Gazzetta n. 140 del 19 giugno 2015 (vai al sommario)
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 28 gennaio 2015
Opere piccole e medie nel Mezzogiorno. Utilizzo economie provveditorato interregionale opere pubbliche Puglia e Basilicata e riprogrammazione interventi. (Delibera n. 3/2015).


COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

Vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), che agli articoli 60 e 61 istituisce, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, il Fondo aree sottoutilizzate (FAS), da ripartire a cura di questo Comitato con apposite delibere adottate sulla base dei criteri specificati al comma 3 dello stesso articolo 61;
Visto l'articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione», secondo il quale, a decorrere dal 1° gennaio 2003, ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un Codice Unico di Progetto (CUP);
Visto l'articolo 1, comma 2, del decreto legge 8 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, che trasferisce al Ministero dello sviluppo economico le funzioni di cui all'articolo 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate;
Visto il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, recante «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», che all'articolo 6-quinquies istituisce, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, a decorrere dall'anno 2009, un Fondo per il finanziamento, in via prioritaria, di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, ivi comprese le reti di telecomunicazione e quelle energetiche, di cui e' riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitivita' e della coesione del Paese (c.d. «Fondo infrastrutture»);
Visto il decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, recante «Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il «Quadro Strategico Nazionale», convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, che all'articolo 18 dispone che questo Comitato, presieduto in maniera non delegabile dal Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in coerenza con gli indirizzi assunti in sede europea, assegni, fra l'altro, una quota delle risorse nazionali disponibili del Fondo aree sottoutilizzate (FAS) al «Fondo infrastrutture»;
Visto il decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che, all'articolo 2, dispone:
a decorrere dall'anno 2011, la riduzione lineare del 10 per cento delle dotazioni finanziarie iscritte a legislazione vigente nell'ambito delle spese rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero, ivi compresa la missione di spesa «sviluppo e riequilibrio territoriale», alla quale afferisce il FAS;
un'ulteriore riduzione lineare delle sopracitate dotazioni finanziarie, fino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato, nel caso in cui gli effetti finanziari previsti in relazione all'articolo 9 dello stesso decreto, concernente il contenimento delle spese in materia di impiego pubblico, risultino conseguiti in misura inferiore a quella prevista;
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito dalla legge 17 dicembre 2010, n. 217, concernente «Piano straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa antimafia», che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra cui la mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento;
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, recante «Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell'articolo 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42», che:
all'articolo 4 stabilisce che il FAS assume la denominazione di «Fondo per lo sviluppo e la coesione» (FSC), finalizzato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi di consistenza progettuale ovvero realizzativa tra loro funzionalmente connessi;
all'articolo 5, nel testo in vigore fino al 31 dicembre 2014, definiva le modalita' di programmazione del fondo di cui sopra, in particolare prevedendo al comma 5 che il Ministro delegato proponesse a questo Comitato per la conseguente approvazione, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze e con gli altri Ministri interessati, nonche' con le amministrazioni attuatrici individuate, gli interventi o i programmi da finanziare con le risorse del FSC, nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente;
Visto il decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e s.m.i., che:
all'articolo 10 detta disposizioni per l'ulteriore riduzione delle spese dei Ministeri;
all'articolo 16, comma 3, nel caso in cui, in sede di attuazione del comma 1, relativo a provvedimenti finalizzati ad assicurare il consolidamento delle misure di razionalizzazione e contenimento della spesa in materia di pubblico impiego di cui alla manovra di finanza pubblica 2011-2013, nonche' ulteriori risparmi in termini di indebitamento netto, tali provvedimenti non vengano adottati o si verifichino risparmi di spesa inferiori, dispone che il Ministro dell'economia e delle finanze provveda alla riduzione fino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato, delle dotazioni finanziarie, iscritte a legislazione vigente, nell'ambito delle spese rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero;
Visto in particolare l'articolo 32, comma 1, del citato decreto legge n. 98/2011, che istituisce nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il «Fondo infrastrutture ferroviarie e stradali», con una dotazione di 930 milioni per l'anno 2012 e 1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2016 e che stabilisce che le risorse del Fondo sono assegnate da questo Comitato, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze;
Visto il decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, che all'articolo 1 detta disposizioni per la riduzione della spesa pubblica;
Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2012)», che nel recepire le misure di contenimento della spesa pubblica gia' disposte alla tabella E, prevede una dotazione di risorse del FSC di circa 26,3 miliardi di euro per il periodo 2012-2015, e visti in particolare:
l'articolo 33, comma 2, il quale prevede che le risorse del FSC siano assegnate dal CIPE con indicazione delle relative quote annuali;
l'articolo 33, comma 3, che assegna al FSC una dotazione finanziaria di 2.800 milioni per l'anno 2015, da destinare prioritariamente, tra l'altro, alla prosecuzione di interventi infrastrutturali indifferibili;
Visto il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, che, all'articolo 47, comma 1, modifica la denominazione del Fondo sopra citato in «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico»;
Visto il decreto legge 22 dicembre 2011, n. 211, recante «Interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri», convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 17 febbraio 2012, n. 9, che all'articolo 3-ter, comma 6, assegna risorse per disposizioni volte al definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, tra cui 60 milioni di euro, per l'anno 2013, mediante corrispondente riduzione del «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico»;
Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2013)», che all'articolo 1, comma 187, modifica la denominazione del Fondo sopra citato in «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di interesse strategico nonche' per gli interventi di cui all'articolo 6 della legge 29 novembre 1984, n. 798» (di seguito «Fondo»);
Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta Ufficiale n. 87/2003, errata corrige nella Gazzetta Ufficiale n. 140/2003), con la quale questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui al punto 1.4 della delibera stessa;
Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti;
Vista la delibera 18 dicembre 2008, n. 112 (Gazzetta Ufficiale n. 50/2009), con la quale questo Comitato ha, tra l'altro, disposto l'assegnazione di 7.356 milioni di euro, al lordo delle pre-allocazioni richiamate nella delibera stessa, a favore del «Fondo infrastrutture», per interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Vista la delibera 6 marzo 2009, n. 3, (Gazzetta Ufficiale n. 129/2009), con la quale questo Comitato ha assegnato al «Fondo infrastrutture» ulteriori 5.000 milioni di euro, per interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
Vista la delibera 6 novembre 2009, n. 103 (Gazzetta Ufficiale n. 295/2010), con la quale questo Comitato ha assegnato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 413 milioni di euro, a valere sulle risorse del «Fondo infrastrutture», a favore degli interventi del «Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno», selezionati sulla base delle seguenti categorie:
interventi infrastrutturali per la realizzazione di reti viarie, fognarie ed impianti portuali,
interventi infrastrutturali per lavori di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di sedi istituzionali,
interventi infrastrutturali per lavori di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione per Forze dell'ordine e Sicurezza pubblica;
Vista la delibera 11 gennaio 2011, n. 1 (Gazzetta Ufficiale n. 80/2011), concernente «Obiettivi, criteri e modalita' di programmazione delle risorse per le aree sottoutilizzate, selezione e attuazione degli investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013», con la quale questo Comitato, per effetto delle citate disposizioni in materia di riduzioni delle spese dei Ministeri, ha ridotto in particolare la dotazione residua del «Fondo infrastrutture» da 763,8 milioni di euro a circa 577 milioni di euro;
Vista la delibera 6 dicembre 2011, n. 89 (Gazzetta Ufficiale n. 67/2012), con la quale questo Comitato, preso atto della necessita' di individuare una diversa imputazione della copertura finanziaria dell'assegnazione gia' disposta a carico del «Fondo infrastrutture» con la citata delibera n. 103/2009, ha assegnato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'importo complessivo di 123,3 milioni di euro per il finanziamento degli interventi di competenza del Provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Sicilia e la Calabria, a valere sulle risorse del citato «Fondo», e ha destinato le economie di gara maturate, pari a 37,5 milioni di euro, agli interventi di competenza del citato Provveditore dettagliati nella tabella allegata alla delibera medesima;
Vista la delibera 20 gennaio 2012, n. 6 (Gazzetta Ufficiale n. 88/2012), con la quale questo Comitato ha imputato riduzioni di spesa disposte in via legislativa a carico del FSC, tra le quali l'importo di 309,75 milioni di euro a carico delle risorse per il «Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno» di cui alla citata delibera n.103/2009, e ha assegnato al medesimo programma l'importo di 186,45 milioni di euro a carico delle risorse del FSC ex articolo 33, comma 3, della citata legge n. 183/2011, ristorando completamente, insieme all'assegnazione di 123,3 milioni di euro di cui alla citata delibera n. 89/2011, la richiamata riduzione di spesa;
Vista la delibera 23 marzo 2012, n. 34 (Gazzetta Ufficiale n. 152/2012), con la quale questo Comitato ha autorizzato l'utilizzo di economie di gara per un importo complessivo di 47.367.653,2 euro, da destinare a interventi - aggiuntivi rispetto all'elenco degli interventi di cui al«Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno» di cui alla richiamata delibera n. 103/2009 - di competenza del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per l'Abruzzo, il Lazio e la Sardegna, del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Campania e il Molise e del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Basilicata e la Puglia, cosi' come dettagliati nella tabella allegata alla delibera medesima;
Vista la delibera 18 marzo 2013, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 206/2013), con la quale questo Comitato ha disposto la riprogrammazione del programma d'interventi di competenza del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Campania e il Molise e alla quale e' stato allegato l'elenco complessivo aggiornato degli interventi del «Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno»;
Vista la nota 7 ottobre 2014, n. 38953, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile di questo Comitato della «Rimodulazione delle piccole e medie opere» della Regione Puglia e Basilicata;
Viste le note 28 ottobre 2014, n. 42349, 29 ottobre 2014, n. 42478, e 18 dicembre 2014, n. 50420, con le quali il suddetto Ministero ha trasmesso la relativa documentazione istruttoria;
Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in particolare:
che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 22 marzo 2011, n. 103:
all'articolo 1, il Provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Puglia e la Basilicata e' stato individuato quale soggetto aggiudicatore del finanziamento di 81,300 milioni di euro, a valere sulle risorse di cui alla succitata delibera n. 103/2009, per la realizzazione degli interventi di competenza;
all'articolo 2, e' stato previsto che eventuali economie derivanti da risparmi di gara o da interventi non piu' realizzabili sarebbero state utilizzate dallo stesso Provveditore per il finanziamento di interventi aventi finalita' analoghe a quelle degli interventi destinatari degli iniziali finanziamenti;
che la proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riguarda l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di gara maturate per interventi del «Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno» di competenza del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Puglia e la Basilicata;
che il Ministero elenca gli interventi finanziati a valere sugli 81,300 milioni di euro complessivamente assegnati al suddetto Provveditorato, con l'indicazione, per ogni opera, del relativo stato di attuazione e dell'importo impegnato o di prossimo impegno;
che, secondo lo stato di attuazione di cui al suddetto elenco, gli interventi sono distinti tra ultimati, con lavori in corso, con gara esperita o con progettazione esecutiva in corso e comprendono anche un intervento con gara in corso e due interventi per i quali e' prevista la sostituzione;
che, fermo restando il finanziamento iniziale di 81,300 milioni di euro, gli impegni assunti o di prossima assunzione ammontano a 75,549 milioni di euro, e risultano quindi disponibili 5,751 milioni di euro, per i quali viene proposta l'assegnazione a nuovi interventi;
che le categorie di nuovi interventi sono le medesime previste per gli interventi gia' finanziati;
Ritenuto di includere, tra gli obblighi dei Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, quello di assicurare a questo Comitato flussi costanti di informazioni, coerenti per contenuti e modalita' con il sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'articolo 1, comma 5, della legge 17 maggio 1999, n. 144;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (articolo 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la nota 28 gennaio 2015, n. 422, predisposta congiuntamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione economica e il coordinamento della politica economica (DIPE) e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera;
Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Acquisita in seduta l'intesa del Ministero dell'economia e delle finanze;

Delibera:

1. E' autorizzato l'utilizzo di economie pari all'importo complessivo di € 5.751.240 derivanti dalla riprogrammazione degli interventi di cui alla prima parte dell'allegato 1, che fa parte integrante della presente delibera, da destinare agli interventi di competenza del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Puglia e la Basilicata riportati nella seconda parte del medesimo allegato 1.
2. Gli interventi di cui alla prima parte dell'allegato 1 alla presente delibera non potranno essere rifinanziati a valere sulle risorse del «Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno», di cui alla delibera di questo Comitato n. 103/2009.
3. L'elenco degli interventi del sopracitato «Programma opere piccole e medie nel Mezzogiorno», di cui all'allegato 2 alla delibera n. 24/2013 citata in premessa, e' conseguentemente riprogrammato come riportato nell'allegato 2 alla presente delibera, che fa parte integrante della medesima.
4. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a monitorare l'attuazione di ognuno degli interventi di cui al suddetto allegato 2 e a segnalare alla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE l'emergere di eventuali criticita', con particolare riferimento ai tempi di realizzazione.
5. I Provveditorati interregionali alle opere pubbliche dovranno assicurare a questo Comitato flussi costanti di informazioni coerenti per contenuti e modalita' con il sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici di cui al citato articolo 1 della legge n. 144/1999.
6. Il predetto Ministero provvedera' altresi' a trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE una relazione nella quale riportera' i quadri economici a consuntivo degli interventi stessi, evidenziando le eventuali ulteriori economie realizzate.
7. I codici unici di progetto (CUP) assegnati agli interventi in argomento, ai sensi della citata delibera n. 24/2004, devono essere evidenziati nella documentazione amministrativa e contabile riguardante gli interventi stessi.
Roma, 28 gennaio 2015

Il Ministro dell'economia e delle finanze
con funzioni di presidente
Padoan

Il Segretario: Lotti

Registrato alla Corte dei conti il 27 maggio 2015 Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev. n. 1628
 
Allegato 1

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Allegato 2

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