IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei ministri per la programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni, e visti in particolare: 1. l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 2. l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 3. l'art. 214, comma 2, lettera d) e f), in base al quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto; 4. l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006; 5. l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che: 5.1 lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore; 5.2 per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione d'impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente; 5.3 le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti; Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma 11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002 - supplemento ordinario, con la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge n. 443 del 2001, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che all'allegato 1 prevede, nell'ambito del «Corridoio plurimodale padano», tra gli interventi relativi ai «Sistemi stradali ed autostradali», l'infrastruttura denominata «Accessibilita' Valtellina» e all'allegato 2 riporta, tra gli interventi della Regione Lombardia, alla voce «Corridoi autostradali e stradali», gli interventi relativi all'«Accessibilita' Valtellina», tra i quali figura il «potenziamento ss 36, ss 38 e ss 39»; Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 2015 - supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2013, che include, nella «Tabella 0 programma delle infrastrutture strategiche», nell'ambito dell'infrastruttura «Accessibilita' stradale Valtellina», l'intervento ss 38 Stelvio - 4° lotto Tirano «Stazzona-Lovero»; Visto il decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, e successive modificazioni, che, all'art. 11, comma 5, ha trasferito, a decorrere dal 1° ottobre 2012, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le funzioni di concedente - di cui all'art. 36 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni - precedentemente affidate ad Anas S.p.a. (Anas); Visto il decreto 1° ottobre 2012, n. 341, con il quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha istituito, nell'ambito del Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali e il personale, la «Struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali» (SVCA), con il compito di svolgere le funzioni di concedente; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 72, che all'art. 5 riporta, fra le direzioni generali del Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici del suddetto Ministero, la Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali, con il compito, tra l'altro, di svolgere le funzioni di concedente della rete stradale e della rete autostradale in concessione; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la Struttura tecnica di missione, istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle competenti direzioni generali del Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, ha istituito presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato; Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare: 1. le delibere 27 dicembre 2002, n. 143, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003 e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici relativi a progetti d'investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», che, all'art. 11, ha disposto che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP; 3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, ha definito le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»; Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi finanziari e visti, in particolare: 1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016; 2. la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che - ai sensi del comma 3 del richiamato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e con errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice Antimafia», e successive modificazioni; Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (CCASIIP), ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO; Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), che all'art. 1, comma 868, ha previsto, per migliorare la capacita' di programmazione e di spesa per investimenti di Anas e per garantire un flusso di risorse in linea con le esigenze finanziarie, che a decorrere dal 1° gennaio 2016 le risorse iscritte nel bilancio dello Stato, a qualunque titolo destinate alla predetta Anas, confluiscono in un apposito fondo da iscrivere nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (cosiddetto «fondo unico»); Viste: 1. la delibera 2 dicembre 2005, n. 151, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 2006, con la quale questo Comitato, fra l'altro, ha approvato il progetto definitivo dell'intervento «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38 - lotto 1 - variante di Morbegno, dallo svincolo di Fuentes (compreso) allo svincolo del Tartano (compreso)», del costo di 279,951 milioni di euro, finanziato per complessivi 140 milioni di euro dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Sondrio e da Anas, soggetto aggiudicatore; 2. la delibera 29 marzo 2006, n. 75, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 197 del 2006, con la quale questo Comitato, tra l'altro, ha previsto, al punto 3.1, il finanziamento del 1° lotto della variante di Morbegno e la destinazione alla «variante di Tirano» delle economie di gara e di quelle derivanti dall'esecuzione dei lavori della variante di Morbegno, previa ricognizione delle risorse gia' destinate all'opera e su presentazione del piano economico-finanziario; 3. la delibera 31 gennaio 2008, n. 14, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 217 del 2008, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato: 3.1 ha disposto la variante al progetto definitivo dell'intervento «Accessibilita' Valtellina: ss n. 38 1° lotto - variante di Morbegno», relativa al 2° stralcio, dallo svincolo di Cosio allo svincolo del Tartano, prevedendo che il relativo progetto definitivo avrebbe dovuto essere approvato da questo Comitato stesso; 3.2 ha assegnato programmaticamente al suddetto 2° stralcio un contributo quindicennale di euro 5.601.818 annui, suscettibile di sviluppare un volume d'investimenti di 60 milioni di euro, a carico delle risorse di cui all'art. 2, comma 257, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), prevedendo che l'assegnazione definitiva sarebbe stata disposta in sede di approvazione del relativo progetto definitivo; 4. la delibera 23 marzo 2012, n. 21, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 120 del 2012, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato: 4.1 ha approvato il progetto definitivo dell'intervento «Accessibilita' Valtellina: ss n. 38 1° lotto - variante di Morbegno», 2° stralcio, assegnando definitivamente il contributo quindicennale di 5.601.818 euro, attribuito programmaticamente con la succitata delibera n. 14 del 2008; 4.2 ha assegnato ulteriori 50,122 milioni di euro, a valere sulle risorse di cui all'art. 32, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni; 4.3 ha autorizzato Anas ad utilizzare i futuri ribassi di gara, previa comunicazione a questo Comitato del relativo ammontare, fino a un importo massimo di 13,599 milioni di euro, per integrare alcune voci del quadro economico del progetto definitivo; 5. la delibera 11 luglio 2012, n. 74, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 2012, con la quale questo Comitato, per l'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina: ss n. 38 - 1° lotto - variante di Morbegno, 2° stralcio (dallo svincolo di Cosio allo svincolo del Tartano)», ha preso atto dell'intenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di: 5.1 autorizzare Anas ad utilizzare quota parte dei futuri ribassi, quantificati a valle della gara ed eccedenti l'importo massimo di 13,599 milioni di euro, di cui alla richiamata delibera n. 21 del 2012, per il citato 2° stralcio della variante di Morbegno; 5.2 proporre l'assegnazione della quota residua delle citate economie di gara non utilizzate per il 2° stralcio della variante di Morbegno alla «variante di Tirano», in sede di approvazione del relativo progetto definitivo, subordinatamente alla previa acquisizione del formale impegno della regione e degli enti locali a farsi carico degli eventuali maggiori costi del 2° stralcio della variante di Morbegno, che dovessero emergere dopo tale approvazione; 6. la delibera 21 marzo 2018, n. 29, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 237 del 2018, con la quale questo Comitato: 6.1 ha approvato il progetto definitivo dell'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta A (svincolo di Bianzonesvincolo La Ganda) e tratta B (svincolo La Ganda-Campone in Tirano)»; 6.2 ha preso atto che il relativo finanziamento era imputato per euro 88.344.971 a carico del Contratto di programma Anas 2016-2020, per euro 50.000.000 a carico delle economie dell'intervento relativo alla variante di Morbegno di cui alla delibera di questo Comitato n. 75 del 2006 e per euro 5.000.000 a carico del Consorzio dei comuni del bacino imbrifero montano dell'Adda; 6.3 ha previsto che il MIT avrebbe dovuto proporre a questo Comitato l'assegnazione, alla «variante di Tirano», della quota di ribassi di gara, non utilizzati per il 2° stralcio della variante di Morbegno, di cui al precedente punto 6.2, previa acquisizione del formale impegno della regione e degli enti locali a farsi carico degli eventuali maggiori costi del predetto 2° stralcio della variante di Morbegno, che dovessero emergere dopo tale assegnazione; Vista la nota 8 ottobre 2018, n. 33384, con la quale il MIT ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato del progetto definitivo dell'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano - tratta A (svincolo di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta B (svincolo La Ganda-Campone in Tirano), proponendo l'assegnazione di risorse rinvenienti dalle economie del 2 stralcio della variante di Morbegno e trasmettendo la relativa istruttoria; Viste le note 10 ottobre 2018, n. 11371 e 22 ottobre 2018, n. 12063, nonche' il messaggio di posta elettronica assunto al protocollo della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) il 23 ottobre 2018, con il n. 5322, con i quali il suddetto Ministero ha inviato chiarimenti; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e, in particolare: 1) che, con l'Accordo di programma sottoscritto il 18 dicembre 2006 da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Anas, Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato (CCIAA) di Sondrio, Comunita' montana Valtellina di Morbegno e Comuni di Chiavenna, Sondrio, Tirano e Bormio, la risoluzione del nodo di Tirano e' stata individuata tra gli interventi prioritari, sono stati individuati gli impegni dei vari sottoscrittori ed e' stata prevista la costituzione di un Collegio di vigilanza, con il compito, tra l'altro, di vigilare sull'attuazione dell'Accordo stesso; 2) che, con Protocollo d'intesa sottoscritto il 5 novembre 2007 da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Anas, CCIAA di Sondrio, rappresentanti delle Comunita' montane e dei comuni che hanno sottoscritto il citato Accordo di programma 18 dicembre 2006, nonche' Comune di Morbegno, anche in rappresentanza dei Comuni di Cosio Valtellino, Traona e Talamona, Comune di Villa di Tirano e Consorzio dei comuni del Bacino imbrifero montano dell'Adda (Consorzio BIM): sono state definite le modalita' tecnico-finanziarie e procedurali per la risoluzione, tra l'altro, del nodo di Tirano ed e' stato convenuto di procedere allo sviluppo dell'intero progetto del predetto nodo, realizzando prioritariamente le tratte A e B; 3) che il progetto definitivo approvato con la citata delibera n. 29 del 2018 riguarda il lotto 4 - nodo di Tirano, tratta A (svincolo di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta B (svincolo La Ganda-svincolo Campone in Tirano) e prevede la realizzazione di un tracciato principale di circa 6.616 metri che, a partire dall'intersezione tra l'esistente ss 38 con la rotatoria di Villa di Tirano, supera il fiume Adda e lo costeggia in sinistra idraulica fino alla rotatoria terminale di Campone; 4) che il soggetto aggiudicatore dell'intervento e' stato individuato in Anas; 5) che il costo del succitato progetto definitivo ammonta a 143.344.971 euro, al netto dell'I.V.A., cosi' articolati: ===================================================================== | Voci | Importi (euro) | +============================================+======================+ |Lavori soggetti a ribasso d'asta | 90.742.108| +--------------------------------------------+----------------------+ |Oneri per la sicurezza e bonifica ordigni | | |bellici non soggetti a ribasso d'asta | 5.839.389| +--------------------------------------------+----------------------+ |Somme a disposizione | 32.325.851| +--------------------------------------------+----------------------+ |Oneri d'investimento di Anas (*) | 14.437.623| +--------------------------------------------+----------------------+ | Totale | 143.344.971| +--------------------------------------------+----------------------+ (*) Oneri d'investimento calcolati nella misura dell'11,2%, in quanto opera a corrispettivo, com previsto nel Contratto di programma Anas 2016-2020. 6) che per il progetto definitivo del nodo di Tirano e' stato presentato il piano economico-finanziario sintetico, nel quale e' stata evidenziata l'assenza del «potenziale ritorno economico» derivante dalla gestione della tratta stradale, non soggetta a pedaggiamento; 7) che il richiamato protocollo d'intesa 5 novembre 2007: 7.1 aveva individuato le risorse, sia disponibili sia da reperire, per il finanziamento del nodo di Morbegno (all'epoca del costo 195 milioni di euro) e per le succitate tratte A e B del nodo di Tirano (all'epoca del costo complessivo di 85 milioni di euro); 7.2 aveva considerato, quali ulteriori risorse da destinare ai due interventi sopra citati, le «eventuali economie... a seguito di ribasso d'asta», ipotizzate nell'ordine di 35 milioni di euro, relative al 1° lotto (variante di Morbegno, dallo svincolo di Fuentes compreso allo svincolo del Tartano compreso), 1° stralcio, tronco A, oltre alle non quantificate «eventuali minori spese» relative all'opera e alla quota residua delle risorse di cui al punto 3.1 della citata delibera di questo Comitato n. 75 del 2006; 7.3 aveva inoltre previsto: 7.3.1 l'impegno della Regione Lombardia ad individuare, nei limiti delle disponibilita' di bilancio, risorse aggiuntive per 50 milioni di euro; 7.3.2 l'impegno della Provincia di Sondrio a reperire, anche in concorso con altri soggetti territorialmente interessati, 97 milioni di euro, indicativamente ripartiti per 35 milioni di euro a carico della stessa provincia e per 62 milioni di euro a carico del Consorzio BIM, della CCIAA, dei comuni e delle comunita' montane o di altri soggetti; 7.3.3 l'impegno del MIT ad assumere iniziative per il finanziamento di 60 milioni di euro a carico dei fondi per l'attuazione della legge n. 443 de 2001, subordinatamente «all'esito positivo degli impegni finanziari assunti dagli altri enti firmatari»; 8) che il Contratto di programma Anas 2016-2020 riporta l'intervento con la denominazione di «Accessibilita' Valtellina: lotto 4° - Stralcio A (Variante d Tirano)» da intendersi quale somma delle citate tratte A e B, e imputa i finanziamento del relativo costo di 143.344.971 euro per: 8.1 88.344.971 euro a carico del Fondo unico di cui l'art. 1, comma 868, della legge n. 208 del 2015; 8.2 55.000.000 euro a carico di «Enti locali, Regione Lombardia e Convenzione MI 94»; 9) che, con nota assunta al protocollo del MIT il 7 marzo 2018, con il n. 2326, la Regione Lombardia ha attestato che: 9.1 nella riunione del Collegio di vigilanza del 29 settembre 2011 il finanziamento del costo dell'opera, allora stimato in 85 milioni di euro, era stato ripartito per 50 milioni di euro a carico del Consorzio BIM, per 5 milioni di euro a carico della predetta Provincia di Sondrio e per la quota residua a valere «sulle economie e sui ribassi d'asta dei singoli stralci della Variante ss 38 Fuentes-Tartano»; 9.2 a fronte del costo aggiornato dell'intervento (i citati 143.344.971 di euro) nella riunione del Collegio di vigilanza del 21 febbraio 2018 la copertura finanziaria dell'opera e' stata ridefinita per effetto dell'intervenuta assegnazione di cui al Contratto di programma Anas 2016-2020 e delle conferma, da parte di Anas, della quantificazione in 50 milioni euro delle economie derivanti dal 2° stralcio della variante di Morbegno, permanendo in capo agli enti locali (Provincia di Sondrio e BIM) la parte rimanente dell'investimento secondo gli impegni gia' assunti; 10) che, con deliberazione 8 marzo 2018, n. 13, il Comitato esecutivo del Consorzio BIM ha assunto l'impegno di spesa di 5 milioni di euro per il finanziamento dei lavori di miglioramento dell'accessibilita' alla Valtellina - ss 38 - lotto 4, nodo d Tirano, a valere sul proprio bilancio di previsione 2018 del 2020; 11) che le risorse stanziate per il 2° stralcio della variante di Morbegno ammontavano a 280.122.210,84 euro, a fronte di un progetto esecutivo approvato da Anas comprensivo del costo delle migliorie realizzate in fase di progetto esecutivo, di 220.777.446,94 euro, con conseguenti risorse disponibili per 59.344.763,90 euro, come di seguito rappresentato:
(importi in euro)
Parte di provvedimento in formato grafico
12) che, alla luce dei finanziamenti destinati al citato 2° stralcio della variante di Morbegno (arrotondati all'euro), le disponibilita' residue di tale variante sono determinate come segue:
(importi in euro)
Parte di provvedimento in formato grafico
13) che, per quanto riguarda le disponibilita' statali: 13.1 il contributo annuale di 5.601.818 euro per quindici anni, corrispondente al volume d'investimenti di 60 milioni di euro di cui alle delibere n. 14 del 2008 e n. 21 del 2012, risulta disponibile sul capitolo 7002, piano gestionale 25, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per le annualita' dal 2019 al 2024; 13.2 il finanziamento di 50.122.000 euro di cui alla delibera n. 21 del 2012, inizialmente appostato sul capitolo 7519 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e poi confluito nel Fondo unico, capitolo 7002, piano gestionale 8, del medesimo Ministero, al netto di quanto destinato al finanziamento del progetto esecutivo del 2° stralcio della variante di Morbegno (39.503.664 euro), e' stato oggetto di tagli di legge per 5.753.430 euro e la residua quota disponibile, risulta di 4.864.906 euro; 14) che, pertanto, le risorse ancora disponibili sul 2° stralcio della variante di Morbegno sono cosi' articolate:
(importi in euro)
Parte di provvedimento in formato grafico
15) che, come proposto dal Ministero istruttore, a valere sulle disponibilita' sopra citate sono destinati al nodo di Tirano 50 milioni di euro, mentre rimangono destinati al 2° stralcio della variante di Morbegno i restanti 3.591.123 euro, da mantenere nel quadro economico della stessa fino alla fine dei lavori, i quali - alla data del 31 maggio 2018 - erano giunti ad uno stadio di realizzazione del 95,19%; 16) che i 3.591.123 euro che rimangono destinati al 2° stralcio della variante di Morbegno sono imputati sulle disponibilita' nette di provenienza statale (17.576.093 euro) e che, pertanto, tali disponibilita' trasferibili al «nodo di Tirano» sono rideterminate in 13.984.970 euro complessivi; 17) che - tenuto conto dell'intervenuta autorizzazione all'utilizzo mediante erogazione diretta, invece che anticipazione tramite mutuo, del contributo pluriennale di 5.601.818 euro (dall'anno 2010 al 2024), disposta con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, 2 dicembre 2015, n. 398, e del conseguente sviluppo di disponibilita' complessive per 84.027.270 euro, come risulta dallo stesso decreto - per il finanziamento del nodo di Tirano il MIT ha proposto di utilizzare integralmente le annualita' 2019 e 2020 del suddetto contributo e per i residui 2.781.334 euro quota parte dell'annualita' 2021 del medesimo contributo; 18) che, pertanto, le economie del 2° stralcio della variante di Morbegno trasferibili al nodo di Tirano sono articolate come segue:
Parte di provvedimento in formato grafico
19) che, con nota 14 settembre 2018, n. 218945, tenuto conto della destinazione dei complessivi 50 milioni di euro sopra richiamati per il finanziamento del nodo di Tirano, la Regione Lombardia ha comunicato che si fara' carico degli eventuali maggiori costi del 2° stralcio della variante di Morbegno che dovessero emergere dopo l'approvazione del progetto definitivo del predetto nodo di Tirano; Ritenuto di poter deliberare l'assegnazione al nodo di Tirano della sola quota di economie di competenza statale, prendendo atto dell'entita' di ulteriori disponibilita' per complessivi 36.015.030 euro, a valere sulle economie dei finanziamenti apportati dalla Regione Lombardia e dagli Enti locali per la realizzazione del citato 2° stralcio della variante di Morbegno; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122 del 2012); Vista la nota 25 ottobre 2018, n. 5390, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Delibera:
1. Per il finanziamento dell'intervento denominato «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta «A» (svincolo di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta «B» (svincolo La Ganda-Campone in Tirano)», e' autorizzato l'utilizzo delle economie relative all'intervento «Accessibilita' Valtellina: ss n. 38 1° lotto -variante di Morbegno, 2° stralcio, dallo svincolo di Cosio (progressiva km 8+945) allo svincolo del Tartano (progressiva km 18+601)». 2. In particolare, tenuto conto dell'intervenuta autorizzazione di cui al decreto interministeriale 2 dicembre 2015, n. 398, citato nella precedente presa d'atto e concernente l'erogazione in forma diretta del contributo di cui al precedente punto 1, sono stornate dal finanziamento del richiamato 2° stralcio della variante di Morbegno e sono destinate al finanziamento dell'intervento «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta "A" (svincolo di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta "B" (svincolo La Ganda-Campone in Tirano)» le seguenti quote di contributo:
(importi in euro) ===================================================================== | anno 2019 | anno 2020 | anno 2021 | Totale | +================+================+===============+=================+ | 5.601.818 | 5.601.818 | 2.781.334 | 13.984.970 | +----------------+----------------+---------------+-----------------+
3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti comunichera' alla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE, l'avvenuto trasferimento all'intervento «Accessibilita' Valtellina ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta "A" (svincolo di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta "B" (svincolo La Ganda-Campone in Tirano)» delle risorse statali di cui al precedente punto 2 e delle risorse della Regione Lombardia e degli altri enti finanziatori del citato 2° stralcio della variante di Morbegno fino a concorrenza dell'importo di 36.015.030 riportato nella precedente presa d'atto. 4. Sono confermate le disposizioni relative all'intervento «Accessibilita' Valtellina - ss n. 38, lotto 4 - nodo di Tirano, tratta A (svincolo di Bianzone-svincolo La Ganda) e tratta B (svincolo La Ganda-Campone in Tirano)» di cui alla delibera di questo Comitato n. 29 del 2018, meglio individuata in premessa, non modificate con la presente delibera, cosi' come le altre prescrizioni non in contrasto con la presente delibera.
Roma, 25 ottobre 2018
Il Presidente: Conte Il segretario: Giorgetti
Registrato alla Corte dei conti il 7 gennaio 2019 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 2 |