| Gazzetta n. 245 del 18 ottobre 2019 (vai al sommario) |  
| PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |  
| DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 settembre 2019 |  
| Delega di funzioni  al  Ministro  senza  portafoglio,  sig.  Vincenzo AMENDOLA.  |  
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                             IL PRESIDENTE                      DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
   Visti i decreti del Presidente della Repubblica in data 4 settembre 2019 di costituzione del nuovo Governo;   Visto  il  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  4 settembre 2019, con il quale  il  sig.  Vincenzo  Amendola  e'  stato nominato Ministro senza portafoglio;   Visto il proprio decreto in data 5 settembre 2019, con il quale  al Ministro senza portafoglio sig. Vincenzo Amendola e' stato  conferito l'incarico per gli affari europei;   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 13 settembre 2019, con il quale la dott.ssa Laura Agea e' stata nominata Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri;   Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del Consiglio dei ministri» e successive modificazioni;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  286,  recante «Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di  monitoraggio e  valutazione  dei   costi,   dei   rendimenti   e   dei   risultati dell'attivita'  svolta  dalle  amministrazioni  pubbliche,  a   norma dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive modificazioni;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  a  norma dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e  successive modificazioni;   Vista  la  legge  24  dicembre   2012,   n.   234,   e   successive modificazioni,   recante   norme   generali   sulla    partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e  delle politiche dell'Unione europea;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento  delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e  in particolare l'art. 18  relativo  al  Dipartimento  per  le  politiche europee;   Ritenuto opportuno delegare al Ministro per gli affari europei sig. Vincenzo Amendola le funzioni di cui al presente decreto;   Sentito il Consiglio dei ministri; 
                               Decreta: 
                                Art. 1 
   1. A decorrere dal 26 settembre 2019, il Ministro senza portafoglio sig. Vincenzo Amendola, di seguito denominato Ministro,  e'  delegato ad esercitare le seguenti funzioni relative:     a) alla partecipazione dell'Italia alla formazione ed  attuazione di atti, normative dell'Unione europea, contribuendo, per  quanto  di competenza, alla linea di indirizzo politico  utile  a  garantire  la massima  realizzazione   e   protezione   dell'interesse   nazionale; nell'ambito di tale priorita',  cura  e  coordina  le  attivita'  del Governo inerenti alla partecipazione del Parlamento  al  processo  di formazione della normativa dell'Unione europea, di cui alla legge  24 dicembre 2012, n. 234, recante «Norme generali  sulla  partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e  delle politiche  dell'Unione  europea»,  attivandosi  per  assicurarne   il potenziamento e la maggiore efficienza;     b) alla promozione e al coordinamento  delle  attivita'  e  delle iniziative  inerenti  all'attuazione  delle   politiche   dell'Unione europea di carattere generale o per  specifici  settori,  incluso  il quadro  finanziario  pluriennale  in   ogni   sua   articolazione   e applicazione, assicurandone coerenza e tempestivita';     c) alla convocazione e presidenza del Comitato  interministeriale per gli affari europei (CIAE)  di  cui  all'art.  2  della  legge  24 dicembre 2012, n. 234, al fine di concordare le linee  politiche  del Governo nel processo di formazione  della  posizione  italiana  nella fase di predisposizione degli atti dell'Unione  europea,  nonche'  di consentire il puntuale adempimento dei compiti di cui  alla  medesima legge n. 234 del 2012;     d) alla partecipazione, d'intesa con  il  Ministro  degli  affari esteri  e  della  cooperazione  internazionale,  alle  riunioni   del Consiglio   dell'Unione   europea,   formazione   affari    generali, rappresentando l'Italia con riferimento agli argomenti all'ordine del giorno in raccordo con gli altri Ministri interessati;     e) alla partecipazione alle riunioni  del  Consiglio  dell'Unione europea,  formazione  competitivita',  rappresentando  l'Italia   con riferimento agli argomenti all'ordine del giorno relativi al  mercato interno dell'Unione europea;     f) allo svolgimento, d'intesa con  il  Ministro  dell'economia  e delle finanze, dell'azione di coordinamento, di cui alla lettera  a), con riferimento alle attivita' propedeutiche alla elaborazione e alla presentazione del Programma  nazionale  di  riforma,  secondo  quanto previsto  dalla  legge  31  dicembre  2009,  n.  196,  e   successive modificazioni ed integrazioni;     g) all'armonizzazione  fra  legislazione  dell'Unione  europea  e legislazione nazionale,  tenuto  altresi'  conto  della  verifica  di conformita' europea dei disegni di legge governativi, di cui all'art. 7, comma 5-bis del decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri 10 novembre 1993, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Regolamento  interno  del  Consiglio  dei  ministri»,  nonche'  alla presidenza del Comitato per la lotta contro le  frodi  nei  confronti dell'Unione  europea,  di  cui  al  decreto  del   Presidente   della Repubblica 14 maggio 2007,  n.  91,  e  successive  modificazioni  ed integrazioni.     |  
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   1. In coerenza con le funzioni  delegate  e  le  finalita'  di  cui all'art. 1, il Ministro svolge i seguenti compiti:     a) valuta,  d'intesa  con  i  Ministri  competenti  per  materia, l'iniziativa ad  essi  spettante  in  ordine  alla  presentazione  di ricorsi alla Corte di giustizia dell'Unione europea per la tutela  di situazioni d'interesse nazionale e alla  decisione  d'intervenire  in procedimenti in corso avanti a detta istanza;     b) acquisisce, ai  fini  della  predisposizione  della  normativa dell'Unione europea, le posizioni delle amministrazioni dello  Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici, degli operatori  privati  e delle parti sociali interessate;     c) assicura la conformita' e tempestivita' delle azioni  volte  a prevenire l'insorgere di contenzioso e ad adempiere le pronunce della Corte di giustizia dell'Unione europea, informando il Parlamento  dei procedimenti  normativi  in  corso  nell'Unione  europea,   e   delle correlate iniziative del Governo;     d) convoca, d'intesa con il  Ministro  delegato  per  gli  affari regionali e le autonomie, e alla copresidenza della sessione  europea della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, di cui all'art. 22 della citata legge n. 234 del 2012, e all'art. 5 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni ed  integrazioni,  al fine  di  raccordare  le  linee  della  politica  nazionale  relative all'elaborazione degli atti dell'Unione europea con le esigenze delle autonomie territoriali;     e) convoca, d'intesa con il Ministro dell'interno,  e  copresiede la sessione speciale della Conferenza Stato-citta' e autonomie locali dedicata alla trattazione degli aspetti delle  politiche  dell'Unione europea di interesse degli enti  locali  di  cui  all'art.  23  della citata legge n. 234 del 2012;     f) predispone, sulla base delle indicazioni delle amministrazioni interessate, degli  indirizzi  del  Parlamento  e  del  parere  della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le  regioni  e  le Province autonome di Trento e di Bolzano,  il  disegno  di  legge  di delegazione europea annuale e il disegno di legge europea  annuale  e gli altri provvedimenti, anche urgenti, di cui alla citata  legge  n. 234 del 2012, idonei a recepire  nell'ordinamento  interno  gli  atti dell'Unione europea, seguendone anche il relativo iter  parlamentare, nonche' la successiva attuazione;     g)  cura  le  attivita'  inerenti  alla   predisposizione   delle relazioni annuali al Parlamento e delle altre relazioni di  cui  alla citata legge n. 234 del 2012;     h) coordina in ambito  nazionale,  in  raccordo  con  i  Ministri competenti, l'attivita' conseguente ai lavori delle  agenzie  europee di regolamentazione;     i) cura la diffusione, con i mezzi piu' opportuni, delle  notizie relative ai provvedimenti  di  adeguamento  dell'ordinamento  interno all'ordinamento dell'Unione  europea,  che  conferiscono  diritti  ai cittadini  degli  Stati  membri  dell'Unione  in  materia  di  libera circolazione delle persone e dei servizi, o ne agevolano l'esercizio;     l) promuove l'informazione sulle attivita' dell'Unione europea in collaborazione con le istituzioni  europee,  con  le  amministrazioni pubbliche competenti per settore, con le regioni  e  gli  altri  enti territoriali, con le  parti  sociali  e  con  le  organizzazioni  non governative interessate;     m) cura la formazione di operatori pubblici  e  privati,  nonche' ogni altra iniziativa per la corretta  applicazione  delle  politiche europee, sia a livello nazionale sia, ove occorra,  d'intesa  con  il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, nei confronti  dei  paesi  candidati  e  terzi   a   vocazione   europea, promuovendo anche strumenti di formazione a distanza e gemellaggi.   2. Restano fermi i poteri di nomina e proposta del  Presidente  del Consiglio dei ministri che, limitatamente alle  candidature  italiane relative alle nomine da effettuarsi presso le istituzioni, i comitati e  le  agenzie  dell'Unione  europea,  sono  esercitati  sentito   il Ministro.     |  
|   |                                 Art. 3 
   1. Nelle materie di cui ai precedenti articoli, il Ministro:     a) provvede ad acquisire intese e concerti  di  competenza  della Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  necessari  per  tutte   le iniziative, comprese quelle normative, di altre amministrazioni;     b) designa i rappresentanti della Presidenza  del  Consiglio  dei ministri in organi, commissioni, comitati, gruppi di lavoro ed  altri organismi di  studio,  tecnico-amministrativi  consultivi,  operanti, nelle  materie   oggetto   del   presente   decreto,   presso   altre amministrazioni e istituzioni;     c) costituisce commissioni di studio e  consulenza  e  gruppi  di lavoro nelle materie delegate;     d) promuove e  predispone  tutti  gli  strumenti  di  consulenza, formativi e applicativi che agevolino le amministrazioni dello Stato, le regioni, le province, gli altri enti locali, gli operatori privati e le organizzazioni non governative nell'utilizzo delle  risorse  dei Fondi strutturali e dei finanziamenti  tematici  dell'Unione  europea nella misura piu' celere e corretta.     |  
|   |                                 Art. 4 
   1. Per lo svolgimento delle funzioni di cui alla presente delega il Ministro  si  avvale  del  Dipartimento  per  le  politiche  europee, definendone gli obiettivi, la programmazione strategica e i programmi da attuare e verificando la rispondenza dei risultati  dell'attivita' amministrativa e della gestione  agli  indirizzi  impartiti,  nonche' della struttura di missione  per  le  procedure  di  infrazione  alla normativa dell'Unione europea, fino alla  data  di  cessazione  della stessa.     |  
|   |                                 Art. 5 
   1.  Le  funzioni  oggetto  del  presente  decreto  possono   essere esercitate anche per il tramite del Sottosegretario  alla  Presidenza del Consiglio dei ministri dott.ssa Laura Agea.   Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previa registrazione da parte  della  Corte  dei conti. 
     Roma, 26 settembre 2019 
                                                  Il Presidente: Conte 
  Registrato alla Corte dei conti il 3 ottobre 2019  Ufficio controllo atti  P.C.M.  Ministeri  della  giustizia  e  degli affari esteri e della cooperazione internazionale,  reg.ne  succ.  n. 1885     |  
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