| Gazzetta n. 67 del 20 marzo 2019 (vai al sommario) |  
| PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI |  
| DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 febbraio 2019 |  
| Modifiche al decreto del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  1° ottobre 2012 recante: «Ordinamento  delle  strutture  generali  della Presidenza del Consiglio dei ministri».  |  
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               IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 
   Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante   disciplina dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del Consiglio dei ministri, e successive modificazioni;   Visto  l'art.  8,  del  decreto-legge  23  ottobre  1996,  n.  543, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 1996, n. 639;   Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  303,  recante ordinamento della Presidenza del  Consiglio,  a  norma  dell'art.  11 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni;   Visto, in particolare, l'art. 7, commi  1,  2  e  3,  del  predetto decreto n. 303 del 1999, secondo cui il Presidente del Consiglio  dei ministri individua, con propri decreti, le aree  funzionali  omogenee da affidare  alle  strutture  in  cui  si  articola  il  Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri ed  indica,  per tali  strutture  e  per  quelle  di  cui  si  avvalgono  ministri   o sottosegretari di Stato da lui  delegati,  il  numero  massimo  degli uffici  e  dei  servizi,  restando  l'organizzazione  interna   delle strutture  medesime  affidata  alle  determinazioni  del   segretario generale  o  dei  ministri  e  sottosegretari  delegati,  secondo  le rispettive competenze;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  1° ottobre 2012 e successive modificazioni, recante  «Ordinamento  delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e, in particolare, l'art.  15  che  definisce  le  funzioni  attribuite  al Dipartimento della gioventu'  e  del  Servizio  civile  nazionale,  e l'art. 16 che definisce le funzioni attribuite al Dipartimento per le pari opportunita';   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  22 novembre 2010, recante la  disciplina  dell'autonomia  finanziaria  e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;   Vista  la  legge  9  gennaio  2006,  n.  7,  recante  «Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile»;   Visto il decreto-legge 14  agosto  2013,  n.  93,  convertito,  con modificazioni,  dalla  legge  15  ottobre  2013,  n.   119,   recante «Disposizioni urgenti in materia di  sicurezza  e  per  il  contrasto della violenza di genere, nonche' in tema di protezione civile  e  di commissariamento delle province»;   Visto il decreto legislativo 4 marzo 2014, n.  24,  di  recepimento della direttiva UE n.  36  del  2011  in  materia  di  prevenzione  e repressione della tratta di esseri umani e protezione delle vittime;   Visto il Piano d'azione nazionale  contro  la  tratta  e  il  grave sfruttamento degli esseri umani per gli anni 2016-2018  adottato  dal Consiglio dei ministri il 26 febbraio 2016;   Visto il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile  contro le donne 2017-2020 adottato dal Consiglio dei ministri il 26 novembre 2017;   Visto il decreto-legge 12  luglio  2018,  n.  86,  convertito,  con modificazioni,  dalla  legge  9   agosto   2018,   n.   97,   recante «Disposizioni urgenti in materia di riordino delle  attribuzioni  dei Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del  turismo,  delle politiche agricole alimentari e forestali  e  dell'ambiente  e  della tutela del territorio e del mare, nonche' in materia  di  famiglia  e disabilita'»;   Visto il regolamento (UE) 1288/2013 in data 11 dicembre  2013,  con il quale e' stato istituito il nuovo  programma  dell'Unione  europea per l'istruzione, la formazione, la gioventu' e lo  sport  denominato «Erasmus+ (2014-2020)» che  sostituisce  i  precedenti  programmi  di settore;   Vista la legge 6 giugno 2016, n. 106, recante  «Delega  al  Governo per la riforma del terzo  settore,  dell'impresa  sociale  e  per  la disciplina del servizio civile universale»;   Visto  il  decreto  legislativo  6  marzo  2017,  n.  40,   recante «Istruzione e disciplina del  servizio  civile  universale,  a  norma dell'art.  8  della  legge  6  giugno  2016,  n.  106»  e  successive modificazioni, e in particolare l'art.  6,  che  ha  attribuito  alla Presidenza del Consiglio dei ministri lo svolgimento  delle  funzioni riconosciute allo Stato in materia di servizio  civile  universale  e l'art. 24, che disciplina il Fondo nazionale per il servizio  civile, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri dalla legge 8 luglio 1998, n. 230;   Visto il  decreto  legislativo  13  aprile  2018,  n.  43,  recante «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40,  concernente:  Istituzione  e  disciplina  del  servizio civile universale, a norma dell'articolo della legge 6  giugno  2016, n. 106»;   Visto il regolamento (UE) 2018/1475 in data  2  ottobre  2018,  che fissa il quadro giuridico del Corpo europeo  di  solidarieta'  e  che modifica, tra l'altro, gli art. 13 e 18 del citato  regolamento  (UE) 1288/2013;   Vista la legge 30 dicembre  2018,  n.  145,  recante  «Bilancio  di previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021» e, in particolare,  l'art.  1, commi 470 e seguenti, con i quali e'  stato  istituito  il  Consiglio nazionale dei giovani e ne sono stati determinati compiti, funzioni e composizione;   Vista la risoluzione sulla strategia  dell'Unione  europea  per  la gioventu' 2019- 2027, adottata dal Consiglio «Istruzione,  gioventu', cultura e sport» dell'Unione europea  nella  sessione  del  26  e  27 novembre 2018;   Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in  data 27 giugno 2018, concernente delega di funzioni al sottosegretario  di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri on.  dott.  Vincenzo Spadafora e, in particolare, l'art. 1 che attribuisce allo stesso  le funzioni in materia  di  pari  opportunita',  politiche  giovanili  e servizio civile universale;   Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 giugno 2018, con il quale al sottosegretario di Stato  alla  Presidenza  del Consiglio  dei  ministri  onorevole  dott.  Giancarlo  Giorgetti   e' delegata la firma dei decreti, degli  atti  e  dei  provvedimenti  di competenza del Presidente del Consiglio dei ministri,  ad  esclusione di quelli che richiedono una preventiva deliberazione  del  Consiglio dei ministri e di quelli relativi alle attribuzioni di cui all'art. 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400;   Ravvisata  la  necessita'  di   adeguare   le   competenze   e   la denominazione del Dipartimento della gioventu' e del Servizio  civile nazionale alle  attribuzioni  riconosciute  allo  stesso  dai  citati decreti legislativi n. 40 del 2017 e n. 43 del 2018, anche al fine di adeguare il complesso delle competenze e delle attivita' del medesimo Dipartimento  alla  luce  delle  novita'  introdotte  in  materia  di animazione   socio-educativa,   dialogo   strutturato   e   programmi comunitari per i giovani;   Ravvisata, altresi', la necessita' di ridefinire le competenze  del Dipartimento  per  le  pari  opportunita',  al  fine  di   rafforzare l'attivita' di prevenzione e contrasto della violenza sessuale  e  di genere e degli atti persecutori, della tratta  e  grave  sfruttamento degli esseri umani, delle  mutilazioni  genitali  femminili  e  delle altre  pratiche  dannose,  anche  in  seguito   al   riordino   delle attribuzioni in materia di famiglia e disabilita', di cui  al  citato decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito,  con  modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97;   Informate le organizzazioni sindacali;                                Art. 1 
   Modifiche all'art. 2 del decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei                      ministri 1° ottobre 2012 
   1. All'art. 2, comma 2, del decreto del  Presidente  del  Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012,  la  lettera  d)  e'  sostituita  dalla seguente: «d) Dipartimento per le politiche giovanili e  il  Servizio civile universale».     |  
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   Modifiche agli articoli 15  e  16  del  decreto  del  Presidente  del               Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012 
   1. L'art. 15 del decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri 1° ottobre 2012, e' sostituito dal seguente: «Art.  15  (Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale). - 1.  Il Dipartimento  per  le  politiche  giovanili  e  il  servizio   civile universale  e'  la  struttura  di  supporto  al  Presidente  per   la promozione e il raccordo delle azioni di Governo volte ad  assicurare l'attuazione delle  politiche  in  favore  dei  giovani,  nonche'  in materia di servizio civile universale e di obiezione di coscienza.   2. Il  Dipartimento,  in  particolare,  provvede  agli  adempimenti giuridici e amministrativi, allo studio e all'istruttoria degli  atti concernenti  l'esercizio  delle  funzioni  in  materia  di  politiche giovanili, con particolare riguardo all'affermazione dei diritti  dei giovani all'espressione,  anche  in  forma  associativa,  delle  loro istanze e dei loro interessi e del diritto di partecipare  alla  vita pubblica; all'inclusione sociale giovanile;  alla  prevenzione  e  al contrasto del disagio giovanile nelle diverse forme; alla  promozione del diritto dei  giovani  alla  casa,  ai  saperi  e  all'innovazione tecnologica, nonche' alla promozione  e  al  sostegno  del  lavoro  e dell'imprenditoria  giovanile;  alla  promozione  e  sostegno   delle attivita' creative e delle iniziative culturali e di  spettacolo  dei giovani e delle iniziative riguardanti  il  tempo  libero,  i  viaggi culturali e di studio; alla promozione e al sostegno dell'accesso dei giovani  a  progetti,  programmi  e  finanziamenti  internazionali  e comunitari, alla gestione del Fondo per le politiche  giovanili,  del Fondo previsto dall'art. 1, commi 72,  73  della  legge  24  dicembre 2007,  n.  247  e  del  Fondo  di  cui  all'art.  15,  comma  6,  del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81,  convertito,  con  modificazioni, dalla legge 3 agosto  2007,  n.  127.  Inoltre  svolge  attivita'  di supporto  all'Autorita'   politica   nella   vigilanza   sull'agenzia nazionale per i giovani  di  cui  all'art.  5  del  decreto-legge  27 dicembre 2006, n. 297, convertito con modificazioni, dalla  legge  23 febbraio 2007, n. 15, e attivita' di supporto all'Autorita' nazionale dei  programmi  comunitari  gestiti  dall'agenzia  nazionale  per   i giovani; cura i rapporti  con  il  Consiglio  nazionale  dei  giovani nonche'  assicura  le  attivita'  connesse  alla  rappresentanza  del Governo negli organismi comunitari e internazionali  e  nei  rapporti con gli organismi stessi in materia di politiche giovanili;  provvede alla gestione delle risorse europee per la realizzazione dei progetti assegnati al Dipartimento nel quadro della normativa vigente e  negli ambiti di  competenza  di  cui  al  presente  articolo;  verifica  il corretto utilizzo delle  risorse  assegnate  per  gli  interventi  di rilevanza nazionale in materia di politiche giovanili.   3. Il Dipartimento svolge le funzioni relative al  servizio  civile universale quale strumento finalizzato alla difesa non armata  e  non violenta della  Patria,  all'educazione,  alla  pace  tra  i  popoli, nonche' ai valori fondativi della Repubblica, valorizzando  il  ruolo di politica attiva giovanile del Paese, cosi' come  disciplinato  dal decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, e successive  modificazioni. In particolare cura l'organizzazione e lo  svolgimento  del  servizio civile  universale,  nonche'  la  programmazione,   l'indirizzo,   il coordinamento e il controllo, anche con riferimento alla  valutazione dell'impatto, nonche' le attivita' connesse all'iscrizione degli enti all'albo  di  servizio  civile  universale,  alla  formazione,   alla valutazione dei programmi di  intervento  ai  fini  dell'approvazione degli stessi, all'assegnazione e gestione degli operatori  volontari, alla gestione degli obiettori di coscienza; coordina  l'attivita'  di supporto alla Consulta  nazionale  del  servizio  civile  universale, svolge controlli e verifiche ispettive di cui, rispettivamente,  agli articoli 20 e 22 del citato decreto legislativo n. 40 del 2017, e  ne cura la relativa attuazione e  svolgimento;  cura  la  programmazione finanziaria e  la  gestione  amministrativa  e  contabile  del  Fondo nazionale per il  servizio  civile  e  tratta  il  contenzioso  nelle materie  di   propria   competenza;   svolge   i   compiti   inerenti all'obiezione di coscienza nonche'  le  eventuali  attivita'  di  cui all'art. 8 della legge 8 luglio 1998, n. 230, e agli articoli 2097  e seguenti del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia  di obiezione di coscienza; cura  le  relazioni  con  le  amministrazioni pubbliche, le regioni e le province autonome  e  tutti  gli  enti  di servizio civile.   4. Il Dipartimento si articola in non piu' di tre uffici e  in  non piu' di nove servizi.».   2. L'art. 16 del decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri 1° ottobre 2012, e' sostituito dal seguente: «Art.  16  (Dipartimento per  le  pari  opportunita').  -  1.  Il  Dipartimento  per  le  pari opportunita' e' la struttura di  supporto  al  Presidente  che  opera nell'area funzionale inerente alla  promozione  ed  al  coordinamento delle politiche dei diritti della persona, delle  pari  opportunita', della parita' di trattamento e di rimozione di ogni forma e causa  di discriminazione, di prevenzione e contrasto della violenza sessuale e di genere e degli atti persecutori, della tratta e dello sfruttamento degli esseri umani, nonche' delle mutilazioni  genitali  femminili  e delle altre pratiche dannose.   2. Il Dipartimento, in particolare, nelle materie di cui  al  comma 1, provvede all'indirizzo, al coordinamento ed al monitoraggio  della utilizzazione  dei  fondi  nazionali  ed  europei;  agli  adempimenti riguardanti l'acquisizione e l'organizzazione delle informazioni e la promozione  e  il  coordinamento  delle  attivita'  conoscitive,   di verifica,  controllo,  formazione  e  informazione;  alla  cura   dei rapporti con le amministrazioni e gli organismi operanti in Italia  e all'estero; all'adozione delle iniziative necessarie ad assicurare la rappresentanza del Governo negli organismi nazionali,  comunitari,  e internazionali.   3. Il Dipartimento si articola in non piu' di due uffici e  in  non piu' di tre servizi.   4. Nell'ambito del Dipartimento opera, altresi', l'Ufficio  per  la promozione  delle  parita'  di  trattamento  e  la  rimozione   delle discriminazioni fondate sulla razza  e  sull'origine  etnica  di  cui all'art.  29  della  legge  1°  marzo  2002,  n.  39,  e  al  decreto legislativo 9 luglio  2003,  n.  215,  articolato  in  due  ulteriori servizi.».     |  
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   1. Entro trenta giorni dall'emanazione del presente  decreto,  sono adottati i decreti di organizzazione interna delle strutture  di  cui all'art. 2 del presente decreto, ai sensi dell'art. 7, comma  3,  del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e dell'art. 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012.   2. L'attuale organizzazione del Dipartimento della gioventu' e  del servizio civile nazionale e del Dipartimento per le pari opportunita' resta ferma  sino  alla  emanazione  dei  decreti  di  organizzazione interna di cui al comma 1.   3. La denominazione Dipartimento della  gioventu'  e  del  servizio civile  nazionale,  ovunque   ricorra,   si   intende   riferita   al Dipartimento  per  le  politiche  giovanili  e  il  servizio   civile universale, di cui al presente decreto.   4. Sono abrogate le altre disposizioni organizzative  incompatibili con quanto previsto dal presente decreto.   Il presente decreto e' trasmesso ai competenti organi di  controllo ed e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
     Roma, 22 febbraio 2019 
                           p. Il Presidente del Consiglio dei Ministri                                            Giorgetti                   Registrato alla Corte dei conti il 5 marzo 2019  Ufficio controllo atti P.C.M.  Ministeri  giustizia  e  degli  affari esteri e della cooperazione internazionale, reg.ne succ. n. 540     |  
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