Gazzetta n. 167 del 21 luglio 2015 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 luglio 2015 |
Proroga dell'affidamento della gestione del comune di Scalea. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 25 febbraio 2014, registrato alla Corte dei conti il 3 marzo 2014, con il quale, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la gestione del comune di Scalea (Cosenza) e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria composta dal prefetto dr.ssa Maria Teresa Cucinotta, dal viceprefetto Roberto Esposito e dal dirigente di II fascia dell' Area I, dr. Rosario Fusaro; Visto il proprio decreto, in data 24 gennaio 2015, registrato alla Corte dei conti il 30 gennaio 2015, con il quale il prefetto dr.ssa Maria Teresa Cucinotta e' stata sostituita dal viceprefetto dr. Salvatore Caccamo; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 26 giugno 2015;
Decreta:
La durata della gestione del comune di Scalea (Cosenza), affidata ad una commissione straordinaria per la durata di diciotto mesi, e' prorogata di sei mesi. Dato a Roma, addi' 2 luglio 2015
MATTARELLA Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 9 luglio 2015 Interno, foglio n. 1510 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Con decreto del Presidente della Repubblica in data 25 febbraio 2014, registrato alla Corte dei Conti il 3 marzo 2014, la gestione del comune di Scalea (Cosenza) e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ad una commissione straordinaria essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. L'organo di gestione straordinaria ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' all'interno dell'ente, pur operando in un contesto gestionale connotato dalla disapplicazione dei principi di buon andamento e imparzialita' delle fmalita' pubbliche e in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la pervicace e radicata presenza della criminalita' organizzata su quel territorio i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti. Le risultanze di una recente indagine di polizia giudiziaria, successiva a quella che, nel mese di luglio 2013, porto' all'arresto di 38 persone, tra cui l'ex sindaco ed alcuni assessori del comune di Scalea, hanno dato luogo all'emissione di una nuova ordinanza di misura cautelare, eseguita il 21 maggio scorso, nei confronti di 17 persone dalla quale si evince la persistenza, sul territorio comunale, della consorteria criminale egemone che, pur a fronte degli arresti avvenuti nel corso del 2013, si e' nuovamente organizzata e continua ad avere il controllo del territorio e delle attivita' economiche. Come rilevato dal Prefetto di Cosenza con relazione del 23 giugno 2015, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo di gestione straordinaria, l'avviata azione di riorganizzazione e ripristino della legalita' nell'ente locale non puo' ritenersi conclusa. La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi di risanamento gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento nell'ambito della riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica del 23 giugno 2015, cui hanno partecipato il Procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro e il Procuratore della Repubblica di Paola, nel corso della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria, rivolte oltre che al ripristino della legalita' a garantire il regolare andamento dei servizi, sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, per dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa dell'ente. L'operato della commissione si e' rivelato complesso, non solo per la situazione di diffusa illegalita' che ha connotato la gestione del comune di Scalea nel recente passato, ma anche per la grave situazione finanziaria in cui versa l'ente che ha portato, il 17 dicembre 2014, all'approvazione del piano di riequilibrio finanziario da parte delle sezioni riunite della Corte dei Conti. Si e' reso necessario, pertanto, procedere, preliminarmente, ad una pianificazione degli interventi preordinati ad una ricognizione e razionalizzazione dell'assetto organizzativo al fine di recuperare la disponibilita' finanziaria. L'attivita' dell'organo straordinario ha riguardato innanzitutto gli ambiti ove era piu' evidente la penetrazione malavitosa, attraverso l'approfondimento delle diverse situazioni di criticita' riscontrate in sede di accesso ispettivo e in relazione alle quali sono stati effettuati interventi mirati al riassetto delle strutture amministrative. Una della attivita' sulle quali, da subito, si e' concentrata l'azione della commissione straordinaria e' quella di gestione di un compendio immobiliare denominato «ex campo volo», la cui proprieta' e' stata acquisita dal comune, che ha proceduto alla verifica dei singoli lotti, su alcuni dei quali sono stati, in passato, elevati fabbricati abusivi. L'attivita' interessa in particolare 240 unita' immobiliari per le quali e' stato predisposto un crono-programma di controlli finalizzato a ricondurre le posizioni esistenti alla puntuale osservanza delle disposizioni di settore. Un'ulteriore procedura attualmente in corso riguarda la verifica delle concessioni demaniali, sia per l'aspetto relativo all'accertamento della sussistenza dei prescritti requisiti soggettivi, sia per quanto riguarda il rispetto delle prescrizioni urbanistiche con particolare riferimento al «piano spiaggia», atteso che buona parte di tali concessioni riguardano stabilimenti balneari che esercitano anche attivita' di somministrazione di alimenti. Relativamente al settore dell'ambiente, ove erano state registrate le maggiori criticita' che hanno dato luogo al provvedimento dissolutorio, e' stata avviata la gara, a carattere europeo, per la gestione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, procedura che una volta conclusa assicurera', per un quinquennio, un servizio funzionale alle esigenze dei cittadini e del decoro urbano. Atteso il rilevante importo dell'appalto e' opportuno che sia l'organo di gestione straordinaria a portare a termine tale procedura ed a vigilare sulle fasi di avvio del nuovo affidamento, stante il possibile verificarsi di forme di ingerenza in un settore dove, solitamente, gravitano gli interessi di ambienti controindicati. Come evidenziato, a seguito dell'approvazione del piano di riequilibrio finanziario l'organo di gestione straordinaria ha avviato una complessa attivita' di «riallineamento» delle posizioni finanziarie dell'ente che richiede, tuttavia, un ulteriore arco di tempo per il completamento delle azioni che incidono sulla parte corrente delle entrate comunali e che sono volte, in particolare, al recupero delle morosita' e dell'evasione fiscale. In ordine a quest'ultimo aspetto e' in corso di definizione l'aggiornamento di una banca dati il cui scopo e' quello di consentire all'ente l'esercizio puntuale della potesta' impositiva e di individuare ogni forma di evasione della fiscalita' locale. Il perfezionamento delle menzionate procedure richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio. Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di ingerenze della criminalita' organizzata e cio' e' sufficiente per la richiesta di proroga, stante la complessita' delle azioni di bonifica intraprese dalla commissione. Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano, ai sensi dell'art. 143, comma 10 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le condizioni per l'applicazione della proroga della durata del provvedimento con il quale la gestione del comune di Scalea (Cosenza) e' stata affidata, per la durata di mesi diciotto, ad una commissione straordinaria. Roma, 26 giugno 2015
Il Ministro dell'interno: Alfano |
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