| Gazzetta n. 41 del 18 febbraio 2019 (vai al sommario) |  
| MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO |  
| DECRETO 21 dicembre 2018 |  
| Autorizzazione   alle   Camere   di   commercio   di   Messina,    di Catania-Ragusa-Siracusa della Sicilia orientale, di Palermo-Enna,  di Agrigento, di Caltanissetta e di Trapani ad  incrementare  le  misure del diritto annuale per gli anni 2018 e 2019.  |  
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                              IL MINISTRO                       DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
   Vista la legge 29  dicembre  1993,  n.  580,  come  modificata  dal decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219;   Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, concernente  «Bilancio  di previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2018  e  bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020.»;   Visto, in particolare, il comma 784, dell'art. 1, che  prevede  che «Le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, i  cui bilanci presentano squilibri strutturali in  grado  di  provocare  il dissesto finanziario, adottano programmi pluriennali di  riequilibrio finanziario, condivisi con le regioni, nei  quali  possono  prevedere l'aumento del diritto annuale fino a un massimo del 50 per cento.  Il Ministro dello sviluppo economico, valutata l'idoneita' delle  misure contenute nel programma,  su  richiesta  dell'Unioncamere,  autorizza l'aumento del diritto annuale per gli esercizi di riferimento.»;   Vista  la  legge  della  Regione  Sicilia  8  maggio  2018,  n.  8, concernente «Disposizioni  programmatiche  e  correttive  per  l'anno 2018. Legge di stabilita' regionale.»;   Visto in particolare il comma 9 dell'art. 22 che  prevede  che  «Le camere di commercio della regione sono autorizzate  a  costituire  il «Fondo unico di quiescenza del personale delle  Camere  di  commercio della Sicilia»;   Tenuto conto che il «Fondo unico di quiescenza del personale  delle Camere di commercio della Sicilia» non e'  ancora  stato  costituito, nelle more dell'adozione del decreto di cui al comma 9  dell'art.  22 della legge della Regione Sicilia 8 maggio 2018, n. 8;   Vista la nota n. 261  del  30  maggio  2018  dell'Unione  regionale Sicilia;   Vista la deliberazione del commissario con i poteri della giunta  e del consiglio n. 9 del 30 marzo  2018  con  la  quale  la  Camera  di commercio, industria,  artigianato  e  agricoltura  di  Agrigento  ha approvato   il   piano   di   riequilibrio   finanziario   contenente l'incremento  del  cinquanta  per  cento  delle  misure  del  diritto annuale;   Vista la deliberazione del consiglio n. 3 del 27 aprile 2018 con la quale la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Caltanissetta ha  approvato  il  piano  di  riequilibrio  finanziario contenente l'incremento del cinquanta  per  cento  delle  misure  del diritto annuale;   Vista la deliberazione  della  giunta  assunta  con  i  poteri  del consiglio camerale n. 19 del 15 giugno 2018 con la quale la Camera di commercio,  industria,  artigianato  e  agricoltura  di  Messina   ha approvato   il   piano   di   riequilibrio   finanziario   contenente l'incremento  del  cinquanta  per  cento  delle  misure  del  diritto annuale;   Vista la deliberazione del consiglio camerale n.12 del  24  gennaio 2018 con la quale la Camera di commercio,  industria,  artigianato  e agricoltura di Palermo-Enna ha approvato  il  piano  di  riequilibrio finanziario contenente l'incremento del  cinquanta  per  cento  delle misure del diritto annuale;   Vista la deliberazione del consiglio camerale n. 7  dell'11  aprile 2018 con la quale la Camera di commercio,  industria,  artigianato  e agricoltura di Catania-Ragusa-Siracusa  della  Sicilia  Orientale  ha approvato   il   piano   di   riequilibrio   finanziario   contenente l'incremento  del  cinquanta  per  cento  delle  misure  del  diritto annuale;   Vista la deliberazione del consiglio camerale n.  1  del  14  marzo 2018 con la quale la Camera di commercio,  industria,  artigianato  e agricoltura  di  Trapani  ha  approvato  il  piano  di   riequilibrio finanziario contenente l'incremento del  cinquanta  per  cento  delle misure del diritto annuale;   Viste le note di questo Ministero n. 220612 dell'11 giugno  2018  e n. 240516 del 13 giugno 2018;   Tenuto conto delle relazioni integrative trasmesse dalle camere  di commercio siciliane trasmesse  alla  Regione  Siciliana  in  data  20 giugno 2018;   Visto il decreto n. 1012 del 27 giugno 2018 con il quale la Regione Siciliana  ha  espresso  la  propria   condivisione   sui   programmi pluriennali di riequilibrio finanziario presentati  dalle  camere  di commercio;   Vista la proposta di Unioncamere  nazionale  del  31  luglio  2018, prot. n. 294756;   Vista la nota del 31 agosto 2018,  prot.  320615,  della  Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica del Ministero dello sviluppo economico;   Valutata la sussistenza delle condizioni di squilibrio  strutturale e di dissesto finanziario per  ciascuna  delle  camere  di  commercio siciliane alla luce degli indicatori individuati nella nota n. 220612 dell'11 giugno 2018;   Ritenuto che le condizioni di squilibrio strutturale e di  dissesto finanziario delle camere di commercio siciliane sono motivate in  via prioritaria dalla incidenza sui bilanci delle  medesime  degli  oneri pensionistici del personale;   Valutato  che  dai  singoli  piani   di   riequilibrio   finanziari presentati dalle camere di  commercio  siciliane  si  evince  che  la mancata  adozione  di  una  misura  strutturale,  pur   in   presenza dell'incremento delle misure del diritto  annuale,  non  consente  il raggiungimento di un equilibrio economico;   Vista la nota del 21 dicembre  2018  con  la  quale  le  camere  di commercio siciliane condividono la necessita' di  iniziare,  d'intesa con la Regione Siciliana,  un  percorso  normativo  che  consenta  il trasferimento del carico pensionistico ad un istituto  di  previdenza nazionale,  trasferendo  allo  stesso  la  liquidita'  e  gli   asset patrimoniali detenuti dalle camere di commercio siciliane  alla  data del presente decreto;   Ritenuta, di conseguenza, la necessita' che i piani di riequilibrio finanziari presentati dalle  camere  di  commercio  siciliane  devono essere rivalutati alla luce dell'effettivo stato di attuazione  della predetta misura;   Ritenuto, pertanto, di autorizzare l'incremento  delle  misure  del diritto  annuale  per  le  Camere  di  commercio  di  Agrigento,   di Caltanissetta, di Trapani,  di  Messina,  di  Catania-Ragusa-Siracusa della Sicilia orientale e di Palermo-Enna per  i  soli  anni  2018  e 2019; 
                               Decreta: 
                                Art. 1   Approvazione dei piani pluriennali  del  riequilibrio  finanziario  e  autorizzazione all'incremento delle misure del diritto annuale 
   1. E' autorizzato, ai sensi del comma 784 dell'art. 1  della  legge 27 dicembre 2017, n. 205, per gli anni 2018 e 2019, per le Camere  di commercio  di  Messina,  di  Catania-Ragusa-Siracusa  della   Sicilia orientale, di Palermo-Enna,  di  Agrigento,  di  Caltanissetta  e  di Trapani l'incremento del  50  per  cento  della  misura  del  diritto annuale per il finanziamento dei piani di riequilibrio finanziario di cui alle rispettive delibere consiliari, cosi' come  condivisi  dalla Regione Siciliana con decreto n. 1012 del 27 giugno 2018.     |  
|   |                                 Art. 2 
                             Monitoraggio 
   1. Le camere di commercio di cui al comma 1 dell'art. 1 trasmettono alla  Direzione  generale  per  il  mercato,   la   concorrenza,   il consumatore, la vigilanza e la normativa  tecnica,  Divisione  III  - Sistema  camerale  e  alla  Regione  Siciliana,  per  il  tramite  di Unioncamere,  entro  il  31  gennaio  2020,  una   relazione   finale sull'attuazione degli obiettivi di risanamento convergenti  verso  le condizioni di equilibrio raggiunti per effetto dell'incremento  della misura del diritto annuale  autorizzato  e  le  eventuali  variazioni intervenute sui fattori esogeni ed endogeni che incidono sullo  stato di dissesto.   2. Alle relazioni di cui al comma 1 sono  allegati  il  parere  del collegio dei revisori e l'ultimo bilancio d'esercizio approvato.   3. Ai fini dell'autorizzazione  dell'incremento  delle  misure  del diritto annuale che le medesime camere di  commercio  presentano  per gli anni successivi il Ministro dello  sviluppo  economico  valutera' l'eventuale accertamento di grave e reiterato mancato rispetto  degli obiettivi fissati dal  piano  e  la  mancata  adozione  della  misura strutturale indicata nelle premesse.     |  
|   |                                 Art. 3 
             Termine versamento a conguaglio per anno 2018 
   1.  Il  versamento  dell'importo  derivante  dall'applicazione  del presente decreto e' effettuato, per gli anni 2018 e 2019,  unitamente al versamento del diritto annuale per l'anno 2019, entro  il  termine di cui all'art. 17, comma 3, lettera b) del  decreto  del  Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435.   Il presente decreto sara' inviato agli organi di controllo  per  la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica italiana. 
     Roma, 21 dicembre 2018 
                                                  Il Ministro: Di Maio 
  Registrato alla Corte dei conti il 7 febbraio 2019  Ufficio controllo atti MISE e MIPAAF, reg.ne prev. n. 89     |  
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