| Gazzetta n. 44 del 21 febbraio 2019 (vai al sommario) |  
| MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO |  
| DECRETO 28 dicembre 2018 |  
| Modifica dei Piani di gestione  nazionale  relativi  alle  flotte  di pesca per la cattura delle risorse demersali nell'ambito delle: GSA 9 (Mar Ligure e Tirreno centro-settentrionale);  GSA  10  (Mar  Tirreno centrale e meridionale);  GSA  11  (Sardegna);  GSA  16  (Stretto  di Sicilia); GSA 17 e 18  (Mar  Adriatico  centro-settentrionale  e  Mar Adriatico meridionale) e GSA 19 (Mar Ionio occidentale).  |  
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                         IL DIRETTORE GENERALE               della pesca marittima e dell'acquacoltura 
   Visto il decreto  legislativo  26  maggio  2004,  n.  154,  recante modernizzazione  del  settore  pesca  e  dell'acquacoltura,  a  norma dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38;   Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  n.  105 del   27   febbraio   2013,   recante   le   disposizioni    relative all'organizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, a norma dell'art. 2, comma 10-ter, del  decreto-legge  6 luglio 2012, n. 95, convertito,  con  modificazioni,  dalla  legge  7 agosto 2012, n. 135;   Vista la legge 30 ottobre 2014, n. 161, recante le disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza  dell'Italia all'Unione europea - legge europea 2013 - bis;   Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  n.  143 del  17  luglio  2017  recante  adeguamento  dell'organizzazione  del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali,  a  norma dell'art. 11, comma 2, del decreto legislativo  19  agosto  2016,  n. 177;   Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2017, registrato  alla  Corte  dei  conti  in  data  29  marzo  2017, reg./foglio n. 212, con il quale e' stato conferito al dott. Riccardo Rigillo,  dirigente  di  seconda  fascia,  l'incarico   di   funzione dirigenziale  di  livello  generale  di  direttore  della   Direzione generale della pesca marittima e dell'acquacoltura;   Visto il  regolamento  (CE)  n.  2371/2002  del  Consiglio  del  20 dicembre  2002,  relativo  alla  conservazione  e  allo  sfruttamento sostenibile delle risorse  della  pesca  nell'ambito  della  politica comune della pesca;   Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 153, relativo  alla «Attuazione della legge 7 marzo 2003, n.  38,  in  materia  di  pesca marittima»;   Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4,  concernente  le misure per il riassetto della normativa in  materia  di  pesca  e  di acquacoltura, in attuazione dell'art. 28 della legge 4  giugno  2010, n. 96;   Visto il  regolamento  (CE)  n.  1967/2006  del  Consiglio  del  21 dicembre 2006, relativo alle misure di gestione per  lo  sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo nel  quale si da' atto della  necessita'  di  creare  un  contesto  efficace  di gestione, tramite un'adeguata ripartizione delle responsabilita'  tra la comunita' e gli Stati membri ed, in particolare,  il  capo  VII  - Piani di gestione - articoli 18 e 19;   Visto il regolamento (CE) n. 1224/2009 che istituisce un regime  di controllo comunitario per garantire il  rispetto  delle  norme  della politica comune della pesca;   Visto il regolamento (CE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013 relativo alla politica  comune  della pesca, che modifica  i  regolamenti  (CE)  n.  1954/2003  e  (CE)  n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n.  2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche'  la  decisione  2004/585/CE del Consiglio ed, in particolare, in armonia  con  i  disposti  degli articoli 7, 9 e 10 concernenti i tipi di misure di  conservazione,  i principi e gli obiettivi dei Piani pluriennali nonche'  il  contenuto dei medesimi;   Visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul  Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo,  sul  Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e  sul Fondo europeo per gli affari marittimi  e  la  pesca  e  disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul  Fondo  sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo  europeo  per  gli  affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE)  n.  1083/2006 del Consiglio;   Visto il regolamento (UE) n. 508/2014 del Parlamento europeo e  del Consiglio relativo al Fondo europeo per gli  affari  marittimi  e  la pesca, che abroga i regolamenti (CE) n. 1328/2003, (CE) n.  861/2006, (CE) 1198/2006 e (CE) n. 791/2007 e il regolamento (UE) n.  1255/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio;   Visto il decreto direttoriale  del  30  gennaio  2018  che  dispone l'adozione dei Piani di gestione nazionali relativi  alle  flotte  di pesca per la cattura delle risorse demersali nell'ambito della GSA  9 (Mar Ligure e Tirreno centro-settentrionale);  GSA  10  (Mar  Tirreno centrale e meridionale);  GSA  11  (Sardegna);  GSA  16  (Stretto  di Sicilia); GSA 17 e 18  (Mar  Adriatico  centro-settentrionale  e  Mar Adriatico meridionale) e GSA 19 (Mar Ionio occidentale);   Considerato l'Accordo multiregionale  per  l'attuazione  coordinata degli interventi  cofinanziati  dal  Fondo  europeo  per  gli  affari marittimi e la pesca  (FEAMP)  nell'ambito  del  Programma  operativo FEAMP 2014-2020, che approva il  piano  finanziario  FEAMP  nazionale articolato  per   fonte   finanziaria   (UE,   Stato,   regioni),   e rispettivamente per priorita' e  misura,  con  evidenza  della  quota parte   di   risorse   finanziarie   attribuite    alla    competenza dell'amministrazione  centrale  e  della  quota  parte   di   risorse complessivamente attribuita alle amministrazioni  regionali  ed  alla Provincia autonoma di Trento, per il quale si e' avuta l'intesa nella seduta della Conferenza Stato-regioni del 9 giugno 2016;   Vista la corrispondenza con la Commissione europea  con  cui  viene richiesta l'integrazione dei Piani  di  gestione  nazionali  relativi alle  flotte  di  pesca  per  la  cattura  delle  risorse   demersali nell'ambito della GSA 9 (Mar Ligure e Tirreno centro-settentrionale); GSA 10 (Mar Tirreno centrale e meridionale); GSA 11  (Sardegna);  GSA 16   (Stretto   di   Sicilia);   GSA   17   e   18   (Mar   Adriatico centro-settentrionale e Mar Adriatico  meridionale)  e  GSA  19  (Mar Ionio occidentale) al fine di allinearli ai principi  della  politica comune della pesca;   Considerata  la  necessita'  di  integrare  i  Piani  di   gestione nazionali relativi alle flotte di pesca per la cattura delle  risorse demersali  nell'ambito  della   GSA   9   (Mar   Ligure   e   Tirreno centro-settentrionale); GSA 10 (Mar Tirreno centrale e  meridionale); GSA 11 (Sardegna); GSA 16 (Stretto di Sicilia);  GSA  17  e  18  (Mar Adriatico centro-settentrionale e Mar Adriatico meridionale) e GSA 19 (Mar Ionio occidentale);   Considerato che la  Direzione  generale  della  pesca  marittima  e dell'acquacoltura e' individuata in qualita' di autorita' di gestione del PO FEAMP 2014/2020; 
                               Decreta: 
                                Art. 1 
   I Piani di gestione nazionale relativi alle flotte di pesca per  la cattura delle risorse demersali nell'ambito delle GSA 9 (Mar Ligure e Tirreno  centro-settentrionale);  GSA  10  (Mar  Tirreno  centrale  e meridionale); GSA 11 (Sardegna); GSA 16 (Stretto di Sicilia); GSA  17 e  18  (Mar   Adriatico   centro-settentrionale   e   Mar   Adriatico meridionale) e GSA 19 (Mar  Ionio  occidentale)  sono  integrati  dal presente decreto senza pregiudizio di quanto previsto da future norme dell'Unione.     |  
|   |                                 Art. 2 
   Per il calcolo del rendimento massimo sostenibile sono  introdotte, a seconda delle diverse GSA, le seguenti ulteriori specie:     GSA 10 Gambero rosso (Aristaeomorpha foliacea);     GSA 11 Gambero rosa di profondita' (Parapenaeus  longirostris)  e Scampo (Nephrops norvegicus);     GSA 16 Triglia di fango (Mullus Barbatus) e Gambero Rosso;     GSA 17-18 Scampo.     |  
|   |                                 Art. 3 
   La riduzione annua dello sforzo di pesca e' rimodulata per ogni GSA individuata ed e' calcolata in  termini  di  giornate  di  pesca  per potenza  motore.  Le  giornate  di  pesca  in   aggiunta   al   fermo continuativo gia' previsto possono  essere  stabilite  dalle  singole imprese. La riduzione annua dello sforzo di pesca, calcolata rispetto alla media nel triennio 2015-2017, e':     
                          |===========================================|                        |      PROGRESSIONE RIDUZIONE SFORZO        |                        |====================|======================|                        |         2019       |         2020         | |-----------------------|--------------------|----------------------| | GSA 9                 |         10%        |         7%           | |-----------------------|--------------------|----------------------| | GSA 10                |         10%        |         7%           | |-----------------------|--------------------|----------------------| | GSA 11                |         10%        |         7%           | |-----------------------|--------------------|----------------------| | GSA 16                |          6%        |         5%           | |-----------------------|--------------------|----------------------| | GSA 17-18             |          8%        |         8%           | |-----------------------|--------------------|----------------------| | GSA 19                |         10%        |         7%           | |-----------------------|--------------------|----------------------|
          |  
|   |                                 Art. 4 
   La validita' delle norme previste si applica agli interi  Piani  di gestione per il periodo dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre  2020.  La valutazione   sull'efficacia   delle   misure   intraprese   per   il raggiungimento  del  rendimento  massimo  sostenibile   e'   prevista nell'anno 2020. Tale valutazione concorrera' alla  modulazione  dello sforzo per il triennio 2021-2023.   Il presente decreto, trasmesso all'organo di controllo per il visto di competenza e' divulgato attraverso il sito internet del  Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del  turismo  ed  e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
     Roma, 28 dicembre 2018 
                                        Il direttore generale: Rigillo  Registrato alla Corte dei conti il 29 gennaio 2019  Ufficio  di  controllo  sugli  atti  del  Ministero  dello   sviluppo economico e del Ministero delle politiche agricole, n. 1-71     |  
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