Gazzetta n. 182 del 5 agosto 2019 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 15 luglio 2019
Modifiche al decreto 13 maggio 2016, recante: «Modifiche al decreto 30 luglio 2015, concernente la costituzione di un fondo comune d'investimento immobiliare cui conferire o trasferire immobili di proprieta' dello Stato, inclusi quelli in uso al Ministero della difesa, non piu' utilizzati a fini istituzionali, nonche' diritti reali immobiliari».


IL MINISTRO DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE

Visto l'art. 33, comma 8-ter del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e sue successive modificazioni (di seguito «art. 33»), il quale prevede che, allo scopo di conseguire la riduzione del debito pubblico, il Ministro dell'economia e delle finanze promuove, attraverso la societa' di gestione del risparmio di cui al comma 1 dell'art. 33, con le modalita' di cui all'art. 4 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, la costituzione di uno o piu' fondi comuni d'investimento immobiliare cui trasferire o conferire immobili di proprieta' dello Stato non utilizzati per finalita' istituzionali, nonche' diritti reali immobiliari, e che ai predetti fondi possono apportare beni anche i soggetti di cui al comma 2 dell'art. 33;
Visto il proprio decreto in data 30 luglio 2015, registrato dalla Corte dei conti il 3 agosto 2015 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 10 agosto 2015, con il quale e' stata avviata la procedura di costituzione di un fondo comune d'investimento immobiliare cui conferire o trasferire immobili di proprieta' dello Stato, inclusi quelli in uso al Ministero della difesa, non piu' utilizzati a fini istituzionali, nonche' diritti reali immobiliari;
Vista la delibera del consiglio di amministrazione di Invimit sgr in data 26 novembre 2015, con la quale e' stato istituito il fondo comune di investimento immobiliare chiuso riservato multi-comparto, denominato «i3-Stato/Difesa», successivamente denominato «i3-Sviluppo Italia» (di seguito «Fondo»);
Visto il proprio decreto in data 13 maggio 2016, registrato dalla Corte dei conti il 20 maggio 2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 4 giugno 2016, che ha modificato il decreto ministeriale 30 luglio 2015, prevedendo l'estensione a regioni, province, comuni e altri enti pubblici della possibilita' di conferire o trasferire immobili al fondo;
Visto il regolamento di gestione del fondo approvato con delibera del consiglio di amministrazione di Invimit sgr del 26 novembre 2015 e successivamente modificato con delibere del 31 maggio 2016 e del 28 settembre 2018;
Ritenuta l'opportunita' di modificare il proprio decreto del 13 maggio 2016, allo scopo di estendere l'operativita' del fondo, consentendo la costituzione di uno o piu' ulteriori comparti, rispetto ai comparti 8-ter e 8-quater, previa intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del Tesoro, cui conferire o trasferire immobili di proprieta' dello Stato non utilizzati per finalita' istituzionali, nonche' immobili di proprieta' di soggetti pubblici diversi dallo Stato, di cui al comma 2 dell'art. 33;

Decreta:

Art. 1

L'art. 2 del decreto ministeriale del 13 maggio 2016 e' sostituito dal seguente:
«Il fondo puo' operare attraverso il comparto 8-ter e il comparto 8-quater, nonche', previa intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento del Tesoro, attraverso ulteriori comparti».
 
Art. 2

Invimit sgr provvedera' alle conseguenti modifiche del regolamento di gestione del fondo, ivi compresa l'eventuale modifica della denominazione dei comparti 8-ter e 8-quater.
Dall'applicazione del presente decreto non devono derivare oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica.
Il presente decreto e' trasmesso agli organi di controllo secondo la normativa vigente ed entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 15 luglio 2019

Il Ministro: Tria
Registrato alla Corte dei conti il 30 luglio 2019 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, n. 1-1051