Con decreto presidenziale n. 129 dell'8 febbraio 2019,  e'  stata concessa la medaglia di bronzo al Valor  di  Marina  al  Capitano  di Corvetta Trevisan Therry, nato il 24 settembre 1974 a Dolo (Venezia), con la seguente motivazione: «Comandante del Reparto  pronto  impiego di Comsubin, chiamato ad intervenire a seguito  di  rinvenimento  sul lungomare Sassonia della citta' di Fano di una bomba d'aereo inglese, involontariamente innescata e pronta  ad  esplodere,  ridislocava  in poche ore un  team  di  palombari  per  le  operazioni  di  bonifica, raggiungendo in piena notte il litorale. Sempre conscio  dell'elevato pericolo in atto, si adoperava  in  prima  persona  nel  dirigere  le delicate operazioni  di  messa  in  sicurezza  e  trasporto  in  mare dell'ordigno, salvaguardando in tal modo la popolazione  locale  e  i degenti  della  vicina  struttura  ospedaliera  che  non  era   stato possibile  evacuare,  esposti,  per  questo,  ad  imminente  e  grave pericolo.  Successivamente  guidava  con   perizia   marinaresca   le operazioni di distruzione dell'ordigno bellico durante  una  delicata operazione  subacquea  svolta  in  condizioni  meteo-marine  estreme. Mirabile esempio di altissima professionalita',  coraggio  ed  eroica determinazione  nel  portare  a  termine  con  successo  la  missione affidatagli». - Fano, 13-14 e 19 marzo 2018     Con decreto presidenziale n. 130 dell'8 febbraio 2018,  e'  stata concessa  la  medaglia  di  bronzo  al  Valor  di  Marina  al   Primo maresciallo Parente Marco, nato il 5 settembre 1968 a Torino, con  la seguente  motivazione:  «Primo  maresciallo  palombaro  di  Comsubin, raggiungeva di notte il lungomare della citta' di Fano a  seguito  di rinvenimento  di  una  bomba   d'aereo   inglese,   involontariamente innescata  e  pronta  ad  esplodere.  Sempre   conscio   dell'elevato pericolo, si metteva immediatamente a disposizione del suo Comandante per le operazioni di bonifica dell'ordigno allo scopo di trasportarlo in mare e porlo in un sito sicuro,  salvaguardando  in  tal  modo  la popolazione locale e i degenti della vicina struttura ospedaliera che non era stato possibile evacuare, esposti, per questo, ad imminente e grave pericolo. Successivamente, procedendo con  perizia  marinaresca in  una  delicata   operazione   subacquea   svolta   in   condizioni meteo-marine estreme, attuava la  distruzione  dell'ordigno  bellico. Mirabile   esempio   di   altissima   professionalita'   ed    eroica determinazione  nel  portare  a  termine  con  successo  la  missione affidatagli». - Fano, 13-14 e 19 marzo 2018     |