Gazzetta n. 41 del 19 febbraio 2018 (vai al sommario) |
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI |
DECRETO 8 novembre 2017 |
Approvazione delle variazioni ed integrazioni del programma di interventi finanziati con le risorse di cui all'art. 9, della legge 30 novembre 1998, n. 413, rifinanziate dall'art. 36, comma 2, della legge 1° agosto 2002, n. 166, per la realizzazione di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti e approvazione della ripartizione delle risorse. |
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IL DIRETTORE GENERALE per la vigilanza sulle autorita' portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne
Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84, recante «Riordino della legislazione in materia portuale», come modificata ed integrata con decreto legislativo n. 169 del 4 agosto 2016; Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, concernente «l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi portuali, nonche' per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture» e successive modifiche e integrazioni; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 72, recante «Regolamento concernente la riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti» che individua la nuova articolazione dell'Amministrazione; Vista la direttiva n. 26 emanata in data 25/01/2017, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti concernente gli «indirizzi generali per l'attivita' amministrativa e la gestione per l'anno 2017, con cui vengono conferiti ai Centri di responsabilita' amministrativa del Ministero gli obiettivi strategici ed i connessi obiettivi operativi da realizzarsi nel 2017; Vista la direttiva n. 107/RD del 29 settembre 2017, con la quale il capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale, in attuazione della menzionata direttiva ministeriale per l'attivita' amministrativa e la gestione, ha assegnato, tra l'altro, ai titolari delle Direzioni generali del Dipartimento gli obiettivi da perseguire nell'anno 2017, con le relative risorse umane, finanziarie e strumentali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 14 agosto 2017, registrato il 25 settembre 2017, foglio 3941 reg. 1, di nomina del direttore generale della Direzione generale per la vigilanza sulle Autorita' portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne; Vista la legge 30 novembre 1998, n. 413, concernente il «Rifinanziamento degli interventi per l'industria cantieristica ed armatoriale ed attuazione della normativa comunitaria di settore che all'art. 9, comma 1, prevede l'adozione ed il finanziamento di un programma per opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti», e successivi rifinanziamenti disposti con legge 23 dicembre 1999, n. 488, art. 54, comma 1, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2000)», e con la legge 23 dicembre 2000, n. 388, art. 144, comma 1, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2001)»; Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166 che, all'art. 36, comma 2, dispone che «per il proseguimento del programma di ammodernamento e riqualificazione delle infrastrutture portuali di cui all'art. 9 della legge n. 413 del 1998, nonche' per gli interventi nel porto di Manfredonia di cui all'art. 1, comma 4, lettera d), della legge n. 426 del 1998, sono autorizzati ulteriori limiti di impegno quindicennali di 34.000.000,00 di euro per l'anno 2003 e di 64.000.000,00 di euro per l'anno 2004»; Considerato che, con decreto ministeriale del 3 giugno 2004, registrato alla Corte dei Conti il 15 giugno 2004, reg. 5, foglio 28, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2004, n. 193, e' stato approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti il programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione di porti, individuate quali opere prioritarie nell'ambito delle programmazioni triennali adottate dalle Autorita' portuali ai sensi dell'art. 14 della legge n. 109 del 1994 e successive modificazioni ed integrazioni, ed approvato il piano di riparto delle risorse finanziarie disposto dall'art. 36, della citata legge n. 166 del 2002, nell'importo complessivo di € 1.398.100.005,00; Considerato che, a valere sui medesimi fondi disposti dall'art. 36 della legge n. 166 del 2002, sono stati altresi' disposti, col decreto ministeriale del 3 giugno 2004, ulteriori finanziamenti per la realizzazione di opere infrastrutturali nei porti di Chioggia e Monfalcone, a cura delle rispettive Aziende speciali del porto, dell'importo di rispettivi € 11.400.000,00, e sono stati altresi' disposti fondi dell'importo di € 4.999.995,00 per le finalita' indicate dall'art. 1 della legge n. 426 del 1998, per il porto di Manfredonia; Considerato che, ai sensi dell'art. 7 del citato decreto ministeriale 3 giugno 2004, su motivata richiesta da parte delle Autorita' portuali, si puo' procedere all'integrazione del programma degli interventi ammessi al finanziamento detto, individuando nuove opere nell'ambito della programmazione triennale adottata dalle medesime Autorita' ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni ed integrazioni; Considerato che, dopo l'approvazione e pubblicazione del programma di opere infrastrutturali di che trattasi, alcune Autorita' portuali hanno rappresentato esigenze nuove e sopravvenute ed ostacoli che impediscono l'attuazione degli interventi programmati; Tenuto conto che con decreti di variazione del Ministro delle infrastrutture e trasporti, rispettivamente n. 7329 del 21 dicembre 2004, n. 1967 del 18 aprile 2005, n. 3581/3590 del 5 luglio 2005, numero 4349/4829/4966/5319 del 26 ottobre 2005, n. 416 del 2 febbraio 2006 e del Ministero delle infrastrutture n. 6 dell'8 gennaio 2007, n. 2642 del 28 dicembre 2007, n. 571 del 6 giugno 2008, n. 16389 del 22 dicembre 2009, n. 10/10 del 11 ottobre 2010, n. 18/13 del 17 dicembre 2013 e n. 2584 del 17 marzo 2015, tutti registrati alla Corte dei Conti, sono state individuate obiettive motivazioni che risultavano essere cause di impedimento per l'attivazione degli interventi programmati, ed e' stata quindi determinata una piu' esatta riqualificazione e quantificazione degli interventi gia' programmati, apportando altresi' modifiche al programma approvato a seguito della revoca di parte del finanziamento assentito operata con i decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto col Ministro dell'economia e delle finanze n. 357 del 13 ottobre 2011 e n. 43 del 7 febbraio 2013; Considerato che il richiamato decreto legislativo n. 169 del 4 agosto 2016, nel sopprimere le «Autorita' portuali» istituisce le «Autorita' di sistema portuale» prevedendo che le medesime, ai sensi dell'art. 22, comma 5, subentrino in tutti i rapporti attivi e passivi gia' in capo alle soppresse Autorita' portuali; Considerato che il termine entro cui dovevano essere utilizzati i finanziamenti derivanti dai contratti di mutuo (c.d. «periodo di utilizzo del mutuo») stipulati dalle Autorita' portuali a valere sui limiti d'impegno autorizzati dalla suddetta legge, risulta scaduto senza che sia stato possibile utilizzare la totalita' delle risorse mutuate; Considerato che le Autorita' portuali di Ravenna, Napoli, La Spezia, Trieste, Augusta, Brindisi, Catania, Messina, Piombino e l'Azienda speciale per il porto di Monfalcone hanno chiesto di essere autorizzate a disporre delle residue risorse ancora disponibili sul bilancio dello Stato in erogazione diretta, al fine di completare il programma infrastrutturale in questione; Visto il decreto interministeriale n. 464 del 21 dicembre 2016, registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1, foglio 541, con il quale l'Autorita' di Sistema portuale del mare Adriatico centro settentrionale, subentrata ex art. 22 del decreto legislativo n. 169 del 4 agosto 2016 nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Ravenna, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 6.792.814,21, da destinare alle opere infrastrutturali previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', pari ad euro 13.357,48, rispetto a quelle assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015; Che al fine di ricondurre il programma approvato nel limite del finanziamento ora disponibile, l'Autorita' di sistema portuale in questione, con nota in data 27 giugno 2017 n. 3917, ha chiesto che la somma di euro 13.357,48 sia decurtata dall'intervento «Approfondimento del Canale Piombone - 1° lotto sistemazione funzionale del canale Piombone in prima attuazione al PRP - 2° lotto Risanamento della Pialassa Piombone e separazione fisica delle zone vallive delle zone portuali mediante arginatura artificiale», rimodulando il programma come segue:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 463 del 21 dicembre 2016, registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1, foglio 529, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mar Tirreno centrale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Napoli, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 30.344.274,26 da destinare alle opere infrastrutturali previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad euro 68.732.652,84, rispetto a quelle al tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 98.831.629,55; Considerato che in relazione alla diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine di ricondurre il programma approvato nel limite del finanziamento ora disponibile, l'Autorita' di sistema del mar Tirreno centrale, con nota in data 28 giugno 2017 n. 916, ha comunicato la rimodulazione finanziaria del programma in questione nei termini seguenti:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 485 del 30 dicembre 2016, registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1, foglio 565, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mar Ligure orientale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di La Spezia, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 comma 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 17.132.266,70 da destinare alle opere infrastrutturali previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata Legge; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita' di Sistema, ad euro 48.582.647,60, rispetto a quelle a suo tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 61.150.629,31; Considerato che in relazione alla diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine di ricondurre il programma approvato nel limite del finanziamento ora disponibile, l'Autorita' di sistema del mar Ligure orientale, con nota in data 7 agosto 2017 n. 9820, ha comunicato la rimodulazione finanziaria del programma in questione nei termini seguenti:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 435 del 7 dicembre 2016, registrato dalla Corte dei Conti il 11 gennaio 2017 al registro n. 1, foglio 240, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mare Adriatico orientale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Trieste, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 comma 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 19.589.934,00 da destinare alle opere infrastrutturali previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad euro 30.679.481,42 rispetto a quelle a suo tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 63.974.828,00; Considerato che in relazione alla diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine di ricondurre il programma approvato nel limite del finanziamento ora disponibile, l'Autorita' di sistema del mare Adriatico orientale, con nota in data 5 aprile 2016 n. 2888, ha comunicato la rimodulazione finanziaria del programma in questione nei termini seguenti:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 83 del 10 marzo 2017, registrato dalla Corte dei Conti il 13 aprile 2017 al registro n. 1, foglio 1671, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Augusta, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 1.834.220,48, da destinare alle opere infrastrutturali previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad euro 8.058.662,96, rispetto a quelle a suo tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 9.146.120,00; Considerato che in relazione alla diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine di ricondurre il programma approvato nel limite del finanziamento ora disponibile, l'Autorita' di sistema del mare di Sicilia orientale, con nota in data 9 ottobre 2017 n. 3591, ha comunicato la rimodulazione finanziaria del programma in questione nei termini seguenti:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 58 del 21 febbraio 2014, registrato dalla Corte dei Conti il 3 aprile 2014 al registro n. 1, foglio 1582, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Brindisi, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 9.519.965,96, da destinare alle opere infrastrutturali indicate nelle schede allegate al decreto stesso; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad euro 9.519.965,96, rispetto a quelle a suo tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 27.581.040,76; Che, coerentemente a quanto riportato nelle predette schede allegate al decreto interministeriale n. 58 del 2014, il programma di opere di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla citata legge n. 166 del 2002, deve essere rimodulato come segue:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 452 del 28 ottobre 2014, registrato dalla Corte dei Conti il 12 novembre 2014 al registro n. 1, foglio 4006, con il quale l'Autorita' di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Catania, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 29.754.221,52, da destinare alle opere infrastrutturali indicate nelle schede allegate al decreto stesso; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad euro 32.903.155,67, rispetto a quelle a suo tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 50.670.000,00; Che, coerentemente a quanto riportato nelle predette schede allegate al decreto interministeriale n. 452 del 2014, e tenuto conto delle somme gia' utilizzate, il programma di opere di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla citata legge n. 166 del 2002, deve essere rimodulato come segue:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 457 del 31 dicembre 2015, registrato dalla Corte dei Conti il 12 febbraio 2016 al registro n. 1, foglio 309, con il quale l'Autorita' di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio e dello Stretto, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Messina, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 28.000.000,00, da destinare all'opera infrastrutturale previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla citata legge n. 166 del 2002, denominata «Porto di Tremestieri - Lavori di completamento del porto traghetti»; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad euro 31.020.834,08, rispetto a quelle a suo tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 60.000.000,00; Che, coerentemente a quanto riportato nelle predette schede allegate al decreto interministeriale n. 457 del 2014, e tenuto conto delle somme gia' utilizzate, il programma di opere di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla citata legge n. 166 del 2002, deve essere rimodulato come segue:
Parte di provvedimento in formato grafico
Visto il decreto interministeriale n. 478 del 28 dicembre 2016, registrato dalla Corte dei Conti il 16 febbraio 2017 al registro n. 1, foglio 884, con il quale l'Autorita' di sistema portuale dei mar Tirreno settentrionale, subentrata nei rapporti in capo alla soppressa Autorita' portuale di Piombino, e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale massimo di euro 9.639.250,00, da destinare alle opere infrastrutturali previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla sopracitata legge; Vista la nota in data 13 marzo 2017, n. 3087, con la quale tenuto conto delle effettive esigenze finanziarie relative ai singoli interventi programmati, conseguenti le dinamiche dei relativi appalti, l'Autorita' di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale ha presentato una proposta di rimodulazione finanziaria tra gli interventi ammessi al finanziamento; Ritenuto, al fine di consentire l'immediato utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla legge n. 166 del 2002 e conseguire l'interesse pubblico connesso alla realizzazione delle opere programmate, di poter procedere alla rimodulazione del programma approvato con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004 come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, di competenza della predetta Autorita' come segue;
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Visto il decreto interministeriale n. 465 del 21 dicembre 2016, registrato dalla Corte dei Conti il 25 gennaio 2017 al registro n. 1, foglio 543, con il quale l'Azienda speciale per il porto di Monfalcone e' stata autorizzata, ai sensi dell'art. 1 commi 511 e 512 della legge n. 296 del 2006, all'utilizzo, in erogazione diretta, delle risorse recate dalla legge n. 166 del 2002, ancora disponibili sul bilancio dello Stato, per un importo totale di euro 4.560.000,00, da destinare alle opere infrastrutturali previste nel programma di ammodernamento e riqualificazione dei porti di cui alla citata legge n. 166 del 2002; Considerato che la procedura di autorizzazione all'utilizzo diretto delle somme di che trattasi ha comportato una diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di competenza della predetta Autorita', ad euro 8.992.825,79, rispetto a quelle al tempo assegnate con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004, come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, pari ad euro 11.400.000,00; Considerato che in relazione alla diminuzione delle risorse finanziarie complessivamente destinate alla realizzazione del programma infrastrutturale di che trattasi, e al fine di ricondurre il programma approvato nel limite del finanziamento ora disponibile, l'Azienda in questione, con nota in data 8 giugno 2017, n. 3505, ha specificato gli interventi, riconducibili alla voce di programma «Opere portuali per autostrade del mare», nei termini di cui appresso:
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Considerato altresi' che l'Autorita' Portuale di Olbia-Golfo Aranci, ora Autorita' di sistema portuale del mare di Sardegna, con la nota n. 1353 del 12/02/2014, tenuto conto delle effettive esigenze finanziarie relative ai singoli interventi programmati, conseguenti alle dinamiche dei relativi appalti, ha rappresentato la necessita' di rimodulare gli importi a carico dei due interventi infrastrutturali, gia' previsti nel programma approvato, ovvero di destinare le economie ottenute nell'ambito del progetto denominato «Realizzazione di due nuovi accosti sul lato nord dell'isola bianca e relativi escavi», al finanziamento della maggiore spesa prevista per i «Lavori per la nuova sede dell'Autorita' portuale di Olbia e Golfo Aranci», nel rispetto del limite del finanziamento complessivamente assentito; Considerato l'interesse pubblico connesso alla realizzazione delle opere programmate e la natura sostanzialmente compensativa della rimodulazione finanziaria proposta, che non altera l'importo complessivo del finanziamento assentito alla predetta Autorita' portuale; Ritenuto di poter procedere alla rimodulazione finanziaria tra gli interventi del programma approvato con il decreto ministeriale del 3 giugno 2004 come da ultimo modificato con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, di competenza dell'Autorita' portuale di Olbia e Golfo Aranci - oggi Autorita' di sistema portuale del mare di Sardegna - come segue;
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Ritenuto di dover procedere alla variazione del programma degli interventi programmati di competenza dei predetti Enti, al fine di consentire il completo utilizzo delle risorse pubbliche a tal fine stanziate dalla norma e conseguire l'interesse pubblico connesso alla realizzazione delle opere programmate; Ai sensi della legge e del Regolamento di contabilita' dello Stato;
Decreta:
Art. 1
Per quanto in premessa, al fine di ricondurre il programma di opere infrastrutturali di ampliamento, ammodernamento e riqualificazione dei porti approvato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con decreto ministeriale del 3 giugno 2004, registrato alla Corte dei Conti il 15 giugno 2004, reg. 5, foglio 28, come successivamente modificato ed integrato, da ultimo con decreto ministeriale n. 2584 del 17 marzo 2015, da finanziare con le risorse recate dalla legge 2 agosto 2002, n. 166, nei limiti dei finanziamenti attualmente disponibili, sono approvate le seguenti variazioni ed integrazioni al programma in questione, riportate anche nell'allegato elenco degli interventi complessivamente programmati che costituisce parte integrante del presente provvedimento:
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Roma, 8 novembre 2017
Il direttore generale: Coletta
Registrato alla Corte dei conti il 18 gennaio 2018 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, n. 1-38 |
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