IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Premesso che: con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 febbraio 2019 e' stato adottato il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale (Piano ProteggItalia), articolato in vari ambiti di intervento e correlate misure ed azioni attuative; nelle more dell'iter parlamentare di approvazione del disegno di legge di riforma e semplificazione della governance ambientale, approvato dal Consiglio dei Ministri in via definitiva nella seduta n. 62 del 19 giugno 2019, occorre mettere in campo ogni azione diretta a non vanificare l'opportunita' consentita dalla clausola di flessibilita' appositamente accordata all'Italia dalla Commissione europea per gli interventi di natura emergenziale, tra cui rientrano le tipologie previste dal «Piano ProteggItalia»; il Piano ProteggItalia prevede, con l'Azione 1, ai fini di un tempestivo avvio e di un piu' elevato livello di operativita', la predisposizione di un Piano stralcio 2019 costituito da elenchi di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili gia' nel corso dell'anno, aventi carattere di urgenza e indifferibilita' e fino alla concorrenza di un ammontare complessivo di tre miliardi di euro, la cui selezione e' operata in deroga ai criteri del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, prevedendo che gli interventi siano definiti, per liste regionali, mediante apposite conferenze di servizi; in sede di riunione della Cabina di regia strategia Italia in data 11 luglio 2019, al fine di cogliere appieno l'opportunita' costituita dalla richiamata clausola di flessibilita' per le spese inerenti la tipologia di interventi di che trattasi, e' scaturita l'indicazione che il Ministero dell'ambiente possa ricorrere al sistema di individuazione e programmazione degli interventi a valere sulle risorse FSC mediante Conferenza di servizi, gia' efficacemente sperimentato per il citato Piano stralcio 2019, senza la stipula di accordi di programma anche per una ulteriore iniziativa «a stralcio 2019» finalizzata a fronteggiare gli ancora residui e rilevanti fabbisogni connessi al dissesto idrogeologico, conseguendo un piu' efficace impiego delle risorse FSC specificamente disponibili; in relazione agli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico ricompresi negli strumenti programmatori dell'FSC 2014-2020, in luogo delle previsioni di cui all'art. 7, comma 2 del decreto-legge n. 133/2014 e successive modificazioni ed integrazioni, trovano applicazione le modalita' di selezione ed attuazione discendenti, tra l'altro, dalle previsioni di cui all'art. 1, comma 703 e sg della legge n. 190/2014; ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2019, Ambito di intervento 2, Azione 5, punto 3, le risorse verranno assegnate, con successivo decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare senza la stipula di accordi di programma; Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni ed integrazioni, recante «Norme in materia ambientale» e in particolare la parte III «Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche»; Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, concernente «Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea» ed in particolare l'art. 10 che detta, tra l'altro, misure straordinarie per accelerare l'utilizzo delle risorse e l'esecuzione degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio nazionale; Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, concernente «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, recante «Individuazione dei criteri e delle modalita' per stabilire le priorita' di attribuzione delle risorse agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico», ai sensi dell'art. 10, comma 11, del richiamato decreto-legge n. 91/2014; Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221 «Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali», e in particolare l'art. 55, che ha istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 luglio 2016, concernente le modalita' di funzionamento del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico; Visto l'art. 1, comma 111, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilita' 2014), che ha previsto, nel bilancio del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, risorse per il finanziamento di interventi per la messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico, rifinanziate dall'art. 1, comma 99, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilita' 2016); Visto l'art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e Bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019), che ha istituito un Fondo presso il Ministero dell'economia e delle finanze per il finanziamento degli investimenti e dello sviluppo infrastrutturale nel Paese; Visto l'art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e Bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020), che ha rifinanziato il predetto Fondo e, in particolare, i commi 1072, 1073, lettera b) e 1074; Visto il decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018 n. 130, recante «Disposizioni urgenti per la citta' di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze», e, in particolare l'art. 40, che prevede l'istituzione di una apposita Cabina di regia interministeriale; Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145, concernente «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021», e, in particolare, l'art. 1, commi 156, 171; Visto il decreto-legge c.d. Sblocca cantieri 18 aprile 2019, n. 32, convertito dalla legge 14 giugno 2019, n. 55; Visto il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, come convertito dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, concernente Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi; Vista la delibera CIPE del 20 febbraio 2015, n. 32 di assegnazione di risorse ad un piano stralcio di interventi relativi alle aree metropolitane e alle aree urbane con un alto livello di popolazione esposta a rischio alluvione; Viste le delibere CIPE del 10 agosto 2016, n. 26 e del 1° dicembre 2016, n. 56, che hanno destinato risorse FSC 2014-20, ai Patti per lo sviluppo, stipulati dal Governo con le regioni e le citta' metropolitane, per finanziare interventi di mitigazione del rischio idrogeologico; Vista la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2007/2/CE, che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunita' europea (INSPIRE); Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli 3 e 6 che per la tracciabilita' dei flussi finanziari a fini antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003, sanzionando la mancata apposizione di detto codice; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»; Viste le delibere di questo Comitato sulla obbligatorieta' dell'attribuzione del codice unico di progetto (CUP); Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2015, concernente il «Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 febbraio 2019, recante l'istituzione della Struttura di missione denominata «InvestItalia», di cui all'art. 1, comma 179, della legge 30 dicembre 2018, n. 145; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 febbraio 2019, recante l'istituzione della Cabina strategia Italia, di cui all'art. 40 del richiamato decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 febbraio 2019 con il quale e' stato adottato il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, il quale all'art. 2, comma 1, prevede tra l'altro che ai fini di un tempestivo avvio ed elevazione di livello di operativita', le competenti Amministrazioni predispongono e sottopongono alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Cabina di regia strategia Italia e al CIPE, un «Piano stralcio 2019, recante elenchi settoriali di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili gia' nel 2019, aventi carattere di urgenza e indifferibilita', fino alla concorrenza di un ammontare complessivo di tre miliardi di euro; Considerato che il medesimo decreto, al successivo comma 2 dell'art. 2, consente la selezione degli interventi in deroga ai criteri del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, prevedendo che gli stessi siano definiti, per liste regionali, dai competenti Ministeri, mediante apposite conferenze di servizi, sulla base dei fabbisogni e delle proposte delle regioni interessate e delle province autonome, con il contributo e la partecipazione dei commissari per l'emergenza, dei commissari straordinari per il dissesto, e delle autorita' di bacino distrettuale, fatte salve le diverse e piu' urgenti procedure e modalita' previste dalla vigente normativa per le emergenze demandate e gestite dal Dipartimento della protezione civile; Vista la nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 15767 del 2 luglio 2019 con la quale, ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2019, e' stato rappresentato un primo fabbisogno urgente con relativa proposta di approvazione dell'elenco degli interventi necessari, e connesso fabbisogno finanziario, per un ammontare complessivo di 315.119.117,19 euro; Considerati gli esiti positivi delle conferenze di servizi esperite dal Ministero dell'ambiente ai sensi dell'art. 2 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2019, tramite le quali si e' proceduto all'individuazione degli interventi; Considerato che la suddetta proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 15767 del 2 luglio 2019 e' stata approvata dalla Cabina di regia strategia Italia nella seduta dell'11 luglio 2019; Considerato che con successiva delibera di questo Comitato si provvedera' sulla proposta della provincia autonoma di Trento nell'ambito delle risorse individuate nella tabella A allegata alla presente delibera; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3 della delibera 28 novembre 2018, n. 82, concernente il regolamento di questo Comitato; Vista la nota Prot. DIPE n. 4105 - P del 23 luglio 2019 predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della odierna seduta del Comitato; Ritenuto pertanto di dover approvare la proposta presentata dal Ministro dell'ambiente;
Delibera:
1. E' approvata la prima fase della pianificazione stralcio 2019, proposta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, concernente gli interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili gia' nel 2019 aventi carattere di urgenza ed indifferibilita', per l'ammontare complessivo di 315.119.117,19 euro ripartiti tra le regioni e la provincia autonoma di Bolzano secondo la tabella A allegata alla presente delibera. 2. Con successiva delibera del Comitato si provvedera' sulla proposta della provincia autonoma di Trento nell'ambito delle risorse individuate nella tabella A allegata alla presente delibera. 3. L'elenco dei progetti di cui si compone la prima fase del «Piano stralcio 2019» e' riportato nella tabella B allegata alla presente delibera, di cui costituisce parte integrante. 4. La copertura finanziaria del Piano stralcio di cui al precedente punto 1. e' assicurata nell'ambito delle risorse iscritte nell'anno finanziario 2019, anche in conto residui, sui pertinenti capitoli di bilancio dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Roma, 24 luglio 2019
Il Presidente: Conte Il Segretario: Giorgetti
Registrata alla Corte dei conti il 30 luglio 2019 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 1-1056 |