IL COMITATO INTERMINISTERIALE                    PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
   Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   ministri   per   la programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16, concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello stesso Comitato;   Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive  modificazioni, concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;   Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e  successive  modificazioni, concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo  e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»;   Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive modificazioni;   Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n.  50,  e  successive modificazioni, e visti in particolare:     1. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;     2. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;     3. l'art. 214, comma 2, lettera d) e f),  in  base  al  quale  il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  (MIT)  provvede  alle attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione del progetto;     4. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n. 163 del 2006;     5. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono rispettivamente che:       5.1 lo stesso si applica alle procedure e ai  contratti  per  i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua entrata in vigore;       5.2  per  gli  interventi  ricompresi  tra  le   infrastrutture strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione approvati, e per  i  quali  la  procedura  di  valutazione  d'impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati secondo la disciplina previgente;       5.3 le procedure per la valutazione d'impatto ambientale  delle grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia' prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti;   Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma 11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006;   Vista la delibera  21  dicembre  2001,  n.  121,  pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002 -  supplemento  ordinario,  con  la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge n. 443  del 2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture  strategiche, che all'allegato 1 prevede, nell'ambito  del  «Corridoio  plurimodale padano»,  tra  gli  interventi  relativi  ai  «Sistemi  stradali   ed autostradali»,    l'infrastruttura     denominata     «Accessibilita' Valtellina» e  all'allegato  2  riporta,  tra  gli  interventi  della Regione Lombardia, alla voce «Corridoi autostradali e stradali»,  gli interventi relativi  all'«Accessibilita'  Valtellina»,  tra  i  quali figura il «potenziamento ss 36, ss 38 e ss 39»;   Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta Ufficiale n. 3 del 2015 - supplemento ordinario, con la quale  questo Comitato  ha  espresso  parere  sull'XI  allegato  infrastrutture  al Documento di economia  e  finanza  (DEF)  2013,  che  include,  nella «Tabella 0 programma delle infrastrutture  strategiche»,  nell'ambito dell'infrastruttura     «Accessibilita'     stradale     Valtellina», l'intervento ss 38 Stelvio - 4° lotto Tirano «Stazzona-Lovero»;   Visto il decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,  convertito  dalla legge 24 febbraio 2012,  n.  14,  e  successive  modificazioni,  che, all'art. 11, comma 5, ha trasferito, a decorrere dal 1° ottobre 2012, al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  le  funzioni  di concedente - di cui all'art. 36 del decreto-legge 6 luglio  2011,  n. 98, convertito dalla legge 15  luglio  2011,  n.  111,  e  successive modificazioni - precedentemente affidate ad Anas S.p.a. (Anas);   Visto il decreto 1° ottobre 2012, n. 341, con il quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha  istituito,  nell'ambito  del Dipartimento  per  le  infrastrutture,  gli  affari  generali  e   il personale,  la   «Struttura   di   vigilanza   sulle   concessionarie autostradali» (SVCA), con il  compito  di  svolgere  le  funzioni  di concedente;   Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  11 febbraio 2014, n. 72,  che  all'art.  5  riporta,  fra  le  direzioni generali  del  Dipartimento  per   le   infrastrutture,   i   sistemi informativi  e  statistici  del  suddetto  Ministero,  la   Direzione generale per le strade e le  autostrade  e  per  la  vigilanza  e  la sicurezza nelle infrastrutture stradali, con il compito, tra l'altro, di svolgere le funzioni di concedente della  rete  stradale  e  della rete autostradale in concessione;   Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e' stata soppressa la  Struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e  4  del  medesimo decreto sono stati trasferiti alle competenti direzioni generali  del Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita'  di  assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;   Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5,  ha istituito presso questo Comitato il «Sistema  di  monitoraggio  degli investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;   Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto (CUP) e, in particolare:     1. le  delibere  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale n. 87  del  2003  e  la  relativa  errata  corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e  29  settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il  sistema  per  l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato  su  tutti  i documenti  amministrativi  e  contabili,  cartacei   ed   informatici relativi a progetti d'investimento pubblico e deve essere  utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque  interessati ai suddetti progetti;     2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», che,  all'art. 11, ha disposto che  ogni  progetto  di  investimento  pubblico  deve essere dotato di un CUP;     3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17 dicembre 2010, n. 217, che, tra  l'altro,  ha  definito  le  sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;   Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»;   Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi finanziari e visti, in particolare:     1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90,  convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n.  163  del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2,  del  menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016;     2. la delibera  di  questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che -  ai  sensi del comma 3 del richiamato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le  modalita'  di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio  2011,  n.  45,  pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  234  del  2011  e  con  errata  corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;   Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice Antimafia», e successive modificazioni;   Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha  approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta  del  13 aprile 2015 dal Comitato di  coordinamento  per  l'alta  sorveglianza delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto  14  marzo  2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro  della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;   Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture  e  degli  insediamenti   prioritari   (CCASIIP),   ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO;   Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), che all'art. 1, comma 868, ha previsto, per migliorare  la  capacita' di programmazione e di spesa per investimenti di Anas e per garantire un flusso di risorse in linea con  le  esigenze  finanziarie,  che  a decorrere dal 1° gennaio 2016 le risorse iscritte nel bilancio  dello Stato, a qualunque titolo destinate alla predetta Anas,  confluiscono in un apposito fondo da  iscrivere  nello  stato  di  previsione  del Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  (cosiddetto  «fondo unico»);   Viste:     1. la delibera 2 dicembre 2005, n. 151, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 2006, con la quale questo Comitato, fra l'altro, ha approvato il progetto definitivo  dell'intervento  «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38  -  lotto  1  -  variante  di  Morbegno,  dallo svincolo di Fuentes (compreso) allo svincolo del Tartano (compreso)», del costo di 279,951 milioni di euro, finanziato per complessivi  140 milioni di euro dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Sondrio e da Anas, soggetto aggiudicatore;     2. la delibera 29 marzo 2006, n. 75,  pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale n. 197 del 2006, con la quale questo Comitato, tra l'altro, ha previsto, al punto  3.1,  il  finanziamento  del  1°  lotto  della variante di Morbegno e la  destinazione  alla  «variante  di  Tirano» delle economie di gara e  di  quelle  derivanti  dall'esecuzione  dei lavori della variante di Morbegno, previa ricognizione delle  risorse gia'   destinate   all'opera   e   su   presentazione    del    piano economico-finanziario;     3. la delibera 31 gennaio 2008, n. 14, pubblicata nella  Gazzetta Ufficiale n. 217 del 2008, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato:       3.1  ha   disposto   la   variante   al   progetto   definitivo dell'intervento «Accessibilita' Valtellina:  ss  n.  38  1°  lotto  - variante di Morbegno», relativa al 2°  stralcio,  dallo  svincolo  di Cosio allo svincolo del Tartano, prevedendo che il relativo  progetto definitivo avrebbe dovuto essere approvato da questo Comitato stesso;       3.2 ha assegnato programmaticamente al suddetto 2° stralcio  un contributo quindicennale di euro  5.601.818  annui,  suscettibile  di sviluppare un volume d'investimenti di 60 milioni di euro,  a  carico delle risorse di cui all'art. 2, comma 257, della legge  24  dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), prevedendo che  l'assegnazione definitiva  sarebbe  stata  disposta  in  sede  di  approvazione  del relativo progetto definitivo;     4. la delibera 23 marzo 2012, n. 21,  pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale n. 120 del 2012, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato:       4.1  ha  approvato  il  progetto   definitivo   dell'intervento «Accessibilita'  Valtellina:  ss  n.  38  1°  lotto  -  variante   di Morbegno», 2°  stralcio,  assegnando  definitivamente  il  contributo quindicennale di 5.601.818 euro, attribuito programmaticamente con la succitata delibera n. 14 del 2008;       4.2 ha assegnato ulteriori 50,122 milioni  di  euro,  a  valere sulle risorse di cui all'art. 32, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  15  luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni;       4.3 ha autorizzato Anas ad utilizzare i futuri ribassi di gara, previa comunicazione a questo Comitato del relativo ammontare, fino a un importo massimo di 13,599 milioni di euro,  per  integrare  alcune voci del quadro economico del progetto definitivo;     5. la delibera 11 luglio 2012, n. 74, pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale n.  218  del  2012,  con  la  quale  questo  Comitato,  per l'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina: ss  n.  38  -  1° lotto - variante di Morbegno, 2° stralcio (dallo  svincolo  di  Cosio allo svincolo  del  Tartano)»,  ha  preso  atto  dell'intenzione  del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di:       5.1 autorizzare Anas  ad  utilizzare  quota  parte  dei  futuri ribassi, quantificati a  valle  della  gara  ed  eccedenti  l'importo massimo di 13,599 milioni di euro, di cui alla richiamata delibera n. 21 del 2012, per il citato 2° stralcio della variante di Morbegno;       5.2 proporre l'assegnazione della quota  residua  delle  citate economie di gara non utilizzate per il 2° stralcio della variante  di Morbegno alla «variante di  Tirano»,  in  sede  di  approvazione  del relativo   progetto   definitivo,   subordinatamente   alla    previa acquisizione del formale impegno della regione e degli enti locali  a farsi carico degli eventuali maggiori costi  del  2°  stralcio  della variante di Morbegno, che dovessero emergere dopo tale approvazione;     6. la delibera 21 marzo 2018, n. 29,  pubblicata  nella  Gazzetta Ufficiale n. 237 del 2018, con la quale questo Comitato:       6.1  ha  approvato  il  progetto   definitivo   dell'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto 4 -  nodo  di Tirano, tratta A (svincolo di Bianzonesvincolo La Ganda) e  tratta  B (svincolo La Ganda-Campone in Tirano)»;       6.2 ha preso atto che il relativo  finanziamento  era  imputato per  euro  88.344.971  a  carico  del  Contratto  di  programma  Anas 2016-2020,   per   euro   50.000.000   a   carico   delle    economie dell'intervento relativo  alla  variante  di  Morbegno  di  cui  alla delibera di questo Comitato n. 75 del 2006 e  per  euro  5.000.000  a carico  del  Consorzio  dei  comuni  del  bacino  imbrifero   montano dell'Adda;       6.3 ha previsto che il MIT avrebbe  dovuto  proporre  a  questo Comitato l'assegnazione, alla «variante di Tirano»,  della  quota  di ribassi di gara, non utilizzati per il 2° stralcio della variante  di Morbegno, di cui al precedente punto  6.2,  previa  acquisizione  del formale impegno della regione e degli  enti  locali  a  farsi  carico degli  eventuali  maggiori  costi  del  predetto  2°  stralcio  della variante di Morbegno, che dovessero emergere dopo tale assegnazione;   Vista la nota 8 ottobre 2018, n. 33384, con  la  quale  il  MIT  ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima  seduta  utile di questo Comitato del progetto definitivo dell'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina ss n. 38, lotto  4  -  nodo  di  Tirano  - tratta  A  (svincolo  di  Bianzone-svincolo  La  Ganda)  e  tratta  B (svincolo La Ganda-Campone in Tirano), proponendo  l'assegnazione  di risorse rinvenienti dalle economie del 2 stralcio della  variante  di Morbegno e trasmettendo la relativa istruttoria;   Viste le note 10 ottobre 2018, n.  11371  e  22  ottobre  2018,  n. 12063,  nonche'  il  messaggio  di  posta  elettronica   assunto   al protocollo della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica (DIPE) il 23 ottobre 2018, con il n. 5322, con i  quali  il  suddetto Ministero ha inviato chiarimenti;   Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, in particolare:     1) che, con l'Accordo di programma sottoscritto  il  18  dicembre 2006 da Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  Regione Lombardia,  Provincia  di  Sondrio,  Anas,   Camera   di   commercio, industria, agricoltura e artigianato (CCIAA)  di  Sondrio,  Comunita' montana Valtellina di Morbegno e Comuni di Chiavenna, Sondrio, Tirano e Bormio, la risoluzione del nodo di Tirano e' stata individuata  tra gli interventi prioritari, sono stati  individuati  gli  impegni  dei vari sottoscrittori ed  e'  stata  prevista  la  costituzione  di  un Collegio di vigilanza, con  il  compito,  tra  l'altro,  di  vigilare sull'attuazione dell'Accordo stesso;     2) che, con Protocollo d'intesa sottoscritto il 5  novembre  2007 da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Anas, CCIAA di  Sondrio,  rappresentanti  delle Comunita' montane e dei  comuni  che  hanno  sottoscritto  il  citato Accordo di programma 18 dicembre 2006, nonche'  Comune  di  Morbegno, anche in rappresentanza dei Comuni  di  Cosio  Valtellino,  Traona  e Talamona, Comune di Villa di Tirano e Consorzio dei comuni del Bacino imbrifero montano dell'Adda (Consorzio BIM): sono state  definite  le modalita' tecnico-finanziarie e procedurali per la  risoluzione,  tra l'altro, del nodo di Tirano ed e' stato convenuto di  procedere  allo sviluppo  dell'intero  progetto  del   predetto   nodo,   realizzando prioritariamente le tratte A e B;     3) che il progetto definitivo approvato con la citata delibera n. 29 del 2018 riguarda il lotto 4 - nodo di Tirano, tratta A  (svincolo di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta B (svincolo La Ganda-svincolo Campone  in  Tirano)  e  prevede  la  realizzazione  di un  tracciato principale di circa 6.616 metri che, a partire dall'intersezione  tra l'esistente ss 38 con la rotatoria di  Villa  di  Tirano,  supera  il fiume Adda e lo costeggia in sinistra idraulica fino  alla  rotatoria terminale di Campone;     4)  che  il  soggetto  aggiudicatore  dell'intervento  e'   stato individuato in Anas;     5) che il costo  del  succitato  progetto  definitivo  ammonta  a 143.344.971 euro, al netto dell'I.V.A., cosi' articolati:   ===================================================================== |                    Voci                    |    Importi (euro)    | +============================================+======================+ |Lavori soggetti a ribasso d'asta            |            90.742.108| +--------------------------------------------+----------------------+ |Oneri per la sicurezza e bonifica ordigni   |                      | |bellici non soggetti a ribasso d'asta       |             5.839.389| +--------------------------------------------+----------------------+ |Somme a disposizione                        |            32.325.851| +--------------------------------------------+----------------------+ |Oneri d'investimento di Anas (*)            |            14.437.623| +--------------------------------------------+----------------------+ |                Totale                      |           143.344.971| +--------------------------------------------+----------------------+  (*) Oneri d'investimento calcolati nella misura dell'11,2%, in quanto opera a corrispettivo, com previsto nel Contratto di  programma  Anas 2016-2020.     6) che per il progetto definitivo del nodo  di  Tirano  e'  stato presentato il piano economico-finanziario  sintetico,  nel  quale  e' stata  evidenziata  l'assenza  del  «potenziale  ritorno   economico» derivante dalla  gestione  della  tratta  stradale,  non  soggetta  a pedaggiamento;     7) che il richiamato protocollo d'intesa 5 novembre 2007:       7.1 aveva  individuato  le  risorse,  sia  disponibili  sia  da reperire, per il finanziamento del nodo di  Morbegno  (all'epoca  del costo 195 milioni di euro) e per le succitate tratte A e B  del  nodo di Tirano (all'epoca del costo complessivo di 85 milioni di euro);       7.2 aveva considerato, quali ulteriori risorse da destinare  ai due interventi sopra citati, le «eventuali economie... a  seguito  di ribasso d'asta»,  ipotizzate  nell'ordine  di  35  milioni  di  euro, relative al 1° lotto (variante di Morbegno, dallo svincolo di Fuentes compreso allo svincolo del Tartano compreso), 1° stralcio, tronco  A, oltre  alle  non  quantificate  «eventuali  minori  spese»   relative all'opera e alla quota residua delle risorse  di  cui  al  punto  3.1 della citata delibera di questo Comitato n. 75 del 2006;       7.3 aveva inoltre previsto:         7.3.1 l'impegno della Regione Lombardia ad  individuare,  nei limiti delle disponibilita' di bilancio, risorse  aggiuntive  per  50 milioni di euro;         7.3.2 l'impegno della Provincia di Sondrio a reperire,  anche in concorso  con  altri  soggetti  territorialmente  interessati,  97 milioni di euro, indicativamente ripartiti per 35 milioni di  euro  a carico della stessa provincia e per 62 milioni di euro a  carico  del Consorzio BIM, della CCIAA, dei comuni e delle comunita' montane o di altri soggetti;         7.3.3  l'impegno  del  MIT  ad  assumere  iniziative  per  il finanziamento  di  60  milioni  di  euro  a  carico  dei  fondi   per l'attuazione della legge n. 443 de 2001, subordinatamente  «all'esito positivo  degli  impegni  finanziari   assunti   dagli   altri   enti firmatari»;     8)  che  il  Contratto  di  programma  Anas   2016-2020   riporta l'intervento con  la  denominazione  di  «Accessibilita'  Valtellina: lotto 4° - Stralcio A (Variante d Tirano)» da intendersi quale  somma delle citate tratte A e B, e  imputa  i  finanziamento  del  relativo costo di 143.344.971 euro per:       8.1 88.344.971 euro a carico del Fondo unico di cui  l'art.  1, comma 868, della legge n. 208 del 2015;       8.2 55.000.000 euro a carico di «Enti locali, Regione Lombardia e Convenzione MI 94»;     9) che, con nota assunta al protocollo del MIT il 7  marzo  2018, con il n. 2326, la Regione Lombardia ha attestato che:       9.1 nella riunione del Collegio di vigilanza del  29  settembre 2011 il finanziamento del costo  dell'opera,  allora  stimato  in  85 milioni di euro, era stato ripartito per 50 milioni di euro a  carico del Consorzio BIM, per 5 milioni di  euro  a  carico  della  predetta Provincia di Sondrio e per la quota residua a valere «sulle  economie e sui ribassi  d'asta  dei  singoli  stralci  della  Variante  ss  38 Fuentes-Tartano»;       9.2 a fronte del costo  aggiornato  dell'intervento  (i  citati 143.344.971 di euro) nella riunione del Collegio di vigilanza del  21 febbraio 2018 la copertura finanziaria dell'opera e' stata ridefinita per effetto dell'intervenuta assegnazione  di  cui  al  Contratto  di programma Anas 2016-2020 e delle conferma, da parte  di  Anas,  della quantificazione in 50 milioni euro delle economie  derivanti  dal  2° stralcio della variante di Morbegno, permanendo  in  capo  agli  enti locali  (Provincia   di   Sondrio   e   BIM)   la   parte   rimanente dell'investimento secondo gli impegni gia' assunti;     10) che, con deliberazione 8  marzo  2018,  n.  13,  il  Comitato esecutivo del Consorzio BIM  ha  assunto  l'impegno  di  spesa  di  5 milioni di euro per il  finanziamento  dei  lavori  di  miglioramento dell'accessibilita' alla Valtellina - ss 38 - lotto 4, nodo d Tirano, a valere sul proprio bilancio di previsione 2018 del 2020;     11) che le risorse stanziate per il 2° stralcio della variante di Morbegno ammontavano a 280.122.210,84 euro, a fronte di  un  progetto esecutivo approvato da Anas comprensivo  del  costo  delle  migliorie realizzate in fase di progetto esecutivo, di 220.777.446,94 euro, con conseguenti risorse  disponibili  per  59.344.763,90  euro,  come  di seguito rappresentato: 
                                                     (importi in euro) 
               Parte di provvedimento in formato grafico
     12) che, alla luce  dei  finanziamenti  destinati  al  citato  2° stralcio  della  variante  di  Morbegno  (arrotondati  all'euro),  le disponibilita' residue di tale variante sono determinate come segue: 
                                                    (importi in euro)  
               Parte di provvedimento in formato grafico
     13) che, per quanto riguarda le disponibilita' statali:       13.1 il contributo annuale di 5.601.818 euro per quindici anni, corrispondente al volume d'investimenti di 60 milioni di euro di  cui alle delibere n. 14 del 2008 e n. 21 del  2012,  risulta  disponibile sul  capitolo  7002,  piano  gestionale  25,  del   Ministero   delle infrastrutture e dei trasporti, per le annualita' dal 2019 al 2024;       13.2 il finanziamento di 50.122.000 euro di cui  alla  delibera n.  21  del  2012,  inizialmente  appostato  sul  capitolo  7519  del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e  poi  confluito  nel Fondo  unico,  capitolo  7002,  piano  gestionale  8,  del   medesimo Ministero, al netto di quanto destinato al finanziamento del progetto esecutivo del 2° stralcio  della  variante  di  Morbegno  (39.503.664 euro), e' stato oggetto di tagli di legge per  5.753.430  euro  e  la residua quota disponibile, risulta di 4.864.906 euro;     14) che, pertanto, le risorse ancora disponibili sul 2°  stralcio della variante di Morbegno sono cosi' articolate: 
                                                    (importi in euro)  
               Parte di provvedimento in formato grafico
     15) che, come proposto dal Ministero istruttore, a  valere  sulle disponibilita' sopra citate sono  destinati  al  nodo  di  Tirano  50 milioni di euro, mentre rimangono  destinati  al  2°  stralcio  della variante di Morbegno i restanti  3.591.123  euro,  da  mantenere  nel quadro economico della stessa fino alla fine dei lavori,  i  quali  - alla data del 31  maggio  2018  -  erano  giunti  ad  uno  stadio  di realizzazione del 95,19%;     16) che i 3.591.123 euro che rimangono destinati al  2°  stralcio della variante di Morbegno sono imputati sulle  disponibilita'  nette di provenienza  statale  (17.576.093  euro)  e  che,  pertanto,  tali disponibilita' trasferibili al «nodo di Tirano» sono rideterminate in 13.984.970 euro complessivi;     17)  che   -   tenuto   conto   dell'intervenuta   autorizzazione all'utilizzo mediante erogazione diretta,  invece  che  anticipazione tramite  mutuo,  del  contributo  pluriennale   di   5.601.818   euro (dall'anno 2010 al 2024), disposta con decreto  del  Ministero  delle infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con  il   Ministero dell'economia e delle  finanze,  2  dicembre  2015,  n.  398,  e  del conseguente sviluppo di  disponibilita'  complessive  per  84.027.270 euro, come risulta dallo stesso decreto - per  il  finanziamento  del nodo di Tirano il MIT ha  proposto  di  utilizzare  integralmente  le annualita' 2019 e 2020  del  suddetto  contributo  e  per  i  residui 2.781.334  euro  quota  parte  dell'annualita'  2021   del   medesimo contributo;     18) che, pertanto, le economie del 2° stralcio della variante  di Morbegno trasferibili al nodo di Tirano sono articolate come segue: 
               Parte di provvedimento in formato grafico
     19) che, con nota 14 settembre  2018,  n.  218945,  tenuto  conto della  destinazione  dei  complessivi  50  milioni  di   euro   sopra richiamati per il  finanziamento  del  nodo  di  Tirano,  la  Regione Lombardia ha comunicato che si fara' carico degli eventuali  maggiori costi del 2°  stralcio  della  variante  di  Morbegno  che  dovessero emergere dopo l'approvazione del  progetto  definitivo  del  predetto nodo di Tirano;   Ritenuto di poter deliberare l'assegnazione al nodo di Tirano della sola  quota  di  economie  di  competenza  statale,  prendendo   atto dell'entita' di ulteriori disponibilita' per  complessivi  36.015.030 euro, a valere  sulle  economie  dei  finanziamenti  apportati  dalla Regione Lombardia e dagli Enti locali per la realizzazione del citato 2° stralcio della variante di Morbegno;   Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122 del 2012);   Vista la nota 25 ottobre 2018, n. 5390, predisposta  congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le prescrizioni da riportare nella presente delibera;   Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
                               Delibera: 
   1. Per il finanziamento dell'intervento denominato  «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta «A» (svincolo di  Bianzone-svincolo  La  Ganda)   e   tratta   «B»   (svincolo   La Ganda-Campone in Tirano)», e' autorizzato l'utilizzo  delle  economie relative all'intervento «Accessibilita' Valtellina: ss n. 38 1° lotto -variante  di  Morbegno,  2°  stralcio,  dallo  svincolo   di   Cosio (progressiva km 8+945) allo  svincolo  del  Tartano  (progressiva  km 18+601)».   2. In particolare, tenuto conto dell'intervenuta autorizzazione  di cui al decreto interministeriale 2  dicembre  2015,  n.  398,  citato nella precedente presa d'atto e  concernente  l'erogazione  in  forma diretta del contributo di cui al precedente punto  1,  sono  stornate dal finanziamento  del  richiamato  2°  stralcio  della  variante  di Morbegno  e   sono   destinate   al   finanziamento   dell'intervento «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto  4  -  nodo  di  Tirano, tratta "A" (svincolo di Bianzone-svincolo  La  Ganda)  e  tratta  "B" (svincolo  La  Ganda-Campone  in  Tirano)»  le  seguenti   quote   di contributo: 
                                                     (importi in euro)   ===================================================================== |   anno 2019    |   anno 2020    |   anno 2021   |     Totale      | +================+================+===============+=================+ |   5.601.818    |   5.601.818    |   2.781.334   |   13.984.970    | +----------------+----------------+---------------+-----------------+
   3. Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  comunichera' alla  Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  -  DIPE,  l'avvenuto trasferimento all'intervento «Accessibilita'  Valtellina  ss  n.  38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta "A" (svincolo  di  Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta "B" (svincolo La Ganda-Campone in  Tirano)»  delle risorse statali di cui al precedente punto 2 e  delle  risorse  della Regione Lombardia e degli  altri  enti  finanziatori  del  citato  2° stralcio della variante di Morbegno fino a  concorrenza  dell'importo di 36.015.030 riportato nella precedente presa d'atto.   4.  Sono  confermate  le   disposizioni   relative   all'intervento «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto  4  -  nodo  di  Tirano, tratta  A  (svincolo  di  Bianzone-svincolo  La  Ganda)  e  tratta  B (svincolo La Ganda-Campone in Tirano)» di cui alla delibera di questo   Comitato n. 29  del  2018,  meglio  individuata  in  premessa,  non modificate con la presente delibera, cosi' come le altre prescrizioni non in contrasto con la presente delibera. 
     Roma, 25 ottobre 2018 
                                                  Il Presidente: Conte   Il segretario: Giorgetti 
  Registrato alla Corte dei conti il 7 gennaio 2019  Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n. 2     |