IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84 e successive modificazioni, recante le norme di riordino della legislazione in materia portuale; Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179, recante «Disposizioni in materia ambientale» che all'art. 21 individua nella Regione l'autorita' responsabile dell'istruttoria e del rilascio dell'autorizzazione in materia di immersione di materiali di escavo dei fondali marini e di ripascimento della fascia costiera; Visto il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e in particolare l'art. 142, comma 1, lettera a) che individua i territori costieri di interesse paesaggistico; Visti l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e gli articoli 3 e 6 della legge 13 agosto 2010, n. 136 in materia di codice unico di progetto (CUP) e le relative delibere attuative di questo Comitato (n. 143/2002 e n. 24/2004); Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche, recante «Norme in materia ambientale» e in particolare l'art. 109 che reca le disposizioni aggiornate in materia di immersione in mare di materiale derivante da attivita' di escavo e di attivita' di posa in mare di cavi e condotte, prevedendo le fattispecie in cui l'autorizzazione compete alle singole Regioni; Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modifiche e integrazioni, che regola i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2017/18/CE; Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che, tra l'altro, attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS), di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289; Visto l'art. 4 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali in attuazione dell'art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42, il quale dispone, tra l'altro, che il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui all'art. 61 della legge n. 289/2002 assume la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) ed e' finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante «attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»; Visto il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, recante «Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'», e in particolare l'art. 48 che ha introdotto, tra l'altro, le disposizioni in materia di dragaggio dei fondali dei porti non compresi nei siti di interesse nazionale; Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che ha ripartito le funzioni relative alla politica di coesione, attribuite precedentemente al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico, tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e l'Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del ministro delegato; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2014 (Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio 2014), con il quale e' stata conferita al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri pro tempore, la delega ad esercitare le funzioni di cui al richiamato art. 7 della legge n. 122/2010 relative, tra l'altro, alla gestione del Fondo per lo sviluppo e la coesione; Vista la legge regionale della Regione Puglia del 30 novembre 2000, n. 20 e in particolare l'art. 15, comma 2, che attribuisce ai comuni provvisti di porto e non sede di Autorita' portuale la delega per le attivita' di escavazione dei fondali; Vista la legge regionale della Regione Puglia del 12 aprile 2001, n. 11, e successive modifiche e integrazioni, recante le «Norme sulla valutazione dell'impatto ambientale»; Vista la legge regionale della Regione Puglia del 10 aprile 2015, n. 17, che, nello stabilire le norme di disciplina della tutela e dell'uso delle coste, all'art. 6, comma 3, conferisce ai comuni costieri l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo; Visto il decreto del Ministero dell'ambiente del 24 gennaio 1996 (Gazzetta Ufficiale n. 31/1996), recante le Direttive inerenti le attivita' istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni di cui all'art. 11 della legge 10 maggio 1976, n. 319, e successive modifiche ed integrazioni, relative allo scarico nelle acque del mare o in ambienti ad esso contigui, di materiali provenienti da escavo di fondali di ambienti marini o salmastri o di terreni litoranei emersi, nonche' da ogni altra movimentazione di sedimenti in ambiente marino; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 dicembre 2014 (Gazzetta Ufficiale n. 15/2015), recante «Disciplina dei compiti e delle attivita' del Dipartimento per le politiche di coesione»; Vista la propria delibera 30 gennaio 2014, n. 21 con la quale sono stati approvati gli esiti della ricognizione delle risorse del FSC 2007-2013 ai sensi della delibera di questo Comitato n. 94/2013; Vista la propria delibera 20 febbraio 2015, n. 24 con la quale nell'ambito della regione Puglia e' stata approvata la riprogrammazione delle risorse del FSC ai sensi della citata delibera n. 21/2014; Vista la nota n. 1647 del 20 marzo 2015, con la quale il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri pro tempore ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno dei lavori di questo Comitato della proposta di assegnazione di risorse finanziarie, a valere sulla dotazione della programmazione del Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013, da destinare ad un programma di interventi per la riqualificazione ambientale dei tre porti della citta' di Bari denominati S. Spirito, San Giorgio e Palese, per un importo complessivo di euro 2.010.000; Tenuto conto che alla suddetta nota n. 1647/2015 sono allegate la nota informativa per questo Comitato, predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, e le tre schede progettuali corredate dai rispettivi quadri economici, relative ai tre interventi sopra citati, predisposte dall'Assessorato ai lavori pubblici del Comune di Bari; Preso atto che nelle suddette schede progettuali sono tra l'altro indicate le disposizione normative, tecniche e di attribuzione delle competenze concernenti l'attuazione degli interventi proposti; Considerato che detti interventi riguardano la bonifica dei siti dei porti di S. Spirito, San Giorgio e Palese della citta' di Bari nell'ambito dei quali sono previsti il trattamento dei materiali dragati per la loro reimmissione in mare, il ripascimento di litorali limitrofi o il conferimento in discarica dei materiali inidonei; Considerato che, sotto il profilo operativo, nei tre porti citati saranno effettuate le seguenti operazioni: escavazione dei fondali per eliminare l'interrimento e ripristinare la profondita' dei fondali; nuova esecuzione della caratterizzazione (da aggiornare rispetto a quella eseguita nel 2006 ritenuta superata); rilievo batimetrico dei fondali; predisposizione degli atti amministrativi necessari ai fini delle necessarie autorizzazioni; Considerato che per tali interventi di dragaggio, reimmissione in mare, ripascimento dei litorali limitrofi o l'eventuale conferimento in discarica sono previsti i seguenti costi progettuali: a) euro 760.000,00 per l'intervento nel Porto di Santo Spirito dove e' previsto il trattamento di un volume di 15.468 metri cubi di materiali dragati; b) euro 430.000,00 nel porto di Palese dove e' previsto il trattamento di un volume di 8.150 metri cubi di materiali dragati; c) euro 820.000,00 nel porto di San Giorgio dove e' previsto il trattamento di un volume di 17.200 metri cubi di materiali dragati; Tenuto conto che la proposta prevede l'assegnazione di euro 2.010.000,00 di risorse FSC 2007- 2013, di cui euro 510.000,00 per l'anno 2016 e euro 1.500.000,00 per il 2017, la cui copertura e' assicurata dalle risorse sottratte in via definitiva alla disponibilita' delle Regioni del Mezzogiorno dalle disposizioni previste dalle delibere di questo Comitato numeri 21/2014 e 24/2015, relativamente al mancato rispetto dei termini per l'assunzione di impegni di spesa giuridicamente vincolanti; Vista la nota n. 78846 del 16 ottobre 2015, acquisita agli atti della seduta preparatoria del CIPE, con la quale il Ministero dell'economia e delle finanze ha rappresentato l'esigenza di specificare l'imputazione delle risorse da utilizzare per la copertura finanziaria, nonche' una diversa articolazione della spesa, compatibile con i tempi di formalizzazione della delibera e con lo stadio progettuale degli interventi; Vista la nota del Dipartimento per le politiche di coesione n. 1893 del 20 novembre 2015, con la quale e' stato trasmesso l'aggiornamento della nota informativa per il CIPE nonche' la nota n. 279984 del 19 novembre 2015 con la quale il Sindaco del Comune di Bari ha precisato che gli interventi nei tre porti di S. Spirito, San Giorgio e Palese, oggetto della presente delibera, sono stati inseriti nella proposta di programma triennale 2016-2018 delle opere pubbliche dell'Ente, in via di approvazione; Vista la nota PCM-DPC 2197 del 18 dicembre 2015, come integrata dalla successiva comunicazione del 22 dicembre acquisita con protocollo DIPE n. 5539 in pari data, con la quale il Dipartimento per le politiche di coesione ha determinato in 140.446.158 euro l'ammontare della residua disponibilita' finanziaria di cui alla richiamata delibera n. 21/2014; Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato; Vista l'odierna nota n. 5587-P, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze, e posta a base della presente seduta del Comitato; Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri;
Delibera: 1. Assegnazione di una dotazione finanziaria da destinare agli interventi di riqualificazione ambientale dei porti minori nel Comune di Bari.
1.1. E' assegnato al Comune di Bari l'importo di 2.010.000,00 euro, a valere su risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione afferenti alla programmazione 2007-2013, da destinare agli interventi di riqualificazione ambientale dei porti di Santo Spirito, San Giorgio e Palese, di competenza comunale. 1.2. La copertura finanziaria necessaria al finanziamento degli interventi proposti e' assicurata dalla quota parte di risorse sottratte in via definitiva alla disponibilita' delle Regioni del Mezzogiorno dalle disposizioni della delibera di questo Comitato n. 21 del 30 giugno 2014. 1.3. Il finanziamento e' finalizzato all'esecuzione delle attivita' di dragaggio e di bonifica dei fondali, necessari anche ad eliminare l'interrimento dell'area portuale e a ripristinare una adeguata profondita' dei fondali per la sicurezza delle imbarcazioni. 1.4. Le operazioni di dragaggio saranno seguite da azioni di bonifica del sito mediante trattamento dei materiali rimossi che dovranno essere gestiti in conformita' ed in coerenza con la specifica normativa di settore. 1.5. La dotazione finanziaria di cui al punto 1.1., finalizzata all'attuazione degli interventi di dragaggio dei fondali, trattamento dei materiali ed eventuale loro reimmissione in mare, ripascimento dei litorali limitrofi o conferimento in discarica, e' articolata secondo il riparto seguente: a) euro 760.000,00 per l'intervento nel Porto di Santo Spirito, per il quale e' previsto il trattamento di un volume di 15.468 metri cubi di materiali dragati; b) euro 430.000,00 nel porto di Palese per il quale e' previsto il trattamento di un volume di 8.150 metri cubi di materiali dragati; c) euro 820.000,00 nel porto di San Giorgio per il quale e' previsto il trattamento di un volume di 17.200 metri cubi di materiali dragati. 1.6. L'assegnazione finanziaria approvata con la presente delibera e' articolata secondo il seguente profilo temporale: euro 510.000,00 per il 2016; euro 1.500.000,00 per il 2017. 2. Modalita' attuative. 2.1 Le risorse di cui al punto 1.1. saranno trasferite al Comune di Bari ad avvenuta approvazione del piano triennale delle opere pubbliche del Comune, nei cui elenchi risultino inseriti i tre interventi oggetto di finanziamento con la presente delibera. 2.2 Gli interventi in oggetto dovranno risultare coerenti con gli strumenti di pianificazione comunali e regionali. 3. Monitoraggio degli interventi. 3.1. Il Comune di Bari presentera' al Dipartimento per le politiche di coesione, affinche' sia inoltrata a questo Comitato, una relazione finale sulla attuazione degli interventi finanziati con la presente delibera. Tale relazione dovra' essere riferita a ciascun intervento, con l'indicazione del codice unico di progetto, la descrizione e finalizzazione della relativa dotazione finanziaria assegnata nonche' la relativa spesa effettuata. 3.2. Il monitoraggio degli interventi sara' assicurato dalla Banca Dati Unitaria istituita presso il Ministero dell'economia e delle finanze, ai sensi del decreto legislativo n. 229/2011, nella quale dovranno affluire i dati e le informazioni relative a ciascuno degli interventi finanziati con la presente delibera. 3.3. Gli interventi saranno sottoposti al monitoraggio ambientale ante operam, in itinere e post operam mediante l'utilizzo di sonde multiparametriche e prelievi per la caratterizzazione dei sedimenti in termini di parametri chimico-fisici, microbiologici ed ecotossicologici. 4. Disposizioni finali. 4.1. Gli interventi dovranno essere sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilita' a valutazione di impatto ambientale ai sensi dell'art. 16 della legge regionale della regione Puglia 12 aprile 2001, n. 11, recante «Norme sulla valutazione dell'impatto ambientale», e dovranno acquisire tutte le autorizzazioni previste dalle norme vigenti. 4.2. Con riferimento all'intervento nel Porto di San Giorgio dovra' essere valutata la sua compatibilita' con il Piano di assetto idrogeologico poiche' il sito del porto e' interessato dalla perimetrazione di aree a pericolosita' idraulica, alta e media, in corrispondenza della «Lama». 4.3. Per i tre interventi dovranno essere prese in considerazione le eventuali implicazioni ambientali rispetto al Sito di importanza comunitaria (SIC) «Poseidonieto San Vito-Barletta» ubicato nell'area marina contigua, seppur esterna, all'area di pertinenza del progetto. 4.4. I rifiuti classificati con i codici CER 170505 (fanghi di dragaggio contenenti sostanze pericolose se contaminate) o CER 170506 (fanghi di dragaggio, diversi da quelli di cui al codice 170505 se non contenenti sostanze pericolose) saranno conferiti presso discariche e/o centri di raccolta/smaltimento autorizzati. 4.5. Per quanto non specificamente previsto dalla presente delibera restano ferme le disposizioni normative e le procedure vigenti nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione, con particolare riguardo ai termini di assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, alle modalita' di revoca dei finanziamenti e alle eventuali conseguenti riprogrammazioni. Roma, 23 dicembre 2015
Il Presidente: Renzi Il segretario: Lotti
Registrato alla Corte dei conti il 3 marzo 2016 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze reg.ne prev. n. 459 |