Gazzetta n. 52 del 2 marzo 2019 (vai al sommario) |
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO |
DETERMINA 18 febbraio 2019 |
Classificazione del medicinale per uso umano «Gilenya», ai sensi dell'articolo 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 convertito nella legge 8 novembre 2012, n. 189. (Determina n. 18162/2019). |
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IL DIRIGENTE dell'Ufficio procedure centralizzate
Visti gli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito nella legge 24 novembre 2003, n. 326, che istituisce l'Agenzia italiana del farmaco; Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni con particolare riferimento all'art. 8 comma 10 lettera c); Visto il decreto del Ministro della salute di concerto con i Ministri della funzione pubblica e dell'economia e finanze in data 20 settembre 2004, n. 245 recante norme sull'organizzazione ed il funzionamento dell'Agenzia italiana del farmaco, a norma del comma 13 dell'art. 48 sopra citato, come modificato dal decreto n. 53 del Ministro della salute, di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione e dell'economia e delle finanze del 29 marzo 2012; Visto il decreto del Ministro della salute del 27 settembre 2018, registrato, ai sensi dell'art. 5, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, dall'Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero della salute in data 4 ottobre 2018, al n. 1011, con cui il dott. Luca Li Bassi e' stato nominato Direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco e il relativo contratto individuale di lavoro con decorrenza 17 ottobre 2018, data di effettiva assunzione delle funzioni; Visto il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012 n. 189, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un piu' alto livello di tutela della salute» ed, in particolare, l'art. 12, comma 5; Visto il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004, che istituisce procedure comunitarie per l'autorizzazione e la vigilanza dei medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce l'Agenzia europea per i medicinali; Visto il regolamento (CE) n. 1901/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2006 sui prodotti medicinali per uso pediatrico, recante modifica del regolamento (CEE) n. 1768/92, della direttiva 2001/20/CE e del regolamento (CE) n. 726/2004; Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 142 del 21 giugno 2001, concernente l'attuazione della Direttiva 2001/83/CE e successive modificazioni, relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonche' della direttiva 2003/94/CE; Visto il regolamento (CE) n. 1394/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 novembre 2007 sui medicinali per terapie avanzate, recante modifica della direttiva 2001/83/CE e del regolamento (CE) n. 726/2004; Visto il regolamento di organizzazione, del funzionamento e dell'ordinamento del personale e la nuova dotazione organica, definitivamente adottati dal Consiglio di amministrazione dell'AIFA, rispettivamente, con deliberazione 8 aprile 2016, n. 12, e con deliberazione 3 febbraio 2016, n. 6, approvate ai sensi dell'art. 22 del decreto 20 settembre 2004, n. 245, del Ministro della salute di concerto con il Ministr finanze, della cui o della funzione pubblica e il Ministro dell'economia e delle pubblicazione sul proprio sito istituzionale e' stato dato avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 140 del 17 giugno 2016; Vista la determina direttoriale n. DG/203/2018 del 7 febbraio 2018 con la quale, ai sensi dell'art. 19, comma 5 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, e' stato conferito l'incarico di Direzione dell'Ufficio procedure centralizzate alla dott.ssa Giuseppa Pistritto; Vista la determina direttoriale n. 2037 del 19 dicembre 2018, con cui la dott.ssa Giuseppa Pistritto, dirigente dell'Ufficio procedure centralizzate, e' stata delegata dal direttore generale dott. Luca Li Bassi all'adozione dei provvedimenti di classificazione dei medicinali per uso umano, approvati con procedura centralizzata, ai sensi dell'art. 12, comma 5, del decreto-legge n. 158 del 13 settembre 2012 convertito nella legge n. 189 dell' 8 novembre 2012; Vista la Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 27 dicembre 2018 che riporta la sintesi delle decisioni dell'Unione europea relative all'autorizzazione all'immissione in commercio di medicinali dal 1° novembre al 30 novembre 2018 e riporta l'insieme delle nuove confezioni autorizzate; Vista la lettera dell'Ufficio misure di gestione del rischio del 24 ottobre 2018 protocollo MGR/117111/P di approvazione del materiale educazionale del prodotto medicinale «Gilenya» (fingolimod); Visto il parere sul regime di classificazione ai fini della fornitura espresso, su proposta dell'Ufficio procedure centralizzate, dalla Commissione tecnico-scientifico (CTS) di AIFA in data 14-16 gennaio 2019;
Determina:
Le confezioni del seguente medicinale per uso umano, di nuova autorizzazione, corredate di numero di A.I.C. e classificazione ai fini della fornitura: GILENYA descritte in dettaglio nell'Allegato, che fa parte integrante del presente provvedimento, sono collocate in apposita sezione della classe di cui all'art. 12, comma 5 della legge 8 novembre 2012 n. 189, denominata classe «C(nn)», dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilita'. Il titolare dell'A.I.C., prima dell'inizio della commercializzazione deve avere ottemperato, ove previsto, alle condizioni o limitazioni per quanto riguarda l'uso sicuro ed efficace del medicinale e deve comunicare all'AIFA - Settore HTA ed economia del farmaco - il prezzo ex factory, il prezzo al pubblico e la data di inizio della commercializzazione del medicinale. Per i medicinali di cui al comma 3 dell'art. 12 del decreto-legge n. 158/2012, convertito dalla legge n. 189/2012, la collocazione nella classe «C(nn)» di cui alla presente determinazione viene meno automaticamente in caso di mancata presentazione della domanda di classificazione in fascia di rimborsabilita' entro il termine di trenta giorni dal sollecito inviato dall'AIFA ai sensi dell'art. 12, comma 5-ter, del decreto-legge n. 158/2012, convertito dalla legge n. 189/2012, con la conseguenza che il medicinale non potra' essere ulteriormente commercializzato. La presente delibera entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Roma, 18 febbraio 2019
Il dirigente: Pistritto |
| Allegato
Inserimento, in accordo all'art. 12, comma 5 della legge n. 189/2012, in apposita sezione (denominata classe «C(nn)») dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilita' nelle more della presentazione da parte dell'azienda interessata di un'eventuale domanda di diversa classificazione. Le informazioni riportate costituiscono un estratto degli Allegati alle decisioni della Commissione europea relative all'autorizzazione all'immissione in commercio dei farmaci. Si rimanda quindi alla versione integrale di tali documenti. Nuove confezioni.
GILENYA; codice ATC - principio attivo: L04AA27 - fingolimod; titolare: Novartis Europharm Limited; cod. procedura: EMEA/H/C/2202/X/44. GUUE 27 dicembre 2018. - Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere il paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse. Indicazioni terapeutiche.
«Gilenya» e' indicato in monoterapia, come farmaco modificante la malattia, nella sclerosi multipla recidivante-remittente ad elevata attivita' nei seguenti gruppi di pazienti adulti e di pazienti pediatrici di 10 anni di eta' e oltre: pazienti con malattia ad elevata attivita' nonostante un ciclo terapeutico completo ed adeguato con almeno una terapia disease modifying (vedere paragrafi 4.4 e 5.1 per le eccezioni e le informazioni sui periodi di washout) oppure pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente severa ad evoluzione rapida, definita da due o piu' recidive disabilitanti in un anno, e con 1 o piu' lesioni captanti gadolinio alla RM cerebrale o con un aumento significativo del carico lesionale in T2 rispetto ad una precedente RM effettuata di recente. Modo di somministrazione.
Il trattamento deve essere iniziato e supervisionato da un medico esperto nella sclerosi multipla. Questo medicinale e' per uso orale. Confezioni autorizzate: EU/1/11/677/007 - A.I.C. 040949075/E in base 32: 171PBM - 0,25 mg - capsula rigida - uso orale - blister (PVC/PVDC/ALU), scatola - 7x1 capsule (dose unitaria); EU/1/11/677/008 - A.I.C. 040949087/E in base 32: 171PBZ - 0,25 mg - capsula rigida - uso orale - blister (PVC/PVDC/ALU), scatola - 28 capsule. Altre condizioni e requisiti dell'autorizzazione all'immissione in commercio.
Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR): i requisiti per la presentazione degli PSUR per questo medicinale sono definiti nell'elenco delle date di riferimento per l'Unione europea (elenco EURD) di cui all'art. 107-quater, paragrafo 7 della direttiva 2001/83/CE e successive modifiche, pubblicato sul sito web dell'Agenzia europea dei medicinali. Condizioni o limitazioni per quanto riguarda l'uso sicuro ed efficace del medicinale.
Piano di gestione del rischio (RMP): il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio deve effettuare le attivita' e le azioni di farmacovigilanza richieste e dettagliate nel RMP approvato e presentato nel modulo 1.8.2 dell'autorizzazione all'immissione in commercio e in ogni successivo aggiornamento approvato del RMP. Il RMP aggiornato deve essere presentato: su richiesta dell'Agenzia europea dei medicinali; ogni volta che il sistema di gestione del rischio e' modificato, in particolare a seguito del ricevimento di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento significativo del profilo beneficio/rischio o a seguito del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza o di minimizzazione del rischio). Misure aggiuntive di minimizzazione del rischio: prima della commercializzazione di «Gilenya» il titolare della autorizzazione all'immissione in commercio in ciascun Stato membro deve concordare con l'Autorita' nazionale competente il contenuto e il formato del programma educazionale, inclusi i mezzi di comunicazione, le modalita' di distribuzione e qualsiasi altro aspetto del programma. Il titolare della autorizzazione all'immissione in commercio deve assicurare che in ciascun Stato membro dove «Gilenya» e' commercializzato, tutti i medici che intendono prescrivere «Gilenya» siano forniti di un pacchetto informativo per il medico aggiornato contenente i seguenti elementi: 1. Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP); 2. Checklist per il medico per i pazienti adulti e pediatrici da considerare prima della prescrizione di «Gilenya», incluse le informazioni sul programma intensivo di monitoraggio delle gravidanze (Pregnancy outcomes Intensive Monitoring Program) e sul registro delle gravidanze (Fingolimod Pregnancy Exposure Registry) che si verificano nelle pazienti esposte a fingolimod; 3. Promemoria da fornire a tutti i pazienti, ai loro genitori (o ai rappresentanti legali) e alle persone che assistono. Check list per il medico.
La checklist per il medico deve contenere i seguenti messaggi chiave: requisiti per il monitoraggio all'inizio del trattamento: Prima della prima dose. Eseguire un elettrocardiogramma basale prima della prima dose di «Gilenya»; Misurare la pressione arteriosa prima della prima dose di «Gilenya»; Eseguire un esame della funzionalita' epatica (entro sei mesi) prima di iniziare il trattamento; Predisporre una visita oftalmologica prima di iniziare il trattamento con «Gilenya» per i pazienti con diabete mellito o con storia di uveite. Fino a 6 ore dopo la prima dose. Monitorare il paziente per 6 ore dopo la somministrazione della prima dose di «Gilenya» per verificare l'insorgenza di segni e sintomi di bradicardia, compresi il controllo ad ogni ora del battito e della pressione arteriosa. Si raccomanda il monitoraggio elettrocardiografico continuo (in tempo reale); Eseguire un elettrocardiogramma alla fine del periodo di 6 ore di monitoraggio. Dalla 6ª all'8ª ora dopo la prima dose. Se, al termine delle 6 ore, la frequenza cardiaca raggiunge il valore minimo dopo la somministrazione della prima dose, prolungare il monitoraggio della frequenza cardiaca almeno per altre 2 ore e fino a quando la frequenza cardiaca non aumenti nuovamente. Raccomandazioni per la ripresa della terapia con «Gilenya» dopo interruzione del trattamento: si raccomanda di eseguire lo stesso monitoraggio previsto all'inizio del trattamento dopo la prima dose quando il trattamento viene interrotto per: uno o piu' giorni durante le prime 2 settimane di trattamento; piu' di 7 giorni durante la terza e la quarta settimana di trattamento; piu' di 2 settimane dopo almeno 1 mese di trattamento. Raccomandazioni per il monitoraggio sino al mattino successivo dopo la prima dose (o nel caso in cui si riprende il trattamento dopo interruzione ed e' richiesto il monitoraggio come dopo la prima dose): Prolungare il monitoraggio della frequenza cardiaca in una struttura ospedaliera almeno sino al mattino successivo e fino a risoluzione delle anomalie rilevate nei pazienti che richiedono un intervento farmacologico durante il monitoraggio all'inizio o alla ripresa del trattamento. Dopo la somministrazione della seconda dose di «Gilenya» ripetere quanto previsto per il monitoraggio dopo la prima dose; Prolungare il monitoraggio della frequenza cardiaca in una struttura ospedaliera almeno sino al mattino successivo e fino a risoluzione delle anomalie rilevate nei pazienti: con blocco atrio-ventricolare di terzo grado che si verifica in qualsiasi momento; che al termine delle 6 ore presentano: a. frequenza cardiaca <45 bpm, <55 bpm nei pazienti pediatrici dai 12 anni di eta' e oltre, o <60 bpm nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 10 anni e meno di 12 anni di eta'; b. blocco atrio-ventricolare di secondo grado di nuova insorgenza o di grado superiore; c. intervallo QTc ≥ 500 msec. «Gilenya» e' controindicato nei pazienti con: sindrome da immunodeficienza diagnosticata; pazienti che presentano un aumentato rischio di infezioni opportunistiche, fra cui i pazienti immunocompromessi (inclusi quelli correntemente trattati con terapie immunosoppressive o quelli immunocompromessi da terapie precedenti); infezioni attive gravi, infezioni croniche attive (epatite, tubercolosi); tumori maligni in fase attiva diagnosticati; severa compromissione epatica (Child-Pugh classe «C»); nei precedenti sei mesi, infarto del miocardio (IM), angina pectoris instabile, ictus/attacco ischemico transitorio (TIA), insufficienza cardiaca scompensata (che richiede trattamento ospedaliero), o insufficienza cardiaca di classe III/IV secondo la classificazioner New York Heart Association (NYHA); gravi aritmie cardiache che richiedono un trattamento antiaritmico con medicinali antiaritmici di classe Ia o classe III; blocco atrio-ventricolare (AV) di secondo grado tipo Mobitz II o blocco AV di terzo grado o sindrome del nodo del seno, se non sono portatori di un pacemaker; pazienti con un intervallo QTc basale ≥500 msec; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. «Gilenya» non e' raccomandato nei pazienti con: blocco seno-atriale; prolungamento del tratto QTc >470 msec (donne adulte), QTc >460 msec (bambine) o >450 msec (uomini adulti e bambini); storia di arresto cardiaco; severa apnea; storia di bradicardia sintomatica; storia di sincope ricorrente; ipertensione non controllata. Se si prende in considerazione di iniziare il trattamento con «Gilenya» in questi pazienti, i benefici attesi devono essere superiori ai rischi potenziali e si deve consultare un cardiologo per definire il monitoraggio adeguato. Si raccomanda di prolungare il monitoraggio almeno sino al mattino successivo. «Gilenya» non e' raccomandato in pazienti gia' in trattamento con medicinali che diminuiscono la frequenza cardiaca. Se si prende in considerazione di iniziare il trattamento con «Gilenya» in questi pazienti, i benefici attesi devono essere superiori ai rischi potenziali e si deve consultare un cardiologo per valutare il passaggio ad altri medicinali che non riducano la frequenza cardiaca o, qualora non fosse possibile, per valutare un adeguato monitoraggio. Si raccomanda di prolungare il monitoraggio almeno sino al mattino successivo. «Gilenya» riduce la conta dei linfociti ematici periferici. Si deve controllare in tutti i pazienti la conta dei linfociti periferici prima di iniziare (entro sei mesi o dopo l'interruzione della precedente terapia) il trattamento con «Gilenya» e monitorarla durante il trattamento. Si deve interrompere il trattamento se la conta dei linfociti e' confermata essere <0,2x109/L. Si deve somministrare la dose approvata di 0,5 mg una volta al giorno (o di 0,25 mg una volta al giorno nei pazienti pediatrici di 10 anni di eta' e oltre con un peso corporeo di ≤40 kg) alla ripresa del trattamento con «Gilenya». Non sono stati approvati altri schemi posologici. «Gilenya» ha un effetto immunosoppressivo che predispone i pazienti ad un rischio di infezione, comprese le infezioni opportunistiche che possono essere fatali, e ad aumenti del rischio di sviluppare linfomi (incluso micosi fungoide) e altri tumori maligni, in particolare quelli della pelle. La sorveglianza deve includere vigilanza per i tumori della cute e la micosi fungoide. I medici devono attentamente controllare i pazienti, specialmente quelli con condizioni concomitanti o fattori noti, come una terapia immunosoppressiva precedente. Se si sospetta questo rischio, il medico deve considerare l'interruzione del trattamento su base individuale. Si deve posticipare l'inizio del trattamento nei pazienti con severe infezioni in corso fino alla guarigione. Si deve prendere in considerazione l'interruzione del trattamento in caso di gravi infezioni. Terapie anti-neoplastiche, immunomodulatorie o immunosoppressive non devono essere somministrate in concomitanza a causa del rischio di effetti additivi sul sistema immunitario. Per lo stesso motivo, la decisione di somministrare in concomitanza trattamenti prolungati a base di corticosteroidi deve essere presa dopo attenta valutazione. Si raccomanda vigilanza per il carcinoma basocellulare e altri tumori cutanei tra cui il melanoma maligno, il carcinoma a cellule squamose, il sarcoma di Kaposi e il carcinoma a cellule di Merckel mediante l'esame della cute prima dell'inizio del trattamento e successivamente ogni 6-12 mesi tenendo in considerazione il giudizio clinico. I pazienti devono rivolgersi ad un dermatologo in caso di lesioni sospette. Ai pazienti deve essere sconsigliata l'esposizione alla luce solare senza protezione. Questi pazienti non devono ricevere una concomitante fototerapia con raggi UV-B o fotochemioterapia con PUVA. Si devono istruire i pazienti a segnalare immediatamente al medico i segni e i sintomi di infezione durante la terapia con «Gilenya» e nei due mesi successivi all'interruzione del trattamento. Si deve sottoporre il paziente con sintomi e segni compatibili con la meningite criptococcica ad una tempestiva valutazione diagnostica; se diagnosticata, deve essere iniziato un trattamento appropriato. Segnalazioni di meningite criptococcica (talvolta fatale) sono state ricevute dopo circa 2-3 anni di trattamento, sebbene una relazione precisa con la durata del trattamento non sia nota. I medici devono prestare attenzione ai sintomi clinici o a riscontri da RM indicativi di PML. In caso di sospetta PML, si deve sospendere il trattamento con «Gilenya» fino a quando la PML non sia stata esclusa. Casi di PML si sono verificati dopo circa 2-3 anni di trattamento in monoterapia sebbene una relazione precisa con la durata del trattamento non sia nota. Raccomandazioni specifiche in merito alle vaccinazioni per i pazienti che iniziano o sono gia' in trattamento con «Gilenya». Controllare il titolo anticorpale contro il virus varicella-zoster (VZV) nei pazienti senza storia di varicella confermata da un medico o di documentazione che attesti che sia stato effettuato un ciclo vaccinale completo contro la varicella. Se negativo, si raccomanda un ciclo vaccinale completo contro la varicella e l'inizio del trattamento deve essere posticipato di 1 mese per permettere alla vaccinazione di essere pienamente efficace. Nell'esperienza postmarketing e' stata riportata infezione da papilloma virus umano (HPV), inclusi papilloma, displasia, condilomi e cancro correlato a HPV. Si raccomanda ai pazienti lo screening per il cancro, incluso il Pap test, e la vaccinazione contro i tumori correlati a HPV, come da standard di cura. Si deve considerare una valutazione oftalmologica completa: 3-4 mesi dopo l'inizio della terapia con «Gilenya» per identificare precocemente i disturbi visivi dovuti all'edema maculare causato dal medicinale; durante il trattamento con «Gilenya» nei pazienti con diabete mellito o con storia di uveite. «Gilenya» e' teratogenico. Pertanto le donne potenzialmente fertili, incluse le adolescenti, devono evitare una gravidanza durante il trattamento con «Gilenya»; un risultato negativo al test di gravidanza deve essere confermato prima di iniziare il trattamento e deve essere ripetuto ad intervalli appropriati. Le donne potenzialmente fertili, comprese le adolescenti, i loro genitori (o legali rappresentanti) e le persone che assistono devono essere informati dei gravi rischi di «Gilenya» per il feto. Si deve raccomandare l'uso di misure contraccettive efficaci durante la terapia e per almeno due mesi dopo l'interruzione del trattamento. Durante il trattamento, le donne non devono iniziare una gravidanza. Il trattamento deve essere interrotto se una paziente inizia una gravidanza. La funzionalita' epatica deve essere controllata dopo 1, 3, 6, 9 e 12 mesi di trattamento con «Gilenya» e in seguito periodicamente; si deve somministrare la dose giornaliera approvata di 0,5 mg (o 0,25 mg una volta al giorno nei pazienti pediatrici di 10 anni di eta' e oltre con un peso corporeo ≤40 kg). Non sono stati approvati altri schemi posologici. Nell'esperienza post marketing, raramente sono state osservate severe esacerbazioni della malattia in alcuni pazienti che avevano interrotto il trattamento con fingolimod. La possibilita' di un ritorno di malattia con attivita' eccezionalmente elevata deve essere tenuta in considerazione. Sono stati riportati casi di crisi convulsive, incluso lo stato epilettico. I medici devono prestare attenzione alle crisi convulsive, specialmente in quei pazienti con condizioni sottostanti o con storia pregressa o storia familiare di epilessia. I medici devono rivalutare annualmente in ogni paziente, specialmente nei pazienti pediatrici, il beneficio del trattamento con «Gilenya» verso il rischio. I medici devono fornire ai pazienti/genitori/persone che assistono il promemoria per il paziente/genitori/persone che assistono. Il profilo di sicurezza nei pazienti pediatrici e' simile a quello osservato negli adulti e pertanto le avvertenze e precauzioni per gli adulti si applicano anche ai pazienti pediatrici. In particolare per i pazienti pediatrici, i medici devono anche: valutare lo stadio di Tanner e misurare altezza e peso come da standard di cura; effettuare il monitoraggio cardiovascolare; prendere precauzioni quando si somministra la prima dose / i pazienti passano dalla dose giornaliera di 0,25 a 0,5 mg, a causa del potenziale di bradiaritmia; monitorare il paziente per segni e sintomi di depressione e ansia; sottolineare al paziente l'aderenza al trattamento e l'uso improprio, in particolare sull'interruzione del trattamento e l'importanza di ripetere il monitoraggio cardiovascolare; sottolineare gli effetti immunosoppressivi di «Gilenya»; considerare un ciclo vaccinale completo prima dell'inizio del trattamento con «Gilenya»; fornire una guida sul monitoraggio delle crisi convulsive. Promemoria per il paziente / genitore / persona che assiste.
Il promemoria per il paziente/genitore/ persona che assiste deve contenere i seguenti messaggi chiave: i pazienti devono avere un elettrocardiogramma e una misurazione della pressione arteriosa prima della somministrazione della prima dose di «Gilenya»; la frequenza cardiaca dove essere monitorata per 6 o piu' ore dopo la somministrazione della prima dose di «Gilenya», compresi controlli ad ogni ora del battito e della pressione arteriosa. Durante le prime 6 ore i pazienti possono essere sottoposti ad un monitoraggio elettrocardiografico continuo. Un elettrocardiogramma deve essere eseguito al termine delle 6 ore e, in alcuni casi, il monitoraggio puo' richiedere la permanenza in ospedale sino al mattino successivo; i pazienti devono rivolgersi al medico in caso di interruzione del trattamento in quanto, a seconda della durata dell'interruzione e della durata del trattamento (tempo trascorso tra l'inizio del trattamento e la sua interruzione), puo' essere necessario ripetere il monitoraggio come previsto dopo la prima dose di «Gilenya»; i pazienti devono segnalare immediatamente i sintomi di una bassa frequenza cardiaca (come capogiri, vertigini, nausea o palpitazioni) dopo la somministrazione della prima dose di «Gilenya»; «Gilenya» non e' raccomandato in pazienti con malattia cardiaca o in pazienti che sono gia' in trattamento con medicinali che diminuiscono la frequenza cardiaca, e questi pazienti devono informare ogni medico con cui entrano in contatto di essere in trattamento con «Gilenya»; segni e i sintomi di infezione che devono essere immediatamente segnalati al medico prescrittore durante la terapia con «Gilenya» e nei due mesi successivi alla fine del trattamento; la necessita' di sottoporsi allo screening per il cancro, incluso il Pap test, e alla vaccinazione contro il cancro correlato a HPV, come da standard di cura, sara' valutata dal medico prescrittore; qualsiasi sintomo di disturbo visivo deve essere riportato immediatamente al medico prescrittore durante la terapia con «Gilenya» e nei due mesi successivi alla fine del trattamento; «Gilenya» e' teratogenico. Le donne potenzialmente fertili, incluse le adolescenti, devono essere informate sui gravi rischi di «Gilenya» per il feto e devono: avere un test di gravidanza negativo prima di iniziare il trattamento con «Gilenya»; usare misure contraccettive efficaci durante la terapia con «Gilenya» e per almeno due mesi dopo l'interruzione del trattamento; segnalare immediatamente al medico prescrittore qualsiasi gravidanza (voluta o non voluta) che si verifica durante la terapia con «Gilenya» e fino a due mesi successivi all'interruzione del trattamento con «Gilenya»; prima di iniziare il trattamento, si deve effettuare un esame della funzionalita' epatica; si deve effettuare il monitoraggio della funzionalita' epatica dopo 1, 3, 6, 9 e 12 mesi di trattamento con GILENYA e in seguito periodicamente; sono stati segnalati tumori della pelle in pazienti con SM trattati con GILENYA. I pazienti devono informare subito il medico se si nota la comparsa di qualunque nodulo cutaneo (es. nodulo lucido e perlaceo), macchia o piaga aperta che non guarisce nell'arco di qualche settimana. Sintomi di tumore della pelle possono includere escrescenze anomale o modifiche del tessuto cutaneo (es. nei insoliti) con cambiamento di colore, spessore o dimensione nel tempo; possono verificarsi crisi convulsive. Informi il medico se ha una storia pregressa o una storia familiare di epilessia; l'interruzione della terapia con «Gilenya» puo' portare al ritorno dell'attivita' della malattia. Il medico prescrittore decidera' se e come il paziente deve essere controllato dopo la sospensione del trattamento con «Gilenya». In particolare per i pazienti pediatrici: Si devono considerare le seguenti indicazioni: i medici devono valutare lo stadio di Tanner e misurare altezza e peso come parte dello standard di cura: si devono prendere precauzioni al momento della prima somministrazione di «Gilenya» e quando i pazienti passano dalla dose giornaliera di 0,25 mg a 0,5 mg; e' noto che depressione e ansia si verificano con una frequenza aumentata nella popolazione affetta da sclerosi multipla e sono state riportate anche in pazienti pediatrici trattati con «Gilenya»; guida per il monitoraggio cardiaco; i pazienti devono garantire l'aderenza alla terapia ed evitare l'uso improprio, specialmente per quanto riguarda l'interruzione del trattamento e la necessita' di ripetere il monitoraggio cardiaco; segni e sintomi di infezione; guida per il monitoraggio delle crisi convulsive. obbligo di condurre misure post-autorizzative. Il titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio deve completare, entro la tempistica stabilita, le seguenti attivita': ===================================================================== | Descrizione | Tempistica | +==============================================+====================+ |Conduzione di uno studio di coorte prospettico| | |di valutazione dell'incidenza di eventi | | |avversi cardiovascolari in pazienti che | | |iniziano «Gilenya» per il trattamento della | | |sclerosi multipla recidicante-remittente, |Rapporto finale | |sulla base di un protocollo approvato dal |dello studio entro | |CHMP. |il 15 dicembre 2020 | +----------------------------------------------+--------------------+
Regime di fornitura: medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - centri sclerosi multipla individuati dalle regioni (RRL). |
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