Gazzetta n. 129 del 4 giugno 2016 (vai al sommario)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 13 maggio 2016
Modifiche al decreto 30 dicembre 2015, concernente l'apporto di un immobile di proprieta' dello Stato al fondo i3-Universita'.


IL MINISTRO
DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

Visto il proprio decreto in data 30 dicembre 2015, registrato dalla Corte dei Conti il 27 gennaio 2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 37 del 15 febbraio 2016, (di seguito «decreto») con il quale e' stato conferito al fondo «i3-Universita'» (di seguito «Fondo») l'immobile cielo/terra - ubicato a Bari in via Scipione Crisanzio n. 183 a/b/c/d/e/ e via Ravanas n. 233, denominato "ex Manifattura Tabacchi (di seguito "Immobile);
Vista la nota n. U3303/2015 del 24 novembre 2015 con la quale Invimit ha trasmesso la valutazione di stima effettuata dalla societa' CBRE in data 19 novembre 2015 nella quale vengono indicati due valori, rispettivamente, il valore di mercato alla data del 19 novembre 2015 pari a euro 1.020.000,00 e il valore di apporto pari a euro 1.000.000,00, al netto dello sconto di apporto del 2%;
Vista la nota 2015/21498/CG del 2 dicembre 2015 con la quale l'Agenzia del demanio ha reso noto che la Commissione di congruita', con verbale n. 2015/18936/CG del 21 ottobre 2015, aveva congruito la valutazione di stima dell'Immobile per l'importo di euro 1.000.000,00 effettuata dall'esperto con il rapporto di valutazione definitivo del 19 novembre 2015;
Vista la nota n. U3987/2015 del 31 dicembre 2015 con la quale Invimit ha comunicato che il Consiglio di amministrazione il 22 dicembre 2015 aveva deliberato di accettare il valore di euro 1.020.000,00, «non ritenendo praticabile lo sconto (pari a euro 20.000) congruito dall'esperto indipendente, e di modificare il regolamento di gestione del Fondo, prevedendo che le quote non vengano gestite in regime di dematerializzazione, ma immesse in un certificato cumulativo»;
Vista la nota n. 21119 del 29 febbraio 2016 con la quale la Direzione VIII del Dipartimento del Tesoro ha chiesto a Invimit di esplicitare le motivazioni sottostanti al nuovo orientamento adottato dalla Societa' a seguito della mancata accettazione dello sconto di apporto;
Vista la nota n. U1495/2016 del 1° aprile 2016 con la quale la SGR ha precisato che la maggiore valutazione dell'Immobile, che non tiene conto dello sconto di apporto, si giustifica in quanto, diversamente dalle operazioni di apporto in altri fondi gestiti da Invimit, nel caso in questione non e' previsto il conferimento in blocco di piu' immobili;
Visto il regolamento di gestione del Fondo approvato con delibera del CdA della Invimit del 23 dicembre 2014 e modificato con delibere del 20 marzo 2015, del 20 ottobre 2015 e del 22 dicembre 2015 (di seguito «Regolamento»);
Ritenuta l'opportunita' di procedere alla modifica del proprio decreto in data 30 dicembre 2015, rideterminando il valore dell'Immobile da apportare, da euro 1.000.000,00 a euro1.020.000,00;
Accertato che, per un mero refuso, gli identificativi catastali di cui all'art. 1 del decreto 30 dicembre 2015 erano stai riportati in modo non corretto.

Decreta:

Art. 1

Il valore di apporto dell'Immobile di cui al proprio decreto in data 30 dicembre 2015 e' rideterminato in euro 1.020.000,00.
 
Art. 2

Le quote sottoscritte sono rappresentate da certificati immessi in un certificato cumulativo del Fondo, rappresentativo di una pluralita' di quote appartenenti a piu' titolari, tenuto in deposito gratuito amministrato presso la Banca Depositaria, ai sensi dell'art. 8 del Regolamento.
 
Art. 3

L'Immobile di cui all'art. 1 del decreto 30 dicembre 2015 e' da intendersi indentificato come segue: Catasto terreni, foglio 95, particella 155 e Catasto fabbricati, foglio 95, particella 155, sub 6 e sub 7.
Il presente decreto e' trasmesso agli organi di controllo secondo la normativa vigente ed entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 13 maggio 2016

Il Ministro: Padoan

Registrato alla Corte dei conti il 20 maggio 2016 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 1374
 
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