| Gazzetta n. 155 del 4 luglio 2019 (vai al sommario) |  
| MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE |  
| DECRETO 20 giugno 2019 |  
| Designazione di due zone speciali di conservazione  (ZSC)  insistenti nel territorio  della  regione  biogeografica  alpina  delle  Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.  |  
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                       IL MINISTRO DELL'AMBIENTE                     E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO                              E DEL MARE 
   Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell'ambiente e ne ha definito le funzioni;   Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del Consiglio» e successive modificazioni ed integrazioni;   Vista la legge 17 luglio 2006,  n.  233,  recante  «Conversione  in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006,  n.  181, recante  disposizioni  urgenti   in   materia   di   riordino   delle attribuzioni della  Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  e  dei ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle  disposizioni in  materia  di  funzioni  e  organizzazione  della  Presidenza   del Consiglio dei ministri e dei ministeri»;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante «Riforma dell'organizzazione del governo, a norma dell'art. 11  della legge 15 marzo 1997, n. 59» ed in particolare gli articoli da 35 a 40 relativi  alle   attribuzioni   e   all'ordinamento   del   Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  10 luglio 2014, n. 142 recante il  «Regolamento  di  organizzazione  del Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del  mare, dell'Organismo indipendente di valutazione della performance e  degli Uffici di diretta collaborazione»;   Vista la direttiva n. 92/43/CEE del Consiglio del  21  maggio  1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e  seminaturali  e della flora e della fauna selvatiche;   Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre  1997, n. 357, e successive modificazioni, «Regolamento  recante  attuazione della  direttiva  n.  92/43/CEE  relativa  alla  conservazione  degli habitat naturali e seminaturali, nonche' della flora  e  della  fauna selvatiche»;   Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio del 3 settembre 2002, recante «Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 24 settembre 2002;   Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del territorio e del mare del 17 ottobre 2007, recante «Rete Natura 2000. Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative  a  Zone  speciali  di  conservazione  (ZSC)  e  a  Zone  di protezione speciale (ZPS)», pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  n. 258 del 6 novembre 2007, e successive modificazioni;   Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea  del  14 dicembre 2018, che adotta il dodicesimo elenco aggiornato dei siti di importanza  comunitaria   per   la   regione   biogeografica   alpina (2019/17/UE);   Visto l'aggiornamento dei contenuti della banca dati  Natura  2000, trasmesso dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Direzione generale per la protezione  della  natura  e  del mare,  con  lettera  prot.  27028  del   14   dicembre   2017,   alla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione  europea,  per  il successivo  inoltro  alla  Commissione  europea,  Direzione  generale ambiente;   Vista la comunicazione della Commissione europea del 3 maggio  2011 «La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: una Strategia europea per la biodiversita' verso il 2020»;   Vista la  nota  della  Commissione  europea  del  14  maggio  2012, relativa alla designazione  delle  Zone  speciali  di  conservazione, trasmessa  dalla  Direzione  generale  ambiente  con  lettera   prot. ENV/PB//SL/MOB/flAres 707955 del 13 giugno 2012;   Vista la nota della  Commissione  europea  del  23  novembre  2012, relativa alla definizione degli obiettivi di conservazione per i siti Natura 2000, trasmessa dalla Direzione generale ambiente con  lettera prot. ENV B.3 SL/FK/esAres (2013) 306477 dell'8 marzo 2013;   Vista la Strategia nazionale per la Biodiversita', predisposta  dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare  ai sensi  dell'art.  6  della  Convenzione  sulla  diversita'  biologica adottata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 e  ratificata  dall'Italia con la legge 14 febbraio 1994, n.  124,  sulla  quale  la  Conferenza Stato-Regioni ha sancito l'intesa il 7 ottobre 2010;   Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e  della  tutela del territorio e del mare e con il  Ministro  della  salute,  del  22 gennaio 2014, di adozione del Piano di  azione  nazionale  per  l'uso sostenibile dei prodotti  fitosanitari,  ai  sensi  dell'art.  6  del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150;   Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e  della  tutela del territorio e del mare e con il  Ministro  della  salute,  del  10 marzo 2015, con il quale, in attuazione del paragrafo A.5.1 del sopra citato Piano di azione nazionale, sono state emanate le «Linee  guida di indirizzo per  la  tutela  dell'ambiente  acquatico  e  dell'acqua potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari  e  dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette»;   Considerato che i SIC IT3230085 Comelico -  Bosco  della  Digola  - Brentoni Tudaio e IT 3230006 Val Visdende - Monte Peralba - Quaterna' insistono sul territorio di  due  Regioni,  Veneto  e  Friuli-Venezia Giulia;   Vista la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 786 del 27 maggio 2016, che  ha  approvato  gli  obiettivi  e  le  misure  di conservazione per le  Zone  speciali  di  conservazione  (ZSC)  delle regioni biogeografiche alpina e continentale, cosi'  come  modificata ed integrata dalle deliberazioni della Giunta regionale del Veneto n. 1331 del 16 agosto 2017 e n. 1709 del 24 ottobre 2017;   Vista la deliberazione della Giunta  regionale  del  Friuli-Venezia Giulia n. 1999 del 26 ottobre 2018,  con  cui  la  regione  ha  fatto propri gli obiettivi e le misure  di  conservazione  approvati  dalla Regione Veneto per i siti Natura  2000  IT3230085  Comelico  -  Bosco della Digola - Brentoni Tudaio e IT  3230006  Val  Visdende  -  Monte Peralba - Quaterna', con riferimento alle porzioni dei predetti  siti ricadenti nel proprio territorio;   Considerato che i criteri minimi uniformi di cui all'art. 2,  comma 4, del citato decreto del Ministro dell'ambiente e della  tutela  del territorio e del mare del 17 ottobre 2007 si  applicano  a  tutte  le Zone speciali di conservazione;   Considerato  che,  ferme  restando  le  misure   di   conservazione individuate  con  i  sopra  citati   atti,   dette   misure   possono all'occorrenza essere ulteriormente integrate, entro sei  mesi  dalla data del presente decreto, con altri piani di sviluppo  e  specifiche misure regolamentari, amministrative o contrattuali;   Considerato  che  la  Regione  Veneto   e   la   Regione   autonoma Friuli-Venezia Giulia, entro sei mesi dalla data  di  emanazione  del presente decreto, comunicheranno al Ministero dell'ambiente  e  della tutela del territorio  e  del  mare  il  soggetto  affidatario  della gestione delle ZSC designate, ciascuna per la porzione di  territorio di propria competenza;   Considerata la  necessita'  di  assicurare  l'allineamento  fra  le misure di conservazione e la Banca dati  Natura  2000,  mediante  una verifica da effettuarsi da parte delle regioni, entro sei mesi  dalla data del presente decreto;   Considerato  che  sulla  base  del  monitoraggio  dello  stato   di conservazione delle specie e degli habitat di  interesse  comunitario potranno essere definite integrazioni  o  modifiche  alle  misure  di conservazione, secondo la procedura di cui all'art. 2, comma  1,  del citato  decreto  del  Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela   del territorio e del mare del 17 ottobre 2007;   Ritenuto di provvedere, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del  decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del  1997,  alla  designazione quali «Zone speciali di conservazione»  di  due  siti  di  importanza comunitaria  delle  regioni  biogeografiche  alpina  insistenti   nel territorio  della   Regione   Veneto   e   della   Regione   autonoma Friuli-Venezia Giulia;   Vista l'intesa sul presente decreto espressa dalla  Regione  Veneto con deliberazione della Giunta regionale n. 626 del 14 maggio 2019;   Vista l'intesa sul presente decreto espressa dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con deliberazione della Giunta regionale n. 905 del 30 maggio 2019; 
                               Decreta: 
                                Art. 1 
           Designazione delle Zone speciali di conservazione 
   1. Sono designati quali Zone speciali di conservazione (ZSC)  della regione biogeografica alpina i due  siti  insistenti  nel  territorio della Regione Veneto e della Regione autonoma Friuli-Venezia  Giulia, gia' proposti alla  Commissione  europea  quali  Siti  di  importanza comunitaria (SIC) ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della  direttiva n. 92/43/CEE, di cui all'allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto.   2. La cartografia e i tipi di habitat naturali e  delle  specie  di fauna e flora selvatica per i quali le ZSC di cui  al  comma  1  sono designate, sono quelli comunicati alla Commissione  europea,  secondo il formulario standard dalla stessa predisposto,  relativamente  agli omonimi SIC con lettera prot. 27028 del 14 dicembre  2017  e  inclusi nella decisione di esecuzione della Commissione  europea  2019/17/UE. Tale documentazione e'  pubblicata,  a  seguito  dell'emanazione  del presente decreto, nel sito internet  del  Ministero  dell'ambiente  e della  tutela  del   territorio   e   del   mare   www.minambiente.it nell'apposita sezione  relativa  alle  ZSC  designate.  Le  eventuali modifiche sono apportate nel rispetto delle procedure europee e  sono riportate in detta sezione.     |  
|   |                                                             Allegato 1                                                     (art. 1, comma 1)   ===================================================================== |Tipo sito|      Codice       |      Denominazione       |Area (Ha) | +=========+===================+==========================+==========+ |         |                   |Val Visdende - Monte      |          | |    B    |     IT3230006     |Peralba - Quaterna'       |  14165   | +---------+-------------------+--------------------------+----------+ |         |                   |Comelico - Bosco della    |          | |    B    |     IT3230085     |Digola - Brentoni - Tudaio|  12085   | +---------+-------------------+--------------------------+----------+     |  
|   |                                 Art. 2 
                  Obiettivi e misure di conservazione 
   1.  Gli  obiettivi  e  le  misure  di  conservazione   generali   e sito-specifiche,  conformi  alle  esigenze  ecologiche  dei  tipi  di habitat naturali  di  cui  all'allegato  A  e  delle  specie  di  cui all'allegato  B  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica   8 settembre  1997,  n.  357  presenti  nei  siti,  nonche'  le   misure necessarie per evitare il degrado  degli  habitat  naturali  e  degli habitat di specie e la perturbazione delle specie  per  cui  le  zone sono designate, nella misura in cui tale perturbazione potrebbe avere conseguenze significative per quanto riguarda gli obiettivi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8  settembre  1997,  n.  357, relativi alle ZSC di cui al precedente art.,  sono  quelli  approvati con deliberazione della Giunta regionale del Veneto  n.  786  del  27 maggio 2016 cosi' come integrati  e  modificati  dalle  deliberazioni della Giunta regionale veneta n. 1331 del 16 agosto 2017  e  n.  1709 del 24 ottobre 2017, gia' operativi, e  fatti  propri  dalla  Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con delibera della Giunta regionale n. 1999 del 26 ottobre 2018, con  riferimento  alla  porzione  dei  siti ricadenti nel proprio territorio.   2. Lo stralcio delle deliberazioni di cui al comma 1 relativo  agli obiettivi e alle misure di  conservazione,  ed  eventuali  successive modifiche ed integrazioni, e' pubblicato, a seguito dell'approvazione del presente decreto, nel sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nell'apposita sezione relativa alle ZSC designate.   3. Le misure di conservazione di cui  al  comma  1  possono  essere integrate e coordinate,  entro  sei  mesi  dalla  data  del  presente decreto, prevedendo l'integrazione con  altri  piani  di  sviluppo  e specifiche misure regolamentari, amministrative o contrattuali. Entro il   medesimo   termine   le   regioni   provvedono   ad   assicurare l'allineamento tra le misure di conservazione e la banca dati  Natura 2000.   4. Le integrazioni di cui al  comma  4,  cosi'  come  le  eventuali modifiche alle misure di conservazione che si  rendessero  necessarie sulla base di evidenze scientifiche, anche a seguito delle risultanze delle azioni di monitoraggio, sono approvate dalla Regione  Veneto  e dalla Regione autonoma Friuli-Venezia  Giulia  con  riferimento  alle porzioni di ZSC di  rispettiva  competenza.  Gli  aggiornamenti  sono comunicati  entro   i   trenta   giorni   successivi   al   Ministero dell'ambiente della tutela del territorio e del mare.   5. Alle ZSC di cui al presente decreto  si  applicano  altresi'  le disposizioni di cui all'art.  5  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357.     |  
|   |                                 Art. 3 
                           Soggetto gestore 
   1. La Regione Veneto e la Regione  autonoma  Friuli-Venezia  Giulia entro  sei  mesi  dalla  data  del  presente  decreto  comunicano  al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con riferimento  alle  porzioni  di  ZSC  di  rispettiva  competenza,  il soggetto affidatario della gestione.   Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
     Roma, 20 giugno 2019 
                                                    Il Ministro: Costa     |  
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