Gazzetta n. 17 del 21 gennaio 2019 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 25 ottobre 2018
Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone. Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio e rettifica del punto 1 della delibera n. 41 del 2018. (CUP B51B06000390001 relativamente al corridoio intermodale Roma-Latina) - (CUP B21B06000520001 relativamente al collegamento autostradale Cisterna-Valmontone). (Delibera n. 44/2018).



IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, concernente «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato;
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modificazioni, e visti in particolare:
1. l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti;
2. l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea;
3. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto;
4. l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti ed i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti ed i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
5. l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che:
5.1. lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore;
5.2. per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente;
5.3. le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti;
Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma 11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le disposizioni del decreto legislativo n. 163 del 2006;
Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge n. 443 del 2001, ha approvato il 1° programma delle infrastrutture strategiche, che nell'allegato 1 include, nell'ambito del «Corridoio plurimodale Tirrenico-Nord Europa», alla voce «Sistemi stradali e autostradali», l'infrastruttura «Pontina-A12-Appia»;
Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 2015, supplemento ordinario, con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF) 2013, che include, nella «Tabella 0 Programma delle infrastrutture strategiche», nell'ambito del «Corridoio plurimodale Tirrenico Nord Europa», l'infrastruttura «Pontina-A12-Appia e bretella Cisterna», comprensiva, tra l'altro, dei tre interventi «Collegamento A12-Roma (Tor de' Cenci)», «Corridoio intermodale integrato Pontino Roma-Latina» e «Cisterna-Valmontone e opere connesse»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, e successive modificazioni, concernente il «Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilita'»;
Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il MIT e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche;
Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la Struttura tecnica di missione, istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle competenti Direzioni generali del Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto;
Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che, all'art. 1, comma 5, ha istituito presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato;
Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto (CUP) e, in particolare:
1. le delibere 27 dicembre 2002, n. 143, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003 e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP;
3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»;
Vista la normativa vigente in tema di controllo dei flussi finanziari e visti, in particolare:
1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016;
2. la delibera 28 gennaio 2015, n. 15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e con errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011;
Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice Antimafia» e successive modificazioni;
Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016;
Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Visto l'art. n. 194 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che dispone i controlli antimafia da mettere in atto in caso di affidamento della realizzazione dell'opera tramite concessionario o contraente generale;
Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari (CCASIIP), ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del pre-vigente CCASGO;
Viste le delibere 29 settembre 2004, n. 50, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 151 del 2005, 2 aprile 2008, n. 55, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 189 del 2008, 18 novembre 2010, n. 88, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 2011, supplemento ordinario, 2 agosto 2013, n. 51, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 2 del 2014, e 26 aprile 2018, n. 41, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 181 del 2018, con le quali questo Comitato ha assunto decisioni o adottato provvedimenti concernenti l'intervento ed i cui contenuti si intendono qui integralmente richiamati;
Viste, in particolare:
la citata delibera n. 88 del 2010, con la quale questo Comitato ha approvato, fra l'altro, il progetto definitivo della tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave), comprensiva delle relative complanari, della tratta autostradale Cisterna-Valmontone e delle relative opere connesse, e ha confermato i contributi complessivamente assegnati con la delibera n. 50 del 2004;
la citata delibera n. 51 del 2013, con la quale questo Comitato, fra le altre decisioni assunte, ha reiterato il vincolo preordinato all'esproprio sulle aree e sugli immobili relativi al «Collegamento A12 (Roma-Civitavecchia)-Roma (Tor de' Cenci), dal km 5+400 a Roma (Tor de' Cenci)», apposto con la delibera n. 50 del 2004, e determinato il limite di spesa dell'intero intervento «Completamento corridoio tirrenico meridionale A12-Appia e bretella autostradale Cisterna-Valmontone» in 2.728,7 milioni di euro (al netto dell'IVA);
1. la citata delibera n. 41 del 2018, con la quale questo Comitato:
1.1. ha disposto la proroga di due anni del termine per l'adozione dei decreti di esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilita' apposta con la delibera n. 88 del 2010 per gli interventi: tratta autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) comprensivo di complanari, tratta Cisterna-Valmontone e relative opere connesse, indicate in «tangenziale di Labico», «asse secondario tra la Strada Regionale Ariana e la Strada Provinciale Artena-Cori» e «tangenziale di Latina»;
1.2. ha subordinato l'efficacia della stessa delibera alla condizione che non pervenissero, nei termini di legge, osservazioni da parte dei soggetti cui e' stato notificato l'avvio del procedimento di proroga della dichiarazione di pubblica utilita', valutate ostative dal Ministero delle infrastrutture e trasporti;
1.3. ha previsto:
1.3.1. che eventuali incrementi del costo degli espropri saranno posti a carico del soggetto aggiudicatore dell'intervento;
1.3.2. che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' dare comunicazione a questo Comitato della conclusione del contenzioso in essere - aggiornando il cronoprogramma degli interventi, il quadro economico e di ogni eventuale ulteriore informazione ritenuta utile, fra cui l'esatto stato progettuale di ogni singolo intervento - e dell'avvenuta stipula e approvazione della convenzione di concessione, trasmettendone copia alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE);
Vista la nota 26 luglio 2018, n. 24066, con la quale il Capo di Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha richiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato dell'argomento «Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone - reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio» e ha trasmesso la relativa documentazione istruttoria;
Viste le note 30 luglio 2018, n. 8137, 26 settembre 2018, n. 10422 e n. 10434, e 24 ottobre 2018, n. 12233, nonche' la comunicazione trasmessa con posta elettronica il 3 ottobre 2018, assunta al protocollo DIPE l'8 ottobre 2018, con il n. 5014, con le quali il suddetto Ministero ha trasmesso documentazione integrativa;
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal MIT ed in particolare, sotto l'aspetto tecnico-procedurale:
1. che l'intervento e' costituito da un sistema autostradale, per una lunghezza di circa 100 km, e dalle relative opere connesse di una lunghezza di circa 56 km, suddiviso nelle seguenti opere principali: asse Roma-Latina, articolato tra collegamento autostradale interconnessione A12-Roma (Tor de' Cenci) e collegamento autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave), cui si aggiunge il collegamento autostradale Cisterna-Valmontone;
2. che tra i progetti preliminari approvati e per i quali occorre reiterare il vincolo preordinato all'esproprio non rientra l'opera «SP Borgo Piave-Foce Verde», per un refuso indicata in una mappa inserita nella suddetta istruttoria, e che tale opera dovra' essere, invece, realizzata da parte del concessionario dell'intervento, per assolvere le prescrizioni da 103 a 105 di cui alla richiamata delibera n. 88 del 2010;
3. che il 3 agosto 2018 era il termine entro il quale andavano approvati prima della scadenza del relativo vincolo preordinato all'esproprio i progetti definitivi delle opere connesse «tangenziale di Latina» e «asse viario di collegamento tra Velletri e la SP «Velletri-Cori», nonche' dei miglioramenti funzionali delle viabilita' esistenti «via dei Giardini (dallo svincolo di Aprilia sud alla SR Nettunense)», «via Apriliana (tra lo svincolo di Aprilia nord e la stazione di Campoleone di Latina)» e «la SP Velletri-Cori (tra il nuovo asse di collegamento con Velletri e la tangenziale di Lariano)»;
4. che la mancata approvazione, entro il suddetto termine del 3 agosto 2018, dei progetti definitivi delle sopra richiamate opere connesse ha comportato la scadenza del relativo vincolo preordinato all'esproprio, apposto con la delibera n. 88 del 2010, che ha approvato i progetti preliminari delle predette opere connesse;
5. che con nota 1° marzo 2018, n. 30, integrata con nota 6 aprile 2018, n. 81, il soggetto aggiudicatore Autostrade del Lazio S.p.a. (ADL) ha trasmesso al MIT un'istanza motivata di proroga dei termini della dichiarazione di pubblica utilita' per gli interventi i cui progetti definitivi erano stati approvati con la citata delibera n. 88 del 2010, segnalando anche la necessita' di procedere alla reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio per gli ulteriori interventi di cui al precedente punto 3);
6. che le motivazioni della richiesta di reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio sono riconducibili al perdurante contenzioso sull'aggiudicazione della concessione di progettazione, realizzazione e gestione dell'opera, che preclude la stipula del contratto di concessione e il successivo sviluppo, da parte del soggetto affidatario della citata concessione, della progettazione definitiva delle opere i cui progetti preliminari sono stati approvati con la richiamata delibera n. 88 del 2010;
7. che, con nota 23 aprile 2018, n. 94, il soggetto aggiudicatore ha comunicato al suddetto Ministero di aver provveduto alla pubblicazione dell'avviso di avvio del procedimento per la proroga dell'efficacia della dichiarazione di pubblica utilita' inerente parte dell'intervento denominato «Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone» nonche' per il reitero del vincolo preordinato all'esproprio inerente altra parte dell'intervento;
8. che, in particolare, il suddetto avviso e' stato pubblicato sui siti Internet della Regione Lazio e di ADL in data 17 aprile 2018 nonche' sul quotidiano a tiratura nazionale Corriere della Sera e sul quotidiano a tiratura locale Il Messaggero - edizione di Latina in data 21 aprile 2018;
9. che con nota 18 maggio 2018, n. 293250, assunta a protocollo dal MIT nella stessa data, con il n. 5121, il Presidente della Regione Lazio ha espresso parere favorevole alla reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio inerente i progetti preliminari approvati con la richiamata delibera n. 88 del 2010;
10. che, con note 20 luglio 2018, n. 174, e 12 settembre 2018, n. 193, la ADL S.p.a., con riferimento alle osservazioni pervenute nei termini di legge da parte dei soggetti cui e' stato notificato l'avvio della procedura espropriativa, ha comunicato di non ritenerle ostative al proseguimento dell'iter per il reitero del vincolo preordinato all'esproprio e per la proroga della pubblica utilita';
11. che alla luce di quanto sopra con la citata nota 26 settembre 2018, n. 10434, il MIT ha comunicato di aver soddisfatto la richiesta di cui alla delibera n. 41 del 2018, punto 2, relativa alla efficacia della delibera stessa e meglio richiamata in premessa;
12. che il soggetto aggiudicatore ha dichiarato che «il quadro economico e il dettaglio relativo alla voce espropri sono ancora quelli a base di gara, non essendo intervenuta la contrattualizzazione dell'affidamento» per i motivi sopra esposti;
13. che il soggetto aggiudicatore ha altresi' dichiarato, con riferimento - tra l'altro - alla reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio, che lo schema di convenzione posto a base di gara e accettato dai concorrenti prevede che «l'espropriazione e le occupazioni di terreni strettamente necessarie per la realizzazione delle opere di competenza del concessionario saranno effettuate a cura e spese del concessionario stesso» e che le autorizzazioni tecnico-ambientali relative ai progetti preliminari sono ancora efficaci;
Preso atto delle risultanze della citata istruttoria sotto l'aspetto attuativo e in particolare:
1. che il soggetto aggiudicatore e' confermato in Autostrade del Lazio S.p.a. (ADL);
2. che il 10 aprile 2014 ADL ha inviato la lettera di invito ai concorrenti precedentemente pre-qualificati ai fini dell'affidamento della concessione di progettazione, realizzazione e gestione dell'opera all'esame;
3. che il 6 luglio 2016 la gara si e' conclusa con l'aggiudicazione in favore del Consorzio stabile SIS S.c.p.a., resa efficace, a valle delle verifiche di legge, con la delibera di ADL del 19 dicembre 2016;
4. che l'associazione temporanea d'imprese (ATI) con capogruppo Salini-Impregilo ha proposto ricorso avverso l'aggiudicazione definitiva, ricorso respinto dal tribunale amministrativo regionale Lazio con sentenza n. 4001/2017 del 29 marzo 2017;
5. che la suddetta ATI ha promosso giudizio di appello al Consiglio di Stato e che con sentenza del 26 luglio 2018, pubblicata il 13 settembre 2018 e quindi non ancora passata in giudicato, il predetto Consiglio ha deciso «l'annullamento in parte qua della lettera di invito e l'obbligo per l'Amministrazione di rinnovare la gara a partire da tale segmento risultato illegittimo»;
6. che il perdurare del contenzioso concernente l'aggiudicazione definitiva della gara per l'affidamento della concessione relativa a progettazione, realizzazione e gestione delle opere non ha reso possibile l'avvio delle progettazioni definitive ne' la realizzazione degli interventi;
7. l'art. 18, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 9 agosto 2013, n. 98 prevede che «le risorse gia' assegnate con la delibera CIPE n. 88 del 2010 al «Corridoio tirrenico meridionale A12-Appia e bretella autostradale Cisterna Valmontone» sono indistintamente utilizzabili per i lotti in cui e' articolata l'opera e che l'opera, interamente messa a gara, puo' essere realizzata e finanziata per lotti funzionali, senza alcun obbligo del concedente nei confronti del concessionario al finanziamento delle tratte non coperte ove nei tre anni successivi all'aggiudicazione non vengano reperite le risorse necessarie»;
8. che l'istruttoria da' conto dei CUP attribuiti, chiusi o cancellati per le varie tratte in cui l'intervento complessivo si articola e che, in particolare, risultano ora attivi i seguenti CUP:
8.1. B21B06000520001, assegnato al collegamento autostradale Cisterna-Valmontone ed ai connessi assi stradali di viabilita' secondaria di adduzione;
8.2. B51B06000390001, assegnato al collegamento autostradale Roma (Tor de' Cenci)-Latina (Borgo Piave) ed ai connessi assi stradali di viabilita' secondaria di adduzione;
8.3. B91B06000530001, assegnato al collegamento autostradale A12-Roma (Tor de' Cenci);
Preso atto delle risultanze della citata istruttoria sotto l'aspetto finanziario ed in particolare:
1. che l'importo complessivo del corridoio intermodale A12- Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave) e del collegamento autostradale Cisterna-Valmontone e' stato fissato dalla delibera n. 88 del 2010 in € 2.728.654.821,99 - IVA esclusa, di cui € 1.999.220.416,05 per lavori e oneri per la sicurezza e € 729.434.405,94 per somme a disposizione;
2. che, nell'ambito delle somme a disposizione del quadro economico, la spesa prevista per «acquisizione di aree ed immobili (espropri), comprese spese tecniche e atti amministrativi», ammonta a € 389.347.712,33;
3. che il finanziamento del costo del sistema autostradale di cui sopra, da realizzare in regime di concessione di progettazione, realizzazione e gestione, sara' assicurato da un contributo pubblico fino al limite del 40 per cento dell'importo dell'investimento e per la rimanente quota da risorse private apportate dal concessionario;
4. che, come specificato nelle delibere n. 51 del 2013 e n. 41 del 2018, le risorse pubbliche assegnate all'intervento ammontano a complessivi 468,077 milioni di euro, cosi' articolati:
4.1. 68,477 milioni di euro quale contributo derivante dai limiti d'impegno quindicennali di 6,267 milioni di euro all'anno, con decorrenza dall'anno 2005, per i quali la Regione Lazio ha stipulato con la Cassa depositi e prestiti, nel novembre 2006, un mutuo dell'importo di 68,477 milioni di euro;
4.2. 356,325 milioni di euro quale contributo derivante dalla sommatoria dei limiti d'impegno quindicennali di 23,755 milioni di euro all'anno, con decorrenza dall'anno 2006, utilizzo autorizzato dal decreto interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze n. 1004 del 2010;
4.3. 43,275 milioni di euro quale contributo derivante dalla sommatoria dei limiti d'impegno quindicennali di 2,885 milioni di euro all'anno, con decorrenza dall'anno 2006, utilizzo autorizzato dal decreto interministeriale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze n. 1003 del 2010;
5. che, con riferimento alle suddette risorse, con nota 7 maggio 2018, n. 7339, la Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali del MIT ha fornito il quadro delle disponibilita' dei limiti di impegno sopra richiamati, confermandone la validita' con nota 24 ottobre 2018, n. 16795;
Ritenuto di dover espressamente prevedere che anche gli eventuali maggiori oneri, derivanti dalla proroga del vincolo preordinato all'esproprio, relativo agli espropri e alle indennita' di occupazione dei terreni necessari per la realizzazione delle opere di competenza del concessionario, siano posti a carico del medesimo concessionario, e di prevedere inoltre che tali oneri siano posti a carico del soggetto aggiudicatore, nelle more della nuova procedura di individuazione del concessionario;
Ritenuto di chiedere al MIT aggiornamenti in merito alle iniziative che saranno adottate per la prosecuzione dell'opera;
Ritenuto, altresi', relativamente alla delibera n. 41 del 2018, di dover rettificare la denominazione di uno degli interventi per i quali e' stata disposta la proroga di due anni del termine previsto per l'adozione dei decreti d'esproprio di cui alla dichiarazione di pubblica utilita' apposta con la delibera n. 88 del 2010;
Ritenuto, in particolare, al fine di correggere un mero errore materiale, di dover sostituire, tra le opere connesse di cui al punto 1, lettera c), del dispositivo della suddetta delibera n. 41 del 2018, la denominazione «tangenziale di Latina» - relativa ad un progetto preliminare per il quale e' stata ora proposta la proroga del vincolo preordinato all'esproprio - con la denominazione «tangenziale di Lariano», relativa ad un progetto definitivo per il quale occorreva disporre la proroga della dichiarazione di pubblica utilita', come specificato nella stessa delibera n. 41 del 2018, al punto d) della presa d'atto relativa all'aspetto tecnico-procedurale;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la nota 25 ottobre 2018, n. 5390, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Considerato che nel corso dell'odierna seduta:
1. il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha reso noto che il Dipartimento tutela ambientale di Roma Capitale, ente gestore della Riserva naturale del litorale romano, ha comunicato ad ADL l'esito negativo dell'istruttoria per il rilascio del parere della Commissione di gestione della citata riserva, il quale tuttavia, essendo limitato all'ambito del progetto ricadente nel territorio di competenza dell'Ente medesimo, riguarda tratti non oggetto della presente delibera e che questa osservazione va messa agli atti ma non e' ostativa rispetto all'approvazione della presente delibera;
2. il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha ricordato che si e' ancora in attesa dell'esecutivita' della sentenza del Consiglio di Stato;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;

Delibera:

Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016 e del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, da cui deriva la sostanziale applicabilita' di quest'ultima disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016.
1. Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio
1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 165, comma 7-bis del decreto legislativo n. 163 del 2006, e' disposta la reiterazione per sette anni a partire dalla data di registrazione della presente delibera da parte della Corte dei conti del vincolo preordinato all'esproprio, apposto con la delibera n. 88 del 2010, sulle aree e gli immobili interessati dalla realizzazione dei seguenti interventi, che costituiscono parte dell'opera denominata «Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone»:
1.1.1. tangenziale di Latina;
1.1.2. asse viario di collegamento tra Velletri e la SP «Velletri-Cori»;
1.1.3. miglioramenti funzionali delle viabilita' esistenti:
1.1.3.1. via dei Giardini (dallo svincolo di Aprilia sud alla SR Nettunense);
1.1.3.2. via Apriliana (tra lo svincolo di Aprilia nord e la stazione di Campoleone di Latina);
1.1.3.3. SP Velletri - Cori (tra il nuovo asse di collegamento con Velletri e la tangenziale di Lariano).
1.2 Gli eventuali maggiori oneri per espropri e per indennita' di occupazione dei terreni necessari per la realizzazione delle opere di competenza del concessionario sono posti a carico del concessionario stesso, come previsto nello schema di convenzione posto a base della gara. Nelle more dello svolgimento della nuova procedura di gara per l'individuazione del predetto concessionario, i suddetti oneri sono temporaneamente a carico del soggetto concedente dell'intervento stesso;
1.3 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' dare comunicazione a questo Comitato dell'impegno del soggetto concedente a farsi carico degli eventuali maggiori costi di cui al precedente punto 1.2, nonche' della conclusione del contenzioso in essere e delle conseguenti iniziative che saranno adottate per la prosecuzione dell'opera, ivi incluso l'aggiornamento del cronoprogramma degli interventi e il quadro economico degli stessi, da parte del soggetto attuatore tramite il sistema informativo della BDAP, e dovra' comunicare ogni eventuale ulteriore informazione ritenuta utile.
1.4 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' dare comunicazione a questo Comitato dell'avvenuta stipula e approvazione della convenzione di concessione, trasmettendone copia alla Presidenza del Consiglio dei ministri -DIPE.
1.5. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi al progetto.
1.6. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 24 del 2004, i CUP assegnati ai diversi interventi dovranno essere evidenziati in tutta la documentazione riguardante gli interventi stessi.
2. Rettifica punto 1 della delibera n. 41 del 2018
La delibera n. 41 del 2018 richiamata in premessa e' da intendersi rettificata, per mero errore materiale, al punto 1, lettera c), del deliberato, nel quale la denominazione «tangenziale di Latina» e' sostituita con la denominazione di «tangenziale di Lariano».

Roma, 25 ottobre 2018

Il Presidente: Conte
Il segretario: Giorgetti
Registrata alla Corte dei conti il 21 dicembre 2018 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze, reg. prev. n. 1642