| Gazzetta n. 169 del 20 luglio 2019 (vai al sommario) |  
| MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |  
| DECRETO 26 giugno 2019 |  
| Liquidazione  coatta   amministrativa   della   «Costruire   Societa' Consortile  Cooperativa»,  in  Ravenna  e  nomina   del   commissario liquidatore.  |  
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                              IL MINISTRO                       DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
   Visto il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  5 dicembre 2013, n. 158, recante il regolamento di  organizzazione  del Ministero dello sviluppo economico, per le competenze in  materia  di vigilanza sugli enti cooperativi;   Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135;   Viste le risultanze ispettive concluse con la proposta di  adozione del provvedimento di sostituzione dei liquidatori ai sensi  dell'art. 2545-octiesdecies del codice  civile  nei  confronti  della  societa' cooperativa «Costruire societa' consortile cooperativa»;   Vista l'istruttoria effettuata dalla competente Divisione VI  dalla quale sono emersi gli estremi per  l'adozione  del  provvedimento  di liquidazione coatta amministrativa ex art. 2545-terdecies del  codice civile;   Considerato  quanto  emerge  dalla  visura   camerale   aggiornata, effettuata d'ufficio presso il  competente  registro  delle  imprese, dalla  quale  si  evince  che  l'ultimo  bilancio  depositato   dalla cooperativa, riferito all'esercizio al 31  dicembre  2017,  evidenzia una condizione di sostanziale insolvenza in quanto, a  fronte  di  un attivo circolante di euro 266.816,00, si riscontrano debiti  a  breve termine di euro 313.887,00 ed un patrimonio netto negativo di euro  - 42.531,00;   Considerato  che  il  grado  di  insolvenza  della  cooperativa  e' rilevabile, altresi', dal tentativo di recupero  forzato  di  crediti nei confronti di varie societa' committenti non andato a  buon  fine, in quanto le stesse sono state dichiarate fallite ed i  crediti  sono divenuti inesigibili;   Considerato che in data 22 novembre 2018 e' stato assolto l'obbligo di  cui  all'art.  7  della  legge  7  agosto  1990,  n.  241,  dando comunicazione  dell'avvio  del  procedimento  a  tutti   i   soggetti interessati,   che   non    hanno    formulato    osservazioni    e/o controdeduzioni;   Visto l'art. 2545-terdecies del codice civile e ritenuto  di  dover disporre  la  liquidazione  coatta  amministrativa   della   suddetta societa';   Visto l'art. 198 del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267;   Considerato che  il  nominativo  del  professionista  cui  affidare l'incarico di commissario liquidatore e' stato estratto attraverso un sistema informatico, a cura della competente direzione  generale,  da un elenco selezionato su base regionale ed  in  considerazione  delle dichiarazioni   di   disponibilita'   all'assunzione    dell'incarico presentate dai professionisti  interessati,  conformemente  a  quanto prescritto dalla circolare del direttore generale del 4 aprile  2018, recante «Banca dati dei professionisti interessati alla  attribuzione di   incarichi   ex   articoli   2545-terdecies,   2545-sexiesdecies, 2545-septiesdecies, secondo  comma  e  2545-octiesdecies  del  codice civile», pubblicata sul sito internet del Ministero; 
                               Decreta: 
                                Art. 1 
   La   societa'   cooperativa    «Costruire    societa'    consortile cooperativa», con sede in Ravenna,  codice  fiscale  02283370399,  e' posta in  liquidazione  coatta  amministrativa,  ai  sensi  dell'art. 2545-terdecies del codice civile.   Considerati gli specifici requisiti professionali, come  risultanti dal curriculum vitae, e' nominato commissario  liquidatore  il  dott. Daniele Diamanti, nato a Ravenna il 24 ottobre 1958,  codice  fiscale DMNDNL58R24H199U ed ivi domiciliato in via Antica Zecca n. 6.     |  
|   |                                 Art. 2 
   Con  successivo  provvedimento  sara'   definito   il   trattamento economico del commissario liquidatore  ai  sensi  della  legislazione vigente.   Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.   Il presente  provvedimento  potra'  essere  impugnato  dinnanzi  al competente Tribunale amministrativo  regionale,  ovvero  a  mezzo  di ricorso  straordinario  al  Presidente  della   Repubblica   ove   ne sussistano i presupposti di legge. 
     Roma, 26 giugno 2019 
                                                  Il Ministro: Di Maio     |  
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