  in  legge,  con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164;     h) presiedere la Cabina di regia di  cui  all'art.  5,  comma  1, lettera a-quater) del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123;     i) esercitare le funzioni di cui al decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, come convertito in legge, con  modificazioni,  dalla  legge  3 agosto 2017, n. 123, e  in  particolare,  al  fine  di  garantire  il coordinamento, il monitoraggio e l'adozione di  idonei  strumenti  di impulso e di accelerazione, ad adottare puntuali atti di indirizzo  e programmatori  in  relazione   a   quanto   previsto   dal   predetto decreto-legge;     l) promuovere e monitorare l'attuazione delle disposizioni di cui all'art. 7-bis del decreto-legge n. 243  del  2016,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18; a tal  fine  sono delegate al Ministro, con riferimento  al  Mezzogiorno,  funzioni  di impulso e coordinamento per favorire e accelerare piani  e  programmi nazionali di investimento;     m)  definire  e  disciplinare,  ai   sensi   dell'art.   34   del decreto-legge 30 aprile 2019,  n.  34,  recante  «Misure  urgenti  di crescita economica e per la risoluzione di specifiche  situazioni  di crisi», le linee di intervento  e  di  attivita'  del  «Piano  grandi investimenti - ZES», raccordandosi, per  quanto  di  competenza,  con l'Autorita' politica  delegata  in  materia  di  coordinamento  della politica economica e di programmazione degli investimenti pubblici di interesse nazionale.   3. Per l'esercizio delle funzioni di cui al presente  articolo,  il Ministro si avvale del Dipartimento per le politiche di  coesione  di cui all'art. 24-bis del decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni ed integrazioni, recante l'ordinamento delle strutture generali della  Presidenza  del Consiglio dei ministri.     |  
|   |                                 Art. 2 
   1. Nelle materie di cui al presente decreto, il Ministro assiste il Presidente del Consiglio dei  ministri  ai  fini  dell'esercizio  del potere di nomina relativi a enti, istituti  o  aziende  di  carattere nazionale,  di  competenza  dell'amministrazione  statale  ai   sensi dell'art. 3, comma 1 della legge 23 agosto 1988, n. 400.   2. Il Ministro rappresenta il  Governo  italiano  e  ne  attua  gli indirizzi in tutti gli  organismi  internazionali  e  europei  aventi competenza  nelle  materie  comunque  riconducibili  all'oggetto  del presente decreto, anche ai fini della  formazione  e  dell'attuazione della normativa europea e internazionale.     |  
|   |                                 Art. 3 
   1. Nelle materie di cui al presente decreto il Ministro e' altresi' delegato a:     a) provvedere a intese e concerti di competenza della  Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  necessari  per  le  iniziative,  anche normative, di altre amministrazioni;     b) curare il coordinamento tra le amministrazioni competenti  per l'attuazione  dei  progetti  nazionali  e  locali,  nonche'  tra  gli organismi nazionali operanti nelle medesime materie;     c) nominare esperti, consulenti,  costituire  organi  di  studio, commissioni e gruppi  di  lavoro,  nonche'  designare  rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei  ministri  in  organismi  operanti presso altre amministrazioni o istituzioni.   Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da parte  della  Corte  dei conti. 
     Roma, 26 settembre 2019 
                                                  Il Presidente: Conte 
  Registrato alla Corte dei conti il 3 ottobre 2019  Ufficio controllo atti  P.C.M.  Ministeri  della  giustizia  e  degli affari esteri e della cooperazione internazionale,  reg.ne  succ.  n. 1880     |  
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