| Gazzetta n. 201 del 28 agosto 2019 (vai al sommario) |  
| PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |  
| DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 agosto 2019 |  
| Proroga  dello  scioglimento  del  consiglio  comunale  di   Limbadi.  |  
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                    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
   Visto il proprio decreto, in data 27 aprile 2018,  registrato  alla Corte dei conti il 3 maggio 2018, con il quale sono  stati  disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo  18  agosto  2000,  n. 267,  lo  scioglimento  del  consiglio  comunale  di  Limbadi   (Vibo Valentia) e  la  nomina  di  una  commissione  straordinaria  per  la provvisoria  gestione  dell'ente,  composta  dal  prefetto   dott.ssa Alessandra Camporota, dal viceprefetto aggiunto dott.ssa Emma Caprino e dal funzionario economico finanziario dott. Francesco Battaglia;   Visto il proprio decreto, in data 9 agosto  2018,  registrato  alla Corte dei conti il 17 agosto 2018, con  il  quale  il  dott.  Antonio Reppucci, prefetto a  riposo,  e'  stato  nominato  componente  della commissione straordinaria, in sostituzione della dott.ssa  Alessandra Camporota;   Constatato  che  non  risulta  esaurita  l'azione  di  recupero   e risanamento  complessivo  dell'istituzione  locale  e  della  realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata;   Ritenuto che le esigenze della collettivita'  locale  e  la  tutela degli interessi primari  richiedono  un  ulteriore  intervento  dello Stato, che assicuri il  ripristino  dei  principi  democratici  e  di legalita'  e  restituisca   efficienza   e   trasparenza   all'azione amministrativa dell'ente;   Visto l'art. 143, comma 10 del decreto legislativo 18 agosto  2000, n. 267;   Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;   Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella riunione del 6 agosto 2019; 
                               Decreta: 
   La durata dello scioglimento  del  consiglio  comunale  di  Limbadi (Vibo Valentia), fissata  in  diciotto  mesi,  e'  prorogata  per  il periodo di sei mesi. 
     Dato a Roma, addi' 8 agosto 2019 
                              MATTARELLA 
                                 Conte, Presidente del  Consiglio  dei                                ministri 
                                 Salvini, Ministro dell'interno 
  Registrato alla Corte dei conti il 13 agosto 2019  Interno, foglio n. 1910     |  
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                    Al Presidente della Repubblica 
     Il consiglio comunale di Limbadi (Vibo Valentia) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 27  aprile  2018, registrato alla Corte dei conti il 3 maggio 2018, per  la  durata  di mesi diciotto, ai sensi dell'art.  143  del  decreto  legislativo  18 agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati   riscontrati   fenomeni   di infiltrazione  e  condizionamento   da   parte   della   criminalita' organizzata.     Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e' stata affidata ad una commissione  straordinaria  che  ha  perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta  gestione delle  risorse  comunali,  pur  in  presenza  di  un  ambiente   reso estremamente difficile per la radicata  presenza  della  criminalita' organizzata, considerando che il consiglio  comunale  e'  gia'  stato sciolto per infiltrazioni mafiose nel maggio del 2003.     Il prefetto di Vibo Valentia, con relazione del 24  luglio  2019, ha posto in  rilievo  l'attivita'  svolta  ed  i  positivi  risultati conseguiti dalla commissione straordinaria,  rappresentando  tuttavia che  l'avviata  azione  di  riorganizzazione  e   riconduzione   alla legalita' dell'ente locale non puo'  ritenersi  conclusa,  proponendo pertanto la proroga della gestione commissariale.     La situazione generale del comune e la necessita'  di  completare gli  interventi  gia'  intrapresi  sono  stati   anche   oggetto   di approfondimento nell'ambito della riunione del  comitato  provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, tenuta il 24 luglio  2019,  con la  partecipazione  del  procuratore  della  Repubblica   presso   il tribunale di Vibo Valentia e del procuratore della Repubblica  presso la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, a conclusione della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale.     L'attivita' della commissione straordinaria e'  stata  improntata alla massima discontinuita' rispetto al  passato,  al  fine  di  dare inequivocabili  segnali  della  forte   presenza   dello   Stato   ed interrompere le diverse forme di  condizionamento  riscontrate  nella vita amministrativa del  comune,  con  il  prioritario  obiettivo  di ripristinare il rapporto fiduciario tra la collettivita' locale e  le istituzioni.     L'organo di gestione  straordinaria  al  fine  di  assicurare  il ripristino dei principi di legalita' e trasparenza nello  svolgimento dell'attivita' amministrativa ha formulato atti di indirizzo generale ai responsabili  delle  aree  affinche',  ciascuno  negli  ambiti  di propria competenza, provveda alla verifica della  regolarita'  e  del rispetto della normativa nell'iter seguito in  precedenza,  anche  in ordine agli affidamenti di  lavori,  forniture,  servizi  pubblici  e incarichi professionali nonche' ad accertare l'effettiva utilita' dei progetti relativi a lavori in corso di affidamento o gia' affidati.     La commissione straordinaria  ha  inoltre  avviato  una  generale riorganizzazione del  settore  tecnico  attribuendo  la  priorita'  a taluni lavori  indispensabili  quali  la  messa  in  sicurezza  degli edifici scolastici e la riqualificazione degli impianti  sportivi  al fine di assicurare il loro utilizzo in condizioni di sicurezza.     Gli interventi descritti e quelli ulteriori individuati nel piano di priorita' delle opere pubbliche, quali  i  lavori  di  adeguamento della viabilita', degli impianti di depurazione, di  riqualificazione delle strade urbane, la cura degli spazi pubblici e l'ampliamento del sistema di videosorveglianza, necessitano di essere portati a termine dalla stessa commissione straordinaria  che  li  ha  avviati,  tenuto anche conto che attengono ad un settore intorno  al  quale  gravitano gli interessi della criminalita' organizzata.     E' inoltre in corso l'elaborazione di alcuni regolamenti  di  cui l'amministrazione era  priva,  nonche',  l'adeguamento  alle  vigenti disposizioni di legge  di  quelli  attualmente  in  uso  al  fine  di assicurare un'amministrazione trasparente e rispettosa  dei  principi di buon andamento e legalita'.     Nella medesima prospettiva e' stato avviato  l'aggiornamento  del piano  di   protezione   civile   finalizzato   alla   sua   completa operativita', programmando nel contempo incontri divulgativi  per  la cittadinanza.     Sostanziali   interventi    hanno    interessato    il    settore economico-finanziario ove e' stata riscontrata una  grave  situazione deficitaria, disponendo  verifiche  in  merito  alla  situazione  dei crediti e dei debiti del  comune  nonche'  in  ordine  alla  corretta applicazione dei nuovi principi contabili e cio' anche al fine di una corretta rappresentazione nei documenti ufficiali dell'ente.     La  commissione  ha  inoltre  definito  precise   strategie   che prevedono la razionalizzazione delle spese per beni  e  servizi,  una piu' efficiente utilizzazione degli immobili di  proprieta'  comunale nonche'    una    riduzione     dei     costi     del     contenzioso amministrativo-tributario. Ulteriori indirizzi sono stati dettati per rielaborare le procedure di accertamento e riscossione  dei  crediti, iniziativa che  consentira'  di  contrastare  piu'  efficacemente  le situazioni di morosita' e di evasione.     L'interruzione   dell'attivita'   di   recupero   delle   risorse finanziarie, avviata  dalla  commissione  straordinaria,  inciderebbe negativamente  sulla  formazione  di  una  cultura  della   legalita' fiscale, intesa come dovere inderogabile di solidarieta' economica  e sociale alla  quale  l'organo  di  gestione  straordinaria  ha  anche orientato la propria azione.     L'organo di  gestione  straordinaria  ha  inoltre  programmato  e avviato numerose iniziative per recuperare il rapporto fiduciario dei cittadini nei confronti delle istituzioni, quali numerose  iniziative culturali,  convegni,  dibattiti  e  incontri  con   l'obiettivo   di realizzare un programma di «cittadinanza  partecipata»  e  consentire alla collettivita' locale di acquisire  una  maggiore  consapevolezza della res publica.     Rileva in tal senso la recente assegnazione di un bene confiscato alla criminalita' organizzata ad una associazione antimafia.     L'organo di gestione straordinaria - avvalendosi del supporto  di funzionari  in  posizione  di  sovraordinazione,  nominati  ai  sensi dell'art. 145 del decreto legislativo 18  agosto  2000,  n.  267,  ed assegnati a settori nevralgici -  ha  inoltre  disposto  una  diversa organizzazione  degli  uffici   e   dell'apparato   burocratico   con l'individuazione anche di un nuovo segretario comunale.     Le azioni intraprese iniziano a dare i primi segnali positivi  ed hanno consentito di attivare percorsi  virtuosi  per  la  risoluzione delle molteplici problematiche  che  hanno  causato  lo  scioglimento degli organi elettivi. Nondimeno, la gravita' del condizionamento  di tipo mafioso, tuttora presente nel tessuto economico  e  sociale,  e' tale da richiedere una proroga del mandato della commissione sia  per consolidare i risultati  conseguiti  nella  prima  fase  di  gestione straordinaria  sia  per  portare  a  conclusione  le   procedure   di risanamento attualmente in via di definizione.     Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi,  ricorrano  le condizioni per prorogare, di ulteriori  sei  mesi,  la  durata  dello scioglimento del consiglio comunale di Limbadi  (Vibo  Valentia),  ai sensi dell'art. 143, comma 10,  del  decreto  legislativo  18  agosto 2000, n. 267, in modo che la commissione straordinaria disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in  essere  e  per perseguire   una   maggiore   qualita'   ed   efficacia   dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata. 
       Roma, 5 agosto 2019 
                                     Il Ministro dell'interno: Salvini     |  
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