Gazzetta n. 161 del 14 luglio 2015 (vai al sommario) |
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA |
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 giugno 2015 |
Proroga dello scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia. |
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto il proprio decreto, in data 11 febbraio 2014, registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 2014, con il quale sono stati disposti, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, lo scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia (Palermo) e la nomina di una commissione straordinaria per la provvisoria gestione dell'ente, composta dal viceprefetto dott. Domenico Fichera, dal viceprefetto aggiunto dott. Salvatore Tartaro e dal dirigente di II fascia dott.ssa Rosalia Eleonora Presti; Constatato che non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realta' sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata; Ritenuto che le esigenze della collettivita' locale e la tutela degli interessi primari richiedono un ulteriore intervento dello Stato, che assicuri il ripristino dei principi democratici e di legalita' e restituisca efficienza e trasparenza all'azione amministrativa dell'ente; Visto l'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; Vista la proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione dell'11 giugno 2015, alla quale e' stato debitamente invitato il Presidente della Regione Siciliana;
Decreta:
La durata dello scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia (Palermo), fissata in diciotto mesi, e' prorogata per il periodo di sei mesi.
Dato a Roma, addi' 16 giugno 2015
MATTARELLA Renzi, Presidente del Consiglio dei ministri
Alfano, Ministro dell'interno
Registrato alla Corte dei conti il 25 giugno 2015 Interno, foglio n. 1439 |
| Allegato
Al Presidente della Repubblica
Il consiglio comunale di Altavilla Milicia (Palermo) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 11 febbraio 2014, registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 2014 per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Per effetto dello scioglimento, la gestione dell'ente e' stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalita' e della corretta gestione delle risorse comunali, pur operando in un ambiente reso estremamente difficile per la presenza della criminalita' organizzata. Come rilevato dal prefetto di Palermo nella relazione del 21 maggio 2015, con la quale e' stata chiesta la proroga della gestione commissariale, nonostante i positivi risultati conseguiti dall'organo straordinario, l'avviata azione di riorganizzazione e di risanamento dell'istituzione locale non puo' ritenersi conclusa. La situazione generale del comune e la necessita' di completare gli interventi gia' avviati sono stati anche oggetto di approfondimento da parte del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, nella riunione del 21 maggio 2015 nel corso della quale e' stato espresso parere favorevole al prosieguo della gestione commissariale. Le azioni intraprese dalla commissione straordinaria, rivolte al necessario ripristino della legalita' ed a garantire il regolare andamento dei servizi, sono state improntate alla massima discontinuita' rispetto al passato, per dare inequivocabili segnali della forte presenza dello Stato e per interrompere le diverse forme di condizionamento riscontrate nella vita amministrativa dell'ente. L'organo di gestione straordinaria, fin dal suo insediamento, avvalendosi anche del supporto di alcune unita' di personale assegnate in posizione di comando ai sensi dell'art. 145 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha avviato una generale attivita' di programmazione e riassetto organizzativo che ha riguardato innanzitutto gli ambiti ove era piu' evidente l'ingerenza della criminalita', intervenendo sulle molteplici situazioni di criticita' emerse in sede di accesso ispettivo. In tal senso sono state poste in essere significative iniziative volte ad una generale riorganizzazione dell'apparato amministrativo attraverso la revisione e la razionalizzazione del modello organizzativo, implementando processi finalizzati ad assicurare una piu' efficiente gestione delle risorse umane ed una connessa attivita' di indirizzo e controllo, con l'obiettivo di evitare futuri condizionamenti esterni da parte della locale criminalita'. Particolarmente significativi sono stati gli interventi, alcuni dei quali tuttora in itinere, disposti per assicurare il rispetto del principio di legalita' nelle procedure di appalto dei lavori e di gestione dei servizi pubblici, segnatamente per quanto attiene al rispetto della normativa antimafia e dei protocolli di legalita'. La richiesta di proroga del mandato straordinario e' altresi' fondata sulla necessita' di portare a termine gli interventi intrapresi nel settore urbanistico-edilizio che risente notevolmente della carenza di una pregressa programmazione e di una mancata azione di vigilanza e controllo. L'attivita' dell'organo di gestione straordinaria - finalizzata al contrasto del fenomeno, particolarmente diffuso, dell'abusivismo edilizio, attraverso la verifica e l'accertamento degli abusi - e' tuttora rivolta a definire le procedure di demolizione. E' stata inoltre avviata una capillare attivita' di controllo per verificare che i beni confiscati alla criminalita' organizzata ed assegnati dall'amministrazione comunale vengano effettivamente utilizzati per le finalita' sociali stabilite al momento della loro destinazione. La fruizione di tali beni da parte della collettivita' costituisce, infatti, un importante segnale della presenza dello Stato e del valore di un'azione amministrativa improntata al rispetto dei principi di legalita'. Nel settore dei servizi sociali devono essere completati, da parte della commissione straordinaria, alcuni progetti di intervento in favore di nuclei familiari con grave rischio di marginalita' sociale e di sostegno ai disabili e agli anziani. Deve inoltre essere portato a compimento il programma «cantieri di servizio», finanziato con fondi regionali, che prevede lo svolgimento di attivita' lavorative da parte di soggetti in condizioni di disagio socio-economico. Un ulteriore settore di fondamentale importanza sul quale si e' concentrata l'opera della commissione straordinaria, e' quello dei tributi e delle entrate comunali. In tale ambito, sono state poste in essere una serie di procedure di recupero dei crediti tributari ed extratributari dovuti dai contribuenti morosi. Il perfezionamento delle menzionate procedure richiede di essere proseguito dall'organo di gestione straordinaria per assicurare la dovuta trasparenza e imparzialita' ed evitare il riprodursi di tentativi di interferenza da parte della locale criminalita', i cui segnali di attivita' sono tuttora presenti sul territorio. Per i motivi descritti risulta necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia (Palermo), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 8 giugno 2015
Il Ministro dell'interno: Alfano |
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