Gazzetta n. 272 del 21 novembre 2016 (vai al sommario)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 10 novembre 2016
Decadenza dai benefici per gruppi di imprese agevolate.


IL DIRETTORE GENERALE
per gli incentivi alle imprese

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modifiche ed integrazioni, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modifiche ed integrazioni, recante le norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;
Visto l'art. 1, comma 2 del decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, concernente i criteri per la concessione delle agevolazioni alle attivita' produttive nelle aree depresse del Paese;
Visto l'art. 5, comma 1 del decreto legislativo 3 aprile 1993, n. 96;
Visto il decreto ministeriale 3 luglio 2000, concernente il testo unico delle direttive per la concessione e l'erogazione delle agevolazioni alle attivita' produttive nelle aree depresse ai sensi della predetta legge n. 488/92;
Visto l'art. 8-bis, della legge 3 agosto 2007, n. 127 recante disposizioni in materia di concessione di incentivi alle imprese e di crisi d'impresa;
Visti i regolamenti adottati con il decreto ministeriale n. 527 del 20 ottobre 1995 e successive modifiche ed integrazioni, il decreto ministeriale del 1° febbraio 2006 ed il decreto ministeriale 3 dicembre 2008, nonche' le relative circolari applicative;
Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 recante misure urgenti per la crescita del Paese ed in particolare l'art. 29, comma 2 che, al fine di conseguire la definitiva chiusura dei procedimenti relativi alle agevolazioni di cui all'art. 1 del decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, stabilisce che, qualora alla data di entrata in vigore del decreto-legge medesimo non sia stata avanzata dalle imprese destinatarie delle agevolazioni alcuna richiesta di erogazione per stato di avanzamento della realizzazione del programma, il Ministero dello sviluppo economico accerta, con provvedimento da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, la decadenza dai benefici per un insieme di imprese interessate;
Visto l'art. 9, comma 2 del decreto ministeriale del 1° febbraio 2006, cosi' come modificato dal decreto interministeriale n. 460 del 2 agosto 2007, che fissa in 150 giorni dal ricevimento del decreto di concessione da parte dei soggetti beneficiari di agevolazioni ex lege n. 488/92, i termini per la stipula del contratto di finanziamento tra il soggetto beneficiario e il soggetto agente;
Considerato che da parte delle imprese di cui all'allegato elenco che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, non e' stato stipulato il relativo contratto di finanziamento entro i termini stabiliti dal sopracitato art. 9, comma 2 del decreto ministeriale 1° febbraio 2006 cosi' come modificati dal decreto interministeriale n. 460 del 2 agosto 2007 o non sono state richieste, per il tramite delle relative banche concessionarie, erogazioni a titolo di stato di avanzamento;
Considerato che sussistono pertanto le condizioni per la decadenza delle agevolazioni concesse in via provvisoria con i provvedimenti indicati nel succitato elenco;
Ritenuto, per motivi di economicita' e celerita', di non procedere alla notifica del presente provvedimento alle singole imprese assicurando, ai sensi dell'art. 29, comma 2 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, la pubblicita' del provvedimento medesimo mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 5 dicembre 2013, n. 158, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 19 del 24 gennaio 2014, recante il «Regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 7 febbraio 2014, registrato dalla Corte dei conti in data 27 febbraio 2014 (Reg. n. 1 - 860), con il quale il dott. Carlo Sappino e' stato nominato direttore generale della Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello sviluppo economico;
Visto il decreto 17 luglio 2014 del Ministero dello sviluppo economico pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 254 del 31 ottobre 2014, recante «individuazione degli uffici dirigenziali di livello non generale»;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 209 di approvazione del bilancio di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018;
Visto il decreto 28 dicembre 2015 del Ministero dell'economia e delle finanze di ripartizione in capitoli delle unita' di voto parlamentare per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018;
Visto il decreto 12 gennaio 2016 con il quale il Ministro dello sviluppo economico ha proceduto all'assegnazione delle disponibilita' di bilancio di previsione per l'anno finanziario 2016, tra gli altri, al titolare della Direzione generale per gli incentivi alle imprese;

Decreta:

Art. 1

Decadenza dalle agevolazioni

1. Per le motivazioni riportate in premessa, sono decadute dalle agevolazioni concesse in via provvisoria, ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge 22 ottobre 1992, n. 415 convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488, le imprese indicate nell'allegato elenco che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto.


 
Allegato

Parte di provvedimento in formato grafico



 
Art. 2

Clausola di ricorribilita'

1. Avverso il presente provvedimento, per lesione di pretesi interessi legittimi, sara' possibile esperire ricorso giurisdizionale al competente Tribunale amministrativo regionale, ovvero, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro 60 e 120 giorni, dalla data dell'avvenuta pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. L'autorita' giurisdizionale ordinaria e', invece, competente per lesione di diritti soggettivi.
Roma, 10 novembre 2016

Il direttore generale: Sappino


 
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